LABORATORIO "Valutazione in Promozione della Salute"
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- Angelo Baroni
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1 Assessorato alla Sanità Direzione 29 - Controllo Attività Sanitarie ASL 11 Vercelli LABORATORIO "Valutazione in Promozione della Salute" 43 INCONTRO Torino, PROGETTO MOLTO CON POCO DOSSIER di DOCUMENTAZIONE ALLATTAMENTO AL SENO E MORTE IN CULLA
2 INTRODUZIONE Un numero sempre crescente di indagini, mostrano che l'allattamento materno è particolarmente adatto per soddisfare i bisogni alimentari ed emotivi-psicologici del bambino. Oltre alle proprietà nutritive e protettive del latte, l allattamento al seno permette infatti di stabilire un contatto importante fra madre e figlio. A questo si uniscono crescenti evidenze di vantaggi in termini di salute anche per la madre che allatta al seno il proprio bambino. Nonostante ancora oggi si registrino sporadiche evidenze scientifiche discordanti, c è tuttavia un accordo generale a considerare l allattamento al seno la modalità normale di alimentazione del neonato, in quanto la composizione del latte materno è più adeguata alle esigenze della specie umana. (in La sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS) è la principale causa di morte tra un mese ed 1 anno di vita. La posizione prona (o sul fianco) durante il sonno costituisce il principale fattore di rischio; la posizione supina è quella raccomandata. (Guala A., at al. 2002) 1
3 MODALITA' DI RICERCA 1. Le parole chiave La lettura del progetto ha portato a selezionare materiale documentale utilizzando le seguenti parole chiave, individuate nel Thesaurus multilingue per la promozione della salute e l educazione sanitaria della Comunità Europea, Agenzia SE.D.E.S. e C.S.E.S.i., Perugia Edizioni SEDES, maggio 2000: - allattamento al seno - sindrome della morte improvvisa del neonato - breastfeeding AND health education Il materiale è stato selezionato consultando: 2. Le fonti informatiche ricerche documentali richieste a DoRS banche dati residenti a DoRS documenti della Biblioteca di DoRS riviste residenti a DoRS e cataloghi di periodici on-line in abbonamento; internet: motori di ricerca ( siti specifici e banche dati on-line inerenti all argomento considerato: il sito dell Organizzazione Mondiale della Sanità ( il sito de Centers of Disease and Prevention del United States Department of Health and Human Services nella sezione breastfeeding ( il sito della Health Education Board of Scotland ( la sezione Evidence Based Briefing Documents de Health Development Agency London de Health Development Agency London ( la Banca Dati The Cochrane Library Evidence on the effects of healthcare, 2004, issue 1 la Banca Dati PubMed de The National Library of Medicine ( il portale Epicentro del Laboratorio di Epidemiologia dell'istituto Superiore di Sanità, alla voce allattamento al seno ( il sito del Centro di Documentazione sulla Salute Perinatale e Riproduttiva - SaPeRiDoc del CEVEAS, Centro per la Valutazione dell Efficacia dell Assistenza Sanitaria USL Modena ( 2
4 INDICAZIONI L obiettivo di chi seleziona il materiale da inserire nel dossier è cercare documenti che rientrino nelle seguenti categorie: 1. Prove di efficacia e Raccomandazioni. Documenti che provano l efficacia di specifiche modalità di intervento e/o indicano le linee guida per realizzare un valido progetto di educazione/promozione della salute. 2. Approfondimenti per la diagnosi di comunità. Documenti di approfondimento dei comportamenti assunti dalla popolazione di riferimento (adulti, adolescenti, insegnanti..) rispetto ad uno specifico fenomeno (es. uso/abuso di alcol) e in specifici contesti di vita e di lavoro. 3. Metodologia. Metodi di intervento, tecniche e strumenti validi e pertinenti per interventi di educazione e per la promozione della salute. 4. Materiali. Materiale didattico e/o educativo (es. schede di lavoro), kit, quaderni che possano essere utili a realizzare un progetto di promozione della salute. 5. Esempi di Buona Pratica. Progetti realizzati nell ambito considerato che descrivono con qualità una, alcune o tutte le seguenti fasi: diagnosi educativa, obiettivi misurabili, descrizione di materiali e metodi utilizzati, risultati ottenuti. 6. Esperienze. Interventi che possano essere utili per conoscere quanto è già stato fatto (e secondo quali modalità) rispetto al tema considerato. 7. Siti web. Indirizzi di siti internet selezionati secondo criteri di qualità, pertinenti con l argomento considerato, validi e aggiornati. La voce UTILIZZO, presente per ogni documento, indica il potenziale uso della risorsa indicata. Materiali Metodologia Esperienze Chiunque sia a conoscenza o abbia a disposizione materiale didattico-educativo, progetti o altra documentazione pertinente al tema del Dossier, può inviarlo a DoRS V. Sabaudia Grugliasco (TO) indirizzo info@dors.it. Il materiale pervenuto sarà catalogato e inserito nella Banca Dati Pro.Sa e reso disponibile a tutti gli interessati. 3
5 INDICE PROVE DI EFFICACIA E RACCOMANDAZIONI 1. HDA, The effectiveness of public health interventions to promote the initiation of breastfeeding. Evidence briefing, giugno 2003, Mother and Infant Research Unit, University of Leeds, Health Development Agency in Si tratta di uno studio sistematico che raccoglie le evidenze derivate da due rassegne sistematiche condotte rispettivamente nel 1998 e nel 2000 rispetto ai benefici dell'allattamento al seno a breve e a lungo termine in termini di salute sia per il bambino sia per la madre. Qui si riportano le prove di efficacia degli studi esaminati, i quali sono stati raggruppati nelle seguenti categorie: programmi di educazione sanitaria; iniziative per l'organizzazione dei servizi; programmi d'aiuto tra pari; interventi multifattoriali. UTILIZZO: materiale utile per identificare le evidenze di efficacia delle diverse modalità di promozione dell'allattamento al seno. 2. McGarvey C., at al., "Factor relating to the infant's last sleep environment in sudden infant death syndrome in the Republic of Ireland" in Arch Dis Child 2003; 88: Si tratta di uno studio di caso controllo di durata pari a cinque anni, che ha analizzato i dati riferiti ai casi di neonati morti in culla in Irlanda, nel periodo di tempo compreso tra il 1 gennaio 1994 ai 31 dicembre 1998, con l'obiettivo di identificare i fattori di rischio associati alla sindrome improvvisa del neonato (SIDS). Dall'analisi dei dati raccolti intervistando i genitori suddivisi in gruppo sperimentale e gruppo di controllo, è emerso che il dormire insieme al neonato (co-sleeping) aumenta il rischio di morte in culla; l'abitudine al fumo della madre e l'uso di cuscini e di piumini non sono fattori significativi per i neonati con più di venti settimane di vita o per quelli che dormono nel loro lettino. È invece un fattore ad alto rischio il dormire in posizione prona, mentre il non dormire con il succhiotto aumenta notevolmente il rischio di morte in culla. UTILIZZO: materiale utile ad identificare i fattori di rischio dimostratesi associati alla morte in culla. 3. Società Italiana di Neonatologia, Raccomandazioni sull allattamento materno per i nati a termine, di peso appropriato, sani in Medico e Bambino 2/2002, pp Si riportano le raccomandazioni elaborate sulla base delle evidenze scientifiche al momento disponibili riferite ai diversi momenti del percorso nascita. UTILIZZO: materiale indirizzato al pediatra-neonatologo per facilitarlo nel promuovere l'allattamento al seno a livello sia individuale sia nell'ambito dei servizi sanitari. 4. Azienda ULSS n 20 - Verona, Linee guida sull'allattamento al seno c/o l'ospedale di Soave Si riportano qui le linee guida formulate dall'azienda ULSS n. 20 di Verona con l'obiettivo di assicurare che i benefici dell'allattamento al seno ed i mancati benefici dovuti all'alimentazione artificiale siano presentati a tutte le donne assistite presso l'ospedale suddetto, fornendo agli operatori sanitari uno strumento appropriato per educare le neomamme. UTILIZZO: esempio utile per facilitare gli operatori sanitari a promuovere l'allattamento al seno a livello sia individuale sia nell'ambito dei servizi sanitari. 4
6 DOCUMENTI LEGISLATIVI SIGNIFICATIVI 5. Ministero della sanità, Circolare 24 ottobre 2000, n. 16 Promozione e tutela dell allattamento al seno in G. U. n. 263 del 10/11/ Protocollo D'Intesa tra la Regione del Veneto e il Comitato Italiano per l'unicef - ONLUS per la creazione della rete Regionale degli "Ospedali Amici dei bambini OMS/UNICEF", 2004 APPROFONDIMENTI PER LA DIAGNOSI DI COMUNITA' 7. Conti Nibali S., at al., I dati statistici italiani sull allattamento in Movimento Allattamento Materno Italiano in Sintesi e commento dei dati statistici italiani sull'allattamento al seno registrati dieci anni dopo la Dichiarazione degli Innocenti sulla protezione, promozione e sostegno dell'allattamento al seno. UTILIZZO: dati utili per approfondire l'argomento considerato. 8. Guala A., at al., Back to sleep: good advice for parents, ignored by some hospital in Ita J Pediatr 2002; 28: Il documento si propone di valutare quale sia la posizione del sonno adottata nelle Neonatologie del Piemonte e della Valle d Aosta, quale sia la posizione raccomandata in ospedale e quali ragioni siano alla base di tali raccomandazioni. I risultati ottenuti evidenziano che solo il 49% dei neonati in Piemonte e della Valle d Aosta viene messo a dormire esclusivamente sulla schiena; questo dato è attribuibile alla correttezza dei modelli trasmessi al Nido. UTILIZZO: materiale utile ad individuare la correttezza delle informazioni raccomandate rispetto la correttezza della posizione nel sonno e il livello in cui sono messe in pratica nelle neonatologie del Piemonte e Valle d Aosta. 9. Donati S., at al., I punti nascita universitari italiani promuovono l avvio dell allattamento al seno? in Ann Ist Super Sanità 2003; 39 (2): Lo studio riporta i risultati di un indagine campionaria del 1999 sulla valutazione dell attività di sostegno e informazione alle partorienti, con particolare riferimento alla pratica dell allattamento materno. A fronte di un atteggiamento positivo nei confronti dell allattamento espresso dal 94% delle 1986 donne intervistate, solo l 80 aveva allattato durante il ricovero e di queste solo il 31% aveva potuto attaccare il bambino al seno subito dopo il parto. L assistenza ed il sostegno ricevuto nei punti nascita è stato giudicato inadeguato da quasi la metà del campione. Gli autori ritengono che alla luce degli attuali riferimenti normativi, molto possa e debba essere ancora fatto al fine di promuovere e sostenere le donne nella pratica dell allattamento durante l intero percorso nascita. UTILIZZO: l articolo sostiene la necessità di attività di promozione dell allattamento al seno a partire dall analisi della situazione esistente in Italia. 5
7 ESEMPI DI BUONA PRATICA 10. Progetto "ospedali amici dei bambini OMS-Unicef" in La Regione Veneto e l Unicef hanno firmato un protocollo d intesa per dare impulso al progetto Ospedali amici dei bambini Oms - Unicef creando una vera e propria rete regionale degli Ospedali amici dei bambini. L iniziativa internazionale Baby Friendly Hospital - Ospedale amico dei bambini è stata lanciata dall Organizzazione mondiale della sanità e dall Unicef nel 1992 per assicurare che tutti gli ospedali accolgano nel miglior modo possibile i neonati e che divengano centri di sostegno per l allattamento al seno. Dal lancio dell iniziativa a oggi sono stati più di 19 mila gli ospedali in 150 paesi del mondo a ottenere il riconoscimento di Ospedale amico dei bambini. In Italia gli ospedali riconosciuti Amici dei bambini sono 7: i primi due nominati sono stati Bassano del Grappa - azienda Ulss n. 3 (Vicenza) e Soave - azienda Ulss n. 20 (Verona), tutti e due della Regione Veneto, che verranno coinvolti nella rete; gli altri ospedali sono: Merano (Bolzano), Montepulciano (Siena), Bressanone (Bolzano), Vipiteno (Bolzano) e la Casa di Cura La Madonnina (Bari). Per diventare amico dei bambini, un ospedale si deve impegnare a non accettare campioni gratuiti o a buon mercato di surrogati del latte materno, non usare biberon o tettarelle e applicare le dieci norme specifiche Unicef/Oms in favore dell allattamento al seno. Queste norme prevedono tra l altro: la formazione specifica del personale, il rooming-in (cioè la sistemazione del bambino nella stessa stanza della madre 24 ore su 24) e il fornire informazione corretta alle neo madri per incoraggiarle ad allattare esclusivamente al seno almeno per i primi sei mesi di vita del neonato (come raccomandato dall Oms). UTILIZZO: materiale utile per approfondire la conoscenza dei risvolti che ha in Italia un'iniziativa di carattere mondiale. 11. Gasperini U., at al., Promozione dell allattamento al seno: l esperienza pistoiese, Milanopediatria 2002 Nutrizione Genetica Ambiente novembre 2002 Nell Unità Operativa di Pediatria dell Ospedale del Ceppo di Pistoia nel 1998 si è passati da una gestione tradizionale del reparto materno-infantile all introduzione progressiva del rooming-in e dell allattamento al seno a richiesta, prestando massima attenzione all accoglienza del neonato ed alla valorizzazione del primo rapporto madre-figlio, a partire dalla sala parto. In questo modo siamo passati dal 64% all 84,77% (nel 2001) di neonati che escono dal nido allattati esclusivamente al seno. L organizzazione è stata modificata anche in Patologia Neonatale, cercando di favorire l allattamento al seno del neonato patologico, con risultati importanti anche se non del tutto soddisfacenti. UTILIZZO: l esperienza pistoiese può essere utile per un confronto con un progetto che ha prodotto risultati soddisfacenti. 12. Colacino V., Allattamento al seno nella Regione Friuli Venezia Giulia, Milanopediatria 2002 Nutrizione Genetica Ambiente novembre 2002 Nella Regione Friuli Venezia Giulia è stata monitorata la pratica dell allattamento al seno con uno studio che ha coinvolto dal 1999 ad oggi tutti i neonati (circa 9000/anno). Dal 2 semestre 2000 al primo semestre 2002, si è rilevato che circa il 90% dei neonati viene dimesso dal Nido in allattamento esclusivo o predominante, mentre a distanza di 3-4 mesi solo il 40% circa allatta al seno. Per migliorare la prevalenza di allattamento al seno e riuscire a mantenerlo fino al 6 mese, come dalle raccomandazioni OMS, sono stati promossi dei corsi specifici di formazione professionale che si sono dimostrati molto influenti nel migliorare la situazione. UTILIZZO: l articolo, pur senza descrivere il tipo di intervento effettuato, conferma l impatto positivo della formazione al personale sanitario. 6
8 13. Corso di formazione on-line di promozione e pratica dell allattamento al seno. In Il corso è rivolto agli operatori sanitari e fornisce le conoscenze necessarie ad introdurre cambiamenti durevoli nella pratica ospedaliera dei reparti di maternità, in linea con quanto raccomandato dalle organizzazioni internazionali. Il corso è disegnato in 17 lezioni, per un totale di 18 ore più la pratica clinica. A una serie di lezioni teoriche, sulle diverse problematiche fisiologiche, cliniche e psicologiche relative all allattamento, vengono abbinate dimostrazioni, esercizi e tre pratiche cliniche. Oltre a lezioni formative per gli operatori, il corso dedica una serie di lezioni specifiche rispetto a come rendere la comunità locale e l ospedale amici del bambino (iniziativa rivolta all applicazione dei 10 passi per allattare al seno con successo presentati al punto...). UTILIZZO: il progetto può servire ad un confronto con le proprie iniziative o può essere applicato nelle diverse realtà locali, con eventuali adattamenti SITI WEB SaPeRiDoc è il Centro di documentazione online sulla salute perinatale, riproduttiva e sessuale, nato da una collaborazione fra Regione Emilia-Romagna, il Dipartimento di ostetricia e ginecologia/salute donna dell'azienda sanitaria locale di Modena e CeVEAS Centro per la valutazione dell efficacia dell assistenza sanitaria. In SaPeRiDoc sono raccolte sintesi e commenti di studi autorevoli nazionali ed internazionali. UTILIZZO: materiale utile ad analizzare e ad approfondire i risultati raccolti in documenti autorevoli nazionali ed internazionali rispetto ai temi della salute perinatale, riproduttiva e sessuale Tale sezione del portale Epicentro introduce all argomento: allattamento al seno evidenziandone i benefici in termini di salute, nonché le possibili controindicazioni sia per la madre sia per il bambino. Tale argomento è inoltre arricchito da studi e documenti autorevoli e da progetti nazionali pertinenti. UTILIZZO: sito utile ad approfondire l argomento trattato, accedendo ad un ricco ventaglio di documenti pertinenti ed autorevoli. ALTRI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Promuovere l'allattamento al seno mediante la promozione dei sensi di colpa (?) in Medico e bambino, volume 22, numero 3 Guala A., "6 + 1 conoscere per prevenire" in Infanzia: l'età delle scoperte The Journal of pediatrics, volume 142, numero 4, aprile
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