Lettera mensile di informazione ed aggiornamento su Ambiente, Sicurezza, Qualità, Organizzazione

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1 HSE&Q Numero 11 anno 2010 Health, Safety, Environment and Quality Lettera mensile di informazione ed aggiornamento su Ambiente, Sicurezza, Qualità, Organizzazione Numero 8-9 anno 2008 Lettera mensile di informazione ed aggiornamento su Ambiente, Sicurezza, Qualità, Organizzazione IN QUESTO NUMERO 1. Obblighi, adempimenti, scadenze Finanziamenti Qualità, Sicurezza e Ambiente Filo diretto sulla normativa (quesiti) Tema del mese: La Bigliettazione elettronica e l integrazione tariffaria nel trasporto pubblico locale Nuova tessera di riconoscimento per tutti i lavori in appalto e supappalto Stress lavoro-correlato: valutazione del rischio entro il 31/12/ Brevi Qualità, Sicurezza e Ambiente Osservatorio normativo La segnalazione Le news dall Autorità Energia Elettrica e Gas Gazzette Ufficiali...20 Progetto nucleare Italia Unindustria Bologna L'approvvigionamento di energia e i costi relativi sono per il nostro paese questioni ormai indifferibili. A queste esigenze risponde la Legge 99/2009 con la quale il Governo Italiano prevede la costruzione di centrali nucleari per un totale di circa MW, con un obiettivo di produzione di circa 100 TWh/anno, pari ad un quarto del totale del fabbisogno italiano stimato per il La stessa Legge prevede anche i criteri e le misure atte a favorire la costituzione di consorzi per la costruzione e l'esercizio di impianti elettronucleari. Si è quindi attivata una collaborazione tra Enel e Confindustria - Supply Chain Meeting - con l'obiettivo di un coinvolgimento, recupero e sviluppo di competenze specifiche per il nucleare, attraverso un processo di monitoraggio e qualificazione. E su queste premesse che si è svolto a Bologna il convegno promosso da Enel e Confindustria e che ha visto la partecipazione di 68 aziende di Emilia- Romagna, Marche, Toscana e Umbria. Al tavolo un qualificato gruppo di relatori: Maurizio Marchesini presidente di Unindustria Bologna, Piero Gnudi presidente Enel, Beccarello responsabile energia Confindustra, Gazza Presidente commissione E.S.S. Confindustria e Aquilanti responsabile area tecnica Enel, Cardani divisione acquisto Enel, Del Vecchio responsabile approvvigionamenti nucleare e ricerca Enel sono stati intelligentemente coordinati dall AD della NIER Ingegneria Paolo Vestrucci. Il dibattito a messo a fuoco che il progetto nucleare italiano di Enel ed EDF rappresenta innanzi tutto l opportunità per creare un industria italiana del nucleare, con un indotto ampio ed articolato non solo per la componentistica dell isola nucleare ma anche per tutte le forniture civili e meccaniche delle centrali. Bologna, 25 ottobre 2010 NIER Ingegneria è disponibile ad accompagnare le aziende nel percorso di qualifica del sistema aziendale dei componenti per gli impianti nucleari Per contatti:segreteria@niering.it Disponibili gli atti del convegno di: D.Lgs. 81/08-Sicurezza e salute sul lavoro implicazioni legali, adempimenti e opportunità. Il convegno svoltosi presso Hotel Savoia Reagens ha visto la partecipazione di circa 60 operatori ( datori di lavoro pubblici e NIER Ingegneria S.p.A.

2 HSE&Q n. 11/2010 pagina 2 privati, tecnici, RSPP, consulenti ) di vari settori merceologici che con interesse e partecipazione hanno ascoltato e dibattuto le tematiche proposte dai diversi relatori. Sono già disponibili le slides del ing. Paolo Vestrucci (Indici infortunistici nazionali), dell ing. Giuseppe Cavallone (Rischio stress-lavoro correlato), dell ing. Roberto Colzani (18001 percorso applicativo) e del dott. Giuseppe Frangiamone (presentazione progetto med). Al convegno ha anche partecipato l avv. Vito Campisi che ha svolto i seguenti punti: andamento infortunistico (dati INAIL, ricavati dalla Rivista INAIL n. 6 - giugno 2010); - Corte di Cassazione, IV Sez. Penale n del (l'applicaizone delle misure di sicurezza serve anche per evitare un errore umano possibile e prevedibile, se esso rientra nel normale contesto lavorativo); - Corte di Cassazione, IV Sez. Penale n del (cooperativa di produzione - responsabilità e posizioni di garanzia del presidente); - Corte di Cassazione, IV Sez. Penale n del (responsabilità del datore di lavoro per la mancata adozione delle misure idonee a tutelare l'integrità fisica del lavoratore, anche in caso di comportamento imprudente dello stesso. Ininfluenza del concorso di colpa); - Corte di Cassazione, VI Sez. Penale n dell' (esclusione di responsabilità a carico del R.S.P.P. - responsabilità del datore di lavoro in caso di evento lesivo per carenze prevenzionistiche); - Corte di Cassazione, V Sez. Penale n del (esclusione di responsabilità a carico del R.S.P.P. - responsabilità del datore di lavoro in caso di evento lesivo per carenze prevenzionistiche); - Circolare Min. Lavoro e Politiche Sociali n. 33 del in tema di provvedimento di sospensione dell'attività d'impresa a seguito di verifica ispettiva. Chi fosse interessato ad avere le slide degli interventi può chiederle al seguente indirizzo: segreteria@niering.it Nell occasione è stato presentato il calendario dei corsi di NIER Ingegneria in programma per Responsabili servizio Prevenzione e protezione (RSPP) e Addetti Servizio Prevenzione e protezione (ASPP) come da D.Lgs. 81/08. Si riporta in allegato l elenco. 1. OBBLIGHI, ADEMPIMENTI, SCADENZE 20 Novembre Denuncia degli imballaggi: ultimo giorno per la presentazione mensile da parte dei produttori o utilizzatori di imballaggi iscritti al CONAI ed in regime di dichiarazione mensile ed il calcolo, sulla base delle fatture emesse o dei documenti ricevuti, del contributo relativo al mese precedente, distinguendo gli importi per ciascuna tipologia di materiali e indicando il relativo consorzio di appartenenza (Art. 7 del Regolamento CONAI). 30 Novembre Registrazione sostanze chimiche: termine ultimo entro il quale le imprese devono registrare le sostanze chimiche di uso più comune o più pericolose secondo quanto previsto dal Regolamento REACH. 31 Dicembre Emissioni in atmosfera impianti termici civili: termine ultimo entro il quale i responsabili dell esercizio e della manutenzione degli impianti termici civili di potenza termica nominale superiore a Mw devono effettuare la verifica dei valori di emissione degli impianti. La mancata verifica è punita con una sanzione amministrativa da 516 a Euro. Analoga sanzione è prevista per il mancato rispetto dei valori limite di emissione di cui alla parte III dell Allegato IX alla Parte V del D. Lgs. 152/2006 (Art. 286, comma 2 D. Lgs. 03 aprile 2006, n. 152). 31 Dicembre Scadenza dei termini per la valutazione da stress-correlato come da D.lgs. 80/811 Si veda l approfondimento nella rubrica tema del mese.

3 HSE&Q n. 11/2010 pagina 3 2. FINANZIAMENTI QUALITA, SICUREZZA E AMBIENTE Riportiamo di seguito alcune possibilità di finanziamenti nel campo della sicurezza, dello sviluppo di sistemi qualità e dell ambiente. INAIL: 60 milioni di euro per le imprese che investono nella sicurezza L INAIL ha stanziato 60 milioni di Euro per tutte le aziende - anche quelle individuali - iscritte alla Camera di Commercio per progetti di investimento volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, per la formazione e per la sperimentazione di soluzioni innovative e di strumenti di natura organizzativa ispirati alla responsabilità sociale delle imprese. Lo stanziamento verrà ripartito in budget regionali, in funzione del numero di addetti e dell andamento infortunistico di ciascun territorio. Si tratta di un intervento immediato per la promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro, in attesa che il perfezionamento dell accordo con le parti sociali renda utilizzabili le ulteriori risorse già messe a disposizione dal Ministero del Lavoro ai sensi dell Articolo 11, comma 1 del Testo Unico della Sicurezza. Dopo la pubblicazione dell Avviso sulla Gazzetta Ufficiale, gli interessati potranno accedere tramite il sito internet dell INAIL - Punto Cliente - ai singoli bandi regionali dove inserire dati anagrafici dell impresa e particolari relativi al progetto, che prevedono l attribuzione di un punteggio in automatico: solo con il superamento di un punteggio soglia sarà possibile la compilazione della domanda online. Sarà, quindi, necessario presentare alla sede INAIL competente l attestazione dei requisiti di ammissione al finanziamento e di attribuzione dei punteggi. Il contributo a fondo perduto verrà erogato dopo la verifica della documentazione che attesti l effettiva realizzazione dell intervento e l avvenuto pagamento dei corrispettivi da parte dell impresa richiedente. Piano governativo incentivi green: rimesse in circolo le risorse residue Le risorse residue del piano governativo di incentivi green, varato in aprile per sostenere i consumi nei settori previsti, sono state rimesse in circolo liberando così circa 110 milioni di Euro, su un totale di circa 300 milioni di Euro inizialmente stanziati. Il Ministro dello Sviluppo ha infatti firmato il decreto con cui sono riassegnati i fondi ancora disponibili per il sostegno della domanda finalizzata ad obiettivi di efficienza energetica, eco compatibilità e di miglioramento della sicurezza sul lavoro secondo le modalità di erogazione dei contributi dettagliate dal DM 26 marzo A tal fine, è stato deciso di effettuare un unica variazione compensativa tra tutti i settori che consentirà di far confluire tutte le risorse ancora non prenotate in una disponibilità comune ai settori stessi. Il fondo unico così costituito sarà reso disponibile per le prenotazioni dei rivenditori e consumatori a partire dal 03 novembre. Conto Energia 2011: modalità di attuazione dall Autorità La Delibera ARG/elt 181/10, recentemente pubblicata, stabilisce le modalità per l erogazione delle tariffe incentivanti previste dal Conto Energia per il fotovoltaico (DM 06 agosto 2010), che entreranno in vigore il 1 gennaio Per usufruire delle tariffe incentivanti, il responsabile dell impianto fotovoltaico deve dichiarare di rispettare i requisiti previsti dal DM 06 agosto 2010, e di: essere proprietario dell immobile ove è installato l impianto o, diversamente, disporre dell autorizzazione sottoscritta dal proprietario; aver conseguito tutte le autorizzazioni necessarie alla costruzione e all esercizio dell impianto, nel rispetto dei vincoli architettonici e paesaggistici, della normativa in materia di sicurezza durante le attività di costruzione ed esercizio dell impianto e dei relativi allacciamenti. Avranno diritto alle tariffe incentivanti gli impianti fotovoltaici a concentrazione che entrano in esercizio, a seguito di interventi di nuova costruzione, rifacimento totale o parziale, tra il 25 agosto e il 31 dicembre 2010, e per i quali il GSE verifica il rispetto dei requisiti di cui all Articolo 13 (potenza nominale tra 1 kw e 5 MW, realizzati in conformità alle pertinenti norme tecniche e con componenti nuovi, collegati alla rete elettrica o a piccole reti isolate con un unico punto di connessione). A partire dal 15 novembre 2010, i soggetti interessati sono infine tenuti ad utilizzare il portale informativo predisposto dal GSE per registrarsi, inserire i dati del proprio impianto e trasmettere per via informatica i documenti necessari. A tal proposito il GSE ha pubblicato una guida d uso per la registrazione e l accesso al portale, con tutte le indicazioni necessarie per richiedere gli incentivi al fotovoltaico previsti dal nuovo Conto Energia. Risparmio energetico e detrazioni: aggiornata guida Agenzia Entrate L Agenzia delle Entrate ha aggiornato la guida sulle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico.

4 HSE&Q n. 11/2010 pagina 4 Tale documento descrive i vari tipi di intervento per i quali si ha diritto alla cosiddetta detrazione 55% e gli adempimenti necessari per ottenerla. L aggiornamento si è reso necessario a seguito delle più recenti modifiche normative, che hanno riguardato soprattutto le procedure da seguire per usufruire correttamente delle agevolazioni. In particolare: per i lavori che proseguono oltre un periodo d imposta, è stato introdotto l obbligo di inviare telematicamente all Agenzia delle Entrate una specifica comunicazione entro 90 giorni dal termine del periodo d imposta nel quale i lavori hanno avuto inizio; per i lavori che proseguono per più anni, il modello deve essere presentato entro 90 giorni dal termine di ciascun periodo d imposta in cui sono state sostenute le spese oggetto della comunicazione; per gli interventi eseguiti dal 2009 è obbligatorio ripartire la detrazione in 5 rate annuali di pari importo; è stata sostituita la tabella dei valori limite della trasmittanza termica (DM Sviluppo Economico 06 gennaio 2010). Dal 1 luglio 2010, infine, al momento del pagamento del bonifico effettuato dal contribuente che intende avvalersi della detrazione, banche e Poste italiane hanno l obbligo di effettuare una ritenuta del 10% a titolo di acconto dell imposta sul reddito dovuta dall impresa che effettua i lavori. Casa, oltre 53 milioni in RER per l'edilizia sociale e la riqualificazione urbana Via libera dall'assemblea al programma di edilizia residenziale sociale per un importo di 31 milioni e al bando per alloggi a canone sostenibile per oltre 22 milioni. L'Assemblea legislativa ha approvato due programmi che riguardano le politiche abitative. Il primo è il programma di edilizia residenziale sociale che è stato finanziato con 31 milioni di euro. Le modalità di presentazione e valutazione delle domande, i tempi di realizzazione degli interventi e i criteri di individuazione degli assegnatari degli alloggi saranno definiti da bandi emanati dalla Giunta regionale. Il secondo programma è il bando per gli alloggi a canone sostenibile che viene finanziato con 22 milioni e 400 mila euro. I fondi servono per realizzare case secondo criteri di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica e puntano in primo luogo al recupero del patrimonio abitativo esistente e al miglioramento dei servizi in aree caratterizzate da condizioni di degrado e disagio sociale. Con Intercent-ER, tariffe più basse per le forniture di elettricità, gas e carburante alle amministrazioni pubbliche L Agenzia regionale Intercent-Er ha realizzato tre procedure di gara che permettono agli Enti del territorio di acquistare a condizioni economiche molto vantaggiose energia elettrica, gas e carburante. Questo permette un risparmio complessivo di 8 milioni di euro all'anno. La procedura per la fornitura di energia elettrica ammonta a circa 28 milioni di euro ed è destinata a tutte le Aziende sanitarie regionali, per l acquisto di gas la gara era del valore complessivo di 11,5 milioni di euro mentre quella relativa al carburante - benzina, gasolio e Gpl - ammonta a 4,5 milioni di euro FILO DIRETTO SULLA NORMATIVA NIER Ingegneria S.p.A. offre ai propri lettori un servizio di risposte a quesiti di maggiore interesse o rilevanza generale, in materia di Qualità, Sicurezza e Ambiente. Chi desidera formulare quesiti può inviare le domande a: segreteria@niering.it. NIER Ingegneria S.p.A. offre ai propri lettori un servizio di risposta a quesiti di maggior interesse o rilevanza generale, in materia di Qualità, Sicurezza e Ambiente. Chi desidera formulare quesiti può inviare le domande a: segreteria@niering.it Validità del DURC Qual è il periodo di validità del Documento Unico di Regolarità Contributiva? L Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici, con la determinazione n. 1/2010 ha affermato che il DURC ha una validità trimestrale dalla data del rilascio.

5 HSE&Q n. 11/2010 pagina 5 Tale periodo di validità è stato confermato anche dalla Circolare 35/2010 del Ministero del Lavoro. Solo per la fruizione di benefici normativi e contributivi il DURC ha validità mensile come previsto dall Articolo 7, comma 1, del DM 24 ottobre Deposito temporaneo di rifiuti Quali sono le regole per una corretta gestione di un deposito temporaneo dei rifiuti? Il D. Lgs. 152/2006, così come modificato dal D. Lgs. 04/2008, stabilisce che il deposito temporaneo di rifiuti può avvenire nel luogo in cui i rifiuti vengono prodotti: per una quantità illimitata di rifiuti avviati a recupero e/o smaltimento entro tre mesi dalla data di produzione (sia che si tratti di rifiuti pericolosi che di rifiuti non pericolosi); per una quantità pari a 20 mc (per rifiuti non pericolosi) o 10 mc (per rifiuti pericolosi) avviati a recupero e/o smaltimento quando viene raggiunta tale quantità. Se tale quantità non viene superata il deposito non deve rispettare la soglia dei tre mesi, ma il rifiuto deve comunque essere avviato a recupero e/o smaltimento entro un anno dalla produzione. Aggiornamento formazione per coordinatori della sicurezza Buongiorno, ho frequentato nel 2003 il corso 494 da 120 ore; posso svolgere ancora le attività di coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione / esecuzione? Il D. Lgs. 81/2008 ha previsto, per i coordinatori della sicurezza in fase di progettazione o esecuzione, un periodo di 5 anni per effettuare l aggiornamento della formazione: in particolare è necessario effettuare una formazione di 40 ore con un solo intervento formativo o mediante più corsi di aggiornamento nel tempo. Coloro che, dopo 5 anni dall entrata in vigore del D. Lgs. 81/2008, non avranno effettuato le ore di aggiornamento, non saranno più in possesso dei requisiti professionali per poter svolgere i compiti del coordinatore della sicurezza in fase di progettazione o esecuzione. 4. TEMA DEL MESE LA BIGLIETTAZIONE ELETTRONICA E L INTEGRAZIONE TARIFFARIA NEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Di Marco De Mitri (m.demitri@niering.it) I sistemi di bigliettazione elettronica Il trasporto pubblico locale, pur tra mille difficoltà dovute a scarsità dei fondi e incertezza normativa, sta vivendo in questi anni un periodo di profondo rinnovamento, che si manifesta anche - e soprattutto - a livello di innovazione tecnologica e modalità di erogazione del servizio. In questo contesto, la crescente diffusione dei sistemi di bigliettazione elettronica utilizzati dalle aziende di trasporto pubblico costituisce uno dei principali e più evidenti aspetti di ammodernamento del settore. Un Sistema di Bigliettazione Elettronica (nel seguito SBE ) consente di gestire in modalità integrata tutti i processi legati alla gestione dei titoli di viaggio (emissione, vendita, validazione, rendicontazione, ecc. ). Dietro alle smart card utilizzate dagli utenti ed alle validatrici installate a bordo dei mezzi, esiste un complesso ed articolato sistema di gestione, costituito da numerose altre componenti (tra cui infrastrutture di comunicazione a corto e medio raggio, server per la raccolta e l elaborazione dei dati, sistemi di localizzazione automatici per il monitoraggio dei veicoli, ecc). Possono quindi essere individuati diversi sotto-sistemi (relativi alla validazione, alla vendita, alla gestione dei dati, al monitoraggio dei mezzi, ecc.), reciprocamente interconnessi e operanti su un database comune. Come è naturale aspettarsi, in un contesto come quello descritto, nel quale la componente tecnologica è presente con notevole molteplicità di apparati e di funzioni, si è assistito nel tempo ad un proliferare di modelli e standard tecnologici per ognuna delle diverse apparecchiature di cui necessita un SBE completo. Le smart card impiegate, ad esempio, non sono tutte uguali: anche restando nell ambito delle sole tessere elettroniche, può variare ad esempio il tipo di comunicazione con il validatore (e quindi l interfaccia: con contatti, senza contatti, duale); ed anche a parità di interfaccia esistono differenti tipologie (es. Calypso; MIFARE; MIT; FeliCa; ecc.). Questa molteplicità tecnologica, se da un lato è positiva e benvenuta (in quanto spinge i produttori a concorrere nello sviluppo continuo di nuovi e più efficienti dispositivi), dall altro può essere fonte di difficoltà di integrazione ed interoperabilità tra sistemi diversi; difficoltà che in alcuni casi possono purtoppo divenire insormontabili, vanificando molti dei potenziali benefici dati dall integrazione di sistemi tariffari differenti.

6 HSE&Q n. 11/2010 pagina 6 I sistemi tariffari integrati Analogamente al caso della bigliettazione elettronica, anche l integrazione di servizi e tariffe del trasporto pubblico locale costituisce un processo attualmente in corso in numerosi contesti territoriali del nostro paese, attivatosi negli ultimi anni (seguendo l esempio di numerosi casi europei) e tuttora in fase di crescente diffusione. Negli ambiti in cui viene applicata, l integrazione interessa le tariffe praticate su diversi mezzi di trasporto pubblico (es. autobus, ferrovie, ecc.), sia in ambito urbano-cittadino che in ambito provinciale e regionale. Gli utenti del trasporto pubblico, che spesso necessitano di utilizzare mezzi differenti per completare i propri spostamenti (es. i pendolari ferroviari che utilizzano anche l autobus nella città in cui vanno a lavorare), possono così gestire i loro titoli di viaggio in modo integrato e semplificato, eliminando la molteplicità dei supporti ed acquisendo chiarezza nel quadro tariffario, spesso peraltro costruito in modo da concedere concrete agevolazioni a chi effettua l integrazione tra diversi modi di trasporto. È così possibile, in città o nella propria provincia o regione, utilizzare differenti mezzi di trasporto pubblico (es. treno, autobus, metropolitana, ecc.), gestiti da soggetti indipendenti, avendo un unico titolo di viaggio. I sistemi tariffari così costituiti possono poi rispondere a differenti criteri (es. a scaglioni chilometrici, a zone tariffarie, ecc.), scelti in funzione delle peculiarità di ogni singolo caso. L introduzione di sistemi tariffari integrati (nel seguito STI ), per quanto importante e positiva per gli effetti di semplificazione di cui beneficiano gli utenti (pur a seguito di una non facile fase di migrazione al nuovo regime), comporta una gestione complessa ed articolata, legata principalmente al riparto dei ricavi da traffico (il cosiddetto clearing ) tra i vari soggetti esercenti. In provincia di Bolzano, ad esempio, il sistema integrato comprende non solo i servizi su ferro e su gomma, ma anche quelli degli impianti a fune. Anche - e soprattutto - per questo motivo, la realizzazione di un STI si effettua sulla base dell implementazione di un SBE opportunamente progettato e realizzato in base alla realtà in esame, che consenta di sviluppare al meglio le potenzialità offerte dall integrazione dei servizi e, soprattutto, di facilitare la raccolta dei dati di vendita e di utilizzo per effettuare il clearing in modo equo ed oggettivo. Grazie all impiego dei SBE, è possibile inoltre implementare politiche tariffarie innovative, consentendo di creare nuove tipologie di titoli di viaggio in aggiunta a quelle tradizionali (corsa semplice, abbonamento forfettario, ecc.). Si assiste quindi alla diffusione delle tessere a scalare, definite anche borsellini elettronici. In questo caso, sulle smart card è possibile ricaricare periodicamente una somma in denaro, da impiegare poi per tutti gli spostamenti effettuati con i sistemi di trasporto pubblico nell ambito territoriale di validità. Ad ogni utilizzo il credito presente sulla carta viene infatti decurtato di una somma dipendente dalle caratteristiche dello spostamento (origine e destinazione, fascia oraria, ecc.), da quelle dell utente (es. lavoratore, studente, ecc.), e da ogni eventuale altro parametro che si decida di inserire nella politica tariffaria alla base del sistema integrato. I sistemi di bigliettazione elettronica a supporto dell integrazione tariffaria dei servizi È importante osservare che, a rigori, un STI può essere implementato anche in assenza di un SBE: i titoli principali (corse semplici, carnet multicorsa, abbonamenti) possono benissimo essere integrati tra più gestori, ed i corrispondenti ricavi possono essere ripartiti in base ad accordi stabiliti all avvio del sistema e periodicamente rinnovati. Spesso, quindi, si ha il caso di un STI avviato in presenza di sistemi di bigliettazione tradizionali (con obliteratrici meccaniche), a cui si affianca successivamente un SBE appositamente progettato e realizzato. In altre esperienze, i STI ed i SBE si sviluppano in modo congiunto e coordinato, secondo un unico progetto. Infine, esistono casi in cui differenti SBE vengono implementati in contesti territoriali confinanti ma tariffariamente indipendenti, per poi venire integrati (o, quantomeno, resi interoperabili ) a seguito della volontà di procedere ad una integrazione di servizi e tariffe del territorio in questione. In quest ultimo caso ci si scontra spesso con notevoli difficoltà, generate dalla necessità di garantire la reciproca interoperabilità tra SBE diversi per tipologia e struttura. È interessante a questo proposito analizzare due differenti esperienze, che riguardano i processi di integrazione in corso in Emilia-Romagna ed in Veneto. L esperienza dell Emilia-Romagna In Emilia-Romagna, con il progetto STIMER (avviato fin dagli anni 90), si è voluto procedere ad una integrazione di tutti i sistemi di trasporto operanti sul territorio regionale (su gomma e su ferro), sia dal punto di vista della politica tariffaria che dal punto di vista della tecnologia di bigliettazione. A tale scopo, si è proceduto ad una prima definizione del sistema tariffario e tecnologico, realizzato e sperimentato nel bacino tariffario di Modena. Successivamente, si è proceduto alla definizione di dettaglio del STI e del SBE, entrambi con riferimento all intero territorio regionale. A seguito della definizione del progetto di SBE regionale, si è poi proceduto all aggiudicazione della fornitura tecnologica attraverso una gara estesa agli operatori del settore. Al momento il nuovo SBE è già in esercizio in parte del territorio regionale, ed è in fase di installazione nelle restanti aree. Si sta analogamente procedendo all integrazione delle tariffe attraverso un percorso transitorio che, passando per l omogeneizzazione e l integrazione delle diverse tariffe di bacino, consenta a breve di pervenire al nuovo STI (basato su zone tariffarie), univoco e valido per tutti i modi di trasporto dell intera regione. L esperienza del Veneto

7 HSE&Q n. 11/2010 pagina 7 Nel Veneto il percorso di implementazione dei SBE è stato differente. Negli ultimi anni numerose aziende di trasporto pubblico della regione hanno definito specifici progetti per la sostituzione dei propri sistemi di bigliettazione tradizionali con nuovi SBE, indipendenti però tra di loro ed in assenza di una prospettiva di integrazione tariffaria e di servizio. Pur in presenza di una serie di specifiche tecniche (definite dalla Regione) relative alle caratteristiche tecnologiche richieste ai vari SBE, si è assistito al proliferare di sistemi diversi per tipologia e struttura, che pur rispettando le specifiche fornite non risultavano tuttavia essere automaticamente interoperabili ed in grado eventualmente di supportare un sistema tariffario comune. La volontà di seguire una prospettiva nuova, nella quale fosse possibile realizzare l interoperabilità dei vari SBE (a supporto di future eventuali politiche di integrazione tariffaria) ha richiesto un attento e complesso lavoro specialistico, avente l obiettivo di far dialogare reciprocamente i diversi SBE di bacino, per rendere ognuno di essi potenzialmente in grado di supportare un nuovo STI. Nel giugno 2010 tre diversi SBE in esercizio nella regione hanno superato con successo la prova di interoperabilità, appositamente predisposta con il contributo dei tecnici delle aziende e dei consulenti regionali. Sono attualmente in corso gli adeguamenti alle specifiche tecniche di interoperabilità dei SBE delle restanti aziende. Conclusioni Le esperienze descritte consentono di poter affermare che l implementazione di SBE in contesti potenzialmente (o dichiaratamente) caratterizzati da una prospettiva comune di integrazione tariffaria necessita di una attenta ed articolata preparazione preliminare, che consenta di prevedere in anticipo eventuali necessità inizialmente non manifeste (es. la possibilità di procedere ad una futura integrazione delle tariffe), evitando lunghi e costosi processi successivi di adeguamento dei sistemi. L opportunità di un ruolo forte svolto dall amministrazione pubblica, a livello di guida dell iniziativa e coordinamento tra i vari soggetti, è inoltre un elemento necessario - pur se non sufficiente - per l effettiva riuscita dei progetti di integrazione dei servizi e di innovazione tecnologica qui descritti. Per approfondimenti: m.demitri@niering.it Articolo apparso su: DATA collection n. 7 Settembre NUOVA TESSERA DI RICONOSCIMENTO PER TUTTI I LAVORI IN APPALTO E SUBAPPALTO Con l entrata in vigore lo scorso 07 settembre della Legge 23 agosto 2010, n. 136 Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia è stato modificato il contenuto della tessera di riconoscimento che i dipendenti di tutte le imprese esterne e lavoratori autonomi devono utilizzare in tutti i lavori in appalto e subappalto. La tessera di riconoscimento dei lavoratori è stata introdotta dalla Legge n. 248/2006 (cosiddetto Decreto Bersani ) e confermata dal D. Lgs. 81/2008: con il nuovo provvedimento la tessera di riconoscimento assume una valenza ancora più importante perché, oltre a essere uno strumento di controllo della regolarità della manodopera, diventa anche strumento di prevenzione dalle infiltrazioni criminali. L Articolo 5 della Legge 136/2010 (dal titolo Identificazione degli addetti nei cantieri ) prevede che nella tessera di riconoscimento, prevista dall Articolo 18, comma 1, lettera u), del Decreto Legislativo 81/2008, sia precisata anche la data di assunzione e, in caso di subappalto, la relativa autorizzazione. Inoltre, nel caso di lavoratori autonomi, la tessera di riconoscimento, prevista dall Articolo 21, comma 1, lettera c), dello Decreto Legislativo 81/2008 dovrà contenere anche l indicazione del committente. Nonostante l Articolo 5 della Legge 136/2010 faccia espresso riferimento all identificazione degli addetti nei cantieri, la tessera di riconoscimento con questi contenuti aggiuntivi deve essere impiegata per tutte le attività in appalto e subappalto di lavori, servizi e forniture, indipendentemente dal luogo ove si svolgono (cantieri, fabbriche, aziende, Enti Pubblici), come previsto dalla Legge 123/2007. Pertanto dal 7 settembre 2010 la tessera di riconoscimento della quale l impresa appaltatrice o subappaltatrice deve munire i propri lavoratori deve contenere: le generalità del lavoratore (nome, cognome, data di nascita, ed eventualmente il luogo di nascita); la fotografia del lavoratore; l indicazione del datore di lavoro; la data di assunzione; in caso di subappalto, l autorizzazione al subappalto rilasciata dal committente (data di autorizzazione o numero protocollo).

8 HSE&Q n. 11/2010 pagina 8 La tessera di riconoscimento della quale devono munirsi i lavoratori autonomi qualora operino in un luogo di lavoro nel quale si svolgano attività in regime di appalto o subappalto, deve invece contenere: le proprie generalità; la propria fotografia; l indicazione del committente. In caso di mancato impiego della tessere di riconoscimento, nel caso dei lavoratori occupati dall impresa appaltatrice o subappaltatrice le sanzioni ricadono sia sul datore di lavoro che sul lavoratore stesso; in particolare: il datore di lavoro e il dirigente, se non muniscono i propri dipendenti di tesserino di riconoscimento (violazione dell Articolo 26, comma 8 del D. Lgs. 81/2008), sono puniti ai sensi dell Articolo 55, comma 5 lettera i) del D. Lgs. 81/2008 con la sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 500 Euro per ciascun lavoratore che non è stato munito di tesserino; il lavoratore che, pur essendo stato munito dal datore di lavoro del tesserino di riconoscimento non lo ha esposto in modo visibile durante il lavoro (violazione dell Articolo 20, comma 3 del D. Lgs 81/2008), è punito ai sensi dell Articolo 59 comma 1 lettera b) del D. Lgs. 81/2008 con la sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 300 Euro. I lavoratori autonomi devono provvedere autonomamente alla predisposizione e all esibizione della tessera di riconoscimento: per la violazione dell Articolo 20, comma 3 del D. Lgs 81/2008 sono puniti ai sensi dell Articolo 60, comma 1 lettera b) del D. Lgs. 81/2008 con la sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 300 Euro. 6. STRESS LAVORO-CORRELATO: VALUTAZIONE DEL RISCHIO ENTRO IL 31 DICEMBRE 2010 La valutazione del rischio stress lavoro-correlato è una delle novità sostanziali introdotte dal Decreto Legislativo 09 aprile 2008, n. 81, il cui adempimento da parte del datore di lavoro è stato più volte prorogato fino all attuale termine del 31 dicembre 2010 (nella speranza che un ennesimo Decreto Milleproroghe non sposti ancora questa scadenza ). Va innanzitutto evidenziato che è oggetto di valutazione lo stress, che si sostanzia in una risposta dell individuo in termini di adattamento a sollecitazioni provenienti dal contesto lavorativo o extralavorativo; mentre non sono oggetto di tale valutazione i rischi psicosociali in generale, il mobbing, la violenza sul lavoro e la sindrome post traumatica da stress. La valutazione del rischio stress lavoro-correlato deve essere effettuata secondo i contenuti dell Accordo Europeo 08 ottobre 2004, come recepito dall Accordo interconfederale del 09 giugno 2008 che, tra i fattori da analizzare per la valutazione di tale rischio, individua: l inadeguatezza nella gestione dell organizzazione e dei processi di lavoro; la disciplina dell orario di lavoro, il grado di autonomia, la corrispondenza tra competenze e requisiti professionali richiesti, carichi di lavoro, ecc.; le condizioni di lavoro e ambientali (es. esposizione a comportamenti illeciti, rumore, calore, sostanze pericolose, ecc.); la comunicazione (come l incertezza in merito alle prestazioni richieste, alle prospettive di impiego o ai possibili cambiamenti); i fattori soggettivi (tensioni emotive e sociali, sensazione di non poter far fronte alle situazioni, percezione di mancanza di attenzione nei propri confronti, ecc.). Occorre innanzitutto verificare se in azienda vi sono gruppi omogenei di lavoratori che, svolgendo mansioni o compiti particolari (es. perché ripetitivi o particolarmente rischiosi), potrebbero essere esposti al rischio stress: se non ve ne sono, la valutazione potrebbe concludersi con l impegno a monitorare eventuali comportamenti anomali, anche su segnalazione del Medico Competente. Qualora invece si individuino gruppi omogenei di lavoratori potenzialmente esposti a rischio stress, occorre valutare l esistenza di indicatori oggettivi di stress, tra cui secondo l Accordo interconfederale (Art. 4, comma 1), possono rientrare: alto tasso di assenteismo; elevata rotazione del personale; frequenti conflitti interpersonali; lamentele da parte delle persone; irritabilità e nervosismo delle persone; infortuni; richieste di cambio mansione/settore; disfunzioni o episodi di interruzione/rallentamento dei flussi comunicativi (bottom up e top down). In assenza di uno di questi fattori (o similari) o di criticità ed in assenza comunque di cambiamenti comportamentali dei lavoratori tali da denotare un rischio di stress, o in presenza di azioni già messe in atto dal datore di lavoro prima dell entrata in vigore della norma, la valutazione potrebbe concludersi con l impegno a monitorare nel tempo eventuali comportamenti anomali, anche su segnalazione del Medico Competente.

9 HSE&Q n. 11/2010 pagina 9 In presenza dei fattori di stress indicati occorrerà valutare il rischio stress e individuare i motivi della reazione soggettiva, al fine di verificarne il nesso con fattori lavorativi e individuare gli strumenti di prevenzione compatibili con il contesto aziendale. Data la complessità del fenomeno stress, non esiste uno strumento o un metodo univoco per la sua valutazione: può essere necessario, a seconda dei risultati della ricognizione, l approccio organizzativo (metodi di lettura e interventi sull organizzazione del lavoro), l approccio psicologico, l approccio medico, l approccio comunicazionale o relazionale, in relazione al bisogno effettivo. Fondamentale è il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati (anche eventualmente attraverso interviste o test individuali) evitando la somministrazione di questionari generalizzati e non calati nel contesto aziendale di riferimento. Qualora la valutazione si concluda con l evidenza di un problema di stress lavoro-correlato, il datore di lavoro dovrà adottare delle misure di prevenzione o protezione per la sua risoluzione che potrebbero comprendere: misure tecniche, organizzative, procedurali; potenziamento di automatismi tecnologici; alternanza di mansioni nei limiti di legge e di contratto; riprogrammazione dell attività; particolare formazione e addestramento; forme di comunicazione; forme di coinvolgimento; particolare sorveglianza sanitaria. 7. BREVI QUALITA, SICUREZZA E AMBIENTE MATCHIG 6 EDIZIONE Una iniziativa della Compagnia delle Opere CONOSCERE PER CRESCERE /TO KNOW TO GROW Novembre Nei saloni della Fiera di Milano dal 22 al 24 Novembre Incontro Prestigiacomo - Romani: strategia comune per lo sviluppo sostenibile. A giorni al via l Agenzia per la sicurezza nucleare Una rapida e incisiva ripartenza delle procedure per il nucleare, una forte e condivisa esigenza di promozione delle fonti di energia rinnovabile. Questi i temi sui quali hanno convenuto il Ministro dell Ambiente Stefania Prestigiacomo e il Ministro allo Sviluppo economico Paolo Romani nel corso di un incontro che si è svolto stamani presso il Ministero dell Ambiente. La riunione, a cui hanno partecipato anche dirigenti dei due dicasteri, è servita ad aggiornare la folta agenda di argomenti che Ambiente e Sviluppo economico gestiscono in comune e sui quali è emersa una piena identità di vedute tra i due Ministri, che intendono imprimere un accelerazione a tutti i provvedimenti in sospeso nella forte e condivisa consapevolezza che lo sviluppo sostenibile rappresenta una delle più importanti chiavi di volta della crescita economica e occupazionale del Paese. In primo piano nell agenda dei due Ministri l avvio dell Agenzia per la sicurezza nucleare. Continua: Progetto TREND della Regione Lombardia: Contributi per la realizzazione di check-up energetici TREND: Come Presentare Domanda per il Bando Check-up Energetico. E' ancora possibile presentare domanda sul bando Contributi per la realizzazione di check-up energetici presso le MPMI: Le risorse sono ancora disponibili.per saperne di piu':

10 HSE&Q n. 11/2010 pagina 10 Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'energia Statistiche ed analisi energetiche e minerarie. Nella sezione Consumi dei Prodotti Petroliferi di e' possibile trovare i dati relativi al mese di settembre Nella sezione Gas Naturale del Sito delle Statistiche dell'energia e' stato pubblicato il Bilancio per il mese di settembre2010. Cambiamenti climatici: l'unione europea consegue riduzioni di emissioni più importanti di quanto promesso. L'Unione europea è in anticipo sui tempi nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il La relazione della Commissione sui progressi compiuti indica che 25 Stati membri con obiettivi di riduzione a titolo del Protocollo di Kyoto rispetteranno i loro impegni. Connie Hedegaard, commissaria incaricata dell'azione per il clima, si è così espressa: "L'Unione europea non si è limitata a firmare il Protocollo di Kyoto e non si è limitata ad assumere impegni a questo riguardo. I fatti dimostrano che il mondo può fare affidamento sull'unione europea; noi manteniamo i nostri impegni. In questo caso stiamo andando oltre l'obiettivo prefissato.". Relazione della commissione sui progressi compiuti: Indicazioni in materia di Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) Circolare n. 35 dell'8 ottobre 2010 Il Ministero del Lavoro, con la Circolare n. 35 dell'8 ottobre 2010, fornisce importanti indicazioni in materia di Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) che trovano fondamento nella : Determinazione dell Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture (AVCP) n. 1 del 12 gennaio scorso. I profili affrontati dalla circolare riguardano in particolare la validità temporale del DURC nell ambito degli appalti pubblici la quale, sia sulla base della più recente giurisprudenza che della stessa determinazione della AVCP, è indicata come pari a 3 mesi. In relazione al periodo di validità del DURC, inoltre, la circolare n. 35/2010 specifica che la validità trimestrale va estesa anche ai documenti rilasciati ai fini dell attestazione SOA e dell iscrizione all albo fornitori; diversamente, per specifico dettato normativo, il DURC rilasciato per la fruizione di benefici normativi e contributivi ha validità mensile ai sensi,dell art. 7, comma 1, del D.M. 24 ottobre Per approfondimenti sul DURC vai alla sezione dedicata all'attività ispettiva Con l approvazione dalla Conferenza Stato-Regioni entra in vigore la Strategia Nazionale per la Biodiversità La Conferenza Permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome ha approvato lo schema di Strategia nazionale per la biodiversità predisposta dal Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Con questo passaggio si è concluso l iter della Strategia che diventa così Operativa a tutti gli effetti. La Strategia Nazionale per la Biodiversità, come strumento per affrontare le sfide globali post 2010 per la conservazione della biodiversità, sarà presentata a livello internazionale dal Ministro dell Ambiente Stefania Prestigiacomo a Nagoya, in Giappone, alla Decima Conferenza delle Parti della Convenzione Internazionale sulla Biodiversità, che si terrà a fine ottobre. L elaborazione della Strategia si colloca nell ambito degli impegni assunti dall Italia con la ratifica della Convenzione sulla Diversità Biologica (Rio de Janeiro, 1992). Piano per lo sviluppo, competitività imprese e semplificazione vita delle famiglie Ridurre entro il 2012 i costi gravanti sulle imprese del 25% (circa 68 miliardi di euro l anno), e semplificare le procedure per le piccole e medie imprese (con un risparmio stimato di almeno 17 miliardi di euro), è l obiettivo del ''Piano per la semplificazione amministrativa '', presentato dal ministro per la Pubblica amministrazione, Brunetta, per liberare risorse per lo sviluppo, aumentare la competitività delle imprese e semplificare la vita quotidiana delle famiglie. Il ministro Brunetta ha sottolineato come i risultati del Piano saranno realizzati in stretta collaborazione con tutti gli altri ministeri interessati e che si tratta di una riforma a costo zero, indispensabile per consentire al Paese di agganciare la ripresa e attrarre nuovi investimenti, in coerenza con i

11 HSE&Q n. 11/2010 pagina 11 programmi stabiliti a livello comunitario. Il Piano prevede tre linee di azione: 1) La misurazione e riduzione degli oneri amministrativi in tutte le materie di competenza statale. Restano ancora da misurare gli oneri nelle aree sicurezza sul lavoro, prestazioni per i disabili, agricoltura, trasporti, sviluppo economico, interno, salute, statistica, giustizia ed economia e finanze. 2) L'estensione della misurazione e delle riduzione degli oneri alle Regioni e agli enti locali. 3) La semplificazione per le PMI con l'obiettivo di eliminare gli adempimenti inutili o eccessivi in base a un criterio di proporzionalità negli adempimenti amministrativi, in relazione alla dimensione dell'impresa e al settore produttivo in cui opera ed alle esigenze di tutela degli interessi pubblici: i primi regolamenti di semplificazioni sono previsti in materia di ambiente, vigili del fuoco e sicurezza sul lavoro. Rifiuti, al via l'iniziativa "Un sacco bello" in RER A Zola Predosa provincia di Bologna il sacchetto del pane diventa un contenitore per la raccolta differenziata dei rifiuti organici. Un sacchetto del pane che diventa anche un pratico contenitore per la raccolta differenziata dei rifiuti organici. E la novità dell iniziativa Un sacco bello promossa dal Comune di Zola Predosa (BO) e presentata a Bologna presso la sede della Regione. Per la prima volta in Italia sarà possibile utilizzare i classici 'sacchetti del pane' distribuiti dai commercianti, anche per la raccolta del rifiuto organico. I sacchetti sono realizzati con carta speciale, rinforzata e traspirante, a tenuta di liquidi e grazie a queste caratteristiche impediscono al rifiuto umido di fermentare, prevengono la formazione di cattivi odori e lo trasformano in un ottimo prodotto per il compostaggio domestico. Un ciclo di incontri con esperti del settore che la Regione Emilia-Romagna organizza nell'ambito del Piano energetico regionale..il programma degli appuntamenti si aprono con due incontri su Il mondo produttivo e la green economy, rispettivamente il 22 e il 29 ottobre 2010 e il ciclo dei seminari terminerà venerdì 17 dicembre. Sono in programma anche una serie di iniziative collaterali come da programma provvisorio Per facilitare l'organizzazione dell'evento, è gradito l'iscrizione al seguente indirizzo mail: sportelloenergia@regione.emiliaromagna.it indicando il nome e il cognome del partecipante e l'ente o società di appartenenza. Segreteria organizzativa: Qualità dell aria: variabili, strumenti e politiche in regione Emilia-Romagna Traffico veicolare e attività economiche, riscaldamento domestico e impianti di produzione di energia e di incenerimento dei rifiuti. E poi l estrazione e la raffinazione di combustibili fossili, l agricoltura. Sono le principali cause di immissione di sostanze inquinanti in atmosfera per mano dell uomo.. Ma che aria si respira in regione? Ecco la nuova Relazione sullo Stato dell Ambiente, l Accordo per la qualità dell aria , le regole per le aziende e il mercato delle quote di emissione. E una buona notizia: forte riduzione di monossido di carbonio, biossido di zolfo e benzene, mentre permangono criticità per quel che concerne PM10, ozono e biossido di azoto. Da una parte, il traffico urbano e le emissioni dei gas di scarico dei veicoli responsabile in Emilia- Romagna di quasi il 48% delle emissioni di monossido di carbonio, del 30% delle emissioni di PM10 primario, del 35% delle emissioni di anidride carbonica e del 61% delle emissioni di ossidi di azoto, ma anche la combustione provocata dall riscaldamento delle utenze domestiche (fonte che, da sola, provoca quasi il 30% delle emissioni di PM10). Dall altra, il mondo della produzione con le emissioni di fabbriche e impianti industriali - le attività produttive nel loro complesso causano il 27% delle emissioni di PM10 - oltre all agricoltura. E poi le emissioni delle centrali elettriche e degli impianti di incenerimento. Diverse leve e aree strategiche sulle quali agire, quindi. Per questo la Regione Emilia- Romagna fa del risanamento e della tutela della qualità dell aria un obiettivo irrinunciabile di tutte le sue politiche, proprio per le importanti implicazioni sulla salute dei cittadini e sull ambiente. Ma come sta oggi l aria in regione? All interno della Relazione sullo Stato dell Ambiente 2009, la Regione Emilia-Romagna - grazie al supporto tecnico di Arpa, agenzia regionale deputata alla gestione della rete di monitoraggio e all elaborazione dei dati - fa anche il punto sullo stato della qualità dell aria attraverso la serie pluriennale di

12 HSE&Q n. 11/2010 pagina 12 misure eseguite dalle cosiddette reti di rilevamento della qualità dell aria, di genotossicità del particolato e di rilevamento delle deposizioni umide. Sotto stretta osservazione inquinanti quali benzene, ozono, biossido di azoto, PM10 (particolato fine, vale a dire tutte le particelle solide o liquide sospese nell aria con dimensioni inalabili). Per approfondimenti: : Anno Internazionale della Chimica Il 2011 sarà l'anno Internazionale della Chimica: lo ha proclamato l'onu affidando la responsabilità dell evento all UNESCO, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la Scienza e la Cultura, e a IUPAC, l'unione Internazionale della Chimica Pura ed Applicata. La chimica è fondamentale per la nostra comprensione del mondo e dell universo. Nel 2011 si celebra anche il centesimo anniversario dell assegnazione del Nobel per la chimica a Maria Curie: un'opportunità per celebrare il contributo delle donne alla scienza. L Anno segna anche il centesimo anniversario della fondazione dell Associazione Internazionale delle Società Chimiche (IACS), cui è succeduta IUPAC alcuni anni dopo. Per maggiori informazioni: Assenze dal lavoro: nel 2020 boom dei malati di stress Uno studio presentato nel corso della recente conferenza internazionale Ioha, a Roma organizzata dall Associazione italiana degli igienisti industriali (Aidii), insieme a INAIL ed ex Ispesl ha indicato che nel 2020 una delle maggiori cause da assenza dal lavoro sarà lo stress. Lo stress sul lavoro si manifesta con irritazione degli occhi, raucedine, stanchezza fisica, difficoltà di concentrazione: un insieme di sintomi aspecifici, denominati sick building syndrome (sindrome dell edificio malato), riscontrata in almeno il 60% degli occupanti. Lavoro notturno: nel 2009 infortuni in calo L INAIL ha recentemente diffuso i dati relativi agli infortuni per i lavoratori notturni: nel 2009 gli incidenti sul lavoro tra le 22 e le 5 del mattino sono stati il 13,6% in meno rispetto al 2005, una flessione inferiore a quella della media generale registrata nell Industria e servizi (-16,5%). Tra i comparti maggiormente interessati dagli infortuni in orario notturno quello manifatturiero (28,5% delle denunce), i trasporti (15%) ed il settore alberghiero (12%). Rispetto alla distribuzione geografica, la maggior parte degli infortuni accade al Nord (31,4% Nord-Ovest e 25,6% Nord-Est), il 21,5% al Centro, il 15,1% al Sud e il 6,4% nelle Isole. Per quanto riguarda i giorni della settimana, gli incidenti si distribuiscono più o meno in maniera uniforme: un dato in controtendenza rispetto al trend infortunistico generale che vede il lunedì, al rientro dal week end, il giorno più a rischio. Il 42% dei casi si concentra nelle prime due ore del turno, analogamente a quanto succede per chi inizia a lavorare alle 7 del mattino. Un sesto degli infortuni coinvolge, infine, i lavoratori stranieri (567 casi), e in particolare gli uomini (77%). Emilia Romagna: infortuni sul lavoro in calo del 13% 28 ottobre Presentato oggi a Bologna il Rapporto regionale INAIL Le denunce complessive pervenute all'istituto sono state , a fronte delle del Particolarmente significativo l'andamento dei casi mortali che - dopo un biennio di stabilità - ha visto una flessione del 20%. Per saperne di più consulta: Rapporto regionale Emission trading: l Ue rettifica le quote Supererà due miliardi il totale delle quote di emissione di CO 2 che saranno rilasciate nel 2013, quando scatterà il terzo periodo di applicazione dell Emission trading in Unione Europea. Lo ha deciso la Commissione Europea con la Decisione 2010/634/Ue, a seguito delle informazioni supplementari ricevute dai Paesi membri successivamente alla pubblicazione della Decisione 2010/384/Ue, con la quale nel luglio scorso il totale dei permessi di emissione per il 2013 era stato fissato a quota Innovare nella pubblica amministrazione "La Business Intelligence in Italia. Vincoli ed opportunità nella Pubblica Amministrazione",

13 HSE&Q n. 11/2010 pagina 13 Disponibile gli Atti del convegno promosso da ICONSULTING. Il mercato della Business Intelligence in Italia Marco Marcatili - Analista Economico Nomisma Riforma Brunetta: Business Intelligence come catalizzatore dei processi innovativi nel pubblico Giorgio De Rita - Direttore Generale DigitPA Matrix alignment: l'informazione per allineare gli obiettivi e le performance alla strategia Prof. Diego Maria Macrì Professore ordinario di Ingegneria Economico Gestionale - Università di Reggio Emilia Dalla teoria alla pratica: cosa vuol dire BI. Casi reali e demo live Federico Ravaldi - Partner - Iconsulting Il caso Regione Emilia Romagna Grazia Cesari - Responsabile Servizio Sistema Informativo Regionale.clicchi qui Nadia Filiteri - Responsabile Sviluppo Progetti Strategici - Regione Emilia Romagni clicchi qui Profilo Iconsulting clicchi qui 8. OSSERVATORIO NORMATIVO Cambia la disciplina regionale della RER relativa al rendimento energetico degli edifici: disponibile online la delibera Con delibera della giunta regionale n del 20 settembre 2010 sono stati aggiornati alcuni allegati della delibera dell Assemblea Legislativa n. 156/08. Il nuovo provvedimento non richiede più la verifica del rendimento medio stagionale degli impianti di climatizzazione nel caso di edifici di nuova costruzione, demolizione totale e ricostruzione degli edifici esistenti, ristrutturazione integrale di edifici esistenti di superficie utile superiore a mille metri quadri, ampliamento di edifici con volume superiore al 20% di quello dell edificio esistente; mentre tale verifica è richiesta per la nuova installazione o ristrutturazione di impianti termici in edifici esistenti e sostituzione di generatori di calore. Per questa tipologia di interventi diventa obbligatorio anche il rispetto dei livelli minimi di prestazione energetica per il raffrescamento estivo. I livelli di prestazione energetica per gli edifici pubblici diventano più severi, dovendo essere incrementati del 10%. La nuova delibera prevede anche la possibilità di derogare all obbligo di installazione di impianti centralizzati, in presenza di una specifica relazione sottoscritta da un tecnico abilitato che attesti il conseguimento di un analogo o migliore rendimento energetico dell edificio mediante l utilizzo di una diversa tipologia d impianto. La Delibera 1362/2010 specifica i casi in cui la certificazione energetica dell immobile non è obbligatoria, introducendo un sistema di classificazione degli immobili in relazione al fabbisogno di energia termica per la climatizzazione estiva e una nuova forma grafica di rappresentazione della prestazione termica ( cruscotto ) in aggiunta alla classe energetica. Nelle nuove costruzioni è inoltre obbligatoria la nomina del certificatore prima dell avvio dei lavori e l apposizione di una targa energetica da definire con un atto in via di predisposizione. (Delibera Giunta Regionale 20 settembre 2010, n. 1362, B.U.R. 30 settembre 2010, n. 126) Per approfondimenti: Addio alle buste di plastica dal 1 gennaio 2011 Il Ministro dell Ambiente ha recentemente confermato che non ci sarà nessuna proroga per il divieto di utilizzo delle buste di plastica previsto per il prossimo 1 gennaio Gli shopper di plastica sarebbero dovute andare in pensione già all inizio di quest anno, secondo il comma 1130 della Finanziaria 2007 che prevedeva il divieto di produrre e commercializzare sacchetti per la spesa realizzati con materiali non biodegradabili. Ma la manovra del 2007 non conteneva i decreti attuativi e la messa al bando è slittata di un anno. Per sensibilizzare l opinione pubblica e abituare i cittadini, il governo ha previsto nel frattempo un programma che mira a contrarre in modo progressivo la produzione e l uso di sacchetti di plastica tradizionali, per ridurre nel tempo la loro commercializzazione, fino ad arrivare allo stop definitivo. In arrivo il nuovo Regolamento dei lavori pubblici Il Presidente della Repubblica ha firmato il DPR 05 Ottobre 2010, recante il Regolamento attuativo del Codice dei Contratti, previsto dall Articolo 5 del Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163.

14 HSE&Q n. 11/2010 pagina 14 Il nuovo provvedimento, dopo il visto della Corte dei Conti sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore solo dopo 6 mesi dalla data di pubblicazione, ad esclusione delle disposizioni relative alle sanzioni alle imprese e alle SOA, che saranno vigenti quindici giorni dopo la pubblicazione. Segreteria.cometa@consorziocometa.it INAIL: aggiornamento della domanda di riduzioni dei tassi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza Le aziende che hanno effettuato interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli minimi previsti dalla normativa in materia, possono presentare all INAIL, entro il 31 gennaio di ogni anno, domanda di riduzione del tasso medio di tariffa. A tal proposito l INAIL ha recentemente comunicato che sono state apportate alcune modifiche al modulo per la presentazione dell istanza (modello OT24-MAT) ed ai relativi allegati I, II e III. Le novità riguardano esclusivamente la Sezione A e risultano non sostanziali, bensì finalizzate ad una più chiara definizione delle tipologie aziendali ammissibili al beneficio. Per quanto riguarda gli allegati, oltre a recepire le modifiche apportate al modello, si è provveduto ad una revisione grafica degli stessi. RAEE: nuova disciplina per l iscrizione all Albo nazionale gestori ambientali In ossequio a quanto previsto dal DM Ambiente 08 marzo 2010, n che prevede l iscrizione in un apposita sezione dell Albo nazionale gestori ambientali delle imprese che svolgono le attività di raggruppamento e trasporto dei RAEE secondo modalità semplificate è stata recentemente pubblicato un Comunicato del Ministero dell Ambiente in merito alla Deliberazione 19 maggio 2010, n. 1 dell Albo Nazionale Gestori ambientali, recante le disposizioni relative alla presentazione della domanda di iscrizione con allegati gli schemi da adoperare. Il provvedimento, composto di soli 2 articoli, dispone che: i soggetti obbligati all iscrizione ai sensi del DM Ambiente 08 marzo 2010, n. 65, presentano comunicazione alla Sezione regionale o provinciale dell Albo territorialmente competente secondo lo schema riportato nell allegato A ; la Sezione regionale o provinciale procede a verificare la sussistenza delle condizioni previste e attestate con la comunicazione di cui al punto precedente; in sede di prima applicazione del DM Ambiente 08 marzo 2010, n. 65 l obbligo di iscrizione all Albo si intende assolto, fino alla formale pronuncia positiva o negativa di iscrizione, con la presentazione alla Sezione regionale o provinciale territorialmente competente della comunicazione di cui all art. 1, comma 1. (Comunicato Min Ambiente, G.U. 20 ottobre 2010, n. 246) Sicurezza sul lavoro: coordinatore in fase di progettazione sempre obbligatorio nei cantieri con più imprese Con una recente sentenza la Corte di Giustizia europea ha stabilito che la designazione di un coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, che rediga un apposito piano, è obbligatoria quando in un cantiere sono presenti più imprese, indipendentemente dal fatto che sia stato o meno richiesto il permesso di costruire. La Corte europea ha quindi bocciato la deroga introdotta dalla normativa italiana, che prevedeva la nomina del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione solo se i lavori sono soggetti al permesso di costruire. Il Decreto Legislativo 494/1996, successivamente abrogato dal D. Lgs. 81/2008, nel recepire la Direttiva 92/57/CEE, non aveva infatti previsto il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione nei lavori privati svolti da più imprese ma soggetti ad altri titoli abilitativi, come Dia o comunicazione di inizio lavori. In questo modo la Comunità Europea ha dichiarato fuori legge l Articolo 90, comma 11 del D. Lgs. 81/2009 perché consente di derogare all obbligo per il committente o per il responsabile dei lavori di nominare un coordinatore per la sicurezza al momento della progettazione dell opera o, comunque, prima dell esecuzione dei lavori nel caso di lavori privati non soggetti al permesso di costruire. (Sentenza Corte di Giustizia europea 07 ottobre 2010) Riesame dell esenzione di alcune sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche La Direttiva 2002/95/CE vieta l uso di piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, bifenili polibromurati (PBB) ed eteri di difenile polibromurato (PBDE) nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE). Con la recente Decisione 2010/571/UE si è proceduto a riesaminare le esenzioni di tale divieto per le applicazioni previste dall Allegato della Direttiva 2002/95/CE, al fine di adeguarle al progresso tecnico e scientifico. Tale attività ha rivelato che, per alcune applicazioni, l eliminazione o la sostituzione di piombo, mercurio o cadmio è divenuta possibile; è pertanto possibile sopprimere tali esenzioni. Per altre l eliminazione o la sostituzione delle sostanze pericolose

15 HSE&Q n. 11/2010 pagina 15 sopra citate diverrà scientificamente o tecnicamente possibile in un prossimo futuro; è pertanto possibile fissare le date di scadenza di dette esenzioni. In alcuni casi è tecnicamente impossibile riparare AEE con pezzi di ricambio diversi da quelli originali. Pertanto, unicamente in tali casi, è opportuno autorizzare l utilizzo di pezzi di ricambio contenenti piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente o eteri di difenile polibromurato, che beneficiavano di un esenzione, per la riparazione di AEE che sono state immesse sul mercato prima della scadenza dell esenzione stessa. (Decisione 24 settembre 2010, n. 2010/571/UE, G.U.U.E. 25 settembre 2010, n. L251) Nuova norma UNI sull illuminazione di emergenza degli edifici L UNI ha recentemente pubblicato la nuova edizione della norma UNI CEI 11222:2010 Luce e illuminazione - Impianti di illuminazione di sicurezza negli edifici - Procedure per la verifica periodica, la manutenzione, la revisione e il collaudo, che sostituisce la precedente edizione del La nuova norma specifica le procedure di verifica periodica, manutenzione, revisione e collaudo degli impianti per l illuminazione di sicurezza negli edifici: dalla verifica generale dell efficienza degli apparecchi di sicurezza e del rispetto dei requisiti illuminotecnici di progetto, alle verifiche di funzionamento e di autonomia dell impianto. Un capitolo a parte è dedicato alla manutenzione periodica che consiste in una serie di operazioni programmate eseguite da personale qualificato. La norma prevede, inoltre, un processo di revisione dell impianto dopo un certo periodo di esercizio. Regione Puglia: VIA obbligatoria per eolico e fotovoltaico Con la Legge Regionale 18 ottobre 2010, n. 13 la Puglia ha modificato ed integrato la Legge Regionale n. 11/2001 in materia di Valutazione dell Impatto Ambientale. Il nuovo provvedimenti prevede in particolare che gli impianti di produzione di energia con una produzione pari o superiore a 1 MW siano assoggettati a VIA (finora tale limite era fissato a 10 MW). Tale soglia sale a 3 MW per gli impianti ricadenti in aree industriali dismesse o integrati in edifici in aree produttive, mentre è prevista una riduzione del limite a 0,5 MW per gli impianti ricadenti in aree naturali protette o in aree di particolare pregio urbanistico ed agricolo. La nuova legge ha una retroattività di 180 giorni, si applica quindi alle procedure in corso relative alle istanze presentate entro i 180 giorni precedenti l entrata in vigore. (Legge Regionale 18 ottobre 2010, n. 13, B.U.R. 19 ottobre 2010, n. 159) Impianti termici in Lombardia: obbligo di termoregolazione dal 2011 In una conferenza stampa il Presidente della Regione ha confermato che, dal 2011, in Lombardia sarà obbligatorio installare strumenti per la termoregolazione e contabilizzazione di tutti gli impianti termici centralizzati nella zona critica A1 (210 Comuni nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Pavia e Varese per un totale di 4,7 milioni di abitanti). Da un inventario sulle emissioni emerge infatti che il riscaldamento domestico rappresenta ancora una delle principali criticità da affrontare insieme al trasporto su strada anche off road (macchine da cantiere, mezzi agricoli e treni diesel) e all uso dei solventi industriali. A tal proposito è ancora possibile richiedere: contributi per l installazione di dispositivi per la termoregolazione e la contabilizzazione autonoma del calore in edifici serviti o in fase di allacciamento a reti di teleriscaldamento (a disposizione 3 milioni di Euro); incentivi per la realizzazione di sistemi di climatizzazione per il soddisfacimento dei fabbisogni termici di edifici pubblici, attraverso pompe di calore (dotazione finanziaria di 5 milioni di Euro). A breve verranno invece resi noti i requisiti per accedere a contributi per: realizzare impianti solari termici presso edifici pubblici, ad uso pubblico anche gestiti da privati (dotazione finanziaria di circa 7 milioni di Euro); l impiego innovativo della tecnologia solare su edifici pubblici (a disposizione ci saranno 2 milioni di Euro); la progettazione e realizzazione di interventi per la riqualificazione complessiva degli edifici, in modo da non superare (e possibilmente ridurre) il fabbisogno energetico massimo previsto dalla norma regionale (a disposizione 4,7 milioni di Euro); la realizzazione o ristrutturazione di un edificio innovativo con fabbisogno energetico per riscaldamento invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria non superiore a 14 kwh/mq/anno (classe A+) e con fabbisogno energetico per raffrescamento estivo non superiore a 12 kwh/mq/anno (a disposizione ci sarà 1 milione di Euro).

16 HSE&Q n. 11/2010 pagina LA SEGNALAZIONE E la soluzione software integrata e completa che supporta la gestione della sorveglianza sanitaria, la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e la formazione per le aziende pubbliche e private; è conforme alle norme e agli standard in tema di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro: D.Lgs. 81/08 c.d. Testo unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e D.M. 88/99 Un software 100% web-based. Non richiede installazioni sui clienti, usabile ovunque e compatibile con tutti i principali browser. Conforme alle norme sulla privacy 106/2003 e ai provvedimenti del garante. Composto da moduli autonomi totalmente integrati e interoperabili. Una soluzione completa e unica sul mercato italiano. Rivolto ai datori di lavoro, RSPP, cliniche e Aziende sanitarie, medici competenti e a tutte le figure aziendali che collaborano al miglioramento continuo della sicurezza e salute aziendale. PIANO TRIENNALE PER IL LAVORO Liberare il lavoro per liberare i lavori La risorsa più nuova della società contemporanea non è costituita dalla terra o dalle fonti energetiche ma da uomini adeguatamente motivati a cercare liberamente di offrire risposte agli infiniti bisogni propri e degli altri e sostenuti da una solida cultura del lavoro libero. (Marco Martini) FABEEBF0476C/0/pianotriennale_web.pdf 10. LE NEWS DALL AUTORITA ENERGIA ELETTRICA E GAS Sono stati pubblicati sul sito dell'autorità per l'energia elettrica e il gas i seguenti documenti: Delibera EEN 14/10 del Rettifica di errori materiali ed integrazioni alla deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 12 aprile EEN 9/10 Delibera ARG/gas 164/10 del Integrazione delle disposizioni di cui alla deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 13 settembre 2010, ARG/gas 142/10 Delibera ARG/elt 160/10 del Approvazione del regolamento disciplinante le aste per l'importazione virtuale di cui alla deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 20 novembre 2009 ARG/elt n. 179/09 per l'anno 2011 Delibera ARG/elt 163/10 del Aggiornamento per l'anno 2008 del valore del fattore di correzione specifico aziendale dei ricavi ammessi a copertura dei costi di distribuzione ai sensi dell'allegato A alla deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 29 dicembre 2007, n.

17 HSE&Q n. 11/2010 pagina /07, relativo alle società Acea Distribuzione S.p.A., AEM Elettricità S.p.A. (oggi A2A Reti Elettriche S.p.A.), ASM Distribuzione elettricità S.r.l. (oggi A2A Reti Elettriche S.p.A.), Deval S.p.A., Amaie Sanremo S.p.A. e ASSEM S.p.A. Delibera EEN 14/10 del Rettifica di errori materiali ed integrazioni alla deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 12 aprile EEN 9/10 Delibera VIS 106/10 del Avvio di un procedimento nei confronti di S.I.DI.Gas S.p.A. per accertare violazioni in materia di titoli di efficienza energetica ed irrogare la relativa sanzione amministrativa pecuniaria Delibera EEN 13/10 del Verifica di proposte di progetto e di programma di misura per progetti di efficienza energetica presentate ai sensi della deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 18 settembre 2003, n. 103/03 come successivamente modificata e integrata Delibera VIS 98/10 del Chiusura del procedimento avviato nei confronti della società Blumet S.p.A. (ora Enia Energia S.p.A.) con deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 4 dicembre 2007, n. 301/07 Delibera VIS 97/10 del Chiusura del procedimento avviato nei confronti della società Argos Energia S.p.A. con deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 4 dicembre 2007, n. 301/07 Delibera VIS 113/10 del Adozione di provvedimenti ai sensi dell'articolo 2, comma 20, lettere c) e d), della legge 14 novembre 1995, n. 481, nei confronti di Hera Comm S.r.l. Delibera VIS 112/10 del Adozione di provvedimenti ai sensi dell'articolo 2, comma 20, lettere c) e d), della legge 14 novembre 1995, n. 481, nei confronti di Sorgenia S.p.A. Delibera VIS 111/10 del Adozione di provvedimenti ai sensi dell'articolo 2, comma 20, lettere c) e d), della legge 14 novembre 1995, n. 481, nei confronti di Edison Energia S.p.A. Delibera VIS 110/10 del Adozione di provvedimenti ai sensi dell'articolo 2, comma 20, lettere c) e d), della legge 14 novembre 1995, n. 481, nei confronti di Eni S.p.A. Delibera VIS 109/10 del Adozione di provvedimenti ai sensi dell'articolo 2, comma 20, lettere c) e d), della legge 14 novembre 1995, n. 481, nei confronti di Enel Energia S.p.A. Delibera VIS 106/10 del Avvio di un procedimento nei confronti di S.I.DI.Gas S.p.A. per accertare violazioni in materia di titoli di efficienza energetica ed irrogare la relativa sanzione amministrativa pecuniaria Delibera VIS 102/10 del Chiusura del procedimento avviato nei confronti della società Mazzola & Bignardi Commerciale S.r.l. con deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 4 dicembre 2007, n. 301/07 Delibera VIS 101/10 del Chiusura del procedimento avviato nei confronti della società Global Energy S.r.l. con deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 4 dicembre 2007, n. 301/07

18 HSE&Q n. 11/2010 pagina 18 Delibera RDS 10/10 del Individuazione degli esperti per la verifica dell'ammissibilità, pertinenza e congruità delle spese documentate e dei risultati finali conseguiti nell'ambito dei progetti del piano annuale di realizzazione 2007 e per la valutazione del piano annuale di realizzazione 2008/09 dell'accordo di programma tra Ministero dello Sviluppo Economico ed ENEA Delibera ARG/gas 169/10 del Avvio di procedimento per la formazione di provvedimenti in materia di rateizzazione del pagamento dei corrispettivi per la vendita di gas Delibera ARG/gas 168/10 del Disposizioni urgenti in merito al corrispettivo di cui al comma 8.3 dell'allegato A alla deliberazione 22 ottobre 2008, ARG/gas 155/08 Delibera ARG/com 167/10 del Definizione di un Glossario contenente i principali termini utilizzati nei documenti di fatturazione, ai sensi della deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 28 dicembre 2009, ARG/com 202/09 Determina n. 7/10 del Istituzione della Commissione esaminatrice dei progetti relativi alle attività da realizzare nell'ambito del Protocollo di intesa tra l'autorità per l'energia elettrica e il gas e il Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, approvate con deliberazione dell'autorità 1 dicembre 2009, GOP 56/09 Delibera ARG/elt 166/10 del Modificazioni e integrazioni dell'allegato A alla deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 27 marzo 2004, n. 48/04, in tema di ulteriore corrispettivo per la remunerazione della disponibilità di capacità produttiva di cui all'articolo 36 dell'allegato medesimo Delibera ARG/gas 165/10 del Approvazione di una proposta di modifica del codice di stoccaggio predisposto dalla società Edison Stoccaggio S.p.A ai sensi della deliberazione dell'autorità dell'energia elettrica e il gas 9 ottobre 2009, ARG/gas 146/09 Delibera EEN 13/10 del Verifica di proposte di progetto e di programma di misura per progetti di efficienza energetica presentate ai sensi della deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 18 settembre 2003, n. 103/03 come successivamente modificata e integrata Delibera ARG/elt 179/10 del Erogazione dell'incentivo di cui al comma 12.1 dell'allegato A alla deliberazione 18 dicembre 2006, n. 292/06 per le imprese distributrici che utilizzano i contatori elettronici ed i sistemi di telegestione per la registrazione dei clienti BT coinvolti nelle interruzioni del servizio elettrico a partire dal 1 gennaio 2010 Delibera ARG/elt 178/10 del Disposizioni alla Cassa conguaglio per il settore elettrico e al Gestore dei servizi energetici S.p.A. per la chiusura del Conto oneri per la compensazione delle perdite di energia elettrica precedentemente alimentato dalla componente UC 5, di cui all'articolo 65 dell'allegato A alla deliberazione dell'autorità 29 dicembre 2007, n. 348/07 Delibera ARG/gas 177/10 del Criteri e modalità di applicazione delle componenti tariffarie GS T e RE T e modificazioni dell'allegato A alla deliberazione dell'autorità 6 novembre 2008, ARG/gas 159/08 Delibera ARG/elt 175/10 del Definizione, ai sensi del decreto interdipartimentale n del 14 settembre 2009, delle modalità operative per il trattamento da parte delle imprese distributrici di energia elettrica delle richieste di attivazione e disattivazione del regime di compensazione

19 HSE&Q n. 11/2010 pagina 19 della spesa per la fornitura di energia elettrica istituito dal decreto interministeriale 28 dicembre 2007, ai soggetti beneficiari della Carta Acquisti Delibera ARG/gas 174/10 del Proroga di scadenze riferite ai meccanismi di perequazione relativi ai servizi di distribuzione e misura del gas naturale Delibera ARG/elt 172/10 del Disposizioni alla società Terna S.p.A. in merito a integrazioni al Codice di Rete concernenti regole applicative della disciplina del settlement e alla determinazione del corrispettivo uplift con modificazioni e integrazioni all'allegato A alla deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 9 giugno 2006, n. 111/06 e all'allegato A alla deliberazione 30 luglio 2009, ARG/elt 107/09 (Testo Integrato Settlement, TIS) Delibera ARG/gas 171/10 del Disposizioni relative al codice di rete della società Toscana Energia S.p.A. ai sensi della deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 10 marzo 2010, ARG/gas 27/10 Delibera ARG/gas 170/10 del Disposizioni relative al codice di rete della società Italgas S.p.A. ai sensi della deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 10 marzo 2010, ARG/gas 27/10 Delibera ARG/elt 173/10 del Criteri per la definizione delle aree critiche e delle linee critiche in alta e altissima tensione ai fini dell'applicazione delle garanzie previste in materia di connessioni degli impianti di produzione Delibera ARG/elt 180/10 del Approvazione delle proposte presentate da Terna ai sensi dei commi 64.17, e dell'articolo 64 della deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 9 giugno 2006, n. 111/06, e modificazioni e integrazioni alla deliberazione medesima, in materia di determinazione dei corrispettivi per gli impianti essenziali per la sicurezza del sistema elettrico, nonché integrazioni alla deliberazione dell'autorità 5 agosto 2008, ARG/elt 115/08 Delibera ARG/gas 176/10 del Modalità di compensazione delle somme derivanti dall'applicazione dei corrispettivi di uscita della rete nazionale di trasporto di cui alla deliberazione 19 febbraio ARG/gas 20/10 Determina n. 7/10 del Approvazione dei pesi dei benefici ai sensi del comma 6.4 della deliberazione 25 marzo 2010 ARG/elt 39/10 Delibera PAS 24/10 del Proposta al Ministro dello Sviluppo Economico di modifica delle procedure concorsuali per l'aggiudicazione del servizio di salvaguardia ai sensi dell'articolo 1, comma 4 della legge 3 agosto 2007, n DCO 35/2010 del Studio preliminare di fattibilità per la creazione di un nuovo mercato petrolifero europeo DCO 34/2010 del Attuazione del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del mare 6 agosto 2010, ai fini dell'incentivazione della produzione di energia elettrica mediante impianti fotovoltaici Il meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto statistico intermedio dal 1 gennaio al 31 maggio 2010

20 HSE&Q n. 11/2010 pagina GAZZETTE UFFICIALI PROVV. DATA N. DESCRIZIONE PUBBL. Comunicato Min Ambiente Decisione Rettifica Regolamento (CE) DGR Friuli Venezia Giulia LR Marche DGP Bolzano DGR Emilia Romagna 20/10/ /09/ /571/UE 02/10/ /07/ /08/ /07/ /07/ Consultabilità sul sito internet dell albo nazionale gestori ambientali della deliberazione 19 maggio 2010 Modifica, adeguandolo al progresso scientifico e tecnico, dell allegato della direttiva 2002/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le esenzioni relative alle applicazione contenenti piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, bifenili polibromurati o eteri di difenile polibromurato Rettifica del regolamento (CE) n. 987/2008 della Commissione, dell 8 ottobre 2008, che modifica gli allegati IV e V del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) Recepimento dell intesa n. 99/CU del 30/10/2007 sancita in Conferenza Unificata e dell Accordo Stato Regioni rep. atti n. 178/CSR del 18/9/2008 e approvazione delle procedure adottate dalla Regione Friuli Venezia Giulia per gli Accertamenti sanitari di assenza di tossicodipendenza o di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope in lavoratori addetti a mansioni che comportano particolari rischi per la sicurezza, l incolumità e la salute di terzi Modifica alla Legge Regionale 14 aprile 2004, n. 7 Disciplina della procedura di valutazione di impatto ambientale Accertamenti sanitari di assenza di tossicodipendenza in lavoratori addetti a mansioni che comportano particolari rischi per la sicurezza di terzi Accertamento assenza tossicodipendenza e assunzione sostanze in determinate categorie di lavoratori (Intesa Stato Regione 30/10/2007 e Accordo Stato Regioni 18/9/2008): modificazioni alla D.G.R. n. 170/2009 Modifica degli allegati di cui alla parte seconda DGR Emilia Romagna 20/09/ della delibera di Assemblea legislativa n. 156/2008 Modifica ed integrazione della legge regionale LR 18/10/ n.11/2001 "Norme sulla valutazione dell'impatto Puglia ambientale" G.U /10/2010 G.U.U.E. L251 25/09/2010 G.U.U.E. L260 02/10/2010 B.U.R /08/2010 B.U.R /08/2010 B.U.R /08/2010 B.U.R /08/2010 B.U.R /09/2010 B.U.R /10/2010

21 HSE&Q n. 11/2010 pagina 21 A cura di NIER Ingegneria S.p.A. Via Altabella n Bologna Tel: Fax: segreteria@niering,it in collaborazione con

22 Calendario dei prossimi corsi di NIER Ingegneria S.p.A. Corso Docente Data Durata Costo (IVA esclusa) Progetto 3 Corso breve di aggiornamento per Responsabili servizi Prevenzione e Protezione (RSPP) e Addetti Servizi Prevenzione e protezione (ASPP): Dlgs. 81/08 Titoli tecnici da 2 a 11 Progetto 4 Corso breve di aggiornamento per Responsabili servizi Prevenzione e Protezione (RSPP) e Addetti Servizi Prevenzione e protezione (ASPP): Dlgs. 81/08 Titolo 4 CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI Ing. Federico Boselli Ing. Massimo Maccarone 18/11/ ore 300,00 25/11/ ore 150,00 Progetto 5 Corso breve di aggiornamento per Responsabili servizi Prevenzione e Protezione (RSPP) e Addetti Servizi Prevenzione e protezione (ASPP): I sistemi di gestione della sicurezza SGSL, Introduzione alla BS OHSAS Ing. Roberto Colzani 16/12/ ore 300,00 Progetto 6 Corso breve di aggiornamento per Responsabili servizi Prevenzione e Protezione (RSPP) e Addetti Servizi Prevenzione e protezione (ASPP)- L art. 26 del D.Lgs. 81/08:La gestione delle attività in appalto Progetto 8 Modulo A Formazione di base propedeutica Ing. Fabio Sacchini in fase di attivazione 29/11/ ,00 in fase di attivazione 28 ore + 4 ore di verifica 1.000,00 NIER Ingegneria S.p.A. V i a A l t a b e l l a n B o l o g n a T e l F a x : Sede di Milano: Via Buonarroti n Milano Tel Fax: mail: segreteria@niering.it web: C.F. e P.I R.E.A. n Cap. soc ,00 i. v. Sistema di gestione integrato certificato UNI EN ISO 9001 (BO-MI) UNI EN ISO (BO) BS OHSAS (BO-MI)

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