Ve r o n a P a l a z z o d e l l a G r a n G u a r d i a 5 l u g l i o / 5 o t t o b r e c a r t e l l a s t a m p a.

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1 Ve r o n a P a l a z z o d e l l a G r a n G u a r d i a 5 l u g l i o / 5 o t t o b r e c a r t e l l a s t a m p a contenuti Comunicato stampa della mostra Scheda informativa Colophon Testi istituzionali Introduzione dei curatori dal catalogo Sezioni della mostra Il restauro del Convito in Casa di Levi Biografia Elenco delle opere Gli itinerari del Veronese in Veneto Scheda catalogo 1 Sommario

2 Ve r o n a Pa l a z z o d e l l a G r a n G u a r d i a 5 l u g l i o - 5 o t t o b r e L arte di Paolo Caliari detto il Veronese ( ) torna nella sua città natale con una mostra dedicata alla sua figura e alla sua opera, promossa e organizzata dal Comune di Verona, Direzione Musei d Arte e Monumenti, insieme con l Università degli Studi di Verona e la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, in associazione con la National Gallery di Londra. L esposizione, allestita nel monumentale Palazzo della Gran Guardia di Verona, si colloca a distanza di ventisei anni dalla rassegna Veronese e Verona tenutasi nel 1988 al Museo di Castelvecchio ed è curata da Paola Marini, direttrice del Museo di Castelvecchio e Bernard Aikema, dell Università degli Studi di Verona. Il Veronese ebbe la sua formazione nella Verona di Giovanni Caroto, Antonio Badile e soprattutto Michele Sanmicheli, per poi trasferirsi e svolgere la parte centrale della sua carriera a Venezia, della cui scena artistica fu uno dei principali protagonisti insieme a Tiziano Vecellio e Jacopo Tintoretto. Guidò un operosa bottega, assistito, tra gli altri, dal fratello Benedetto e dai figli Carlo e Gabriele, che portarono avanti l attività dopo la sua morte. In mostra sono esposte oltre 100 opere, fra dipinti e disegni, provenienti dai più prestigiosi musei italiani ed internazionali, tra cui la Gemäldegalerie di Dresda, la National Gallery of Scotland di Edinburgo, il Museo degli Uffizi di Firenze, Palazzo Rosso di Genova, il British Museum e la National Gallery di Londra, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il Museo Nacional del Prado di Madrid, la Pinacoteca Estense di Modena, la Pinacoteca di Brera di Milano, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Musée du Louvre di Parigi, i Musei Vaticani di Roma, le Gallerie dell Accademia di Venezia, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, la National Gallery of Art di Washington. 2 Comunicato Stampa

3 La mostra monografica è la prima di tale ampiezza in Italia dopo quella memorabile curata da Rodolfo Pallucchini a Venezia nel 1939 e presenta Paolo Veronese attraverso 6 sezioni espositive: la formazione, i fondamentali rapporti dell artista con l architettura e gli architetti (da Michele Sanmicheli a Jacopo Sansovino a Andrea Palladio), la committenza, i temi allegorici e mitologici, la religiosità, e infine le collaborazioni e la bottega, importanti fin dall inizio del suo lavoro. Oltre ad un'ampissima scelta di capolavori dell'artista, la mostra comprende una serie di disegni eccezionale per numero, qualità e varietà tematica e tecnica, con l'obiettivo di testimoniare il ruolo della progettazione e riflessione grafica non solo nel percorso creativo di Paolo ma anche nella dinamica produttiva del suo atelier. Il percorso si conclude con la presentazione dell'importante restauro di La Cena in casa di Levi, già in San Giacomo alla Giudecca a Venezia, di proprietà delle Gallerie dell'accademia e in deposito presso il Comune di Verona. L'intervento ha messo in luce la tavolozza del telero (5,50 x 10 metri), saldato nel 1591 alla bottega del Caliari che continuò per qualche anno il lavoro dell'artista anche dopo la sua morte, sotto il nome di Haeredes Pauli. La mostra è integrata da diversi itinerari pensati per scoprire le opere di Paolo Veronese conservate a verona - nelle chiese di San Giorgio in Braida, San Paolo e al Museo di Castelvecchio - a Vicenza, Bassano del Grappa, Maser, Castelfranco Veneto, Padova e Venezia. 3 Comunicato Stampa

4 Titolo A cura di Sede Paolo Veronese. L illusione della realtà Sotto l alto Patronato DEL Presidente della Repubblica Paola Marini e Bernard Aikema Verona, Palazzo della Gran Guardia, Piazza Bra Apertura 5 luglio - 5 ottobre 2014 Promossa e prodotta da In collaborazione con In associazione con Organizzazione comunicazione e catalogo Con il sostegno di Con il contributo di Con il supporto di Si ringraziano Sponsor tecnico Media Partner Comune di Verona Università degli Studi di Verona Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza The National Gallery, London, a completamento della loro mostra Veronese: Magnificence in Renaissance Venice (19 marzo 15 giugno 2014) Electa Regione Veneto, Provincia di Verona, Camera di Commercio di Verona Wine Top, Fondazione Cariverona, Cattolica Banca Popolare di Verona, Save Venice, Amici dei Civici Musei d Arte di Verona, Inner Wheel-Club Verona Falconeri che ha reso possibile il trasferimento e la movimentazione delle opere provenienti dalla National Gallery di Londra NCTM e l arte un progetto di NCTM Studio Legale Associato, Riello Industries, Belluzzo & Partners, Sdg Group, Allegrini Stiftung Wolfgang Ratjen, Villa I Tatti UniCredit Veronesi Holding s.p.a. Fedrigoni, APICE Corriere della Sera 4 Scheda Informativa

5 Orari dal lunedì al giovedì, sabato e domenica: dalle alle venerdì: dalle alle (chiusura biglietteria un ora prima) Ingresso Intero 12 euro Ridotto 9 euro: studenti di 18 anni, studenti universitari con libretto, oltre i 65 anni, possessori biglietti di ingresso ai Musei Civici di Verona, possessori biglietto di ingresso Torre dei Lamberti + GAM, possessori Verona Card, possessori di carta ICOM, possessori di ATV MoVer Card, biglietto ATV giornaliero, trigiornaliero, settimanale, possessori di biglietto ferroviario DB-ÖBB EuroCity, possessori del biglietto delle mostre del circuito Scopri il Veneto di Veronese Ridotto 6 euro: minorenni (7-17 anni), accompagnatori di disabili Gratuito: bambini fino a 6 anni, disabili, dipendenti MiBAC, giornalisti con patentino, guide turistiche con patentino Informazioni prenotazioni www. geticket.it visite guidate call center (dal lunedì a sabato ore ) prevendita: 1,22 euro Audioguida compresa nel prezzo del biglietto per privati, tranne nel caso di visitatori con ingresso gratuito per i quali il costo è di 5 euro Servizi didattici Eventi e iniziative speciali aster srl tel tel da lunedì a venerdì: / info@spazioaster.it Ufficio stampa Social media Electa Ilaria Maggi tel imaggi@mondadori.it Responsabile comunicazione Monica Brognoli tel brognoli@mondadori.it #mostraveronese #restaurocenalevi #aspettandoveronese 5 Scheda Informativa

6 PROMOSSA E PRODOTTA DA IN COLLABORAZIONE CON IN ASSOCIAZIONE CON ORGANIZZAZIONE E COMUNICAZIONE CON IL SOSTEGNO DI CON IL CONTRIBUTO DI SI RINGRAZIANO Unicredit Veronesi Holding s.p.a. CON IL SUPPORTO DI Stiftung Wolfgang Ratjen Villa I Tatti SPONSOR TECNICO SCOPRI LA MOSTRA CON App Corriere Eventi 6 Colophon

7 Comitato di consultazione Giovanna Damiani Sergio Marinelli Stefania Mason Loredana Olivato Nicholas Penny David Rosand Saverio Urciuoli per il Comune di Verona hanno collaborato Segreteria e Direzione Generale, Ufficio Stampa, Segreteria del Sindaco, i Coordinamenti e Settori Cultura, Turismo, Gare Contratti e Appalti, Bilancio e Contabilità, Datore di lavoro per la sicurezza, Economato, Edilizia Monumentale, Galleria d Arte Moderna, Impianti Tecnologici, Istruzione, Lavori Pubblici, Manifestazioni, Manifestazioni Servizio Serre e Addobbi, Patrimonio, Polizia Municipale, Strade e Giardini Per la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza hanno coordinato: Saverio Urciuoli, Chiara Scardellato, Cinzia Mariano Cura della mostra Paola Marini, Bernard Aikema Direzione della mostra Paola Marini Sindaco di Verona Flavio Tosi Consigliere incaricato attività culturali del Comune di Verona Antonia Pavesi Direzione dell Area Cultura Gabriele Ren con Lucia Rizzoli, Maria Grazia Galdiolo, Marco Marchese, Roberta Bordignoni, Roberto Vassanelli, Erica Sfredda, Alberta Dalle Pezze, Fiorella Giardini, Elena Airoldi, Domenico Zugliani Segreteria scientifica e organizzativa Ilaria Turri con il supporto di Chiara Tranquillità, Giulia Adami, Sonia Chianchiano Amministrazione Cinzia Soffiati, Paola Sancassani Gare e contratti Chiara Bortolomasi con Marco Burlacchini, Rita Consolini, Lucia Zenari con la collaborazione di Cinzia Soffiati Segreteria Alberta Faccini, Daniela Bonetti, Paola Borinato, Maria Cristina Rodegheri Gestione del personale Fabia Pinali Attività didattiche e formative Margherita Bolla con la collaborazione di Giulia Sartea Aster: Silvia Cernuschi, Giorgia Fraizzoli Conferenze a cura di Antonella Arzone, Ilaria Turri Progetto di allestimento Alba Di Lieto con Nicola Brunelli con la collaborazione di Ketty Bertolaso Allestimento Centro Allestimenti VeronaFiere Servizi Testi in mostra Thomas Dalla Costa con Carlo Corsato Traduzioni Antony Bowden Richard Sadleir Grafica in mostra Centro Allestimenti con Metodo: Paolo Palma, Marcello Piccinini, Alessio Romandini Il motivo decorativo è una elaborazione grafica del rilievo eseguito da Paola Frattaroli del lampasso dell abito della santa nel Matrimonio mistico di santa Caterina (cat. 2.12) Apparati multimediali Alca Impianti con Tecno Service Verdari Direzione Musei d Arte Monumenti del Comune di Verona: Alba Di Lieto, Ketty Bertolaso, Oscar Scattolo Ricostruzione virtuale di villa Soranzo Direzione Musei d Arte Monumenti del Comune di Verona: Alba Di Lieto, Ketty Bertolaso, Ilaria Turri Laboratorio MeLa, IUAV Venezia: Malvina Borgherini, Rita El Asmar, Gianluca Asmundo con l apporto di Diana Gisolfi Beatrice Zardini Documentario Paolo Veronese Comunicare sas: Mauro Zardetto con Luca Baldin Servizio Manifestazioni del Comune di Verona Alberto Marchesini con Stefano Cavalca, Stefano Benetti, Loredano Bertaiola Servizio Manutenzioni e Allestimenti della Direzione Musei d Arte Monumenti del Comune di Verona Alba Di Lieto, Oscar Scattolo, Ketty Bertolaso, Fabio Guardini, Arianna Strazieri, Ivan Tommasi Impianti tecnologici e Controllo climatico Settore Impianti Tecnologici del Comune di Verona: Mauro Ionta, Mariano Mazzi, Claudio Menegatti, Giuseppe Santi, Francesco Liboni, Adriano Perlini Cofely: Andrea Anoardo, Roberto Menegolo GIE Impianti: Paolo Mutinelli Manutenzione Palazzo della Gran Guardia Area Lavori Pubblici del Comune di Verona: Luciano Ortolani Settore Edilizia Monumentale del Comune di Verona: Sergio Menon, Viviana Tagetto, Mila Bobbo, Aurelio Zemiglian Sicurezza ed evacuazione del pubblico Settore Datore di lavoro unico sicurezza lavoro del Comune di Verona: Valerio Petronilli, Claudio Pierini Direzione Musei d Arte Monumenti del Comune di Verona: Alba Di Lieto, Arianna Strazieri Progetto Impianti di sicurezza Oscar Scattolo Allestimento floreale Settore Manifestazioni del Comune di Verona - Servizio Addobbi Floreali e Serre: Angelo Mazzucco Coordinamento movimentazione opere Gondrand: Giovanna Gotti, Simone Neri Direzione Musei d Arte Monumenti del Comune di Verona: Ettore Napione, Ilaria Turri con Oscar Scattolo, Sara Rodella, Arianna Strazieri, Fabio Guardini Trasporti Gondrand Apice Constantine Controllo e consulenza tecnico-scientifica dello stato conservativo delle opere in mostra Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza: Chiara Scardellato, Guglielmo Stangherlin Direzione Musei d Arte Monumenti del Comune di Verona: Ettore Napione, Sara Rodella, Ilaria Turri con Stefania Stevanato Assicurazioni Si ringrazia il Ministero dell Economia e delle Finanze e il Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo, che hanno accordato la garanzia statale sostitutiva dell assicurazione e in particolare: Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo: Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale Anna Maria Buzzi Servizio I Valorizzazione del patrimonio culturale, programmazione e bilancio Manuel Roberto Guido Marcello Tagliente 7 Colophon

8 Ufficio Garanzia di Stato Antonio Piscitelli Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto Ugo Soragni con la collaborazione di Elisabetta Francescutti Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza Saverio Urciuoli con la collaborazione di Federico Cetrangolo Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza Gianna Gaudini con la collaborazione di Rosa Distefano Opificio delle Pietre Dure Marco Ciatti con la collaborazione di Francesca Ciani Passeri Servizio III Tutela del patrimonio storico-artistico ed etnoantropologico Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l architettura e le arti contemporanee Marica Mercalli con la collaborazione di Daniela Cecchini Paola Regoli Ministero dell Economia e delle Finanze, Ragioneria Generale dello Stato Ispettorato Generale del Bilancio, Ufficio IX Rosario Stella con la collaborazione di Sebastiano Verdesca Carla Russo Corte dei Conti, Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, del Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo, del Ministero della Salute e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Elena Raso Lina Pace Assicurazioni commerciali Aon spa: Laura Pettenazzi, Laura Brazzini, Anna Cotta Ramusino Cattolica Assicurazioni: Massimo Antonarelli, Emanuele Riva, Stefano Lucia Servizi di guardiania Auser SN Servizi di vigilanza armata North East Services Electa Coordinamento Anna Grandi Roberto Cassetta con Chiara Brighi Editoria Carlotta Branzanti con Alessandra Olivari Merchandising Valérie Béliard Progetto grafico Designwork Elisa Serra Comunicazione e Ufficio stampa Monica Brognoli Ilaria Maggi con la collaborazione di Ufficio stampa del Comune di Verona: Roberto Bolis con Rossella Lazzarini, Erika Righetti Marketing Paola Simeone Social Laura Atie con la collaborazione di Giulia Adami Libreria Laura Baini Chiara Circolani Audioguide Antenna International Biglietteria e prevendita Unicredit Cura del catalogo Paola Marini, Bernard Aikema Testi Bernard Aikema Amalia Donatella Basso Anna Maria Bava Fabrizio Biferali Linda Borean Beverly Louise Brown Enrica Camerin Carlo Corsato Enrico Maria Dal Pozzolo Thomas Dalla Costa Francesca Del Torre Scheuch Isabella di Lenardo Diana Gisolfi Stefano Lodi Giorgio Marini Paola Marini Andrew John Martin Stefania Mason Monica Molteni Ettore Napione Fausta Navarro Michael Odlozil Alessio Pasian Gianni Peretti Donata Samadelli Luca Siracusano Giorgio Tagliaferro Claudia Terribile Chiara Tranquillità Wouter Wagemakers Alessandra Zamperini Giulia Zanon Beatrice Zardini Revisione testi Gianni Peretti Traduzione testi in catalogo Laura Guidetti Tessie Vecchi Impaginazione e redazione del catalogo Dario Tagliabue, Giorgio Gardel, Laura Guidetti, Rossella Savio Ricerca iconografica Marta Alvarez Ringraziamenti Esprimiamo le più viva gratitudine per il loro generoso apporto ai musei, ai collezionisti e alle istituzioni senza i quali questa mostra non sarebbe stata possibile Amburgo, Hamburger Kunsthalle, Kupferstichkabinett Bergamo, Comune di Bergamo, Accademia Carrara Berlino, Staatliche Museen: Gemäldegalerie Kupferstichkabinett Caen, Musée des Beaux-Arts Castelfranco Veneto, Chiesa di Santa Maria Assunta e di San Liberale Città del Vaticano, Musei Vaticani Dresda, Gemäldegalerie Alte Meister, Staatliche Kunstsammlungen Edimburgo, Scottish National Gallery Firenze, Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino: Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi Galleria degli Uffizi Galleria Palatina, Palazzo Pitti Genova, Musei di Strada Nuova, Palazzo Rosso Jaromerice, The National Institute for the Protection and Conservation of Monuments and Sites in České Budějovice, Castle Jaroměřice nad Rokytnou Kassel, Museumslandschaft Hessen Kassel, Graphische Sammlung Leeds, Harewood House Trust Lille, Palais des Beaux-Arts Londra, The National Trust, Ham House Londra, The British Museum Londra, The National Gallery Los Angeles, The J. Paul Getty Museum Madrid, Museo Nacional del Prado Milano, Pinacoteca di Brera Modena, Galleria Estense Monaco, Staatliche Graphische Sammlung New York, The Metropolitan Museum of Art New York, The Pierpont Morgan Library Oxford, The Governing Body of Christ Church Parigi, École nationale supérieure des beaux-arts Parigi, Musée du Louvre - département des Peintures Parigi, Musée du Louvre - département des Arts graphiques Praga, Museo del Castello Rennes, Musée des Beaux-Arts Roma, Museo e Galleria Borghese Roma, Galleria Colonna Roma, Musei Capitolini - Pinacoteca Capitolina Rotterdam, Museum Boijmans Van Beuningen Sarasota, The John and Mable Ringling Museum of Art, the State Art Museum of Florida, Florida State University Stoccarda, Staatsgalerie Stuttgart Torino, Galleria Sabauda Venezia, Diocesi Patriarcato di Venezia: Chiesa di San Pantaleone Chiesa di San Sebastiano Venezia, Fondazione Musei Civici, Palazzo Ducale Venezia, Soprintendenza speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare: Gallerie dell Accademia Galleria Giorgio Franchetti alla Ca d Oro Verona, Museo di Castelvecchio Vicenza, chiesa di Santa Corona Vienna, Albertina Vienna, Kunsthistorisches Museum, Gemäldegalerie Washington, The National Gallery of Art Un particolare ringraziamento a Nicholas Penny e ai colleghi della National Gallery di Londra: Letizia Treves, Eleanor Richards, Miranda Stacey, Francesca Sidhu, Eloise Stewart, Razeeta Ram, Lizzie Phillips, Claire Hallinan, Daragh Kenny e a Ilaria Abbondandolo, Chiara Accornero, Cristina Acidini, Giulia Adami, David Adshead, Scott Allan, Sébastien Allard, Massimo Antonarelli, Irina Artemieva, Martine Aubry, Maria Elisa Avagnina, Luca Baldin, Carmen C. Bambach, Valentina Bandelloni, Sandrina Bandera, Davide Banzato, Luca Massimo Barbero, don Paolo Barbisan, monsignor Gastone Barecchia, Amalia Donatella Basso, Roberta Battaglia, Annamaria Bava, Andrea Bayer, Cristiana Beghini, Gabriella Belli, Guido Beltramini, Francesco Benedetti, Isabel Bennasar Cabrera, Raffaella Besta, Alessandro Bianchi, Paolo Biasi, Piero Boccardo, Caterina Bon Valsassina, Linda Borean, Marco Borghesi, Ilaria Borletti Buitoni, Chiara Bortolomasi, Sandro Boscaini, Bruce Boucher, Nicolas Bourriaud, Virginia Brilliant, David Alan Brown, Emmanuelle Brugerolles, Ilaria Bruno, don Tiziano Brusco, Nicoletta Buffon, Howard Burns, Mariaelisa Buttazzoni, Anna Maria Buzzi, Lisa Cain, Carla Calisi, don Bruno Campara, Thomas P. Campbell, Aldo Canale, don Gianmatteo Caputo, Marco Cardinaletti, Stefano Casciu, Alessandro Cecchi, 8 Colophon

9 Daniela Cecchini, Maurizio Cecconi, Matteo Ceriana, Federico Cetrangolo, don Adriano Cevolotto, Sonia Chianchiano, Bruno Chiappa, Alessandro Chiminelli, Keith Christiansen, Camilla Churchill, Francesca Ciani Passeri, Marco Ciatti, Kateřina Cichrová, Michael Clarke, Renata Codello, Anna Coliva, Prospero e Jeanne Colonna, Melissa Conn, Joe Connors, Roberto Contini, Agostino Contò, Dominique Cordellier, Carlo Corsato, Alessandro Corubolo, Valérie Corvino, Sylvia Cox, Simone Cozzarolo, Claudia Cremonini, Maria Luisa Crovetto, Jim Cuno, Vittorio Dalle Ore, Giovanna Damiani, Anne Dary, Maria Teresa De Gregorio, Francesca de Luca, Francesca Del Torre Scheuch, Christine Delaunoy, Vincent Delieuvin, Anna Dewsnap, Guidalberto di Canossa, Tommaso Edoardo Di Carlo, Isabella di Montezemolo, Rosa Distefano, Regine Dierks- Staiger, Francesco Donadio, Sonja Eiböck, Albert Elen, Giuliana Ericani, Sjarel Ex, Daniela Faburlani, Alberta Faccini, Marzia Faietti, Miguel Falomir Faus, Roberto Fasoli, Juliette Ferdinand, Sylvia Ferino, Giovanna Ferrari, Gabriele Finaldi, Herwig Fisher, Margherita Forestan, Antonio Foscari, Elisabetta Francescutti, Gustavo Franchetto, Carlo Fratta Pasini, Peter Frei, Marika Fucile, Edith Gabrielli, Isabella Gaetani di Canossa, Irene Galifi, Gloria Gallucci, Davide Gasparotto, Gianna Gaudini, Marina Geneletti, Augusto Gentili, Nicoletta Giordani, Bruno Girveau, Nicolò Giusti del Giardino, Sandra Giusti del Giardino Imperiali, Achim Gnann, George Goldner, Giovanna Gotti, Carlo Guarienti, Sergio Guarino, Manuel Roberto Guido, Ulrike Günter, Françoise Hack, Andreas Henning, Martin Herda, Steven High, Corinna Höper, Frederick Ilchman, Andrea Romeo Jain, Kostanze Jöger, Ingrid Kastel, Christine Kloeckner, Lubomir Konecný, Dagmar Korbacher, Michael Kwakkelstein, David Lachenmann, Mario Francesco Lamparelli, Christiane Lange, David Henry George Lascelles, Bernd Lindemann, Cristina Liva, Catherine Loisel, Giovanna Loredan Bonetti, Christiane Lukatis, Diamante Luling Buschetti Dalle Ore, Bernhard Maaz, James MacDonald, Michele Magnabosco, Giulio Manieri Elia, Alberto Marchesini, Giovanna Marchi, Giorgio Marini, Andrew John Martin, Jean-Luc Martinez, Stefania Mason, Marco Mastroianni, Dulcia Meijers, Marica Mercalli, Gudula Metze, Giulia Mezzanini, Elisabetta Michelato, Travis Miles, Francesco Monicelli, Tomaso Montanari, Hannah Morgan, Marco Mozzo, John Murrell, Ettore Napione, Antonio Natali, Fausta Navarro, Simone Neri, Arnold Nesselrath, Alessandro Nova, Bryanna O Mara, Kathleen Ochmanski, Michael Odlozil, Mariolina Olivari, Loredana Olivato, Kyla Owen, Lina Pace, Antonio Paolucci, Jeannette Parisi, Claudio Parisi Presicce, Rossella Pasqua di Bisceglie, Laura Passuello, Anna Pasti, Valter Paties, Pierpaolo Pattaro, Ulrike Paul, Gianni Peretti, Anna Maria Piccinini, Patrizia Piergiovanni, Antonio Piscitelli, Cecilia Piubello, Andrea Polati, Valeria Poletto, Vincent Pomarède, Daniela Porro, Earl A. Powell III, Luciano Provenzano, Patrick Ramade, Maria Elena Raso, Antonia Pasqua Recchia, Paola Regoli, Ronald Reinke, Gabriele Ren, Ingrid Riech, Sofia Rinaldi, Emanuele Riva, Marco Riva, monsignor Piergiorgio Rizzini, Anna Robinson, Sara Rodella, Maria Cristina Rodeschini, Philip Roe, Giampaolo Romagnani, Giuliano Romalli, Cristiana Romalli, David Rosand, Vladimír Rösel, Pierre Rosenberg, Francesca Rossi, Marta Rossignoli, Julie Rowlins, Carla Russo, Marie-Pierre Salè, Xavier Salmon, Xavier Salomon, Gracia Sanchez, Maria Savino, Umberto Savoia, Michele Scardamaglio, Chiara Scardellato, don Marco Scarpa, Klaus Albrecht Schröder, Hein- Th. Schulze Altcappenberg, Karl Schütz, Michael Semff, Robin Simon, Fausto Sinagra, Mark Slattery, Ugo Soragni, Sarah Staniforth, Rosario Stella, Marie Luise Sternath-Schuppanz, Stefania Stevanato, Julien Stock, Andreas Stolzenburg, Paola Strada, Christine Surtmann, Dirk Syndram, Marcello Tagliente, Sandra Tatsakis, David Taylor, Claudia Terribile, Jacqueline Thalmann, David Tobey, Andrea Tomezzoli, Anna Chiara Tommasi Arich, Camillo Tonini, Fernanda Torrente, Chiara Torresan, Paolo Tosato, Carel van Tuyll van Serooskerken, Chiara Tranquillità, Nick Trend, Stefania Tullio- Cataldo, Aurelio Urciuoli, Saverio Urciuoli, Christopher Aimery Ussher, Massimiliano Valdinoci, Tiziana Valpiana, Gert Jan van der Sman, Ivo Velisek, Flavio Veneri, Sebastiano Verdesca, Catherine Whistler, Linda Wolk-Simon, Sophie Worley, Alessandra Zambaldo, Giuliano Zanchi, Beatrice Zardini, Guido Zucconi, Miguel Zugaza Restauri Haeredes Pauli, Convito in casa di Levi, Venezia, Gallerie dell Accademia, in deposito presso il Comune di Verona (cat. 6.18) Committente Comune di Verona, Coordinamento Direzione Musei d Arte Monumenti Direzione lavori Paola Marini, Ettore Napione, Valeria Poletto Ditta esecutrice Barbara Ferriani s.r.l., Milano Giulio Bono, Venezia Paolo Veronese, Due santi vescovi (Geminiano e Severo?), Modena, Galleria Estense (cat. 2.6a) Paolo Veronese, Incoronazione della Vergine (Pala di Ognissanti), Venezia, Gallerie dell Accademia (cat. 6.4) Laurence Caylux, Parigi Paolo Veronese, Studi di costumi per l Edipo re di Sofocle, Parigi, École nationale supérieure des beaux-arts (cat. 2.14) Loredana Gallo, Firenze Paolo Veronese, Battesimo di Cristo, Firenze, Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, Galleria Palatina, Palazzo Pitti (cat. 5.13) Luigi Parma, Milano Paolo Veronese, Agonia nell orto, Milano, Pinacoteca di Brera (cat. 5.17a) Relart di Buda Roberto, Firenze Paolo Veronese, Annunciazione, Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, Galleria degli Uffizi (cat. 2.1) Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza Restauratore: Chiara Scardellato, coadiuvata da Alessandro Carcione, Florindo Romano, Sara Spagnolli Paolo Veronese, Martirio di san Giorgio, Verona, chiesa di San Giorgio in Braida (cat. 7.2) Alessandra Zambaldo, Verona Bottega di Paolo Veronese, Il battesimo di Cristo, Verona, Museo di Castelvecchio (cat. 6.9) Accompagnano la mostra i progetti Esposizione di dieci pannelli con l analisi ricostruttiva dei patterns dei tessuti degli abiti presenti in alcuni dipinti di Paolo Veronese a cura di Paola Frattaroli, Corso di Tecniche della lavorazione dei materiali tessili per il restauro, Accademia di Belle Arti di Verona, Scuola di Restauro, con la collaborazione di Arianna Biondani, Alice Camoli, Giuliana Capasso, Giulia Castellani, Francesca Lenzi, Irene Mozzo, Consuelo La Nasa, Elena Radavelli Luca Pozzi Supersymmetric partner Documentazione fotografica del salto davanti all opera degli Haeredes Pauli, Convito in casa di Levi (cat. 6.18) presso San Francesco al Corso, Verona In parallelo alla mostra, nell ambito del progetto Scopri il Veneto di Paolo Veronese, si svolgono le seguenti esposizioni: Quattro Veronese venuti da lontano. Le Allegorie ritrovate Vicenza, Palladio Museum 5 luglio 5 ottobre 2014 Veronese e Padova. L artista, la committenza e la sua fortuna Padova, Musei Civici agli Eremitani 7 settembre gennaio 2015 Veronese nelle Terre di Giorgione Castelfranco Veneto, Museo Casa Giorgione 12 settembre gennaio 2015 Veronese inciso. Stampe da Veronese dal XVI al XIX secolo Bassano del Grappa, Museo della stampa Remondini 14 settembre gennaio Colophon

10 Paolo Caliari non è solo il più grande artista di Verona, di tutti i tempi, ma è anche colui che ha portato con valore in tutto il mondo il nome della sua città natale, così nei musei come nelle collezioni pubbliche e private. Siamo orgogliosi quindi di poter presentare questo tributo adeguato alla sua grandezza, che dopo tanti anni Verona riesce finalmente a rivolgergli, grazie a uno straordinario concorso di forze, che ha visto unirsi i Civici Musei d Arte con l Università e la Soprintendenza, insieme con l eccezionale generosità di oltre cinquanta prestatori, che hanno compreso la serietà e l altezza delle nostre intenzioni. Una particolare menzione merita l accordo con la National Gallery di Londra, che ha facilitato il nostro progetto con apprezzato spirito di paritetica collaborazione. In tempi di crisi non sarebbe stato possibile raggiungere il nostro ambizioso obiettivo senza l aiuto fondamentale dei nostri generosi sostenitori: la Fondazione Cariverona, Unicredit, la Banca Popolare di Verona, la Regione del Veneto, Cattolica Assicurazioni, Camera di Commercio, a cui si sono aggiunte eccellenze del settore privato, Fedrigoni, Falconeri, Veronesi Aia, Riello, Studio Nctm, Studio Belluzzo & Partners, Sdg Group, Allegrini, e alcune lungimiranti fondazioni e associazioni culturali: Save Venice Inc., Stiftung Wolfgang Ratjen, Villa I Tatti, Amici dei Civici Musei d Arte di Verona, Inner Wheel Verona. Ulteriore motivo di soddisfazione è rappresentato dal fatto che l intero progetto è stato gestito in economia, direttamente dalla Direzione del Museo di Castelvecchio, con un corale impegno, con il supporto di molti settori del Comune e con l essenziale partecipazione nella comunicazione e nel catalogo di Electa-Mondadori, una grande azienda nazionale che ha creduto e investito in questa iniziativa. Si è ricercata la più ampia inclusione e possibilità di godere di questa opportunità irripetibile, tramite conferenze, visite guidate, convegni, social media, giochi, attività didattiche, rivolti a suscitare e soddisfare il desiderio di conoscenza e di bellezza di pubblici molto ampi e diversi, tenendo presente sia il territorio sia i tantissimi ospiti che, ancor più durante i mesi estivi, visitano Verona. Un particolare ringraziamento a tutti coloro che, a diverso titolo, hanno reso possibile questa memorabile occasione, ideata e curata da Paola Marini e Bernard Aikema, che perciò aprono idealmente il lunghissimo elenco. Flavio Tosi Sindaco di Verona 10 Testi istituzionali

11 Pochi artisti come Paolo Caliari hanno la capacità di rappresentare nella sua interezza e varietà il Veneto. Le sue opere sono presenti in gran numero non solo a Venezia, ma anche a Verona, Vicenza, Castelfranco, Maser, Treviso, Padova. Pochi artisti come lui hanno saputo catturare i colori e la luminosità della nostra terra, l armonia dei suoi spazi, la ricerca dell equilibrio tra città e campagna, tra architetture costruite e immaginate, tra passato e futuro, impegnandosi a esprimere i valori culturali, politici, religiosi e sociali della civiltà del suo tempo, il pieno Rinascimento. Mentre alla National Gallery di Londra volge al termine una importante mostra dedicata a Veronese, nei prossimi mesi, intorno a questa grande esposizione monografica che gli dedica la sua città natale, con il nostro sostegno, una serie di iniziative riporterà nel Veneto capolavori dall Europa e dagli Stati Uniti che da secoli hanno lasciato questo territorio. Per valorizzare appieno questa eccezionale circostanza, la Regione si è fatta promotrice di un itinerario che si allarga a comprendere oltre trenta siti fra ville, chiese e palazzi, presentando la storia e la bellezza delle opere di Paolo Veronese, nella maggior parte ancora conservate nei contesti per cui furono realizzate. Abbiamo infatti voluto raccogliere e raccontare entro un appropriata cornice unitaria l insieme delle iniziative a cui, siamo certi, molte altre se ne aggiungeranno come conferenze, convegni, musica, proposte didattiche per invitare a scoprire, condividendone l emozione, uno dei più grandi maestri del Cinquecento, amato e imitato attraverso i secoli nell intero continente, colui che Marco Boschini chiamava il tesoriero della pittura. Marino Zorzato Vicepresidente - Assessore alla Cultura Regione del Veneto 11 Testi istituzionali

12 La mostra monografica dedicata a Paolo Veronese, artista di grandezza internazionale, conosciuto e ammirato in tutto il mondo, offre all Università e alla Città una preziosa occasione per collaborare attivamente. L iniziativa è, al tempo stesso, innovativa dal punto di vista scientifico ma anche di straordinario fascino, ed è dunque in grado di rivolgersi tanto agli specialisti quanto al grande pubblico. Il progetto scientifico, concepito da Paola Marini e Bernard Aikema, ha coinvolto un considerevole numero di docenti, studiosi e studenti del dipartimento TeSIS del nostro Ateneo. In particolare, un significativo contributo è stato fornito dagli studi effettuati nell ambito di un dottorato di ricerca specificatamente dedicato all artista, sostenuto dall Università stessa e dai Musei Civici. L argomento trattato nella tesi di dottorato è stato individuato come parte integrante dell iniziativa. Il Laboratorio di Analisi Diagnostiche non Invasive (LANIAC) del dipartimento ha, inoltre, partecipato significativamente al restauro del grande Convito in casa di Levi degli Haeredes Pauli, in deposito a Palazzo Barbieri dalle Gallerie dell Accademia di Venezia. Le novità emerse dal lavoro di ricerca saranno tradotte in una pubblicazione specifica, inserita nella collana del dipartimento. Importante è stato anche il ruolo di studenti e laureandi dei corsi di Laurea in Beni Culturali e Storia dell Arte, attivi protagonisti sia negli aspetti organizzativi sia in quelli promozionali della mostra, che per i prossimi tre mesi sarà un vero e proprio laboratorio aperto. Riconoscendo l eccezionalità dell iniziativa, l Ateneo ha assunto, infine, l incarico di promuovere, organizzare e sostenere un Convegno Internazionale su Paolo Veronese in programma dal 25 al 27 settembre Accanto alle relazioni di affermati studiosi sarà dedicato ampio spazio al contributo dei ricercatori più giovani in una apposita poster session. È, pertanto, una grande soddisfazione constatare come l Università e le Istituzioni civiche nella nostra Città siano riuscite a integrare e valorizzare le rispettive competenze nella creazione di questo grande avvenimento, che auspichiamo inauguri una nuova stagione di fruttuose collaborazioni. Nicola Sartor Magnifico Rettore dell Università degli Studi di Verona 12 Testi istituzionali

13 La Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza è stata ben lieta di partecipare all organizzazione di questo grande progetto, con il coinvolgimento dei propri funzionari restauratori e storici dell arte. L attività ha interessato il Laboratorio di restauro della Soprintendenza, inizialmente per l intervento manutentivo della grande pala d altare raffigurante il Martirio di san Giorgio della chiesa di San Giorgio in Braida, realizzata da Paolo Caliari l indomani della chiusura del Concilio di Trento, tanto da riportare propagandisticamente i dettami fondamentali della Controriforma. Un opera importante, già esposta, nella nuova visione restaurata, nella recentissima e complementare mostra londinese sull autore tenutasi alla National Gallery e ora fruibile nella chiesa di San Giorgio all interno del percorso itinerante che gli organizzatori della nostra mostra hanno realizzato nel vasto orizzonte del territorio veneto. Parallelamente alla manutenzione, il Laboratorio di restauro della Soprintendenza ha condotto sulla tela del Martirio di san Giorgio una preziosa quanto puntuale campagna di indagini non invasive in collaborazione con l Istituto nazionale di ottica del CNR di Firenze, con il Dipartimento di informatica dell Università degli Studi di Verona e con il Laboratorio LANIAC del Dipartimento TeSIS dell Università degli Studi di Verona, riuscendo a dare una lettura completa del disegno preparatorio del dipinto e ad aggiungere dati sulla tecnica esecutiva del pittore, argomenti solo in parte studiati durante i restauri manutentivi condotti, sempre dal Laboratorio della Soprintendenza, in occasione della precedente mostra sul Veronese del Un lavoro, questo, che avrò il piacere di raccogliere in una piccola pubblicazione tecnico-scientifica da me curata, con i contributi di Donata Samadelli e Chiara Scardellato della Soprintendenza, Monica Molteni, Paola Artoni e Claudia Daffara dell Università degli Studi di Verona, Raffaella Fontana del CNR di Firenze, per donare a quanti, tra studiosi e appassionati d arte, vorranno ricevere dettagliate informazioni. La specifica e preziosa professionalità dei funzionari restauratori della Soprintendenza continuerà per tutta la durata della mostra, seguendo lo stato di conservazione delle opere, già attentamente esaminate durante le fasi di installazione. Una bella collaborazione, che ha visto la Soprintendenza impegnata questa volta soprattutto per la manutenzione e l indagine diagnostica, scienze non sempre evidenziate e purtroppo spesso tradizionalmente riassorbite nella generica materia della Storia dell arte. Al personale del Laboratorio di restauro della Soprintendenza la mia stima. Al personale universitario e di ricerca la mia riconoscenza. Saverio Urciuoli Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza 13 Testi istituzionali

14 Nel ricordo affettuoso di Terisio Pignatti e W.R. Rearick, che ci hanno indicato la strada Almeno tre motivi possono indurre a ritenere questa una mostra audace e ambiziosa: che si pensi di dedicare a Veronese un esposizione monografica; che ciò avvenga a Verona; che a organizzarla sia un Museo civico, con la fondamentale collaborazione di un Università e di una Soprintendenza. La possibilità di raccogliere una sequenza ampia e pienamente rappresentativa delle opere del pittore era infatti già stata esplicitamente scartata a Venezia nel 1988 e a Parigi-Venezia nel L apparente ineluttabilità di tale situazione era stata l implicita premessa della rassegna allestita alla National Gallery di Washington nel 1988; e aveva costituito un limite invalicabile per la mostra curata a Verona, al Museo di Castelvecchio, nello stesso quarto centenario della morte di Paolo Caliari. Nel primo caso W.R. Rearick aveva puntato su una sua specialità di studioso, il disegno, riunendo la più vasta serie di fogli di Paolo a confronto con molti importanti dipinti; nel secondo Sergio Marinelli si era intelligentemente rivolto al contesto veronese del tempo, a far corona al Martirio di san Giorgio, studiato in profondità e restaurato per l occasione. Le criticità di un simile progetto sono oggettive, prima che psicologiche (la difficoltà di afferrare l animo del pittore, di andare oltre la sua serena olimpicità ), e risiedono nell evidente intrasportabilità di una parte fondamentale dell opera di Caliari giunta fino a noi: i soffitti di Palazzo Ducale e della Libreria Marciana e tutta la chiesa di San Sebastiano a Venezia, le monumentali Cene, gli affreschi di villa Barbaro a Maser. Un richiamo di questa produzione a scala monumentale verrà dal video appositamente realizzato e dall ipotesi ricostruttiva della decorazione perduta di villa Soranzo a Castelfranco, ma l auspicio è che la mostra susciti lo stimolo ad andare a visitare, o a rivedere, questi e altri luoghi, incontrando i dipinti di Veronese nel paesaggio, nelle architetture, nelle luci per cui sono stati eseguiti. Aiuteranno nella preparazione al viaggio l itinerario proposto dalla Regione del Veneto ( e la guida Paolo Veronese. Itinerari nel Veneto sostenuta da Save Venice Inc. A cominciare da Verona, dove il Martirio di san Giorgio e la Pala Marogna rimarranno sui loro altari, l uno, quello della chiesa di San Giorgio in Braida, pensato forse dallo stesso Paolo e l altro, nella chiesa di San Paolo, circondato dagli affreschi dell amico e sodale Paolo Farinati. La revisione conservativa, la manutenzione e le indagini sulle due tele vengono intanto documentate da una pubblicazione realizzata dalla Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici di Verona, Rovigo e Vicenza. Quanto alle Cene, abbiamo l eccezionale opportunità di veder tornare sulle rive dell Adige dopo quasi quattrocento anni da quando fu venduta agli Spinola di Genova la prima di questo genere di soggetti che contraddistinse l opera di Veronese, realizzata per il monastero benedettino riformato dei Santi Nazaro e Celso. Al termine del percorso presenteremo invece il Convito in casa di Levi, da San Giacomo alla Giudecca. A proposito di rapporto con il territorio, il pensiero va al torpedone in partenza da piazzale Roma, a Venezia per Maser pubblicizzato con la mostra del L esposizione organizzata dal giovane Rodolfo Pallucchini resta infatti il termine di confronto anche per la nostra iniziativa. Lì furono presentati novanta dipinti, un certo numero dei quali oggi non sarebbe neppure immaginabile sottrarre alla collocazione originale le tele dei soffitti di Palazzo Ducale, della Marciana, della chiesa dell Umiltà, ora nella cappella del Rosario dei Santi Giovanni e Paolo e inoltre venti disegni. Con il procedere degli studi, alcune di quelle opere sono uscite dal catalogo del pittore e numerose altre ritornano in questa mostra, che raccoglie sessantuno dipinti accompagnati da quarantasei disegni. Questi ultimi testimoniano non solo l eccezionale qualità e varietà di Paolo disegnatore ma anche lo sviluppo delle ricerche sull attività grafica del maestro 14 Introduzione dei curatori dal catalogo

15 (Tietze-Tietze Conrat, Rosand, Cocke, Rearick) e soprattutto forniscono una chiave fondamentale per entrare nel suo processo creativo e nella prassi operativa sua e dei collaboratori. Perciò ai disegni è data nell allestimento una centralità fisica, quasi fossero una spina dorsale del ragionamento, in appositi espositori che garantiscono ai preziosi fogli ottimali condizioni conservative e, al tempo stesso, la vicinanza anche visiva ai temi e alle opere con cui essi sono in relazione o che stanno a rappresentare. La mostra ha avuto una lunga e approfondita preparazione, rintracciabile, oltre che negli studi dei curatori, in una fellowship a Villa i Tatti di Paola Marini nel 2008, nella borsa di dottorato del Fondo Sociale Europeo istituita nel da Università e Comune di Verona - Direzione Musei, avente per oggetto l indagine della bottega veronesiana condotta da Thomas Dalla Costa, che è stato il nostro principale collaboratore dal punto di vista scientifico (sostenuto da un generoso stipendio della Stiftung Wolfgang Ratjen), così come Ilaria Turri è stata il perno dell organizzazione. Entrambi hanno profuso un impegno, entusiasta e intelligente, ben superiore a quello richiesto dal compito loro affidato e gliene siamo profondamente grati. L organizzazione, preme dirlo, è stata del tutto interna all istituzione museale e direttamente funzionale agli obiettivi culturali e formativi del progetto. A essa hanno contribuito al massimo delle loro possibilità tutte le risorse della Direzione Musei e di numerosi settori del Comune, validamente affiancati da Paola Simeone e da Electa per la comunicazione, l editoria, i servizi; dal Dipartimento TeSIS dell Università di Verona per gli aspetti scientifici e dalla citata Soprintendenza per l assistenza alla movimentazione delle opere e per la Garanzia di Stato. Della approfondita preparazione fanno parte sia i numerosi interventi conservativi delle opere concesse in prestito, che la mostra è stata lieta di sostenere, sia il completo restauro del Convito in casa di Levi degli Haeredes Pauli progettato con Giovanna Damiani e Matteo Ceriana, ed eseguito da Barbara Ferriani. L ultimo dei grandi conviti veronesiani, di proprietà delle Gallerie dell Accademia di Venezia, dai primi del Novecento in deposito al Comune di Verona, necessitava e meritava una revisione completa che solo la scadenza dell esposizione ha consentito di finanziare. Gli importanti e inediti risultati di questo impegnativo intervento saranno affidati a un volume pubblicato con la collaborazione del Laniac - Laboratorio di analisi non invasive per le opere d arte antica, moderna e contemporanea dell Università di Verona, ma possiamo dire che almeno altri due obiettivi esso ha già permesso di raggiungere. Da un lato infatti il lavoro, condotto con la formula del cantiere aperto presso il Museo degli Affreschi G.B. Cavalcaselle, ha sensibilizzato il pubblico e circa un centinaio di specifici gruppi sulla preparazione in corso della mostra: stava accadendo qualcosa di veramente grande; dall altro ha consentito l eccezionale presenza in mostra di un telero da refettorio conventuale, di una Cena, il cui prestito non sarebbe stato neppure ipotizzabile a causa delle dimensioni. Il percorso espositivo può quindi concludersi con il racconto dell operatività dell officina veronesiana nel nono decennio del Cinquecento, quando a fianco del capobottega c erano il fratello Benedetto e i figli Gabriele e Carletto. Le singole personalità, delineate bene fra gli altri da Luciana Crosato Larcher e da Hans Dieter Huber, sono abbastanza ben distinguibili e al tempo stesso capaci di armonizzarsi fondendosi nel nome di Veronese. Avevamo già tracciato le linee guida della nostra mostra quando apprendemmo che pure la National Gallery di Londra stava preparando una rassegna su Paolo Veronese. L amicizia antica con il direttore Nicholas Penny e nuova con il curatore Xavier Salomon ha fatto sì che i due progetti, anziché confliggere, si armonizzassero e sostenessero reciprocamente, seppur nell indipendenza dei contenuti, sotto molteplici punti di vista. Anche il fatto che, diversamente da quanto si era inizialmente pensato, per una scelta della programmazione del Comune di Verona, l edizione londinese dell esposizione, Veronese. Magnificence in Renaissance Venice (19 marzo - 15 giugno 2014), abbia preceduto quella veronese, si è tradotto per noi in un ulteriore opportunità, consentendoci di fare tesoro dei risultati di quel lavoro, e della giornata di studio che lo ha introdotto, effettuando in corsa qualche opportuno ritocco alla sequenza. 15 Introduzione dei curatori dal catalogo

16 Si trattava dunque di presentare al grande pubblico l opera di uno dei protagonisti della civiltà figurativa veneziana del Cinquecento. Un pittore proveniente dalla terraferma, dove aveva costruito il suo linguaggio, affatto differente dalla linea Bellini-Tiziano prevalente nella Dominante. Un eccezionale colorista, il tesoriero della pittura, come lo definì nel Seicento Marco Boschini, straordinario narratore di miti e creatore dell immagine ufficiale della Serenissima. Un artista la cui fama si consolidava nei secoli XVII, XVIII e XIX, durante i quali le sue opere diventavano modelli canonici per la pittura narrativa e decorativa in tutta Europa (cfr. Meyer zur Capellen, Roeck 1990; Priever 1997). Lo studio scientifico della vita e delle opere di Paolo prese l avvio nel 1888, con la pubblicazione della prima e tuttora fondamentale monografia di Pietro Caliari. Nel secolo scorso, la critica di stampo formalistico è riuscita a proporre un immagine abbastanza coerente della produzione artistica di Paolo, con i volumi monografici di Osmond (1927), Fiocco (1928 e 1934), Pallucchini (1943 e 1984), Badt (1981) e quello, uscito postumo, di Von Hadeln (1978). La sua vasta, in tutti i sensi, produzione superstite forma un catalogo che nell edizione del 1995 di Terisio Pignatti e Filippo Pedrocco sfiora i quattrocento numeri, con ancora molti problemi aperti intorno alla cronologia. Abbiamo deciso di strutturare l esposizione intorno ad alcuni temi fondamentali che, senza salti cronologici troppo fastidiosi, dessero conto delle principali linee d indagine lungo le quali si sono orientati gli studi degli ultimi decenni: quelli collegati alle mostre e ai convegni del 1988, di Sarasota , di Londra 2014, quelli relativi alle mostre di contesto (Verona 1980, Londra 1983, Boston e Parigi 2009), quelli più propriamente monografici (Cocke, Rosand, Zamperini), quelli dedicati a temi specifici (la giovinezza, la ritrattistica, il collezionismo: Gisolfi Pechukas 1987 e ; Garton 2008; i contributi di Stefania Mason e dei suoi allievi, ma anche Salomon 2006), o anche a restauri di singole opere o cicli di dipinti (Parigi 1992; Venezia 2011), e quelli di iconologia e dei contesti socio-culturali, un filone di indagine relativamente nuovo per questo pittore, avviato nei vari scritti di Fehl (1961), Wind (1968), Kahr (1970), Cocke (1972), Lewis (1987), Crosato Larcher (1982 e 2001) e altri, e instancabilmente promosso, negli ultimi anni, da Augusto Gentili e la sua scuola. Il percorso si articola in sei sezioni: La giovinezza, Architettura e decorazione, La committenza, Mito e sensualità, La religiosità e Il disegno e l officina. Data la ricchezza semantica oltre che pittorica dell opera di Veronese, quelle sezioni non andranno ovviamente intese come barriere invalicabili, presentando spesso un dipinto ovvi motivi di riferimento a più tematiche. Tali scansioni trovano una stretta corrispondenza nel catalogo, dove i saggi introduttivi ai rispettivi capitoli rendono conto delle scelte e in alcuni casi sono accompagnati da ulteriori testi di approfondimento. Anche in quella sede i disegni non sono contenuti in una specifica area ma sono interpolati ai dipinti, seguendo la logica dell esposizione. Altre novità e analisi dettagliate emergeranno nel convegno corredato da una sessione riservata a panels di giovani ricercatori e da una dedicata a recenti interventi di restauro promosso e sostenuto dall Università di Verona in programma il 25, 26 e 27 settembre, e verranno raccolti negli atti che seguiranno. Desideriamo rivolgere un cordiale ringraziamento ai componenti del Comitato scientifico che, insieme a numerosi altri autorevoli colleghi, ci hanno confortati con il loro giudizio e indirizzati con i loro consigli e ai trentatré autori che hanno partecipato con corale dedizione al progetto, scambiando generosamente opinioni e suggerimenti. Ci fa piacere che in questo vivace laboratorio gli studiosi più esperti abbiano lavorato insieme con più giovani leve e la presenza di Beverly L. Brown, che fu al fianco di William R. Rearick nel 1988, al pari di quella di Tessie Vecchi per le traduzioni, ha per noi un particolare valore. Naturalmente tutto questo retroterra non avrebbe condotto al risultato sperato se oltre cinquanta musei e collezioni europei e americani non avessero risposto con eccezionale generosità alle nostre richieste. La presenza di ciascuna delle opere è stata ricercata con precisione e ognuna di loro è preziosa, ma corre l obbligo segnalare almeno quelle più eccezionali: le tredici opere 16 Introduzione dei curatori dal catalogo

17 concesse dal Musée du Louvre, dieci delle quali sono disegni, i dodici fogli presentati dal Kupferstichkabinett di Berlino, i cinque dipinti inviati dalla National Gallery di Londra (tra i quali le quattro magnifiche Allegorie dell Amore, in precedenza mai uscite tutte insieme dal museo inglese), cinque tele e una scultura prestati dalla Soprintendenza del Polo museale di Venezia, la Cena in casa di Simone della Galleria Sabauda di Torino. Quest ultima tela riassume idealmente l esordio di Veronese, costituendone il punto d arrivo e la sintesi. Puntando su di essa abbiamo rinunciato perciò ad altre presenze, privilegiando nella scelta le opere che non fossero state in precedenza esposte a Verona, con qualche eccezione, come il piccolo dipinto a olio su tela degli Uffizi in relazione con la Pala Bevilacqua Lazise, visto che è emerso di un luminoso splendore da una recente pulitura e ha la possibilità di essere mostrato accanto alla Resurrezione della figlia di Giairo del Louvre, eseguito con la medesima tecnica e ugualmente appartenente agli inizi della carriera di Caliari. La mostra si apre con la proposta, per noi suggestiva, che sia Paolo Veronese il pittore diciottenne ritratto probabilmente da Antonio Badile nel 1546 e prosegue accostando alla Conversione della Maddalena di Londra, oltre ai modelletti dianzi citati, la Deposizione di Castelvecchio e, nonostante la sua consunzione, la Pala Bevilacqua Lazise, sua prima opera documentata. L eccezionale Marco Curzio di Vienna, le quattro Virtù su tavola da San Sebastiano, le tre tele divise tra la Pinacoteca Capitolina e i Musei Vaticani, con la Temperanza strappata nell Ottocento dalla villa Soranzo a Castelfranco Veneto (Treviso), aprono la riflessione sulle prime imprese decorative, in cui Paolo era affiancato da un piccolo gruppo di artisti veronesi che, dice Vasari, Michele Sanmicheli amava come figliuoli, alcuni dei quali furono invitati con lui a realizzare quattro pale per il Duomo di Mantova, ciclo di cui fa parte il Sant Antonio ora a Caen. Tra le primizie degli esordi, si rende per la prima volta facilmente accessibile al pubblico e si sottopone al dibattito degli studiosi il ritratto di Collaltino Collalto. A questo punto il percorso intreccia committenza, rapporti con l architettura, declinazioni della religiosità. Rinviando per una approfondita disamina ai saggi del catalogo, non vogliamo nascondere che tra le assenze più dolorose vi è il ritratto il Daniele Barbaro (del Rijksmuseum di Amsterdam), che fu il vero motore, con Andrea Palladio, del prender forma di straordinarie architetture illusionisticamente dipinte da parte di un artista educato alla sensibilità per i fatti costruttivi. Da questo specifico aspetto deriva il sottotitolo della mostra. Se la Bella Nani è davvero, come crediamo, Giustiniana Giustinian, moglie di Marcantonio Barbaro, comunque un richiamo alla villa di Maser sarà in mostra, insieme al cartone per una Suonatrice della sala a crociera. Alle ante dell organo della scomparsa chiesa veneziana di San Geminiano, architettura di Jacopo Sansovino, abbiamo voluto accostare il busto del parroco Manzini, che Paolo ritrae in uno dei santi, opera di un compagno di imprese decorative, Alessandro Vittoria, a sua volta soggetto del quadro veronesiano del Metropolitan esposto lì a fianco. Pur facendo ancora parte della sezione dedicata ad Architettura e decorazione, le tele esposte nella sala successiva testimoniano altresì le diverse funzioni del dipinto religioso, dal quadro per un refettorio conventuale alle pale d altare (sublimi quelle di San Zaccaria e Santa Caterina, entrambe prestiti delle Gallerie dell Accademia di Venezia, e quella di Santa Corona, a Vicenza), dal telero da portego (magnifici la Consacrazione di Davide di Vienna e il Cristo e il centurione del Prado), al piccolo formato di squisita fattura del Ritrovamento di Mosè, dai soggetti più volte replicati per raffinati collezionisti. La mancanza del Miracolo di san Barnaba, che avrebbe ben figurato in questa sezione, è attenuata dalla scelta di mantenere il Martirio di san Giorgio nella chiesa di San Giorgio in Braida a Verona, da cui proviene anche la pala oggi a Rouen. Gli eccezionali prestiti delle quattro Allegorie della National Gallery di Londra e del Ratto d Europa del Palazzo Ducale di Venezia contribuiscono a rendere superbo il capitolo dell esposizione dedicato a Mito e sensualità, mentre un ampia selezione di disegni e alcune preziose prove pittoriche come il modello per il Paradiso oggi a Lille permette di visualizzare la pittura di Stato, altro capitolo essenziale della produzione veronesiana. Nella sezione seguente una serie di opere eccelse, provenienti da tutto il mondo, at- 17 Introduzione dei curatori dal catalogo

18 testano quanto fosse intenso, colto e originale il sentimento religioso di cui Veronese seppe farsi interprete, in sintonia con l appassionato dibattito del suo tempo, fra riforme e Controriforma. Basta citare, fra i molti esempi, il Riposo durante la fuga in Egitto di Sarasota, e le drammatiche prove degli ultimi anni del pittore: l Agonia nell orto di Brera, e la stupenda pala di San Pantalon, della omonima chiesa veneziana. Ci sarebbe piaciuto disporre accanto al Buon samaritano di Dresda il Battesimo e tentazioni di Cristo di Brera che mostra un affine concezione del paesaggio, mentre il Cristo morto sostenuto da due angeli di Berlino validamente supplisce alla mancata disponibilità di quello dell Ermitage. Le monumentali sale della Gran Guardia, costruita dai discendenti di Sanmicheli, accolgono degnamente le tele grandiose di Paolo Caliari entro il lineare allestimento progettato da Alba Di Lieto con Nicola Brunelli, ma la chiusura delle grandi finestre, ottenuta da organizzatori privati di esposizioni, ci ha impedito di godere dell affaccio sull Arena e della luce naturale che per secoli tali aperture hanno garantito. Così, diversamente da Londra, che per Veronese ha voluto la luce del sole, siamo stati costretti a ricorrere, come a Ca Giustinian nel lontano 1939, alla illuminazione artificiale. Ci auguriamo che la forza di Paolo superi questa limitazione. Paola Marini Bernard Aikema 18 Introduzione dei curatori dal catalogo

19 GIOVINEZZA Paolo Caliari nacque in contrada San Paolo a Verona nel Figlio di uno scalpellino, si firmò per qualche tempo Paolo spezapreda (cioè tagliapietra), ma non si conosce quanto e come abbia aiutato il padre nella scultura. Entrò invece a bottega di Antonio Badile, discendente di una delle più antiche dinastie di pittori della città e, secondo Vasari, fu introdotto da Giovanni Caroto allo studio delle antichità di cui Verona è seconda solo a Roma. Verona aveva sviluppato un linguaggio artistico autonomo rispetto a quello della Repubblica di Venezia, di cui faceva parte, e proprio in questo clima indipendente si formò il giovane Paolo. Sin dalle sue prime opere, però, Veronese si distinse dalla tradizione pittorica locale mostrando di trarre ispirazione anche da artisti non veronesi quali ad esempio Giulio Romano, Correggio, Parmigianino ed altri. Di questa prima fase sono rappresentative opere come il Marco Curzio (Vienna, Kunsthistorisches Museum) e le Tentazioni di Sant Antonio (Caen, Musée des Beaux-Arts). La vivace curiosità di Paolo lo spinse a confrontarsi con molteplici linguaggi artistici, che insieme alla non comune abilità tecnica e compositiva ne fecero ben presto un pittore richiesto anche oltre i confini cittadini: tra 1555 e 1557 infatti si trasferì stabilmente a Venezia. La sezione di apertura della mostra sarà quindi dedicata all approfondimento dei principali aspetti inerenti la prima formazione di Paolo Veronese. IL RAPPORTO CON L ARCHITETTURA Noto per la brillantezza dei colori e gli atteggiamenti eleganti dei protagonisti dei suoi dipinti, nell immaginario collettivo Paolo Veronese è il pittore decorativo per eccellenza. Ma una componente altrettanto essenziale delle sue opere è la monumentale impostazione architettonica in cui le scene, sia sacre sia profane, vengono ambientate, apparendo come episodi di una rappresentazione teatrale. Nel linguaggio artistico di Veronese il rapporto tra lo spazio dipinto e quello reale è determinante, e spinse l artista a misurarsi costantemente con le superfici architettoniche che doveva decorare. Inventando sfondi per i suoi quadri, le pareti delle ville o le volte delle chiese, Paolo mise a punto un linguaggio illusionistico che sostanzia opere come I Santi Geminiano e Severo della Galleria Estense di Modena, e l Annunciazione degli Uffizi. L attenzione per l architettura è poi rivelata da disegni quali lo Studio per figure e architetture di Kassel. Questa sezione affronta un comparto degli studi su Veronese ritenuto fondamentale, ma al contempo ancora poco sondato dalla critica. 19 Le sezioni della mostra

20 COMMITTENZA PUBBLICA E PRIVATA Il tono ricco, solenne e al contempo elegante che la pittura di Paolo Veronese esprime fu la chiave del suo successo presso una tipologia di committenti incredibilmente variegata. Ordini ecclesiastici, confraternite e scuole di devozione si contendevano le sue prestazioni con i committenti privati, per i quali Caliari realizzò cicli affrescati, grandi teleri da portego (la zona della casa in cui i mercanti veneziani svolgevano i propri affari) e ritratti. Tra questi il ritratto femminile noto come la Bella Nani del Louvre e il Ritratto di uomo del Getty Museum (Los Angeles). Il linguaggio austero e ricco di citazioni classiche di Veronese bene si adattava anche al gusto della nuova classe dirigente veneziana, che gli affidò la decorazione del più importante edificio pubblico di Venezia, il Palazzo Ducale. I due incendi del 1574 e 1577 ne avevano danneggiato le sale principali, che vennero ridecorate dai massimi artisti dell epoca. Qui il ruolo di Veronese fu centrale, ed il peso innovativo dei suoi interventi viene ricostruito in mostra tramite alcuni dei principali disegni di studio pervenutici. MITO E ALLEGORIE Per i medesimi committenti privati Paolo Veronese fu autore di dipinti di soggetto mitologico, una tipologia che seppe interpretare con estrema sensualità. Opere come il Ratto d Europa (Venezia, Palazzo Ducale) e Venere, Marte e Cupido (Edimburgo, National Gallery of Scotland) adornavano le dimore private di committenti desiderosi di ammirare, nell intimità delle proprie case, le sinuose forme femminili dipinte da Paolo. Anche le quattro Allegorie dell amore della National Gallery di Londra, ritornate per la prima volta in Italia dopo più di quattro secoli, tele la cui iconografia è ancora da indagare, rientrano in questa tipologia di opere. Veronese seppe inoltre attribuire la stessa carica di sensualità a talune tematiche religiose, quali Giuditta e Oloferne (Genova, Palazzo Rosso). Questa sezione riguarderà il ruolo occupato da Veronese nel panorama della pittura veneziana della seconda metà del Cinquecento e i meccanismi tramite cui le sue immagini raccolsero enorme consenso tra i collezionisti contemporanei. RELIGIOSITà Nell immaginario comune Veronese è solitamente visto come l artista delle decorazioni ricche e festose, elemento che caratterizza ad esempio le sue versioni dell Ultima Cena. Eppure una consistente parte della produzione di Veronese si inserisce pienamente nel dibattito religioso della Controriforma, facendo di Paolo grande innovatore di iconografie uno dei maggiori e più sensibili interpreti del nuovo spirito devozionale. Di questa tipologia di opere fanno parte il Riposo nella Fuga in Egitto (Sarasota, Ringling Museum), diverse varianti della Adorazione dei Magi, tra cui spicca quella per la chiesa di Santa Corona di Vicenza, e pale d altare quali il Matrimonio mistico di 20 Le sezioni della mostra

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