Pagina 1 di 9 LISTA DI CONTROLLO STABULARI. Rilevatore Referente Locale. Unità produttiva Codice edificio Piano ID Locale
|
|
- Ladislao Scotti
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Pagina 1 di 9 LISTA DI CONTROLLO STABULARI Rilevatore Referente Locale Unità produttiva Codice edificio Piano ID Locale Denominazione Tipologia Didattica Ricerca Servizio Responsabile/i Affollamento max previsto nel locale/area Locali presenti Locali stabulazione/allevamento Locale quarantena Sala operatoria Locale magazzino Locale trattamenti Locale lavaggio Locale isolamento.. Specie animali presenti Ratti N. Topi N.. Scimmie N...N.. Ditta Manutenzione. N. Addetti:. Università degli Studi di Roma La Sapienza CF P.IVA P.le Aldo Moro Roma T (+39) /158; F (+39)
2 Pagina 2 di 9 Struttura La larghezza della/e porta/e presente/i è adeguata al max affollamento previsto nel locale? Tutti i locali: 25 lav= 1 porta da 80 cm 26<lav 50 = 1 porta da 120 cm apribile nel verso dell esodo 51<lav 100= 1 porta da porta da 120 cm >100 = 1 porta da porta da da 120 cm ogni 50 o frazione in più (cumulabili purché larghezza totale soddisfatta) Locali a rischio incendio/esplosione: 1 porta da 120 cm ogni 5 lavoratori, apribile nel verso dell esodo. L altezza del locale è di 3,00 mt? Le condizioni generali di pulizia sono soddisfacenti? Le condizioni manutentive generali sono soddisfacenti? E garantita la sufficiente aerazione del locale? E garantita la sufficiente illuminazione del locale? generali All esterno del locale è affissa la targa con l indicazione del nominativo del responsabile del locale e del personale autorizzato ad accedervi? La targa riporta le informazioni relative al locale e i simboli relativi ai pericoli in esso presenti, nonché il divieto di accesso al personale non autorizzato e i numeri da chiamare in caso di emergenza? Il layout consente agevoli movimenti? I locali hanno soffitti pavimenti e pareti lisci, impermeabili, facilmente lavabili? I piani di lavoro sono puliti, disinfettati, ordinati e ben organizzati?
3 Pagina 3 di 9 Sono presenti procedure di sicurezza scritte per le varie attività svolte? È presente la documentazione attestante l informazione, formazione e l addestramento del personale che opera in stabulario? È affisso nel locale il cartello di divieto di consumare alimenti e bevande? I frigoriferi e i congelatori riportano la scritta non usare per alimenti e bevande? Sono presenti lavandini per la detersione della pelle esposta (possibilmente collocati in prossimità della porta di accesso)? Alimentazione elettrica I componenti elettrici sono integri? I quadri elettrici sono chiusi da appositi sportelli e gli interruttori identificati? Al semplice esame visivo gli interruttori, le prese elettriche ed i cavi elettrici sono integri e funzionanti? Esiste l interruttore differenziale nel quadro di distribuzione dell alimentazione elettrica del locale/settore? E effettuata periodicamente la verifica di funzionamento dell interruttore differenziale? I cavi elettrici di alimentazione delle apparecchiature sono collocati in modo da non costituire pericolo? Banconi Le superfici dei banconi sono resistenti ai solventi e alle sostanze chimiche corrosive? I banconi sono puliti e sgombri da materiali?
4 Pagina 4 di 9 Prodotti chimici E presente l elenco delle sostanze chimiche in uso? Sono presenti e di facile consultazione le schede di sicurezza delle sostanze chimiche in uso? Tutti i recipienti sono contrassegnati con un etichetta indicante il nome chimico per esteso? Esiste il divieto di lasciare i prodotti aperti sui banconi dopo l utilizzo? Laddove i prodotti debbano essere lasciati in sito, esiste una indicazione per evitare che vengano sversati o che rilascino vapori? Dove è presente il rischio di sviluppo di vapori o gas pericolosi (idrogeno, acetilene, CO, ecc.) sono presenti rilevatori automatici del raggiungimento di concentrazioni pericolose? Stoccaggio prodotti/sostanze chimiche Il quantitativo di prodotti infiammabili presenti in laboratorio è inferiore a < 5 lt? I prodotti e/o agenti chimici sono stoccati in funzione delle loro classi di pericolo e compatibilità ( acidi; basi; infiammabili; tossici)? I liquidi infiammabili sono stoccati, in modo esclusivo, in armadi antincendio? I prodotti ad elevata tossicità (es. cancerogeni) sono stoccati separatamente in armadi chiusi a chiave, possibilmente aerati? I prodotti chimici che possono produrre vapori pericolosi, sono conservati all interno di armadi aspirati? Sugli armadi è presente l elenco delle sostanze/preparati in essi stoccati? Sugli armadi è presente la segnaletica di pericolo relativa ai prodotti stoccati? Gli armadi di sicurezza sono in buone condizioni?
5 Pagina 5 di 9 Gli infiammabili che devono essere refrigerati sono conservati in frigoriferi a prova di esplosione? Scaffali e ripiani per l immagazzinamento dei prodotti chimici sono sicuri contro rovesciamenti, cadute e sversamenti? (materiali antiacido, vasca di contenimento, bordi) Attrezzature e impianti Sono effettuati i controlli e la manutenzione periodica delle cappe, in conformità con quanto indicato nel manuale di uso e manutenzione delle stesse? I controlli e le manutenzioni delle cappe sono annotati su apposito registro? E presente l elenco aggiornato delle attrezzature, apparecchiature in uso? Sono presenti e di facile consultazione i Manuali d istruzione delle attrezzature e delle apparecchiature? E presente il Programma di manutenzione preventiva per attrezzature/apparecchiature in uso, ove previsto? L impianto di distribuzione del gas metano è identificato mediante colorazione gialla? E presente la valvola di intercettazione del gas all interno del locale? La valvola di intercettazione del gas è facilmente raggiungibile e opportunamente segnalata? E presente una valvola di intercettazione del gas all esterno del locale, accessibile e opportunamente segnalata? Le bombole di gas sono messe in sicurezza (ancorate al muro o sorrette da carrello apposito, lontane da punti di pericolo)? Le valvole delle bombole sono chiuse e incappucciate quando esse non sono utilizzate? Le linee dei gas sono tutte identificate ed è indicata la direzione del flusso? La postazione a VDT è conforme alla norma?
6 Pagina 6 di 9 Sulle apparecchiature sono presenti i pittogrammi di pericolo, ove previsti? Sono affisse in prossimità delle apparecchiature le misure di sicurezza da adottare per l impiego? DPI I DPI forniti sono idonei alla tipologia dei rischi? E presente il registro di consegna dei DPI opportunamente controfirmato dal lavoratore/equiparato? Sono presenti e chiaramente visibili i segnali di obbligo d uso dei DPI? Rifiuti I rifiuti chimici e biologici sono conservati in appositi contenitori etichettati? I contenitori sono mantenuti chiusi? I rifiuti chimici e biologici sono rimossi alle scadenze programmate? Esiste una procedura per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi? I contenitori dei rifiuti sono adatti per la raccolta di materiale tagliente (es. in cartone rigido)? Emergenza Sono affisse le procedure da adottare in caso di emergenze varie? Sono presenti docce e lavaocchi di emergenza? Docce d emergenza e lavaocchi sono facilmente accessibili? E verificata almeno annualmente la funzionalità di docce d emergenza e lavaocchi? È presente la cassetta di primo soccorso? La cassetta di primo soccorso è ben segnalata? Il contenuto della cassetta di pronto soccorso è competo e non scaduto? E presente un kit di emergenza in caso di sversamenti di sostanze/agenti pericolosi?
7 Pagina 7 di 9 La posizione del kit di emergenza è ben segnalata? Segnaletica di sicurezza E affissa in prossimità delle postazioni di lavoro la segnaletica indicante l obbligo di uso dei DPI? Estintori Gli estintori presenti sono sottoposti a controllo con cadenza semestrale? Gli estintori presenti sono identificati mediante idonea segnaletica? Gli estintori presenti sono facilmente raggiungibili? specifici per gli stabulari Sono presenti sistemi di limitazione dell'accesso ai non addetti? Quali? Serratura a chiave/badge Altro Sono presenti sistemi atti ad impedire l entrata o la fuga di animali? Esiste una suddivisione ben netta in aree? (stabulazione, depositi, locali di servizio, ecc.) Esiste una netta separazione zona sporca/pulita? In ogni caso, vengono adottate idonee procedure atte ad evitare l'incrocio sporco/pulito? Le giunture dei muri, delle porte, delle tubature e dei cavi, sono facilmente pulibili? Il pavimento è liscio, impermeabile, antiscivolo, facilmente lavabile, in grado di sopportare senza danni il peso dei compartimenti e di altre installazioni pesanti? Gli eventuali drenaggi di scolo sono correttamente coperti e muniti di griglia per impedire la penetrazione di vermi o la fuga degli animali? Sono presenti camici, calzari, cuffie e guanti monouso da utilizzare solo all interno dello stabulario?
8 Pagina 8 di 9 Ogni locale è dotato di impianto di climatizzazione separato che consente una regolazione indipendente della temperatura e dell umidità? Ogni locale è dotato di un sistema di illuminazione temporizzata? L illuminazione è sufficiente per svolgere le procedure per la manutenzione e l ispezione degli animali? Ogni locale è dotato di un sistema di ventilazione che consente un adeguato ricambio d aria? L aria nei locali va frequentemente rinnovata. In genere è sufficiente un tasso di ventilazione di ricambi d aria/ora. Nondimeno, in talune circostanze, ad esempio quando il popolamento è scarso, può essere sufficiente un tasso di ventilazione di 8-10 ricambi d aria/ora e una ventilazione meccanica può perfino risultare superflua. È presente un deposito per i mangimi con requisiti di idoneità? Il locale magazzino è dotato di accesso diretto dall esterno per carico/scarico merci? Nel locale magazzino è sistemato un congelatore a pozzetto per lo stoccaggio delle carcasse degli animali prima dello smaltimento? Le spoglie animali sono stoccate/smaltite adeguatamente? E' presente un locale o zona di quarantena opportunamente isolato/a? Il locale trattamenti è dotato di cappa a flusso laminare per l esecuzione di esperimenti in condizione di sterilità? di cappa chimica per l esecuzione delle procedure di fissazione dei campioni biologici? di banco da laboratorio con tavolo da dissezione in acciaio inox e con sistema di dissipazione dei rifiuti solidi? di banco da laboratorio con tavolo da dissezione in acciaio inox e con bocchetta di distribuzione di CO2 a bassa pressione per la soppressione eutanasica degli animali? di frigorifero?
9 Pagina 9 di 9 è dotato di una macchina per il lavaggio e la disinfezione delle gabbie? Il locale di lavaggio è spazioso, con separazione sporco/pulito? Ha pareti e pavimenti resistenti e lavabili? Ha un impianto di ventilazione in grado da eliminare calore ed umidità eccessivi? Altro Il Referente presente al sopralluogo Il Rilevatore Il Responsabile dell Attività di Didattica o di Ricerca in Laboratorio (RADRL)
LISTA DI CONTROLLO STABULARI. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano 3 Unità organizzativa Stabulario.
Pagina 1 di 5 LISTA DI CONTROLLO STABULARI Rilevatore: Referente sede Edificio Codice edificio Piano 3 Unità organizzativa Stabulario Responsabile/i Locali presenti Locali stabulazione/allevamento Locale
DettagliDipartimento affari generali, tecnico e per la sicurezza
SCHEDA LABORATORIO Dipartimento di Sez. di Direttore di Dipartimento Responsabile sezione LABORATORIO RESPONSABILE/I del laboratorio: SIG. / DOTT. / PROF. AMBIENTI DI LAVORO indicare il numero di stanze
DettagliIl Controllo Ufficiale nell ambito della Segnalazione Certificata d Inizio Attività (S.C.I.A.)
Il Controllo Ufficiale nell ambito della Segnalazione Certificata d Inizio Attività (S.C.I.A.) Intervento a cura di dott.ssa Daniela F. Pozzi Milano, 21 maggio 2015 Quadro normativo Regolamento CE 852/04
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA N. 07 DEPOSITO TEMPORANEO RIFIUTI CHIMICI
ISTRUZIONE OPERATIVA N. 07 DEPOSITO TEMPORANEO RIFIUTI CHIMICI A cura di: Servizio Ambiente e Progettazione per la Sicurezza Premessa L Art.183 del D.Lgs n.152/06 definisce il Deposito Temporaneo come
DettagliAttività:... Via... cap Città.. Tel. /Fax... PROPRIETARIO DELL EDIFICIO Ragione sociale. Via.., n civico.. Cap, Località.
Titolo: DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTI GENERATI MODELLI MODELLO DI REGISTRO DI PREVENZIONE INCENDI Rif. Doc.: MOD.REG.INC Rev.: 0.0 Data: Luglio 2008 Modello n 06 Decreto Legislativo 9 Aprile
DettagliCartello informativo e altre informazioni utili da affiggere all esterno dei laboratori e delle altre aree/locali a rischio specifico
Cartello informativo e altre informazioni utili da affiggere all esterno dei laboratori e delle altre aree/locali a rischio specifico Istruzioni operative Maggio 2014 Università degli Studi di Roma La
DettagliI requisiti di igiene e sicurezza dei locali di deposito e vendita
CORSO REGIONALE DI FORMAZIONE SULL USO CORRETTO E SOSTENIBILE DEI PRODOTTI FITOSANITARI LE AZIONI DEI SERVIZI DEI DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE DEL VENETO I requisiti di igiene e sicurezza dei locali di
DettagliREGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SCUOLA COMUNE DI PREMESSA L art. 5 del D.P.R. 37/98 obbliga i responsabili di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi a mantenere in stato di efficienza i sistemi,
DettagliREGISTRO ANTINCENDIO Plesso di V.le R. Margherita
Istituto Comprensivo Statale Pietro Carrera V.le Regina Margherita, 15-95043 Militello Val di Catania (CT) Cod.mecc. CTIC835008 - c.f. 80011340876 Tel 095 7942200 - Fax 095 7942210 CTEE06200P@istruzione.it
Dettaglicosa valutare Si NO NP riferimenti normativi note
SEZIONE 1 - LISTA DI RISCONTRO - CONTROLLO UFFICIALE SVOLTO IN FASE PRE-OPERATIVA Requisiti generali delle strutture cosa valutare Si NO NP riferimenti normativi note Condizioni di pulizia e manutenzioni
DettagliCOMUNE DI PIOSSASCO PROVINCIA DI TORINO MANICA VINCOLATA DEL PALAZZO MUNICIPALE. Piazza Tenente Nicola n. 4 Piossasco (TO) CENTRALE TERMICA
Dott.Ing. UBERTO A.FORGIA COMUNE DI PIOSSASCO PROVINCIA DI TORINO MANICA VINCOLATA DEL PALAZZO MUNICIPALE Piazza Tenente Nicola n. 4 Piossasco (TO) CENTRALE TERMICA Richiesta di valutazione del progetto
DettagliPIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5) Il presente documento è parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi di cui all art.
DettagliASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE CENTRO UNICO PREPARAZIONE FARMACI ANTITUMORALI
Il Centro Unico di Preparazione Farmaci Antitumorali, risponde alla necessità di garantire un adeguato sistema di prevenzione, protezione e controllo per gli operatori che professionalmente manipolano
DettagliRISCHI CHIMICI RISCHI CONNESSI CON L ESPOSIZIONE A SOSTANZE CHIMICHE, TOSSICHE O NOCIVE
PRIMA DELLA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO PREGHIAMO DI PRENDERE VISIONE DELLA SEGUENTE DESCRIZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO POTENZIALMENTE PRESENTI IN AZIENDA RISCHI DA INFORTUNIO RISCHI DOVUTI A CARENZE
DettagliLISTA DI CONTROLLO PER PARERE DI AGIBILITA NS. RIF. N. anno 2007
DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA Commissione Nuovi Insediamenti Produttivi Distretto di LISTA DI CONTROLLO PER PARERE DI AGIBILITA NS. RIF. N. anno Risposta al prot.n. del Dati identificazione unità immobiliare:
DettagliLA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza
LA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza Definizione di incendio L incendio è la combustione sufficientemente
Dettagli1 IL PROGETTO VINCOLI ESECUTIVI QUADRI ELETTRICI... 5
Procedura aperta ex art. 60 del D.Lgs. n. 50/2016, mediante Richiesta di Offerta nell ambito del Mercato Elettronico della P.A. (MEPA), per la fornitura e lavori di posa in opera di arredi ed attrezzature
DettagliCheck list di controllo ambienti di lavoro REV 00 20/08/2014. Check list di controllo ambiente di lavoro
Check list di controllo ambiente di lavoro NOTE PER LA COMPILAZIONE Da compilarsi a cura del responsabile di attività. Per ogni voce segnare una X nella colonna corrispondente all emoticon sorridente se
DettagliPIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5) Il presente documento è parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi di cui all art.
DettagliI rischi riferibili all Organizzazione del Lavoro AMBIENTI DI LAVORO. Corso di Formazione per RLS Agenzia delle Dogane
I rischi riferibili all Organizzazione del Lavoro AMBIENTI DI LAVORO Agenzia delle Dogane Requisiti minimi dei locali e luoghi di lavoro Caratteristiche strutturali Stabilità e solidità rispetto al tipo
DettagliDOCUMENTO PROGRAMMATICO sulla SICUREZZA Rev. 0 Data 31.03.04 MISURE IN ESSERE E DA ADOTTARE
1 di 6 MISURE IN ESSERE E DA ADOTTARE In questa sezione sono riportati, in forma sintetica, le misure in essere e da adottare a contrasto dei rischi individuati dall analisi dei rischi. Per misura si intende,
DettagliD.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (Art. 26 del D.Lgs. n. 81/2008)
D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (Art. 26 del D.Lgs. n. 81/2008) PER I SERVIZI DI: SOSTEGNO ALUNNI DISABILI PRESSO ASILO NIDO PERIODO: 01.09.2016 31.08.2018 COMMITTENTE
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
Allegato 1e DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE A) ANAGRAFICA DELL APPALTO CONTRATTO REP. N.... PER SERVIZIO DI MENSA PRESSO LE STRUTTURE DELLA POLIZIA DI STATO DELL ITALIA DATORE
DettagliCorso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO
Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO -
DettagliLista di controllo vigilanza canili (L.R. 27/2000) Audit annuale
DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA Lista di controllo vigilanza canili (L.R. 27/2000) Audit annuale Ragione sociale: Via: Città: Legale rappresentante: Responsabile della struttura: Autorizzazione Sanitaria:
DettagliCOMUNICAZIONE DEI RISCHI
COORDINAMENTO SICUREZZA APPALTI INTERNI/DUVRI (DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI) DISPOSIZIONI E NOTE INFORMATIVE AI SENSI DELL ART. 26 D.LGS. 81 del 9 aprile 2008 e s.m.i. FONDAZIONE
DettagliGRUPPI ELETTROGENI e UNITA DI COGENERAZIONE
GRUPPI ELETTROGENI e UNITA DI COGENERAZIONE Campo di applicazione DM 13/07/2011 Gruppi e unità di cogenerazione di nuova realizzazione con potenza nominale complessiva fino a 10.000 KW (potenza meccanica
DettagliLA GESTIONE DEGLI ANTIBLASTICI:
CORSO DI FORMAZIONE LA GESTIONE DEGLI ANTIBLASTICI: (le linee-guida per la sicurezza e la salute dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario) LA CENTRALIZZAZIONE DELLE STRUTTURE
DettagliALLA RICERCA DEI RISCHI DA INTERFERENZA: GLI APPALTI DEI SERVIZI PULIZIA E PASTI
ALLA RICERCA DEI RISCHI DA INTERFERENZA: GLI APPALTI DEI SERVIZI PULIZIA E PASTI Guido Pedrazzini - Vincenzo Russo Francesca Rasi - Carolina Russo Rischio da interferenze nell appalto delle pulizie e della
DettagliLISTA DI CONTROLLO PER I CORRIDOI. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Corridoio.
LISTA DI CONTROLLO PER I CORRIDOI Rilevatore: Referente sede Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Corridoio Dipartimento di Responsabile/i Altezza, cubatura, superficie REQUISITI L altezza
DettagliPUNTO PRELIEVO ESTERNO (PPE)
Struttura appositamente dedicata ad uso esclusivo del prelievo. Deve essere collegato ad un solo laboratorio, pubblico o privato autorizzato e accreditato, già esistente sul territorio Regionale alla cui
DettagliREGISTRO ANTINCENDIO
ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DI BOLOGNA DIPARTIMENTO. Viale Fanin n. 40127 BOLOGNA REGISTRO ANTINCENDIO CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO --- o0o
DettagliCONTROLLO E MANUTENZIONE IMPIANTI A GASOLIO OLTRE 35 kw (da UNI 8364) {PRIVATE } {PRIVATE }Scheda indicativa del rapporto di controllo
CONTROLLO E MANUTENZIONE IMPIANTI A GASOLIO OLTRE 35 kw (da UNI 8364) {PRIVATE } {PRIVATE }Scheda indicativa del rapporto di controllo Centrale termica Città Via N Proprietà Documentazione tecnica di centrale
DettagliREGIONE VENETO Lista di verifica REQUISITI MINIMI SPECIFICI E DI QUALITA PER L AUTORIZZAZIONE AMBULATORIO/STUDIO VETERINARIO CON ACCESSO DI ANIMALI
REGIONE VENETO Lista di verifica REQUITI MINIMI SPECIFICI E DI QUALITA PER L AUTORIZZAZIONE 1 Requisiti strutturali Elementi - Indicatori di risultato Auto 1.1 Destinazione d uso DIREZIONALE Documento
DettagliD.M. 9 luglio 1987, n Criteri di massima in ordine all'idoneità dei locali e delle attrezzature delle officine di produzione dei cosmetici
D.M. 9 luglio 1987, n. 328 Criteri di massima in ordine all'idoneità dei locali e delle attrezzature delle officine di produzione dei cosmetici pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 4 agosto 1987, n. 180.
DettagliIl Controllo Ufficiale nell ambito della Segnalazione Certificata d Inizio Attività (S.C.I.A.)
Il Controllo Ufficiale nell ambito della Segnalazione Certificata d Inizio Attività (S.C.I.A.) Intervento a cura di dott.ssa Daniela F. Pozzi Milano, 21 maggio 2015 Quadro normativo Regolamento CE 852/04
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO REGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO Anno 2013 Responsabile della tenuta del registro: 1 PREMESSA Il presente registro è stato redatto ai sensi dell art. 6, comma 2, del DPR
DettagliResponsabile Vendite Italia Caoduro S.p.A.
Sistemi di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore (SENFC) p.i Bruno Hyvoz Responsabile Vendite Italia Caoduro S.p.A. LE NORME 20 anni dalla pubblicazione norma UNI 9494:1989, revisionata nel 2007, introduce
DettagliSCHEDA TECNICA N 7 OSSIGENO LIQUIDO
SCHEDA TECNICA N 7 OSSIGENO LIQUIDO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE V I A A L B E R T O N I, 1 5-4 0 1 3 8 B O L O G N A 0 5 1. 6 3. 6 1. 1 3 7 - FA X 0 5 1. 6 3. 6 11 4 5 E-mail: spp@aosp.bo.it OSSIGENO
DettagliVERBALE DI SOPRALLUOGO PER LA AUTORIZZAZIONE SANITARIA DELLE AZIENDE DI PRODUZIONE LATTE (1) (D.P.R N. 54 D.M. 9/5/91 N.
Verbale di sopralluogo per la registrazione delle aziende di produzione latte VERBALE DI SOPRALLUOGO PER LA AUTORIZZAZIONE SANITARIA DELLE AZIENDE DI PRODUZIONE LATTE (1) (D.P.R. 14.01.1997 N. 54 D.M.
DettagliLe novità introdotte dalla EN 81.20:2014 nelle certificazioni degli ascensori. Fabio Battellini
Le novità introdotte dalla EN 81.20:2014 nelle certificazioni degli ascensori Fabio Battellini UNI EN 81-20:2014 ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA CERTIFICAZIONE: Paragrafo 5 UNI EN 81-20:2014 Requisiti di sicurezza
DettagliINFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO PROCEDURE DI SICUREZZA: PRESCRIZIONI DI COMPORTAMENTO
PROCEDURE DI SICUREZZA: PRESCRIZIONI DI COMPORTAMENTO Procedure di sicurezza: PRESCRIZIONI DI COMPORTAMENTO Autore: IEC S.r.l. Revisione: settembre 2014 INDICE 1 Destinatari... 1 2 Obiettivo... 1 3 Premessa...
DettagliRISTORANTI TAVOLE CALDE E PIZZERIE
NOTA GENERALE. I requisiti degli esercizi alimentari di Expo 2015 per gli utenti e per il personale sono stati già forniti nel corso di diversi incontri con i professionisti, i quali avevano già impostato
DettagliLa chimica dei prodotti usati nelle tintolavanderie. A cura della D.ssa Silvia Barra, chimico
La chimica dei prodotti usati nelle tintolavanderie A cura della D.ssa Silvia Barra, chimico Un po di sicurezza Schede di sicurezza: leggerle per lavorare in sicurezza e per sapere come usare, conservare
DettagliDocumentazione presso la Ditta
Documentazione presso la Ditta 1. Il Registro dei Controlli Periodici di Prevenzione Incendi. 2. Il Piano di Emergenza Interno. 3. Il Documento di Valutazione del Rischio di Incendi. 4. Il Documento di
DettagliPIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5) Il presente documento è parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi di cui all art.
DettagliDocumento unico di valutazione dei rischi da interferenza (DUVRI) DUVRI. Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza
1 di 5 DUVRI Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza Ai sensi dell Art.26; comma 2 lettera b, comma 3 del D.Lgs.81/08 Committente Ditta appaltatrice Istituto Superiore di Sanità Oggetto
DettagliDUVRI PRELIMINARE Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza
DUVRI PRELIMINARE Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza Ai sensi dell Art.26; comma 2 lettera b, comma 3 del D.Lgs.81/08 smi Committente Ditta appaltatrice Istituto Superiore di Sanità
DettagliPIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5)
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5) Il presente documento è parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi di cui all art.
Dettaglivalutata interferenziale protezione intervento non autorizzato all interno di detta area o nelle immediate casa via rosello
Rischio da interferenze Soggetti Attività oggetto di Ubicazione Tipologia Soggetti Presenza di rischio Valutazione Misure di Tempistica coinvolti analisi di rischio esposti interferenziale del rischio
DettagliLista di controllo Rischi di esplosione
Sicurezza realizzabile Lista di controllo Rischi di esplosione (Documento sulla protezione contro le esplosioni per le PMI) Avete la situazione sotto controllo per quanto riguarda i pericoli di esplosione
DettagliCAPITOLO 5.5 DISPOSIZIONI SPECIALI
5.5.1 (Soppresso) CAPITOLO 5.5 DISPOSIZIONI SPECIALI 5.5.2 Disposizioni speciali applicabili alle unità di trasporto merci sottoposte a fumigazione 5.5.2.1 Generalità 5.5.2.1.1 Le unità di trasporto merci
DettagliQUESITI E RELATIVE RISPOSTE del 27.05.2015
Dipartimento Amministrativo Servizio acquisti e Logistica OGGETTO: Fornitura e completa installazione di un sistema robotizzato per la preparazione di farmaci e sistema gestionale (LOTTO N. 1) nonché fornitura
DettagliConvenzione per garantire la sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori durante l esecuzione di trattamenti anticorrosivi su oggetti all aperto
Convenzione per garantire la sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori durante l esecuzione di trattamenti anticorrosivi su oggetti all aperto tra la ditta esecutrice dei trattamenti anticorrosivi:
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTEFERENTI (D.U.V.R.I.)
Allegato 2 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTEFERENTI (D.U.V.R.I.) GARA: SERVIZI DI PULIZIA E DI LAVANDERIA DELLA RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE CODICE C.I.G. 40202639F8 1. OGGETTO DELLA
DettagliTatuaggio e Piercing: aspetti di igiene e sicurezza
Corso di formazione ai sensi della DGR 465/2007 Tatuaggio e Piercing: aspetti di igiene e sicurezza Rimini, Via Coriano, 38 Sala Smeraldo - piano terra, scala G 15, 22 Febbraio 2010-1 Marzo 2010 Aspetti
DettagliLe misure di prevenzione
Prevenzione del rischio cancerogeno Piano mirato di prevenzione Applicazione del vademecum per il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nelle attività di saldatura di acciai inox
DettagliRegistro antincendio e delle manutenzioni Addetti Antincendio. Plesso
. Registro antincendio e delle manutenzioni Addetti Antincendio Plesso. Scheda di verifica con periodicità mensile delle verifiche N estintori 1 Idranti e naspi 2 Illuminazione di emergenza 3 Quadri elettrici
DettagliTitolare dello studio. Titolari se studio associato. Numero totale personale Presenza saltuaria altri specialisti
Pagina 1di 6 DENOMINAZIONE STRUTTURA Indirizzo: via Comune Titolare dello studio Titolari se studio associato Data del sopralluogo Numero totale personale Presenza saltuaria altri specialisti Adeguati
DettagliCONTENITORI PER GAS LIQUEFATTI REFRIGERATI PARTE GENERALE
OPUSCOLO INFORMATIVO DEI LAVORATORI (ai sensi degli artt. 36 e 37 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) CONTENITORI PER GAS LIQUEFATTI REFRIGERATI PARTE GENERALE a cura del RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE
DettagliARMADIO DI SICUREZZA PER VERNICI E SOLVENTI
SCHEDA TECNICA ARMADIO DI SICUREZZA PER VERNICI E SOLVENTI Articoli Codice: 03021 Descrizione: ARMADIO DI SICUREZZA PER VERNICI E SOLVENTI CON PORTE E ACCESSORI - DIM. MM L=1039 P=555 A=1008 - COLORE:
DettagliSettore Gestione Amministrativa
Università degli Studi di Catania Settore Gestione Amministrativa Allegato 1 PROGETTO SICUREZZA ATENEO Adeguamento norme di sicurezza Fornitura e messa in opera di cappe chimiche ad espulsione, cappe biologiche,
DettagliSPORTELLO UNICO ATTIVITA PRODUTTIVE
(FONTE: ASL MILANO SERVIZIO S.I.S.P.) -Pagina 1- AVVERTENZE IMPORTANTI Il presente vademecum è stato elaborato sulla base di schede fornite al Suap comunale di Bresso dall Asl Milano e costituisce, a titolo
DettagliAsilo nido: struttura educativa destinata ai bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni.
. Asilo nido: struttura educativa destinata ai bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni. La scuola materna o comunemente chiamata asilo (per bambini dai 3 ai 6 anni) rientra nell attività «scuole»
DettagliSUBSISTEMA O COMPONENTE INTERESSATO
a) Lavori di manutenzione ordinaria: -a1. PULIZIA DEGLI ELEMENTI TECNICI Informazioni necessarie da determinarsi affinché siano tutelate la sicurezza e la salute durante l esecuzione della sopraddetta
DettagliINCASTELLATURA tipo P1 Manuale di montaggio
INCASTELLATURA tipo P1 Manuale di montaggio pag. 1 di 18 1. PRESCRIZIONI GENERALI 1.1 Termini e simboli utilizzati NOTA Contiene informazioni da tenere in particolare considerazione durante l installazione.
DettagliLa Norma Tecnica CEN/TS 14972 : 2008 per la sicurezza antincendio con sistemi water mist
La Norma Tecnica CEN/TS 14972 : 2008 per la sicurezza antincendio con sistemi water mist Intervento nell ambito del seminario tecnico Come evolve la sicurezza antincendio con la tecnologia Water Mist BELLUNO,
DettagliIl sottoscritto nato a. il residente in Via. n. Codice Fiscale, nella sua qualità di. della ditta/società. con sede in. Via n., P.
Al Sig. Sindaco del Comune di Torre Santa Susanna OGGETTO: Richiesta di nulla-osta sanitario. Il sottoscritto nato a il residente in Via n. Codice Fiscale, nella sua qualità di della ditta/società con
DettagliT R R - T e c n o l o g i a R i c e r c a R i s c h i Metodo Indicizzato ai sensi del D.M. 20/10/98
ANALISI PRELIMINARE PER L'IDENTIFICAZIONE DELLE AREE CRITICHE DI IMPIANTO INSTALLAZIONE STOGIT S.p.A LOCALITA' ALFOSINE IMPIANTO CLUSTER A UNITA' 10-METANOLO SOSTANZE ALCOOL METILICO PRESSIONE P= 100 bar
DettagliEXACTA ARMADI DI SICUREZZA
EXACTA ARMADI DI SICUREZZA Serie EFO per infiammabili liquidi Serie EBO e LED per bombole gas Serie ECO per chimici Serie COMBINATI infiammabili+chimici Serie POLIPROPILENE per chimici COMPLEMENTI per
DettagliSCHEDA DI CONTROLLO PER IL SOPRALLUOGO. Superficie totale magazzino...altezza magazzino.. riscaldamento:...
SCHEDA DI CONTROLLO PER IL SOPRALLUOGO S T R U T T U R E 1) Caratteristiche dell immobile Superficie totale magazzino...altezza magazzino.. riscaldamento:... Zona ristoro nel reparto Si No Climatizzata
DettagliANALISI DELLE POSSIBILI ATTIVITA INTERFERENTI E STIMA DEL RISCHIO
COORDINAMENTO SICUREZZA APPALTI INTERNI/DUVRI (DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI) DISPOSIZIONI E NOTE INFORMATIVE AI SENSI DELL ART. 26 D.LGS. 81 del 9 aprile 2008 e s.m.i. FONDAZIONE
DettagliPREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI NELLA POPOLAZIONE ANZIANA : IL RUOLO DEGLI OPERATORI SANITARI
PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI NELLA POPOLAZIONE ANZIANA : IL RUOLO DEGLI OPERATORI SANITARI dott.ssa Catia Locci 1 IL NOSTRO PATRIMONIO EDILIZIO E LE BARRIERE ARCHITETTONICHE Legge 10/89 - ACCESSIBILITA
DettagliRelazione tecnica per rifugio animali
Rev. 1.0 del 01/01/2015 [spazio riservato all ente] Relazione tecnica per rifugio animali Classificazione meticci Provenienza/scopo dell allevamento animali allevati razze selezionate Razze allevate peso
DettagliARMADI DI SICUREZZA PER PRODOTTI CHIMICI
ARMADI DI SICUREZZA PER PRODOTTI CHIMICI certificati secondo la norme EN 61010-1 - CEI 66-5. Qualità Certificata, Sicurezza Garantita. I nostri armadi risolvono il problema della gestione dei liquidi pericolosi.
DettagliI Luoghi di Lavoro. Requisiti strutturali e igienici dei locali di lavoro. A cura di Antonio Gulmini Tecnico della Prevenzione ULSS 18 di Rovigo
I Luoghi di Lavoro Requisiti strutturali e igienici dei locali di lavoro A cura di Antonio Gulmini Tecnico della Prevenzione ULSS 18 di Rovigo 1 Il posto di lavoro D.Lgs. 81/08 Titolo II luoghi di lavoro
DettagliREGIONE PIEMONTE AZIENDA SANITARIA LOCALE BI -------------------------------------- Via Marconi, 23 13900 Biella
REGIONE PIEMONTE AZIENDA SANITARIA LOCALE BI -------------------------------------- Via Marconi, 23 13900 Biella LAVORARE SICURI! Formazione e informazione dei lavoratori per l igiene e la sicurezza sul
DettagliPIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
VZPARTNERBODAAUNÀSAN01455570562ARLOCALEVENR01100VOERBOFERMTEL.+390761339115PECpwwgawsaServizio prevenzione e protezione Viale Trento 32-01100 Viterbo Tel. 0761/1711064-fax 0761/1711072 PIANO DI SICUREZZA
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DEL D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D.M. 10 marzo 1998 D.P.R. 151 11 agosto 2011 Comune di Pisa Asilo Nido Timpanaro Il tecnico Ing.
DettagliLINEE GUIDA PER L UTILIZZO DELLE APPARECCHIATURE DELL OFFICINA MECCANICA
LINEE GUIDA PER L UTILIZZO DELLE APPARECCHIATURE DELL OFFICINA MECCANICA Il Presente documento ha lo scopo di riassumere alcune linee guida relative all utilizzo delle apparecchiature presenti nell Officina
DettagliMO13 LR 34/98 ora LR 4/08. Titolare dello studio. Titolari se studio associato. Numero totale personale Presenza saltuaria altri specialisti
MODULO Pagina 1di 5 LISTA DI CONTROLLO Commissione Dipartimentale ex MO13 LR 34/98 ora LR 4/08 STRUTTURE SANITARIE Dipartimento Sanità Pubblica STUDI ODONTOIATRICI Rev 1 del 17.06.16 DENOMINAZIONE STRUTTURA
DettagliREGISTRO ANTINCENDIO
REGISTRO ANTINCENDIO Azienda SPA Via Roma, 1 20100 Milano (MI) Milano, 03/03/2010 Elenco attività soggette a controllo VV.FF. Attività Fascicolo Data Attività esempio fascicolo n.ro 123 03/03/2010 Estremi
DettagliDATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE:
DATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE: (industria, commercio, edilizia, artigianato, servizi etc.) CODICE ATECO PRINCIPALE: CODICE FISCALE/P.IVA:
DettagliLINEE GUIDA PER LA TRASFORMAZIONE E LA VENDITA DEI PRODOTTI ALIMENTARI E PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE DA PARTE DELLE AZIENDE
LINEE GUIDA PER LA TRASFORMAZIONE E LA VENDITA DEI PRODOTTI ALIMENTARI E PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE DA PARTE DELLE AZIENDE AGRICOLE SOMMARIO 1. Introduzione 2. Normativa di riferimento
DettagliLISTA DI RISCONTRO PER LE CORRETTE PRASSI IGIENICHE NELLE MENSE NEI CAMPI TENDA
Giunta Regionale della Campania Direzione Generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale U.O.D. Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria EMERGENZE NON EPIDEMICHE
DettagliALLEVAMENTO DI GATTI RELAZIONE TECNICA
ALLEVAMENTO DI GATTI RELAZIONE TECNICA DA ALLEGARE ALLA SCIA AI SENSI DELLA L.R. N. 5/2005 1 GENERALITA a. UBICAZIONE (non ammessa nelle zone definite urbane dal PRG): Comune,via, n.,tel. b. DISTANZA DAL
DettagliCORSO DI FORMAZIONE REGIONALE L AZIENDA AGRICOLA AD INDIRIZZO ZOOTECNICO: PRINCIPALI RISCHI
CORSO DI FORMAZIONE REGIONALE L AZIENDA AGRICOLA AD INDIRIZZO ZOOTECNICO: PRINCIPALI RISCHI Bologna 7, 8, 10 luglio 2014 Perché i LUOGHI DI LAVORO? Vi si svolge una parte consistente dell attività agraria
DettagliMISURE DI SICUREZZA UTILIZZO DI AZOTO LIQUIDO
MISURE DI SICUREZZA UTILIZZO DI AZOTO LIQUIDO Redazione: Verifica: Approvazione: Servizio Prevenzione e Protezione Ing. Stefano Del Do Tecnico della Prevenzione Francesca Pecorale Chiara Giorgi SOC Servizi
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA
CANTIERE DEI LAVORI DI MIRANO (VE) PRESSO I.P.A.B. LUIGI MARIUTTO DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ai sensi dell art. 26 del Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 come modificato
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Servizi vari e prestazioni specialistiche presso stabilimenti di allevamento e/o utilizzazione animali da esperimento. CAPITOLATO SPECIALE PARTE TECNICA 1. SERVIZIO DI
DettagliScuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Alessandria Manutenzione impianti elettrici - Capitolato Tecnico
Componente Intervento Periodicità Cabine elettriche Quadri elettrici media e bassa tensione e c.c Verifica Verifica efficienza apparecchiature Pulizia Verifica funzionalità Verifica ventilatori aerazione
DettagliMO51 Ambienti di Lavoro Rev 0 del 12.05.2015. TITOLO I DLgs 81/08. Data Sopralluogo. Operatori... Attività svolta... dal..
Pagina 1 di 5 Data Sopralluogo. Operatori........ Ragione sociale, P.IVA, indirizzo (timbro della ditta) Attività svolta........ dal.. Totale addetti. di cui: N... Operai in produzione N... Impiegati N....Lavoratori
DettagliRACCOMANDAZIONE REGIONALE PER LA SICUREZZA DELLA TERAPIA FARMACOLOGICA N 3 «GESTIONE SICURA DEI FARMACI ANTINEOPLASTICI»
RACCOMANDAZIONE REGIONALE PER LA SICUREZZA DELLA TERAPIA FARMACOLOGICA N 3 «GESTIONE SICURA DEI FARMACI ANTINEOPLASTICI» Bologna 8 Aprile 2014 APPROVVIGIONAMENTO e STOCCAGGIO del FARMACO ANTINEOPLASTICO
DettagliOperazione: DOSAGGIO AUSILIARI
Scheda 3 Categoria: TINTORIA Operazione: DOSAGGIO AUSILIARI Scopo dell operazione Nel bagno di tintura dei materiali tessili, oltre ai coloranti organici in polvere, vengono impiegati altri prodotti chimici
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI)
Allegato 6 (PARTE 5 ) Direzione Regionale del Lazio Settore Gestione Risorse Ufficio Risorse Materiali DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) (AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEL
DettagliI DISTURBI ASSOCIATI ALL USO DEL VDT
I DISTURBI ASSOCIATI ALL USO DEL VDT mal di testa e rigidità alla nuca, bruciore agli occhi, iperlacrimazione, nervosismo, dolori alle spalle, braccia e mani. Negli ultimi anni sono più frequenti. Ciò
DettagliLINEE GUIDA PER LA VERIFICA DEGLI ADEMPIMENTI DI SICUREZZA NE- GLI STUDI PROFESSIONALI IN OSSERVANZA AL D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.
LINEE GUIDA PER LA VERIFICA DEGLI ADEMPIMENTI DI SICUREZZA NE- GLI STUDI PROFESSIONALI IN OSSERVANZA AL D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. Revisione del documento Rev. n. e data Rev. 00 Motivo della Revisione
DettagliASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE DAY HOSPITAL ONCOLOGICO
Il Day Hospital Oncologico (DHO) costituisce il ricovero diurno funzionale alla somministrazione centralizzata dei Chemioterapici Antiblastici (CA). L attività di ospedalizzazione è condizionata alla coesistenza
Dettagli(Allegato B ) alla determinazione dirigenziale n 40 del 25 maggio 2016
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA PER SERVIZIO DI CATALOGAZIONE CENTRALIZZATA NELL AMBITO DELLA RETE BIBLIOTECARIA ReDoS (ai sensi dell art. 26, comma 3 del D.lgs 81/2008) Nelle
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DEL D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D.M. 10 marzo 1998 D.P.R. 151 11 agosto 2011 Comune di Pisa Tipografia - Ospedaletto Il tecnico
Dettagli