IL DPR 412/93. Manutenzione degli impianti termici a combustibile liquido e gassoso UNI 8364, UNI Compilazione del libretto di centrale

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1 IL DPR 412/93 Manutenzione degli impianti termici a combustibile liquido e gassoso UNI 8364, UNI Compilazione del libretto di centrale Il regolamento dispone che anche gli impianti termici, con potenzialità uguale o superiore a 35 kw, devono essere oggetto di una manutenzione annuale e di un controllo periodico degli elementi dell impianto riportati nel libretto di centrale, completo di una misura del rendimento di combustione che, nel caso degli impianti con potenzialità superiore a 350 kw, deve essere eseguita una seconda volta durante l anno a metà del periodo di esercizio. Le operazioni di manutenzione annuale devono essere eseguite secondo le indicazioni dell installatore o del costruttore dei singoli componenti. Se le istruzioni del costruttore dei componenti non sono disponibili, si possono utilizzare le specifiche norme dell UNI e del CEI. E importante sottolineare l esistenza di alcune norme tecniche che descrivono la manutenzione e il controllo di una serie di componenti dell impianto termico e che devono essere parte del bagaglio tecnico del manutentore, in particolare occorre considerare la norma UNI 8364, UNI 9317 e UNI

2 Ambedue le norme sono complementari, esse specificano il metodo di controllo che occorre adottare durante gli interventi di manutenzione degli impianti di riscaldamento. Occorre ricordare che l impianto di riscaldamento si estende oltre alla centrale termica fino ai corpi scaldanti (Dpr 412) e che ogni norma è complementare alle altre. La norma UNI 8364 fornisce le istruzioni per il controllo e la manutenzione degli impianti termici aventi potenza termica al focolare non minore di 35 kw. Nella norma sono indicati sia l intervallo della manutenzione, sia il modo di esecuzione della manutenzione periodica. Serbatoi di combustibile, - Pulizia interna: l operazione consiste nell aspirazione delle impurità presenti sul fondo del serbatoio attraverso il passo d uomo. - Ispezione del serbatoio: dopo avere asportato i fondami si procede all esame delle membrature interne del serbatoio al fine di determinare l esistenza di fessure che possono provocare perdite di combustibile e all eventuale ripristino dell efficienza, per l esecuzione di questa fase occorre porre molta attenzione alla bonifica ambientale affinché l atmosfera all interno non sia tossica o esplosiva, anche in relazione alle operazioni da svolgere. 2

3 -Ispezione del serbatoio: dopo avere asportato i fondami si procede all esame delle membrature interne del serbatoio al fine di determinare l esistenza di fessure che possono provocare perdite di combustibile e all eventuale ripristino dell efficienza, per l esecuzione di questa fase occorre porre molta attenzione alla bonifica ambientale affinché l atmosfera all interno non sia tossica o esplosiva, anche in relazione alle operazioni da svolgere. -Superficie esterna dei serbatoi: controllare lo strato protettivo esterno e ripristinare le eventuali irregolarità. Controllo accessori serbatoio: controllo e ripristino di tutti gli accessori del serbatoi e della linea di alimentazione del combustibile Bruciatori, con specifiche per: - Manutenzione ordinaria: pulizia di tutte le parti accessibili e lo smontaggio degli organi di combustione, gli ugelli devono essere sostituiti al termine delle ore di funzionamento indicate dal costruttore; -Controlli: verifica della tenuta dell elettroventilatore del bruciatore (durante il prelavaggio non deve fuoriuscire combustibile dall ugello del bruciatore), controllo della pressione di alimentazione del combustibile; -Revisione: revisione periodica programmata dei componenti del bruciatore; -Rimessa in servizio: manutenzione certificata dal manutentore, controllo di combustione e controllo della conformazione della fiamma; 3

4 Camera di combustione e condotti fumo: Manutenzione: ripristino del refrattario Controllo di tenuta della camera di combustione: controllo della tenuta della camera di combustione, controllo delle parti rotanti e dei dispositivi di sicurezza dei bruciatori; Generatori di calore: Manutenzione generale e ordinaria: esecuzione secondo le indicazioni del costruttore, pulizia del focolare con gli sportelli aperti, eliminazione dei depositi di incombusti, pulizia delle eventuali batterie alettate. La manutenzione del generatore deve essere eseguita prima dell inizio del periodo di riscaldamento e quando la temperatura dei fumi durante l esercizio aumenta in maniera significativa. Fanghi e incrostazioni: eliminare eventuali fanghi ed incrostazioni sul lato acqua del generatore eseguendo un lavaggio chimico. 4

5 Manutenzione del condotto fumo: pulizia delle fuliggini dei condotti da fumo, camino e camere di raccolta; Controllo di tenuta dei condotti fumo: attraverso la misura di CO 2 nei fumi prelevati a valle del generatore e a monte del camino si deduce se ci sono perdite verso l interno del locale e di conseguenza si mette in atto il risanamento (ora vedi UNI 10847) Controllo del tiraggio: misura del tiraggio all ingresso della camera di combustione e all imbocco del camino. Controllo di combustione: eseguire il controllo di combustione all inizio del periodo di riscaldamento e, per gli impianti con potenzialità maggiore di 350 kw, anche a metà del periodo di riscaldamento; 5

6 Vasi d espansione, alimentazione e scarico di impianti ad acqua calda o surriscaldata Vasi d espansione aperti: verificare l assenza di perdite, il livello corretto, funzionamento del galleggiante di reintegro dell acqua, durante il funzionamento l acqua del vaso non deve essere calda - Vasi d espansione chiusi: mantenimento dell esatta pressione di esercizio, pressione di precarica corretta, diaframma non lesionato. Alimentazione impianto: controllo del contatore dell acqua posto a valle del gruppo di alimentazione, non si devono notare portate d acqua rilevanti durante una stagione di esercizio. Apparecchi di trattamento acqua: eseguire il controllo dell acqua di impianto, controllare il funzionamento degli impianti di trattamento acqua. Scarico dell impianto: l impianto non deve essere svuotato se non per brevi periodi. 6

7 Organi di sicurezza, protezione e indicatori Controllo degli organi di sicurezza e protezione: provare le valvole di sicurezza manualmente, i tubi di sicurezza devono essere ispezionati all uscita nel vaso d espansione, Organi di sicurezza, protezione e indicatori, i termostati di regolazione e blocco 7

8 le valvole di intercettazione combustibile, le valvole di scarico termico devono essere provati aumentando al temperatura fino all intervento i pressostati devono essere provati al banco, i dispositivi di controllo fiamma dei generatori devono essere provati 8

9 Controllo degli apparecchi indicatori: i termometri e i manometri devono essere controllati utilizzando uno strumento campione 9

10 Pompe, circolatori, acceleratori, ecc. La manutenzione consiste nel controllo della presenza di eventuali perdite Pompe con tenuta meccanica frontali e radiali: sostituire le tenute se si notano perdite Pompe con tenuta a baderna: controllare il serraggio dei premitreccia. Controlli : controllo della girante della pompa, spurgo dell aria, senso di rotazione corretto. Revisione: revisione al banco ogni ore di funzionamento. Controllo di prevalenza: se si evidenziano anomalie e dopo le revisioni Motori elettrici Controlli del senso rotazione dei motori, equilibrio interfase, temperatura di funzionamento, efficienza della ventola di raffreddamento, stato dei giunti e degli organi di trasmissione. Protezione delle parti in tensione da contatti accidentali, messa a terra, resistenza di isolamento, corrente assorbita. Revisione cuscinetti: pulizia, smontaggio e lubrificazione Apparecchiature elettriche Controllo delle condizioni delle apparecchiatura: stato dei contatti mobili, integrità e isolamento dei conduttori, serraggio dei morsetti; Controllo funzionale: il controllo di funzionamento e della corretta taratura di tutti gli apparecchi di protezione provocandone l apertura e misurando il tempo di intervento, corretto funzionamento degli apparecchi indicatori, corretto funzionamento delle lampade spia; Controllo di messa terra: continuità del collegamento elettrico di messa a terra a tutte le masse metalliche e a tutti gli apparecchi 10

11 Apparecchi di regolazione automatica Manutenzione: lubrificazione steli, perni e treni di ingranaggi, pulizia e serraggio morsettiere, controllo conduttori e tubazioni, pulizia filtri, ugelli, serrande ecc.; Controllo funzionale prima di ogni avviamento stagionale: verifica della corretta risposta del sistema di regolazione; Controllo della taratura ad ogni avviamento stagionale: verifica della corretta risposta del sistema di regolazione e dei termostati, verifica della taratura dei termostati. Apparecchiature di contabilizzazione del calore e dell acqua per usi igienici: controllo del termostato e del tempo contabilizzato, controllo della quantità in litri, corretta misura delle temperature in andata e in ritorno Scambiatori di calore e riscaldatori d acqua Manutenzione: esecuzione del lavaggio chimico quando si evidenza un anomalo aumento della differenza di temperatura tra l acqua in ingresso al primario e quella in uscita al secondario Corpi scaldanti Controllo: esame visivo dell assenza di perdite Manutenzione: pulizia delle alette dei corpi scaldanti con batterie alettate. 11

12 Valvolame Manutenzione: manovrare tutte le valvole, l apertura e la chiusura devono essere eseguite senza sforzi, eseguire la lubrificazione del valvolame che lo richiede. Controlli: in caso di manutenzione controllare l assenza di perdite in corrispondenza degli attacchi e dello stelo, la correzione può essere eseguita su dado di serraggio, dopo la seconda regolazione occorre rifare la guarnizione. Trafilatura: nel caso in cui si verifica il passaggio di fluido anche con l otturatore chiuso, occorre azionare nei due sensi l otturatore per rimuovere i corpi estranei, se non si ottiene effetto occorre revisionare la valvola. Rivestimenti isolanti Controllo: ispezione visiva per controllare lo stato delle coibentazioni delle tubazioni e degli apparecchi che ne sono provvisti. Ripristino: ripristino dei rivestimenti danneggiati 12

13 Condutture Controllo delle tubazioni: controllo in occasione di perdite dello stato delle tubazioni e periodicamente controllo dei giunti dilatatori, elastici, flange, sostegni e giunti fissi. Controllo delle canalizzazioni: stato delle canalizzazione, assenza corrosioni e perdite d aria, stabilità dei sostegni, regolare funzionamento delle serrande, funzionamento delle serrande taglia fuoco La norma UNI Fornisce le istruzioni per il controllo e la manutenzione degli impianti alimentati a gas con bruciatori ad aria soffiata di portata termica nominale maggiore di 35 kw. La Uni prevede quattro passaggi successivi: 1. L esame a vista di tutte le parti dell impianto, in questa fase, propedeutica all esecuzione dei controlli, si verifica la congruità dell impianto con quanto disposto da leggi e norme tecniche. 2. Il controllo, dell impianto attraverso prove 3. La misura del rendimento di combustione 4. La stesura del rapporto di prova 13

14 Esame a vista dei locali adibiti a centrale termica Idoneità del locale e dell impianto di combustione: deve essere effettuato il controllo visivo della corretta esecuzione, dello stato di conservazione e dell idoneità del locale di installazione, a questo proposito, anche se non specificato nella nota, si ricorda che molti requisiti dei locali di installazione degli impianti sono definiti dalla regola tecnica di prevenzione incendi (Circolare n 73 del 29/07/1971 Impianti termici ad olio combustibile o a gasolio) - Istruzioni per l'applicazione delle norme contro l'inquinamento atmosferico; disposizioni ai fini della prevenzione incendi e Decreto Ministeriale del 12/04/1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi) Esame a vista dei locali adibiti a centrale termica; porta di accesso verso l esterno, aperture di aerazione di sezione adeguata e poste a filo del soffitto metano - aperture di aerazione di sezione adeguata e poste a pavimento - GPL - Aperture di ventilazione libere. Assenza di materiali e ostacoli che possano limitare l accesso, Illuminazione dei locali adeguata 14

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17 Esame della documentazione tecnica relativa all'impianto: Dichiarazione di conformità impianto Libretto di centrale Libretto d uso e manutenzione dei generatori Libretto d uso e manutenzione dei bruciatori Schemi elettrici dei bruciatori e del generatore Schemi idraulici di centrale Certificati dei dispositivi di sicurezza relativi agli apparecchi a gas (marcatura CE) Certificati dei dispositivi di controllo e sicurezza degli impianti (lato acqua) Certificato di prevenzione incendi Libretto ISPESL di centrale termica (quando ricorre l obbligo) Progetto impianto elettrico. Esame a vista delle linea di alimentazione del gas; esame della linea di alimentazione gas, individuazione del rubinetto di intercettazione generale esterno, esame della rampa gas (UNI 8042). 17

18 Esame a vista delle linea di alimentazione del gas; esame della linea di alimentazione gas, individuazione dei rubinetti di intercettazione, esame della rampa gas (UNI 8042). 18

19 Esame a vista delle linea di alimentazione del gas; esame della linea di alimentazione gas, individuazione dei rubinetti di intercettazione, esame della rampa gas (UNI 8042). 19

20 Esame a vista delle linee elettriche dell'impianto controllare: Il progetto La completezza della dichiarazione di conformità; L integrità dell impianto; Il collegamento agli apparecchi; Individuazione dell interruttore generale esterno; Esaminare le linee elettriche (funzionale, sicurezza e comando); Verificare della congruità dell impianto elettrico rispetto alle zone con pericolo di esplosione; Controllo dei pressacavi. Dal 2001 solo a progetto Zone AD in una centrale termica a metano, il locale ha aperture di ventilazione con il limite più alto non a filo del soffitto; di conseguenza la zona C3Z2 interferisce con l ambiente a ventilazione impedita. 20

21 Zone AD in una centrale termica a GPL, il locale ha aperture di ventilazione a filo del pavimento. Dal 2001 solo a progetto Esame dello stato di conservazione del bruciatore: 1. Targa leggibile e integra 2. Bruciatore esente da incrostazioni, ossidazioni, bruciature o alterazioni che ne possano compromettere l efficienza 3. Organi di movimento meccanico integri senza segni di usura e correttamente lubrificati 4. Circuito dell aria pulito e libero da impedimenti 5. Dispositivi di regolazione in buono stato di conservazione 6. Gurnizione di tenuta al generatore integra e senza tracce di fuga 7. Penetrazione della testa di combustione nel focolare corretta (istr. costruttore): Assenza di tracce di degradazione del refrattario nella zona di formazione della fiamma Assenza di tracce di surriscaldamento della testa del bruciatore Controllo dell effettiva inversione di fiamma nei generatori costruiti a tale scopo 21

22 Esame a vista dello stato di conservazione del generatore di calore; 1. Targa del generatore visibile, 2. Buona pulizia del focolare e dei tubi da fumo. La presenza di nero fumo segnala un non corretto rapporto di combustione; 3. Integrità dei refrattari e degli isolanti interni, specialmente in corrispondenza della testa del bruciatore 4. Stato di conservazione delle superfici metalliche interne dei prodotti della combustione 5. Integrità dei turbolatori 6. Stato di conservazione del mantello e delle superfici esterne del generatore. Esame a vista del camino e dei condotti dei prodotti alla combustione: assenza di brusche variazioni di sezione, sezione del condotto fumi uguale o superiore a quella di uscita dal generatore, andamento del condotto fumi orizzontale, stato del condotto fumi buono, l innesto al camino del condotto fumi con forte inclinazione verso l alto, assenza di fuliggine e macchie di umidità 22

23 Effettuati gli accertamenti preliminari sullo stato dei locali e degli impianti, presa conoscenza della documentazione tecnica ed in particolare delle avvertenze per l uso e la manutenzione fornite dai costruttori dei componenti, l impianto deve essere avviato per verificare il corretto funzionamento di tutti gli organi di intercettazione, comando, controllo e sicurezza. La verifica deve comprendere almeno le seguenti operazioni: controllo della linea di adduzione del gas a valle del misuratore; controllo delle rampe di alimentazione gas; controllo sul bruciatore; controllo sul generatore di calore; controllo sull'impianto. Controllo sulla linea di adduzione del gas a valle del contatore: 1. Controllo dell intercettazione manuale esterna (chiudendo la valvola, con il bruciatore a regime, lo stesso deve effettuare un arresto di regolazione o sicurezza 2. Controllo della funzionalità delle valvole automatiche di intercettazione esterna che devono: essere di tipo approvato essere del tipo normalmente chiuso aprirsi esclusivamente all avvio del bruciatore e chiudersi allo spegnimento se diseccitate manualmente provocare l arresto del bruciatore regolazione o sicurezza 3. Controllo della funzionalità del rilevatore di gas che devono provocare l arresto del bruciatore regolazione o sicurezza 4. Controllo della tenuta della tubazione del gas a valle del bruciatore, a bruciatore spento ma aperto e rubinetto di intercettazione al contatore chiuso, il manometro posto nella presa di pressione non deve rilevare differenze di pressione in un periodo di 15 min. 23

24 Controllo sulle linee elettriche: 1. Con il bruciatore in funzione aprire l interruttore generale esterno. Il bruciatore deve effettuare un arresto di regolazione e devono essere disalimentati tutti i motori e tutte le luci interne 2. Richiudendo l interruttore generale esterno, il bruciatore, i motori e le luci devono riavviarsi 3. Il bruciatore deve effettuare un arresto di regolazione anche aprendo l interruttore interno o un interruttore specifico sullo stesso bruciatore Controllo rampe gas: 1. Chiudendo il rubinetto di intercettazione della rampa gas il bruciatore esegue un arresto di regolazione o di blocco. Riaprendo l intercettazione il bruciatore riavviarsi 2. La pressione regolata del gas deve essere stabile per tutto il ciclo di avviamento (max 10%) 3. Pressione massima regolata del gas, conforme alle indicazioni del costruttore 4. Abbassando la taratura del pressostato di massima il bruciatore effettua un arresto di regolazione o sicurezza 5. Nella rampa gas dotata di dispositivo di prevenzione delle fughe interne, aprendo una presa di pressione compresa fra le due valvole della rampa, durante il periodo della verifica della tenuta, il dispositivo deve andare in blocco 6. Nella rampa con sfiato in atmosfera, togliendo tensione alla valvola di sfiato il bruciatore effettua un arresto di regolazione o sicurezza, il bruciatore spento non si riavvia 7. Nella rampa con due intercettazioni in serie, ma prive di controllo della tenuta, accertare con un manometro collegato al tratto tra le due chiusure che con il bruciatore spento il tratto rimane in pressione(chiusura a valle), scaricando pressione fino a zero, non tende poi a risalire(chiusura a monte) 24

25 Controllo bruciatore: 1. Dati di targa leggibili 2. Programmatore di comando e controllo con i corretti tempi di avviamento e preventilazione 3. Accensioni e variazioni di portata del bruciatore senza ritardi, contraccolpi o pulsazioni 4. Interrompendo la presa d aria al pressostato di consenso dell avviamento il bruciatore và in blocco senza aprire le valvole del gas; se è acceso si mette in blocco; se è acceso e ha una p< 350 kw effettua un arresto di regolazione 5. Il bruciatore dotato di controllo dell arco elettrico di accensione, staccando il cavo del trasformatore di accensione, il bruciatore va in blocco e non si aprono le valvole del gas 6. Il bruciatore con pilota: impedendo l apertura della valvola automatica sulla rampa pilota il bruciatore va in blocco e non si aprono le valvole del gas; impedendo l apertura della valvola automatica sulla rampa principale, il bruciatore va in blocco all avviamento, dopo avere rilevato il pilota, allo scadere del secondo tempo di sicurezza. 7. Oscurando la cellula o scollegando l elettrodo di ionizzazione nella fase di avviamento si verifica un arresto di blocco 8. Innescando la cellula durante il periodo di avviamento, prima dell accensione dell arco elettrico il bruciatore va in blocco 9. I dispositivi di regolazione della portata d aria e di gas devono essere efficienti e garantire la fluttuazione della potenza dal min. a max. senza irregolarità 10. La presa d aria del bruciatore non deve essere ostruita e deve essere protetta con una griglia 11. Devono essere presenti due distinte linee elettriche in arrivo al bruciatore, una per i dispositivi di comando e regolazione ed una per quelli di sicurezza e blocco. Controllo generatore: 1. Taratura dei termostati di accensione, regolazione e sicurezza in successione logica 2. Abbassando il valore di taratura di un termostato il bruciatore deve arrestarsi, ripristinando il valor deve riavviarsi 3. Scollegando un morsetto del termostato o del pressostato il bruciatore deve arrestarsi 4. Nei generatori ad aria calda, scollegando il dispositivo di controllo del ventilatore il bruciatore deve arrestarsi. 25

26 Controllo dell impianto: 1. Accoppiamento del bruciatore al generatore corretto (regola d arte e istruzioni costruttore) 2. Montaggio del bruciatore e del gruppo valvole in modo che gli sportelli del generatore siano agevolmente apribili 3. L apertura del portellone di ispezione del generatore di calore e l accesso alla testa del bruciatore deve avvenire senza la necessità di scollegare cavi e linee elettriche, se questo non è possibile i cavi devono essere dotati di prese multiple non intercambiabili 4. Sui canali da fumo che collegano il generatore al camino e sul camino non devono essere installate serrande 5. Ogni generatore deve essere collegato ad un camino a lui dedicato. Quando richiesto, nell ambito del controllo, si esegua anche la determinazione in opera del rendimento di combustione secondo quanto stabilito dalla Norma UNI Al termine degli esami e dei controlli deve essere redatto un rapporto da rilasciare al responsabile dell'impianto che deve controfirmare per ricevuta. Il rapporto deve essere conservato assieme al libretto di centrale: in esso devono essere indicate le situazioni riscontrate, gli interventi effettuati per ripristinare i livelli di prestazione e sicurezza previsti dalle norme, e le eventuali osservazioni, raccomandazioni e prescrizioni. Il Regolamento non propone un modello definito per la compilazione del rapporto di manutenzione degli impianti con potenzialità maggiore di 35 kw. 26

27 Nell ambito della verifica periodica effettuata dal manutentore e dei controlli eseguiti dagli enti che hanno in carico la sorveglianza, deve essere eseguita la misura del rendimento di combustione. I valori di rendimento di combustione riscontrati devono risultare superiori ai limiti definiti dallo stesso Regolamento e che sono riportati nella tabella successiva. Nel caso in cui la misura evidenzi valori inferiori al limite minimo consentito devono essere eseguite le manutenzioni necessarie per ripristinare le condizioni di corretto utilizzo del generatore e se, dopo avere effettuato la manutenzione, continuano ad essere rilevati dei valori irregolari, occorre sostituire il generatore entro 300 giorni dalla data della verifica. Generatore Rendimento di combustione Generatori ad acqua calda installati prima del 29 ottobre 1993 Generatori ad acqua calda installati dopo il 29 ottobre 1993 Generatori di calore ad aria calda installati prima del 29 ottobre 1993 Generatori di calore ad aria calda installati dopo il 29 ottobre % rispetto al rendimento termico utile minimo definito dal D.P.R. del 15 novembre 1996 n 660 Valore di rendimento termico utile minimo definito dal D.P.R. del 15 novembre 1996 n % rispetto al valore del rendimento di combustione minimo definito nell allegato E del Regolamento - 3 % rispetto al valore del rendimento di combustione minimo definito nell allegato E del Regolamento 27

28 Per i nuovi impianti e per quelli ristrutturati è l installatore che deve provvedere alla compilazione iniziale del libretto di centrale; egli ha il compito di eseguire il primo controllo del rendimento di combustione, annotarlo nel libretto di impianto e di rilasciare la dichiarazione di conformità dell opera eseguita. Il responsabile dell esercizio, invece, ha l obbligo di fare eseguire il controllo del rendimento e di compilare il libretto negli impianti esistenti per i quali questo documento non è stato ancora compilato. Il responsabile dell esercizio è anche responsabile della compilazione del libretto in occasione delle verifiche periodiche e della conservazione del libretto nell unità immobiliare in cui è installato l impianto. Il terzo responsabile è tenuto a consegnare il libretto di centrale al terzo responsabile, subentrante in caso di rescissione contrattuale, il quale dispone espressamente che il libretto debba essere aggiornato e completo. Libretto di Impianto Dichiarazione di conformità Misura del rendimento Comunicazione al controllore Nuovo impianto I I I R Ristrutturazione I I I R Nuovo generatore * R (variazione) I R R Impianto esistente R - R - Verifica periodica R - R - I R Installatore Responsabile esercizio e manutenzione * la sostituzione di un generatore con potenzialità superiore a 35 kw obbliga alla redazione della relazione di cui all articolo 28 della legge 9 gennaio 1991 n

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