Dinamica della vegetazione post-incendio e conservazione del paesaggio forestale

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1 Dinamica della vegetazione post-incendio e conservazione del paesaggio forestale Giuseppe Pignatti Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura Unità di ricerca per le produzioni legnose fuori foresta ROMA CRA-PLF

2 Dinamica postincendio della vegetazione Conservazione del paesaggio forestale obiettivo culturale processo naturale non-equilibrio successione Biodiversità + Sostenibilità Resilienza Capacità di recupero quando il sistema è modificato da perturbazione (Odum 1988) proteggere dal cambiamento Multifunzionalità Assicurare le funzioni attuali alle future generazioni

3 Successione post-incendio Poche settimane dopo l incendio al Lido di Dante 1-Disseminazione da ecosistemi vicini (fauna, vento) Phillyrea angustifolia Rubus ulmifolius 3-Ricaccio ceppaie radici Quercus ile 2-Germinazione di semi in BS chiome BS suolo Quercus robur Pinus pinaster Foto: Giovanni Nobili

4 Lido di Dante, circa 5 anni dopo incendio

5 Vegetazione forestale e incendi FASI Fase inizial e (5 anni) I T M 5 anni 15 anni > 40 anni Pinus pinaster Quercus ile Quercus robur Età approssimativa Populus alba Frainus ornus Ligustrum vulgare Berberis vulgaris Fase di transizio ne (15 anni) Fase matura (oltre 40 anni) Phillyrea angustifolia Pyracantha coccinea Phragmites australis Rubus ulmifolius Crataegus monogyna Asparagus acutifolius Erianthus ravennae Rubia peregrina Teucrium polium Brachypodium sylvaticum Dactylis glomerata Juncus acutus Senecio vulgaris Bupleurum baldense Gymnadenia conopsea Cephalanthera longifolia

6 Modello dell evoluzione post-incendio Resilienza La maggioranza delle specie è già presente nella fase iniziale La competizione per le risorse riduce nel tempo la ricchezza specifica Controllo su funzioni e struttura Auto-organizzazione Biodiversità Fauna, vento, insetti, uomo Il mantenimento di una dinamica di piccola scala consente più ricchezza di specie Modello della composizione floristica iniziale (Egler 1954). La comunità vegetale si ristabilisce rapidamente dopo l incendio.

7 Incendi e cambiamento del clima INVERNO ESTATE Più frequenti condizioni estreme: minori precipitazioni estive (-40%) maggiori temperature estive (+4 C). Pinete più sensibili a parassiti ed a incendi. Grande incertezza (clima, economia, gestione). Coppola E., Giorgi F., 2009

8 Biodiversità e resilienza Alta eterogeneità (disturbi su piccola scala, bosco misto) Favorire specie di tipo pioniero : pino marittimo, pioppo bianco, pioppo grigio, Introdurre nuove provenienze di pino marittimo Bosco misto, Porto Corsini (RA) Pioppo bianco, Mesola (FE) Pino marittimo prov. Marocco, Bordighera (GE)

9 Il paesaggio: natura, uomo e metafore «Tal, qual di ramo in ramo si raccoglie Per la pineta, in sul lito di Chiassi, Quand Eolo scirocco fuor discioglie». Dante Purgatorio, c. XXVIII «Natura e poesia, le due grandi gemelle, si fondono qui più che altrove». Pietro Zangheri 1937, Flora e vegetazione delle Pinete di Ravenna «I paesaggi si formano attraverso le evoluzioni naturali, l opera dell uomo e le metafore». Hansjörg Küster 2010, Piccola storia del paesaggio

10 Paesaggio e sostenibilità Scienza del paesaggio: storia delle tecniche, sviluppo economico sociale, evoluzione culturale Sviluppo di modelli locali di multifunzionalità-sostenibilità Condivisione della gestione: gestione dialogo e confronto su un tema di interesse comune Il bel paesaggio toscano secondo Emilio Sereni in un particolare del Viaggio dei Magi di Benozzo Gozzoli Cippatura tronchi provenienti da diradamenti CRA-PLF Roma Discussioni sulle pinete nell azienda sperimenatle del CRA-PLF Roma

11 Grazie per l attenzione! giuseppe.pignatti@entecra.it

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