MASSIME LAVORO. Corte di Cassazione Sez. Lav. 17 Giugno 2013, n (Pres. G. Avvocato Attività part-time - Maternità Cumulo

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1 MASSIME LAVORO Corte di Cassazione Sez. Lav. 17 Giugno 2013, n (Pres. G. Napoletano; Rel. G. Bronzini) Lavoro - Avvocato Attività part-time - Maternità Cumulo indennità statale e della Cassa forense Escluso È esclusa la possibilità di cumulo, per l avvocato che svolge attività parttime nel comparto scuola, del trattamento di maternità percepita dall ente di previdenza pubblico con quello della Cassa nazionale di previdenza ed assistenza forense 1. Corte di Cassazione Sez. Lav. 13 Giugno 2013, n (Pres. De renzis; Rel. Venuti) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Studio legale Segretaria Congiunto Notevole libertà di movimento in virtù della parentela Presunzione di gratuità Liquidazione equitativa 1 L art. 70 D.lgs n. 151/2001 definisce i termini della prestazione di maternità, mentre l art. 71 regola in dettaglio le condizioni di erogazione tra le quali in particolare che si documenti, mediante autocertificazione, l insussistenza di prestazioni per la maternità già concessi in virtù di diversi rapporti assicurativi. 1

2 La segretaria dello studio legale, anche se, in virtù del legame di parentela con l avvocato titolare dello studio, gode di ampia libertà di movimento resta comunque una lavoratrice subordinata. La presunzione di gratuità delle prestazioni lavorative rese in ambito familiare può essere superata dalla parte che fa valere in giudizio diritti derivanti da detti rapporti soltanto con una prova rigorosa degli elementi costitutivi del rapporto di lavoro subordinato. Qualora sia certo il diritto alla prestazione spettante al lavoratore, ma non sia possibile determinare la somma dovuta, sicché il magistrato la liquida equitativamente, l esercizio di tale potere discrezionale non è suscettibile di sindacato in sede di legittimità, a condizione che la motivazione della decisione dia adeguato conto del processo logico attraverso il quale si è pervenuti alla liquidazione, indicando i criteri posti a base del procedimento valutativo 2. Corte di Cassazione Sez. Lav. 12 Giugno 2013, n (Pres. De Renzis; Rel. Venuti) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Dipendente Scarso rendimento Licenziamento In materia di licenziamento, ricorre l ipotesi dello scarso rendimento qualora sia risultata provata, sulla scorta della valutazione complessiva 2 Cass., 19/ , n. 4047; Cass., 07/01/2009, n. 50; Cass., 18708/2005, n ; 2

3 dell attività resa dal lavoratore ed in base agli elementi dimostrati dal datore di lavoro, una evidente violazione della diligente collaborazione dovuta dal dipendente in conseguenza dell enorme sproporzione tra gli obiettivi fissati dai programmi di produzione dei lavoratori e quanto realmente realizzato nel periodo di riferimento, avuto riguardo al confronto dei risultanti dati globali riferito ad una media di attività fra i vari dipendenti ed a prescindere dal conseguimento di una soglia minima di produzione 3. Corte di Cassazione Sez. Lav. 11 Giugno 2013, n (Pres. Lamorgese; Rel. Amoroso) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Lavoratore Malattia Superamento del periodo di comporto Mobbing Licenziamento - Illegittimo È illegittimo il licenziamento del dipendente per superamento del periodo di comporto qualora la malattia, a causa della quale tale periodo è stato 3 Cass., 22/01/2009, n 1632; Cass., 22/02/2006, n 3876; In tali casi, la continuazione del rapporto si risolve in un pregiudizio per gli scopi aziendali, perché determinante è l influenza che sul rapporto di lavoro è in grado di esercitare il comportamento del lavoratore che, per le sue concrete modalità e per il contesto di riferimento, risulta suscettibile di porre in dubbio la futura correttezza dell adempimento e denoti una scarsa inclinazione ad attuare diligentemente gli obblighi assunti, conformando il proprio comportamento ai canoni di buona fede e correttezza. 3

4 superato, è stata determinata da demansionamento illegittimo e da altri comportamenti datoriali integranti la condotta di mobbing 4. Corte di Cassazione Sez. Lav. 10 Giugno 2013, n (Pres. G. Vidiri; Rel. C. Marotta) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Datore di lavoro Organizzazioni sindacali Contratti collettivi Secondo conforme orientamento giurisprudenziale non sussiste la necessaria parità di trattamento tra le diverse organizzazioni sindacali, conseguentemente il datore di lavoro non ha l obbligo assoluto neppure di aprire le trattative per la stipula di contratti collettivi con tutte le organizzazioni, potendosi configurare l ipotesi di condotta antisindacale soltanto quando esiste un uso distorto ad opera del datore medesimo della 4 Per mobbing si intende una condotta del datore di lavoro o del superiore gerarchico, sistematica e protratta nel tempo, tenuta nei confronti del lavoratore nell ambiente di lavoro, che si risolve in sistematici e reiterati comportamenti ostili che finiscono per assumere forme di prevaricazione o di persecuzione psicologica, da cui può conseguire la mortificazione morale e l emarginazione del dipendente, con effetto lesivo del suo equilibrio fisiopsichico e del complesso della sua personalità. Rilevano, ai fini della configurabilità della condotta lesiva del datore di lavoro: 1) la molteplicità di comportamenti di carattere persecutorio, illeciti o anche leciti se considerati singolarmente, che siano stati posti in essere in modo miratamente sistematico e prolungato contro il dipendente con intento vessatorio; 2) l evento lesivo della salute o della personalità del dipendente; 3) il nesso eziologico tra la condotta del datore o del superiore gerarchico e il pregiudizio all integrità psicofisica del lavoratore; 4) la prova dell elemento soggettivo, cioè dell intento persecutorio. 4

5 sua libertà negoziale, produttivo di un apprezzabile lesione della libertà sindacale dell organizzazione esclusa 5. Corte di Cassazione Sez. Lav. 7 Giugno 2013, n (Pres. G. Vidiri; Rel. R. Arienzo) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Dipendente Fruizione delle ferie in malattia Possibile Il dipendente in malattia, che rischia di superare il periodo di comporto con conseguente possibile licenziamento, può sostituire alla malattia le ferie, maturate e non godute, di modo da sospenderne il decorso; nessuna incompatibilità sussiste tra ferie e malattia 6. 5 Cass., 09/01/2008, n. 212; Cass., 10/02/1992, n Cass., 03/03/2009, n in casi come questo non sarebbe costituzionalmente corretto precludere il diritto alle ferie in ragione delle condizioni psicofisiche inidonee al loro pieno godimento non potendo operare, a causa della probabile perdita del posto di lavoro conseguente al superamento del comporto, il criterio della sospensione delle stesse e del loro spostamento al termine della malattia perché si renderebbe così impossibile la effettiva fruizione delle ferie e che spetti, poi, al datore di lavoro, cui è generalmente riservato il diritto di scelta del tempo delle ferie, dimostrare ove sia stato investito di tale richiesta di avere tenuto conto, nell assumere la relativa decisione, del rilevante e fondamentale interesse del lavoratore ad evitare in tal modo la possibile perdita del posto di lavoro per scadenza del periodo di comporto (Cass., n. 5078/2009; Cass., n. 5521/2003) un tale obbligo del datore di lavoro non è configurabile solo allorquando il lavoratore possa usufruire di altre regolamentazioni legali o contrattuali che gli consentano di evitare la risoluzione del rapporto per superamento del periodo di comporto, e in particolare del collocamento in aspettativa, ancorché non retribuita (Cass., 08/11/2000, n ) 5

6 Corte di Cassazione Sez. Lav. 7 Giugno 2013, n (Pres. G. Vidiri; Rel. R. Arienzo) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Dipendente arrestato per motivi estranei al rapporto di lavoro Licenziamento - Non è automatico Secondo giurisprudenza di legittimità lo stato di detenzione del lavoratore per fatti estranei al rapporto di lavoro non costituisce inadempimento degli obblighi contrattuali, ma integra gli estremi della sopravvenuta temporanea impossibilità della prestazione, che giustifica il licenziamento solo ove, in base ad un giudizio ex ante, che tenga conto delle dimensioni dell impresa, del tipo di organizzazione tecno-produttiva, della natura ed importanza delle mansioni del lavoratore detenuto, nonché del già maturato periodo di sua assenza e della prevedibile ulteriore durata della sua carcerazione e della possibilità di affidare temporaneamente ad altri le sue mansioni senza procedere a nuove assunzioni, costituisca un giustificato motivo oggettivo di recesso, non persistendo l interesse del datore di lavoro a ricevere le ulteriori prestazioni del dipendente detenuto 7. Corte di Cassazione Sez. Lav. 4 Giugno 2013, n (Pres. G. Vidiri; Rel. G. Napoletano) 7 Cass., 01/06/2009, n ; Cass., 05/05/2003, n. 6803; 6

7 Lavoro (rapporto di) Rapporto di collaborazione professionale continuativa Apposizione di un termine Recesso ad nutum Escluso Secondo consolidata giurisprudenza, la previsione della possibilità di recesso ad nutum del cliente nel contratto di prestazione d opera intellettuale, art co 1 c.c., non ha carattere inderogabile, pertanto è possibile che per particolari esigenze delle parti sia esclusa una tale facoltà di recesso fino al termine del rapporto; di conseguenza anche l apposizione di un termine ad un rapporto di collaborazione professionale continuativa può essere sufficiente ad integrare la deroga pattizia alla facoltà di recesso così come disciplinata dalla legge, senza che occorra un patto specifico ed espresso 8. Corte di Cassazione Sez. Lav. 30 Maggio 2013, n (Pres. Bandini; Rel. Venuti) Lavoro (rapporto di) Richiesta assegno d invalidità Assicurato Mancata presentazione alle operazioni peritali Violazione dell onere di collaborazione Secondo consolidata giurisprudenza di legittimità, nelle controversie previdenziali la mancata ingiustificata presentazione dell assicurato alla 8 Cass., 01/10/2008, n. 2436; Cass., 21/12/2006, n ; Cass., 06/05/2000, n. 5738; Cass., 08/09/1997, n. 8690; 7

8 visita medica, in quanto preclusiva delle necessarie indagini medicolegali, equivale al mancato soddisfacimento dell onere di collaborazione 9. Corte di Cassazione Sez. Lav. 29 Maggio 2013, n (Pres. F. Roselli; Rel. P. Curzio) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Prestazioni di lavoro temporaneo Contratto di lavoro determinato Il contratto per prestazioni di lavoro temporaneo, sulla base della stessa giurisprudenza europea, rientra nella categoria del contratto di lavoro a tempo determinato. L indennità prevista dall art. 32, L. 04/11/2010, n. 183, trova applicazione anche nel caso in cui il datore di lavoro sia stato condannato al risarcimento del danno subito dal lavoratore a causa dell illegittimità di un contratto per prestazioni di lavoro temporaneo a tempo determinato, convertito in contratto a tempo indeterminato tra prestatore di lavoro ed utilizzatore della prestazione 10. Corte di Cassazione Sez. Lav. 16 Maggio 2013, n (Pres. Miani Canevari; Rel. Arienzo) 9 Cass., n /2011; Cass., n. 101/2001; 10 Art. 3, 1 comma, lett. a), L. 24/ , n. 196; 8

9 Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Licenziamento illegittimo Reintegrazione - Reinserimento nel luogo e nelle mansioni originarie La reintegrazione in servizio a seguito dell accertamento della nullità dell apposizione di un termine al contratto di lavoro comporta il reinserimento del lavoratore nel luogo e nelle mansioni originarie, dal momento che il rapporto contrattuale si intende come mai cessato e pertanto la continuità dello stesso comporta che la prestazione deve persistere nella stessa sede, salvo che il datore di lavoro non intenda disporre il trasferimento del dipendente ad altra unità produttiva, a condizione, però, che il mutamento della sede trovi giustificazione in sufficienti ragioni tecniche, organizzative e produttive. Corte di Cassazione Sez. Lav. 10 Maggio 2013, n (Pres. Lamorgese; Rel. Fernandes) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Addestramento effettivo del dipendente Contratto di apprendistato La sussistenza di un addestramento effettivo del lavoratore finalizzato all inserimento definitivo nel lavoro dell impresa attraverso l acquisizione di una professionalità, la cui valutazione deve essere operata in concreto in relazione ad ogni singolo rapporto di lavoro, è elemento essenziale ed 9

10 indefettibile del contratto di apprendistato entrando a farne parte della causa negoziale. In ogni caso, comunque la formazione venga modulata, l esecuzione dell attività formativa deve essere adeguata ed effettivamente idonea a raggiungere lo scopo del contratto, cioè attuare una sorta di ingresso guidato del giovane nel mondo del lavoro. Corte di Cassazione Sez. Lav. 7 Maggio 2013, n (Pres. Lamorgese; Rel. Napoletano) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Contratto collettivo di lavoro Violazione della norma di un contratto collettivo Giudice di legittimità Interpretazione diretta del contenuto del contratto Il giudice di legittimità, in caso di violazione di una norma di contratto collettivo di lavoro, procede autonomamente alla diretta interpretazione del contenuto del contratto stesso senza essere vincolato a nessuna specifica opzione interpretativa prospettata nella formulazione del motivo, potendo ricercare liberamente all interno del contratto collettivo ciascuna clausola considerata utile all interpretazione. Dott.ssa Sciotto Fortunata Serena 10