Se riqualificassimo? Effetti macroeconomici di investimenti per l innalzamento dell efficienza energetica del patrimonio immobiliare pubblico

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1 Se riqualificassimo? Effetti macroeconomici di investimenti per l innalzamento dell efficienza energetica del patrimonio immobiliare pubblico Sergio De Nardis

2 Prospettive dell economia italiana: dopo una lunga e profonda recessione seguirà una ripresa lenta, troppo lenta Proiettando una ripresa dell 1,4% all anno (ipotesi FMI), solo nel 2024 il PIL per abitante in volume torna ai livelli pre crisi: 17 anni per tornare agli standard medi di vita del 2007 Mercoledì 28 novembre 2012 > ROMA 2

3 Fattori di domanda e offerta che frenano la crescita italiana Italia: Domanda aggregata, offerta potenziale e gap tra offerta e domanda differenza tra domanda e offerta, scala destra Offerta potenziale Domanda effettiva Mercoledì 28 novembre 2012 > ROMA 3

4 Dilemmi delle politiche per la crescita Occorre rafforzare la crescita potenziale dell Italia Efficienza dei fattori: liberalizzazioni, semplificazioni, capitale umano Dotazione dei fattori: tassi di attività, giovani, donne, infrastrutture Maoggidominaildeficitdidomanda;èladomandainternachemanca,frenata dal risanamento; sono colpiti anche gli esportatori (65% fatturato è domestico) Un impresa può aumentare il potenziale migliorando tecniche, organizzazione, skill dei lavoratori, beneficiando di un ambiente esterno più efficiente, ma se non c è un mercato che assorbe le maggiori potenzialità di produzione... Inoltre, una domanda bassa per molto tempo danneggia il potenziale Deteriora la capacità produttiva: investimenti e disoccupazione di lungo periodo Rende le politiche di aumento dell efficienza più difficili e, quindi, più timide Mercoledì 28 novembre 2012 > ROMA 4

5 Un confronto con l altra grande crisi: gli anni 30 Allora il recupero dei livelli di PIL pro capite pre crisi (1929) si ebbe nell ottavo anno (1937); l uscita dalla recessione fu aiutata dalla spesa pubblica in armamenti; oggi non può essere così, si devono trovare altri driver, a basso impatto sui conti pubblici Mercoledì 28 novembre 2012 > ROMA 5

6 Crescita, sostenibilità, ecologia: riqualificazione energetica del patrimonio edilizio e stimolo alla domanda Cambiamenti nei modi di produzione e di consumo verso comportamenti di efficienza e risparmio energetico Entro il 2020, l Italia deve contribuire all obiettivo di riduzione del 20% del consumo energetico dell UE, attenendosi a target nazionali vincolanti Edifici responsabili per un ampia quota del consumo di energia (40% nell UE) Immobili pubblici, in prima linea nelle esigenze di riqualificazione energetica Privato/pubblico per riqualificare e stimolare la domanda, senza modificare i saldi di finanza pubblica programmati a legislazione vigente Mercoledì 28 novembre 2012 > ROMA 6

7 Caratteristiche del patrimonio immobiliare pubblico Elevata numerosità e dispersione geografica sul territorio nazionale Forte variabilità nei volumi degli immobili, nelle destinazioni d uso, nello stato conservativo Bacino potenziale ampio: mq di superficie complessiva per circa di unità immobiliari Marcata eterogeneità degli enti proprietari: diverse tipologie di Enti locali, PA centrale, Sanità, Università, ma con Mercoledì 28 novembre 2012 > ROMA 7

8 una elevata concentrazione dei valori immobiliari negli Enti locali (74%), in particolare nei Comuni (62%), soprattutto in quelli piccoli Mercoledì 28 novembre 2012 > ROMA 8

9 L esercizio Nomisma analizza l impatto macroeconomico di un investimento per l efficienza energetica su un segmento della dotazione immobiliare: uffici pubblici e le scuole: edifici, 85 ml di mq; stime quantificano questo investimento, relativamente all involucro, in mld di euro lordi (circa 17, al netto delle detrazioni ESCO) Edifici (N ) Superficie (Mq) Investimento in mld di euro sul 100% di uffici/scuole Uffici pubblici Scuole pubbliche Totale uffici e Scuole ,9 Fonte: Enea, Cresme, Nomisma Manutencoop Mercoledì 28 novembre 2012 > ROMA 9

10 Impatto macroeconomico dell investimento lordo di 23,9 mld. Stima con tavole Input Output; costruzioni hanno elevata capacità di attivazione diretta e indiretta sul resto dell economia, modesti deflussi di spesa su import (Nuove costruzioni, ristrutturazioni, apparecchi meccanici ed elettrici) Investimento Produzione attivata Valore aggiunto attivato Occupazione attivata IPOTESI DI EFFICIENTAMENTO: uffici pubblici e scuole Miliardi Euro Incremento Incremento Incremento Unità 23,9 0,8% 1,5% 1,4% Mercoledì 28 novembre 2012 > ROMA 10

11 Impatto macroeconomico dell investimento lordo di 23,9 mld. Double check dei risultati ottenuti, stima con tecnica econometricavar (Nuove costruzioni, ristrutturazioni, apparecchi meccanici ed elettrici) Investimento Valore aggiunto Occupati IPOTESI DI EFFICIENTAMENTO: uffici pubblici e scuole Miliardi Euro Incremento Incremento Unità 23,9 0,8% 1,2% Shock iniziale Stabile dal quarto anno Stabile dal quarto anno Mercoledì 28 novembre 2012 > ROMA 11

12 Azione pubblica: l aumento di PIL indotto dall investimento, migliora i saldi di finanza pubblica rispetto al sentiero programmato, anche in termini strutturali; lo stato restituisce il maggiore gettito all economia e stimola la domanda, senza cambiare il sentiero programmato di rientro del debito; diverse possibilità di modulazione; ipotesi di lavoro seguite nell attuale esercizio L investimento di 23,9 miliardi viene realizzato tutto nel primo anno Una maggiore crescita del PIL dell 1% migliora il rapporto deficit/pil dello 0,5%. Ipotesi standard adottata da Governo, CE, OCSE I saldi di bilancio programmati rimangono invariati; il miglioramento del deficit rispetto a questi saldi è restituito all economia venendo a costituire stimolo fiscale Il PIL cresce in risposta allo stimolo, con quale elasticità? Si adottano ipotesi FMI IpotesiA:1%distimolofiscaleaumentailPILdi0,5%,standardintempinormali Ipotesi B: 1% di stimolo fiscale aumenta il PIL di 1%, in condizioni depresse Ipotesi C: 1% di stimolo fiscale aumenta il PIL di 1,5%, in condizioni depresse Ipotesi D, decalage dell elasticità: 1% di stimolo fiscale aumenta il PIL di 1,5% nei primi tre anni, di 1% nei successivi tre anni, di 0,5% in seguito Mercoledì 28 novembre 2012 > ROMA 12

13 Impatto complessivo sul PIL (investimento iniziale in efficienza energetica + stimolo fiscale) Anni I II III IV V VI VII VIII IX X Cumulato I X Stime con metodo Input output Ipotesi A: elasticità del PIL a stimolo fiscale pari a 0,5 1,40 0,18 0,20 0,05 0,03 0,01 0,01 0,00 0,00 0,00 1,87 Ipotesi B: elasticità del PIL a stimolo fiscale pari a 1 1,40 0,49 0,38 0,21 0,13 0,08 0,05 0,03 0,02 0,01 2,78 Ipotesi C: elasticità del PIL a stimolo fiscale pari a 1,5 1,40 0,70 0,70 0,53 0,44 0,35 0,28 0,23 0,19 0,15 4,96 Ipotesi D: elasticità del PIL a stimolo fiscale pari a 1,5 fino a IV, 1 fino a VII, poi 0,5 1,40 0,70 0,70 0,53 0,36 0,20 0,13 0,05 0,02 0,01 4,10 Mercoledì 28 novembre 2012 > ROMA 13

14 Dinamica del PIL nelle diverse ipotesi di risposta allo stimolo fiscale PIL in volume nelle varie ipotesi di elasticità allo stimolo fiscale BASE Ipotesi A, elasticità del PIL a stimolo fiscale 0,5 Ipotesi B, elasticità del PIL a stimolo fiscale 1 Ipotesi D, elasticità del PIL a stimolo fiscale 1,5, poi 1, poi 0, Mercoledì 28 novembre 2012 > ROMA 14

15 Effetti sul PIL pro capite: si riducono tempi di recupero dei livelli pre crisi La maggiore crescita consentita dall investimento in efficienza energetica e dal connesso stimolo fiscale porta il PIL pro capite sui livelli pre crisi nel , cioè 4 2 anni prima rispetto all andamento tendenziale (2024) 1,03 PIL pro capite in volume, senza e con l investimento in efficienza energetica (2007=1) 1,01 0,99 0,97 0,95 0,93 0,91 0,89 0,87 0,85 BASE Ipotesi A, elasticità del PIL a stimolo fiscale 0,5 Ipotesi D, elasticità del PIL a stimolo fiscale 1,5 fino al 2016, 1 fino al 2018, poi 0,5 Mercoledì 28 novembre 2012 > ROMA 15

16 Considerazioni conclusive: ciclo depresso, vincoli di bilancio pubblico, politiche normative, benessere sociale In Italia condizioni da economia depressa, saranno presenti anche nella ripresa Politiche di offerta, pur necessarie, non bastano: c è bisogno di domanda Vincolo del debito e regole europee di rientro impediscono l uso del bilancio pubblico Aiutano politiche normative volte a creare nuova domanda per obiettivi collettivi: risparmio energetico, tutela ambientale, assetto territorio, manutenzione immobili Senza impiego di risorse pubbliche, ma con l accompagnamento della politica fiscale Investimento nella riqualificazione energetica di immobili pubblici + politiche fiscali di sostegno della domanda (a parità di bilancio PA) possono rispondere a questi requisiti, stimolando il ciclo e contribuendo al benessere collettivo Mercoledì 28 novembre 2012 > ROMA 16

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