RIQUALIFICAZIONE PARCO VIALE TANINI Q3 COD.OP PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE TECNICA

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2 RIQUALIFICAZIONE PARCO VIALE TANINI Q3 COD.OP PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE TECNICA INDICE PREMESSA pag. 2 DEI LUOGHI Analisi descrittiva.. pag. 2 Foto aerea.. pag. 3 Planimetria catastale. pag. 3 Estratto previsioni RU.. pag. 4 CENNI STORICI... pag. 4 INDICAZIONI PROGETTUALE Analisi descrittiva. pag. 5 Elenco delle lavorazioni. pag. 6 Tempi di esecuzione pag. 6 Disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro.. pag. 6 Piano di manutenzione e oneri di gestione... pag. 6 1

3 PREMESSA Il Consiglio Comunale, in data , ha approvato la deliberazione n. 140/192 avente ad oggetto Piano Esecutivo di Gestione 2016/2018. Per l intervento in oggetto l Amministrazione Comunale ha stanziato l importo di Euro (tipo di finanziamento cod. 02) per RIQUALIFICAZIONE PARCO VIALE TANINI Q3 COD.OP Il gruppo di lavoro per la progettazione è stato individuato con Ordine di Servizio n.45 del 29 settembre 2016 dal R.U.P. Ing. Mirko Leonardi. La presente proposta progettuale, avente ad oggetto la riqualificazione del parco del viale De Tanini al Galluzzo, si propone la realizzazione di un impianto di illuminazione lungo uno dei vialetti pedonali interni, adiacente la parte confinante con la sponda del torrente Ema. Tale proposta è finalizzata alla messa in sicurezza dell area stessa, in quanto la parte del parco interessata dall intervento risulta priva di illuminazione, non garantendo quindi la salvaguardia e l incolumità dei fruitori durante le ore serali e/o notturne all interno dell area. Oltretutto quella parte del parco è resa ancora più buia dalle chiome delle molte piante di alto fusto che sovrastano l intero tratto. Analisi descrittiva STATO ATTUALE DEI LUOGHI Il Parco del Viale De Tanini è posizionato lungo la sponda destra del torrente Ema a ovest e il viale Silvani a est, fra Piazza Don Pietro Puliti a nord e la confinante area a verde di via B. Migliorini a sud, al quale è collegato attraverso un passaggio pedonale. All interno dell ampia fascia verde si trovano anche alcuni impianti sportivi comunali, nella fattispecie un campo di calcio e un campo di calcetto, un area cani nella parte nord (le strutture sono separate dal parco da una recinzione), un area adibita a campo da tennis e una pista di pattinaggio. Nella parte centrale ci sono varie strutture, alcune in legno altre in muratura, al cui interno si trovano gli spogliatoi, a uso dei fruitori del campo di calcio, e altre adibite a usi diversi. Nella porzione meridionale del parco si trova anche un area giochi, attrezzata con diverse tipologie di dotazioni per le diverse fasce di età. L intera area è ricca di alberi di varie specie e dimensioni, quali pioppi, frassini, carpini, olmi, tigli, ecc.. 2

4 Foto aerea Estratto piano strutturale e vincoli Tav.1 Vincoli: DM 254 del 15 ottobre Zona adiacente la Certosa del Galluzzo sita nei comuni di Firenze, Scandicci e Impruneta. 3

5 Tav.2 Invarianti: Invariante PCTP Art.3 - 'Aree sensibili' gia' vulnerate da fenomeni di esondazione e soggette a rischio idraulico; PCTP Art.10 - Ambiti di reperimento per l'istituzione di parchi, riserve e aree naturali protette di interesse locale L.R. 49/95; zona a prevalente o esclusiva funzione agricola; invariante i fiumi e le valli. Tav.7 Sistema territoriale: sistema di valle, sub-sistema dei fiumi Arno e Greve e del torrente Ema. Estratto previsioni RU - sub-sistema dei fiumi Arno, Greve e del torrente Ema - verde pubblico/parchi - area per impianto sportivo (servizi pubblici) CENNI STORICI Oltre alla sistemazione a verde della piazza principale, l abitato del Galluzzo, a partire dagli anno 60, ha visto sorgere una vasta area a giardini pubblici, dotati di impianti sportivi vari, in una lunga striscia di terra che costeggia, sulla riva destra del fiume Ema, il nuovo quartiere residenziale sorto in attuazione del programma edilizio della legge 167. Lungo l asse viario di via Dei Tanini, che scorre parallelo con il torrente e via Gherardo Silvani, è stato realizzato un moderno parco lineare, che 4

6 alterna impianti sportivi, affacci sul torrente e belle vedute verso il complesso della celebre certosa. INDICAZIONI PROGETTUALI Analisi descrittiva La presente proposta progettuale, avente ad oggetto la riqualificazione del parco del viale De Tanini al Galluzzo, si propone la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione lungo uno dei viali pedonali interni, adiacente la parte confinante con la sponda del torrente Ema, interessando tale tratto per circa 600 metri. Il progetto riguarderà tutto l intero viale, che inizia dalla parte nord del parco e si rivolge verso sud, terminando all inizio del giardino realizzato successivamente al parco, prospiciente via Devoto. Come riportato in precedenza, la realizzazione dell impianto di illuminazione è finalizzato alla messa in sicurezza dell area, in quanto il parco, nella parte vicino al torrente Ema, risulta privo di illuminazione pubblica, non garantendo quindi la salvaguardia e l incolumità dei fruitori durante le ore serali e/o notturne, inoltre quella parte del parco è resa ancora più buia dalle chiome delle molte piante di alto fusto che sovrastano l intero tratto. Si prevede di installare n. 32 corpi illuminanti, equipaggiati con lampade a LED, a avanzata tecnologia e alta efficienza, che non disperdono la luce verso il cielo (cut-off), nel rispetto della Legge della Regione Toscana n. 37 del 2000, i quali permettono inoltre un risparmio notevole di energia elettrica, di cui 5 con regolazione ottica asimmetrica, mentre i restanti con regolazione rotosimmetrica, tutti con sistema di mezzanotte virtuale a bordo. Elenco delle lavorazioni Le lavorazioni previste nel presente appalto sono costituite essenzialmente da: - predisposizione e perimetrazione dell area di cantiere; 5

7 - realizzazione degli scavi per il passaggio della canalizzazione e dei cavi necessari all impianto, oltre che per gli alloggiamenti dei pali per i corpi illuminanti; - Posa dei manufatti necessari al completamento dell opera; - realizzazione degli impianti e successiva posa dei corpi illuminanti; - verifica della funzionalità dell impianto; - ripristino dei luoghi e smobilitazione area di cantiere Per gli interventi previsti, dovranno essere acquisiti, prima dell approvazione del progetto esecutivo, i relativi nulla osta, poiché l area interessata è soggetta a vincolo paesaggistico - DM 254 del 15 ottobre Zona adiacente la Certosa del Galluzzo sita nei comuni di Firenze, Scandicci e Impruneta (D.Lgs. 22 gennaio 2004, n.42 recante «Codice dei beni culturali e del paesaggio», art. 146 e art. 159 ed il D.P.C.M. 12 dicembre 2005 Individuazione della documentazione necessaria alla verifica della compatibilità paesaggistica degli interventi proposti). Tempi di esecuzione Il tempo previsto per dare compimento alle lavorazioni indicate nel presente progetto è stimato in centoventi (120) giorni. Disposizioni in materia di sicurezza Per quanto concerne l ottemperanza alle normative previste dalla D.lgs n.81/08, in materia di sicurezza nei cantieri di lavoro, si precisa che le opere di cui trattasi potrebbero prevedere la contestualità di più imprese nell ambito dello stesso cantiere di lavoro. Il maggiore rischio per la sicurezza è l interferenza con i numerosi fruitori del giardino, vista soprattutto la presenza di un area ludica piuttosto frequentata, alcune aree adibiti a gioco di calcio e calcetto, oltre a altri spazi destinati allo svago e divertimento, attività che sicuramente determinano un maggiore transito pedonale all interno del parco. Si ritiene pertanto che per l esecuzione dei lavori debba essere prevista la chiusura parziale o totale delle aree del giardino soggette a intervento, mantenendo comunque accessibile e in sicurezza le zone escluse dai lavori. Si fa comunque presente che il progetto tiene conto delle lavorazioni e precauzioni necessarie per l esecuzione dell intervento con il giardino aperto al pubblico e quindi con la presenza di fruitori. Nel caso l intervento fosse realizzato da una sola impresa, prima di procedere all esecuzione dei lavori la Ditta dovrà presentare apposito Piano Sostitutivo della Sicurezza. Piano di manutenzione ed oneri di gestione VEDI DI SEGUITO ALLEGATO 6

8 IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA COMUNE DI FIRENZE RIQUALIFICAZIONE RELAZIONE TECNICA PARCO DI PROGETTO VIALE TANINI PROGETTO ESECUTIVO Codice Opera PIANO DI MANUTENZIONE 00 Emesso Descrizione Data Cod.Opera N Documento N Pag. elaborato 14

9 SOMMARIO 1 GENERALITA PREMESSA LEGGI E REGOLAMENTI DOCUMENTAZIONE TECNICA ELENCO DEGLI IMPIANTI E DEI COMPONENTI SCHEDE ANAGRAFICHE DEI COMPONENTI SPECIFICHE TECNICHE SCHEMI ELETTRICI ED ELABORATI GRAFICI MANUALI D USO MANUALI E SCHEDE DI MANUTENZIONE NORME DI SICUREZZA OPERATIVITA ELENCO IMPIANTI E COMPONENTI SCHEMI TIPICI DI FREQUENZE MANUTENTIVE...12 Pagina 2

10 1 GENERALITA 1.1 PREMESSA Il piano di manutenzione è il documento complementare alla relazione di progetto che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati esecutivi effettivamente realizzati, l attività di manutenzione dell intervento al fine di mantenere nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l efficienza ed il valore economico. Le apparecchiature e i componenti degli impianti elettrici, civili, industriali e terziario, sono costruiti per funzionare correttamente anche nelle più gravose condizioni di esercizio ed in ambienti particolarmente pesanti. La regola d arte discende da una corretta progettazione, scelta e installazione di componenti idonei. Non è però sufficiente avere progettato e costruito un impianto a regola d arte, poiché qualsiasi componente, anche se utilizzato correttamente, non può mantenere invariate nel tempo le proprie prestazioni e caratteristiche di sicurezza. Gli impianti vanno tenuti nelle migliori condizioni di esercizio e di funzionalità con una corretta manutenzione: la trascuratezza di tale criterio può portare a disservizi gravi, prolungati e improvvisi. In particolare l impianto elettrico correttamente esercito è in grado di dare sempre il massimo delle sue prestazioni nominali e di affrontare tranquillamente situazioni transitorie di sovraccarico, sovratensione, disturbi, guasti ecc. Fra le cause di guasto di un impianto elettrico o di parti o componenti di questo, si ricordano le seguenti: deterioramento dei contatti mobili; deterioramento delle giunzioni; inquinamento, corrosioni; vibrazioni, urti; funzionamento in condizioni più onerose di quelle di progetto. Fra le varie cause la più frequente è però quella di cedimento dell isolamento, che nello svolgimento della sua funzione è soggetto costantemente o saltuariamente a condizioni che lo possono deteriorare e invecchiare, tra le quali si ricordano: polvere e sporcizia; inquinamento atmosferico, umidità, calore; sovratensioni accidentali; sollecitazioni meccaniche impreviste, sollecitazioni a fatica. Il degrado dell isolamento e dei componenti dell impianto elettrico, che portano poi al loro cedimento, è di solito rilevabile con ispezioni, controlli, misure e prove ed è quasi sempre rimediabile con azioni di ordinaria manutenzione. Pagina 3

11 In definitiva, i principali obiettivi della manutenzione sono: conservare le prestazioni e il livello di sicurezza iniziale dell impianto contenendo il normale degrado ed invecchiamento dei componenti; ridurre i costi di gestione dell impianto evitando perdite per mancanza di produzione a causa del deterioramento ed invecchiamento dei componenti; rispettare le disposizioni di legge. 1.2 LEGGI E REGOLAMENTI Disposizioni legislative di sicurezza il D.Lgs n 81 del 09/04/08 : attuazione legge n 123 del 03/08/07 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro). D.Lgs n 106 del 03/08/09 Disposizioni integrative e correttive del D.Lgs n 81/08 Disposizioni legislative per l impiantistica la Legge n 186 del 01/03/68 : disposizioni concernenti la produzione di apparecchiature, materiali, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici; la Legge n 791 del 18/10/77 : attuazione delle direttive del consiglio della Comunità Europea (n.72/23/cee) relative alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico; il D.M. n 37 del 22/01/08 : riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici; il D.P.R. 103/96 : barriere architettoniche. Direttive: Direttiva compatibilità elettromagnetica...: 2004/108/CE Direttiva bassa tensione...: 2006/95/CE Direttiva sui rifiuti elettrici ed elettronici...: RAEE 200/96 Direttiva regolamentazione rifiuti pericolosi...: ROHS 2002/95 Direttiva sul risparmio energetico...: 2005/32/CE Direttiva sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (radiazioni ottiche artificiali)...: 2006/25/CE Disposizioni locali Legge Regionale n 39/2005 : Norme per la prevenzione dell inquinamento luminoso ; Delibera comunale 923/ : Inquinamento luminoso Comune di Firenze ; Pagina 4

12 Delibera comunale 2009/G/00517 del 23/10/2009 : Piano delle luce Comune di Firenze, Allegato A Disciplinare tecnico degli impianti di illuminazione pubblica; P.G.T.U. : Piano generale urbano del traffico Comune di Firenze. Altro Nuovo Codice della Strada; Regolamento di esecuzione ed attuazione le norme e tabelle UNEL le disposizioni Telecom, Toscana Energia ed ENEL; le prescrizioni dell ASL e degli altri ENTI ispettivi competenti; i regolamenti e le prescrizioni comunali. Normative di impianto elettrico Tutte le norme CEI ultima edizione e successive integrazioni con particolare riferimento a : Norma CEI Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo. Norma CEI Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Dimensionamento degli impianti in relazione alle tensioni. Norma CEI 64-7 Impianti elettrici di illuminazione pubblica e similari. Norma CEI 64-8/1 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Parte 1 : oggetto, scopo e principi fondamentali. Norma CEI 64-8/2 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Parte 2 : definizioni. Norma CEI 64-8/3 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Parte 3 : caratteristiche generali. Pagina 5

13 Norma CEI 64-8/4 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Parte 4 : prescrizioni per la sicurezza. Norma CEI 64-8/5 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Parte 5 : scelta e installazione dei componenti elettrici. Norma CEI 64-8/6 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Parte 6 : verifiche. Norma CEI 64-8/7 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Parte 7 : ambienti e applicazioni particolari. Normative di applicazione del prodotto di illluminazione: Illuminazione stradale Selezione delle categorie illuminotecniche...: UNI Illuminazione stradale Requisiti prestazionali...: UNI EN Illuminazione stradale Calcolo delle prestazioni...: UNI EN Illuminazione stradale Metodi di misura delle prestaz. fotometriche...: UNI EN Luce e illuminazione - Misurazione e presentazione dei dati fotometrici di lampade e apparecchi di illuminazione Parte 1: Misurazione e formato di file...: UNI EN Luce e illuminazione - Misurazione e presentazione dei dati fotometrici di lampade e apparecchi di illuminazione Parte 2: Presentazione dei dati per posti di lavoro in interno e in esterno : UNI EN Luce e illuminazione - Caratterizzazione fotometrica degli apparecchi di illuminazione a LED : UNI EN Normative generali di costruzione del prodotto di illuminazione ed apparati tecnologici: Apparecchi di illuminazione Prescrizioni generali e prove...: CEI EN App. di illuminazione Apparecchi fissi...: CEI EN App. di illuminazione Apparecchi illuminazione stradale...: CEI EN Compatibilità elettromagnetica (EMC)...: CEI EN Apparecchiature per illuminazione generale: prescrizioni di immunità EMC: CEI EN Sicurezza fotobiologica delle lampade e sistemi di lampade...: CEI-EN 62471(ed. 2009) Limiti e metodi di misura delle caratteristiche di radio disturbo...: CEI EN Pagina 6

14 Unità di alimentaz. di lampada Prescrizioni generali e di sicurezza...: CEI EN Unità di alimentaz. di lampada Unità elettroniche per moduli LED...: CEI EN Alimentatori elettronici alimentati in AC o DC per moduli LED Prescrizioni di prestazione : CEI EN Normative specifiche di costruzione del prodotto di illuminazione: Moduli LED per alimentazione generale Specifiche di sicurezza...: CEI EN Gradi di protezione degli involucri...: CEI EN Gradi di protezione degli involucri contro impatti meccanici...: CEI EN Prove di affidabilità Prove di conformità per tassi di guasti...: CEI EN Portalampade eterogenei Connettori per moduli LED...: CEI EN Spine e prese per uso industriale Prescrizioni generali...: CEI EN Trasmissione di segnali su reti elettriche Prescrizioni generali...: CEI EN Normative di applicazione dei sostegni per l illuminazione: Pali per l illuminazione...: UNI EN Per quanto concerne la scelta dei materiali si prescrive quanto segue : tutti i materiali e gli apparecchi impiegati negli impianti elettrici devono essere adatti all ambiente in cui sono installati e devono essere tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all umidità, alle quali possono essere esposte durante l esercizio; tutti i materiali devono avere caratteristiche e dimensioni tali da rispondere alle norme CEI attualmente in vigore; i materiali e gli apparecchi per i quali è prevista la concessione del Marchio Italiano di Qualità devono essere muniti del contrassegno IMQ; tutti i componenti devono inoltre essere dotati di marcatura CE apposta dal costruttore dell apparecchio, che attesta la rispondenza alle direttive Comunitarie. Pagina 7

15 2 DOCUMENTAZIONE TECNICA 2.1 ELENCO DEGLI IMPIANTI E DEI COMPONENTI Contiene l elenco degli impianti e dei componenti assoggettati a manutenzione ed altre informazioni quali, ad esempio, se gli interventi sono affidati alla squadra di manutenzione interna o ad una ditta esterna e alla specializzazione a cui far riferimento. 2.2 SCHEDE ANAGRAFICHE DEI COMPONENTI Le schede anagrafiche dei componenti contengono le informazioni relative al costruttore, l anno di costruzione, e le caratteristiche elettriche o meccaniche del componente. Le schede anagrafiche dovranno riguardare almeno i seguenti componenti: Quadri di bassa tensione; Interruttori di bassa tensione; Apparecchi di illuminazione e relativi accessori e componenti. 2.3 SPECIFICHE TECNICHE Queste specifiche (elettriche, meccaniche, termiche ed elettroniche), costituiscono un capitolato a cui si deve far riferimento per il mantenimento dell impianto. Le specifiche garantiscono in particolare, il rispetto di determinate caratteristiche di sicurezza, normalizzazione e funzionalità. Le specifiche devono essere aggiornabili con tempestività, ove necessario. 2.4 SCHEMI ELETTRICI ED ELABORATI GRAFICI Costituiscono la base per ogni intervento di manutenzione degli impianti, fornendo la rappresentazione grafica e la collocazione nell intervento delle parti da manutenere; devono essere tenuti costantemente aggiornati. Pagina 8

16 2.5 MANUALI D USO I manuali d uso, forniti dai costruttori, contengono le informazioni relative alla taratura, alla messa in servizio, ad un uso corretto ed alla conservazione del singolo componente dell impianto. Tali manuali devono trovarsi ed essere archiviati e disponibili all uso presso gli uffici tecnici competenti per la gestione dell impianto realizzato. 2.6 MANUALI E SCHEDE DI MANUTENZIONE I manuali di manutenzione si riferiscono, unitamente alle particolari e diverse unità tecnologiche, alle caratteristiche dei materiali o dei componenti interessati, le indicazioni necessarie per la corretta manutenzione nonché per il ricorso ai centri di assistenza e/o di servizio. Generalmente i manuali di manutenzione sono costituiti da schede contenenti le seguenti informazioni: la descrizione dettagliata delle operazioni elementari da eseguire su ogni parte di impianto, apparecchiatura o componente e le modalità alle quali attenersi circa l effettuazione delle prove, misure ispezioni; la descrizione delle risorse necessarie per l intervento manutentivo; il livello minimo e la frequenza delle prestazioni; le anomalie riscontrabili; le manutenzioni eseguibili direttamente dall utente; le manutenzioni da eseguire a cura di personale specializzato. 2.7 NORME DI SICUREZZA Le norme di sicurezza per l esecuzione della manutenzione sono documenti elaborati in conformità alle norme tecniche e alle leggi vigenti. Possono essere sviluppate da imprese che svolgono attività di manutenzione, oppure dalla stessa azienda Committente. Le Norme di sicurezza forniscono: Pagina 9

17 prescrizioni e modalità tecniche ed operative per l esecuzione in sicurezza di attività sugli impianti elettrici, in prossimità degli stessi; attrezzature necessarie a svolgere il lavoro; dispositivi di protezione individuale (DPI) da adottare in relazione al rischi elettrico e a rischi di altra natura. Per gli impianti elettrici utilizzatori, categoria prevalente dell intervento in oggetto, la norma CEI 64-8/3 all art afferma: deve essere fatta una valutazione della frequenza e della qualità della manutenzione che si può ragionevolmente prevedere nel corso della vita prevista dell impianto in modo che: possano essere compiute facilmente in sicurezza tutte le verifiche periodiche, le prove e le operazioni di manutenzione e di riparazione che si prevede siano necessarie; sia assicurata l efficacia delle misure di protezione richieste per la sicurezza; sia adeguata l affidabilità dei componenti elettrici che permetta un corretto funzionamento dell impianto; Le norme non descrivono nel dettaglio le operazioni di manutenzione da eseguire sugli impianti elettrici e nemmeno la loro frequenza; spetta all utente dell impianto, o ad un tecnico da lui incaricato, di individuare, in funzione delle caratteristiche dell impianto e delle esigenze dell utente, le opportune operazioni di manutenzione e la relativa frequenza. I costruttori pongono in commercio i loro prodotti accompagnandoli con informazioni relative anche alla manutenzione. Secondo l importanza e la complessità del prodotto, queste informazioni sono contenute sul catalogo tecnico (fornito su richiesta), oppure sul manuale di istruzioni. Le stesse norme CEI impongono al costruttore di fornire tali informazioni, quando necessarie. Pagina 10

18 3 OPERATIVITA 3.1 ELENCO IMPIANTI E COMPONENTI La totalità degli impianti tecnologici è costituita dagli impianti elettrici ed elettronici di illuminazione. La suddetta categoria specialistica è di per sé legata all obbligo di esecuzione da parte di installatori aventi i requisiti di Legge. Pertanto, in considerazione dell importanza ai fini della sicurezza delle persone e delle cose, l intero impianto elettrico ed ogni suo componente, rientra nei requisiti e possiede le prerogative necessarie per essere considerato nel piano di manutenzione. Di seguito sono elencate le parti costituenti l intero impianto, diviso per categorie, aventi differenti caratteristiche, di conseguenza, controlli, verifiche e interventi. A. Impianti affidati al Gestore e Manutentore del Servizio di Illuminazione Pubblica Impianto elettrico distribuzione illuminazione, costituito da: quadri BT di ricezione e distribuzione, contenenti le apparecchiature di comando e protezione dei circuiti elettrici; complesso delle condutture e conduttori (canalizzazioni, tubazioni, cavi); apparecchi utilizzatori (prese, apparecchi di illuminazione, interruttori, pulsanti ecc.). Pagina 11

19 3.2 SCHEMI TIPICI DI FREQUENZE MANUTENTIVE Si riporta di seguito tabella identificativa degli elementi tipici di impianto: 01 Quadro di distribuzione Armadio di comando e protezione Apparecchiature 02 Rete elettrica di distribuzione Linee di alimentazione 03 Impianti di messa a terra Sistema di dispersione Sistema di equipotenzializzazione Conduttori di protezione 04 Apparecchio illuminante Corpo dell'apparecchio Lampade / moduli led 05 Sostegni Pali e sistemi di attacco a palo del corpo illuminante di distribuzione Pagina 12

20 IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA Verifica 01 Quadro di distribuzione Armadio di comando e protezione Verifica funzionale involucro Annuale Verifica funzionale chiusura a chiave della portella Annuale Verifica del grado di isolamento interno ed esterno Annuale Apparecchiature Pulizia generale Biennale Verifica dello stato di conservazione carpenterie Biennale Verifica funzionale strumentazione Biennale Controllo surriscaldamenti Biennale Verifica dello stato collegamenti di terra Biennale Verifica dello stato di conservazione di cavi e cablaggi Annuale Verifica dello stato di conservazione delle morsettiere Annuale Verifica ed equilibratura fasi Annuale Verifica funzionale differenziali Annuale Verifica funzionale quadro sinottico Biennale Verifica funzionale schema elettrico/elettronico Biennale Misura del fattore di potenza delle linee Biennale Verifica funzionale delle protezioni e il loro coordinamento Biennale 02 Rete elettrica di distribuzione Condutture Verifica stato di conservazione cavi/conduttori Biennale Verifica dell'isolamento dei cavi mediante misura Biennale Verifica stato di conservazione contenitori Biennale Verifica funzionale morsettiere Biennale Misura dell'isolamento verso terra di ciascuna linea di alimentazione Annuale Misura della corrente di dispersione omopolare Annuale Verifica della continuità del collegamento al sistema di terra della linea di alimentazione Annuale 03 Impianto di messa a terra Sistema di dispersione Verifica funzionale Biennale Verifica dello stato di conservazione Biennale Misura della resistenza di terra Biennale Sistema di equipotenzializzazione Verifica dello stato di conservazione Biennale Verifica funzionale schema elettrico/elettronico Biennale Conduttori di protezione Verifica della continuità a campione Biennale Pagina 13

21 Verifica della continuità generalizzata Biennale Ripristino connessioni Biennale 04 Apparecchio illuminante Corpo dell apparecchio illuminante Pulizia dell involucro esterno Triennale Verifica funzionale dell'involucro esterno Triennale Verifica della chiusura e dell'integrità degli agganci Triennale Pulizia del vetro di chiusura/delle lenti Triennale Verifica della chiusura e dell'integrità del vetro di chiusura/lenti Triennale Moduli led interni al corpo illuminante Verifica funzionale Annuale Sostituzione completa In relazione alla vita utile garantita dal costruttore Driver di alimentazione del corpo illuminante Verifica funzionale Annuale Sostituzione completa In relazione alla vita utile garantita dal costruttore 05 Sostegni Pali e sistemi di attacco a palo del corpo illuminante Verifica delle basi, in vicinanza della sezione di incastro Biennale Verifica dello stato degli attacchi degli sbracci installati su palo Biennale Verifica dell'allineamento dell'asse rispetto alla verticale Biennale Verifica dei carichi statici esogeni (se presenti) Biennale Verifica delle condizioni di sicurezza statica Biennale Controllo e verifica dello stato di usura della verniciatura ed eventuale ripristino della stessa Biennale Pagina 14

22 CALCOLO ANNUO ONERI DI GESTIONE IMPIANTI ILLUMINAZIONE CALCOLO CONSUMO POTENZA IMPEGNATA numero corpi illuminanti W potenza per singola lampada KW potenza impegnata per singola lampada ,24 CALCOLO CONSUMI ANNUI potenza impegnata nuemero corpi illuminanti costo KW/h 2, ,070 Costo orario per le prime 4 ore Costo orario per le ore successive 2, ,035 Costo annuo corpo illuminante TOTALE COSTO ANNUO MANUTENZIONE Coefficiente Numero corpi manutenzione illuminanti anno per LED 0,105 Costo totale orario 344,93 Costo totale annuo per corpo illuminante TOTALE 344,93 0, ,01

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