Gli obiettivi macroeconomici. Problematiche macroeconomiche. Gli aggiustamenti macroeconomici

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1 Problematiche Gli obiettivi macroeconomici La descrizione dei principali obiettivi macroeconomici: crescita, disoccupazione, inflazione e bilancia dei pagamenti Perché e in che modo la moneta circola dalle imprese alle famiglie e viceversa La distinzione tra crescita effettiva e potenziale; l andamento della crescita effettiva: il ciclo economico Come si misura la disoccupazione; la differenza tra disoccupazione di disequilibrio e di equilibrio Le cause dell inflazione Un governo cerca di raggiungere un tasso di crescita di lungo periodo elevato e stabile 1 2 Gli aggiustamenti macroeconomici Un governo cerca di assicurare : un basso tasso di disoccupazione (rappresenta anche uno spreco di risorse umane e un costo rilevante (sussidi)) un inflazione (aumento generalizzato dei prezzi) bassa e stabile (in questo contesto è più facile per gli operatori prendere decisioni, come ad esempio il livello futuro dei salari e dei prezzi). Un equilibrio della bilancia dei pagamenti ( registra tutte le transazioni avvenute in un dato periodo fra i residenti del paese e il resto del mondo): le transazioni generano attività e passività. Entrambe le situazioni possono generare dei problemi, come il deficit della bilancia dei pagamenti o la diminuzione del tasso di cambio). Purtroppo il raggiungimento di uno dei quattro obiettivi può compromettere il raggiungimento di almeno uno degli altri). aumentare il tasso di crescita attraverso tagli fiscali per incentivare la spesa in consumi e quindi incoraggiare l investimento, può generare una maggiore inflazione. È importante capire la relazione fra i quattro obiettivi. Un modo è quello di comprendere i meccanismi della domanda aggregata 3 4 1

2 Perché la moneta circola dalle imprese alle famiglie e viceversa? La domanda aggregata Y d rappresenta la spesa totale per l acquisto di beni e servizi effettuata da un economia in un dato periodo Y d =C+I+G+X Si compone di Consumo (C) Investimenti (I) Spesa pubblica (G) Esportazioni (X) Per mostrare come i quattro obiettivi siano legati possiamo utilizzare un semplice modello economico come quello del flusso circolare del reddito. Settore privato Il flusso ristretto di reddito Pagamento dei fattori IMPRESE FLUSSO RISTRETTO FAMIGLIE Consumo di beni e servizi prodotti internamente Se le famiglie spendono tutti i loro redditi per l acquisto di beni e servizi prodotti internamente, se le imprese pagano lo stesso ammontare che ricavano dalle vendite alle famiglie in retribuzioni dei fattori e se la velocità di circolazione della moneta è costante, il flusso circolare del reddito continuerà in modo indefinito, la moneta circolerà sempre alla stessa velocità e i redditi non cambieranno. 5 6 Il flusso ristretto di reddito I prelievi Settore privato Pagamento dei fattori IMPRESE FLUSSO RISTRETTO FAMIGLIE Consumo di beni e servizi prodotti internamente In realtà non tutto il reddito passa attraverso il flusso ristretto Vi sono immissioni e prelievi Solo parte del reddito delle famiglie è speso per l acquisto di beni e servizi prodotti internamente. Il resto viene prelevato. Vi sono tre principali forme di prelievo Risparmio netto (S) Imposte nette (T) Importazioni (M) 7 8 2

3 Il risparmio netto (S) Il risparmio è il reddito che non viene speso, ma conservato per il consumo futuro. Viene depositato presso le istituzioni finanziarie (ad es. le banche) Imposte nette (T) Sono rappresentate dai pagamenti dalle famiglie allo stato per le tasse al netto dei trasferimenti (sussidi di disoccupazione, pensione ecc.) Si origina un flusso dalle famiglie alle banche, che consideriamo al netto del flusso dalle banche alle famiglie (per prestiti e mutui ottenuti) 9 10 Importazioni (M) Le immissioni Le famiglie spendono parte dei propri redditi per acquistare beni prodotti all estero o che contengono componenti prodotte all estero Anche se la moneta spesa andrà ai distributori interni, prima o poi uscirà dal paese Solo parte della domanda per i beni prodotti dalle imprese proviene dalle famiglie. Il resto viene dalle immissioni. Ve ne sono tre principali tipi Investimenti (I) Spesa pubblica (G) Esportazioni (X)

4 Investimenti (I) Spesa pubblica (G) Costituiscono la spesa da parte delle imprese per acquistare impianti e macchinari o per costituire scorte di prodotti Rappresenta la domanda di beni e servizi prodotti internamente da parte dello stato Il flusso circolare del reddito Esportazioni (X) Rappresentano la domanda di beni e servizi da parte dei residenti all estero IMPRESE IMMISSIONI I G X Pagamento dei fattori FLUSSO RISTRETTO Consumo di beni e servizi prodotti internamente Banche ecc. Settore pubblico Estero S FAMIGLIE PRELIEVI T M

5 La relazione tra prelievi e immissioni Un economia è in equilibrio quando le decisioni complessive di prelievo e immissione coincidono S+T+M=I+G+X Esistono legami indiretti tra risparmio e investimento, imposte e spesa pubblica, importazioni ed esportazioni Es.: Quanto maggiore è la quota di reddito risparmiata, tanto maggiore sarà l ammontare di moneta che le banche e le altre istituzioni potranno concedere in prestito. Questi legami tuttavia non garantiscono che S=I, T=G, M=X Es.: per un certo periodo le banche possono finanziare gli investimenti per un ammontare superiore o inferiore a quanto raccolgono. I governi possono spendere (G) più o meno di quanto ricevono sotto forma di imposte (T) Il flusso circolare del reddito e gli obiettivi macroeconomici!!: Le decisioni di immissione e prelievo sono prese da individui diversi. Es.: la domanda di importazioni può essere diversa dalla domanda di esportazioni; lo stato può anche decidere di non uguagliare la spesa pubblica al gettito fiscale. Può dunque accadere che le immissioni programmate (ex ante) non uguaglino i prelievi programmati (ex ante) 19 Se le immissioni ex ante eccedono i prelievi ex ante Il livello di spesa aumenta e aumenta anche la domanda aggregata: ciò farà aumentare le vendite delle imprese e quindi le incentiverà a produrre di più; la produzione totale dell economia aumenterà. Le imprese pagheranno più salari, stipendi, profitti, rendite e interessi. 1. Ci sarà crescita economica 2. Diminuisce la disoccupazione (le imprese assumeranno per soddisfare la maggiore domanda aggregata) 3. L inflazione tenderà ad aumentare (domanda aggregata maggiore dell offerta ) 4. La bilancia dei pagamenti tenderà ad andare in deficit (l aumento della domanda aggregata genera più importazioni, la maggiore inflazione rende le esportazioni meno competitive) 20 Il contrario avviene in caso di prelievi ex ante maggiori delle immissioni ex ante 5

6 Il processo di aggiustamento Se le immissioni ex ante sono diverse dai prelievi ex ante si determina una situazione di disequilibrio, dal quale inizia un processo di aggiustamento che riporterà l economia in una condizione di equilibrio. Nel caso in cui le immissioni ex ante eccedano i prelievi ex ante Supponiamo che: 1. Un maggior grado di fiducia delle imprese porti ad un aumento degli investimenti: la causa potrebbe essere data da una riduzione delle imposte 2. L eccesso delle immissioni rispetto ai prelievi porterà ad una maggiore crescita nazionale 3. All aumentare del re4ddito nazionale le famiglie spenderanno di più in beni nazionali (C) ma anche risparmieranno (S), pagheranno più tasse (T) e importeranno di più (M). 4. I prelievi raggiungono il livello delle immissioni 5. Si torna allo stato di equilibrio Il reddito di un economia Il prodotto (o reddito) di un economia è dato dal valore di tutti i beni e servizi finali prodotti dall economia considerata in un dato periodo di tempo I soggetti facenti parte di un economia possono essere individuati utilizzando due criteri Territorialità PIL (prodotto interno lordo) Nazionalità PNL (prodotto nazionale lordo) Variazione PIL Italia 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0-0,5-1 -1,5 3, , ,8-0,9 2,2 2,9 1,1 2 1,8 1,7 3,1 1,8 0, Grafico dell'incremento del PIL italiano basato sui dati Eurostat del 13 dicembre 2004 Legenda: rosso = Italia, verde = area Euro

7 Il reddito di un economia Il reddito di un economia Può essere calcolato Sommando il valore di tutti i beni finali prodotti dall economia Adottando il metodo del valore aggiunto (la differenza tra il valore del bene alla fine e all inizio del processo produttivo): si sommano i valori aggiunti relativi a ogni stadio produttivo Una sua variazione può essere dovuta A una variazione dei prezzi A una variazione delle quantità prodotte a prezzi correnti Il reddito può essere misurato a prezzi costanti permette di valutare gli incrementi di reddito dovuti alla variazione della quantità prodotta e pertanto variazioni reali del reddito Critiche al PIL come strumento di misurazione del benessere: - Modalità di calcolo: es.: aumento dell inquinamento, aumento della spesa sanitaria, aumento del reddito pro-capite Il PIL preso singolarmente non informa in modo adeguato HDI ( Human development index) E costituito da tre indicatori - Speranza di vita alla nascita - Tasso di alfabetizzazione - Prodotto Interno Lordo pro-capite (Vedi tabelle allegate) 27 GDP per capita Human (PPP developmen US$) GDP per t index rank capita Life (HDI) minus HDI (PPP US$) expectancy value HDI rank a 2001 index Education index GDP index 2001 rank c High human development 1 Norway 29, Iceland 29, Sweden 24, Australia 25, Netherlands 27, Belgium 25, United States 34, Canada 27, Japan 25, Switzerland 28, Denmark 29, Ireland 32, United Kingdom 24, Finland 24, Luxembourg 53,780 j Austria 26, France 23, Germany 25, Spain 20, New Zealand 19, Italy 24, Israel 19, Portugal 18, Greece 17, Cyprus 21,190 l Hong Kong, China (SAR) 24, Barbados 15, Singapore 22, Slovenia 17, Korea, Rep. of 15,

8 Human developme nt index (HDI) value 2001 GDP per capita (PPP US$) rank minus HDI GDP per HDI rank a capita (PPP US$) 2001 Life expectancy index Education index GDP index rank c Medium human development 56 Antigua and Barbuda 10, Bulgaria 6, Malaysia 8,750 l Panama 5, Macedonia, TFYR 6, Libyan Arab Jamahiriya 7,570 g,u Mauritius 9, Russian Federation 7, Colombia 7, Brazil 7, Bosnia and Herzegovina 5, Belize 5, Dominica 5, Venezuela 5, Samoa (Western) 6, Saint Lucia 5, Romania 5, Saudi Arabia 13, Thailand 6, Ukraine 4, Kazakhstan 6, Suriname 4,599 l,o Jamaica 3, Oman 12,040 g Saint Vincent and the Grenadines 5, GDP per capita Human (PPP developme US$) GDP per nt index rank capita Life (HDI) minus HDI (PPP US$) expectancy value HDI rank a 2001 index Education index GDP index 2001 rank c Low human development 142 Cameroon 1, Nepal 1, Pakistan 1, Zimbabwe 2, Kenya Uganda 1,490 l Yemen Madagascar Haiti 1,860 l Gambia 2,050 l Nigeria Djibouti 2, Mauritania 1,990 l Eritrea 1, Senegal 1, Guinea 1, Rwanda 1, Benin Tanzania, U. Rep. of Côte d'ivoire 1, Malawi Zambia Angola 2,040 l Chad 1,070 l Guinea-Bissau Congo, Dem. Rep. of the 680 l Central African Republic 1,300 l Ethiopia Mozambique 1,140 l Burundi 690 l Mali Burkina Faso 1,120 l Marco 174 Platania Niger Economia dei Mercati Agricoli Problematiche 890 l Sierra Leone Stabilità nel ritmo di crescita economico HDI GDP per capita (PPP US$) Life expectancy Human developme nt index (HDI) value GDP per capita (PPP US$) rank minus HDI rank a 2001 index Education index GDP index 2001 rank c Developing countries 3, Least developed countries 1, Arab States 5, East Asia and the Pacific 4, Latin America and the Caribbean 7, South Asia 2, Sub-Saharan Africa 1, Central and Eastern Europe and the CIS 6, OECD 23, High-income OECD 27, La stabilità è ottenuta mediante politiche monetarie espansive o restrittive e politiche fiscali. Obiettivo di tali politiche è controllare l evoluzione dei tassi di cambio, andamento import-export, evoluzione degli investimenti produttivi e quindi degli occupati e andamento della bilancia dei pagamenti Azioni per la stabilità: - conservare le risorse naturali - conservare le risorse produttive - assicurare l'approvvigionamento di materie prime essenziali per i diversi settori economici - limitare l indebitamento - tutelare il risparmio e gli investimenti - stabilizzare il potere d acquisto della moneta High human development 23, Medium human development 4, Low human development 1, High income 26, Middle income 5, Low income 2, World 7,

9 Equa distribuzione del reddito Molto indeterminato sia per gli obiettivi che per i parametri di valutazione obiettivi: a ciascuno i parti uguali a ciascuno secondo i suoi bisogni a ciascuno secondo i suoi meriti a ciascuno secondo il suo lavoro Problemi etici di solidarietà umana parametri di valutazione: reddito familiare reddito individuale reddito lordo o quello netto reddito al netto o al lordo dei benefici pubblici L orientamento internazionale è quello di adottare un sistema misto, dove viene privilegiata l uguaglianza delle opportunità Brevi cenni di sviluppo sostenibile Lo sviluppo economico è concetto più ampio di quello di crescita economica. Il primo contiene il secondo, ma tiene anche conto di tutti i cambiamenti che i processi di crescita storicamente comportano: tecnologia, preferenze, istituzioni, capitale umano, dinamiche settoriali, ecc. Lo sviluppo economico è per definizione un processo di disequilibrio anche rispetto all uso delle risorse ambientali che, nel corso dello sviluppo, vengono sostituite e/o riciclate, perdono importanza o ne assumono maggiore, etc. Se per sviluppo si intende crescita del benessere e dell equità, questo non dipende solo dalla quantità di risorse ambientali disponibile, ma soprattutto dalla qualità della loro gestione intesa come distribuzione, conservazione-recupero e sostituzione: sostenibilità non può essere semplicemente mantenere costante la quantità di risorse ambientali/naturali Brevi cenni di sviluppo sostenibile (2) Quindi combinare il concetto di sviluppo economico con quello di sostenibilità ambientale significa adottare una definizione più ampia (e anche più generica) di sviluppo sostenibile : La crescita economica E sostenibile quello sviluppo nel quale l uso delle risorse ambientali da parte della generazione presente per accrescere il proprio benessere, non compromette la possibilità di crescita del benessere delle generazioni future Noi non ereditiamo la Terra dai nostri genitori, la prendiamo in prestito dai nostri figli." È importante distinguere tra Crescita effettiva misurata dal tasso di incremento percentuale del reddito nazionale Crescita potenziale misurata dal tasso di incremento percentuale del prodotto potenziale

10 Crescita effettiva e potenziale Il ciclo economico NEL BREVE PERIODO Se il tasso di crescita potenziale è maggiore di quello effettivo ci sarà capacità produttiva inutilizzata La crescita effettiva può essere temporaneamente maggiore di quella potenziale NEL LUNGO PERIODO Il tasso di crescita effettiva è limitato dal tasso di crescita potenziale La crescita effettiva tende a essere fluttuante e descrive un ciclo di espansioni e contrazioni Il ciclo economico è caratterizzato da varie fasi 1. Ripresa 2. Espansione 3. Rallentamento 4. Recessione Reddito nazionale Tempo La disoccupazione Chi è disoccupato? Se gli individui vogliono consumare beni in quantità maggiore, perché ci sono tanti disoccupati? Definizione più comune: Può essere espressa dal numero di persone disoccupate (ad esempio 2,5 milioni) dal tasso di disoccupazione (il rapporto percentuale tra individui disoccupati e totale della forza lavoro, costituito dalla somma di occupati e disoccupati) (ad esempio l 8%). Sono da considerarsi disoccupati coloro che sono in età lavorativa, sono senza lavoro, ma vorrebbero lavorare agli attuali salari e stipendi di mercato e stanno cercando attivamente un lavoro

11 Cause della disoccupazione Il mercato del lavoro Possiamo distinguere in 1. Disoccupazione di equilibrio 2. Disoccupazione di disequilibrio Ricordiamoci che: Salario reale medio = salario medio (salario nominale) per il livello dei prezzi Offerta di lavoro (S L ) è costituita dal numero di lavoratori disposti ad accettare un lavoro per un dato salario reale. Domanda di lavoro (D L ) è data dal numero di lavoratori che le imprese sono disposte ad assumere a un dato salario reale. Salario reale medio w e S L EQUILIBRIO SUL MERCATO DEL LAVORO D L Equilibrio per w e l e N. di lavoratori Disoccupazione di disequilibrio Condizione affinché vi sia disoccupazione di disequilibrio In corrispondenza del livello di salario reale w 1 c è eccesso di offerta di lavoro Si ha disoccupazione di disequilibrio Salario reale medio w 1 w e DISOCCUPAZIONE DI DISEQUILIBRIO S L l e D L N. di lavoratori L offerta di lavoro deve essere superiore alla domanda di lavoro Il salario deve essere rigido: non è possibile un rapido aggiustamento al livello del salario reale di equilibrio

12 Disoccupazione di equilibrio Cause della disoccupazione di disequilibrio Anche in corrispondenza dell equilibrio non tutti i lavoratori saranno disposti a lavorare al salario corrente e resteranno disoccupati in attesa di un posto migliore La disoccupazione di equilibrio è data dalla differenza tra forza lavoro totale (N) e offerta di lavoro Salario reale medio w e l e S L N DISOCCUPAZIONE DI EQUILIBRIO D L N. di lavoratori Disoccupazione da salario reale: quando i sindacati usano il loro potere monopolistico per ottenere salari superiori al livello di equilibrio. Il problema si supera qualora venga ridotto il salario Disoccupazione da carenza di domanda: è associata alle recessioni economiche. Quando un economia entra in recessione la domanda di beni di consumo si riduce. Le imprese non sono in grado di vendere tutto il prodotto. Prima formeranno scorte di invenduto, poi inizieranno a ridurre la produzione e la quantità di forza lavoro impiegata (è chiamata a anche disoccupazione ciclica). Crescita dell offerta di lavoro: se l offerta del lavoro aumenta senza un corrispondente aumento della domanda di lavoro Cause della disoccupazione di equilibrio Domanda e offerta aggregata Disoccupazione frizionale: quando le persone lasciano un impiego volontariamente, o involontariamente, non è detto che riescano ad ottenere subito il lavoro Disoccupazione strutturale dovuta a variazioni della domanda disoccupazione tecnologica (nuove tecniche produttive) Disoccupazione stagionale Il livello di produzione e i prezzi in un economia sono determinati dall interazione tra domanda aggregata e offerta aggregata

13 Domanda aggregata Offerta aggregata È data dal livello totale di spesa per l acquisto di prodotti nazionali È rappresentata da una curva decrescente nel piano (Y, p) Con un aumento dei prezzi si avrà incentivo a consumare meno beni nazionali e a importare di più; diminuiranno anche le esportazioni Un aumento del prezzo provoca una riduzione del potere di acquisto dei consumatori che si sentiranno più poveri e consumeranno di meno Se aumentano i prezzi, a parità di domanda, gli individui avranno bisogno di più denaro. Con un offerta di moneta data si determina un aumento dei tassi di interesse che provoca una diminuzione degli investimenti È data dalla produzione totale nell economia È rappresentata da una curva crescente nel piano (Y, p) I prezzi dei fattori produttivi (particolarmente il lavoro) non crescono rapidamente quanto i prezzi dei beni: all aumentare dei prezzi, diminuisce il salario reale pagato dalle imprese e pertanto aumenta la loro redditività. Ciò le induce a espandere la produzione L equilibrio macroeconomico Il tasso di inflazione Si ha nel punto di intersezione tra domanda e offerta aggregata Variazioni nel livello dei prezzi provocano movimenti lungo le curve di domanda e di offerta aggregata Variazioni delle componenti della domanda e dell offerta aggregata provocano spostamenti delle rispettive curve Livello dei prezzi, p E Prodotto nazionale, Y Y o Y d Il tasso di inflazione misura l aumento percentuale annuo del livello medio dei prezzi Di solito vengono considerati i prezzi al consumo, ma è possibile calcolare il tasso di inflazione con riferimento anche ad altri tipi di prezzo

14 Cause dell inflazione Inflazione da domanda Inflazione da costi Inflazione strutturale Inflazione da domanda È causata da aumenti continui della domanda aggregata Tali aumenti determinano sia aumenti dei prezzi che della produzione. Quanto minore è la capacità produttiva inutilizzata (quanto più si è vicini alla produzione potenziale) tanto più aumenti del reddito si riflettono in aumenti dei prezzi p Y o p 2 p 1 Y d 2 Y 1 Y 2 Y d 1 Y Inflazione da costi Tipi di inflazione da costi È associata a aumenti continui dei costi per produrre una data quantità di prodotto Tali aumenti determinano sia aumenti dei prezzi che diminuzioni della produzione. p p 2 p 1 Y o 2 Y o 1 Inflazione da salari Inflazione da profitti Inflazione importata Quanto più è anelastica la domanda aggregata tanto più le imprese saranno in grado di scaricare i maggiori costi sui consumatori Y 2 Y 1 Y d Y

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