Schema di Redazione del Parere Penale

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1 Schema di Redazione del Parere Penale 1 L argomentazione giuridica deve seguire le cadenze del sillogismo aristotelico (si veda dispensa Il sillogismo nel mondo del diritto ). 1) Incipit: illustrazione delle problematiche sottese alla fattispecie ed individuazione delle questioni controverse che emergono dalla traccia. Ad. es. La fattispecie oggetto di parere involge la tematica del oppure Per la risoluzione della fattispecie oggetto di parere, occorre stabilire se la condotta posta in essere da Tizio possa essere astrattamente inquadrata nel reato di, ancora I fatti illustrati nella traccia impongono la necessità di verificare l esatto ambito di applicazione di ). NB: se la traccia richiede dei PBC (= Premessi brevi i cenni) su un istituto giuridico preciso, cominciare immediatamente la disamina di esso (ad es. PBC sul reato di cui all art. 349 c.p. Risponde del delitto di violazione dei sigilli, ai sensi del 349 c.p. chiunque viola i sigilli ) Se i PBC sono generici e lasciati all individuazione del candidato, sarà allora necessario un brevissimo Incipit che giustifichi la scelta effettuata. E infatti di vitale importanza esplicitare sempre ogni passaggio logico. Premessa Maggiore 2) Disamina generale della questione e delle possibili norme di riferimento. Nel caso si tratti di singolo/i reato/i, procedere alla sua/loro analisi nel modo seguente. Usando le massime giurisprudenziali presenti nel codice annotato individuare per ciascuna fattispecie criminosa: a) articolo di riferimento ( es. ai sensi dell art. x risponde del reato di ); b) collocazione sistematica nel Codice Penale, tipo di delitto o contravvenzione; c) bene giuridico tutelato (o ratio incriminatrice); d) natura del reato (es. di danno/pericolo; mera condotta/evento, reato a concorso necessario); e) soggetto attivo (specificare se reato comune o proprio), soggetto passivo;

2 f) fatto materiale (condotta, evento e nesso di causalità, reato omissivo); g) elemento soggettivo (dolo generico, dolo specifico, colpa) h) consumazione e configurabilità del tentativo; i) trattamento sanzionatorio; j) condizione di procedibilità; 2 3) Riferimento al diritto vivente. Esame sintetico delle questioni affrontate dalla giurisprudenza, sempre con riferimento al caso di specie, e segnalazione di eventuali contrasti e tesi contrapposte. Ove conosciute, inserire anche teorie dottrinali. Se opportuno, far precedere un fugace riferimento al fatto, in modo da rendere sempre concreta e puntuale l analisi complessiva. Premessa Minore 4) Disamina ed interpretazione del fatto concreto e sua sussunzione nell ambito delle norme precedentemente illustrate e interpretate. Spiegare le ragioni dell inquadramento del caso in una fattispecie legale piuttosto che nell altra o dell adesione ad un orientamento piuttosto che ad un altro, in modo da rispettare il metodo dialettico nello svolgimento del parere. 5) Illustrazione della massima che si attaglia al caso de quo (massima di rinforzo del sillogismo) - da citare eventualmente in modo testuale che avvalora la sussunzione effettuata. Conclusioni 6) Conclusioni. Introdotte ad esempio da raccordi come Alla luce delle considerazioni svolte può concludersi che. Stabilire la sussistenza della penale responsabilità a carico del/i soggetto/i individuati nella traccia. Individuare eventuali circostanze aggravanti o attenuanti, cause di non punibilità Se del caso, fare riferimento alla presenza o meno della condizione di procedibilità (che potrebbe condizionare la punibilità, se mancante) e ad una eventuale responsabilità civile.

3 3 Istruzioni per una corretta analisi della fattispecie oggetto di parere penale 1) Esame della struttura del reato. - Fatto tipico (condotta/soggetti, evento, nesso di causalità), occorre chiedersi se il fatto tipico è stato realizzato in tutti i suoi elementi, ed in caso positivo, se il fatto tipico, così realizzato, sia idoneo a ledere il bene giuridico protetto dalla norma incriminatrice, alla luce del principio di offensività, il cui referente normativo è, secondo la tesi prevalente, l art. 49 c.p. Il fatto, invero, potrebbe essere tipico, ma inoffensivo, venendo meno il substrato oggettivo del reato. Stare particolarmente attenti in caso di reato omissivo improprio (nato dalla combinazione dell art. 40 II comma c.p. con la norma di parte speciale) perché occorre riservare uno spazio adeguato alla disamina della posizione di garanzia a livello di fatto tipico, con rapidi cenni alla causalità omissiva cd. ipotetica (rif. Sentenza Franzese). Parimenti, in caso di reato colposo, occorrerà includere già a livello di fatto tipico la violazione della norma cautelare (con individuazione dell oggetto del dovere di diligenza in caso di colpa generica, alla luce della cd. doppia misura della colpa; sottolineare anche il doppio nesso che corre tra condotta ed evento e tra colpa ed evento, principio della concretizzazione del rischio e del comportamento alternativo lecito). - Antigiuridicità, verificare l esistenza di scriminanti, anche putative di cui all art. 59 c.p., che rendono il fatto lecito per l intero ordinamento giuridico (e per tutti gli eventuali concorrenti). In caso positivo, valutare la sussistenza di un eccesso ex art. 55 c.p. - Elemento soggettivo, indagare in ordine alla colpevolezza, intesa come possibilità di muovere un rimprovero al soggetto a titolo di dolo o di colpa, e alle eventuali cause di esclusione della colpevolezza o cd. scusanti, che restano circoscritte in capo al

4 soggetto agente, non elidendo né la carica antigiuridica del fatto, né estendendosi agli eventuali concorrenti nel reato. Riflettere anche su eventuali errori sul fatto ex art. 47 c.p. o sulla norma penale ex art. 5 c.p. 4 NB: se il fatto tipico può essere astrattamente ricondotto in più norme incriminatrici, verificare se si verta in un caso di concorso apparente di norme (da risolvere con i criteri di specialità ex art. 15 c.p., di sussidiarietà o assorbimento) o di concorso formale. 2) Esaminare se il reato è giunto a consumazione o è stata realizzata solo la forma tentata ex art. 56 c.p. (si ponga mente, in tale ultimo caso, ai requisiti della idoneità e in equivocità degli atti). Verificare l eventuale presenza della continuazione con conseguente applicabilità del cumulo giuridico delle pene, in base all art. 81 c.p. 3) Esaminare la presenza di circostanze o cause di esclusione della pena, al fine di valutarne l eventuale estensione ai compartecipi in caso di concorso di persone nel reato. Ricordarsi che in base all art. 69 c.p. il bilanciamento tra circostanze eterogenee, non è un calcolo algebrico (ma può risolversi solo in un giudizio di equivalenza, prevalenza o sub valenza). Prestare particolare attenzione alla recidiva e al suo bilanciamento con altre circostanze ex art. 99 c.p. 4) In caso di più soggetti protagonisti della fattispecie concreta, occorre altresì verificare la configurabilità di un concorso tra loro. In ipotesi sussista la configurabilità dell art. 110 c.p., si tengano presenti due particolari fattispecie ricorrenti in caso di concorso: - il mutamento del titolo in caso di concorso nel reato proprio ex art. 117 c.p. - il concorso cd. anomalo ex art. 116 c.p. per il reato diverso commesso da taluno dei concorrenti. 5) Condizione di procedibilità del reato e prescrizione. In caso di reato procedibile a querela, verificare se è stata presentata o meno. Se nulla risulta, è lecito supporre non sia stata presentata.

5 Computare il termine di prescrizione (tenendo conto di eventuali atti interruttivi) e individuare il relativo dies a quo. 5 Elisabetta Patrito