Guida all installazione dei sistemi di scarico fumi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Guida all installazione dei sistemi di scarico fumi"

Transcript

1 4. Camini per apparecchi a gas fino a 35kW (UNI CIG 7129) Nel definire i requisiti dei camini asserviti agli apparecchi a gas con potenzialità inferiore a 35 kw occorre considerare che la versione attuale della norma, la UNI CIG 7129/01, è destinata presto ad essere sostituita da una nuova versione; le indicazioni poste a seguire si riferiscono alla versione attuale, ma sono presenti anche alcune indicazioni derivanti dall esame delle proposte di norma recentemente pubblicate. Nella realizzazione dei camini occorre distinguere tra requisiti dei materiali e requisiti di installazione. Requisiti dei materiali Per i materiali occorre scegliere una tipologia di condotto idonea, esaminando attentamente le informazioni fornite dal produttore. Il condotto scelto deve essere meccanicamente resistente per sopportare il proprio peso e resistere all azione del vento se è realizzato all esterno. Il materiale deve essere di classe 0 di reazione al fuoco, cioè non deve partecipare alla combustione, come nel caso dei camini in metallo e i materiale ceramico (per gli apparecchi a condensazione è possibile utilizzare condotti in materiale plastico a determinate condizioni). La classe di temperatura del camino deve essere scelta in base alla temperatura dei fumi a cui deve essere collegato (ricordate che deve essere posta la targa identificativa nei pressi dell opera finita) comunque la classe di temperatura minima utilizzabile è T140 La distanza dai materiali combustibili è definita dal produttore di ogni componente, nell installazione occorre avere cura di rispettare tale disposizione, in particolare per il passaggio in vicinanza a mobili e nell attraversamento di solai e tetti, specie se realizzati in legno. I camini, secondo il tipo di funzionamento scelto, possono funzionare in pressione Negativa (tiraggio naturale) o pressione Positiva, in questo caso il funzionamento del camino è affidato alla prevalenza del ventilatore posto nel generatore. Il tipo di funzionamento influenza il tipo di posa in opera realizzabile secondo lo schema riportato a seguire. Sistema fumario Tipo di Ubicazione Pressione di Classe minima apparecchio sistema esercizio di pressione Tipologia fumario senza CCR Interna/esterna Negativa N1 ventilatore Camino singolo Interna/esterna Negativa N1 Tipo B con ventilatore Camino singolo Esterna Negativa Positiva * N1 P2 Interna Negativa P1 Pag.38 di 80 Rev.0.0

2 Tipo di apparecchio Tipo C senza ventilatore con ventilatore Tipologia Ubicazione sistema fumario Sistema fumario Pressione di esercizio Classe minima di pressione Camino singolo Interna/esterna Negativa N1 Canna collettiva Camino singolo Esterna Negativa N1 Interna Negativa P1 Interno Negativo P1 Esterno Negativa Positiva * N1 P2 *Camino non addossato all edificio Il camino deve resistere all azione delle condense, sia dal punto di vista del trafilamento, si dal punto di vista della corrosione. I camini possono trovarsi a funzionare a secco o a umido, il camino o la canna collettiva ramificata al servizio di apparecchi di Tipo B può essere di classe W (resistente all umidità) oppure di classe D (non resistente all umidità), mentre il camino o la canna fumaria collettiva al servizio di apparecchi di Tipo C è richiesta sempre la classe W (resistente all umidità). funzionamento a secco: Condizione in cui un camino è progettato per funzionare normalmente con temperatura della superficie della parete interna del condotto fumario maggiore del punto di rugiada dell acqua. funzionamento a umido: Condizione di funzionamento che si ha quando il camino è progettato per funzionare normalmente con temperatura della superficie della parete interna del condotto fumario uguale o minore del punto di rugiada dell acqua. La classe minima di resistenza alla corrosione che deve avere il camino/canna fumaria è la classe 1 identificata secondo il metodo di designazione della UNI EN 1443, nella sezione relativa alla marcatura dei prodotti sono presente alcune tabelle di conversione. Le eventuali giunzioni inserite sui condotti devono essere quelle originariamente fornite dal produttore dei componenti. Il camino può avere diverse forme (la forma migliore è quella circolare), se la sezione ha forma quadrata il lati devono essere raccordati con raggio di 20mm. Non è consigliato l utilizzo di sezioni rettangolari che, se utilizzate, oltre ad avere anch esse i lati raccordati (raggio 20mm) devono avere un rapporto tra i lati di 1,5. Pag.39 di 80 Rev.0.0

3 Requisiti di installazione Elementi generali dei camini singoli I camini che transitano all interno degli ambienti o che sono addossati alla struttura dell edificio possono funzionare solo a tiraggio naturale (pressione negativa), i camini strutturalmente separati dall edificio possono funzionare indifferentemente in pressione positiva o negativa. I camini singoli devono presentare i seguenti requisiti strutturali: avere andamento prevalentemente verticale ed essere privi di qualsiasi strozzatura lungo tutta la loro lunghezza; non avere più di due cambiamenti di direzione con un angolo d inclinazione non maggiore di 30 ; Nel caso di variazioni e andamento con angoli con inclinazione superiore di 30 ma minore di 45 è necessario effettuare una verifica del corretto dimensionamento secondo il metodo di calcolo vigente; avere al di sotto dell allacciamento dell apparecchio, (condotto di scarico o canale da fumo) una camera di raccolta di altezza pari ad almeno 500 mm dotata di un apertura di ispezione con chiusura metallica a tenuta d aria (essendo un componente del camino valgono le stesse considerazioni in merito al tipo di materiale); non avere sistemi di aspirazione forzata o meccanica alla sommità; Nel caso di funzionamento ad umido, la camera di raccolta deve essere dotata di un dispositivo per il drenaggio delle condense convenientemente sifonato. Canne fumarie collettive Le canne fumarie collettive sono dei sistemi multipli nei quali confluiscono i fumi prodotti da più apparecchi disposti su piani diversi dell edificio. Le canne collettive collegate ad apparecchi di Tipo B, cioè a generatori con camera di combustione aperta e a tiraggio naturale sono dette canne fumarie collettive ramificate (c.c.r.) a causa della particolare conformazione che assumono i condotti di immissione. La canne collettive semplici o combinate sono destinate a collegare apparecchi di Tipo C, cioè con camera di combustione stagna funzionanti a tiraggio forzato. La realizzazione delle canne fumarie collettive deve essere eseguita in base ad un progetto e l esercizio del sistema deve essere affidato ad un responsabile (ad esempio l amministratore del condominio) che deve garantire la permanenza delle condizioni di sicuro esercizio, perché una variazione nel funzionamento può coinvolge diversi condomini. Il responsabile deve provvedere a fare eseguire la manutenzione, così come riportate nel libretto di installazione, uso e manutenzione rilasciato dall installatore. Canna fumaria collettiva ramificata La canna collettiva ramificata è un condotto verticale asservito a più apparecchi di Tipo B1 installati su più piani di un edificio. La C.C.R. è realizzata solitamente con elementi Pag.40 di 80 Rev.0.0

4 prefabbricati che, per giusta sovrapposizione e giunzione, determinano una serie di canne singole (condotti secondari), ciascuna dell'altezza di un piano, e da un collettore (primario) nel quale defluiscono i prodotti della combustione provenienti dai condotti secondari a mezzo di un elemento speciale che svolge la funzione di deviatore. La canna fumaria mette in comunicazione l interno di tutti i locali di installazione degli apparecchi. Il tiraggio deve garantire il funzionamento di ogni singolo apparecchio e in ogni situazione di funzionamento, senza che si verifichi il riflusso dei prodotti della combustione. Oltre a possedere le caratteristiche previste per il camino singolo, la canna collettiva ramificata deve: essere sempre dotata alla sommità di un comignolo che, per le sue particolari caratteristiche, deve funzionare come aspiratore statico; essere priva di qualsiasi mezzo ausiliario di aspirazione o mandata posto in corrispondenza delle immissioni ai vari piani; è vietato l'impiego di mezzi meccanici di aspirazione alla sommità del condotto; ai condotti secondari devono essere allacciati solo apparecchi alimentati con lo stesso tipo di combustibile, del medesimo tipo ( Tipo B1) e con portate termiche nominali che non differiscono di oltre il 30% in meno rispetto alla massima portata termica nominale allacciabile; essere allacciato un solo apparecchio per piano; il numero di piani servibili della CCR deve essere rapportato alla effettiva capacità di evacuazione del collettore (primario) e delle immissioni provenienti dai relativi condotti secondari. Se l'ultimo condotto secondario del sistema corrisponde anche all'ultimo piano dell'edificio servito, questo deve scaricare direttamente nell'atmosfera, tramite lo stesso comignolo, ma senza immettersi nel collettore primario. Il collettore primario non deve ricevere più di 5 immissioni dai relativi condotti secondari. Pertanto una CCR può servire un massimo di 6 piani (5 + 1) L'ultimo condotto secondario scarica sempre direttamente in atmosfera. Nel caso si tratti di edifici con un numero di piani maggiore di 6 devono essere installate due o più CCR, previa verifica delle condizioni dello scarico dei fumi; il condotto secondario della CCR deve avere, per tutti i piani, un'altezza almeno pari all'altezza di un piano ed entrare nel collettore con elemento deviatore avente un angolo non minore di 135 rispetto all'asse verticale. Il diametro idraulico del secondario non deve mai essere minore di 12 cm, né maggiore della sezione del primario; i condotti secondari devono avere, al di sotto dell'imbocco di ogni canale da fumo, una camera di raccolta di eventuali materiali solidi, avente altezza di 20 a 30 cm. Se la CCR è esterna all'edificio e non ha alcun lato adiacente alla struttura muraria perimetrale, la camera di raccolta può non essere realizzata. Devono tuttavia essere previsti accorgimenti tecnici, per impedire la penetrazione di corpi estranei all'interno del condotto secondario; alla base del collettore la CCR deve avere una camera di raccolta di altezza minima di 50 cm. L'accesso alla camera deve essere garantito mediante aperture munite di sportello metallico di chiusura a tenuta d'aria; Pag.41 di 80 Rev.0.0

5 nel caso di funzionamento a umido (cioè con formazione di condensa sulle pareti), deve essere previsto lo scarico delle condense; il canale da fumo, che unisce l'apparecchio utilizzatore alla CCR, deve immettersi nel condotto secondario immediatamente sopra la camera di raccolta del secondario se esistente; i moduli del condotto secondario predisposti per l'imboccatura del canale da fumo devono riportare in modo evidente ed in una parte non asportabile (per esempio sulla ghiera metallica) il tipo di canna, l'utilizzo per cui è idonea e gli apparecchi collegabili; l'altezza del tratto terminale deve essere non minore di 3 m; nella CCR non si deve verificare alcuna sovrappressione, salvo per un breve transitorio di avviamento dell'apparecchio (indicativamente per periodi non maggiori di 60 secondi); la progettazione ed il dimensionamento devono tenere conto dei dati specifici relativi alla installazione degli apparecchi ed alla ubicazione dell'edificio; la CCR deve essere dotata di un libretto riportante le modalità di installazione, d'uso e manutenzione forniti dal costruttore, con copia del progetto allegata. Canne collettive La canna collettiva è un condotto verticale asservito a più apparecchi di Tipo C a tiraggio forzato installati su più piani di un edificio a cui possono essere collegati da un minimo di 2 ad un massimo di 8 piani. Le canne collettive non sono vincolate alle rigide disposizioni delle canne ramificate, e possono assumere forme diverse perché l evacuazione dei fumi sfrutta l energia fornita dal ventilatore presente nel circuito di combustione degli apparecchi per vincere le perdite dei canali da fumo. Le canne collettive possono essere semplici se convogliano unicamente i fumi degli apparecchi, oppure combinate se prevedono condotti comuni per l aspirazione dell aria dall esterno. Le canne collettive installate all interno degli edifici o addossate ad essi devono funzionare a tiraggio naturale, ma tale soluzione è poco praticabile a causa delle dimensioni del condotto che si deve realizzare, quindi sono prevalentemente poste all esterno degli edifici. Le canne collettive combinate devono essere dotate di un apertura di compensazione alla base del condotto d aspirazione e scarico. L apertura ha lo scopo di compensare le fluttuazioni del valore del tiraggio che potrebbero verificarsi durante il funzionamento del sistema e che potrebbero provocare il malfunzionamento degli apparecchi, inoltre l aria che penetra dall apertura provoca un diluizione dei fumi e una diminuzione della temperatura di rugiada. Pag.42 di 80 Rev.0.0

6 Nella realizzazione delle canne collettive semplici è consigliabile ridurre al minimo la lunghezza dei condotti di aspirazione scarico posti all interno degli ambienti, perché in caso di malfunzionamento del sistema, anche i tratti dei condotti di aspirazione potrebbero trovarsi in pressione. Come prescritto dalla Legge 46/90 le canne collettive devono essere progettate, la realizzazione deve rispettare il progetto e le indicazioni previste dalle norme UNI CIG 7129 e UNI La UNI si applica alla progettazione e alla verifica delle: dimensioni interne delle canne fumarie collettive; dimensioni interne dei camini singoli a tiraggio naturale per apparecchi a gas di tipo C muniti di ventilatore nel circuito di combustione; canne fumarie multiple combinate che oltre ad evacuare i fumi dispongono anche di un condotto per l'afflusso dell'aria comburente agli apparecchi a gas di tipo C di qualunque portata termica. Oltre a possedere le caratteristiche previste per il camino singolo, la canna collettiva deve: essere a tenuta dei prodotti della combustione e resistente ai fumi ed al calore; essere impermeabile alle condense. Le condense defluire liberamente alla base senza filtrazioni nella struttura o nei canali da fumo; essere realizzata ed installata in modo tale che in caso di rotture, danneggiamenti o ostruzioni del condotto sia impedito il trafilamento dei fumi verso eventuali locali adiacenti; Figura 14 Canna collettiva combinata Pag.43 di 80 Rev.0.0

7 avere i condotti che convogliano i fumi caldi adeguatamente distanziati (o isolati) da materiali combustibili; particolare attenzione deve essere posta nei confronti di attraversamenti di locali o zone con presenza di sostanze facilmente infiammabili; avere sezione circolare o quadrangolare; in quest'ultimo caso gli angoli devono essere arrotondati con raggio non inferiore a 20 mm. Sezioni idraulicamente equivalenti possono essere utilizzate purché il rapporto tra il lato maggiore ed il lato minore del rettangolo, che circoscrive la sezione stessa non sia comunque maggiore di 1,5; collegare un solo apparecchio per piano; avere un numero di apparecchi collegati rapportato alla capacità di evacuazione, determinata secondo quanto previsto nella presente norma. Ad una canna fumaria possono essere collegati al massimo: - 8 apparecchi, se è prevista la presenza di un'apertura o di un condotto di compensazione, - 6 apparecchi, se non è prevista nessuna apertura o condotto di compensazione; avere andamento verticale ed essere priva di qualsiasi strozzatura. Sono ammessi non più di due cambiamenti di direzione purché l'angolo di incidenza con la verticale non sia maggiore di 30 ; avere l'eventuale apertura o il condotto di compensazione praticato al di sopra della camera di raccolta, comunque ad una quota non minore di 0,5 m dal fondo del condotto; avere l'eventuale apertura di compensazione disposta verso l'esterno o collegata ad esso tramite un condotto, non ostruibile in alcun modo, protetta da una griglia a maglie fitte in modo da garantire comunque una sezione utile in grado di consentire l'ingresso di una portata almeno pari a 1/5 della portata nominale di un apparecchio; avere, alla base, una camera di raccolta di materiali solidi o eventuali condense di altezza pari almeno a 0,5 m. L'accesso a detta camera deve essere garantito mediante un'apertura dotata di sportello metallico di chiusura a tenuta d'aria; nel caso in cui non sia dotata di comignolo, avere, in prossimità della base, un sistema di raccolta e smaltimento dell'eventuale acqua piovana e/o neve; se dotata alla sommità di un comignolo, avere sezione utile di uscita di questo almeno doppia di quella del camino/canna fumaria su cui è inserito. Nei casi in cui è previsto il comignolo, si devono adottare accorgimenti affinché gli agenti atmosferici non penetrino negli apparecchi e nel condotto aria (se presente); avere, alla base e nel tratto terminale del condotto di evacuazione fumi in posizione facilmente accessibile, un foro per il rilievo della pressione e della temperatura interne; essere in depressione per tutto lo sviluppo (in condizione di funzionamento stazionario); Pag.44 di 80 Rev.0.0

8 essere dotata, nel tratto terminale, di una bocca d'ispezione di facile accesso che consenta il controllo e la manutenzione dei condotti oppure essere conformata in modo tale che tali operazioni possano svolgersi in modo agevole; essere priva di mezzi meccanici di aspirazione posti nei condotti principali; avere i condotti combinati di aspirazione/scarico, se adiacenti o coassiali, stagni tra di loro, con sezioni terminali al di fuori della zona di riflusso e disposti in modo da non influenzarsi reciprocamente; avere raccordi meccanici a compressione e/o saldati. Possono essere usati mastici, o leganti plastici; essere dotata di un libretto, riportante le modalità di installazione di uso e di manutenzione fornito dal costruttore, con copia del progetto allegata; essere collegata solo ad apparecchi a gas di tipo C con ventilatore nel circuito di combustione; avere la pressione nella sezione di innesto del canale da fumo nella canna fumaria uguale o minore di quella atmosferica; essere collegata solo con apparecchi del tipo C aventi portate termiche nominali che non differiscano di oltre il 30% in meno rispetto alla massima allacciabile e alimentati da uno stesso combustibile. Pag.45 di 80 Rev.0.0

9 5. Intubamento (UNI10845) L intubamento è una tecnica di ristrutturazione di un sistema attraverso l introduzione di una serie d appositi condotti all interno di un camino o di una canna fumaria esistenti ma non più utilizzabili. Per utilizzare i camini, le canne fumari e i vani tecnici esistenti è importante che gli stessi soddisfino determinati requisiti relativi alla struttura e alle condizioni d uso. I condotti ospitanti (camini, canne fumarie, vani tecnici) devono essere costruiti in materiali di classe 0 di reazione al fuoco, cioè con materiali che non sono combustibili, come il metallo o i laterizi. Inoltre devono essere rispettate le seguenti d ulteriori condizioni: 1. L interno del condotto non deve presentare ostruzioni o restringimenti e non devono essere presenti danni strutturali che possono compromettere l integrità di tutto il sistema. 2. All interno non devono essere presenti scorie o fuliggine, che possono o impedire l introduzione del nuovo sistema, o causare dei problemi durante il funzionamento. E necessario provvedere alla pulizia del condotto, anche se non sarà più utilizzato. 3. Devono essere dotati di comignolo per impedire la penetrazione della pioggia o della neve. 4. La sezione deve essere adeguata e deve garantire la facile introduzione del nuovo sistema Per realizzare un sistema intubato è possibile utilizzare anche i vani tecnici già esistenti, ma, oltre alle condizioni precedenti, occorre che il vano sia adibito ad uso esclusivo del sistema intubato. I condotti da intubamento I componenti del sistema intubato devono essere Marcati CE; secondo il caso i condotti possono avere caratteristiche differenti, infatti, è possibile eseguire intubamenti in pressione positiva o negativa (P1,P2 o N1) e con funzionamento ad umido o a secco. L installatore per rispettare la regola dell arte e per definire con esattezza il confine delle eventuali responsabilità, deve attenersi scrupolosamente alle istruzioni fornite dal costruttore in relazione alla tecnica di montaggio degli elementi e alle indicazioni di carattere generale riportate nella Norma. Pag.46 di 80 Rev.0.0

10 Tipo di Condotti intubati Prova finale apparecchio Ubicazione Pressione di Classe di Pressione Perdita esercizio pressione prova di tenuta [Pa] minima ammessa [l/s m2] B senza Interna/esterna Negativa N ventilatore B con Interna Negativa/positiva P ,006 ventilatore Esterna Positiva P ,12 C senza Interna Negativa N ventilatore C con Interna/esterna Negativa/positiva P ,006 ventilatore Esterna Negativa/positiva P ,12 Requisiti generali dei condotti intubati Il sistema intubato deve essere ispezionabile e consentire le previste operazioni di pulizia e di manutenzione ordinaria o straordinaria prevista dal costruttore; a questo scopo deve essere dotato di uno sportello d ispezione posto al disotto dell imbocco del canale/condotto da fumo. Nei casi in cui è richiesto, cioè quando la penetrazione di pioggia, neve e vento possono provocare dei malfunzionamenti, il sistema intubato deve essere protetto dagli agenti atmosferici con un comignolo. Intercapedine di ventilazione Lo spazio libero presente tra il condotto intubato e la superficie interna del condotto ospitante può essere utilizzato per l adduzione dell aria comburente, in questo caso l intercapedine che si viene ad utilizzare deve essere: 1. aperta alla sommità; 2. ispezionabile; 3. adeguatamente dimensionata. Quando il sistema realizzato non ha l obbligo del progetto, la sezione libera dell intercapedine deve essere almeno pari al 150% della sezione d evacuazione dei fumi. Pag.47 di 80 Rev.0.0

11 Prescrizioni aggiuntive per l intubamento in pressione negativa I condotti possono essere inseriti in camini canne fumarie e vani tecnici, addossati o esterni agli edifici. Oltre ai requisiti generali, devono: 1. avere andamento verticale lungo tutto il percorso, sono ammessi solo due cambi di direzione con angolo non maggiore di 30 ; 2. non avere restringimenti di sezione; 3. avere allargamenti di sezione, solo se dichiarati idonei dal costruttore e verificati con un apposito calcolo; 4. avere in prossimità della base, una camera di raccolta con sportello d ispezione a tenuta e un dispositivo di smaltimento della condensa. Prescrizioni aggiuntive per l intubamento in pressione positiva E possibile realizzare condotti intubati funzionanti in pressione positiva posti all interno degli edifici sfruttando la prevalenza fornita dal ventilatore del generatore di calore, ma occorre rispettare i vincoli successivamente illustrati. L installazione di condotti intubati in funzionanti in pressione positiva consente di utilizzare sezioni minori rispetto all intubamento in pressione negativa; quindi è possibile eseguire l intubamento in camini di ridotte dimensioni, inoltre è possibile realizzare sistemi di notevole altezza e con diversi cambi di direzione, fino al limite consentito dalla prevalenza del ventilatore posto nell apparecchio. Il principale requisito da realizzare nei condotti intubati in pressione positiva è la costituito dalla necessità di realizzare un intercapedine di ventilazione tra il condotto intubato e il camino/vano ospitante. Si tratta di una misura di sicurezza contro le perdite che possono verificarsi lungo il condotto, che non è richiesta se si realizza un condotto intubato in una struttura esterna all edificio. I condotti intubati in pressione positiva, oltre alle caratteristiche Figura 15 condotto intubato in pressione positiva Pag.48 di 80 Rev.0.0

12 generali devono essere rispettati i seguenti requisiti: 1. il camino, canna fumaria o vano tecnico esistente deve essere predisposto per l esecuzione delle necessarie operazioni di manutenzione, di verifica e di controllo. La predisposizione deve essere chiaramente individuabile e se è costituita da un apertura di ventilazione rivolta verso l interno, deve essere chiusa a tenuta; 2. gli elementi utilizzati non devono avere giunzione longitudinale di tipo aggraffato o non continua; 3. nello sviluppo del condotto intubato devono essere evitati i cambiamenti di direzione e le riduzioni di sezione che, se presenti devono essere verificati da un calcolo specifico o espressamente dichiararti idonei dal costruttore; 4. tra la superficie perimetrale interna del condotto ospitante e la superficie perimetrale esterna del condotto intubato, deve essere assicurata una sezione di ventilazione d aria verso l esterno, aperta alla base e alla sommità; 5. se l apertura alla base non è direttamente prospiciente verso l esterno, è possibile realizzare un canale di collegamento tra l apertura e l interno; 6. quando non è obbligatorio il progetto (sistema asservito ad un unico generatore alimentato da un impianto con portata termica inferiore e 34,8 kw), l apertura alla base e l eventuale canale di collegamento, deve avere una sezione netta adeguatamente dimensionata e comunque non minore della sezione di ventilazione stessa. Misure diverse possono essere consentite in presenza di progetto; 7. l apertura alla base deve essere adeguatamente protetta con griglie o simili; 8. l intercapedine libera di ventilazione può essere utilizzata anche per l adduzione d aria comburente agli apparecchi collegati al sistema. In questo caso, per il quale non è necessario realizzare l apertura di ventilazione alla base, la sezione dell intercapedine deve essere opportunamente dimensionata; 9. quando non è obbligatorio il progetto (sistema asservito ad un unico generatore alimentato da un impianto con portata termica inferiore e 34,8 kw), la sezione libera dell intercapedine suddetta deve essere almeno pari al 150% della sezione interna del condotto d evacuazione dei fumi. Misure diverse possono essere consentite in presenza di un progetto; 10. la sezione di ventilazione non deve essere obbligatoriamente realizzata nei sistemi posti completamente all esterno; 11. le giunzioni dei condotti intubati e i distanziatori utilizzati per il centraggio del condotto non devono diminuire la sezione dell intercapedine di ventilazione di oltre il 10% in ogni punto del condotto; Il valore della sezione libera netta di ventilazione dei sistemi intubati in pressione positiva deve essere almeno pari a quella del condotto stesso nell immagine, a seguire sono presenti alcune possibili soluzioni. Pag.49 di 80 Rev.0.0

13 I sistemi intubati in pressione positiva, con il condotto di sezione circolare, deve avere una sezione di passaggio minore o uguale a 100 cm 2, la sezione dell intercapedine esterna deve essere almeno equivalente a quella del condotto intubato. Nei sistemi intubati in pressione positiva con sezione maggiore di 100 cm 2 e costituiti da condotti di intubamento e vano ospitante a sezione circolare, la distanza tra la parete esterna del condotto e l alloggiamento deve essere in ogni punto > 3 cm. La sezione libera dell intercapedine deve essere maggiore di quella del condotto intubato. Nei sistemi intubati in pressione positiva con il condotto ospitante di sezione quadrangolare e con il condotto intubato con sezione circolare maggiore di 100 cm 2, la distanza tra la parete esterna del condotto e l alloggiamento deve essere in ogni punto > 2 cm. La sezione libera dell intercapedine deve essere maggiore di quella del condotto intubato. Dopo l installazione dei condotti intubati occorre eseguire la prova di tenuta. I valori della prova di tenuta e Figura 16 Condotti intubati in pressione positiva le perdite ammesse sono diversi secondo il tipo di condotto realizzato (pressione negativa o positiva) e la localizzazione della posa. Nella tabella seguente sono riportate tutte le condizioni previste. Valori di pressione di prova e tenuta Sistemi intubati posti completamente all'esterno degli ambienti Sistemi in pressione 200 Pa 0,12 l/sm2 Sistema in pressione negativa 40Pa 2 l/sm 2 Sistemi intubati posti all'interno o a ridosso degli ambienti Sistemi in pressione 200 Pa 0,006 l/sm2 Sistema in pressione negativa 40Pa 2 l/sm 2 Figura 17 valori prova di tenuta condotti intubati Pag.50 di 80 Rev.0.0

14 Per l esecuzione della prova di tenuta è utilizzata un apparecchiatura simile da quella precedentemente descritta, ma occorre precisare che, essendo diversa la pressione di prova rispetto a quella dei camini a tiraggio naturale, occorre ricorrere ad uno strumento diverso, in grado di esercitare la giusta pressione e di misurare un valore di perdita ammessa molto inferiore. Inoltre la Norma prescrive che i condotti funzionanti in pressione positiva posti all interno o addossati agli edifici, devono essere oggetto di una prova di tenuta periodica, secondo le prescrizioni fornite dal costruttore e specificate nelle istruzioni d uso e di manutenzione dei condotti. Prescrizioni aggiuntive per l intubamento dei sistemi multipli E possibile eseguire l intubamento di più condotti all interno di un unico camino, canna fumaria o vano tecnico esistente, il sistema che si viene a creare è detto multiplo perché al suo interno possono coesistere più sistemi anche di tipo diverso. Un sistema multiplo può essere costituito da diversi condotti intubati, ognuno con pressione d esercizio diversa. La norma richiede che tutti i sistemi multipli siano progettati prima della loro realizzazione, sia in relazione alla complessità dell opera, sia alla necessità di prevedere gli eventuali allacciamenti futuri, predisponendo subito gli opportuni accorgimenti per l inserimento di nuovi condotti Per la realizzazione dei condotti multipli occorre comunque rispettare le condizioni previste per i condotti singoli (pressione negativa e positiva) e le seguenti: 1. la parete esterna di ogni condotto intubato e la parete interna del condotto ospitante deve essere mantenuta una distanza di almeno 2 cm; 2. le pareti esterne d ogni condotto intubato devono distare le une dalle altre di almeno 2 cm; 3. nell intubamento di condotti funzionanti a pressione positiva rispetto all ambiente, la sezione libera dell intercapedine di ventilazione, deve essere almeno equivalente alla somma delle sezioni dei condotti; 4. nei sistemi multipli, che presentano all interno dei condotti funzionanti in regime di pressione diverso (pressione e pressione negativa), deve comunque essere assicurato il corretto sbocco in atmosfera dei prodotti della combustione; 5. alla sommità del condotto ospitante, i condotti intubati devono essere identificati con un apposita targa di riconoscimento che identifichi il condotto allacciato. Anche i condotti per l aria comburente inseriti all interno del condotto ospitante, devono essere identificabili attraverso l uso d idonee targhe di riconoscimento. Pag.51 di 80 Rev.0.0

15 6. Caldaie a gas a condensazione fino a 35 kw (UNI 11071) Gli apparecchi a condensazione, sono un particolare tipo di generatore calore, che negli ultimi anni ha trovato larga applicazione in diversi tipi di installazione, perché riesce a recuperare il calore latente di vaporizzazione presente nel vapore acqueo prodotto dalla combustione e quindi consente di ottenere considerevoli risparmi di combustibile e di denaro. Ogni tipo di combustibile produce quantità e tipi di condensa diversa; ma in generale, si può affermare che tutte le condensa sono acide con un valore di PH che può essere compreso tra 3,5 e 5. La quantità di condensa prodotta varia secondo il tipo di combustibile utilizzato, ad esempio si stima che e un generatore di calore a metano da 28 kw possa produrre circa 2,5 2,7 litri-ora di condensato, per un totale di circa 1000 litri di acqua a stagione. La condensa si forma prevalentemente nella camera di combustione, del generatore, e in misura diversa all interno del sistema di scarico dei fumi. Per questo motivo il generatore a condensazione e il sistema di scarico dei fumi devono essere costruiti con materiali idonei a resistere nel tempo all azione delle condense. I condotti di scarico dei fumi sono costantemente interessati dall azione della condensa e devono perciò essere scelti esaminando attentamente la designazione fornita dal costruttore e le istruzioni di istallazione. Inoltre deve essere previsto sistema di scarico delle condense dal generatore e dal sistema di scarico dei fumi per allontanare rapidamente il liquido corrosivo dall apparecchio e dall impianto. La norma UNI fornisce i criteri per la progettazione, l installazione, la messa in servizio e la manutenzione degli impianti a gas combustibili, collegati ad apparecchi a condensazione e affini, con portata termica nominale fino di 35 kw (sono considerati affini anche gli apparecchi a gas che, pur non essendo a condensazione, possono produrre condensa durante il normale funzionamento. Non e possibile utilizzare la Norma per realizzare impianti asserviti ad apparecchi alimentati con altri tipi di combustibili, come ad esempio il gasolio, o con portata termica maggiore di 35 kw. Il testo della norma è fortemente indirizzato alla gestione di due elementi critici : il sistema di scarico delle condense e i sistemi di scarico dei fumi, mentre non tratta dei requisiti dei generatori. Sistema di scarico delle condense Le caldaie a condensazione e i sistemi di scarico dei fumi devono sempre essere collegati all impianto fognario attraverso un sistema di scarico delle condense. Pag.52 di 80 Rev.0.0

16 Quando il costruttore del generatore lo consente, è possibile convogliare la condensa del camino direttamente nel generatore, che a sua volta, sarà collegato al sistema di scarico. Le condense devono defluire liberamente verso lo scarico senza che si verifichino ristagni, ma non è possibile realizzare un semplice collegamento perché i fumi non devono essere immessi in fogna, perciò occorre installare un sifone, o inserire un accessorio avente la medesima funzione, al disotto del dispositivo di raccolta. I sifoni e gli accessori che assolvono alla stessa funzione, sono normalmente forniti dai produttori di apparecchi e di camini e sono dimensionati in funzione del tipo di apparecchio della prevalenza residua, cioè della pressione dei fumi che devono contenere. e L impianto di scarico della condensa deve essere adeguatamente dimensionato ed installato in modo da garantire la corretta evacuazione del liquido prodotto. Si considera una produzione di 0,16 litri ora per ogni kw di portata termica nominale (metano). Per la realizzazione dell impianto di scarico delle condense possono essere utilizzati tubazioni in acciaio INOX o tubazioni in materiale plastico. Nel primo caso appaiono idonee le tubazioni in AISI 316 e 316Ti, nel secondo tubazioni in polipropilene (ppe). le Il sistema di scarico delle condense deve essere realizzato nel rispetto delle istruzioni del costruttore dell apparecchio e del sistema di scarico dei fumi, inoltre; - non deve essere possibile utilizzare le condense prodotte da parte dell utenza; - deve operare una disgiunzione ispezionabile tra l apparecchio (o il sistema di evacuazione dei prodotti della combustione) e l impianto di smaltimento reflui domestici; - essere privo di strozzature che potrebbero limitare il corretto deflusso; - essere installato in modo tale da evitare il congelamento delle condense contenute; - nel caso di collegamento all impianto di smaltimento reflui domestici deve essere utilizzato un opportuno sifone o dispositivo equivalente atto a prevenire il ritorno di esalazioni dalla rete fognaria. Pag.53 di 80 Rev.0.0

17 Dopo avere realizzato l impianto di scarico delle condense si deve effettuare un esame visivo dell opera e una prova di scarico secondo le indicazioni del costruttore dell apparecchio. Se il costruttore non fornisce indicazioni specifiche, la prova si esegue scaricando entro 5 minuti un quantitativo di acqua variabile in funzione del tipo di gas utilizzato e della portata termica nominale dell apparecchio. Nel caso più severo, corrispondente ad un generatore alimentato a metano con portata termica di 35 kw, viene richiesto di scaricare almeno 1 litro di acqua in 5 minuti. La prova deve essere eseguita in prossimità del collegamento tra l apparecchio e l impianto di scarico delle condense e del tappo di carico del sifone se presente. Problemi di regolamenti e neutralizzazione delle condense In generale lo scarico delle condense in fogna non rappresenta un problema, ma può accadere che localmente siano presenti dei regolamenti restrittivi, che non ne consentano la realizzazione, occorre quindi verificare nei singoli Comuni le disposizioni esistenti. A questo proposito la norma analizza la situazione e, partendo dalla constatazione che i reflui prodotti dalle civili abitazioni sono di natura basica e in quantità notevolmente superiore a quella dei reflui del generatore a condensazione, giunge ad affermare che è possibile installare un generatore a condensazione in un unità abitativa, senza che sia necessario neutralizzare la condensa. Mentre nel caso degli uffici con meno di 10 addetti è necessario installare questo apparecchio. Evacuazione dei prodotti della combustione In relazione al tipo del generatore possiamo utilizzare diversi tipi di sistema di scarico. Gli apparecchi di Tipo B, cioè quelli con la camera di combustione aperta nell ambiente di installazione, possono essere collegati a camini singoli funzionanti in depressione, a canne collettive ramificate, a condotti intubati in depressione o essere collegati direttamente all esterno. I generatori di Tipo B a tiraggio forzato possono essere collegati a camini singoli e condotti intubati in depressione o in pressione oppure a terminali diretti verso l esterno. I generatori di Tipo C, comunemente detti stagni, possono essere collegati a camini singoli e condotti intubati in depressione o in pressione, a terminali diretti verso l esterno,oppure a canne fumarie collettive in depressione. Pag.54 di 80 Rev.0.0

18 Sistema scarico fumi Tipo B tiraggio naturale Tipo B tiraggio forzato Tipo C tiraggio forzato Camino tiraggio naturale (pressione negativa) X X X Camino in pressione positiva X X Canna fumaria collettiva ramificata X Canna fumaria collettiva X Condotto intubamento a tiraggio naturale X X X (pressione negativa) Condotto intubamento in pressione positiva X X I camini, le canne fumarie e i condotti intubati devono essere scelti esaminando attentamente la designazione fornita dal produttore con particolare riguardo alla classe di pressione e alla resistenza all azione delle condense. Inoltre, la classe di temperatura del sistema deve essere maggiore della massima temperatura dei prodotti della combustione raggiungibile in condizioni nominali dall apparecchio. Se il sistema di scarico dei fumi contiene materiali alterabili dal calore, come nel caso di guarnizioni in gomma, o se è realizzato in materiale plastico, occorre verificare che l apparecchio sia dotato di un sistema per limitare la temperatura dei fumi. Oltre all utilizzo di materiale idoneo, il sistema di scarico dei fumi, deve essere costruito in moda da: evitare il ristagno delle condense evitare il congelamento delle condense, verificando che in ogni punto del sistema non sia possibile raggiungere la temperatura di 0 centigradi (anche nel punto di sbocco al tetto); Il camino, le canne fumarie o la struttura esterna che ospita i condotti intubati deve essere di classe zero di reazione al fuoco. Caratteristiche specifiche dei componenti dei sistemi di scarico dei fumi La norma presenta un articolata sezione dedicata ai sistemi di scarico dei fumi, ma le indicazioni riportate sono derivate dalle altre norme già illustrate (UNI CIG 7129 e UNI 10845), pertanto a seguire sono illustrate solo le disposizioni specifiche introdotte per i generatori a condensazioni. Camini con pressione positiva I camini operanti con pressione positiva possono essere realizzati solo all esterno degli edifici con cui non devono presentare punti di aderenza. Nei camini in pressione positiva sono ammessi dei cambiamenti di direzione, ma non tratti in controtendenza. Se l asse del camino presenta un angolo rispetto alla verticale maggiore di 30, deve essere realizzata un ispezione in prossimità del cambiamento più alto. Dall apertura di ispezione deve essere possibile controllare entrambi i cambiamenti, se questo non è Pag.55 di 80 Rev.0.0

19 possibile, occorre realizzare un altra apertura di ispezione in prossimità del cambiamento più basso. Camera di base Quando il camino non è dotato di un comignolo e quando viene richiesta dal costruttore, deve essere realizzata una camera di raccolta alla base del camino. La camera deve avere altezza minima di 50 cm rispetto alla quota di imbocco del condotto di scarico proveniente dal generatore. Lo scopo della camera è quello di raccogliere e scaricare le condense, ma potendo raccogliere anche materiali estranei a causa della mancata protezione del comignolo, deve essere dotata di una apertura di ispezione per consentire le operazioni di controllo e pulizia. Apertura di ispezione Nella parte inferiore del camino deve essere presente un apertura di ispezione per controllare la parte inferiore del camino ed effettuare le operazioni di pulizia. L ispezione e le operazioni di manutenzione possono essere effettuate anche attraverso la disconnessione del condotto di evacuazione dei fumi secondo le istruzioni del costruttore del condotto. Tutte le aperture di ispezione devono garantire la stessa tenuta ai prodotti della combustione (resistenza alla permeabilità dei gas e delle condense) che è richiesta per tutto il sistema. Canna fumaria collettiva ramificata I requisiti delle canne fumarie collettive ramificate sono definiti dalla Norma UNI CIG 7129 e UNI 10640, in aggiunta a quanto già da queste norme vi è l obbligo di dotare ciascun tratto secondario di uno scarico delle condense. Sistemi intubati I sistemi intubati, singoli o multipli, devono possedere i requisiti generali previsti per i camini e devono essere realizzati secondo le prescrizioni della Norma UNI 10845, ma, mentre questa norma prevede la realizzazione di un sistema intubato solo per ripristinare l idoneità di un sistema esistente, nell installazione dei generatori a condensazione, questa tecnica può essere usata questa anche per i nuovi impianti. Le rimanenti condizioni impiantistiche risultano praticamente invariate, in particolare si ricorda la possibilità di realizzare condotti intubati in pressione positiva all interno delle abitazioni, a condizione che sia presente un intercapedine libera di ventilazione tra il condotto intubato e il vano ospitante. Questa soluzione è particolarmente interessante per la possibilità di utilizzare la sezione di ventilazione per addurre aria al generatore, diminuendo la possibilità di congelamento delle condense. Pag.56 di 80 Rev.0.0

20 7. Camini per generatori di calore a gas oltre i 35 kw Le indicazioni inerenti i camini asserviti agli apparecchi a gas con potenzialità superiore a 35 kw sono riportati nella norma UNI CIG 7129/72, recentemente sono stati pubblicati due progetti di norma relativi all evacuazione dei prodotti della combustione di apparecchi alimentati a gas, di portata termica nominale singola maggiore di 35 kw ma la momento non risultano ancora recepiti. Inoltre si segnala che all interno del D.P.C.M. 08/03/2002 Disciplina delle caratteristiche merceologiche dei combustibili aventi rilevanza ai fini dell'inquinamento atmosferico, nonché delle caratteristiche tecnologiche degli impianti di combustione, è presente l obbligo di utilizzare le prescrizioni riportate nel D.P.R. 1391/70, nella realizzazione dei camini. A seguire sono riportate le indicazioni (piuttosto sommarie) che ancora risultano vigenti, derivanti dalla UNI 7129, ovviamente tali indicazioni devono essere lette alla luce di quanto introdotto dalla successiva legislazione (marcatura CE) e normativa tecnica (metodi di calcolo), mentre per ciò che riguarda i requisiti del D.P.C.M. si ritiene che siano complementari alle indicazioni della norma, con particolare riguardo all individuazione della posizione degli sbocchi in atmosfera. L illustrazione dei requisiti dei camini, derivanti dal D.P.R è riportata nel capitolo seguente. Le canne fumarie devono rispondere, alle prescrizioni sotto elencate: essere dimensionate, tenendo conto della loro altezza, in base alla portata termica massima degli apparecchi: In ogni caso non devono avere una sezione interna minore di quella indicata nel prospetto seguente Altezza in metri delle canne fumarie (collegamenti esclusi) Canne cilindriche Canne rettangolari H >10 10 < h < 20 H > 20 Portate termiche kcal/h Diametro interno cm Sezione Interna cm 2 Sezione Interna cm 2 fino a fino a fino a fino a fino e fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a fino a ,0 11,0 12,5 14,0 15,5 17,0 18,0 20,0 22,0 24,0 26, Per portate termiche maggiori si deve adottare una sezione circolare di; 3,5 cm 2 ogni 1000 kcal/h per altezze h minori di 10 m: 2,5 cm 2 ogni 1000 kcal/h per altezze h comprese fra 10 e 20 m; Pag.57 di 80 Rev.0.0

MODALITÀ DI SCARICO FUMI DA CALDAIE A GAS secondo UNI 10845

MODALITÀ DI SCARICO FUMI DA CALDAIE A GAS secondo UNI 10845 MODALITÀ DI SCARICO FUMI DA CALDAIE A GAS secondo UNI 1045 RIEPILOGO DI: APPARECCHI E STEMI DI SCARICO AMMES PROVA DI TENUTA: PRESONE DI PROVA E PERDITA AMMESSA PRESCRIZIONI IN CASO DI INTUBAMENTO La norma

Dettagli

UNI 11071/03. Impianti a gas per uso domestico asserviti ad apparecchi a condensazione e affini.

UNI 11071/03. Impianti a gas per uso domestico asserviti ad apparecchi a condensazione e affini. Impianti a gas per uso domestico asserviti ad apparecchi a condensazione e affini. Criteri per la progettazione, l installazione, la messa in servizio e la manutenzione. Redatto da Per. Ind. Marco Martinetto

Dettagli

UNI 10683. ed. Ottobre 2012

UNI 10683. ed. Ottobre 2012 UNI 10683 ed. Ottobre 2012 Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi Potenza termica nom< 35 kw VERIFICA INSTALLAZIONE CONTROLLO (NEW) MANUTENZIONE (NEW) APPARECCHI Categorie

Dettagli

La norma UNI-CIG 7129/08

La norma UNI-CIG 7129/08 Prescrizioni e requisiti generali per l installazione di camini, canne fumarie e condotti intubati Non è consentito scaricare i prodotti della combustione di apparecchi non similari tra loro, nello stesso

Dettagli

Sistemi di evacuazione. Sistema cappa cucina

Sistemi di evacuazione. Sistema cappa cucina Sistemi di evacuazione Sistema cappa cucina EVACUAZIONE VAPORI DI COTTURA Tutte le cucine sono dotate di cappa d aspirazione per il convogliamento verso l esterno dei prodotti della combustione, dei cattivi

Dettagli

Estratto della Norma UNI 10845

Estratto della Norma UNI 10845 Estratto della Norma UNI 10845 Estratto della NORMA UNI 10845 - Febbraio 2000 Sistemi per l evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas. Criteri di verifica, risanamento

Dettagli

Dlgs 128/10. Decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128

Dlgs 128/10. Decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128 Decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128 Modifi che ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell articolo 12 della legge 18 giugno 2009,

Dettagli

FLEXSTEEL. Canne Fumarie Flessibili Doppia Parete. Canne fumarie in acciaio Inox

FLEXSTEEL. Canne Fumarie Flessibili Doppia Parete. Canne fumarie in acciaio Inox Canne Fumarie Flessibili Doppia Parete Canne fumarie in acciaio Inox Canne fumarie Flessibili Doppia Parete CARATTERISTICHE TECNICHE Diametri interni: da 80 a 400 mm Materiale tubo: 2 Pareti di acciaio

Dettagli

Tecnofumi Srl. Testi leggi

Tecnofumi Srl. Testi leggi Testi leggi NORMA EN 1856/1e norma 1856/2 del 2003 - Marcatura CE La norma riguarda i proddotti Doppia parete ed i sistemi camino. Sintesi: la presente norma istituisce la Marcatura CE, fissando i requisiti

Dettagli

Prof. Duilio Tazzi Le Canne Fumarie. LE CANNE FUMARIE

Prof. Duilio Tazzi Le Canne Fumarie. LE CANNE FUMARIE LE CANNE FUMARIE Il camino, o canna fumaria, è il componente dell impianto termico che serve principalmente a smaltire i prodotti della combustione del generatore di calore nell atmosfera. Per tracciare

Dettagli

Pubblicata su S.O. n. 77- G.U.R.I. n. 99 del 28/04/2004. UNI 10845

Pubblicata su S.O. n. 77- G.U.R.I. n. 99 del 28/04/2004. UNI 10845 ; Sistemi per l evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas. Criteri di Verifica; Risanamento/Ristrutturazione; Intubamento. Pubblicata su S.O. n. 77- G.U.R.I. n.

Dettagli

UNI 11528:2014. Impianti a gas di portata termica maggiore di 35 kw. Progettazione, installazione e messa in servizio. ing.

UNI 11528:2014. Impianti a gas di portata termica maggiore di 35 kw. Progettazione, installazione e messa in servizio. ing. UNI 11528:2014 Impianti a gas di portata termica maggiore di 35 kw. Progettazione, installazione e messa in servizio ing. ALBERTO MONTANINI Presidente Assotermica Presidente Commissione Post-Contatore

Dettagli

STABILE PROGETTO CAMINO ver.2.1.0. Per.Ind. Martinetto Marco

STABILE PROGETTO CAMINO ver.2.1.0. Per.Ind. Martinetto Marco STABILE PROGETTO CAMINO ver.2.1.0. Per.Ind. Martinetto Marco Menu del giorno Il sistema camino UNI 10641:2013 UNI EN 13384-1:2008 1:2008 UNI EN 13384-2:2009 Uso software Progetto Camino Normative di riferimento

Dettagli

Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano

Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Tutti i contatori per gas combustibile sono strumenti di misura di precisionee pertanto vanno movimentati con le dovute cautele, sia durante le

Dettagli

RELAZIONE TECNICA DELL IMPIANTO TERMICO

RELAZIONE TECNICA DELL IMPIANTO TERMICO RELAZIONE TECNICA DELL IMPIANTO TERMICO (Allegato alla dichiarazione di conformità o all attestazione di corretta esecuzione dell impianto a gas di cui al modello I allegato alla Delibera AEEG n 40/04)

Dettagli

Relazione di calcolo

Relazione di calcolo Relazione di calcolo Software EC750 - Aperture e scarichi EDIFICIO INDIRIZZO INTERVENTO Villetta singola via Roma, 25-28021 Borgomanero (NO) Sostituzione generatore COMMITTENTE Alberto Rossi INDIRIZZO

Dettagli

La norma UNI-CIG 7129/08

La norma UNI-CIG 7129/08 Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione www. impiantitalia.it R08 1 1 La terza parte della norma definisce i criteri dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione collegati ad

Dettagli

ARCA, marchio di qualità per gli edifici in legno 7 ottobre 2011 MADE Rho (MI)

ARCA, marchio di qualità per gli edifici in legno 7 ottobre 2011 MADE Rho (MI) ARCA, marchio di qualità per gli edifici in legno 7 ottobre 2011 MADE Rho (MI) La sicurezza al fuoco nella progettazione e posa in opera di canne fumarie Dott.ing. Paolo Bosetti Servizio Antincendi e Protezione

Dettagli

CERAPURSMART. Supplemento per condotto scarico fumi per. Caldaie murali a gas a condensazione ZSB 14-3 C.. ZSB 22-3 C.. ZWB 24-3 C.. ZWB 28-3 C..

CERAPURSMART. Supplemento per condotto scarico fumi per. Caldaie murali a gas a condensazione ZSB 14-3 C.. ZSB 22-3 C.. ZWB 24-3 C.. ZWB 28-3 C.. Supplemento per condotto scarico fumi per CERAPURSMART Caldaie murali a gas a condensazione 6 720 612 662-00.1O ZSB 14-3 C.. ZSB 22-3 C.. ZWB 24-3 C.. ZWB 28-3 C.. 6 720 614 147 (2012/06) IT Indice Indice

Dettagli

Tecnofumi Srl KIT GAS CARATTERISTICHE TECNICO COSTRUTTIVE

Tecnofumi Srl KIT GAS CARATTERISTICHE TECNICO COSTRUTTIVE KIT GAS CARATTERISTICHE TECNICO COSTRUTTIVE Kit Gas tipo C E' un prodotto omologato dagli Enti Europei più autorevoli, leggero, di ottima resistenza meccanica, sicuro, pratico, facilmente movimentabile,

Dettagli

CERAPURACU. Caldaie murali a gas a condensazione con serbatoio ad accumulo stratificato ZWSB 24-3 A... ZWSB 28-3 A...

CERAPURACU. Caldaie murali a gas a condensazione con serbatoio ad accumulo stratificato ZWSB 24-3 A... ZWSB 28-3 A... Supplemento per condotto scarico fumi per Caldaie murali a gas a condensazione con serbatoio ad accumulo stratificato CERAPURACU 6 720 614 093-00.1O ZWSB 24-3 A... ZWSB 28-3 A... 6 720 614 103 IT (2007/08)

Dettagli

Allegati tecnici obbligatori alla dichiarazione di conformità (D.M. 37/08; Delibera AEEGSI 40/14 e successive modifiche e integrazioni)

Allegati tecnici obbligatori alla dichiarazione di conformità (D.M. 37/08; Delibera AEEGSI 40/14 e successive modifiche e integrazioni) Allegati tecnici obbligatori alla dichiarazione di conformità (D.M. 37/08; Delibera AEEGSI 40/14 e successive modifiche e integrazioni) SEZIONE 1 Quadro A: dati dell impresa installatore IMPRESA / DITTA

Dettagli

Canne fumarie e apparecchi a combustibile solido; regole per un utilizzo sicuro. Il punto di vista dei produttori.

Canne fumarie e apparecchi a combustibile solido; regole per un utilizzo sicuro. Il punto di vista dei produttori. Canne fumarie e apparecchi a combustibile solido; regole per un utilizzo sicuro. Il punto di vista dei produttori. I settori I produttori di camini e canne fumarie 2 I settori UNICALOR I produttori di

Dettagli

Caldaie murali a gas a condensazione CERAPUR

Caldaie murali a gas a condensazione CERAPUR Supplemento per condotto scarico fumi per Caldaie murali a gas a condensazione CERAPUR 6 720 612 662-00.1O ZSB 14-3 A.. ZSB 22-3 A.. ZWB 24-3 A.. ZSB 28-3 A.. ZWB 28-3 A.. ZWB 35-3 A.. 6 720 612 691 (2006/06)

Dettagli

D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 Art. 5 Comma 9 "AL TETTO"

D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 Art. 5 Comma 9 AL TETTO TESTO COORDINATO D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 - "Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento

Dettagli

Supplemento per condotto scarico fumi per

Supplemento per condotto scarico fumi per GVM T 24-3 HN GVM T 30-3 HN GVM T 35-3 HN GVS T 16-3 HN GVS T 24-3 HN GVS T 28-3 HN GVS T 35-3 HN GVS T 42-3 HN 6 720 612 662-00.2O Supplemento per condotto scarico fumi per Caldaie murali a gas a condensazione

Dettagli

87 02 FUMISTERIA STORM

87 02 FUMISTERIA STORM 02 FUMISTERIA STORM 87 02 FUMISTERIA Spessore,5 mm 88 FUMISTERIA codice descrizione confez. bar code euro SDOPPIATORE PER ASPIRAZIONE/SCARICO STORM ST02724 sdoppiatore F/F diam. 80 +!0C4HA5-abjefj! 2,6

Dettagli

TESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto 1956. ALLEGATO

TESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto 1956. ALLEGATO Decreto del Presidente della Repubblica n 1208 del 05/09/1966 Modifiche alla vigente disciplina normativa in materia di apparecchi di alimentazione per generatori di vapore aventi potenzialità specifica

Dettagli

Dichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale

Dichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale Ufficio di contatto marchio di qualità: Moritz Dreher Neugasse 6 CH-8005 Zürich Tel.: +41 (0)44 250 88 16 Fax.: +41 (0)44 250 88 22 Email: dreher@holzenergie.ch Marchio di qualità Energia leg Svizzera

Dettagli

COLLEGAMENTI TUBI/CANALI

COLLEGAMENTI TUBI/CANALI CENTRALE TERMICA/ FRIGORIFERA COLLEGAMENTI TUBI/CANALI ELEMENTI TERMINALI La Centrale Termicasolitamente trova spazio in luoghi chiusi di edifici civili ed industriali. La progettazione deve scrupolosamente

Dettagli

SCARICO PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE A PARETE

SCARICO PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE A PARETE SCARICO PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE A PARETE Lo scarico dei fumi degli apparecchi di combustione, espulso sulle pareti delle abitazioni crea enormi problemi di coesistenza tra le persone negli edifici plurifamiliari,

Dettagli

RELAZIONE TECNICA RELATIVA A RITUBAMENTO DI CANNA FUMARIA PER SCARICO FUMI DI GENERATORE DI CALORE

RELAZIONE TECNICA RELATIVA A RITUBAMENTO DI CANNA FUMARIA PER SCARICO FUMI DI GENERATORE DI CALORE STUDIO TECNICO ING. MERIZZI PAOLO PROGETTAZIONI E CONSULENZE IN MATERIA TERMOTECNICA E ANTINCENDIO Via Roncari, 39a 21023 BESOZZO (VA) Tel. - Fax 0332/970477 - e-mail: PMerizzi@gmail.com RELAZIONE TECNICA

Dettagli

FOGNATURA NERA SCHEMA TIPO PER ALLACCIO ALLA PUBBLICA PLANIMETRIE E SEZIONI. Futuro sostenibile. ELABORATO: File: schemi_allaccio2007.

FOGNATURA NERA SCHEMA TIPO PER ALLACCIO ALLA PUBBLICA PLANIMETRIE E SEZIONI. Futuro sostenibile. ELABORATO: File: schemi_allaccio2007. Futuro sostenibile SCHEMA TIPO PER ALLACCIO ALLA PUBBLICA FOGNATURA NERA PLANIMETRIE E SEZIONI ELABORATO: File: schemi_allaccio2007.dwg 1 24 Settembre 2014 Rev Data 301.17 E.T.R.A. S.p.A. - 36061 BASSANO

Dettagli

SOFFIATORI NILA GLI ATTIVATORI DI TIRAGGIO E ANTIVENTO PER CAMINI A LEGNA

SOFFIATORI NILA GLI ATTIVATORI DI TIRAGGIO E ANTIVENTO PER CAMINI A LEGNA SOFFIATORI NILA GLI ATTIVATORI DI TIRAGGIO E ANTIVENTO PER CAMINI A LEGNA Pag. 2 SCHEDA TECNICA DEI SOFFIATORI NILA pag. 3 DESCRIZIONE I soffiatori Nila non sono aspiratori, ma attivatori di tiraggio per

Dettagli

SERVIZIO ENERGIA TERMOCAMINI INFORMAZIONI ALL UTENTE

SERVIZIO ENERGIA TERMOCAMINI INFORMAZIONI ALL UTENTE COMUNE DI AVELLINO SERVIZIO ENERGIA TERMOCAMINI INFORMAZIONI ALL UTENTE Norme installazione UNI 10683 GENERATORI DI CALORE ALIMENTATI A LEGNA O DA ALTRI BIOCOMBUSTIBILI SOLIDI- REQUISITI DI INSTALLAZIONE.

Dettagli

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l

Dettagli

Le canne fumarie e i sistemi di verifica strumentale con particolare cenno UNI TS 11278. German p.i. Puntscher

Le canne fumarie e i sistemi di verifica strumentale con particolare cenno UNI TS 11278. German p.i. Puntscher Le canne fumarie e i sistemi di verifica strumentale con particolare cenno UNI TS 11278 German p.i. Puntscher L importanza della canna fumaria La canna fumaria viene sempre citata nei regolamenti edilizi

Dettagli

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DELL IMPIANTO ALLA REGOLA D ARTE ( D.M. 37 DEL 22 GENNAIO 2008)

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DELL IMPIANTO ALLA REGOLA D ARTE ( D.M. 37 DEL 22 GENNAIO 2008) Il sottoscritto titolare/legale rappresentante dell impresa (rag. sociale) Operante nel settore Con sede nel comune di: (prov. ) Via nr. P.IVA: Cod. Fisc. Tel. Fax E-mail Iscritta nel registro delle imprese

Dettagli

RELAZIONE TECNICA_IMPIANTO GAS METANO

RELAZIONE TECNICA_IMPIANTO GAS METANO RELAZIONE TECNICA_IMPIANTO GAS METANO Il gas metano sarà addotto, per ogni piano, con tubazione come le tavole allegate mostrano esterne al fabbricato e ad esso ancorate a vista. La rete principale sarà

Dettagli

Norma 7129:2008. Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione. Ing. Giacomo Bortolan A.I.M. Servizi a Rete S.p.A.

Norma 7129:2008. Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione. Ing. Giacomo Bortolan A.I.M. Servizi a Rete S.p.A. Norma 7129:2008 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione Ing. Giacomo Bortolan A.I.M. Servizi a Rete S.p.A. UNI 7129-2 ed. 2008 Seconda parte: Installazione apparecchi

Dettagli

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Scuola Elementare F.lli Rossetti Via San Zeno PROGETTO ESECUTIVO SOSTITUZIONE GENERATORE TERMICO

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Scuola Elementare F.lli Rossetti Via San Zeno PROGETTO ESECUTIVO SOSTITUZIONE GENERATORE TERMICO Ing. Paolo Silveri Via Valle Bresciana, 10 25127 Brescia Tel. 347.9932215 silveri.progea@gmail.com COMUNE di ODOLO Provincia di Brescia RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Scuola Elementare F.lli Rossetti Via

Dettagli

UNI 10845 PREMESSA. UNI 7129 - Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione - Progettazione, installazione

UNI 10845 PREMESSA. UNI 7129 - Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione - Progettazione, installazione UNI 10845 Impianti a gas per uso domestico. Sistemi per l evacuazione dei prodotti alimentati a gas. Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione ed intubamento 1 Scopo e campo di applicazione PREMESSA

Dettagli

Lavori intelligenti per il risparmio energetico

Lavori intelligenti per il risparmio energetico Città di San Donà di Piave Assessorato all Ambiente SPORTELLO ENERGIA Lavori intelligenti per il risparmio energetico SOLARE TERMICO Un impianto a collettori solari (anche detto a pannelli solari termici

Dettagli

Supplemento per sistemi di scarico fumi

Supplemento per sistemi di scarico fumi Supplemento per sistemi di scarico fumi Caldaie murali a gas a condensazione 6 720 615 740-00.1O Logamax plus GB042-14 Logamax plus GB042-22 Logamax plus GB042-22K Per i tecnici specializzati Leggere attentamente

Dettagli

CERAPURBALCONY CERAPURINCASSO

CERAPURBALCONY CERAPURINCASSO Supplemento per condotto scarico fumi per Caldaie murali a gas a condensazione CERAPURBALCONY CERAPURINCASSO 6 720 612 634-00.1O CERAPURBALCONY ZWB 24-1 AB.. ZWB 28-1 AB.. CERAPURINCASSO ZWB 24-1 AI..

Dettagli

Canne fumarie. Sommario

Canne fumarie. Sommario Canne fumarie Sommario Legislazione e normativa di riferimento Esempi pratici di allacciamento Canne collettive ramificate Scarico a parete Termostato fumi Esempi di installazioni errate 1 Sommario Legislazione

Dettagli

SERIE DOPPIOTEK INOX/INOX

SERIE DOPPIOTEK INOX/INOX DIVISIONE INOX La Profiltek S.r.l. garantisce sistemi a doppia parete di evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad ogni tipologia di impianto termico (caldaie a camera stagna, a camera aperta,

Dettagli

0051 CPD 0080 0051 CPD 0081

0051 CPD 0080 0051 CPD 0081 LINEA 60 LINEA 80 LINEA 100 MONO PARETE IN ALLUMINIO MANUALE DI INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE 06 0051 0051 CPD 0080 0051 CPD 0081 MI-MP_1.2.odt 1/8 AVVERTENZE L'installazione deve essere effettuata

Dettagli

Nuove disposizioni sullo SCARICO A TETTO in vigore a partire dal 19 luglio 2014

Nuove disposizioni sullo SCARICO A TETTO in vigore a partire dal 19 luglio 2014 Nuove disposizioni sullo SCARICO A TETTO in vigore a partire dal 19 luglio 2014 Il D.Lgs 102/2014 ha modificato nuovamente le regole sull obbligo dello SCARICO A TETTO degli impianti termici previsto dal

Dettagli

OGGETTO: BRANCA INFORMA N. 01/2015 SCARICO A PARETE PER CALDAIE DOMESTICHE.

OGGETTO: BRANCA INFORMA N. 01/2015 SCARICO A PARETE PER CALDAIE DOMESTICHE. OGGETTO: BRANCA INFORMA N. 01/2015 SCARICO A PARETE PER CALDAIE DOMESTICHE. *************************************************************************************** ITER SCARICO A PARETE per caldaie domestiche.

Dettagli

NORMATIVA CAMINI/CANNE FUMARIE

NORMATIVA CAMINI/CANNE FUMARIE Fonte: G.B.D. spa 30 Parametri a normadi Paolo Grisoni La definizione di alcune importanti norme europee hanno completamente ridefinito gli standard per i sistemi di scarico dei prodotti della combustione

Dettagli

UNITA OPERATIVA IMPIANTISTICA ANTINFORTUNISTICA AZIENDA USL DI BOLOGNA

UNITA OPERATIVA IMPIANTISTICA ANTINFORTUNISTICA AZIENDA USL DI BOLOGNA UNITA OPERATIVA IMPIANTISTICA ANTINFORTUNISTICA AZIENDA USL DI BOLOGNA Attività in materia di impianti termici Verifiche impianti di riscaldamento ad acqua calda DM 1/12/1975 Verifiche impianti su segnalazioni

Dettagli

TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE

TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE La scelta della tipologia impiantistica varia a seconda della destinazione d uso: EDILIZIA CIVILE: Classe Esempi 1 Locali per la residenza Alloggi ad uso privato 2 Locali per il

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

Supplemento per condotto scarico fumi per

Supplemento per condotto scarico fumi per Supplemento per condotto scarico fumi per GVS C 14-3 HN - GVS C 22-3 HN GVS C 28-3 HN - GVM C 24-3 HN GVM C 28-3 HN - GVM C 35-3 HN 6 720 612 662-00.2O Modelli e brevetti depositati rif.: 6 720 642 584

Dettagli

LEGGI VIGENTI QUADRO NORMATIVO

LEGGI VIGENTI QUADRO NORMATIVO LEGGI VIGENTI QUADRO NORMATIVO AMI CO inox 2 QUADRO LEGISLATIVO E NORMATIVO Quadro Legislativo Quadro Normativo D.P.R. 22 dicembre 1970 nº 1391 Regolamento per l esecuzione della legge 13 luglio 1966,

Dettagli

LE CANNE FUMARIE. Normative di riferimento per una corretta. realizzazione e manutenzione dei sistemi. fumari al servizio di caldaie a Biomassa

LE CANNE FUMARIE. Normative di riferimento per una corretta. realizzazione e manutenzione dei sistemi. fumari al servizio di caldaie a Biomassa ETA Info... il mio sistema di riscaldamento LE CANNE FUMARIE Normative di riferimento per una corretta realizzazione e manutenzione dei sistemi fumari al servizio di caldaie a Biomassa La passione per

Dettagli

Relazione schematica opere eseguite: tipologia materiali utilizzati

Relazione schematica opere eseguite: tipologia materiali utilizzati Allegati alla dichiarazione di conformità alla regola dell arte delle opere eseguite, di cui al D.MSE 22 gennaio 2008, n. 37 (allegato all attestazione di corretta esecuzione dell impianto a gas di cui

Dettagli

Milano 27 novembre 2012

Milano 27 novembre 2012 Convegno La nuova norma UNI 10738 Le verifiche e i nuovi materiali negli impianti gas Mario Volongo - Area tecnica CIG 1 Un po di storia sui materiali utilizzati negli impianti a gas 2 Centrali termiche

Dettagli

CALORE. Sistemi produzione. In tutti i Paesi sviluppati, la lotta contro gli incendi

CALORE. Sistemi produzione. In tutti i Paesi sviluppati, la lotta contro gli incendi Sistemi produzione CALORE di Marco Albanese, responsabile Ufficio Salute, Sicurezza e Ambiente - Rimessaggio del Tirreno Srl La prevenzione degli incendi garantisce la sicurezza degli edifici In tutti

Dettagli

Progettare camini per impianti oltre i 35 Kw (tutti i combustibili)

Progettare camini per impianti oltre i 35 Kw (tutti i combustibili) Progettare camini per impianti oltre i 35 Kw (tutti i combustibili) Pistoia (PT) - 29 Gennaio 2015 Geom. Walter Marabelli Pag. 1 Marchio CE prodotti e caratteristiche La designazione di prodotto e le prestazioni

Dettagli

UNI 10485. Ai fini della presente norma si applicano le definizioni seguenti:

UNI 10485. Ai fini della presente norma si applicano le definizioni seguenti: Impianti a gas per uso domestico. Sistemi per l evacuazione dei prodotti alimentati a gas. Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione ed intubamento 1 Scopo e campo di applicazione La presente

Dettagli

Passione per servizio e comfort.

Passione per servizio e comfort. Supplemento per condotto scarico fumi per GVS C 90-1 HN 6 720 611 409-00.1O Supplemento per condotto scarico fumi per Caldaie murali a gas a condensazione Modelli e brevetti depositati Réf.: 6 720 613

Dettagli

SERIE DOPPIA SERIE DP CANNA FUMARIA INOX DOPPIA PARETE

SERIE DOPPIA SERIE DP CANNA FUMARIA INOX DOPPIA PARETE SERIE DP CANNA FUMARIA INOX DOPPIA PARETE Le canne fumarie della serie DP rappresentano la soluzione piu avanzata per l evacuazione dei fumi di generatori di calore alimentati con qualsiasi tipo di combustibile.

Dettagli

Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione

Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione Riferimento normativo Per la progettazione degli impianti di scarico si fa riferimento alla normativa europea composta da 5 parti.

Dettagli

Allegati tecnici obbligatori alla dichiarazione di conformità (Legge 46/90, D.M. 20-feb-1992, Del. AEEG 40/04 e succ. mod.)

Allegati tecnici obbligatori alla dichiarazione di conformità (Legge 46/90, D.M. 20-feb-1992, Del. AEEG 40/04 e succ. mod.) Allegati tecnici obbligatori alla dichiarazione di conformità (Legge 46/90, D.M. 20-feb-1992, Del. AEEG 40/04 e succ. mod.) Foglio n... Intervento su impianto gas di portata termica totale (Qn) (*) =.

Dettagli

STUDIO LEGALE LEPORE. Gent.ma Ing. Elisabetta MAZZI. Attuale conformita delle caldaie a due stelle.

STUDIO LEGALE LEPORE. Gent.ma Ing. Elisabetta MAZZI. Attuale conformita delle caldaie a due stelle. STUDIO LEGALE LEPORE Avv. GAETANO LEPORE Avv. MARIA CLAUDIA LEPORE Avv. CARLO LEPORE Avv. LUCA PARMEGGIANI Gent.ma Ing. Elisabetta MAZZI Attuale conformita delle caldaie a due stelle. All esito dell esame

Dettagli

REALIZZAZIONE DI CENTRO RESIDENZIALE DI CURE PALLIATIVE HOSPICE IN SPICCHIO 2 STRALCIO ESECUTIVO FUNZIONALE

REALIZZAZIONE DI CENTRO RESIDENZIALE DI CURE PALLIATIVE HOSPICE IN SPICCHIO 2 STRALCIO ESECUTIVO FUNZIONALE INDICE 1) Premessa 2) Progetto edilizio 3) verifica norme antincendio 4) Attività 91 5) Mezzi ed impianti fissi di estinzione 6) Segnaletica di sicurezza 1 REALIZZAZIONE DI CENTRO RESIDENZIALE DI CURE

Dettagli

VENTILAZIONE DEI LOCALI PER LA COMBUSTIONE. By C. Perissinotto

VENTILAZIONE DEI LOCALI PER LA COMBUSTIONE. By C. Perissinotto VENTILAZIONE DEI LOCALI PER LA COMBUSTIONE STATO DELL ARTE A SEGUITO VARIAZIONI AVVENUTE NEGLI ANNI RIPORTIAMO UNA BREVE CRONISTORIA NORMATIVA ART. 5 COMMA 10 DPR 412 IN TUTTI I CASI DI NUOVA INSTALLAZIONE

Dettagli

Allegati Tecnici Obbligatori Foglio 1 di. (DM 37/08) Impresa/Ditta. Resp.Tecnico/Titolare. Committente.

Allegati Tecnici Obbligatori Foglio 1 di. (DM 37/08) Impresa/Ditta. Resp.Tecnico/Titolare. Committente. Allegati Tecnici Obbligatori Foglio 1 di. (DM 37/08) Impresa/Ditta Resp.Tecnico/Titolare Sez. I: Riferimenti inerenti alla documentazione. Quadro A: Dichiarazione di conformità (1) n. Committente Progetti:

Dettagli

Omniplast Sabiana. La gamma comprende 6 diametri (60-80-110-125-160-200 mm) Canne Fumarie in PPs

Omniplast Sabiana. La gamma comprende 6 diametri (60-80-110-125-160-200 mm) Canne Fumarie in PPs Omniplast Sabiana Canne Fumarie in PPs Il sistema Omniplast Sabiana è un sistema progettato e realizzato espressamente per l evacuazione dei prodotti della combustione a bassa temperatura provenienti da

Dettagli

UBICAZIONE DELL UNITA MOBILE Indirizzo... Nr... Palazzo... Scala...Piano...Interno...CAP... Località...Comune... Provincia...

UBICAZIONE DELL UNITA MOBILE Indirizzo... Nr... Palazzo... Scala...Piano...Interno...CAP... Località...Comune... Provincia... LIBRETTO IMPIANTO OBBLIGATORIO PER GLI IMPIANTI TERMICI CON POTENZA TERMICA DEL FOCOLARE NOMINALE INFERIORE A 35 kw (ART. 11, COMMA 9, DPR 26 AGOSTO 1993, N 412 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI) 2 Libretto impianto

Dettagli

NORMA EN 1856/1 e 1856/2 del 2009 - Marcatura

NORMA EN 1856/1 e 1856/2 del 2009 - Marcatura NORMA EN 1856/1 e 1856/2 del 29 - Marcatura Prodotti per sistema camino - Canne Fumarie metalliche La norma definisce i requisiti di prestazione per i condotti rigidi e flessibili, canali da fumo e raccordi

Dettagli

http://www.cabdileoncini.it/blog/caldaie-a-condensazione/ 17 aprile 2013

http://www.cabdileoncini.it/blog/caldaie-a-condensazione/ 17 aprile 2013 Le caldaie a condensazione sono caldaie in grado di ottenere rendimento termodinamico superiore al 100% del potere calorifico inferiore del combustibile utilizzato anziché sul potere calorifico superiore

Dettagli

Committente Ubicazione impianto di utenza: Comune di: ( ) Via n.

Committente Ubicazione impianto di utenza: Comune di: ( ) Via n. Dati dell'installatore (1) Nominativo titolare/legale rappresentante Impresa/ditta (ragione sociale) Responsabile tecnico/titolare Sede: Comune di: CAP prov. Via n. tel cell fax email Dati del committente

Dettagli

UNI 11071/03 Sunto per studio della norma UNI 11071/03

UNI 11071/03 Sunto per studio della norma UNI 11071/03 IMPIANTI A GAS PER USO DOMESTICO ASSERVITI AD APPARECCHI A CONDENSAZIONE E AFFINI CRITERI PER LA PROGETTAZIONE, L'INSTALLAZIONE, LA MESSA IN SERVIZIO E LA MANUTENZIONE CLASSIFICAZIONE ICS 91.140.40 SOMMARIO

Dettagli

Sistema RF 120 PPs. Il sistema specifico per gli impianti in condensazione con fumi fino a 120 0063-CPD- 8848. RF 120 PPs

Sistema RF 120 PPs. Il sistema specifico per gli impianti in condensazione con fumi fino a 120 0063-CPD- 8848. RF 120 PPs Sistema Progasflex R 160 - Progasflex F 160 Il sistema specifico per gli impianti in condensazione con fumi fino a 120 0063-CPD- 8848 Il condotto Schiedel L ultima evoluzione della tecnica per i fumi di

Dettagli

Sezione I : Riferimenti inerenti alla documentazione Quadro A. Dichiarazione di conformità n Impianto gas rif. n data

Sezione I : Riferimenti inerenti alla documentazione Quadro A. Dichiarazione di conformità n Impianto gas rif. n data Allegato a: Dichiarazione di Conformità (ai sensi della Legge 46/90) Attestato di corretta esecuzione impianto gas di cui al modello "B" (Del. N 40/04 dell'aeeg) Sezione I : Riferimenti inerenti alla documentazione

Dettagli

Estratto della. Norma UNI TS 11278

Estratto della. Norma UNI TS 11278 Estratto della Norma UNI TS 11278 Estratto della NORMA UNI TS 11278 Maggio 2008 Camini/canali da fumo/condotti/canne fumarie metallici. Scelta e corretto utilizzo in funzione del tipo di applicazione e

Dettagli

LIBRETTO DI IMPIANTO

LIBRETTO DI IMPIANTO 1 LIBRETTO DI IMPIANTO OBBLIGATORIO PER GLI IMPIANTI TERMICI CON POTENZA TERMICA DEL FOCOLARE NOMINALE INFERIORE A 35 kw (ART. 11, COMMA 9, DPR 26 AGOSTO 1993, N 412 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI) (Sono già

Dettagli

Istruzioni per la compilazione degli Allegati Tecnici Obbligatori

Istruzioni per la compilazione degli Allegati Tecnici Obbligatori Istruzioni per la compilazione degli Allegati Tecnici Obbligatori Seguire i riferimenti posti sul modulo prestampato Rif. (*) La portata termica totale dell impianto gas sul quale sono stati eseguiti i

Dettagli

COMUNE DI LIZZANO. (Provincia di Taranto) Progetto di ristrutturazione edilizia per la realizzazione di una casa alloggio PROGETTO ETNICAMENTE A.

COMUNE DI LIZZANO. (Provincia di Taranto) Progetto di ristrutturazione edilizia per la realizzazione di una casa alloggio PROGETTO ETNICAMENTE A. COMUNE DI LIZZANO (Provincia di Taranto) Progetto di ristrutturazione edilizia per la realizzazione di una casa alloggio PROGETTO ETNICAMENTE PROGETTO ARCHITETTONICO: ARCH. Vincenzo La Gioia PROGETTO IMPIANTI:

Dettagli

Banco Prova Caldaie. per generatori di energia termica avente una potenza nominale inferiore a 100kW

Banco Prova Caldaie. per generatori di energia termica avente una potenza nominale inferiore a 100kW Banco Prova Caldaie per generatori di energia termica avente una potenza nominale inferiore a 100kW 1 Generalità Il banco prova caldaie attualmente disponibile presso il nostro Laboratorio è stato realizzato

Dettagli

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE parti 3 4 1 IMPIANTO TERMICO In generale si può pensare articolato nelle seguenti parti: Generatore uno o più apparati che forniscono energia termica ad un mezzo di trasporto

Dettagli

Ispezioni per l efficienza energetica. Franco De Col, ispettore impianti termici

Ispezioni per l efficienza energetica. Franco De Col, ispettore impianti termici Ispezioni per l efficienza energetica Franco De Col, ispettore impianti termici Incontri Provincia di Belluno 1. Tipi di rendimento e tipi di caldaia 2. La 10389-1:2009 e la 10389-2 3. Novità della 10389-1:2009

Dettagli

ALLEGATO II. Calcolo della produzione da cogenerazione

ALLEGATO II. Calcolo della produzione da cogenerazione ALLEGATO II Calcolo della produzione da cogenerazione I - Calcolo dell energia elettrica da cogenerazione 1. Per calcolare il risparmio di energia primaria di una unità di cogenerazione, occorre anzitutto

Dettagli

ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE INTERRATA DEI SERBATOI IN POLIETILENE

ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE INTERRATA DEI SERBATOI IN POLIETILENE ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE INTERRATA DEI SERBATOI IN POLIETILENE (rev. 20140217) 1. Prima dell installazione deve essere verificata l idoneità tecnica del suolo dal punto di vista strutturale, eventuali

Dettagli

ALLEGATO IX - Impianti termici civili

ALLEGATO IX - Impianti termici civili Riferimento: Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale (Entrata in vigore del decreto: 29-4-2006) (succ. modificato dal d.lgs 29 giugno 2010 n. 128).. (omissis). ALLEGATO IX

Dettagli

Guida alla sostituzione

Guida alla sostituzione I II A B C B E F G B C B E F G A A A A ENERG A YZ db A L YI JA IE IA YZ kw 811 XYZ/2013 Guida alla sostituzione Direttiva ERP Quali sono i coinvolgimenti pratici pag. 2 Quadro Legislativo Italiano ErP:

Dettagli

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE 1. PREMESSA La presente verifica idraulica fa riferimento alla precedente verifica allegata al progetto preliminare approvato con Deliberazione del Giunta Municipale n. 113 del 19.09.2011, con la quale

Dettagli

Modulo A) Dati identificativi di carattere generale. Generalità dell'impresa/operatore che ha eseguito l'intervento

Modulo A) Dati identificativi di carattere generale. Generalità dell'impresa/operatore che ha eseguito l'intervento Pagina 1 UNI 10845 - Verifica dei sistemi per l'evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad alimentati a gas. Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione e intubamento Modulo A) Dati

Dettagli

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:

Dettagli

Istruzioni per condotti di aspirazione/scarico

Istruzioni per condotti di aspirazione/scarico Istruzioni per condotti di aspirazione/scarico SVB C -3 HN 6 70 61 61-00.O Modelli e brevetti depositati rif.: 6 70 619 301 (009/01) IT Caldaie a gas a condensazione, con produzione di acqua calda sanitaria

Dettagli

INDICE. 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI...

INDICE. 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI... INDICE 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI... Pagina 1 di 6 1. PREMESSA La presente relazione intende

Dettagli

In caso di nuova installazione - ristrutturazione - cambio dei generatori di calore:

In caso di nuova installazione - ristrutturazione - cambio dei generatori di calore: Normativa di riferimento L. 10/91 D.P.R. 412/93 D.P.R. 551/99 D.Lgs. 192/05 D.Lgs. 311/06 L.R. 24/06 D.G.R. n. 6033/07 Cos è un impianto termico Qualsiasi impianto di riscaldamento dotato di: Generatore

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06)

Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Nuovo ambito di applicazione Certificazione energetica Controllo e manutenzione degli impianti termici Verifiche del

Dettagli

I locali da bagno e doccia

I locali da bagno e doccia I locali da bagno e doccia 1. Classificazione delle Zone In funzione della pericolosità, nei locali bagno e doccia (Norma 64-8 sez. 701) si possono individuare quattro zone (fig. 1) che influenzano i criteri

Dettagli

Murali Condensing. Sommario. Introduzione 2 Configurazioni di scarico 3 Installazione 10 Gamma condotti fumi 12

Murali Condensing. Sommario. Introduzione 2 Configurazioni di scarico 3 Installazione 10 Gamma condotti fumi 12 Murali Condensing Sommario Introduzione 2 Configurazioni di scarico 3 Installazione 10 Gamma condotti fumi 12 1 Sistemi di scarico in PP Introduzione Sistema per intubamento in PP per caldaie a condensazione

Dettagli

COMUNE DI CINTE TESINO PROVINCIA DI TRENTO

COMUNE DI CINTE TESINO PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI CINTE TESINO PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA CAMINI ISTITUZIONE DEL SERVIZIO Art. 1 Agli effetti della regolare manutenzione delle canne fumarie e conseguente prevenzione

Dettagli