Prevenzione degli infortuni, situazione normativa.
|
|
- Gregorio Perri
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 COMITATO DI COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI LECCO USO DELLE ATTREZZATURE MANUALI Prevenzione degli infortuni, situazione normativa. Il D.Lgs 81/08 (Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro) stabilisce che il volontario di protezione civile sia equiparato al lavoratore di una azienda. Da ciò deriva che tutte le normative inerenti la sicurezza e l igiene sul lavoro vengono applicate, con i dovuti limiti, anche alle attività di protezione civile. Nel caso in cui ad un volontario capiti un incidente che porti a lesioni considerate gravi va fatto notare che il coordinatore del gruppo, il caposquadra o il responsabile del cantiere possono essere chiamati a rispondere in sede penale perché potrebbero essere equiparati ai Dirigenti o Preposti descritti dal D.lgs. 81/08. Probabilmente il Sindaco, nel caso dei Gruppi Comunali, quasi sicuramente il Presidente per le Associazioni verrebbero considerati Datori di Lavoro sempre ai sensi del D.lgs. 81/08. Le conseguenze possono essere anche molto serie, sicuramente in termini economici, ma anche perché si tratta di reati penali che vengono iscritti al casellario giudiziale e possono impedire determinate funzioni. L esempio più banale è che non è più possibile fare il volontario di Protezione Civile. Per tutelare il bene più prezioso che è l incolumità delle persone e garantire che il nostro intervento venga portato a termine nel modo migliore, è necessario valutare attentamente i rischi derivanti dall impiego delle varie attrezzature che abbiamo in dotazione, definire le procedure operative e scegliere i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) necessari. Questa valutazione può essere fatta in modo generico per quanto riguarda le operazioni dove si usano attrezzi manuali come pale, roncole, seghe a mano, picconi, mazze ecc. Per quanto riguarda le attrezzature che possono essere considerate macchine la prima normativa a cui fare riferimento e che tutti noi abbiamo in mano è il libretto di istruzioni che deve riportare i rischi che comporta l uso dell attrezzatura e i modi per ridurli al minimo. Il libretto di istruzioni è previsto come obbligatorio e descritto nelle sue componenti da una norma che si chiama Direttiva macchine.
2 Per cui anche se non conosco la legge, qualcuno me l ha riassunta e messa in mano: sono obbligato a rispettare le prescrizioni del libretto di istruzioni. Nel caso in cui si utilizzino attrezzature a motore come motoseghe ecc. esistono normative specifiche sia per quanto riguarda l impiego si per quanto riguarda la scelta dei DPI. In particolare l I.S.P.E.S.L. ha pubblicato una Linea guida per l individuazione dei DPI nell uso di motoseghe e una Linea Guida per l uso delle motoseghe portatili per potatura che sono molto utili anche per i volontari di protezione civile. Bisogna precisare, e la linea guida lo afferma più volte, che le motoseghe da potatura (quelle piccole con l impugnatura sopra il motore) sono esclusivamente per uso professionale e per personale addestrato in modo specifico, quindi l impiego da parte di volontari è vietato perché comporta rischi molto elevati di lesioni gravissime (per esempio perchè permette l uso con una sola mano). Fatta questa esclusione tutto il contenuto delle linee guida è estremamente utile e interessante. Questo corso ha il compito di fornire l informazione relativa alle attività del volontariato di Protezione Civile, la formazione approfondita sull uso e i rischi relativi alle attrezzature, dovrà essere fatta dalle singole Organizzazioni sulla base del manuale istruzioni della singola attrezzatura, la formazione dovrà comprendere anche una fase di addestramento. LE PRINCIPALI NORME: D.Lgs. 81/08 Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro. Decreto interministeriale del 13 aprile 2011 (Regolamento di attuazione dell articolo 3 comma 3bis del D.Lgs 81/08) Decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile del 12 gennaio 2012 Norme tecniche specifiche (UNI; EN; CEI ecc) Linee guida tecniche (es. linee guida ISPESL)
3 PRINCIPALI RISCHI DA VALUTARE E TENERE IN CONSIDERAZIONE Attrezzi manuali: pale, forche, picconi, roncole ecc.: tagli, contusioni, schiacciamenti, traumi alla colonna, cadute. È necessario indossare sempre guanti da lavoro adeguati, calzature adeguate e fare attenzione a chi ci sta intorno Attrezzature a motore: motoseghe, decespugliatori, tagliasiepe, motopompe, gruppi elettrogeni ecc.: oltre ai rischi legati a traumi, vanno considerati i rischi legati ai carburanti, ai gas di scarico, al rumore, alle vibrazioni e alla possibile proiezione di materiali. Rischio incendi È necessario porre sempre la massima attenzione durante i rifornimenti di carburante per evitare che si sviluppino incendi o esplosioni (tenere a portata di mano un estintore). Gas di scarico I gas di scarico sono tossici, evitare di lavorare a lungo dove possa esserci ristagno, avvallamenti, fossi. È vietato utilizzare tali attrezzi in locali chiusi o in sotterranei. Rumore Sulle apparecchiature è indicato il livello di rumorosità e il libretto istruzioni dà sempre indicazioni per evitare danni all udito e prescrive la tipologia di DPI da utilizzare. Vibrazioni Rischio particolarmente presente per: motoseghe, decespugliatori e tagliasiepe. Evitare l uso tali apparecchi se si hanno problemi di circolazione agli arti superiori, usare sempre guanti e fare frequenti pause, soprattutto con clima freddo. Proiezione di materiali Rischio presente nell uso di attrezzature che lavorano ad alta velocità: motoseghe e decespugliatori. Si possono subire danni anche irreversibili alla vista. Portare sempre casco con visiera e cuffie antirumore, rispettare le distanze di sicurezza. Per i decespugliatori non deve esserci nessuno nel raggio di 15 metri dall operatore. In ogni caso l uso di attrezzature a motore è vietato ai minorenni, anche i maggiorenni possono utilizzare motoseghe, decespugliatori ecc. solo dopo avere appreso tutte le procedure per l uso e dopo un periodo di addestramento.
4 Estratto di un manuale d uso: Lavorare in sicurezza con il decespugliatore Tenuta e guida dell apparecchiatura: Afferrare sempre l apparecchiatura per l impugnatura con tutte e due le mani. Mantenere sempre una posizione salda e sicura. Per versioni con impugnatura a Manubrio Mano destra sull impugnatura di comando, la sinistra su quella del manico tubolare. Per versioni con impugnatura circolare Con impugnatura circolare e con staffa (limitatore di passo): mano sinistra sull impugnatura circolare, mano destra su quella di comando. Durante il lavoro Nel raggio di 15 m non deve trovarsi nessun altra persona pericolo di lesioni per oggetti proiettati! Rispettare questa distanza anche per ostacoli (veicoli, vetri di finestre) pericolo di danni materiali! Accertarsi che il minimo sia regolare perché l attrezzo di taglio non giri più dopo avere rilasciato il grilletto.
5 Controllare regolarmente l impostazione del minimo; se occorre, correggerla. Se nonostante ciò l attrezzo gira, farlo riparare dal rivenditore. Attenzione al pericolo di scivolare! con fondo sdrucciolevole, umidità, neve, su pendii, su terreni accidentati ecc. Attenzione agli ostacoli: ceppi, radici pericolo di inciampare! Assumere sempre una posizione salda e sicura. In caso di pericolo o di emergenza spegnere subito il motore usando l interruttore di Stop. Con le cuffie auricolari applicate è necessaria una maggiore attenzione e prudenza perché la percezione dei suoni di allarme (grida, segnali di avvertimento ecc.) è ridotta. Fare pause dal lavoro a tempo debito, prima di essere stanchi e spossati pericolo d infortunio! Lavorare calmi e concentrati solo in buone condizioni di luce e di sicurezza Lavorare con prudenza; non mettere in pericolo atre persone. L apparecchiatura, non appena il motore parte, produce gas di scarico velenosi, che possono essere inodori e invisibili. Non lavorare mai con l apparecchiatura in luoghi chiusi o male aerati neppure con macchine catalizzate. Non continuare a usare né riparare gli attrezzi difettosi o incrinati per es. saldandoli o raddrizzandoli deformazione (squilibrio). Si possono staccare particelle o frammenti e colpire violentemente l operatore o terze persone gravissime lesioni!
6 Durante l uso di teste falcianti Completare il riparo dell attrezzo di taglio con i particolari di applicazione indicati nelle Istruzioni d uso. Usare solo il riparo con coltello montato come prescritto, per accorciare il filo alla lunghezza consentita. Per regolare il filo delle teste regolabili a mano, spegnere assolutamente il motore pericolo di lesioni! L uso improprio con fili troppo lunghi riduce il regime di funzionamento del motore, causando lo slittamento continuo della frizione, e quindi il surriscaldamento e l avaria di componenti funzionali importanti (per es. frizione, parti della carcassa di plastica) per es. per l attrezzo trascinato al minimo pericolo di lesioni! Durante l uso di attrezzi metallici Affilare periodicamente questi attrezzi come prescritto. I taglienti senza filo o affilati male possono sottoporre l attrezzo a maggiori sollecitazioni pericolo di lesioni per particolari incrinati o rotti! Coltello da boscaglia Per erba infestante, macchia e sterpaglia per diradare alberelli con diametro di non oltre 2 cm non tagliare legno più duro pericolo d infortunio!
7 Tuffare il coltello nella macchia e nella sterpaglia tenendo l attrezzo non oltre l altezza delle anche i residui vengono tritati. Questa tecnica operativa richiede la massima prudenza. Quanto più grande è la distanza dell attrezzo dal terreno, tanto maggiore è il pericolo che i pezzetti vengano proiettati lateralmente pericolo di lesioni! Nel taglio dell erba e nel diradamento di piantagioni giovani, manovrare l attrezzo con movimento falciante vicino al suolo. Attenzione! L uso scorretto può danneggiare il coltello pericolo di lesioni per pezzi proiettati. Per ridurre il pericolo d infortunio, fare assolutamente attenzione di: evitare il contatto con sassi, pezzi metallici o simili non tagliare legno o arbusti con diametro di oltre 2 cm usare la sega circolare controllare periodicamente se il coltello è danneggiato non continuare a usare il coltello se è difettoso ravvivare regolarmente il coltello a regola d arte (con perdita evidente del filo) e se occorre farlo riequilibrare dal rivenditore. Pericolo di rimbalzo! Il pericolo di rimbalzo è notevolmente maggiore nel settore nero: non piazzarsi mai per il taglio e non tagliare nulla in questo settore. Nel settore grigio vi è anche pericolo di rimbalzo: deve essere usato solo da persone esperte ed espressamente preparate per tecniche di lavoro particolari. Nel settore bianco il pericolo di rimbalzo è quasi assente, ed è possibile lavorare facilmente. Piazzarsi per il taglio sempre in questo settore.
Attrezzature da taglio. La motosega
Attrezzature da taglio La motosega Generalità La motosega è uno strumento che serve al taglio in genere di materiali legnosi. Il taglio viene materialmente fatto da una sega a catena Esistono dei particolari
DettagliLINEE GUIDA PER L UTILIZZO DELLE APPARECCHIATURE DELL OFFICINA MECCANICA
LINEE GUIDA PER L UTILIZZO DELLE APPARECCHIATURE DELL OFFICINA MECCANICA Il Presente documento ha lo scopo di riassumere alcune linee guida relative all utilizzo delle apparecchiature presenti nell Officina
DettagliScheda. Descrizione della macchina. chiamato: fresa (figura 1).
Scheda 5 Lavorazione: Macchina: FRESATURA FRESATRICE Descrizione della macchina Le frese sono macchine utensili destinate alla lavorazione di superfici piane, di scanalature a profilo semplice o complesso,
DettagliScheda. Descrizione della macchina. materiali di diverso tipo (figura 1). Figura 1 Vista di insieme della troncatrice
Scheda 11 Lavorazione: Macchina: TAGLIO TRONCATRICE Descrizione della macchina La troncatrice è impiegata per tagliare, mediante l abbassamento manuale di un disco dentato, materiali di diverso tipo (figura
DettagliSEGA CIRCOLARE indicatori
coltello divisore montato - coltello divisore montato ad idonea distanza dalla lama - coltello divisore montato ad una altezza di 1-2 mm inferiore rispetto a quella della lama coltelli divisori (in dotazione)
DettagliGRUISTI. La mansione GRU A TORRE. Effettuare la verifica periodica annuale, che accerti lo stato di funzionamento e di conservazione della gru.
GRU A TORRE Effettuare la verifica periodica annuale, che accerti lo stato di funzionamento e di conservazione della gru. Ogni spostamento di una gru a torre va segnalato alla Azienda Sanitaria Locale
DettagliLa sicurezza nei CANTIERI STRADALI
Dipartimento di Sanità Pubblica Unità Operativa PSAL La sicurezza nei CANTIERI STRADALI Ferrara Mercoledì 25 Maggio 2011 - LORIS DONATI - Consulente Argenta (FE) 0532 805310 Sul tema della sicurezza nei
Dettagli2.4.9 Cesoia a Ghigliottina D. Lgs. 81/08 All. V e VI, DPR 459/96 All. I, UNI EN 13985:2005
2.4.9 Cesoia a Ghigliottina D. Lgs. 81/08 All. V e VI, DPR 459/96 All. I, UNI EN 13985:2005 PERICOLO PROTEZIONE Macchina composta da una lama fissa ed una mobile per il taglio a freddo di lamiere metalliche
DettagliScheda di sintesi Sicurezza della fresatrice trinciatrice erpice rotante
S.P.S.A.L. Dir. Dott. Vito Liberati Scheda di sintesi Sicurezza della fresatrice trinciatrice erpice rotante Cosa non fare Quali sono i principali rischi Cosa fare Gli infortuni nell'impiego della fresatrice,
DettagliLa sicurezza nella manutenzione degli impianti fotovoltaici su coperture
ATTI Seminario La sicurezza nella manutenzione degli impianti fotovoltaici su coperture Venerdì 24 giugno In partnership con Seminario La sicurezza nella manutenzione degli impianti fotovoltaici su coperture
DettagliModello per la redazione del PIMUS
Modello per la redazione del PIMUS (con utilizzo linea vita FOL) Committente: dato ricavabile dal PSC o dal cartello di cantiere. Impresa appaltatrice: dato ricavabile dal PSC o dal cartello di cantiere
DettagliPATENTINO PER PERFORATORE DI POZZI PER ACQUA PERCORSO DI ABILITAZIONE
PATENTINO PER PERFORATORE DI POZZI PER ACQUA PERCORSO DI ABILITAZIONE PATENTINO PER PERFORATORE DI POZZI PER ACQUA Slides ricavate dal percorso per Perforatori Grande / Piccolo Diametro GESTIONE DELLA
DettagliIl ruolo delle ASL in relazione alla sicurezza e igiene del lavoro. Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione ASL 10 di Firenze
Il ruolo delle ASL in relazione alla sicurezza e igiene del lavoro Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione ASL 10 di Firenze Enti preposti al controllo: ASL Azienda USL (Unità funzionali
DettagliParte 1. Rischi meccanici e attrezzature, Rischi elettrici generali, Cadute dall alto, Esplosione
Parte 1 Rischi meccanici e attrezzature, Rischi elettrici generali, Cadute dall alto, Esplosione 1 XXXXXXXXXX Nella nostra azienda sono presenti le seguenti attrezzature: XXXXXXX XXXXXXXXXX XXXXXXXXXXX
Dettagli6.1 SEGA A NASTRO. Scheda. Descrizione della macchina
Scheda 6 Lavorazione: Macchina: TAGLIO SEGA PER METALLI Le seghe per metalli sono macchine che vengono utilizzate per il taglio a freddo di metalli che si trovano sotto forma di billette, barre, profilati,
DettagliPRIMO SOCCORSO RISCHI LAVORATIVI E MISURE PREVENTIVE PER I LAVORATORI STAGIONALI E OCCASIONALI
PRIMO SOCCORSO Comitato art. 7 del D.Lgs 81/2008 della Provincia di Pavia RISCHI LAVORATIVI E MISURE PREVENTIVE PER I LAVORATORI STAGIONALI E OCCASIONALI Documento certificato ai sensi dell Art. 3 Decreto
DettagliCorso di protezionecivile
Corso di protezionecivile CORSO MOTOSEGHE La motosega è una macchina destinata al taglio della legna; utilizzata nel settore agricolo e nelle attività forestali, è considerata tanto utile quanto PERICOLOSA!
DettagliSICUREZZA DEGLI OPERATORI
SICUREZZA DEGLI OPERATORI 1 Le Norme D. Lgs. 81/08 Norme in materia sicurezza sul lavoro D.M. 13 aprile 2011 Applicazione D.Lgs. 81/08 al volontariato 2 Le Norme Il volontario di protezione civile è equiparato
DettagliLAVORARE SULLE COPERTURE Parapetti provvisori e reti di protezioni
LAVORARE SULLE COPERTURE Parapetti provvisori e reti di protezioni Dipartimento della Prevenzione U.F. P.I.S.LL. - T.d.P. FABIO NESTI Formazione per la sicurezza in Edilizia Definizioni (norma UNI 8088)
DettagliIl servizio di prevenzione e protezione: attribuzioni e compiti. Perugia,
Il servizio di prevenzione e protezione: attribuzioni e compiti., in tutti gli ambienti di vita e, quindi, anche in quelli dove svolgiamo il lavoro, vi sono rischi che, a volte anche in maniera inconsapevole,
DettagliSegnaletica di sicurezza e comunicazioni D emergenza.
Segnaletica di sicurezza e comunicazioni D emergenza. INTRODUZIONE La segnaletica di sicurezza impiegata nel mondo del lavoro comprende tutti quei pittogrammi informativi per la protezione e la salvaguardia
DettagliScale portatili. Le scale portatili sono di 3 tipi: - Semplici - Ad elementi innestati - Doppie (o a sfilo)
SCALE PORTATILI Scale portatili DEFINIZIONE Attrezzatura di lavoro costituita da due montanti paralleli, collegati tra loro da una serie di pioli trasversali incastrati ai montanti e distanziati in uguale
Dettagli4) CITATE ALMENO DUE ELEMENTI IN CASA CHE POSSONO INNESCARE UN INCENDIO:
1) IN CASA E CONSIGLIABILE AVERE: a) UN ESTINTORE b) UN IDRANTE c) NIENTE 2) QUALI DI QUESTI MATERIALI SONO COMBUSTIBILI: a) LEGNO b) CARTA c) PIETRE 3) QUALI DI QUESTE SOSTANZE SONO INFIAMMABILI? a) ALCOOL
DettagliRischio rumore e sicurezza sul lavoro, dalla valutazione alla prevenzione
Rischio rumore e sicurezza sul lavoro, dalla valutazione alla prevenzione Introduzione La normativa per la sicurezza sul lavoro, decreta che al fine di tutelare l incolumità e la sicurezza dei lavoratori
DettagliCANALE DA FUMO PER IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE
20027816-20025920 rev. 05-2010 CANALE DA FUMO PER IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE Verifiche tecniche 9101102931 XCAM01K ITALIANO Preparazione e pianificazione Prima di procedere
DettagliRiqualificazione degli Spazi Pubblici della Borgata Mirafiori
Divisione Infrastrutture e Mobilità Settore Urbanizzazioni Riqualificazione degli Spazi Pubblici della Borgata Mirafiori PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO - Allegato B SEGNALETICA E CARTELLONISTICA
DettagliVERIFICA EMERGENZE 1. MOTOSEGHE. n. motoseghe a 2 mani osservate di cui non idonee (** vedi allegato 1)
VERIFICA EMERGENZE 1. MOTOSEGHE n. motoseghe a 2 mani osservate di cui non idonee (** vedi allegato 1) n. motoseghe a 1 mano osservate di cui non idonee addetti dedicati o DPI (** vedi allegato 2) - casco
DettagliSICUREZZA E IGIENE NELLA SCUOLA E NEL LAVORO RISCHIO MECCANICO
SICUREZZA E IGIENE NELLA SCUOLA E NEL LAVORO RISCHIO MECCANICO 1 MACCHINE E ATTREZZATURE GESTIONE ADEGUATEZZA AL AL LAVORO DA DA SVOLGERE IDONEITA AI AI FINI FINI DELLA SICUREZZA E SALUTE CORRETTO UTILIZZO
DettagliINDIVIDUAZIONE DEI RISCHI E MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE
DUVRI INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI E MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE (Artt. 26 coma 3, 5 d. Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 cosi come modificato dal D. Lgs. n. 106/09) Attività : Autotrasporto di
DettagliFormazione del personale
Formazione del personale Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro DEFINIZIONI Attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature
DettagliScheda. Descrizione della macchina. La stozzatrice è una macchina usata per realizzare superfici. caratterizzata da una
Scheda 7 Lavorazione: Macchina: STOZZATURA STOZZATRICE Descrizione della macchina La stozzatrice è una macchina usata per realizzare superfici interne a spigoli vivi, partendo da fori pre-eseguiti. È una
DettagliMOTOSEGA. Per la loro massa, le. apparse negli anni 30, potevano essere solo adoperate da più operatori
MOTOSEGA Per la loro massa, le prime motoseghe, apparse negli anni 30, potevano essere solo adoperate da più operatori Dopo la 2 guerra mondiale si sono diffuse delle motoseghe che potevano essere gestite
DettagliSCALE DOPPIE E SGABELLI: PICCOLO MANUALE DESCRITTIVO
Cosa c è da sapere sulle scale doppie Le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza 1. scala doppia a gradini o a pioli a un tronco di salita: è una scala che quando è pronta per l uso si sostiene
DettagliSegnaletica per cantiere stradale
Segnaletica per cantiere stradale 14026013 14026018 14026020 Cartello lavori in corso Cartello strettoia simmetrica Cartello strettoia asimmetrica a sinistra 14026020 Cartello strettoia asimmetrica a destra
DettagliQUESTIONARIO di AUTOVALUTAZIONE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
QUESTIONARIO di AUTOVALUTAZIONE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Ufficio Sicurezza ed Ambiente Ottobre 2008-1 - Domanda 1: E stato nominato il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione
DettagliLavorare con la sega circolare da cantiere Come ridurre i rischi
Lavorare con la sega circolare da cantiere Come ridurre i rischi Sommario Gli infortuni con la sega circolare da cantiere sono spesso gravi. È possibile evitarli adottando tempestivamente le necessarie
DettagliPROFILO DI RISCHIO NEL COMPARTO ARBORICOLTURA ( LAVORI FORESTALI)
PROFILO DI RISCHIO NEL COMPARTO ARBORICOLTURA ( LAVORI FORESTALI) 1. COMPARTO: ARBORICOLTURA ( LAVORI FORESTALI ) 2. FASE DI LAVORAZIONE: PREDISPOSIZIONE DEL CANTIERE 3. COD.INAIL: 4. FATTORE DI RISCHIO:
DettagliAllegato n. 1 verbale n. 3
Concorso elettricisti PROVA NUMERO UNO 1) T1 D Quali caratteristiche devono avere i materiali, le apparecchiature, i macchinari o le installazioni secondo la Legge 186 del 1968? T9 D La Dichiarazione di
Dettagli-PROGRAMMA DEL CORSO-
-PROGRAMMA DEL CORSO- RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MODULO B 7 (Decreto Legislativo coordinato 81/2008 e 106/2009-STATO-REGIONI 26.01.06 ) SANITA - SERVIZI SOCIALI Corso di 60 ore
DettagliCATALOGO DPI SCHEDA n. 38 Kit antitaglio per decespugliatore ELMETTO POLIETILENE TIPO BOSCAIOLO EN 397. Data: 05/05/2016. Mansioni.
Foglio 1 di 5 CATALOGO DPI SCHEDA n. 38 Kit antitaglio per decespugliatore ELMETTO POLIETILENE TIPO BOSCAIOLO EN 397 Data: 05/05/2016 Cuffie antirumore regolabili - Visiera mobile retinata - Elmetto arancio
DettagliCOMUNE DI GALLIERA VENETA CONDIZIONI ESECUTIVE LAVORI DI POTATURA DELLE PIANTE VIALE MONTE GRAPPA
COMUNE DI GALLIERA VENETA PROVINCIA DI PADOVA FOGLIO CONDIZIONI ESECUTIVE LAVORI DI POTATURA DELLE PIANTE DI TIGLIO VIALE MONTE GRAPPA 1 Art. 1 - Principi generali La finalità dell'intervento è di ridimensionare
DettagliMODALITA DI ACCESSO ALL IMPIANTO
Pagina 1 di 5 MODALITA DI ACCESSO ALL IMPIANTO Criteri generali di sicurezza per il trasporto dei materiali e/o rifiuti presso l impianto di via Remesina Esterna 27/a in località Fossoli di Carpi (MO)
DettagliPREMESSA Leggere il presente manuale prima di qualsiasi operazione ISTRUZIONI ORIGINALI Prima di iniziare qualsiasi azione operativa è obbligatorio le
MANUALE USO E MANUTENZIONE c.i v r e f m o Coltello a caldo taglia polistirolo Art. 0441 ISTRUZIONI ORIGINALI PREMESSA Leggere il presente manuale prima di qualsiasi operazione ISTRUZIONI ORIGINALI Prima
DettagliSEZIONE B: SCHEDE BIBLIOGRAFICHE DI RIFERIMENTO. B1.2 Luoghi, Locali, e posti di lavoro - Opere provvisionali
I1 Di seguito si riporta l elenco delle principali attività e lavorazioni individuate e delle relative schede bibliografiche di riferimento 1 alle quali si può fare riferimento per l individuazione dei
DettagliIl D.Lgs. 9 Aprile 2008 n. 81 e il D.Lgs. 3 Agosto 2009 n. 106
Il D.Lgs. 9 Aprile 2008 n. 81 e il D.Lgs. 3 Agosto 2009 n. 106 Il legislatore ha realizzato ciò che si era proposto da oltre venti anni, e cioè la realizzazione di un unico testo normativo in materia di
DettagliMISURE GENERALI DI SICUREZZA NELL UTILIZZO DELLE SCALE. Relazione Coordinamento Regionale Cpt Lombardia
MISURE GENERALI DI SICUREZZA NELL UTILIZZO DELLE SCALE Relazione Coordinamento Regionale Cpt Lombardia Prima dell uso Il personale addetto all uso della scala deve essere stato: valutato idoneo alla mansione
DettagliCORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011
I.I.S. MATTEI-EINAUDI Via Don Torello, 38-04100 Latina Piazza Manuzio, Manuzio, 10-04100 Latina CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 Ing. Antonio
DettagliAZIENDA U.S.L. RIMINI Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro
AZIENDA U.S.L. RIMINI Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro Il corretto montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi metallici fissi Il PiMUS 1 I LAVORI IN QUOTA ALLA LUCE DEL DEC.
DettagliSette regole vitali per chi lavora sulle linee elettriche ordinarie
Sette regole vitali per chi lavora sulle linee elettriche ordinarie La vita e la salute delle persone hanno la massima priorità! Per noi lavoratori questo significa che: Rispettiamo sempre le regole di
DettagliDEMOLIZIONI DECOSTRUZIONI
DECOSTRUZIONI Manuali Meccanizzate Con esplosivo Riferimento normativo D.Lgs 81/08 s.m.i. Capo II SEZIONE VIII DEMOLIZIONI (da art. 150 a art. 155) SEZIONE VIII DEMOLIZIONI Art. 150 - Rafforzamento delle
DettagliREGIONE PIEMONTE AZIENDA SANITARIA LOCALE BI -------------------------------------- Via Marconi, 23 13900 Biella
REGIONE PIEMONTE AZIENDA SANITARIA LOCALE BI -------------------------------------- Via Marconi, 23 13900 Biella LAVORARE SICURI! Formazione e informazione dei lavoratori per l igiene e la sicurezza sul
DettagliISTRUZIONI ALL'USO PER L'ESPERTO
Attrezzatura specifica Contenuti Titolo scheda N.ro scheda PIEGAFERRI GUIDA ALL USO IN SICUREZZA ISTRUZIONI ALL'USO PER L'ESPERTO PG GU n.1.1 Istruzioni di carattere generale Descrizione Indossare indumenti
DettagliL ottenimento della forma desiderata si può avere per aspirazione sottovuoto all interno di uno. Figura 1 - Termoformatrice (ingresso linea)
Scheda 3 Produzione: Macchina: OGGETTI TERMOFORMATRICE Scopo della lavorazione La termoformazione è una tecnica di produzione di oggetti in plastica che prevede la trasformazione, dopo opportuno riscaldamento,
DettagliRuoli, rapporti e responsabilità dei diversi soggetti della prevenzione aziendale nelle operazioni di manutenzione
Ruoli, rapporti e responsabilità dei diversi soggetti della prevenzione aziendale nelle operazioni di manutenzione Azienda USL 6 Dipartimento della Prevenzione La manutenzione azioni tecniche, amministrative
DettagliSegnaletica Segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro
Segnaletica Segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro Una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una prescrizione
DettagliRISTRUTTURAZIONE IMPIANTO IRRIGUO CONDOTTA DI COLLEGAMENTO SERBATOI III E IV DISTRETTO CONSORZIO DI BONIFICA DELLA PIANA DI VENAFRO (IS).
RISTRUTTURAZIONE IMPIANTO IRRIGUO CONDOTTA DI COLLEGAMENTO SERBATOI III E IV DISTRETTO CONSORZIO DI BONIFICA DELLA PIANA DI VENAFRO (IS). Scopo della segnaletica di sicurezza è quello di attirare in modo
DettagliDPI per rumore e vibrazioni
DPI per rumore e vibrazioni Otoprotettori Eliminazione del rischio Guanti antivibranti Riduzione del rischio in relazione al tipo di utensile I normali guanti di lavoro amplificano le vibrazioni 1 Guanti
DettagliTrattore agricolo. principali pericoli. misure di protezione. scheda 2 1/6
1/6 principali pericoli schiacciamento a seguito di ribaltamento del mezzo; caduta e scivolamento nelle fasi di salita e discesa; contatto con organi in movimento; contatto con parti calde. Tutte le trattrici
DettagliTRAPANI. A colonna Radiali. Tipologia:
TRAPANI Tipologia: A colonna Radiali Norme di riferimento UNI EN 294/93 e 349/94 distanze di sicurezza UNI EN 953/00 ripari di protezione UNI EN 1088/97 interblocchi di sicurezza CEI EN 60204-1 equipaggiamento
DettagliOPUSCOLO INFORMATIVO
Cooperativa*Augusto*Bazzino Via *Bra ja,*30/32*r.*17100*savona*(sv) Tel.* 019* 805722* fa x* 019* 800457 e*mail*coopbazzino@libero.it e*mail*pec.*bazzino@certycoop.it OPUSCOLO INFORMATIVO Segnaletica di
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008
CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008 Accordo Stato Regioni del 26 gennaio 2006 Modulo A I Dispositivi di Protezione Individuale
DettagliDVR E - Pag. 1 di 6. Valutazione dei rischi per attività lavorativa. Istituto Comprensivo PONSO. Em. 01 del EGATO ALLEG VORATIVA
DVR E - Pag. 1 di 6 AEG EGATO E VAU TAZIO NE DEI RISCHI PER ATTIVI TA AVO VORATIVA DVR E - Pag. 2 di 6 VAUTAZIONE DEI RISCHI PER ATTIVITA' AVORATIVA effettuata ai sensi del D.gs. 81/2008 egenda A RISCHI
DettagliPONTEGGI E SISTEMI ANTICADUTA
PONTEGGI E SISTEMI ANTICADUTA PREMESSA Il presente volume ha lo scopo di fornire i criteri teorici e pratici di esecuzione e le misure di sicurezza per lo svolgimento dei lavori temporanei in quota per
DettagliDecreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81
Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro" pubblicato nella Gazzetta
Dettaglile misure di prevenzione e protezione dott. Massimiliano Tacchi Tecnico della Prevenzione U.F.C. P.I.S.L.L.
le misure di prevenzione e protezione MISURE DI PREVENZIONE il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l esperienza, la tecnica, per evitare o diminuire
DettagliLA FIGURA DEL MEDICO COMPETENTE NEL TESTO UNICO IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO:
LA FIGURA DEL MEDICO COMPETENTE NEL TESTO UNICO IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: UN COLLABORATORE INDISPENSABILE PER IL DATORE DI LAVORO Agosto 2008 Presentiamo questo mese un articolo dell'ing.
DettagliMONTAGGIO SMONTAGGIO PONTEGGI
MONTAGGIO SMONTAGGIO PONTEGGI Lo studio ha lo scopo di rappresentare degli esempi per individuare i metodi più idonei e convenienti per effettuare il montaggio e smontaggio in sicurezza dei ponteggi. art.
DettagliMODULO GIURIDICO Argomento Ore Relatore
Corso Coordinatori Sicurezza Cantieri (120 ore) A giorni sarà pubblicato il programma completo con relatori e date date: lunedì e venerdì dal 16/11/2015 MODULO GIURIDICO Introduzione al corso e presentazione
DettagliI CONCETTI DI RISCHIO, DANNO, PERICOLO, PREVENZIONE, PROTEZIONE RAAM SRL
I CONCETTI DI RISCHIO, DANNO, PERICOLO, PREVENZIONE, PROTEZIONE 1 I CONCETTI DI RISCHIO, DANNO, PERICOLO, PREVENZIONE, PROTEZIONE RISCHIO Probabilità di raggiungere il livello potenziale di danno nelle
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA
CANTIERE DEI LAVORI DI MIRANO (VE) PRESSO I.P.A.B. LUIGI MARIUTTO DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ai sensi dell art. 26 del Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 come modificato
DettagliMODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI
MODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI MODULO ORE ARGOMENTO La filosofia del D.lgs 66/94 in riferimento METODI MATERIALI DIDATTICI DOCENTI L approccio alla prevenzione attraverso il
DettagliSEGNALI DI DIVIETO. UNI D 001 UNI D 002 UNI D 003 UNI D 004 UNI D 005 UNI D 006 Divieto generico P001. Divieto di transito ai pedoni P004
SEGNALI DI DIVIETO MODELLO SEGNALE DISTANZA SPESSORE A mm 125 Diam. Cerchio mm110 4 m 0.5 mm B mm 200 Diam. Cerchio mm180 6 m 0.5 mm C mm 330 Diam. Cerchio mm260 10.7 m 0.5 mm D mm 500 Diam. Cerchio mm420
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEL SETTORE EDILE
CORSO DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEL SETTORE EDILE (art.10 D.L.vo 494/96) Ing. Alessandro Selbmann Lo scopo è quello del sollevamento o del sollevamento-trasporto : GRU PARANCHI DPR 547/55: OMOLOGAZIONE
Dettaglih 1 h 2 h 3 questa PORTA DEVE RIMANERE CHIUSA 307 K W X K W X 309 K W X Y CINTURA DI SICUREZZA X Y K W X Y X Y
4 6 10 16 25 Z quota lato in mm L 155 166 270 435 615 d quota diametro 110 160 260 420 600 quota altezza 1 in mm 60 100 150 quota altezza 2 in mm quota altezza 3 in mm 105 175 263 150 250 375 h 1 h 2 L
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in ingegneria meccanica Modulo didattico Sicurezza degli impianti industriali Seminario Il documento di valutazione dei rischi (Ing.
Dettaglisignificato dell'espressione "segnaletica"
SEGNALETICA significato dell'espressione "segnaletica" Mentre in passato con il termine "segnaletica" venivano compresi solamente i segnali grafici (cartelli segnaletici e contrassegni), attualmente, secondo
DettagliSICUREZZA ELETTRICA. Sicurezza delle persone, chiamate ad operare, per ragioni di lavoro e non, in prossimità di sistemi impiantistici.
SICUREZZA ELETTRICA Sicurezza delle persone, chiamate ad operare, per ragioni di lavoro e non, SISTEMA IMPIANTISTICO: ESEMPI: in prossimità di sistemi impiantistici. complesso di apparecchiature ed attrezzi,
DettagliProgetto Ustica. Formazione della cittadinanza usticese alle attività di soccorso sanitario
Progetto Ustica Formazione della cittadinanza usticese alle attività di soccorso sanitario La conduzione dei mezzi di soccorso Per la guida dei veicoli adibiti ai servizi di soccorso in passato era necessario
DettagliUTILIZZO DELLE SCHEDE DI LAVORAZIONE
UTILIZZO DELLE SCHEDE DI LAVORAZIONE D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Art. 17 e 18 Il Datore di Lavoro deve effettuare la valutazione e l analisi di tutti i rischi, all esito di tale valutazione redige un documento
Dettagli«ESPERIENZE DI COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA NEGLI INTERVENTI DI RICOSTRUZIONE E CONSOLIDAMENTO ANTISISMICO» Ing. Giorgio Fiocchi
«ESPERIENZE DI COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA NEGLI INTERVENTI DI RICOSTRUZIONE E CONSOLIDAMENTO ANTISISMICO» Ing. Giorgio Fiocchi «Contenuti del piano di emergenza per un cantiere di un edificio gravemente
DettagliCATALOGO CORSI. Novembre Dicembre Catalogo corsi Novembre - Dicembre 2016 Valrisk S.r.l. Pagina 1 di 15
CATALOGO CORSI Sede Operativa: Via Stelvio, 19-23014 Delebio (Sondrio) Sede legale: Via Giulio Uberti, 12-20129 MILANO Telefono:0342-684377 - FAX:0342-685899 e-mail: info@valrisk.it P.Iva 07246240969 Novembre
DettagliPIEGATURA E LAVORAZIONI ALLA PRESSA. Figura 1 Vista d insieme di una pressa piegatrice
Scheda 2 Lavorazione: Macchina: PIEGATURA E LAVORAZIONI ALLA PRESSA PRESSA Descrizione della macchina Le presse sono macchine che lavorano senza asportazione di truciolo ma per deformazione plastica: il
DettagliALLEGATO 2 LA NORMATIVA ITALIANA VIGENTE SULLA SICUREZZA E L IGIENE DEL LAVORO
ALLEGATO 2 Riferimento alla Specifica: 2.7 LA NORMATIVA ITALIANA VIGENTE SULLA SICUREZZA E L IGIENE DEL LAVORO Elenco delle principali disposizioni legislative in materia di Sicurezza e Salute sul lavoro
DettagliI concetti di rischio e pericolo
I concetti di rischio e pericolo Durata: 12 26 La valutazione del rischio D.Lgs. 81/2008 Articolo 15 - Misure generali di tutela Nelle misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori
DettagliDecreto legislativo , n. 626 (Gazzetta Ufficiale 12 novembre 1994, n. 265)
Decreto legislativo 19.09.1994, n. 626 (Gazzetta Ufficiale 12 novembre 1994, n. 265) Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE,
Dettaglieffettometano sicurosicuro.
effettometano sicurosicuro. Da Tea a Te. Dalla sicurezza del metano alla qualità. con il contributo di: Il modo di essere della sicurezza. Progettazione, costruzione e gestione d impianti e reti di distribuzione
DettagliMOVIMENTI RIPETUTI IL D. LGS. N 81/2008
MOVIMENTI RIPETUTI IL D. LGS. N 81/2008 Premessa Le operazioni comportanti movimenti ripetitivi degli arti superiori, sebbene non direttamente menzionate, possono essere ricondotte al Titolo VI del D.
DettagliRELAZIONE PRELIMINARE SULLA SICUREZZA IN MERITO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
RELAZIONE PRELIMINARE SULLA SICUREZZA IN MERITO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Introduzione I lavori previsti e descritti dal progetto preliminare di cui questa relazione fa parte, saranno da ricondursi
DettagliUTILIZZO IN SICUREZZA DELLE PIATTAFORME DI LAVORO ELEVABILI: LUCCA 21 maggio 2010 LUCCA 1 giugno 2010
UTILIZZO IN SICUREZZA DELLE PIATTAFORME DI LAVORO ELEVABILI: LUCCA 21 maggio 2010 LUCCA 1 giugno 2010 Gruppo Venpa 3 CHI SIAMO Il Gruppo Venpa 3 Le origini del Gruppo Venpa3 risalgono al 1981, anno in
DettagliINCASTELLATURA tipo P1 Manuale di montaggio
INCASTELLATURA tipo P1 Manuale di montaggio pag. 1 di 18 1. PRESCRIZIONI GENERALI 1.1 Termini e simboli utilizzati NOTA Contiene informazioni da tenere in particolare considerazione durante l installazione.
DettagliCORSO BASE SULLA SICUREZZA PER VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE
CORSO BASE SULLA SICUREZZA PER VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE PROGRAMMA DELL INCONTRO: Quadro normativo di riferimento Atipicità del lavoratore Pro Civ Metodologia 8 passi e scelta DPI Esempi pratici di
Dettaglioperazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno art. 167, D.Lgs. 81/2008 Movimentazione manuale dei carichi
Pagina 1 di 9 LA MMC Il Titolo VI del D.Lgs. 81/2008 è dedicato alla movimentazione manuale dei carichi (MMC) e si compone di 5 articoli (dall art. 167 all art. 171). La valutazione dei rischi connessi
DettagliREGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DEL GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI UBOLDO Provincia di Varese COMANDO POLIZIA LOCALE Piazza S.G.Bosco n.10 21040 UBOLDO (VA) Tel. 02/96992234 Fax 02/96788112 REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DEL GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
DettagliD.Lgs. 81/08. Rischi di esposizione a vibrazioni
Rischi di esposizione a vibrazioni Definizioni Normativa D.Lgs. 81/08 titolo VIII capo III a) vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio: vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al sistema manobraccio
DettagliFORMAZIONE OBBLIGATORIA RESPONSABILE SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) E ADDETTO SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (ASPP) Modulo base A
FORMAZIONE OBBLIGATORIA RESPONSABILE SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) E ADDETTO SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (ASPP) Modulo base A Comparto: Sicurezza aziendale Codice: 1911023 Descrizione
DettagliPagina 1 di 11. Articolo CDS Infrazione Sanzione Punti Sanzioni accessorie NOVITA'
Pagina 1 di 11 Art. 40 - c. 5 e 6 e art. 146 - c. 2 2 Superare la strisce trasversali continue e discontinue Art. 40 - c. 8 e art. 146 - c. 2 Superare la striscia longitudinale continua Art. 40 - c. 9
DettagliPREMESSA Leggere il presente manuale prima di qualsiasi operazione ISTRUZIONI ORIGINALI Prima di iniziare qualsiasi azione operativa è obbligatorio le
MANUALE USO E MANUTENZIONE c.i v r e f m o Aerografo con serbatoio a chiusura autoclave Art. A162DS ISTRUZIONI ORIGINALI PREMESSA Leggere il presente manuale prima di qualsiasi operazione ISTRUZIONI ORIGINALI
DettagliVietato usare il disco per lisciare superfici
Divieto generico Vietato fumare Vietato l'uso di questo ascensore alle persone Vietato bere acqua non potabile Divieto di transito ai pedoni Vietato ostruire il passaggio Vietato appoggiare carichi pesanti
DettagliCollaudo di macchine e impianti meccanici
Collaudo di macchine e impianti meccanici 1 2 Il presente opuscolo si rivolge ai fabbricanti e ai responsabili dell immissione sul mercato di macchine e impianti meccanici e descrive i pericoli partico
DettagliModulo 6: La segnaletica di sicurezza
Modulo 6: La segnaletica di sicurezza La segnaletica svolge un ruolo importante ai fini della sicurezza: un giusto segnale trasmette immediatamente un messaggio che da indicazioni in merito a divieti,
Dettagli