Progetto COREM. Le attività di monitoraggio della biodiversità vegetale nel Savonese. Paolo Giordani
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1 Progetto COREM Le attività di monitoraggio della biodiversità vegetale nel Savonese Paolo Giordani Polo Botanico Hanbury, DISTAV, Università di Genova ARPAL UTCR - Unità Tecnica Complessa di Livello Regionale giordani@dipteris.unige.it 1
2 Obiettivi COREM Sottoprogetto C ARPAL/UNIGE, UNISS, PATE, Fondazione IMC COoperazione delle Reti Ecologiche nel Mediterraneo ricognizione dei modelli e delle pratiche esistenti di rilevazione e monitoraggio dati, presso diversi soggetti; creazione di un modello candidato a svolgere le funzioni di Osservatorio Maritime definizione di metodi per condividere informazioni sulla Rete Natura 2000, armonizzare banche dati e loro utilizzo, individuare modelli per un sistema coordinato di monitoraggio e approcci condivisi per la gestione; 2
3 Tre applicazioni che hanno interessato l area del Savonese La popolazione di Lilium pomponium ad Arnasco Gli habitat arbustivi del Finalese-Capo Noli I modelli predittivi dell evoluzione dell habitat potenziale in relazione ai cambiamenti climatici per Lilium pomponium e Campanula medium. 3
4 Lilium pomponium L. 4
5 Caso studio nella popolazione di Arnasco Valutare lo stato di conservazione della popolazione mediante l analisi di parametri autoecologici e di biologia riproduttiva. (originariamente era previsto il monitoraggio anche della popolazione di Poggio Grande, ma non è stato possibile confermare la presenza della specie nel 2011 e nel 2012 ) 5
6 La popolazione di Arnasco Nel 2011 rilevati 53 individui 6
7 Fiori a frutto 7
8 Produttività della popolazione 8
9 Vitalità dei semi 9
10 Effetti del passaggio del fuoco sullo stato di conservazione degli habitat arbustivi 10
11 Disegno di campionamento Considerati poligoni di territorio che nel 2000 erano stati catalogati come «arbusteti termofili». Come sono evoluti in relazione al passaggio del fuoco? Rilevamenti della diversità vegetale in Liguria (Savonese), Toscana, Sardegna Per ogni regione 48 plot: 3 categorie di età dell incendio (recente, intermedio, controllo). 4 poligoni per categoria. 4 plot (5x5 m) per poligono.
12 Componenti della γ-diversità. SDR simplex 12
13 Categorizzazione delle aree percorse dal fuoco 13
14 Shift delle comunità vegetali in siti incendiati Mai dopo il 2000 Con il passare del tempo dall incendio, si osserva una progressiva diminuzione del turnover di specie tra siti ed un aumento delle differenze di ricchezza specifica. 14
15 Specie caratteristiche Specie Brachypodium rupestre (Host) Roem. & Schult. Cistus albidus L. Cistus salviifolius L. Erica arborea L. Erica scoparia L. Fraxinus ornus L. Olea europaea L. Pinus halepensis Mill. Pistacia lentiscus L. Pteridium aquilinum (L.) Kuhn Quercus ilex L. Quercus pubescens Willd. Rhamnus alaternus L. Rosmarinus officinalis L. Rubus ulmifolius Schott Teucrium scorodonia L. % cover CO IN % contribution RE CO vs RE IN vs Re
16 Divergenze delle comunità arbustive dopo l incendio (in corso d opera, AA. VV. UNIGE, UNISS, UNIFI) Turnover di specie Valutare gli effetti di singoli passaggi del fuoco avvenuti in diversi anni sulla diversità, sulla composizione e sulla struttura di arbusteti termofili sempreverdi Mediterranei in aree selezionate di Sardegna, Liguria e Toscana. Liguria (Savonese) Verso richness Difference Differenze di ricchezza specifica Sardegna Verso ulteriore Replacement Toscana Verso Similarity Somiglianza tra siti 16
17 Modelli predittivi 17
18 Modelli predittivi di distribuzione di specie vegetali a gravitazione tirrenica (in corso d opera, AA. VV. UNIGE, UNISS, UNIFI) Creazione di modelli della suitability di habitat attuale e futura per circa 10 specie endemiche o a gravitazione tirrenica. Scenari SRES variabili bioclimatiche e altri predittori ambientali Modelli Ensemble forecasting Distribuzione di L. pulmonaria in relazione alla cumulata delle precipitazioni del mese più secco 18
19 Scenari SRES 19
20 Previsioni di shift dell habitat potenziale Scenario A1 A2 B2 T% L% G% T% L% G% T% L% G% Campanula medium ,7 0, Lilium pomponium T% = turnover percentuale dell areale della specie rispetto alle condizioni attuali L%= perdita percentuale di areale G%= guadagno percentuale di areale 20
21 Habitat disponibili per Lilium pomponium scenario A scenario A scenario B2 21
22 Grazie per l attenzione! giordani@dipteris.unige.it paolo.giordani@arpal.gov.it 22
Phillyrea angustifolia L. Arbutus unedo L. Pistacia lentiscus L. Ruscus aculeatus L.
Le specie mediterranee presentano diversi ritmi fenologici Specie sclerofille sempreverdi (es. Arbutus unedo L., Phillyrea spp., Pistacia lentiscus L., Ruscus aculeatus L.) che limitano la loro attività
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