LUCA SCALVEDI FRANCESCO LA GRASSA ARCHITEITURA E URBANISTICA FRA RO A E LA SICILIA NELLA PRIMA

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1 LUCA SCALVEDI FRANCESCO LA GRASSA ARCHITEITURA E URBANISTICA FRA RO A E LA SICILIA NELLA PRIMA ETA' DEL NOVECENTO

2 Università IUAV di Venezia S.B.D. A 1257 BIBLIOTECA CENTRALE

3 Luca Scalvedi FRANCESCO LA GRASSA ARCHITETTURA E URBANISTICA FRA ROMA E LA SICILIA NELLA PRIMA METÀ DEL NOVECENTO IST\TUTO UNIVERSlTARIO ARCHITETIURA ---VENEZIA AREA SERVIZI BIBU06RAFICI E DOCUMENTALI BI B L4:.l' E e A e ENTRALE INV j_b2!5 Editrice Librerie Dedalo

4 INDICE V PREMESSA Origini, strumenti, temi, obiettivi della ricerca sull'opera di Francesco La Grassa PARTE ROMA 2 Il vento dell'arte Nuova e la permanenza della storia. Roma inizi Novecento 7 Il concorso al comune di Roma e il maestro Basile 12 Cavalcavia sul Muro Torto e Mercati Generali all'ostiense 21 Committenti e compagni d'arte 36 Disegno urbano, esposizioni e concorsi di architettura 41 Primo dopoguerra PARTE TRAPANI 56 Trapani, Liegi del sud 61 Nuova Trapani: architettura domestica e celebrativa come immagine di autoaffermazione individuale 92 Incarichi per il comune di Trapani 99 Architetture per lo svago 105 Chiesa e palazzo 125 Case trapanesi degli anni Venti PARTE 3. RAGUSA, NOTO ( ) E GLI ULTIMI ANNI 147 Piano regolatore di ampliamento e risanamento di Ragusa 162 Piano regolatore di ampliamento e risanamento di Noto 182 Noto Marina 194 Opere per Noto 219 Concorsi nazionali degli anni Trenta 224 Ultimi anni e la «Prospettottica» 239 Note 249 Regesto delle opere e dei progetti 267 Bibliografia 287 Fonti delle immagini lii

5 Francesco La Grassa (Trapani Roma 1952) è fra I più qualificati protagonisti dell'architettura m Sicilia nei pnm1 decenni del Novecento. Attivo prmc1palmcntc a Trapani, Ragusa e Noto, realiua alcuni significativi manufatti anche a Roma, dove lavora nell'ufficio tecnico capitolino dal 1906 al 1923., Architetto e ingegnere, spazia con versatilità m diversi campi, dall'ed1liz1a pubblica e pnvata alle arti decorattve, dalla tecnica delle costruzioni all'urbanistica sino agli studi d1 rappresentazione dei corpi nello spazio con la teoria della Prospettottica. La sua opera mdaga i materiali stilistici e i s1mbohsm1 della tradizione Inscrivendosi fra le più controverse e singolari espressioni dell'insegnamento di Ernesto Basile e della lunga parabola maniensta che segna la produzione architettonica nell'isola fra le due guerre. Lo studio esamina anzitutto 1 progetti per le ab1taz1om, residenze che innescano un legame d1 polisemica continuità con la stona e d1 serena raz1onahtà nelle forme e nell'uso. Case romane: la part1colantà f1guralc-morfolog1ca del villino Simom, fra 1 ran esempi d1 Arte Nuova nella Capitale insieme alle opere di Ernesto Basile e Giuseppe Sommaruga; le moderne invenzioni nel villino Borgese, li classicheggiante villino Cir1nc1one e la sontuosa razionalità dt villa Migliore. Case trapanesi: la logica compositiva d1 casa La Barbera, 11 virtuosismo decorativo in villa Laura d'ali, l'esuberanza stilistica di casa Ferrante, la fusione architettura-ambiente nei villini Barresi e Ricevuto, l'elegante composteua di casa Montalto. Francesco La Grassa disegna anche importanti ed1fic1 speciahst1c1: l'esteso complesso dei Mercati Generalt a Roma in via Ostiense e 11 palazzo delle poste d1 Trapani, l'opera.. simbolista" più coerente, esi1o d1 un progetto integrale curato nel minimo dettaglio. Perfeziona la ncerca sintattica sul telaio m cemento armato e gh studi iconografici sul piano d1 facciata contenuto da due volumi turrit1 nella casina delle palme e nel caffè nstarante Miramare, centralttà del lungomare trapanese e della costa netina. Interviene a Noto ampliando due edifici di Vincenzo Sinatra, Il convento da San Domenico, adattato con equilibrio a polo scolastico, e Palazzo Ducezio, oggetto di una delicata sopraelevazione. Come urbanista redige piani regolatori per Ostia, Trapani e la Sicilia onentale, mai avari spazialmente, m stretto rapporto con la prefigurazione architettonica. Dal recupero della marina di Trapam, che affianca nella sua concezione le più evolute esperienze italiane dci pnmi anni Venti, alle intuiz1om apphcatc nel piano regolatore d1 ampliamento e risanamento della ctttà d1 Ragusa, nuova prefettura che diviene un laborato~io del moderno negh anm Trenta, sino al plano d1 Noto e dantorm, che resta m buona parte sulla carta nel tentativo impossibile di coniugare teorie sul diradamento, richieste del Regime e aspettative di crescita locale con un impianto esemplare dell'urbanistica tardo barocca Luca Scalvedi è architetto e professore a contratto In progettazione presso la Prima Facollà di Architettura di Roma "Ludovico Quaroni". Ha realizzato edifici in italia e all'estero che hanno avuto diversi riconoscimenti fra i quali nel Premio lnarch Opera Prima. Suol progetti sono apparsi su periodici di architettura, in mostre e convegni. Nel 2001 pubblica Dentro la casa (Diagonale editore), un testo sul progetto dell'alloggio negli anni Novanta È autore di allii saggi e artjcoh m particolare sulla città, sul progetto dell'abitaz1one e dell'edllizla scolastica 26,00 9 JUlLl ISBN