SCUOLA DELL INFANZIA SAN GIUSPPE
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- Bianca Marra
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1 REGOLAMENTO INTERNO SCUOLA DELL INFANZIA SAN GIUSPPE PREMESSA La Scuola dell Infanzia San Giuseppe ha sede nel Comune di Castegnero -Frazione di Villaganzerla, Via Piazza n 13 N Tel , fax , sito: Natura giuridica ENTE ECCLESIASTICO paritaria dal 27/02/2001 Con numero 488/5609 Ente gestore PARROCCHIA SAN MICHELE ARCANGELO (Villaganzerla di Castegnero VI) N 2 sezioni di scuola dell infanzia Nella scuola dell infanzia opera il seguente personale: 3 insegnanti di cui una coordinatrice 1 cuoca 1 inserviente 1 segretaria IDENTITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La Scuola dell Infanzia San Giuseppe È nata e si è sviluppatacome espressione della comunità parrocchiale che ha inteso assumersi spontaneamente l impegno di soddisfare l esigenza sociale dell educazione prescolare, avvertendola come espressione della propria identità religiosa ed ideale e insieme come dovere di solidarietà, per contribuire a che ogni bambino, esercitando il diritto e frequentare la Scuola dell Infanzia, possa sviluppare pienamente la sua personalità. Questa scuola dell infanzia nel rispetto del diritto primario dovere dei genitori di educare i figli, intende radicare la propria proposta educativa, nella concezione cristiana della vita, che i genitori ed insegnanti si impegnano a rispettare, in spirito di collaborazione. L iscrizione alla scuola comporta per i genitori questa presa di coscienza dell identità della scuola e l impegno a rispettarlo, e intende costituire l occasione per il concreto esercizio di primari diritti riconosciuti dalla Costituzione della repubblica italiana, personali e comunitari, di iniziativa sociale, di libertà educativa e religiosa. Contribuisce insieme alle altre scuole dell infanzia paritarie, statali e degli enti locali, alla realizzazione dell obbiettivo di uguaglianza sociale, nel rispetto del pluralismo delle istituzioni. Si propone un attenzione privilegiata nell accoglienza e nell attività educativa, dei bambini svantaggiati per gli stessi chiede che lo Stato e gli Enti locali, alla realizzazione dell obbiettivo di uguaglianza sociale, nel rispetto del pluralismo delle istituzioni. Si propone un attenzione privilegiata nell accoglienza e nell attività educativa, dei bambini svantaggiati e per gli stessi chiede che lo Stato e gli Enti locali assicurino i necessari presidi e interventi, senza i quali non è possibile l integrazione.
2 In caso di contrasti tra gestione, operatori, genitori, dovrà essere data la prevalenza, nel rispetto dell identità della scuola, ai superiori interessi del bambino. La scuola aderisce alla Federazione Italiana Scuole Materne (F.I.S.M.) mediante la Federazione Provinciale di Vicenza e fermo restando la concezione pedagogica di fondo, che la ispira, adotta gli Orientamenti didattici emanati con Decreto Ministeriale del 03/06/91 e segue le disposizioni del D.L n 59 e successive modificazioni. FINALITA E CARATTERE DELLA SCUOLA. La Scuola dell Infanzia, in armonia con le finalità e gli aspetti che la caratterizzano e che vengono esplicitati nel progetto educativo : a. Promuove la partecipazione delle famiglie e degli operatori della scuola negli organi di gestione comunitaria, come espressione della comunità educante; b. considera la qualificazione e l aggiornamento del proprio personale, condizione fondamentale dell impegno educativo e ne assume la responsabilità e l onere finanziario. c. Favorisce i rapporti con le altre istituzioni presenti nel territorio per un confronto costruttivo e una verifica delle proprie attività; d. E aperta ai contributi della comunità ecclesiale e civile in cui esprime la propria originalità educativa nella ricerca e nella sperimentazione didattica; e. Collabora con le iniziative della FISM e di altri enti culturali; f. Tiene i rapporti con gli organismi ecclesiali che operano nel campo dell educazione e collabora con questi per l attuazione e lo sviluppo del piano pastorale della famiglia e della scuola ; g. Tiene i rapporti con gli enti locali e con le strutture centrali e periferiche dello stato nel rispetto della reciproca autonomia ; h. Attua e sviluppa rapporti e convenzioni con gli enti locali, nel rispetto del presente regolamento. GESTIONE E FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA Alla gestione e al funzionamento della scuola sono preposti: Il Rappresentante Legale Il Comitato di gestione Il Coordinatore Sono inoltre previsti: Il Collegio dei Docenti ( fatta eccezione per le scuole monosezioni) L Assemblea dei genitori Il Consiglio d intersezione
3 FUNZIONI E COMPETENZE PROPRIE DEL LEGALE RAPPRESENTANTE Il Legale Rappresentante della scuola è il Parroco e ha le responsabilità amministrative, civili e penali riguardo alle seguenti funzioni e competenze: preside, ove previsto, l organismo collegiale di gestione della scuola ( consiglio di amministrazione gruppo di gestione, ecc..) ; cura la tenuta dei verbali; dà esecuzione alle deliberazioni degli organismi di gestione; gestisce le risorse umane e finanziarie: - compilazione e pubblicazione del bilancio della scuola; - nomina del personale docente, non docente e di coordinamento dell attività didattica; - acquisizione delle certificazioni di idoneità allo svolgimento delle mansioni assegnate ai dipendenti; - conservazione dei fascicoli personali dei docenti e del personale non docente; - applicazione scrupolosa del CCNL ( liquidazione delle competenze spettanti, versamento di contributi assistenziali/previdenziali, concessione dei permessi, congedi e aspettative, ferie, ecc.); - compilazione/ aggiornamento del registro delle assenze del personale; - compilazione / aggiornamento del registro degli infortuni del personale e degli alunni; - certificazione del servizio dei dipendenti; assicura la rispondenza delle strutture scolastiche e dei materiali in uso alla normativa vigente attraverso l acquisizione della documentazione prevista : - dichiarazione di agibilità dei locali ad uso scolastico (Ufficio tecnico comunale ); - certificato di idoneità igienico sanitaria degli ambienti( A.S.L. territorialmente competente); - certificato di prevenzione incendi ( comando provinciale del Vigili del fuoco ); - certificato di sicurezza dell impianto dell impianto elettrico, idraulico, termo - sanitario, ai sensi della legge 626/94 ( tecnico installazione / manutenzione ); - certificato di autorizzazione all uso della cucina (A.S.L.); - normativa DL. 155/97 HACCP per la preparazione e la conservazione dei cibi ( manuale di buona prassi igienica, corsi di formazione per il personale addetto al servizio mensa,.. ); - verifica dei marchi di qualità su attrezzatura e sussidi didattici; - compilazione dell inventario generale, cura l organizzazione e il funzionamento dei servizi di trasporto e mensa per gli alunni, ove previsti; verifica il rispetto delle norme sulla privacy (vedi circolare Fism n. 78/2004 del 24 giugno 2004 e IL CODICE DELLA PRIVACY distribuito dalla Fism Nazionale ); mantiene i rapporti con gli Enti locali e con gli organismi statali operanti sul territorio ( Direzioni Generali Regionali - Centri Servizi Amministrativi Provinciali); mantiene i rapporti con la Fism VICENZA e cura l adempimento delle direttive della stessa emanate ; agisce e risponde in giudizio per tutte le controversie riguardanti la gestione.
4 COMITATO DI GESTIONE E composto: dal Legale Rappresentante dal Presidente da 1 rappresentante designato dal Consiglio Pastorale Parrocchiale di Villaganzerla da 1 rappresentante designato dal Consiglio affari Economici di Villaganzerla. dalla Coordinatrice della Scuola Materna; dalla segretaria da 3 genitori eletti dall'assemblea dei genitori dei bambini frequentanti la scuola. II Gruppo di Gestione si riunisce di regola ogni due mesi. Per la validità delle riunioni è necessaria la presenza della maggioranza dei membri. Le delibere vengono prese con il voto della maggioranza dei presenti; in caso di parità prevale il voto del Presidente. La delega non è ammessa. La convocazione del Gruppo deve essere comunicata con lettera semplice contenente gli argomenti all'ordine del giorno. L'avviso di convocazione deve essere altresì affisso all'albo della Scuola. Le sedute sono presiedute dal Presidente e devono constare da apposto verbale. FUNZIONE E COMPETENZE DEL COORDINATORE DI SCUOLA E' formalmente delegato dal Legale rappresentante, tale funzione, può essere assunta direttamente dal gestore che abbia i requisiti connessi alla qualificazione didattico pedagogica. Ove abbia detti requisiti può, tuttavia,o, ove non li abbia, deve delegarla a una persona ( anche un insegnante in servizio )in possesso degli indispensabili requisiti di professionalità.) Le funzioni del coordinatore sono : cura la tenuta dei seguenti documenti: -registro delle iscrizioni degli alunni; -registro delle sezioni; -portafoglio; -registri dei verbali degli organi collegiali; -convoca e presiede il collegio dei docenti della scuola ; -convoca e coordina il consiglio di intersezione; coordina le attività di progettazione didattica e le iniziative finalizzate all ampliamento dell offerta formativa ; vigila sul personale docente e non docente in servizio; segnala al dirigente / gestore iniziative di aggiornamento e formazione in servizio per il personale docente e non docente; partecipa con gli altri docenti in servizio alle attività di aggiornamento organizzate dalla FISM provinciale e/o da altre strutture operanti nell ambito del sistema educativo nazionale di istruzione e formazione d intesa col dirigente/gestore e la FISM VICENZA; stimola e favorisce l innovazione e la ricerca pedagogica;
5 promuove e propone formule innovative nell organizzazione della vita scolastica, allo scopo di rispondere sempre meglio ai bisogni del bambino e alle attese delle famiglie; propone iniziative finalizzate all ampliamento dell offerta formativa (progetti particolari, educazione ecologica, lingua straniera, psicomotricità, ecc.); vigila sulla funzionalità dei servizi di mensa e trasporto per gli alunni; relaziona al dirigente della scuola in ordine alle materie di propria competenza; fornisce informazioni agli organismi statali preposti alla vigilanza in relazione alle scelte metodologiche e alle strategie didattiche attivate, sentito il dirigente/gestore della scuola; promuove iniziative atte a favorire la partecipazione dei genitori alla vita della scuola; offre consulenza ai genitori e agli organismi gestionali della scuola; collabora attivamente con il coordinatore di zona nell ambito del Coordinamento a rete attivato dalla FISM VICENZA; cura i rapporti con l èquipe medico psico pedagogica in presenza di alunni disabili. FUNZIONI CHE COINVOLGONO IL LEGALE RAPPRESENTANTE E IL COORDINATORE: responsabilità in ordine al Progetto educativo della scuola; compilazione,aggiornamento e realizzazione del Piano dell Offerta Formativa, come previsto dalla normativa vigente (D.P.R. 275/99); definizione del calendario e dell orario scolastico; definizione del regolamento interno della scuola; tenuta del protocollo generale (qualora non esista è opportuno predisporlo ); verifica della permanenza dei requisiti per il mantenimento della parità, ai sensi della legge 10 marzo 2000, n. 62; organizzazione di appuntamenti che comportino l impiego del personale docente; organizzazione delle visite guidate in ambiente extra scolastico con l uso di mezzi di trasporto pubblici e/o privati; utilizzo delle strutture della scuola da parte di terzi, nel corso dell anno scolastico. COLLEGIO DOCENTI Il collegio dei docenti è composto dal personale insegnante in servizio nella scuola ed è presieduto dalla coordinatrice. Il collegio dei docenti: Cura la programmazione dell azione educativa e dell attività didattica; Formula proposte all ente gestore della scuola, per il tramite della direttrice/coordinatrice, in ordine alla formazione e alla composizione delle sezioni, agli orari e all organizzazione della scuola, tenendo conto del presente regolamento e del regolamento interno, ove esistente; Valuta periodicamente l andamento complessivo dell azione didattica per verificarne l efficacia in rapporto agli obiettivi programmati; Esamina i casi di alunni che presentano particolari difficoltà di inserimento, allo scopo di individuare le strategie più adeguate per una loro utile integrazione;
6 Sentiti gli organi collegiali e l ente gestore predispone il P.O.F. che viene reso pubblico, mediante consegna alle famiglie, all atto dell iscrizione. Il collegio si insedia all inizio dell anno scolastico e si riunisce, con periodicità, almeno una volta ogni due mesi; le ore rientrano nell orario di lavoro previsto dall art. 42 del CCNL. Il segretario del collegio, per la redazione dei verbali delle riunioni, viene scelto della coordinatrice tra i docenti presenti all incontro. ASSEMBLEA GENERALE DEI GENITORI L assemblea generale dei genitori della scuola è costituita dai genitori delle bambine e dei bambini iscritti. La prima assemblea viene convocata, entro il mese di settembre, dalla direttrice/coordinatrice della scuola ed elegge, tra i genitori degli alunni iscritti e frequentati, il proprio presidente che dura in carico un anno. L assemblea viene convocata dal presidente almeno due volte in un anno e ogni qualvolta specifiche esigenze lo richiedano. L assemblea deve essere obbligatoriamente convocata anche quando lo richieda, per iscritto, almeno un terzo dei suoi componenti. La riunione risulta valida, in prima convocazione, se sono presenti la metà dei genitori; in seconda convocazione, un ora dopo, qualsiasi sia il numero dei presenti. All assemblea possono partecipare, con solo diritto di parola, il personale direttivo, docente e non docente e gli amministratori della scuola. L assemblea designa i/il genitore eventualmente previsto/i negli organismi gestionali. Il membro a ciò destinato conserva la funzione fino a quando i propri figli frequentano la scuola. L assemblea esamina la relazione programmatica dell attività della scuola, proposta dal Collegio dei docenti, ed esprime proprio parere in ordine al P.O.F. e ad altre iniziative scolastiche progettate per il miglioramento della qualità e l ampliamento dell offerta formativa. Di ogni riunione viene redatto sintetico verbale. CONSIGLIO DI INTERSEZIONE Il consiglio di intersezione è composto dai docenti in servizio nella scuola e da due genitori degli alunni per ogni sezione, scelti dalle rispettive assemblee, ed è preseduto dalla direttrice/coordinatrice della scuola che lo convoca, oppure da un docente, membro del consiglio, suo delegato. Si riunisce in ore non coincidenti con l orario di funzionamento della scuola, col compito di formulare al collegio dei docenti e agli organismi gestionali della scuola proposte in ordine all azione educativa e didattica e ad iniziative innovative finalizzate all ampliamento dell offerta formativa. Alle riunioni del consiglio di intersezione viene invitato - se previsto dallo statuto della scuola - il genitore designato dall assemblea generale a far parte dell organismo gestionale della scuola. Il consiglio si riunisce, in via ordinaria, ogni due mesi. Le funzioni di segretario vengono attribuite dal presidente ad uno dei docenti presenti.
7 OPERATORI SCOLASTICI Qualunque sia il titolo di studio posseduto il personale deve svolgere le mansioni per le quali è stato assunto e che gli sono affidate in base alle esigenze organizzate emergenti. Per la qualificazione e l aggiornamento pedagogico / professionale del personale docente e non docente sussiste il diritto/dovere dell aggiornamento con la partecipazione a corsi ed iniziative indicati dalla scuola. EDUCATORI L educatrice è tenuta all osservanza delle seguenti norme: predispone il piano annuale di lavoro e si impegna per la sua piena attuazione ; non si assenta dal servizio senza preventivo permesso della responsabile della scuola; in caso di impedimenti imprevisti o per causa di forza maggiore, comunica tempestivamente la sua assenza alla responsabile; in caso di malattia deve comunicare l assenza prima dell inizio dell orario scolastico ed il certificato medico deve essere spedito dall INPS e alla scuola dell interessata, entro i due giorni dal relativo rilascio; è tenuta ad osservare la legge sulla Privacy sia nei confronti della scuola che delle famiglie degli alunni; in caso di particolari problemi ne parla esclusivamente con la direttrice/coordinatrice; evita, nel modo più assoluto, di lasciare incustoditi i bambini, i quali, solo momentaneamente ed in caso di particolare necessità, potranno essere affidati al personale ausiliario o alla volontaria; evita con i bambini comportamenti contrastanti con la funzione educativa e contraria all ispirazione cristiana dello studio; non attende, durante l orario scolastico, ad occupazioni estranee al proprio lavoro; non fa partecipare i bambini e le loro famiglie a sottoscrizioni o contribuzioni in denareo,né a manifestazioni di alcun genere senza la preventiva autorizzazione del Presidente del Gruppo di gestione; compila il registro della sezione, annotando ogni giorno presenze ed assenze dei bambini, nonché redige le opportune note di cronaca scolastica; sistema il materiale didattico durante l orario di lavoro; prende parte alle riunioni del collegio dei docenti e degli organi collegiali della scuola eventualmente previsti dallo studio.
8 CUOCA AUSILIARIE Il personale ausiliario coopera con il personale dirigente e docente all attuazione del piano educativo, curando l igiene del bambino, l ordine, la pulizia della cucina, della scuola nei tempi e nelle forme indicate dalla responsabile e previsti dalla scuola; evita nel modo più assoluto di lasciare incustoditi bambini affidati loro momentaneamente dal personale docente; partecipa a corsi di aggiornamento suggeriti dalla scuola. È tenuta ad osservare la legge sulla Privacy sia nei confronti della scuola che delle famiglie degli alunni; in caso di particolari problemi ne parla esclusivamente con la direttrice/coordinatrice ASSUNZIONE ( art. 26 CCNL ) L assunzione del personale viene effettuata dal Legale Rappresentante della Scuola mediante sottoscrizione del Contratto individuale, redatto in duplice copia, una per il lavoratore, l altra per la scuola. Il personale, ( insegnante e non ) all atto dell assunzione, deve dichiarare di conoscere l indirizzo educativo della scuola dell infanzia stabilito dall art.. dello statuto, di accettarlo e di collaborare per la sua concreta realizzazione. ORARIO DI LAVORO ( art. 42 CCNL ) Orario di lavoro: ore 32 settimanali : personale inquadrato nel livello retributivo VI dell area del personale educativo e docente per i servizi all infanzia. L orario di lavoro di cui al presente punto è comprensivo delle ore di insegnamento e degli obblighi connessi alla docenza. Al fine di garantire l estensione temporale del servizio scolastico può essere richiesto da parte della Scuola, di svolgere fino a 35 ore settimanali e l insegnante, nel rispetto della programmazione dell attività della Scuola dovrà prestarle. Le ore eccedenti verranno recuperate, in accordo con l Ente Gestore, con le modalità stabilite dall art. 42 del CCNL. Ore 35 settimanali : personale inquadrato nel livello retributivo V dell area del personale educativo e docente per i servizi dell infanzia comprensive di tutte le attività connesse alla funzione educativa. Ore 37 settimanali : personale dell area amministrativo, tecnico, ausiliario (A.T.A.) e con funzioni di coordinamento.
9 CALENDARIO SCOLASTICO L apertura dell anno scolastico viene decisa di anno in anno e si conformerà il più possibile al calendario scolastico regionale.l attività didattica della scuola dell infanzia si svolge, come da art. 42 del CCNL punto b) per non oltre 44 settimane nell anno scolastico, comprensive dei periodi di sospensione determinati dal calendario scolastico. Durante il periodo di sospensione dell attività didattica, al di fuori delle ferie ordinarie, il personale potrà essere impegnato in attività connesse con il funzionamento della scuola. Per quanto riguarda l apertura di centri estivi durante il mese di luglio / agosto si userà altro personale docente. FERIE ( art. 45 CCNL) Il periodo di ferie è pari a 30 giorni feriali ( compreso il sabato )più 4 giorni di festività soppresse. La festività del 4 novembre e le altre festività religiose ecivili cadenti di domenica sono riconosciute come riposi compensativi in aggiunta alle ferie. Le ferie potranno essere godute, vista la domanda dell interessato compatibilmente con le esigenze della scuola e dovranno essere godute nei periodi di inattività didattica, come previsto dall art. 45 del CCNL. I periodi di chiusura per vacanze natalizie, pasquali, ponti ( vacanze scolastiche dei bambini e non vacanze dei dipendenti ) sono considerati sospensione dell attività didattica e non possono rappresentare motivo di ferie aggiuntive. Eventuali vacanze scolastiche riconosciute agli alunni non costituiscono motivo di ferie aggiuntive. PAUSA PASTO ( art. 48 CCNL ) Durante il pasto dei bambini :.. Il tempo della fruizione del pasto per il personale che, consumandolo con gli alunni, effettua assistenza e vigilanza durante il momento della refezione, è considerato orario di lavoro, in tale caso la fruizione del pasto deve essere gratuita. Il tempo necessario per la fruizione del pasto, qualora l insegnante si apparta in ambiente idoneo, diventa per tanto interruzione dell orario di lavoro. RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Per garantire rapporti continui di collaborazione tra scuola materna e famiglia ed una educazione integrale del bambino è necessario che le educatrici: - usufruiscano del tempo di entrata e uscita dalla scuola per brevi contatti individuali con le famiglie dei bambini della propria sezione; - stabiliscano, d accordo con la direzione, incontri con i genitori.
10 ASSEMBLEA DI SEZIONE DEI GENITORI L assemblea di sezione è formata dai genitori dei genitori dei bambini di ciascuna sezione e designa due genitori per il Consiglio di intersezione. Essa, presieduta da uno dei due genitori designati a far parte del Consiglio di intersezione, collabora con la / le insegnante / i della sezione per la migliore soluzione di queste proposte dalla / e stessa / e. Alle assemblee possono partecipare, con diritto di parola, la direttrice e le insegnanti della sezione. Di ogni riunione viene redatto sintetico verbale.
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