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1 il Garzonè 38 Comune di Caderzone Terme (Tn)

2 il Garzonè N Dicembre 2012 Periodico semestrale di informazione del Comune di Caderzone Terme (Val Rendena - TN) Delibera del Consiglio Comunale n. 42 del 7 settembre 1990 Autorizzazione del tribunale di Trento n. 686 del 20 maggio 1990 Direttore: Emilio Mosca Direttore responsabile: Walter Facchinelli Comitato di Redazione: Federico Polla, Alfredo Amadei, Rosanna Polla, Francesca Boselli, Flavia Frigotto, Maria Cristina Moratelli, Testoni Marinei Terezinha, Barbara Maria Mosca Direzione, Redazione, Amministrazione: Municipio, Via Regina Elena Caderzone Terme - Tel Fax e.mail: comune@caderzone.net Grafica: Walter Facchinelli Stampa: Antolini Tipografia - Tione Spedizione in abbonamento postale art. 2 Legge 662/96 Distribuito gratuitamente a tutte le Famiglie dei Caderzoni residenti sia nel Comune sia in altre località in Italia ed all Estero ed a quanti ne facciano richiesta. Finito di stampare il 24 dicembre 2012 Copertina: Conca di Garzonè. Foto: Giacomo Masè, Tione

3 n. 38 sommario dal municipio pag. 2 vita dal cumün 12 opere pubbliche 15 attualità 22 speciale estate scuola 50 vita dalle associazioni 58 la nostra Storia 69 i Lettori scrivono 86 Inverno anomalo a Caderzone /98 (Diego Amadei) 1

4 dal municipio Saluto del Sindaco Emilio Mosca Un caro saluto a tutti i lettori de il Garzonè. Trattandosi di argomento portato agli onori della cronaca dalla spending review (revisione della spesa) nazionale prima e provinciale poi, vorrei approfittare di questo spazio per fare alcune considerazione sul ruolo dei Comuni. A più riprese ho criticato con una certa fermezza il rapporto tra Amministratori locali ed organi di governo provinciali, tanto da esporre le mie perplessità anche in una lettera ai vari presidenti (Giunta e Consiglio provinciale, Consiglio delle autonomie), che però è caduta nella più disarmante indifferenza, a riprova del fatto che chi giornalmente, e correttamente, si lamenta dell ingerenza della politica statale sulla nostra autonomia, tiene però in poco conto le autonomie locali. Ultima pensata in tal senso il percorso di accentramento di funzioni proprie dei Comuni in capo alle Comunità, nate col dichiarato scopo di portare la Provincia più vicina ai cittadini, ma che stanno in realtà allontanando i Comuni dal cittadino, in nome del risparmio e dell efficientazione dei servizi. Non passa giorno senza che chi di competenza appaia sul giornale a difesa del processo, sbandierando dati e numeri che sono frutto dello studio di un eminente centro, ma che nulla hanno a che fare con le logiche concrete di gestione di un Comune, in cui l impiegato non si occupa di una singola mansione, ma varia con flessibilità tra più compiti, riuscendo spesso anche a sostituire il collega malato o in ferie. Ma l errore più grande è voler rinchiudere l operato di un dipendente di un piccolo Comune in un freddo capitolario fatto di poche mansioni e numeri, senza tener conto del rapporto quotidiano dello stesso con l Amministrazione ed il pubblico. Grazie al contatto diretto e costante di ciascun dipendente con i censiti vengono evidenziate criticità e risolti i problemi quotidiani dei richiedenti e del paese, grazie a quello degli Amministratori con i vari uffici è possibile fare della programmazione, conoscendo risorse e bisogni, 2

5 municipio dal problemi e potenzialità di ogni ufficio. Un opera va pensata in funzione delle necessità, la sua realizzazione passa per un confronto puntuale con l ufficio tecnico, quello di programmazione finanziaria e la segreteria, solo per fare un esempio. Le procedure autorizzative comunali sono abbastanza snelle, spesso è a livello provinciale che s intoppano anche semplici pareri, e se è quello il modello di specializzazione che si propone per le Comunità permettetemi di essere un po scettico. Maggior specializzazione non è sinonimo di maggior efficienza e minori costi: vuol anche dire meno versatilità, quindi più tempi morti, e l istituzione di una scala di livelli gerarchici e di responsabilità, cui corrisponderà certamente una diversa retribuzione. La cosa più sconsolante è che il percorso viene presentato come condiviso, tacciando di campanilismo i pochi sindaci riottosi, voce di una platea di amministratori ben più ampia. Peccato che l organo di rappresentanza delle autonomie locali sia abbastanza spostato come composizione verso le Comunità ed i loro presidenti, e che non venga lasciato alcuno spazio di confronto alle idee degli Amministratori locali scontenti, che punterebbero piuttosto ad unioni di Comuni, anche finalizzate alla fusione. Un percorso che, contrariamente a quanto dichiarato sulla stampa, è fortemente osteggiato non solo dalla Giunta provinciale, ma anche dallo stesso Consiglio delle autonomie locali. Per quanto ci riguarda sono dell idea che bisogna iniziare ad unire i servizi comunali di Caderzone Terme, Strembo e Bocenago, anche in vista di una futura fusione tra i tre paesi. Si tratta di un percorso delicato, ma ineluttabile data la contrazione delle risorse e la volontà di continuare ad offrire ai paesani un servizio all altezza. Qualche contatto in tal senso c è già stato, ma la strada da percorrere è ancora lunga, sicuramente sarebbe più agevole se non fosse invisa alla Provincia ed alle Comunità di valle, e se tutti si rendessero conto che salvare i piccoli Comuni non significa salvarne sindaci ed amministratori, demandando ad altri i servizi, ma conservare questi ultimi a portata di utenza e con un buon livello qualitativo. 3

6 dal municipio ANAGRAFE 2011 NATI MORTI Maschi 1 - Femmine 4 Maschi 3 - Femmine 3 Totale 5 Totale 6 MATRIMONI N. 4 IMMIGRATI EMIGRATI Maschi 14 Femmine 10 Maschi 4 Femmine 17 Totale 24 Totale 21 SITUAZIONE AL Maschi 356 Femmine 325 Totale 681 Famiglie 314 CENSITI PER ANNO DI NASCITA AL TOTALE

7 municipio dal

8 dal municipio Cavezzo, una nuova scuola per ricominciare a sognare di Walter Facchinelli Il 25 novembre 2012 oltre 200 persone dalle Giudicarie sono partite alla volta di Cavezzo per inaugurare la scuola media Dante Alighieri. Questa struttura, intensamente voluta da Enti pubblici e privati delle Giudicarie con partner Cariparma Crédit Agricole e Gazzetta di Parma, è stata realizzata in soli 40 giorni con la regia della Comunità delle Giudicarie, per mezzo del Comitato Insieme, una scuola per Cavezzo, al quale ha contribuito anche la Comunità di Caderzone Terme. La cifra di 10 per ciascun abitante, proposta a livello di Comunità, ha pesato solo in parte sul bilancio comunale, avendovi contribuito volontariamente e personalmente anche la giunta comunale nella misura di euro. «Grazie trentini per aver permesso ai nostri sogni di prendere il largo. In questo tempo in cui sperare non è facile e la gioia è come se volasse via, voi ci avete dato una speranza, anche perché nessuno potrebbe credere che in questo posto in agosto c era un campo di mais», con queste parole e con il canto i 230 scolari della Dante Alighieri hanno accolto la folta delegazione giudicariese. Accanto al presidente della Giunta provinciale Lorenzo Dellai, agli esponenti della Giunta della Comunità, c era il vicesindaco di Caderzone Terme Giovanni Mosca, sua figlia Elisa con il gonfalone comunale, una ventina di altri sindaci, alcuni Vigili del Fuoco in rappresentanza dei corpi della Valle, i dirigenti degli Istituti scolastici, il Parco Naturale Adamello Brenta, la polizia municipale, Croce Rossa, Protezione civile, Alpini e giovani rappresentanti delle associazioni sportive delle Giudicarie. Ad intrattenere la cittadinanza c erano la Fanfara Ana di Pieve di Bono, il Gruppo Folk di Caderzone Terme, apprezzato e ammirato sia nell esibizione mattutina che nella sfilata inaugurale, il Coro Croz da la Stria di Spiazzo, la Banda degli studenti dell Istituto di istruzione Guetti di Tione e i polenter da Storo con della fumante polenta carbonera. L inaugurazione si è trasformata così in una bella festa, un grande abbraccio che ha preso avvio con le note squillanti della Fanfara alpina che dal centro di Cavezzo ha 6

9 municipio dal raggiunto la nuova scuola, costruita ai margini dell abitato. Nei discorsi ufficiali è emersa la gioia, la commozione e la gratitudine per quest edificio, diviso su più corpi di fabbrica, che ospita 10 aule, tre laboratori, un aula multimediale, tre uffici, una biblioteca, la sala professori e un aula per ragazzi diversamente abili, guardiola, spazi di disimpegno e servizi igienici, per complessivi 1240 metri quadri. Il costo sostenuto da Comitato, sponsor e dal Comune di Cavezzo è di 1 milione e euro. L edificio, in legno prefabbricato ad alta qualità energetica e antisismica, è di Ille Prefabbricati spa, gli impianti di Masè Termoimpianti e altre aziende non trentine, le rifiniture esterne di Pedretti Graniti. Un caloroso grazie è andato a Luigi Olivieri, vicepresidente del Comitato e responsabile del procedimento, al direttore dei lavori l architetto Maurizio Polla, capo dell Ufficio tecnico della Comunità, e all architetto emiliano Euro Manicardi, che hanno seguito con competenza le fasi costruttive. Il taglio del nastro da parte di Valentina Dal Pont del Gruppo Folk di Caderzone Terme, lo scoprimento di una targa con i principali finanziatori e la consegna di un registro dei benefattori sono i segni tangibili che rimarranno nella scuola a ricordo di questo miracolo della solidarietà, dell impegno, della voglia di esserci, aiutare e sostenere questa Comunità pesantemente colpita dal terremoto del 29 maggio Grazie al finanziamento raccolto da RCS TG LA7, entro settembre 2013 saranno realizzati la palestra, l auditorium e l ampliamento della scuola elementare con 3 aule e 2 laboratori (250 mq), nonché il collegamento delle scuole con il centro storico di Cavezzo, secondo il progetto di Carlo Ratti, l architetto che ha vinto il concorso di idee voluto dall architetto Renzo Piano. In chiusura le parole di Stefano Draghetti, sindaco di Cavezzo: «Grazie trentini, da soli non ce l avremmo fatta. Solo unendo le due comunità abbiamo dato vita a questa cosa straordinaria». 7

10 dal municipio 8

11 Cavezzo 25 novembre

12 dal municipio Cavezzo 25 novembre

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14 vita dal cumün Campagna EfficiENTI Contribuisci anche tu a rendere il tuo comune più efficiente! Chiunque abbia effettuato negli ultimi 5 anni un intervento di efficienza energetica o fosse in procinto di farlo può contribuire senza alcuna spesa ulteriore a rendere più efficiente anche il Comune nel quale lo ha realizzato. In particolare risultano incentivabili: La sostituzione di scaldacqua elettrico con scaldacqua a metano a camera stagna e accensione piezoelettrica. L installazione di caldaia unifamiliare a 4 stelle di efficienza alimentata a gas naturale e di potenza termica nominale non superiore a 35 kw. La sostituzione di scaldacqua a gas, a camera aperta e fiamma pilota con scaldacqua a gas, a camera stagna e accensione piezoelettrica. La sostituzione di vetri semplici con doppi vetri. L isolamento delle pareti e delle coperture per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo. L impiego di impianti fotovoltaici di potenza elettrica inferiore a 20 kw non beneficiari dell incentivo Conto Energia. L installazione di collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria. L installazione di condizionatori ad aria esterna ad alta efficienza con potenza frigorifera inferiore a 12 kwf. Ciascuno di questi interventi può essere tradotto in Certificati Bianchi, Titoli di Efficienza Energetica che hanno un valore economico scambiabile in uno specifico mercato da soggetti abilitati, quali le Esco. La Campagna EfficiEnti, promossa da AzzeroCO2 e Legambiente, permette al Comune di ottenere gratuitamente servizi energetici e nuovi impianti semplicemente mappando gli interventi di riqualificazione energetica effettuati sul territorio e valorizzandoli attraverso il soggetto abilitato (AzzeroCO2) sul mercato dei Titoli di Efficienza Energetica. 12

15 vita dal cumün Il Comune di Caderzone Terme, da sempre attento alle tematiche ambientali, promuove con decisione le buone pratiche dal punto di vista del risparmio energetico ed è quindi intenzionato ad aderire alla campagna. Grazie ad AzzeroCO2, per ognuno dei suddetti interventi, realizzati negli ultimi anni o da realizzare, riconoscerà a chi aderisse: la partecipazione, attraverso il corrispettivo simbolico della piantumazione di una pianta, ad un nuovo progetto di forestazione presso un Parco italiano in accordo con Federparchi, il numero di piante sarà proporzionale ai TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) risparmiati; un imbuto appositamente creato per la raccolta degli oli esausti. Si tratta di due segni simbolici, che vanno però ad aggiungersi alla possibilità ben più tangibile di permettere al Comune di realizzare ulteriori interventi di efficienza energetica gratuitamente od a costo ridotto. Investimenti necessari per la salvaguardia dell ambiente, ma che hanno anche un interessante risvolto economico, permettendo in taluni casi notevoli riduzioni dei costi di gestione di alcuni esercizi pubblici (riscaldamento dei locali, illuminazione pubblica ), in altri l accesso ad ulteriori incentivi economici utili a ridurre l impatto della spesa pubblica sul cittadino. Per aderire alla campagna e conoscerne gli adempimenti siete invitati a rivolgervi presso l ufficio tecnico comunale, telefonare allo , oppure inviare una mail all indirizzo tecnico@ caderzone.net. A tutti, oltre la soddisfazione di aver contribuito alla salvaguardia dell ambiente per sé e le generazioni future ed al funzionamento della macchina comunale, la mia personale riconoscenza. Il Sindaco Emilio Mosca 13

16 vita dal cumün Luigia Sartori: in pensione dopo 30 anni di lavoro Mosca Giovanni Per Luigia Sartori il 2 ottobre 2012 è stato un giorno particolare: dopo 30 anni di lavoro, svolto come bidella al Centro scolastico di Caderzone Terme, è stata festeggiata perché ha raggiunto la meritata pensione. A far festa con lei c erano tutti, i bambini della scuola che l hanno ringraziata con una canzone creata per l occasione, le insegnanti e il Dirigente scolastico Fabrizio Pizzini. Nel marzo del 1982, Luigia prese servizio con la mansione di bidello nella scuola elementare di Caderzone alle dipendenze del Comune di Caderzone e il 31 dicembre 2006 fu inquadrata nel ruolo del personale della Provincia autonoma di Trento. In questi 30 anni passati tra i banchi e le aule, Luigia ha dimostrato grande impegno e dedizione al proprio lavoro, oltre a curare la pulizia della scuola aveva un attento (e vigile) occhio di riguardo verso i bambini, e in questi anni ne ha visti davvero tanti crescere fra i banchi di scuola. Alla festa è intervenuto il sindaco Emilio Mosca, che ha portato il ringraziamento dell Amministrazione comunale ed ha ringraziato Luigia con un affettuoso pensiero per la sua meritata pensione. Luigia è intervenuta ripercorrendo i trent anni vissuti nella scuola, ha ricordato alcuni aneddoti che hanno coinvolto grandi e piccoli. Ha detto «sotto gli occhi sono passati i miei figli, quelli di alcuni Amministratori e persino tutti i miei nipoti», a testimoniare il lungo percorso lavorativo che ha svolto nella scuola. 14

17 opere pubbliche Ristrutturazione ed indipendenza energetica del Rifugio San Giuliano Dopo anni di pratiche autorizzative, burocratiche e mediazioni, che hanno portato alla definizione anche di qualche compromesso, finalmente quest anno sono iniziati i lavori di ristrutturazione del rifugio San Giuliano, in parallelo con quelli per l indipendenza energetica dello stesso da fonti fossili (realizzazione di turbina per la produzione di energia elettrica e sistema di accumulo energia basato sull impiego di idrogeno gassoso). Si tratta di interventi ormai improcrastinabili, data la fatiscenza della struttura, rovinata e rabberciata in più punti, la sua non adeguatezza alla normativa vigente in materia di strutture ricettive in genere e rifugi alpini nello specifico, nonché la totale dipendenza energetica da combustibili derivati dal petrolio. Il lungo iter burocratico dei due progetti, il cui preliminare risale ancora ad un idea della precedente Amministrazione, oltre alla definizione delle modalità realizzative ha permesso anche di accedere a contributi di settore. In particolare, dopo che la Conferenza provinciale per le strutture alpinistiche ha riconosciuto le peculiari condizioni del rifugio ponendolo in classe 3, nel dicembre 2011 il Servizio turismo ha concesso un contributo di ,20 per la ristrutturazione del rifugio ed uno di ,60 per la realizzazione dell opera di presa e della condotta forzata, in entrambi i casi si tratta dell 80% della spesa ammessa. Già a giugno del 2011 l APE (Agenzia provinciale per l energia) aveva stanziato un contributo di ,00, pari al 100% della spesa ammessa, ad esclusione dell IVA, per l impianto di accumulo ad idrogeno, la microturbina ed il sistema di gestione in grado di raccordare le diverse fonti energetiche e destinarne la produzione in relazione al carico richiesto. 15

18 opere pubbliche La progettazione esecutiva e i relativi lavori sono stati affidati in tempi particolarmente ristretti. La gara è stata infatti predisposta a cavallo di ferragosto 2012, ed ai primi di settembre le ditte erano già all opera in loco: la miglior risposta a chi sostiene l inefficienza degli uffici comunali in campo di appalti e la necessità di accentrare le procedure. Per quanto riguarda il progetto d indipendenza energetica, l impresa Salvadori Felice & C. di Bagolino, sotto la direzione dei lavori del geom. Giorgio Riccadonna, ha già realizzato l opera di presa sull emissario del lago, posato la condotta forzata, costruito il manufatto turbina al termine della stessa. Ha provveduto inoltre alla rimessa in pristino dei luoghi. A breve si procederà all affido degli incarichi relativi alla parte di accumulo ad idrogeno e gestione dell impianto. Per quanto riguarda invece la ristrutturazione del rifugio, della cui direzione lavori si occupa l ing. Giampaolo Mosca dello Studio Tecnico Ingeo, i lavori sono stati affidati al consorzio lavori alpinistici C.A.M. con sede a Mezzolombardo (Tn), attraverso le imprese associate Geo Rock s.r.l. con sede a Spiazzo e Nodari Angelo s.r.l. con sede a Pelugo. Si tratta di un primo stralcio funzionale del progetto complessivo di ristrutturazione, che costituisce anche un importante tassello del progetto di indipendenza energetica del rifugio. Le opere consistono nella realizzazione di un manufatto interrato sotterraneo, idoneamente isolato e impermeabilizzato, che ospiterà la dispensa-deposito del rifugio, alcune attrezzature provenienti dal vicino manufatto seminterrato (liberando, così, preziosi spazi che 16

19 opere pubbliche saranno destinati a ospitare l impianto a idrogeno) e costituirà, inoltre, il basamento sopra il quale sviluppare l ampliamento del rifugio. Entrambe le ditte si sono dimostrate all altezza del compito, realizzando il tutto in tempi rapidi e a regola d arte. Lo stesso può dirsi per i direttori dei lavori, costantemente presenti in loco. L intenzione dell Amministrazione Comunale è concentrare gli interventi di completamento dei lavori nel corso della prossima estate, limitando in tal modo i disagi prodotti dagli stessi alla fauna locale ed all attività del rifugio, ma per farlo servirà apposita deroga del Parco Adamello-Brenta, il cui regolamento non permetterebbe di iniziare i lavori prima della metà di luglio/primi di agosto: si conta di trovare nello stesso, e negli uffici provinciali competenti, la stessa disponibilità manifestata finora. 17

20 opere pubbliche Ristrutturazione della Casina da li Picinieli Giovanni Mosca Assessore comunale all Agricoltura e alle Foreste Da parecchio tempo si parla di questa casina ormai dimenticata dai molti, ma che si trova in un luogo magnifico, e così alcuni anni addietro un gruppo di persone del paese, tra le quali molti giovani, decise di recuperarla all uso collettivo. I lavori iniziarono tre anni fa con la pulizia e il recupero dei vecchi sedimi e con lo sgombero di tutte le travature del tetto, ridotto ormai a delle macerie, da parte di un gruppo di volontari. Al termine di questi lavori si iniziò a sistemare le murature, ma ben presto ci si rese conto che erano assai vetuste ed oltremodo deteriorate e che ben difficilmente si sarebbero potute ripristinare basandosi su forze esclusive del volontariato. L amministrazione comunale, attingendo a specifici finanziamenti provinciali, è riuscita a reperire parte dei fondi necessari per la ristrutturazione della Casina, premiando l impegno dei numerosi volontari che negli ultimi tre anni hanno creduto in questo progetto e si sono impegnati anche nel recupero del pascolo circostante. Nel frattempo il progetto della ristrutturazione procedeva nell iter autorizzativo. Grazie all interessamento del Tecnico co- 18

21 munale Francesco Maffei, aiutato nella stesura degli elaborati progettuali da Matteo Amadei, seguito anche dal Tecnico del Parco Adamello Brenta Federico Polla si è giunti all approvazione finale. Approvati gli elaborati tecnici e reperiti i fondi per la ricostruzione, si doveva trovare una ditta che con maestria potesse ricostruire la Casina, tenendo conto che in quella zona canta il gallo forcello e che non può essere disturbato dai lavori, che devono svolgersi dopo il 15 agosto di ogni anno. All asta per i lavori di ristrutturazione hanno partecipato alcune ditte, il lavoro è stato assegnato alla ditta Bonapace Dario Spacasas di Carisolo che il 25 settembre 2012 ha elitrasportato in loco tutti i materiali per iniziare i lavori. Sotto la direzione dei lavori dell ingegner Tullio Sartori dopo tre settimane i lavori di muratura furono completati. Per la costruzione del tetto furono individuate tre ditte locali e l offerta della Carpenteria in legno di Adriano Mosca è risultata la più vantaggiosa. Giovedì 18 ottobre 2012 il legname per il tetto è stato portato a Malga Campo ed il giorno successivo elitrasportato alle Picinieli. Il sabato seguente, di buon mattino, un gruppo di volontari coordinato da Adriano Mosca ha iniziato il montaggio del tetto senza l ausilio di gru o quant altro e alle 17 tutta la travatura grossa era assemblata. Il 23 ottobre 2012 a dar man forte al carpentiere sono saliti alle Picinieli Lucio e Guido e il sabato successivo il tetto è stato ultimato, completando così i lavori programmati, un risultato che personalmente mi rende particolarmente orgoglioso e che, ritengo, premia l impegno di molti artigiani e volontari. Il ringraziamento speciale dell Amministrazione comunale va a quanti - in questi anni - hanno creduto e si sono impegnati con caparbietà e tenacia per portare a termine il lavoro di ristrutturazione della Casina. Durante i lavori anche il tempo è stato clemente, ma domenica 28 ottobre 2012 sul tetto della casina c erano 10 cm di neve. La prossima primavera se ne completerà l interno, così da renderla utilizzabile ai censiti del Comune di Caderzone Terme. 19

22 L Arigo chi stroliga disegno di Alfredo Amadei

23 L Arigo Cul gran genio dal Arigo anima e cör al sa duparà, auto, progeti, studi e campiun par migliorar la viabilità. In bona cumpagnia dai sö amici i sa n dis di coti e di cröi, ma l Arigo sempru tenace cul so stile l ghi fa vigiar li pröi. Sa l Arigo nu le parsüas nu le se e nu le no, al stroliga n poc po l si grata sal co. Invantar e nbastir robi nöi nu le fazil sal sá, e chissà ca nui diga l Arigo l ghiva propriu ntivà. Amadei Alfredo 21

24 attualità In un libro i 25 anni del Locauto di Arrigo Sartori di Walter Facchinelli Il 28 luglio 2012 il Centro Studi Judicaria ha ospitato la presentazione del libro La Torre della pratica di Arrigo Sartori, dove Giuliano Beltrami con arguzia, ironia e scientificità, ha presentato l inventiva, la genialità, la caparbietà e l ostinazione di Arrigo Sartori, soprannominato l Archimede della Val Rendena. Lui, imprenditore edile di Caderzone Terme, Classe 1934, il 22 marzo 1987 imbottigliato in una colonna d auto in via Sanseverino a Trento decise che avrebbe cercato la soluzione ai problemi del traffico cittadino. Tornato a casa ideò il locauto, ossia il sistema che avrebbe risolto i problemi di parcheggio di tutte le città del mondo. Il 19 maggio 1990 a Caderzone, un gruppo di amici e tecnici, tiene a battesimo il locauto, abbreviativo di loculo automatico per automobili, che si componeva di un ingegnoso sistema di pianali movibili e carrucole per stivare le macchine in un vano interrato. Arrigo Sartori con indicibile caparbietà, ben documentata nel libro, in questi 25 anni non si è mai arreso, il suo pallino di contribuire a risolvere i problemi di parcheggio, di traffico e d inquinamento delle città, lo ha portato a scagliarsi contro i mulini a vento, nel suo caso rappresentati dai palazzi dei personaggi che contano, quelli che secondo lui dovevano accogliere la sua idea per «cambiare volto alle città». Non ha certo lesinato carta o francobolli per far conoscere al mondo intero la sua invenzione. In cambio ha ricevuto molte righe di saluto, di apprezzamento, di scusa, ma 22

25 attualità nessuno che lo abbia ascoltato veramente o che abbia saputo cogliere quell idea rivoluzionaria. Giuliano Beltrami vestendo i panni del narratore, del cronista e del tecnico di costruzioni, ha raccolto nelle 188 pagine del libro le testimonianze e i racconti di Arrigo, e con pazienza certosina ha selezionato lettere e comunicazioni inviate e ricevute dal Sartori. E poi, guidato dalla mano paziente del suo inventore, ci presenta le idee e le tecniche costruttive del locauto, della città della pratica e dell autostrada della pratica. Oggi resta la consapevolezza ben espressa dal libro La Torre della pratica e dalle parole di Arrigo «non è la mia storia, ma il mio contributo per il giorno in cui i cittadini daranno priorità alla vita, anziché al lucro». 23

26 attualità Benvenuto don Federico La Comunità parrocchiale di Caderzone Scritte colorate, sparse sulle strade principali che da Caderzone scendono fino a Pelugo, annunciavano da giorni, anche per chi non ne era a conoscenza, l arrivo di Don Federico. Anche all esterno delle chiese, si poteva notare un caro saluto di benvenuto al giovane prete. Proprio così i parrocchiani dei cinque paesi affidati al nuovo parroco, hanno accolto domenica 21 ottobre 2012 alle ore 15:00, in uno spirito di comunione, l arrivo del sacerdote nella grande chiesa di Spiazzo. Anche dalle pagine di questo notiziario, un grazie particolare a Lei don Federico, per la disponibilità a coltivare la vigna del Signore nelle nostre parrocchie ed a svolgere il suo ministero sacerdotale nei nostri paesi, in un esperienza di condivisione che siamo chiamati a svolgere assieme ad altri fedeli della valle, in una dimensione di unità pastorale. 24

27 attualità In questo cammino, avremo bisogno di aiuto reciproco, anche se con certezza possiamo dire che, insieme, offriamo fin d ora il nostro appoggio e la nostra disponibilità, per essere congiuntamente, caro parroco, una comunità aperta al confronto e al dialogo. Caderzone, come gli altri paesi della nostra valle, fonda la sua fede in epoche molto lontane, dove la gente sapeva affidarsi totalmente con fede e fiducia alla volontà di Dio. Negli anni più recenti, anche la nostra comunità ha conosciuto gli effetti dello sviluppo economico, legati in particolare all ambito turistico e con esso al benessere diffuso e alla propagazione di nuovi modelli di successo, forse distanti da quei principi e da quei valori che per anni erano rimasti capisaldi importanti per la nostra gente. Per questo, assieme a Lei caro don Federico, Le chiediamo di poter riscoprire e far rinascere, facendoci tenere per mano come un papà che conduce i suoi figli a quella fede autentica e vera che dà senso e significato alla nostra vita, per intraprendere con gioia ed entusiasmo il cammino vero che porta a Dio. Così oggi, vogliamo esprimerle con semplicità, ma dal cuore il nostro affetto, certi che potremmo ancora una volta trovare nel sacerdote che Dio ha voluto donarci, un Padre ed un amico, un parroco che sa ascoltare le nostre gioie e che condivide i nostri dolori e le nostre pene. Dal canto nostro Le assicuriamo preghiera, impegno, vicinanza e sostegno, affidandoci al Signore, e alla Vergine Maria, perché conservino e facciano sempre riscoprire in noi la gioia e la speranza, e ci sostengano sempre a compiere un cammino importante, sereno e fruttuoso, nella condivisione fraterna. Così, carissimo Don Federico, dandole un sincero benvenuto, Le giunga da parte di tutta la comunità parrocchiale di Caderzone, un segno di vicinanza ed affetto e un caloroso forte abbraccio. 25

28 attualità Saluto a don Federico di Emilio Mosca sindaco di Caderzone Terme In questa giornata di festa tanto importante per le cinque Comunità di Bocenago, Caderzone Terme, Pelugo, Spiazzo e Strembo, mi è stato lasciato il gradito compito di porgerle il benvenuto da parte delle Amministrazioni comunali e della società civile. Solo un mese fa ci siamo ritrovati in questa casa del Signore per salutare don Paolo e leggevo nello sguardo di molte persone la tristezza nel congedarsi da un amico e la preoccupazione di perdere un punto di riferimento in un periodo storico certamente non dei più sereni, visti i sacrifici imposti dalla società civile e la disarman- 26

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