Termografia (1) 1. [pag. 3 di 25] 2 z

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Termografia (1) 1. [pag. 3 di 25] 2 z"

Transcript

1 Premessa La misura della temperatura superficiale di un oggetto è determinata dalla propagazione del calore al suo interno. Dentro un manufatto la presenza di materiali e difetti, con diverse proprietà di conduzione del calore, può manifestarsi come un alterazione della temperatura superficiale, che può essere misurata con un sistema di videotermografia. Questa strumentazione calcola la temperatura degli oggetti ripresi senza contatto dall emissione di radiazione di corpo nero. Scopo dell esperimento Scopo dell esperimento è stato: 1) la ricerca di elementi estranei alla muratura nascosti dall intonaco; ) la determinazione del valore di α, diffusività termica, per un campione di gesso; 3) lo studio delle caratteristiche dei difetti in un elemento murario, quali distacchi di intonaco, attraverso la verifica della legge che lega la diffusività termica α al tempo t in cui si evidenzia il difetto e alla profondità z in cui tale difetto è presente, secondo la legge z C t = = z sρ (1) 1 α k Strumentazione utilizzata Abbiamo utilizzato una termocamera AVIO New Thermo TVS-700 in grado di fornire immagini in falsi colori della radianza degli oggetti e dei materiali sottoposti a misure, con impostata l emissività ε al valore ε=1. Le immagini ottenute sono memorizzate in formato digitale e quindi trasportabili su PC ove, mediante l utilizzo di appositi programmi, possono essere processate ed analizzate. La termocamera lavora nella regione tra 8 e 14 µm usando un rivelatore termico microbolometrico con risoluzione termica di 0.08 C e risoluzione grafica di 30x40 pixel. Svolgimento dell esperimento 1) Ricerca di elementi estranei alla muratura nascosti dall intonaco Abbiamo preso un mattone di dimensione 5 x 5 x 3 cm in cui erano stati praticati dei fori, nei quali abbiamo inserito 5 oggetti di diverso materiale e forma con diverse caratteristiche fisiche di conduttività termica, allo scopo di simulare situazioni riscontrabili realmente in architettura. In particolare, un gesso, tre bulloni e una rondella di metallo. Un buco è stato lasciato vuoto, per simulare una bolla d aria. Un ultimo, infine, è stato riempito con del cotone (Figura 1). Il tutto è stato poi ricoperto con uno strato di intonaco, preparato con grassello di calce, cocciopesto e sabbia del Ticino in quantità uguali. I bulloni e il gesso erano più lunghi dello spessore del mattone, quindi si potevano raffreddare maggiormente rispetto al mattone stesso. 1 z C ρ s t = = z dove α k t: il tempo dopo in cui si vede il contrasto massimo tra la parte sana del campione e la parte malata, cioè la parte dov è il difetto z: lo spessore del campione dove misuriamo la temperatura rispetto alla superficie di illuminazione C s : il calore specifico del campione k: conduttività termica ρ: densità [pag. 3 di 5]

2 Esperienze del maggio-004 Figura 1 Mattone senza intonaco, difetti Abbiamo riscaldato il mattone con una lampada da 650 W posta frontalmente ad una distanza di 80 cm e centralmente rispetto al campione (Figura ), ad altezza tale da permetterne un illuminazione uniforme, con la termocamera a lato della lampada. Condizioni ambientali, rilevate con il Novasina Transmitter e una sonda PT100: Temperatura ambiente T=4 C ± 0.1, Umidità=49% ± 1%. Figura Schema modalità di ripresa Figura 3 Foto modalità di ripresa I bulloni si raffreddano più velocemente del mattone, poiché la conduttività termica è elevata. Si evidenzia infatti dalle immagini termografiche una zona più fredda in corrispondenza della loro posizione (Figura 4). Si possono distinguere tutti i bulloni mentre non si vede la rondella e neanche il gesso. La rondella non si vede perché benché sia metallica, e quindi caratterizzata da capacità di condurre il calore molto bene, avendo uno spessore dell ordine di qualche millimetro, si riscalda e raffredda quasi contemporaneamente con il materiale intorno ad essa. Il gesso invece non si vede perché probabilmente le sue caratteristiche termiche sono molto simili a quelle del mattone. Vuoto e cotone non sono visibili probabilmente perché si sono riempiti di intonaco al momento della ricopertura. pag. 4 di 5

3 Figura 4 pag. 5 di 5

4 Esperienze del maggio-004 ) determinazione del valore di α per un campione di gesso.1) verifica qualitativa della presenza di distacchi Abbiamo preso un mattone di gesso già preparato con all interno 5 elementi in legno posizionati a diverse profondità. Gli elementi in legno, isolanti, vogliono rappresentare l effetto di un distaccamento dell intonaco in una muratura. Il mattone bianco è stato colorato per metà in nero (Figura 6), per evidenziarne le diverse modalità di riscaldamento. Il mattone è stato quindi riscaldato con una lampada alogena da 650 W posta frontalmente ad un distanza di 80 cm in modo da illuminare uniformemente il campione (Figura 5). Condizioni ambientali: Temperatura ambiente T=,5 C ± 0,1, Umidità=46% ± 1%. Figura 5 Schema Figura 6 Foto del campione. Dopo 50 minuti è stata spenta la lampada. Sono state acquisite immagini ogni 30 secondi, che sono quindi state processate con l applicativo Thermography Explorer. Figura 7 Gesso con i difetti, visto dalla termocamera. Si vede perfettamente la parte superiore che, dipinta di nero, si scaldava di più. 1, =difetti visibili; 3=zona sana ; 4=difetto presente nel campione, non rilevato Il primo difetto è risultato visibile circa dopo 1 minuto, il secondo dopo circa 30 minuti mentre il terzo non è mai stato rilevato, probabilmente perché i difetti sono troppo piccoli come superficie esposta al riscaldamento comparata alle profondità in cui si trovano nel campione. Per questo abbiamo preparato un altro campione, ancora di gesso, ma con difetti più larghi..) Calcolo α Per il calcolo degli α dobbiamo osservare le variazioni della temperatura nel tempo. La base teorica su cui lavoriamo è che la propagazione del calore avvenga in un mezzo piano semi-infinito e a pag. 6 di 5

5 temperatura della superficie riscaldata costante. Sotto queste ipotesi, si utilizza la soluzione dell equazione del calore x T ( x, t ) = Ti + ( Ti Ts ) erf ( ) () αt dove T i è la temperatura iniziale, T s è la temperatura della superficie riscaldata, t è il tempo, x è la distanza calcolata dalla superficie riscaldata ed erf, error function, che vale erf ( w ) = π w r e 0 Abbiamo quindi deciso di analizzare la temperatura della superficie di area maggiore (A) riscaldando la superficie B in modo che si avesse a disposizione una curva di riscaldamento in funzione della distanza su un tratto sufficientemente lungo di campione. dr (3). Figura 8 Schema delle modalità di misura Figura 9 Foto Abbiamo eseguito due volte l esperimento, la prima volta con la lampada posta ad una distanza di 80 cm, avendo cura che solo la superficie B venisse effettivamente riscaldata, mediante la realizzazione di una fenditura che schermasse opportunamente le altre superfici. La ripetizione dell esperimento è stata svolta dopo aver colorato di nero la superficie B sottoposta al riscaldamento e con la lampada posta ad una distanza di 40 cm, per aumentare il flusso riscaldante ed avere la superficie B ad una temperatura più elevata rispetto alla volta precedente. 1 set di misure Condizioni ambientali: Temperatura ambiente T=4 C ± 0,1, Umidità=49% ± 1%. Sono state acquisite immagini ogni 30 secondi, che sono quindi state processate con l applicativo Termography Explorer su PC, ottenendo l andamento della temperatura in funzione della distanza a diversi tempi (Grafico 1). Sono valide le curve da t=1350 s, quando cioè la temperatura superficiale si può considerare constante per l instaurarsi di fenomeni di convezione che portano all equilibrio termico. Per il calcolo della α è importante che si verifichi questa condizione perché si rispetta una delle ipotesi poste per la soluzione dell equazione (). pag. 7 di 5

6 Esperienze del maggio-004 temperatura [ C] α 1 con la lampada 650W a 80 cm tempo distanza [mm] freddo 450 sec 900 sec 1350 sec 1800 sec 50 sec 700 sec 3050 sec 3600 sec 4050 sec 4500 sec Grafico 1 Per il calcolo del valore di α, si è utilizzato un programma appositamente scritto in linguaggio C per l ambiente Linux, che è in grado di restituire il miglior fit possibile sotto diverse condizioni iniziali, dopo esplicita indicazione del valore di α iniziale. Quelle da noi poste per la prima valutazione sono state quelle di temperatura superficiale costante ed un α= 10-7 m /s. Sono stati scelti frame a intervalli di tempo regolari, per ognuno dei quali è stato ricavato il valore di α. I dati ottenuti sono riportati nel grafico e mostrano un andamento più o meno costante, escludendo le prime tre misure. Il valore alto a 4050 secondi può essere attribuito ad un errore di taratura della termocamera. α1 a 80cm α [qm/s] 3,00E-07,50E-07,00E-07 1,50E-07 1,00E-07 5,00E-08 0,00E tempo [s] Grafico Da questi valori, otteniamo il valore di α 1 di nostro interesse: m 7 α 1 = 1, s temperatura superficiale costante oppure flusso di calore costante. pag. 8 di 5

7 set di misure Condizioni ambientali: Temperatura ambiente T=5 C ± 0,1, Umidità=43% ± 1%. Sono state acquisite immagini ogni 60 secondi, che sono quindi state processate con l applicativo Termography Explorer su PC, ottenendo l andamento del calore in funzione della distanza a diversi tempi (Grafico 3). I risultati ottenuti, considerando che la temperatura superficiale non è più costante come la prima volta e che quindi per avvicinarci alle ipotesi di validità della soluzione () abbiamo ristretto la nostra analisi a tempi superiori ai 880 secondi (Grafico 4), sono rappresentati qui di seguito: α con la lampada 650W a 40 cm Freddo 480 sec sec 1680 sec Temperatura [ C] tempo 80 sec 880 sec 3480 sec 4080 sec 4680 sec 580 sec 5880 sec Distanza [mm] 6480 sec 7080 sec 7680 sec 880 sec Grafico 3 α a 40cm,50E-07,00E-07 α [qm/s] 1,50E-07 1,00E-07 5,00E-08 0,00E tempo [s] Grafico 4 Dall analisi delle misure (Grafico 4) si evidenzia un andamento decrescente nel tempo del valore di α, contrariamente a quanto atteso. pag. 9 di 5

8 Esperienze del maggio-004 Abbiamo interpretato questo fenomeno come una violazione delle ipotesi di mezzo semi-infinito in quanto la differenza significativa fra la temperatura della superficie B rispetto alla temperatura ambiente, creava una perdita di calore per irraggiamento non trascurabile. Abbiamo quindi ritenuto opportuno ripetere il calcolo solo per l intervallo di tempi in cui si manifestava un andamento pressoché costante, e cioè fra 500 e 000 secondi (Grafico 5). α a 40cm,50E-07,00E-07 [qm/s] 1,50E-07 1,00E-07 5,00E-08 0,00E tempo [s] Grafico 5 Infittendo la selezione dei frame come appena indicato, otteniamo anche per la α un valore molto buono: α = 1,74 10 m 7 s OSSERVAZIONE: per una migliore valutazione dei risultati ottenuti per i nostri α, abbiamo utilizzato il programma anche sotto altre condizioni iniziali, come valori di temperatura superficiale diversi e/o valori iniziali di α differenti oltre che imponendo un valore di confidenza del 99%, ottenendo sempre un buon accordo fra i dati sperimentali e quelli tabulati. Con valori di confidenza inferiori non era invece possibile ottenere il fit. Conclusioni I valori ottenuti sono molto buoni, soprattutto comparandoli col valore tabulato di α, che per il gesso è α=1,97x10-7 m /s. pag. 10 di 5

9 3) Verifica della legge che lega la diffusività termica α al tempo t in cui si evidenzia il difetto e alla profondità z in cui tale difetto è presente Volevamo verificare la legge z C t = = z sρ α k con i valori di α da noi calcolati. Per questo abbiamo preparato un campione di gesso, caratterizzato questa volta da difetti molto larghi, posti a profondità z note, e abbiamo valutato a quali tempi t essi si manifestassero. Figura 10 Rappresentazione schematica del mattone visto dall alto. difetto Figura 11 Preparazione del campione di gesso pag. 11 di 5

10 Esperienze del maggio riscaldamento 5 0 T[ C] tempo [min] riferimento terzo difetto secondo difetto primo difetto Grafico 6 T[ C] riscaldamento, primi 10 minuti tempo [min] Grafico 7 riferimento terzo difetto secondo difetto primo difetto pag. 1 di 5

11 Rapporto Temperature T D/TS 1, 1,15 1,1 1,05 1 0, tempo [min] Grafico 8 T D =Temperatura nell area del difetto T S =Temperatura nell area sana primo difetto secondo difetto terzo difetto T D/T S primo difetto Rapporto Temperature primi 15 minuti secondo difetto terzo difetto 1,18 1,16 1,14 1,1 1,1 1,08 1,06 1,04 1,0 1 0, tempo [min] Grafico 9 pag. 13 di 5

Cavo Carbonio. Sergio Rubio Carles Paul Albert Monte

Cavo Carbonio. Sergio Rubio Carles Paul Albert Monte Cavo o Sergio Rubio Carles Paul Albert Monte o, Rame e Manganina PROPRIETÀ FISICHE PROPRIETÀ DEL CARBONIO Proprietà fisiche del o o Coefficiente di Temperatura α o -0,0005 ºC -1 o Densità D o 2260 kg/m

Dettagli

Ispezione Termografica presso Residenza Lo Presti Via Arch. Broglio 24 Treviolo (BG)

Ispezione Termografica presso Residenza Lo Presti Via Arch. Broglio 24 Treviolo (BG) Ispezione Termografica presso Residenza Lo Presti Via Arch. Broglio 24 Treviolo (BG) in data 07/03/2008 eseguita da: Ing. Mirko Berizzi Ufficio Tecnico Vanoncini Spa Foto dell Edificio (Fronte Sud) Report

Dettagli

Esempio di Relazione Esperimento rivolto a Istituti di scuola superiore di secondo grado Esperimento N 14 Luigi De Biasi

Esempio di Relazione Esperimento rivolto a Istituti di scuola superiore di secondo grado Esperimento N 14 Luigi De Biasi Esempio di Relazione Esperimento rivolto a Istituti di scuola superiore di secondo grado Esperimento N 1 Luigi De Biasi .1 a) Studio della caratteristica di una resistenza Obbiettivo: erificare la validità

Dettagli

scheda 1 Percorso 1 Che cos è l acqua Diagramma di stato dell acqua Obiettivo Come si comporta l acqua a varie temperature

scheda 1 Percorso 1 Che cos è l acqua Diagramma di stato dell acqua Obiettivo Come si comporta l acqua a varie temperature Diagramma di stato dell acqua Obiettivo Come si comporta l acqua a varie temperature scheda 1 Elaborazione dati Temperatura Tempo Diagramma di stato dell acqua Dati - Misure strumentali Minuto T Minuto

Dettagli

Relazione di prova di. Resistenza al Fuoco. Prova n. F-399/03-02

Relazione di prova di. Resistenza al Fuoco. Prova n. F-399/03-02 Relazione di prova di Resistenza al Fuoco Prova n. F-399/03-02 Relazione richiesta da: EMMEDUE IBERICA S.A. Toledo, 28 luglio 2003 Prova n f-399/03-02 Pagina 1 di 22 PROVA: DI UNA PARETE Richiedente: EMMEDUE

Dettagli

RELAZIONE TERMOGRAFICA

RELAZIONE TERMOGRAFICA RELAZIONE TERMOGRAFICA 1 Descrizione della guarnizione e dei cassonetti Le guarnizioni oggetto del calcolo sono in EPDM e presentano la geometria riportata nei disegni seguenti. Per la valutazione termica

Dettagli

5.4 Caratterizzazione in regime quasi statico e ad elevata velocità di deformazione di un acciaio per applicazione Oil and Gas

5.4 Caratterizzazione in regime quasi statico e ad elevata velocità di deformazione di un acciaio per applicazione Oil and Gas 5.4 Caratterizzazione in regime quasi statico e ad elevata velocità di deformazione di un acciaio per applicazione Oil and Gas Si riportano in questa sezione i risultati relativi ai test sperimentali effettuati

Dettagli

SVILUPPO di ALGORITMI NUMERICI per l INTERPRETAZIONE di DATI TERMOGRAFICI. APPLICAZIONI a MISURE di LABORATORIO e di SITO (CASA di M. F.

SVILUPPO di ALGORITMI NUMERICI per l INTERPRETAZIONE di DATI TERMOGRAFICI. APPLICAZIONI a MISURE di LABORATORIO e di SITO (CASA di M. F. SVILUPPO di ALGORITMI NUMERICI per l INTERPRETAZIONE di DATI TERMOGRAFICI. APPLICAZIONI a MISURE di LABORATORIO e di SITO (CASA di M. F. RUFO, POMPEI) X Workshop in Geofisica Rovereto, 06/12/2013 Relatore:

Dettagli

europlus-silentium EFFETTO SULLA TRASMISSIONE DEL RUMORE AL CALPESTIO PROGETTO DI RICERCA ALLESTIMENTO IN LABORATORIO

europlus-silentium EFFETTO SULLA TRASMISSIONE DEL RUMORE AL CALPESTIO PROGETTO DI RICERCA ALLESTIMENTO IN LABORATORIO EFFETTO SULLA TRASMISSIONE DEL RUMORE AL CALPESTIO Misure di rumore di calpestio su solaio laterocementizio in laboratorio secondo UNI EN ISO 140-6 Nel mese di maggio 2009 è iniziata la sperimentazione

Dettagli

SOMMARIO DESCRIZIONE DEL CAMPIONE... 2 PROVA IN FORNO... 3 CALCOLO CON IL SOFTWARE IS FUOCO... 5 APPLICAZIONE FUOCO STANDARD... 8

SOMMARIO DESCRIZIONE DEL CAMPIONE... 2 PROVA IN FORNO... 3 CALCOLO CON IL SOFTWARE IS FUOCO... 5 APPLICAZIONE FUOCO STANDARD... 8 SOMMARIO DESCRIZIONE DEL CAMPIONE... 2 PROVA IN FORNO... 3 CALCOLO CON IL SOFTWARE IS FUOCO... 5 APPLICAZIONE FUOCO STANDARD... 8 LETTURA DEI RISULTATI TERMICI CURVA FUOCO STANDARD... 10 APPLICAZIONE CURVA

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata

Università di Roma Tor Vergata Università di Roma Tor Vergata Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Industriale Corso di: TERMOTECNICA TRASMISSIONE DEL CALORE: RESISTENZA DI CONTATTO Ing. G. Bovesecchi gianluigi.bovesecchi@gmail.com

Dettagli

Esercizi di Fisica Tecnica Scambio termico

Esercizi di Fisica Tecnica Scambio termico Esercizi di Fisica Tecnica 013-014 Scambio termico ST1 Un serbatoio contenente azoto liquido saturo a pressione ambiente (temperatura di saturazione -196 C) ha forma sferica ed è realizzato con due gusci

Dettagli

8 Quale delle seguenti affermazioni è vera? A Il potere calorifico di una sostanza è direttamente proporzionale alla sua capacità termica. B Il calore

8 Quale delle seguenti affermazioni è vera? A Il potere calorifico di una sostanza è direttamente proporzionale alla sua capacità termica. B Il calore Test 1 Quale delle seguenti affermazioni è corretta? A Si ha un passaggio di temperatura quando c è un dislivello di calore. B Si ha passaggio di calore quando c è un dislivello di energia interna. C Si

Dettagli

CALCOLO DELLA CONDUTTANZA TERMICA IN OPERA POLIPERLE

CALCOLO DELLA CONDUTTANZA TERMICA IN OPERA POLIPERLE CALCOLO DELLA CONDUTTANZA TERMICA IN OPERA POLIPERLE Prove di trasmittanza su materiale Poli Sud srl Sperimentatore Ing. Mastroianni gilberto Maggio 2011 CALCOLO DELLA CONDUTTANZA TERMICA IN OPERA POLIPERLE

Dettagli

Confronto tra lo Specchio Lineare ed i collettori solari termici standard

Confronto tra lo Specchio Lineare ed i collettori solari termici standard Confronto tra lo Specchio Lineare ed i collettori solari termici standard Isomorph srl Luglio 2011 1. Introduzione In questa nota si descrive il confronto tra un collettore tradizionale piano, un tubo

Dettagli

Note sulla probabilità

Note sulla probabilità Note sulla probabilità Maurizio Loreti Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Padova Anno Accademico 2002 03 1 La distribuzione del χ 2 0.6 0.5 N=1 N=2 N=3 N=5 N=10 0.4 0.3 0.2 0.1 0 0 5 10 15

Dettagli

La misura della TEMPERATURA. Corso di Misure Termomeccaniche per MENR SAPIENZA Università di Roma A.A

La misura della TEMPERATURA. Corso di Misure Termomeccaniche per MENR SAPIENZA Università di Roma A.A La misura della TEMPERATURA Corso di Misure Termomeccaniche per MENR SAPIENZA Università di Roma A.A. 2012-13 La misura della TEMPERATURA Se ad un corpo viene fornito o sottratto calore Q, si modifica

Dettagli

Determinazione del calore specifico dell alluminio con il calorimetro di Regnault

Determinazione del calore specifico dell alluminio con il calorimetro di Regnault Gruppo A2 XXX XXX XXX XXX Cesa Joshua 77685 Udine, 17/11/2006 Determinazione del calore specifico dell alluminio con il calorimetro di Regnault Oggetto della prova L oggetto della prova è di misurare la

Dettagli

I sistemi protettivi per le strutture Le norme EN13381

I sistemi protettivi per le strutture Le norme EN13381 Gli eurocodici strutturali per la progettazione antincendio Roma Istituto Superiore Antincendio 18 settembre 2008 I sistemi protettivi per le strutture Le norme EN13381 Mauro Caciolai 1 s ACCIAIO, CLS

Dettagli

SOLUZIONI TECNICHE E LIVELLI PRESTAZIONALI

SOLUZIONI TECNICHE E LIVELLI PRESTAZIONALI SOLUZIONI TECNICHE E LIVELLI PRESTAZIONALI LIVELLI PRESTAZIONALI I livelli prestazionali dichiarati nelle schede sono stati attribuiti a ciascuna soluzione sulla base delle ricerche effettuate per i diversi

Dettagli

La misura della temperatura

La misura della temperatura Calore e temperatura 1. La misura della temperatura 2. La dilatazione termica 3. La legge fondamentale della termologia 4. Il calore latente 5. La propagazione del calore La misura della temperatura La

Dettagli

Trasmissione del calore attraverso le pareti perimetrali di un edificio ad uso civile

Trasmissione del calore attraverso le pareti perimetrali di un edificio ad uso civile Trasmissione del calore attraverso le pareti perimetrali di un edificio ad uso civile Si consideri una parete piana perimetrale di un edificio costituita, come scematizzato in figura, dai seguenti strati,

Dettagli

Report Analisi Termografica

Report Analisi Termografica Progetto Efficientamento energetico e ottimizzazione del sistema delle strutture aeroportuali presenti nelle Regioni Obiettivo Convergenza Report Analisi Termografica Edificio: Caserma Vigili del Fuoco

Dettagli

Prove in situ dell efficacia delle Barriere Radianti su supporto OSB

Prove in situ dell efficacia delle Barriere Radianti su supporto OSB Prove in situ dell efficacia delle Barriere Radianti su supporto OSB di Paolo Pancheri Sommario Durante i mesi di giugno e luglio, in collaborazione con la ditta Edilcomm di Levico Terme, sono state effettuate

Dettagli

Lezioni del Corso di Fondamenti di Metrologia

Lezioni del Corso di Fondamenti di Metrologia Facoltà di Ingegneria Lezioni del Corso di Fondamenti di Metrologia 11. Taratura nel settore dimensionale Indice Taratura di Calibri (UNI 9313) Taratura di comparatori (UNI 9191) Taratura di micrometri

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA R

RAPPORTO DI PROVA R RAPPORTO DI PROVA DETERMINAZIONE DELLA RESISTENZA A FLESSIONE, DELLA RESISTENZA AL GELO E DELLA RESISTENZA A FLESSIONE AL TERMINE DEI 100 CICLI DI GELO/DISGELO DEL PRODOTTO COTTO DI FORNACE DELLA DITTA

Dettagli

STUDIO TERMICO DELLA BEAM-PIPE NELLA ZONA DI INTERAZIONE DELL ESPERIMENTO FINUDA

STUDIO TERMICO DELLA BEAM-PIPE NELLA ZONA DI INTERAZIONE DELL ESPERIMENTO FINUDA FINUDA Internal technical note December 22, 2002 STUDIO TERMICO DELLA BEAM-PIPE NELLA ZONA DI INTERAZIONE DELL ESPERIMENTO FINUDA S. Tomassini Codice FEM: Ansys 1. INTRODUZIONE La camera da vuoto nella

Dettagli

TEKNOEDIL I.T. S.r.l. Via dell Industria TORTORETO (TE)

TEKNOEDIL I.T. S.r.l. Via dell Industria TORTORETO (TE) Settore sperimentale di laboratorio: Sezione: Identificazione del Cliente: Edilizia Materiali da Costruzione Manufatti in genere TEKNOEDIL I.T. S.r.l. Via dell Industria 64018 TORTORETO (TE) Identificazione

Dettagli

Test di laboratorio per la Verifica delle prestazioni Di un pavimento riscaldato Sopraelevato Tecnicomfort

Test di laboratorio per la Verifica delle prestazioni Di un pavimento riscaldato Sopraelevato Tecnicomfort Test di laboratorio per la Verifica delle prestazioni Di un pavimento riscaldato Sopraelevato Tecnicomfort Data: 07/06/16 Committente: Monotile Trading srl Via Parma 114 46041 Asola (MN) INDICE INDICE

Dettagli

, somma delle resistenze termiche parziali relative ai diversi strati di cui questa è composta:

, somma delle resistenze termiche parziali relative ai diversi strati di cui questa è composta: Caratteristiche termiche delle strutture edilizie Simone Secchi Calcolo della trasmittanza termica Metodo di calcolo riportato nella norma UNI EN ISO 6946. La trasmittanza termica di una partizione è data

Dettagli

GLI ERRORI DI MISURA

GLI ERRORI DI MISURA Revisione del 26/10/15 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE V.E.MARZOTTO Valdagno (VI) Corso di Fisica prof. Nardon GLI ERRORI DI MISURA Richiami di teoria Caratteristiche degli strumenti di misura Portata: massimo

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL CALORE SPECIFICO

DETERMINAZIONE DEL CALORE SPECIFICO DETERMINAZIONE DEL CALORE SPECIFICO Il calorimetro delle mescolanze è lo strumento usato per determinare i calori specifici e i calori latenti delle sostanze. Si tratta di un thermos con le pareti rivestire

Dettagli

Valorizzazione delle produzioni vitifrutticole valtellinesi mediante metodi innovativi INNOVI

Valorizzazione delle produzioni vitifrutticole valtellinesi mediante metodi innovativi INNOVI Valorizzazione delle produzioni vitifrutticole valtellinesi mediante metodi innovativi INNOVI Attività 1 Sistemi portatili per misure rapide e non distruttive di parametri ottici di mirtillo, uva e mela

Dettagli

Convezione Conduzione Irraggiamento

Convezione Conduzione Irraggiamento Sommario Cenni alla Termomeccanica dei Continui 1 Cenni alla Termomeccanica dei Continui Dai sistemi discreti ai sistemi continui: equilibrio locale Deviazioni dalle condizioni di equilibrio locale Irreversibilità

Dettagli

Il comportamento termico di oggetti in presenza di radiazione e.m. assorbita ed emessa: Esperimenti didattici

Il comportamento termico di oggetti in presenza di radiazione e.m. assorbita ed emessa: Esperimenti didattici Il comportamento termico di oggetti in presenza di radiazione e.m. assorbita ed emessa: Esperimenti didattici PLS 2017 In che modo i materiali possono interagire con la radiazione? assorbanza riflettanza

Dettagli

INDICE 2 1. PREMESSA 3 2. INTRODUZIONE LA MISURA DELLA TRASMITTANZA TERMICA IN LABORATORIO 3 4. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 5 5.

INDICE 2 1. PREMESSA 3 2. INTRODUZIONE LA MISURA DELLA TRASMITTANZA TERMICA IN LABORATORIO 3 4. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 5 5. Campione di muratura con intercapedine Misurazione della trasmittanza termica in laboratorio prima e dopo insufflaggio fibra di cellulosa Greenfiber Data: 28/06/13 Committente: BONDED di Marchesini Enrico

Dettagli

Esempio di calcolo della trasmittanza su infissi esistenti con foglio excel secondo il procedimento semplificato previsto dalla norma UNI 10077

Esempio di calcolo della trasmittanza su infissi esistenti con foglio excel secondo il procedimento semplificato previsto dalla norma UNI 10077 Esempio di calcolo della trasmittanza su infissi esistenti con foglio excel secondo il procedimento semplificato previsto dalla norma UNI 10077 1 Il progetto dell isolamento termico 2 L ISOLAMENTO DELLE

Dettagli

Riflettografia R/IR e Termovisione T/IR

Riflettografia R/IR e Termovisione T/IR Riflettografia R/IR e Termovisione T/IR Riflettografia R/IR: sfrutta le proprietà di trasparenza di alcuni pigmenti e leganti pittorici nel vicino infrarosso (0.7-2.5 µm). Termovisione T/IR: sfrutta le

Dettagli

La casa è la terza pelle dell uomo

La casa è la terza pelle dell uomo L interazione tra l ambiente interno, l involucro e l ambiente avviene attraverso le superfici esterne di un edificio. La definizione della loro composizione è di fondamentale importanza per la progettazione

Dettagli

Associazione Termoblocco

Associazione Termoblocco Richiedente: EDILBLOCK s.r.l. Zona Industriale Sett.5 07026 Olbia (OT) 1 dicembre 2009 OGGETTO: CALCOLO TRASMITTANZA TERMICA U DI PARETI REALIZZATE CON IL TERMOBLOCCO T30X20X50 A 4 PARETI (densità dell

Dettagli

DETERMINAZIONE DELLA TEMPERATURA ED ENTALPIA DI FUSIONE DELLO STAGNO MEDIANTE CALORIMETRIA A SCANSIONE DIFFERENZIALE

DETERMINAZIONE DELLA TEMPERATURA ED ENTALPIA DI FUSIONE DELLO STAGNO MEDIANTE CALORIMETRIA A SCANSIONE DIFFERENZIALE DETERMINAZIONE DELLA TEMPERATURA ED ENTALPIA DI FUSIONE DELLO STAGNO MEDIANTE CALORIMETRIA A SCANSIONE DIFFERENZIALE La tecnica della calorimetria a scansione differenziale (DSC) permette di effettuare

Dettagli

TRASMISSIONE DEL CALORE

TRASMISSIONE DEL CALORE CAPITOLO TRASMISSIONE DEL CALORE Studiando i sistemi termodinamici abbiamo visto che l energia può essere trasmessa sotto forma di calore per effetto di una differenza di temperatura tra il sistema e l

Dettagli

Committente: Crivellari & Zebini SpA Via Roma, Zelo di Giacciano con Baruchella (RO) data: 25/01/2010

Committente: Crivellari & Zebini SpA Via Roma, Zelo di Giacciano con Baruchella (RO) data: 25/01/2010 Determinazione dei valori termici di progetto del blocco in laterizio porizzato ZS portante ad incastro 30 x 25 x 19 e di una parete in muratura da esso costituita ai sensi della Norma UNI EN 1745/2005

Dettagli

PONTI TERMICI: PROBLEMATICHE PRESTAZIONALI E COSTRUTTIVE DEL NODO PARETE-SERRAMENTO

PONTI TERMICI: PROBLEMATICHE PRESTAZIONALI E COSTRUTTIVE DEL NODO PARETE-SERRAMENTO PONTI TERMICI: PROBLEMATICHE PRESTAZIONALI E COSTRUTTIVE DEL NODO PARETE-SERRAMENTO studente: ALESSANDRO BARONIO matricola n 703032 relatore: Prof. Ing. E. De Angelis AA 0809 POLITECNICO DI MILANO VI FACOLTA

Dettagli

ISOLAMENTO TERMICO DI EDIFICI NUOVI ED ADEGUAMENTO ENERGETICO DELL ESISTENTE:

ISOLAMENTO TERMICO DI EDIFICI NUOVI ED ADEGUAMENTO ENERGETICO DELL ESISTENTE: 1/60 ISOLAMENTO TERMICO DI EDIFICI NUOVI ED ADEGUAMENTO ENERGETICO DELL ESISTENTE: 2/60 COLLANA ANIT: L ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO VOL.1: I MATERIALI ISOLANTI Meccanismi di trasmissione del calore Schede

Dettagli

CORSO DI FISICA TECNICA

CORSO DI FISICA TECNICA CORSO DI FISICA TECNICA Trasmissione del calore Irraggiamento IRRAGGIAMENTO Trasferimento di energia per onde elettromagnetiche Moto vibratorio delle molecole Tutte le superfici emettono onde elettromagnetiche

Dettagli

La temperatura e il calore. Documento riadattato da MyZanichelli.it Isabella Soletta Febbraio 2012 Parte 2/3

La temperatura e il calore. Documento riadattato da MyZanichelli.it Isabella Soletta Febbraio 2012 Parte 2/3 La temperatura e il calore Documento riadattato da MyZanichelli.it Isabella Soletta Febbraio 2012 Parte 2/3 Questo simbolo significa che l esperimento si può realizzare con materiali o strumenti presenti

Dettagli

CMR - Centro di Medicina Riabilitativa. Relazione tecnico-diagnostica

CMR - Centro di Medicina Riabilitativa. Relazione tecnico-diagnostica CMR - Centro di Medicina Riabilitativa Telefono: 0942.794510 - Fax: 0942.797103 - E-mail: info@cmr-marchese.it Prove in situ per il monitoraggio periodico dell umidità a seguito dell installazione di tecnologia

Dettagli

TERMOLOGIA & TERMODINAMICA II

TERMOLOGIA & TERMODINAMICA II TERMOLOGIA & TERMODINAMICA II 1 TRASMISSIONE DEL CALORE Il calore può essere trasmesso attraverso tre modalità: conduzione: il trasporto avviene per contatto, a causa degli urti fra le molecole dei corpi,

Dettagli

Agli alunni della Classe 2 AN (Liceo Scientifico Tradizionale) A.S. 2011/2012

Agli alunni della Classe 2 AN (Liceo Scientifico Tradizionale) A.S. 2011/2012 Istituto Statale d Istruzione Superiore Francesco Gonzaga Liceo Scientifico, Liceo Classico, Liceo Linguistico. Istituto Tecnico Commerciale per Ragionieri IGEA e per Programmatori Mercurio Via F.lli Lodrini

Dettagli

Utilizzo dei metodi termici per la diagnosi non distruttiva di materiali compositi

Utilizzo dei metodi termici per la diagnosi non distruttiva di materiali compositi Utilizzo dei metodi termici per la diagnosi non distruttiva di materiali compositi Ing. Davide Palumbo Prof. Ing. Umberto Galietti Politecnico di Bari, Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management

Dettagli

Ingegneria Edile-Architettura Esercizi di Fisica Tecnica Ambientale Scambio termico

Ingegneria Edile-Architettura Esercizi di Fisica Tecnica Ambientale Scambio termico Ingegneria Edile-Architettura Esercizi di Fisica Tecnica Ambientale 01-013 Scambio termico ST1 Un serbatoio contenente azoto liquido saturo a pressione ambiente (temperatura di saturazione -196 C) ha forma

Dettagli

Tecniche diagnostiche in infrarosso

Tecniche diagnostiche in infrarosso Tecniche diagnostiche in infrarosso Riflettografia R/IR e Termovisione T/IR Riflettografia R/IR: sfrutta le proprietà di trasparenza di alcuni pigmenti e leganti pittorici nel vicino infrarosso (0.7-2.5

Dettagli

Rapporto N. H.0611.S.393.EMCP-Produzione

Rapporto N. H.0611.S.393.EMCP-Produzione Rapporto N. H.0611.S.393.EMCP-Produzione Riscaldamento di fabbricati industriali Comparazione delle emissioni termiche di pannelli radianti a soffitto e riscaldamento a pavimento Capannoni adibiti a produzione

Dettagli

Progettare il comfort: IL COMFORT TERMICO

Progettare il comfort: IL COMFORT TERMICO Convegno SICUREZZA E COMFORT NELLE ABITAZIONI CON STRUTTURE DI LEGNO Verona, 16 Giugno 2001 Progettare il comfort: IL COMFORT TERMICO Immagine: www.sips.org Dr. Paolo LAVISCI LegnoDOC srl Sommario Il comfort

Dettagli

Si valuti lo stato di tensione e la deformazione plastica permanente agli istanti A, B, C e D, assumendo valido il modello elasto-plastico perfetto.

Si valuti lo stato di tensione e la deformazione plastica permanente agli istanti A, B, C e D, assumendo valido il modello elasto-plastico perfetto. Esercizio n.: 1 4-18 Una barra in (σ S = 180 MPa, E = 70 GPa, α = 24 10-6 C -1 ), bloccata alle estremità, subisce il seguente ciclo termico: T 325 175 25 A Si valuti lo stato di tensione e la deformazione

Dettagli

Spettro della galassia di Seyfert NGC 4151

Spettro della galassia di Seyfert NGC 4151 Spettro della galassia di Seyfert NGC 4151 Misura del redshift e della larghezza delle righe di emissione Enrico Ferrari & Michele Previatello Istituto Tecnico Industriale Severi - Padova (22 Aprile 2005)

Dettagli

LE SUPERFICI OPACHE ED I MATERIALI

LE SUPERFICI OPACHE ED I MATERIALI LE SUPERFICI OPACHE ED I MATERIALI LA TRASMISSIONE DEL CALORE NELLE SUPERFICI OPACHE Abbiamo visto come nello studio delle dispersioni termiche dell'edificio una delle componenti essenziali da analizzare

Dettagli

Analisi descrittiva: calcolando medie campionarie, varianze campionarie e deviazioni standard campionarie otteniamo i dati:

Analisi descrittiva: calcolando medie campionarie, varianze campionarie e deviazioni standard campionarie otteniamo i dati: Obiettivi: Esplicitare la correlazione esistente tra l altezza di un individuo adulto e la lunghezza del suo piede e del suo avambraccio. Idea del progetto: Il progetto nasce dall idea di acquistare scarpe

Dettagli

Magnete in caduta in un tubo metallico

Magnete in caduta in un tubo metallico Magnete in caduta in un tubo metallico Progetto Lauree Scientifiche 2009 Laboratorio di Fisica Dipartimento di Fisica Università di Genova in collaborazione con il Liceo Leonardo da Vinci Genova - 25 novembre

Dettagli

GIUSTIFICAZIONE TEORICA DELLA FORMULA DI PETRY MEDIANTE L ANALISI DIMENSIONALE

GIUSTIFICAZIONE TEORICA DELLA FORMULA DI PETRY MEDIANTE L ANALISI DIMENSIONALE M. G. BUSATO GIUSTIFICAZIONE TEORICA DELLA FORMULA DI PETRY MEDIANTE L ANALISI DIMENSIONALE NOTA TECNICA MGBSTUDIO.NET SOMMARIO La formula di Petry è una formula semiempirica che consente di stimare,

Dettagli

Misure di termometria e calorimetria

Misure di termometria e calorimetria Misure di termometria e calorimetria Strumentazione a disposizione: sonde di temperatura interfacciate con il sistema di acquisizione Lab- Pro; termometri al mercurio; calorimetro o termos (:po vaso Dewar);

Dettagli

L irraggiamento termico

L irraggiamento termico L irraggiamento termico Trasmissione del Calore - 42 Il calore può essere fornito anche mediante energia elettromagnetica; ciò accade perché quando un fotone, associato ad una lunghezza d onda compresa

Dettagli

17.2 La temperatura data della piastra è pari a 60 C. Le proprietà dell'aria alla temperatura di film

17.2 La temperatura data della piastra è pari a 60 C. Le proprietà dell'aria alla temperatura di film 1 RISOLUZIONI cap.17 17.1 Le proprietà dell'aria alla temperatura di film (a) In questo caso la lunghezza caratteristica è il diametro esterno del tubo, δ = D = 0,06 m. Quindi, (b) La potenza termica ceduta

Dettagli

ISTITUTO NAZIONALE DI TECNICA AEROSPAZIALE ESTEBAN TERRADAS DIPARTIMENTO DI ENERGIA RINNOVABILE LABORATORIO DI SISTEMA DELL ENERGIA TERRESTRE

ISTITUTO NAZIONALE DI TECNICA AEROSPAZIALE ESTEBAN TERRADAS DIPARTIMENTO DI ENERGIA RINNOVABILE LABORATORIO DI SISTEMA DELL ENERGIA TERRESTRE ISTITUTO NAZIONALE DI TECNICA AEROSPAZIALE ESTEBAN TERRADAS DIPARTIMENTO DI ENERGIA RINNOVABILE LABORATORIO DI SISTEMA DELL ENERGIA TERRESTRE Autore : Eduardo Lopez Gonzales Jesus Narbona Diaz Collaboratori:

Dettagli

PANNELLI RADIANTI ELETTRICI PER IL RISCALDAMENTO DI ESERCIZI!!INDUSTRIALI E COMMERCIALI

PANNELLI RADIANTI ELETTRICI PER IL RISCALDAMENTO DI ESERCIZI!!INDUSTRIALI E COMMERCIALI PANNELLI RADIANTI ELETTRICI PER IL RISCALDAMENTO DI ESERCIZI!!INDUSTRIALI E COMMERCIALI La nuova gamma di pannelli radianti THERMO costituisce la soluzione ideale per il riscaldamento di locali: - Industriali:

Dettagli

L errore percentuale di una misura è l errore relativo moltiplicato per 100 ed espresso in percentuale. Si indica con e p e risulta: e ( e 100)%

L errore percentuale di una misura è l errore relativo moltiplicato per 100 ed espresso in percentuale. Si indica con e p e risulta: e ( e 100)% UNITÀ L ELBORZIONE DEI DTI IN FISIC 1. Gli errori di misura.. Errori di sensibilità, errori casuali, errori sistematici. 3. La stima dell errore. 4. La media, la semidispersione e lo scarto quadratico

Dettagli

Candidato: Alice Lucetta Giolitto Relatore: prof. A. Longhetto Co-Relatore: dott. M. Manfrin

Candidato: Alice Lucetta Giolitto Relatore: prof. A. Longhetto Co-Relatore: dott. M. Manfrin Università degli studi di Torino Facoltà di Scienze M.F.N. Corso di laurea in Fisica Candidato: Alice Lucetta Giolitto Relatore: prof. A. Longhetto Co-Relatore: dott. M. Manfrin 1 Sfruttando la teoria

Dettagli

Cod Unità di servizio da banco con Cod Unità per lo studio dello scambio di calore radiante e trasferimento di calore

Cod Unità di servizio da banco con Cod Unità per lo studio dello scambio di calore radiante e trasferimento di calore TERMODINAMICA T128D - Unità per lo Studio del Trasferimento di Calore Cod. 957608 Unità di servizio da banco con Cod. 957614 - Unità per lo studio dello scambio di calore radiante e trasferimento di calore

Dettagli

TRASMISSIONE DI CALORE PER IRRAGGIAMEMNTO

TRASMISSIONE DI CALORE PER IRRAGGIAMEMNTO TRASMISSIONE DI CALORE PER IRRAGGIAMEMNTO In generale un qualsiasi corpo è soggetto simultaneamente ad un flusso di energia entrante in esso e ad uno uscente da esso, che sono gli effetti dell interazione

Dettagli

Metabolismo: trasformazione dell energia chimica in energia termica e lavoro

Metabolismo: trasformazione dell energia chimica in energia termica e lavoro Metabolismo: trasformazione dell energia chimica in energia termica e lavoro Uomo: stufetta da 100W Al giorno: Uomo 2500 kcal; Donna 1800 kcal 1 Metabolismo - (lavoro+evaporazione+respirazione+radiazione+convezione)

Dettagli

Esperimento sull ottica

Esperimento sull ottica Esperimento sull ottica Gruppo: Valentina Sotgiu, Irene Sini, Giorgia Canetto, Federica Pitzalis, Federica Schirru, Jessica Atzeni, Martina Putzu, Veronica, Orgiu e Deborah Pilleri. Teoria di riferimento:

Dettagli

PRIMI PASSI CON ARDUINO

PRIMI PASSI CON ARDUINO PRIMI PASSI CON ARDUINO 1) Accensione e spegnimento del led presente sulla scheda Arduino. La scheda Arduino presenta, a bordo, alcuni led uno dei quali può essere controllato dal pin digitale 13; quando

Dettagli

Esercizi in preparazione all esame di. Laboratorio del corso di Principi di Informatica. Prof.sse M. Anselmo e R. Zizza. a.a.

Esercizi in preparazione all esame di. Laboratorio del corso di Principi di Informatica. Prof.sse M. Anselmo e R. Zizza. a.a. Esercizi in preparazione all esame di Laboratorio del corso di Principi di Informatica Prof.sse M. Anselmo e R. Zizza a.a. 2012/13 NOTA: E necessario salvare il file come .xlsx e inserire

Dettagli

isidoro.sciarratta@alice.it vedere filmato eseguire esperimento isidoro.sciarratta@alice.it 2 isidoro.sciarratta@alice.it 3 isidoro.sciarratta@alice.it 4 isidoro.sciarratta@alice.it 5 isidoro.sciarratta@alice.it

Dettagli

OGGETTO: RICERCA SULLA POSSIBILITA DI FORMAZIONE DI CONDENSA SU UNA PARETE VERTICALE STANDARD ISOLATA CON IL NOSTRO PRODOTTO ISOLIVING

OGGETTO: RICERCA SULLA POSSIBILITA DI FORMAZIONE DI CONDENSA SU UNA PARETE VERTICALE STANDARD ISOLATA CON IL NOSTRO PRODOTTO ISOLIVING SPECIFICA: SP023.A EMISSIONE: 26-11-04 OGGETTO: RICERCA SULLA POSSIBILITA DI FORMAZIONE DI CONDENSA SU UNA PARETE VERTICALE STANDARD ISOLATA CON IL NOSTRO PRODOTTO ISOLIVING Premesso che la condensa è

Dettagli

Perché una corretta area di svezzamento a cerchi è importante?

Perché una corretta area di svezzamento a cerchi è importante? How To... Perché una corretta area di svezzamento a cerchi è importante? Lo svezzamento sono I primi 7-10 giorni di vita dei pulcini, lo scopo durante questo periodo è quello di fornire ai pulcini condizioni

Dettagli

Temperatura. Temperatura

Temperatura. Temperatura TERMOMETRIA E CALORE Che cos è la? Grandezza che misura l energia accumulata da un corpo come energia 2 La regola molti processi chimico fisici, quali ad esempio la formazione delle calotte polari, le

Dettagli

Liquido a temperatura T 1

Liquido a temperatura T 1 CALORE E TEMPERATURA 1 Calore e Temperatura, sono due grandezze fisiche tra loro diverse ma strettamente legate. Il Calore è uno dei modi attraverso il quale l energia si trasmette da un corpo all altro

Dettagli

PROBLEMI E QUESITI DI TERMOLOGIA (SOLUZIONI)

PROBLEMI E QUESITI DI TERMOLOGIA (SOLUZIONI) 1 PROBLEMI E QUESITI DI TERMOLOGIA (SOLUZIONI) Qui di seguito viene riportata la risoluzione dei problemi presentati nel file Unità omonimo (enunciati). Si raccomanda di prestare molta attenzione ai ragionamenti

Dettagli

Misura del rapporto Q/V durante la fase di carica di un Condensatore.

Misura del rapporto Q/V durante la fase di carica di un Condensatore. Misura del rapporto Q/V durante la fase di carica di un Condensatore. Torino, Gennaio 27. Liceo Scientifico G. Bruno Testato grazie alla collaborazione della classe 5E Lorenzo Galante (lorenzo_galante@yahoo.it)

Dettagli

è completamente immerso in acqua. La sua

è completamente immerso in acqua. La sua In un tubo scorre in regime stazionario un liquido ideale con densità 1.00 10 3 kg/m 3 ; in un punto A il tubo ha raggio R A = 2.00 cm, la velocità di scorrimento è v A = 5.00 m/se la pressione è P A =

Dettagli

RELAZIONE TECNICA STATO DI FATTO

RELAZIONE TECNICA STATO DI FATTO Diagnosi Chech-up Risparmio Energetico RELAZIONE TECNICA STATO DI FATTO ANALISI, FINALIZZATA A MONITORARE IL LIVELLO DI UMIDITA' NELLA TRAMA MURARIA, CONDENZE, PONTI TERMICI ELABORATO COMMITTENTE RELAZIONE

Dettagli

LEZIONI ED ESERCITAZIONI DI FISICA Prof. Francesco Marchi 1 Appunti su: corrente elettrica, leggi di Ohm, circuiti 29 novembre 2010 1 Per altri materiali didattici o per contattarmi: Blog personale: http://francescomarchi.wordpress.com/

Dettagli

MISURE DI CALORIMETRIA

MISURE DI CALORIMETRIA MISURE DI CALORIMETRIA L esperienza comprende tre parti: Determinazione del calore specifico di alcuni materiali Verifica del valore della costante di Joule J. Misura del calore latente di fusione del

Dettagli

Onde sonore stazionarie in un tubo risonante

Onde sonore stazionarie in un tubo risonante Onde sonore stazionarie in un tubo risonante Scopo dell esperimento Determinare la velocità del suono analizzando le caratteristiche delle onde sonore stazionarie in un tubo risonante. Richiamo teorico

Dettagli

Funzione del suolo (entità dinamica di natura fisico-chimica e biologica)

Funzione del suolo (entità dinamica di natura fisico-chimica e biologica) Funzione del suolo (entità dinamica di natura fisico-chimica e biologica) Rottura della componente merobiotica Fertilità Copyright 20010 Università di Sassari Conduzione e Flusso di Calore nel Suolo Perché

Dettagli

Relazione di fisica ESPERIMENTO N 1

Relazione di fisica ESPERIMENTO N 1 ISTITUTO SUPERIORE "B. RUSSELL" DI ROMA Relazione di fisica ESPERIMENTO N 1 1.TITOLO Misurazione indiretta della massa di un cilindretto metallico mediante i metodi della tara di J.C. Borda e della doppia

Dettagli

La distribuzione delle frequenze. T 10 (s)

La distribuzione delle frequenze. T 10 (s) 1 La distribuzione delle frequenze Si vuole misurare il periodo di oscillazione di un pendolo costituito da una sferetta metallica agganciata a un filo (fig. 1). A Figura 1 B Ricordiamo che il periodo

Dettagli

Gli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura

Gli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura Gli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura Antonio Formisano, Ricercatore Università di Napoli Federico II Francesco Fabbrocino, Ricercatore Università Telematica

Dettagli

TRATTAMENTI TERMICI DEI MATERIALI FERROSI

TRATTAMENTI TERMICI DEI MATERIALI FERROSI TRATTAMENTI TERMICI DEI MATERIALI FERROSI Tempra Processi di tempra A seconda di come viene eseguito il trattamento, consentono di ottenere: un cambiamento di struttura totale a temperatura ambiente con

Dettagli

CLASSIFICAZIONE SPETTRI

CLASSIFICAZIONE SPETTRI CLASSIFICAZIONE SPETTRI I_Iniziamo con le risposte corrette, a seguire alcuni commenti. 1. Ordine degli spettri (dalle stelle più calde alle più fredde): D, A, G, F, I, E, C, H, B 2. Attribuzione delle

Dettagli

[E] l energia occorrente per innalzare di 1 K la temperatura di 1 Mol di sostanza.

[E] l energia occorrente per innalzare di 1 K la temperatura di 1 Mol di sostanza. 1. Il calore specifico di una sostanza è: [A] La quantità di calore contenuta nella massa di una determinata sostanza; [B] la massima temperatura che la sostanza può raggiungere; [C] l energia occorrente

Dettagli

Strutture di muratura: EC6 parte 1.2.

Strutture di muratura: EC6 parte 1.2. Strutture di muratura: EC6 parte 1.2. Mauro Sassu Dipartimento di Ingegneria Strutturale Università di Pisa e-mail: m.sassu@unipi.it 23/09/2008 M.Sassu 1 L Eurocodice 6 (strutture di muratura): EN 1996

Dettagli

Isopack. Approfondimento tecnico. La termografia in edilizia

Isopack. Approfondimento tecnico. La termografia in edilizia Approfondimento tecnico La termografia in edilizia 1 LA TERMOGRAFIA La termografia all infrarosso è una tecnica non invasiva e non a contatto, che fornisce la distribuzione della temperatura superficiale

Dettagli

OGRA R FIA I I N AMBI B TO ED E I D LE E E

OGRA R FIA I I N AMBI B TO ED E I D LE E E LA TERMOGRAFIA TERMOGRAFIA IN AMBITO EDILE E ARCHITETTONICO LA TERMOGRAFIA IN ABITO EDILE ED ARCHITETTONICO INDICE: LA TEORIA DELL INFRAROSSO LA TERMOGRAFIA PASSIVA LA TERMOGRAFIA ATTIVA ESEMPI DI INDAGINI

Dettagli

LUOGO E DATA DI EMISSIONE: Faenza, 30/05/2014. Dott. Marco Marsigli Contrada Piana, Zona Industriale Ponte (BN)

LUOGO E DATA DI EMISSIONE: Faenza, 30/05/2014. Dott. Marco Marsigli Contrada Piana, Zona Industriale Ponte (BN) CertiMaC soc.cons. a r.l. Via Granarolo, 62 48018 Faenza RA Italy tel. +39 0546 670363 fax +39 0546 670399 www.certimac.it info@certimac.it R.I. RA, partita iva e codice fiscale 02200460398 R.E.A. RA 180280

Dettagli

STRUTTURE LAMELLARI RINFORZATE CON CUCITURE

STRUTTURE LAMELLARI RINFORZATE CON CUCITURE Università IUAV di Venezia Dorsoduro, 2206 barbieri@iuav.it in collaborazione con LabSCo (Laboratorio di Scienza delle Costruzioni) Venezia, 26 settembre 2008 1/34 PRESUPPOSTI: collaborazione tra MONDO

Dettagli

Pannelli solari a HEAT PIPE

Pannelli solari a HEAT PIPE Pannelli solari a HEAT PIPE Gli heat pipe applicati ai sistemi di condizionamento estivo Negli ultimi anni, la domanda di elettricità nel periodo estivo ha raggiunto picchi estremi per l uso eccessivo

Dettagli

ESERCITAZIONE 1 ESTENSIMETRIA

ESERCITAZIONE 1 ESTENSIMETRIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA DIPARTIMENTO DI MECCANICA, CHIMICA E MATERIALI CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA ESERCITAZIONE 1 ESTENSIMETRIA Relazione del

Dettagli