COMUNE DI CODOGNO Provincia di LODI

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1 COMUNE DI CODOGNO Provincia di LODI ADEGUAMENTO PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA Aggiornamento Normativo L.R. 10 agosto 2001, n.13 Redattori: Arch. PAOLA DANSI Responsabile Servizio Ecologia Ambiente ERP Geom. SILVANO PALAZZINA Responsabile Settore Manutenzioni Collaboratori: Geom. MASSIMO MARIS Geom. CRISTINA SOLDATI Il Segretario Generale Dott. Vincenzo Filippini Il Sindaco Avv. Adriano Croce RELAZIONE Aprile 2004

2 INDICE 1. I CRITERI DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE 1.1 Significato di classificazione acustica 1.2 Principi metodologici 2. LE FASI DEL LAVORO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA 2.1 Analisi delle norme tecniche di attuazione del P.R.G. e determinazione delle corrispondenze tra categorie omogenee d'uso del suolo (classi di destinazione d'uso) e classi acustiche. 2.2 Sopralluoghi di completamento della bozza di proposta di zonizzazione acustica 2.3 Inserimento delle fasce di pertinenza delle infrastrutture 2.4 Individuazione aree destinate a spettacolo a carattere temporaneo 2.5 Omogeneizzazione della classificazione acustica 2.6 Inserimento delle fasce cuscinetto 2.7 Inquadramento con i comuni confinanti 3. CLASSIFICAZIONE ACUSTICA 3.1 Macroarea A Zona Centrale - edificata all interno della circonvallazione ; 3.2 Macroarea B Zona Nord-Ovest edificata tra linea ferroviaria e via Raffaelli ; 3.3 Macroarea C Zona Nord edificata tra via Raffaelli / SS.234 direz.casalpusterlengo e via dei Mulini Mulazzana ; 3.4 Macroarea D Zona Nord-Est - edificata tra via dei Mulini Mulazzana e SS.234 direz. Maleo ; 3.5 Macroarea E Zona Sud- Est edificata tra SS.234 direz. Maleo e viale Buonarroti ; 3.6 Macroarea F Zona NordOvest Sud fascia ferrovia ; 3.7 Macroarea G Zona Sud-Ovest edificata tra la ferrovia, parte della S.P.126 e confinante con il Comune di Fombio ; 3.8 Macroarea H Zona Ovest Polo industriale ; 3.9 Macroarea I Frazione Triulza. 4. APPENDICE 4.1 D.P.C.M. 14/11/97 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore 4.2 Individuazione macroaree 5. ELENCO ALLEGATI Comune di Codogno - Ufficio Tecnico - 2

3 1. I CRITERI DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE 1.1 Significato e obiettivi della classificazione acustica. Con la promulgazione del D.P.C.M. 1/3/1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno, la classificazione acustica del territorio comunale assume il ruolo di strumento base su cui si articolano i provvedimenti legislativi nella materia di protezione dell ambiente esterno ed abitativo dall inquinamento acustico. Il significato di tale strumento legislativo è quello di fissare dei limiti per il rumore tali da garantire le condizioni acustiche ritenute ideali per i particolari insediamenti presenti nella porzione del territorio considerata. Questo adempimento, dunque, costituisce l operazione preliminare e necessaria per garantire la possibilità di raggiungere gli obiettivi previsti dal provvedimento legislativo stesso. La Legge Quadro sull inquinamento acustico 26 ottobre 1995 n 447 perfeziona le modalità di applicazione di questo importante strumento. In particolare, come specificato dall art.4 comma 1 lettera a), le Regioni dovranno definire con legge i criteri in base ai quali i comuni ( ) procedono alla classificazione del proprio territorio nelle zone previste dalle vigenti disposizioni (il D.P.C.M. 1/3/1991 concedeva maggiori libertà alle amministrazioni comunali). Sono inoltre stabiliti dei termini per favorire la predisposizione della classificazione acustica del territorio comunale (come risultato conseguente all esperienza maturata con l applicazione del D.P.C.M. 1/3/1991). Il nuovo strumento normativo in materia di inquinamento acustico amplia anche la portata di applicazione della zonizzazione, risultando essa incidente sui limiti di nuove grandezze fisiche indicatrici del disturbo e dei danni alla salute (valori limite di emissione, valori di attenzione e valori di qualità). La Regione Lombardia con la L.R. 10 agosto 2001, n. 13 Norme in materia di inquinamento acustico e la Delibera G.R n.7/9776 Legge n.447/1995 «Legge quadro sull'inquinamento acustico» e L.R. 10 agosto 2001, n. 13 «Norme in materia di inquinamento acustico». Approvazione del documento «Criteri tecnici di dettaglio per la redazione della classificazione acustica del territorio comunale», definiscono i criteri in base ai quali i comuni dovranno effettuare la classificazione acustica del territorio di loro competenza. Sono invece stati promulgati il D.P.C.M. 14/11/1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore, il D.M. 31/10/1997 Metodologia di misura del rumore aeroportuale ed il D.P.R. 18/11/1998 n 459 Regolamento recante norme di esecuzione dell art. 11 della legge 26 ottobre 1995 n 447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario. Il primo di questi provvedimenti attuativi introduce le definizioni delle diverse classi acustiche (le stesse già riportate nel D.P.C.M. 1/3/1991) e soprattutto il concetto ed il significato delle fasce di pertinenza delle infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime, aeroportuali e delle altre sorgenti sonore di cui all art. 11, comma 1. Queste si sovrappongono alla zonizzazione acustica generale determinando delle zone di deroga parziale dei limiti relativamente al rumore prodotto dalle stesse infrastrutture. Il D.M. 31/10/1997 è relativo al rumore di origine aeroportuale, in quanto definisce con maggiore dettaglio le tipologie e le modalità di individuazione delle fasce di pertinenza delle infrastrutture aeroportuali. Il D.P.R. 18/11/1998 n 459, invece, stabilisce in dettaglio le caratteristiche delle fasce di pertinenza delle infrastrutture ferroviarie, dando inoltre attuazione alle stesse. Il D.M. 16/03/1998 non fornisce indicazioni specifiche su come effettuare una classificazione acustica, ma costituisce una base culturale indispensabile per il progettista, in Comune di Codogno - Ufficio Tecnico - 3

4 quanto specifica le tecniche da adottare per valutare i livelli di inquinamento acustico che dovranno essere poi comparati con i limiti di area stabiliti in fase di zonizzazione acustica. 1.2 Principi metodologici e parametri utili per la classificazione Con l emanazione della legge regionale n.13 e la delibera di G.R. n.7/9776 del 2002, la Regione Lombardia ha fornito ai comuni gli indirizzi e gli indicatori imprescindibili per la redazione della classificazione acustica del territorio. I principali fattori da valutare ai fini della zonizzazione acustica possono essere parametrizzati, facendo riferimento alle singole aree individuate come unità minime territoriali, per concorrere con tali dati alla scelta della classe da attribuire ad ogni area del territorio comunale. Le difficoltà maggiori si hanno per l'attribuzione delle classi II, III, e IV e, per l'individuazione di queste classi intermedie, è necessario considerare per ciascuna sezione di censimento ISTAT o area elementare le seguenti variabili: - tipologia e densità del traffico per le infrastrutture stradali; - la densità della popolazione; - la densità di attività commerciali e servizi; - la densità di attività artigianali e industriali; - la presenza di strade di grande comunicazione, di linee ferroviarie, di aree aeroportuali. La presenza dei fattori citati deve essere rilevata con un analisi di dettaglio facendo riferimento a ciascuna delle aree individuate come unità minima territoriale. Questa analisi deve essere maggiormente accurata nel caso in cui si vogliano organizzare base di dati che si intendono aggiornare a distanza di tempo. Per ciascun parametro sono definite delle fasce di variabilità. Si effettua l'analisi e l'acquisizione dei dati relativamente ad ogni area elementare individuata e ad ogni parametro. Si attribuisce, in base al valore riscontrato per lo specifico parametro e per l'area elementare in esame, la fascia di appartenenza dopo aver considerato gli intervalli di variazione e le possibili fasce per tutte le aree elementari che costituiscono il territorio comunale. Si individuano tre fasce di variabilità per ciascun parametro. Per ognuna delle aree si individua la collocazione che, in base alla descrizione delle classi II, III e IV del D.P.C.M. 14 novembre 1997 e dall'analisi dei valori assunti dal singolo parametro, è dedotta dalla seguente tabella riassuntiva organizzata in funzione dei parametri: traffico, infrastrutture, commercio e servizi, industria e artigianato, densità di popolazione. Per ognuno dei cinque parametri indicati si trova l'appartenenza per riga dell'area da classificare e si ipotizza la classe da assegnare all'area così come è indicato nell'ultima colonna. Comune di Codogno - Ufficio Tecnico - 4

5 Classe II III IV Traffico veicolare Traffico locale Traffico veicolare locale o di attraversame nto Intenso traffico veicolare Commercio e servizi Limitata presenza di attività commerciali Presenza di attività commerciali e uffici Elevata presenza di attività commerciali e uffici Industria e artigianato Assenza di attività industriali e artigianali Limitata presenza di attività artigianali e assenza di attività industriali Presenza di attività artigianali, limitata presenza di piccole industrie Infrastrutture Densità di popolazione Assenza di strade di grande comunicazione, Bassa densità di linee popolazione ferroviarie, aree portuali Assenza di strade di grande comunicazione, Media densità linee di popolazione ferroviarie, aree portuali Presenza di strade di grande comunicazione, Alta densità di linee popolazione ferroviarie, aree portuali Corrispondenze 5 corrispondenze o compatibilità solo con media densità di popolazione Tutti i casi non ricadenti nelle classi II e IV Almeno 3 corrispondenze o presenza di strade di grande comunicazione, linee ferroviarie, aree portuali Sulla base di questi principi generali sono state poi determinate alcune scelte specifiche ed operative elencate sinteticamente nei paragrafi successivi. Comune di Codogno - Ufficio Tecnico - 5

6 2. LE FASI DEL LAVORO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA Il lavoro svolto per l elaborazione dell aggiornamento della Classificazione Acustica del Comune di Codogno è suddivisibile nei momenti principali indicati nell elenco seguente: Analisi della nuova normativa; Recepimento dell aerofotogrammetria; Verifica della classificazione vigente; Raccolta di nuovo materiale di riferimento; Elaborazione del documento aggiornato su supporto informatico (formato dwg). 2.1 Analisi delle norme tecniche di attuazione del P.R.G. e determinazione delle corrispondenze tra categorie omogenee d'uso del suolo (classi di destinazione d'uso) e classi acustiche. Per mezzo dell analisi delle norme tecniche di attuazione del P.R.G. sono state determinate le corrispondenze tra categorie omogenee d'uso del suolo e classi acustiche. Durante questa fase si sono valutati solo degli insediamenti abitativi e lavorativi e non delle infrastrutture stradali e ferroviarie. Queste sono prese in considerazione mediante la creazione di apposite fasce di rispetto entro le quali vigono, per la rumorosità prodotta dalle infrastrutture stesse, differenti limiti acustici. Va notato, che la zonizzazione deve interessare l intero territorio del Comune, incluse le aree circostanti le infrastrutture stradali, ferroviarie e le altre sorgenti di cui all art.11, comma 1 della L. 447/95, nelle quali dovranno essere inserite le fasce di pertinenza (art. 3 comma 2 L. 447/95). Per l'elaborazione della zonizzazione acustica del Comune di Codogno, si è resa necessaria una fase di armonizzazione, consistente nella verifica ed individuazione delle soluzioni per gli accostamenti critici tra aree (divieto di contatto tra aree, non completamente urbanizzate, i cui valori di qualità si discostano in misura superiore a 5 dba) e i comuni confinanti. Dall esame delle N.d.A. del P.R.G. è emerso, in primo luogo, che il territorio comunale è suddiviso in Zone Urbanistiche sulla base della definizione Zone territoriali omogenee contenuta nel D.M. 2/4/1968 n Ad ogni Zona Urbanistica sono associate le classi di destinazione d'uso. ZONA A: Prevalentemente residenziale, di interesse storico, artistico e ambientale, così articolata: - Zona A1 Residenziale preedificata caratterizzata da costruzioni con prospetti di valenza architettonica da tutelare; - Zona A2 Residenziale preedificata caratterizzata da costruzioni con prospetti di valenza ambientale meritevoli di attenzione; - Zona A3 Residenziale preedificata caratterizzata da costruzioni senza valenza ambientale e ricostruibili con prescrizioni di ambientale merito. ZONA B: Prevalentemente residenziale parzialmente o totalmente edificata, così articolata: - Zona Bl Residenziale totalmente edificata caratterizzata da edilizia altamente intensiva; - Zona B2 Residenziale parzialmente o totalmente edificata caratterizzata da edilizia intensiva; Comune di Codogno - Ufficio Tecnico - 6

7 - Zona B3 Residenziale parzialmente o totalmente edificata caratterizzata da edilizia semintensiva (Nucleo rurale di antica formazione della Frazione Maiocca); - Zona B4 Residenziale parzialmente o totalmente edificata caratterizzata da edilizia semintensiva; - Zona B5 Residenziale parzialmente o totalmente edificate caratterizzate da edilizia semiestensiva. ZONA C: Prevalentemente residenziale parzialmente o totalmente edificata, così definita: - Zona C1 Residenziale parzialmente o totalmente edificata caratterizzata da edilizia estensiva; ZONA C: Destinata a nuovi complessi insediativi prevalentemente residenziali, così articolata: - Zona C2 Residenziale economica e popolare di espansione in attuazione di piano di zona ex legge 167/62 vigente; - Zona C3 Residenziale di espansione in attuazione di piani di lottizzazione convenzionati vigenti; - Zona C4 Residenziale semiestensiva di espansione; - Zona C5 Residenziale semiestensiva di espansione destinata a insediamenti residenziali di rilevanza comprensoriale. ZONA D: Destinata prevalentemente agli insediamenti produttivi extra-agricoli, così articolata: - Zona Dl Produttiva extraagricola esistente e di completamento; - Zona D2 Produttiva extraagricola di espansione; - Zona D3 Produttiva extraagricola di espansione destinata a insediamenti industriali e artigianali di rilevanza comprensoriale; - Zona D4 Produttiva extraagricola di espansione destinata ad insediamenti artigianali e commerciali di rilevanza comprensoriale. ZONA E: Destinata all esercizio dell attività agricola, così articolata: - Zona E1 Agricola di sviluppo; - Zona E2 Agricola di sviluppo con limiti per gli allevamenti zootecnici; - Zona E3 Agricola idonea a future destinazioni insediative di rilevanza comunale; - Zona E4 Agricola idonea a future destinazioni insediative di rilevanza comprensoriale; - Zona E5 Di utilizzazione agricola a salvaguardia dell assetto territoriale comprensoriale. ZONE SOTTOPOSTE A TUTELA E SALVAGUARDIA AMBIENTALE, così articolate: - Zona a verde privato tutelato; - Fasce di tutela ambientale lungo i corsi d acqua;- - Scarpata morfologica; - Percorsi comprensoriali di interesse ambientale. Comune di Codogno - Ufficio Tecnico - 7

8 ZONE PUBBLICHE E DI INTERESSE GENERALE, così articolate: - Aree di standard urbanistico destinate agli spazi pubblici e attrezzature pubbliche o di uso pubblico di cui all art. 22 della legge regionale 51/1975; - Zone F1 destinate agli spazi pubblici ed attrezzature di interesse generale di cui nell art. 4 sub. 5 del D.M. 1444/1968; - Zona F2 destinata a verde e parchi urbani di rilevanza comprensoriale; - Zona per servizi tecnologici; - Zona di rispetto cimiteriale; - Zone destinate alla viabilità; - Zone di rispetto stradale; - Zone di rispetto lungo le linee ferroviarie. La determinazione delle corrispondenze tra le porzioni di territorio identificate dal P.R.G. e le classi acustiche è stata effettuata attraverso l analisi dell assetto territoriale attuale delle modalità d uso, degli usi e dei tipi di intervento ammessi per ogni Zona Urbanistica e delle previsioni di espansione e di progetto, non ancora attuate, contenute nel PRG vigente. Infatti la classificazione di alcune aree è vincolata alla futura realizzazione delle previsioni di piano, per esempio la realizzazione della nuova bretella che dovrebbe svilupparsi nella zona est del territorio comunale, precisamente che ricade nelle macroaree E e D, influenza in modo importante la classificazione delle aree limitrofe, facendole svlittare in classe superiore rispetto all attuale destinazione. Tale operazione è stata effettuata in accordo con la descrizione effettuata nel D.P.C.M. 14/11/97 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore, riportata in appendice, delle classi acustiche da zonizzazione, con quanto indicato nella legge regionale n.13/2001 e nella delibera di G.R. n.7/9776 del In particolare, sono stati utilizzati i seguenti criteri generali: - Le aree occupate da scuole dell obbligo,asilo nido, case di riposo e ospedale sono state classificate di classi I aree particolarmente protette. Particolare attenzione è stata rivolta alla classificazione dell ospedale cittadino, ubicato in una zona acusticamente delicata vista la vicinanza di v.le Marconi. Considerata l ampia area di proprietà dell ospedale, e la dislocazione dei reparti di degenza nella zona centrale si è classificato questi ultimi in classe I aree particolarmente protette, l area circostante occupata dai servizi e dal parco in classe II aree destinate ad uso prevalentemente residenziale ; - le aree di tipo residenziale, corrispondenti alla categoria A e B nelle vicinanze delle classi I aree particolarmente protette,sono state abbinate all'intervallo di classe II aree destinate ad uso prevalentemente residenziale - le aree di tipo residenziale, corrispondenti alla categoria A e B e C, nelle zone del centro cittadino commerciale sono state abbinate all'intervallo di classe III aree di tipo misto, nonostante la prevalente funzione residenziale, poiché in tali aree sono insediabili attività connesse con la residenza, come: attività commerciali, artigianato di servizio, forniture di servizi a gestione privata, attività ricettive. - le aree a prevalenza produttiva di tipo D, sono state abbinate ad un intervallo di classe acustica IV-V, essendo comprese in tale categoria attività industriali, artigianato di produzione e di servizio, attività commerciali, attività direzionali. Comune di Codogno - Ufficio Tecnico - 8

9 - le aree agricole, corrispondenti alla categoria E, sono state abbinate alla classe III aree di tipo misto, ossia aree rurali interessate da attività che impegnano macchine operatrici. - per le aree occupate da sedime ferroviario e dalla nuova bretella di Progetto prevista dal PRG vigente è stata applicata una Classe IV - aree di intensa attività umana - ai sensi degli artt.2.1 e 2.2 comma 4 della delibera di G.R. n.7/9776. L'area occupata dal cimitero è stata abbinata alla Classe III aree di tipo misto ai sensi dell art.6 comma 12 delibera di G.R. n.7/9776 condizionato dalla possibile realizzazione della bretella di progetto prevista nel PRG vigente. 2.2 Sopralluoghi di completamento della bozza di proposta di zonizzazione acustica Questa fase del lavoro è consistita in una serie di sopralluoghi per verificare che la corrispondenza tra categorie omogenee d'uso del suolo (classi di destinazione d'uso) e classi acustiche, effettuata nella fase precedente, rispondesse all effettiva fruizione del territorio e per determinare, attraverso il metodo qualitativo ad osservazione diretta, la classificazione acustica per quelle aree non ancora classificate. I sopralluoghi hanno così consentito di confermare la Classificazione da PRG, effettuata nella prima fase, laddove la reale fruizione del territorio risultava consona alla destinazione d uso da P.R.G., mentre nei casi in cui tale situazione non era verificata hanno permesso un opportuna azione correttiva mediante la modifica della classe acustica da assegnare all area corrispondente. In particolare gli obiettivi di questa fase del lavoro sono stati: analisi diretta degli insediamenti insistenti sull area del centro storico; valutazione dello sviluppo delle attività commerciali, artigianali e ricettive nelle aree a destinazione prevalentemente residenziale; valutazione dello sviluppo di attività produttive e loro caratteristiche di produzione; verifica dell esistenza di edifici adibiti ad uso residenziale inseriti in aree con destinazione industriale predominante; In generale, a seguito dei sopralluoghi, sono state mantenute in Classe I - aree particolarmente protette - tutte le aree corrispondenti a strutture scolastiche, ospedaliere, assistenziali (case di cura e/o di riposo). In Classe II - aree destinate ad uso prevalentemente residenziale- sono state inserite le aree esclusivamente residenziali e le aree residenziali caratterizzate dalla sporadica presenza di piccoli esercizi commerciali e dall assenza di attività artigianali o industriali, mentre le aree residenziali con presenza di attività commerciali e artigianali, sono state poste in Classe III - aree di tipo misto o in Classe IV - aree di intensa attività umana -, in funzione delle dimensioni delle attività stesse. Le aree a destinazione industriale con una limitata presenza di abitazioni, le attività produttive a carattere terziario direzionale, di commercio all ingrosso o al dettaglio in insediamenti di grandi dimensioni sono state identificate con la Classe V - aree prevalentemente industriali -. Comune di Codogno - Ufficio Tecnico - 9

10 2.3 Inserimento delle fasce di pertinenza delle infrastrutture Infrastrutture ferroviarie Il rumore prodotto dal traffico ferroviario è normato dal D.P.R. 18 novembre 1998, n. 459 «Regolamento recante norme di esecuzione dell'articolo 11 della L. 26 ottobre 1995, n. 447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario». L'allegato A del D.P.C.M. 14 novembre 1997 indica la classe IV per le aree poste in prossimità di linee ferroviarie. La linea ferroviaria presente sul territorio rientra in quelle di grande comunicazione, per le quali si ha presenza di traffico ferroviario anche in periodo notturno, quindi non può essere determinata una classe inferiore alla IV nella fascia di territorio distante meno di cento metri dalla linea ferroviaria. Dall analisi fonometrica trasmessa dalle RFI si evince che nel tratto ferroviario parallelo a V.le Risorgimento e v.le Trento la schermatura ottenuta da file di fabbricati continue riduce i dba prodotti dal traffico ferroviario permettendo la classificazione di quella zona in classe III aree di tipo misto. Infrastrutture stradali Per la classificazione delle infrastrutture stradali si è fatto riferimento al D.P.C.M. 14 novembre 1997 il quale si riferisce al sistema viabilistico come ad uno degli elementi che concorrono a caratterizzare un'area del territorio e a classificarla dal punto di vista acustico, ed individua 4 categorie di vie di traffico: a) traffico locale (classe II); b) traffico locale o di attraversamento (classe III); c) ad intenso traffico veicolare (classe IV); d) strade di grande comunicazione (classe IV). Ai fini di una suddivisione in categorie delle infrastrutture stradali occorre fare riferimento al D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada) e successive modifiche ed integrazioni. Si intende per traffico locale quello che avviene in strade collocate all'interno di quartieri non si ha traffico di attraversamento, vi è un basso flusso veicolare, è quasi assente il traffico di mezzi pesanti. Si ha traffico di attraversamento in presenza di elevato flusso di traffico e limitato transito di mezzi pesanti utilizzato per il collegamento tra quartieri e aree diverse del centro urbano, ed in corrispondenza a strade di scorrimento. Le strade ad intenso traffico veicolare sono strade di tipo D inserite nell'area urbana, che hanno elevati flussi di traffico sia in periodo diurno che in periodo notturno, sono interessate da traffico di mezzi pesanti. La presenza di strade di grande comunicazione (strade di tipo A, B, D) ha invece l'effetto di determinare la classificazione delle aree vicine all'infrastruttura stradale. La Tabella A, allegata al D.P.C.M. 14 novembre 1997, prevede che le aree in prossimità di strade di grande comunicazione siano individuate come aree da inserire in classe IV. Tuttavia ciò non esclude che in prossimità delle suddette arterie possano essere assegnate le classi V e VI, qualora esistano o siano previste destinazioni urbanistiche con insediamenti a carattere industriale o centri commerciali polifunzionali. Per le strade urbane va considerato il volume e la composizione del traffico. La presenza di una elevata percentuale di mezzi pesanti o di intensi flussi di traffico porta alla conseguenza Comune di Codogno - Ufficio Tecnico - 10

11 di inserire in classe III o IV una striscia di territorio la cui ampiezza è funzione delle schermature (file di fabbricati più o meno continue). 2.4 Individuazione aree destinate a spettacolo a carattere temporaneo. Ai sensi dell art.2.5 della delibera di GR 7/9776 del 2002, sono state individuate le aree dove è possibile svolgere in più occasioni durante l'anno, manifestazioni, spettacoli, fiere, che per loro natura hanno significative emissioni sonore. Per il rilascio delle autorizzazioni per lo svolgimento delle attività temporanee il Comune deve avere la possibilità di valutare: a) i contenuti e le finalità dell'attività; b) la durata dell'attività; c) il periodo diurno o notturno in cui si svolge l'attività; Nell'autorizzazione il comune può stabilire: a) valori limite da rispettare; b) limitazioni di orario e di giorni allo svolgimento dell'attività; c) prescrizioni per il contenimento delle emissioni sonore; d) l'obbligo per il titolare, gestore o organizzatore di informare preventivamente, con le modalità prescritte, la popolazione interessata dalle emissioni sonore. Per le singole attività da svolgersi in tali aree può essere concessa l'autorizzazione comunale di deroga ai valori limite per le emissioni ed immissioni sonore prevista dalla legge n. 447/95, art. 6, comma 1, lettera h). Il Comune organizza e regolamenta la gestione di queste aree ed il rilascio delle autorizzazioni, in deroga ai limiti concesse nel corso dell'anno per lo svolgimento delle attività in esse previste in modo da garantire la conformità dei livelli di rumore ai limiti stabiliti dalla classificazione acustica. Le autorizzazioni in deroga, per le singole attività temporanee svolte nel sito, che permettono il superamento dei limiti stabiliti dalla normativa statale terranno conto delle destinazioni urbanistiche e della classificazione acustica delle aree prospicienti. 2.5 Omogeneizzazione della classificazione acustica Al fine di evitare un eccessiva parcellizzazione della classificazione acustica, aspetto critico per la compatibilità acustica di aree contigue, anche con un solo salto di classe, si provvede ad effettuare un processo di omogeneizzazione del territorio per quanto riguarda la classe acustica. L omogeneizzazione deve avvenire dapprima assorbendo le aree di dimensioni ridotte (cioè con superficie inferiore a m 2 ) inserite in modo acusticamente disomogeneo in aree uniformi di vasta scala. Successivamente si procede ad assegnare una sola classe acustica agli isolati frammentati in aree di dimensioni ridotte (con superficie inferiore a m 2 ), secondo i seguenti principi: si procede all omogeneizzazione verso una certa classe se l area relativa a questa risulta maggiore del 70% dell area totale dell isolato e vi sia un solo salto di classe; in caso contrario (poligono massimo con superficie < 70% del totale o più salti di classe) la classe conseguente al processo di omogeneizzazione dovrà essere assegnata osservando le caratteristiche insediative della miscela delle aree omogeneizzate in relazione alle definizioni delle classi del D.P.C.M. 14/11/1997. Comune di Codogno - Ufficio Tecnico - 11

12 2.6 Inserimento delle fasce "cuscinetto" Per rispettare il divieto dell accostamento di aree, non completamente urbanizzate, i cui valori di qualità si discostano in misura superiore a 5 dba, sono state inserite delle fasce cuscinetto digradanti, esse hanno larghezza di 30 m circa e valori di qualità decrescenti di 5 dba. E importante ricordare che il divieto riguardante l'accostamento di aree i cui valori di qualità si discostano in misura superiore a 5 dba di Leq, è valido anche se le aree sono di comuni distinti. Ne consegue che, quando necessario, devono essere inserite le fasce cuscinetto anche tra aree di comuni confinanti. In Codogno sono stati evidenziati alcuni accostamenti critici era tra area urbanizzata e non urbanizzata. Per l inserimento delle fasce cuscinetto si è preferito destinare a tale funzione superficie appartenente ad aree non urbanizzate, al fine di poter indirizzare in fase di progettazione soluzioni più idonee. Le fasce cuscinetto meglio individuabili in planimetria sono state inserite: A nord del polo industriale (macrozona H) di classe V aree prevalentemente industriale e l area agricola a nord-ovest (macrozona I) classificata come classe III aree di tipo misto è stata posizionata una fascia cuscinetto di Classe IV aree di intensa attività umana, all interno dell area agricola non urbanizzata; Ad est del polo industriale di classe V aree prevalentemente industriale e il Quartiere San Biagio classificata come classe III aree di tipo misto è stata posizionata una fascia cuscinetto di Classe IV - aree di intensa attività umana - all interno dell area non urbanizzata di classe maggiore. In questi casi sarà necessario la richiesta sistematica di valutazione di impatto acustico per le aziende che andranno ad insediarsi o a modificare in maniera significativa l attività o gli impianti. 2.7 Inquadramento con i comuni confinanti Il Comune di Codogno confina con i seguenti comuni: - nord-est: Camairago, Cavacurta; - est: Maleo; - sud: San Fiorano, Fombio; - ovest: Somaglia; - nord-ovest: casalpusterlengo, Terranova dei Passerini. Per escludere salti di classe con i comuni confinanti, questo Ente con nota Prot.n ha chiesto uno stralcio dello strumento urbanistico vigente attestante l azzonamento delle aree poste a confine, o la zonizzazione vigente. Alla suddetta nota ha risposto: - il Comune di Somaglia, confinante con la macro area H e I, evidenziando a confine una classe III; - il Comune di Fombio, confinante con la macro area G e H, evidenziando a confine le classi III, IV, V,VI. Le classificazioni confinanti recepite sono state inserite nella cartografia di progetto Inquadramento con i comuni confinanti. Comune di Codogno - Ufficio Tecnico - 12

13 3. CLASSIFICAZIONE ACUSTICA Le Leggi Regionali emanate negli ultimi anni, le varianti apportate al PRG vigente con la conseguente trasformazione della destinazione d uso di parte del territorio, hanno portato a modificare più o meno drasticamente la classificazione acustica di alcune aree, come si evince dalla cartografia di progetto. Per consentire una più chiara comprensione dei risultati del processo di classificazione acustica operato sul territorio di Codogno, si è deciso di effettuare una suddivisione del territorio comunale in macroaree (vedi planimetria in appendice 4.2). In particolare, le aree individuate sono: Macroarea A Zona Centrale - edificata all interno della circonvallazione ; Macroarea B Zona Nord-Ovest edificata tra linea ferroviaria e via Raffaelli ; Macroarea C Zona Nord edificata tra via Raffaelli / SS.234 direz.casalpusterlengo e via dei Mulini Mulazzana ; Macroarea D Zona Nord-Est - edificata tra via dei Mulini Mulazzana e SS.234 direz. Maleo ; Macroarea E Zona Sud- Est edificata tra SS.234 direz. Maleo e viale Buonarroti ; Macroarea F Zona NordOvest Sud fascia ferrovia ; Macroarea G Zona Sud-Ovest edificata tra la ferrovia, parte della S.P.126 e il confinante con il comune di Fombio ; Macroarea H Zona Ovest Polo industriale ; Macroarea I Frazioni Triulza. Si evidenzia la presenza della nuova bretella di progetto, non ancora realizzata, prevista dal PRG vigente che si sviluppa nel territorio comunale da Nord/Ovest a Sud/Est e che taglia le macrozone C, D, E. La stessa è classificata come aree di intensa attività umana IV come previsto dal D.P.C.M. 14/11/1997. Si precisa che la classificazione di alcune aree è vincolata alla futura realizzazione delle previsioni di piano, per esempio la previsione della realizzazione della bretella suddetta influenza in modo determinante la classificazione delle aree limitrofe, trasformando aree attualmente in classe II o III in aree di classe superiore. 3.1 Macroarea A Zona Centrale - edificata all interno della circonvallazione Tale zona è prevalentemente di tipo residenziale, con la presenza di servizi pubblici e numerose attività commerciali, artigianali e uffici. La maggior parte delle aree presenti è stata posta in classe III aree di tipo misto, alternate a rioni di classe II aree destinate ad uso prevalentemente residenziale nei quali hanno sede: scuole dell obbligo, asili nido, l ospedale, case di riposo, classificate come classe I aree particolarmente protette. 3.2 Macroarea B Zona Nord-Ovest edificata tra linea ferroviaria e via Raffaelli La zona si sviluppa completamente in aderenza alla SS.234 per Casalpusterlengo, prevalentemente commerciale ed artigianale, con una minima presenza di attività industriali, è stata classificata di IV aree di intensa attività umana. 3.3 Macroarea C Zona Nord edificata tra via Raffaelli / SS.234 direz.casalpusterlengo e via dei Mulini Mulazzana ; La zona è divisa dalla nuova bretella di progetto, non ancora realizzata, in una area sud e una area nord. Comune di Codogno - Ufficio Tecnico - 13

14 A sud della nuova bretella di progetto le aree sono prevalentemente di tipo residenziale, mista ad attività commerciali di piccola e media dimensione e aree dove si svolgono attività sportive, quindi classificata in classe II - aree destinate ad uso prevalentemente residenziale- e classe III - aree di tipo misto -. L area a nord della nuova bretella di progetto fino al confine con il Comune di Terranova dei Passerini e il Comune di Camairago, compresa la Frazione Maiocca, è destinata all esercizio di attività agricola, di classe III - aree di tipo misto Macroarea D Zona Nord-Est - edificata tra via dei Mulini Mulazzana e SS.234 direz. Maleo Anche in questa macroarea la realizzazione della nuova bretella di progetto darà origine a due grosse aree, la prima, in aderenza all attuale circonvallazione, comprende per la maggior parte residenza, mista ad attività commerciali di piccola e media dimensione a servizio delle abitazioni, inserita in classe II aree destinate ad uso prevalentemente residenziale. La seconda area, più esterna, si estende fino al confine con il Comune di Maleo, è destinata all esercizio dell attività agricola, classificata di classe III aree di tipo misto. 3.5 Macroarea E Zona Sud- Est edificata tra SS.234 direz. Maleo e viale Buonarroti Questa zona comprende la struttura ospedaliera, il quartiere San Giorgio, impianto di depurazione, e fino al confine con il Comune di San Fiorano il territorio è destinata all esercizio dell attività agricola. Quindi classificata in classe I aree particolarmente protette, II aree destinate ad uso prevalentemente residenziale e classe III aree di tipo misto. 3.6 Macroarea F Zona NordOvest Sud fascia ferrovia Questa zona è caratterizzata dalla presenza della infrastruttura ferroviaria e dalla fascia di pertinenza di 100mt per parte che la delibera di giunta regionale n. 7/9776 del 2002 prescrive e classifica di classe non inferiore a IV aree di intensa attività umana, considerato che anche in periodo notturno su tale linea si ha presenza di traffico ferroviario. Considerato che, dall analisi fonometrica trasmessa dalle RFI, la schermatura ottenuta da file di fabbricati continue riduce i dba prodotti dal traffico ferroviario è possibile classificare le zona limitrofe in classe III aree di tipo misto. 3.7 Macroarea G Zona Sud-Ovest edificata tra la ferrovia, parte della S.P.126 e confinante con il Comune di Fombio Questa zona può essere identificata con il quartiere San Biagio, composto per la maggior parte da residenza mista ad attività commerciali, artigianali, di classe III aree di tipo misto. All interno di questa macroarea è ubicato il quartiere fieristico, un area di proprietà comunale individuata come area destinata a spettacoli temporanei, di classe IV aree di intensa attività umana. 3.8 Macroarea H Zona Ovest Polo industriale Questa macroarea è costituita da aree con destinazione industriale e con scarsità di abitazioni, individuate come zone urbanistiche di tipo D nel PRG, è stata classificata in classe V aree prevalentemente industriali. A nord e ad Est sono state inserite le fasce cuscinetto per evitare il salto superiore a 5 dba con le aree limitrofe. In tali zone sarà necessario per le aziende che andranno ad insediarsi o a modificare in maniera significativa l attività o gli impianti, la valutazione di impatto acustico. Comune di Codogno - Ufficio Tecnico - 14

15 3.9 Macroarea I Frazioni Triulza. La zona si estende a nord del polo industriale fino al confine con i Comuni di Casalpusterlengo, di Terranova dei Passerini e di Somaglia e comprende la Frazioni Trilza. L intera area è destinata urbanisticamente a zona E pertanto classificata acusticamente in classe III aree di tipo misto. Comune di Codogno - Ufficio Tecnico - 15

16 4. APPENDICE 1. D.P.C.M. 14/11/97 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore Tabella A: classificazione del territorio comunale (art. 1) CLASSE I - aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. CLASSE II - aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali. CLASSE III - aree tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici. CLASSE IV - aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie. CLASSE V - aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. CLASSE VI - aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi. VALORI LIMITE DI EMISSIONE Leq in db(a) Classi di destinazione d uso del territorio I aree particolarmente protette II aree prevalentemente residenziali III aree di tipo misto IV aree di intensa attività umana V aree prevalentemente industriali Tempi di riferimento diurno notturno ( ) ( ) VALORI LIMITE DI IMMISSIONE Leq in db(a) Classi di destinazione d uso del territorio I aree particolarmente protette II aree prevalentemente residenziali III aree di tipo misto IV aree di intensa attività umana V aree prevalentemente industriali Tempi di riferimento diurno notturno ( ) ( ) Comune di Codogno - Ufficio Tecnico - 16

17

18 5. ELENCO ALLEGATI 1. Cartografia PRG vigente 1.1 Legenda 1.2.A Azzonamento e viabilità 1: B Azzonamento e viabilità 1: Cartografia stato attuale 2.1 Classificazione acustica 1: Cartografia di progetto 3.1.A Classificazione acustica 1: B Classificazione acustica 1: A Classificazione acustica 1: B Classificazione acustica 1: Inquadramento con i comuni confinanti 1:10000 Comune di Codogno - Ufficio Tecnico - 18

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