Progetto Educativo di Gruppo per gli anni

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1 Gruppo Scout Monterotondo 2 Progetto Educativo di Gruppo per gli anni "Se in luogo della promozione del proprio io si facesse del servizio del prossimo il primo scopo della nostra educazione, esso eserciterebbe sugli educandi un interesse almeno uguale, e il risultato sarebbe che ci troveremmo a vivere in un mondo assai differente L educazione al servizio non è una questione puramente teorica, ma si sviluppa in due fasi distinte: ingenerare lo spirito di buona volontà, ed assicurare mezzi che offrano possibilità di espressione pratica di tale spirito." Baden Powell, 1925 Premessa Questa Comunità Capi, attraverso la stesura e la condivisione di un Progetto Educativo, intende fornire a tutti i Capi del Gruppo uno strumento che possa servire da riferimento, linea guida per la stesura dei programmi di unità, momento di approfondimento e di confronto sia all interno della Comunità Capi che all'esterno con le famiglie dei ragazzi e le altre agenzie educative presenti sul territorio. Questo P.E.G. si articolerà nei seguenti punti: Principi di base; Obiettivi generali; Presentazione del gruppo scout attuale; Analisi d ambiente Emergenze Educative Grandi Temi Obiettivi e Strumenti di verifica. Principi di base Lo Scoutismo è atto educativo. Lo scopo dello scoutismo è quello di fornire al ragazzo/a gli strumenti per poter giungere in modo autonomo, in piena libertà e consapevolezza alla maturità. Lo scoutismo intende, attraverso l'attenzione alla formazione della personalità, alla formazione religiosa ed alla formazione sociale, dare voce alle esigenze più profonde, anche se talvolta inespresse, di diritto ad una crescita integrale della persona concependo la vita come valore, come vocazione, come modalità di un proprio apporto qualificato ed originale alla società ed alla chiesa. Perché questo atto educativo possa pienamente realizzarsi è necessario che si sviluppi una consapevole profonda interazione tra i Ragazzi, i loro Genitori ed i Capi Educatori nel pieno rispetto dello spirito del metodo Scout e del Patto Associativo.

2 Obiettivi Generali In questo Progetto si definiscono le linee principali dell'azione educativa con la quale l'intera Comunità Capi intende intervenire sulle esigenze/emergenze educative individuate, così da garantire l'unitarietà e la globalità della proposta nel pieno rispetto della sensibilità educativa di ciascun capo educatore. Il percorso individuato ha durata triennale ma, volendo che questo sia uno strumento vivo, attuale ed efficace, costante riferimento per l'elaborazione dei programmi di unità, non si intende considerarlo immutabile. Esso sarà soggetto a profonda verifica alla fine di ogni anno e, se necessario, adeguato nelle parti che risultassero mutate nel corso del tempo. Per incidere efficacemente sulla realtà che ci circonda si cercherà di individuare le esigenze/emergenze educative dell ambiente in cui il gruppo opera al fine di scegliere quelle sulle quali sarà possibile intervenire con il massimo dell efficacia, proponendo obiettivi da raggiungere e strumenti con cui potersi verificare. Presentazione del gruppo scout attuale Attualmente il gruppo è composto da: una branca R/S di circa 15 ragazzi ripartiti tra Clan/Fuoco e Noviziato; un reparto che conta circa 35 ragazzi/e suddivisi in 5 Squadriglie, 3 maschili e 2 femminili; un Branco di circa 25 tra fratellini e sorelline; inoltre sono presenti nel gruppo persone diversamente abili; una Comunità Capi composta da circa 13 capi educatori/catechisti. Negli ultimi anni vi è stato inoltre l ingresso in Comunità Capi dei primi Partenti, mentre risulta ancora oggi difficoltoso trovare un Assistente Ecclesiastico che affianchi il Gruppo. Tuttavia ultimamente la parrocchia ha offerto al gruppo scout l aiuto delle suore o di altre figure religiosein tutte le attività di catechesi, riconoscendo l efficacia del metodo scout nell educazione cristiana dei ragazzi che, pur non essendo tradizionale, richiede costanza e continuità, necessari per raggiungere con consapevolezza i Sacramenti.. Il taglio sociale del gruppo è abbastanza eterogeneo, immagine stessa del bacino di utenza su cui insiste. Proprio per raggiungere meglio le problematiche del territorio si prevedono attività decentrate in altri quartieri dello Scalo durante il corso degli anni.

3 ANALISI D'AMBIENTE EMERGENZE EDUCATIVE GRANDI TEMI OBIETTIVI STRUMENTI DI VERIFICA Carenza di educazione familiare (Incoerenza sui valori, poca capacità di saper scegliere e di prendersi le proprie responsabilità) Capire il valore delle cose ESSENZIALITA' "Sporcarsi le mani", essere più pratici e concreti Rispetto e cura della sede e del materiale di gruppo A livello economico/sociale: Crisi economica attuale; divario maggiore tra ricchi/ classe media/poveri Poca integrazione tra le diverse comunità (cinesi, egiziani, romeni, indiani) "Educazione delle scorciatoie : presenza di modelli e stili di vita semplicistici e caratterizzati dal tutto e subito Sbagliato utilizzo di internet e delle nuove tecnologie Scouting Concetto di sacrificio Sapersi conquistare le cose Valorizzare il trapasso verticale tra i ragazzi Responsabilizzarsi Utilizzo coerente e responsabile delle tecnologie di comunicazione Autofinanziamenti Emporio dell usato di gruppo Cambuse critiche Programmazione e svolgimento di attività tra le branche con cadenza minima annuale Realtà familiari complicate Mancanza di educazione all'integrazione (Al passo del più lento ) Ragazzi poco educati alle diversità Mancanza di tolleranza e accoglienza Mancanza di affidamento alla "proposta" altrui Educare alla Fede Capire le esigenze dell'altro Farsi "Prossimo" Andare al passo del più lento Crescere come capi catechisti Buona Azione Inserimento nel gruppo di persone diversamente abili Formazione Capi permanente Incontri con l Assistente Ecclesiastico Maggior utilizzo delle Sacre Scritture come strumento di catechesi

4 A livello politico: Ritardi della politica locale nel considerare lo Scalo Non esistono punti di ritrovo; pochi spazi comuni (piazze, giardini, ) Consumo di suolo, in particolare, eccessivo business edilizio Lo Scalo è mal collegato (pochi mezzi pubblici che non coprono interamente il territorio) Mancanza di identità scaligera Vivere il territorio/ Cittadinanza attiva Rapporti con l'esterno (Enti, altre Associazioni, Chiesa, Parrocchia, ecc ) Valorizzazione e sensibilizzazione nei confronti della natura, in quanto parte integrante della proposta e dei valori scout Valorizzazione e sensibilizzazione nei confronti del territorio, in quanto luogo in cui si vive e si incide attraverso le proprie azioni Maggiore apertura alle diverse realtà Creazione di eventi/attività sull ecologia e sul rispetto dell ambiente Partecipazione attiva agli eventi organizzati allo Scalo Creazione e partecipazione ad iniziative su tematiche sociali. Svolgere maggiori attività per la Caritas Collaborazione con le altre realtà associative/istituzionali del territorio Riunioni periodiche con i genitori dei ragazzi del gruppo Partecipazione ai Consigli Pastorali o ad altre proposte della Parrocchia (Veglie, Via Crucis, )

5 Analisi d ambiente Il Progetto Educativo di Gruppo fa riferimento ad un attenta analisi dell ambiente in cui si sviluppa. Tale analisi vuole evidenziare diversi ambiti. A livello economico risulta evidente come la crisi economica che ha investito il mondo occidentale abbia causato un divario maggiore tra ricchi, classe sociale media e poveri. Dal punto di vista sociale si nota una scarsa integrazione tra le diverse comunità (cinesi, egiziani, romeni, indiani) che convivono sullo stesso territorio. Inoltre hanno colto la nostra attenzione realtà familiari sempre più disgregate. In ambito politico sorprende il ritardo con il quale l amministrazione locale sviluppi progetti di rinnovamento per lo Scalo. Infatti, oltre agli scarsi punti di ritrovo e spazi comuni come piazze, giardini etc., è chiara la mancanza di un adeguato servizio di trasporto che copra interamente il nostro territorio. A discapito di questo notiamo come la nostra zona sia caratterizzata da un eccessivo business edilizio con conseguente consumo irrazionale di suolo. Conseguentemente all analisi d ambiente abbiamo individuato i seguenti temi: - SCOUTING - EDUCARE ALLA FEDE - VIVERE IL TERRITORIO / CITTADINANZA ATTIVA - RAPPORTI CON L ESTERNO SCOUTING Con la parola scouting si intende la valenza educativa che si vuole trasmettere, tramite la metodologia scout, ai ragazzi ed alle ragazze che intraprendono questo cammino. Per dirla come Baden Powell, il fondatore del movimento scout, educare a lasciare il mondo un po migliore di come lo abbiamo trovato. Le emergenze educative sulle quali vogliamo focalizzarci sono: - Educazione alle scorciatoie, intesa come presenza di modelli e stili di vita semplicistici caratterizzati dalla pretesa di ottenere tutto e subito. - Difficoltà nel saper fare una scelta e le responsabilità che questa comporta, incrementate da una scarsa attenzione familiare. - Conflitto ed incoerenza tra i valori dettati dalla società e quelli trasmessi dalla famiglia. - Sbagliato utilizzo di internet e delle nuove tecnologie, a discapito delle relazioni personali. A fronte di queste ci siamo posti i seguenti obiettivi: - Educare all essenzialità: capire l autentico valore delle cose, discostandoci dall eccessivo consumismo che caratterizza la nostra società. - Sporcarsi le mani, ossia mettersi in gioco per raggiungere gli obiettivi attraverso comportamenti ed atteggiamenti attivi, pratici e concreti. - Valorizzare lo spirito di sacrificio, fondamentale per potersi conquistare le cose. - Dare importanza al ruolo che i ragazzi più grandi ricoprono nel gruppo nei confronti dei più piccoli, avendo un atteggiamento di fratelli maggiori. - Raggiungere l autonomia attraverso scelte responsabili. - Utilizzo coerente e ponderato delle tecnologie di comunicazione. Tali obiettivi verranno verificati attraverso l utilizzo dei seguenti strumenti: - Cura e rispetto della nostra sede e del materiale di gruppo. - Autofinanziamenti.

6 - Emporio dell usato di gruppo, ovvero favorire lo scambio di indumenti e materiale dell uniforme scout per venire incontro alle esigenze delle famiglie. - Cambuse critiche, ossia l utilizzo di alimenti e prodotti provenienti dal commercio equo e solidale che garantisca il rispetto dei diritti dei lavoratori e dell ambiente. - Programmazione e svolgimento di attività tra le diverse branche con cadenza minima annuale. EDUCARE ALLA FEDE L Agesci, in quanto associazione cattolica, basa il proprio metodo educativo su una forte esperienza di fede. I punti sui quali vogliamo lavorare sono: - Scarsa educazione all integrazione del diverso, che si traduce in mancanza di tolleranza ed accoglienza. - Diffidenza nell affidarsi al prossimo. Gli obiettivi che ci proponiamo per affrontare le suddette emergenze educative sono: - Avere un atteggiamento di apertura verso l altro, cercando di andare al passo del più lento. - Farsi prossimo, per non essere chiusi nel nostro egoismo ma essere disponibili aiutando il prossimo. - Impegno della comunità capi di approfondire le proprie conoscenze in materia religiosa. Gli strumenti di verifica che verranno utilizzati sono: - La Buona Azione, cioè lo spendersi per il prossimo come atteggiamento di carità cristiana. - Inserimento nel gruppo di persone diversamente abili. - Formazione dei capi in modo continuativo e costante. - Incontri con l assistente ecclesiastico. - Maggiore utilizzo delle Sacre Scritture come strumento di catechesi. VIVERE IL TERRITORIO Come gruppo scout ci proponiamo, tramite una cittadinanza attiva, di compiere azioni concrete atte a migliorare le condizioni del territorio in cui viviamo. A tal proposito l emergenza educativa emersa è la mancanza di identità scaligera. Non si riscontra, nella maggior parte dei cittadini dello Scalo, un identità comune, intendendo la zona come solo dormitorio. Gli obiettivi che ci poniamo a riguardo sono: - Valorizzazione e sensibilizzazione nei confronti della natura, in quanto parte integrante della proposta e dei valori scout. - Valorizzazione e sensibilizzazione nei confronti del territorio, in quanto luogo in cui si vive e si incide attraverso le proprie azioni. Per verificare questi obiettivi ci siamo proposti i seguenti strumenti di verifica: - Creazione di eventi/attività sull ecologia e sul rispetto dell ambiente. - Partecipazione attiva agli eventi organizzati allo Scalo. - Creazione e partecipazione ad iniziative su tematiche sociali.

7 RAPPORTI CON L ESTERNO Riteniamo fondamentale curare i rapporti con enti, Chiesa ed altre associazioni presenti sul territorio, in quanto occasione di ricchezza e crescita per il gruppo. L obiettivo che ci prefiggiamo è quello di avere una maggiore apertura nei confronti delle diverse realtà. Gli strumenti di verifica che intendiamo attuare sono: - Svolgere maggiori attività con la Caritas. - Collaborare con le altre realtà associative/istituzionali del territorio. - Riunioni periodiche con i genitori dei ragazzi del gruppo. - Partecipazione ai Consigli Pastorali e ad altre proposte della Parrocchia (veglie, Via Crucis etc.). "Se tutti gli uomini avessero sviluppato in se stessi il senso di fraternità, l abitudine di considerare in primo luogo le esigenze altrui e di posporre a queste le proprie ambizioni, piaceri ed interessi personali, avremmo un mondo molto differente in cui vivere. <<Un sogno utopistico>> dirà qualcuno <<ma soltanto un sogno; e dunque non degno di essere perseguito>>. Ma se non sognassimo mai, e non ci sporgessimo mai a tentare di afferrare la sostanza dei nostri sogni, non faremmo mai alcun progresso." Baden Powell, 1925

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