ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO Giacomo Chilesotti

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1 DATI GENERALI Docente REGHELLIN LUIGI Materia Insegnamento della religione cattolica (irc) Classe QUINTA BI Anno scolastico: 2013/ SINTESI GENERALE DELLA CLASSE La classe, formata da 22 alunni tutti avvalentisi dell irc, ha mostrato nel corso dell anno una buona disponibilità ad impegnarsi nelle attività didattiche proposte. Positivo è stato il clima relazionale del gruppo e spesso assai vivace il confronto sui temi affrontati, soprattutto attorno a questioni sociali e culturali attuali. Tutti, pur con grado di coinvolgimento differenziato, hanno portato un contributo positivo al lavoro svolto. Alcuni, accanto ad un buon interesse culturale, hanno mostrato una valida capacità critica nell elaborazione di un pensiero personale. Gli esiti formativi appaiono senz altro buoni. 2.RISULTATI DI APPRENDIMENTO: 2.1Competenze 1 interrogarsi sulla propria identità umana, religiosa e spirituale, in relazione con gli altri e con il mondo, al fine di sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita riconoscere l incidenza del cristianesimo nel corso della storia, nella valutazione e trasformazione della realtà in dialogo con altre religioni e sistemi di significato confrontarsi con la visione cristiana del mondo in modo da elaborare una posizione personale libera e responsabile, aperta alla pratica della giustizia e della solidarietà 2.2Conoscenze 2 saper operare un confronto critico sulle questioni di senso più rilevanti individuare il rapporto tra coscienza, libertà e verità nelle scelte morali conoscere gli orientamenti della Chiesa sull etica personale e sociale riflettere sul rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo interpretare la presenza della religione nella società contemporanea in un contesto di pluralismo culturale e religioso, nella prospettiva di un dialogo costruttivo. 2.3Abilità 3 impostare criticamente la riflessione su Dio riconoscere differenze e complementarità tra fede e ragione e tra fede e scienza argomentare le scelte etico-religiose proprie o altrui confrontarsi con la dimensione della multiculturalità anche in chiave religiosa 3.UNITÀ DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE (Per un maggiore dettaglio vedi il programma allegato) U.D. Modulo - Percorso formativo approfondimento periodo ore o L agire politico settembreottobre 5 il bene comune fondamento dell agire politico fede, chiesa e politica: la laicità la fede come ispirazione e richiamo etico; ripartire dagli ultimi 1 Si rimanda alle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (DPR 88, 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3) riportando i risultati di apprendimento espressi in termini di competenza scelti. 2 Si rimanda alle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (DPR 88, 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3) riportando le conoscenze che verranno effettivamente insegnate. 3 Si rimanda alle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (DPR 88, 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3) riportando le abilità che verranno effettivamente insegnate Nome file: RELIGIONE relazione finale BI.odt Pagina 1 di 4

2 o Costruire il futuro, dare un senso alla vita Novembredicembre 7 il lavoro: significati e implicazioni nell ambito personale la dimensione sociale del lavoro vivere bene con i beni: simboli e valori nella vita personale e nelle relazioni costruire la vita da protagonisti: visione e commento del film L attimo fuggente di Peter Weir (1989) o Il Natale gennaio 1 l icona nella spiritualità ortodossa l'icona della natività (scuola di Rublev, ) o Uomo, ambiente, sviluppo gennaiofebbraio 4 lo sfruttamento delle risorse: implicazioni ambientali, economiche, politiche l'uomo con gli altri esseri viventi: l'interdipendenza per una nuova etica: pace, giustizia, salvaguardia del creato approfondimento: la ripartizione del pil mondiale; povertà assoluta e relativa o Introduzione all etica Febbraiomarzo. 9 i problemi dell etica nella sfera personale e sociale senso della vita e convinzioni personali: la coscienza e il maggio discernimento la libertà dai condizionamenti, la libertà per un progetto Papa Giovanni III e il Concilio Vaticano II o Società e diritti: il carcere e i suoi problemi aprile 6 la situazione carceraria in Italia l art 27 della Costituzione e le finalità del carcere partecipazione al progetto Carcere e scuola promosso dal Csi di Vicenza Ore preventivate (33 x n 1 ora settimanale) Totale ore 32 4.FORMATI DIDATTICI Si è fatto ricorso a: gruppi di lavoro in classe per la ricerca, la riflessione, il confronto; momenti frontali e riflessioni guidate con analisi di brani forniti dall insegnante; utilizzo di strumenti multimediali; incontro con esperti; uso della piattaforma di E-learning per l'approfondimento personale dei contenuti affrontati in classe. 5.STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI 4 Sono stati utilizzati: strumenti audiovisivi e multimediali (LIM); materiali didattici messi a disposizione degli studenti sulla piattaforma di E-learning; risorse reperite su internet per avviare e/o approfondire la discussione su temi specifici. Il testo consigliato è la Sacra Bibbia: nel corso del quinquennio,oltre che per la consultazione personale, viene usata per l'approfondimento di testi di particolare rilievo in riferimento alle tematiche affrontate. 6.TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA Si è svolta una osservazione sistematica, tramite il dialogo educativo, del grado di impegno, interesse, partecipazione e dello sviluppo delle diverse competenze da parte dei singoli studenti. Sono stati proposti due momenti di autovalutazione al termine dei due quadrimestri. 4 Testi adottati, risorse Internet, prodotti multimediali, laboratori, LIM, altro tipo di materiale didattico. Nome file: RELIGIONE relazione finale BI.odt Pagina 2 di 4

3 7.GRIGLIE DI VALUTAZIONE 5 La valutazione ha considerato l impegno, l attenzione, la partecipazione al dialogo educativo, lo sviluppo delle diverse competenze previste. Il giudizio va da insufficiente a moltissimo, secondo la griglia seguente: Insufficiente: l allievo dimostra atteggiamenti di disinteresse e di rifiuto, ha conoscenze molto scarse o inesistenti. Non raggiunge le competenze previste. Sufficiente: l allievo dimostra un impegno occasionale e una partecipazione poco attiva. Facilmente si distrae. Conosce alcuni aspetti fondamentali dei contenuti proposti, fa proprie in forma iniziale le competenze previste. Molto: l allievo dimostra impegno continuo e attenzione. Ha una buona conoscenza, anche se non approfondita, dei contenuti proposti che rielabora esprimendo osservazioni pertinenti. Fa proprie le competenze previste, anche se a volte ha bisogno del supporto dell insegnante. Moltissimo: l allievo dimostra impegno e interesse e interviene in modo costruttivo. Ha una conoscenza approfondita dei contenuti proposti e dimostra una buona capacità di sintesi. Raggiunge le competenze previste, sa esprimere e fondare valutazioni personali. 8.ATTIVITÀ DI RECUPERO, SOSTEGNO, APPROFONDIMENTO L'intera attività didattica si è svolta in classe nell'orario mattutino. All'interno di tale orario si sono inseriti momenti di recupero e di approfondimento, in base ai bisogni e agli interessi manifestati dagli studenti. 9.RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Si sono tenuti colloqui con i genitori durante le ore di ricevimento settimanale e nei due incontri generali programmati dalla scuola nell arco dell anno scolastico. Data di compilazione: 7 maggio 2014 Il docente Prof. Luigi Reghellin 5 Per prove scritte e/o orali e/o grafiche e/o pratiche. Nome file: RELIGIONE relazione finale BI.odt Pagina 3 di 4

4 PROGRAMMA SVOLTO a.s. 2013/20143 materia: Religione Cattolica insegnante: Luigi Reghellin o o L agire politico il bene comune fondamento dell agire politico fede, chiesa e politica: la laicità la fede come ispirazione e richiamo etico; ripartire dagli ultimi Costruire il futuro, dare un senso alla vita il lavoro: significati e implicazioni nell ambito personale la dimensione sociale del lavoro vivere bene con i beni: simboli e valori nella vita personale e nelle relazioni costruire la vita da protagonisti: visione e commento del film L attimo fuggente di Peter Weir (1989) o Il Natale l icona nella spiritualità ortodossa l'icona della natività (scuola di Rublev, ) o o o Uomo, ambiente, sviluppo lo sfruttamento delle risorse: implicazioni ambientali, economiche, politiche l'uomo con gli altri esseri viventi: l'interdipendenza per una nuova etica: pace, giustizia, salvaguardia del creato approfondimento: la ripartizione del pil mondiale; povertà assoluta e relativa Introduzione all etica i problemi dell etica nella sfera personale e sociale senso della vita e convinzioni personali: la coscienza e il discernimento la libertà dai condizionamenti, la libertà per un progetto Papa Giovanni III e il Concilio Vaticano II Società e diritti: il carcere e i suoi problemi la situazione carceraria in Italia l art 27 della Costituzione e le finalità del carcere partecipazione al progetto Carcere e scuola promosso dal Csi di Vicenza l insegnante: gli studenti: Nome file: RELIGIONE relazione finale BI.odt Pagina 4 di 4

5 1. DATI GENERALI Docente Secco Stefano Materia Italiano Classe 5 BI Anno scolastico: 2013/ SINTESI GENERALE DELLA CLASSE Gli studenti, nel corso del triennio, hanno acquisito una certa autonomia espressiva, sia oralmente che nelle prove scritte. All interno della classe si notano, comunque, notevoli differenze sia nell articolazione e nella ricchezza dei contenuti, sia nella correttezza e nella proprietà lessicale. Qualche alunno raggiunge con una certa difficoltà livelli sufficienti. Va sottolineato, però, che tutti hanno dimostrato interesse nei confronti della disciplina e hanno cercato di seguire i suggerimenti e le osservazioni del docente. Alcuni ragazzi hanno raggiunto una conoscenza soddisfacente degli argomenti svolti e sono anche in grado di operare collegamenti. 3. RISULTATI DI APPRENDIMENTO: 3.1 Competenze 1 Gli alunni utilizzano gli strumenti culturali e metodologici per porsi in modo responsabile di fronte alla realtà, ai suoi problemi, ai suoi fenomeni Sono in grado di utilizzare strumenti di comunicazione appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali 3.2 Conoscenze 2 Tecniche compositive per le tipologie della produzione scritta previste dall Esame di Stato Movimenti culturali, testi e autori della letteratura italiana con riferimenti alle letterature di altri Paesi, del periodo compreso tra gli ultimi decenni dell Ottocento e la seconda metà del Novecento. 3.3 Abilità 3 Produzione di testi di tipo argomentativo e descrittivo. Produzione di testi di argomento storico Produzione di un articolo di giornale e di un saggio breve. Contestualizzazione di autori, movimenti e testi letterari. 4. UNITÀ DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE (Per un maggiore dettaglio vedi il programma allegato) U.D. Modulo - Percorso formativo approfondimento periodo ore Positivismo e Naturalismo settembre 4 Scapigliatura, Verismo. Giovanni Verga sett.-ott.. 6 Decadentismo ott.-nov. 6 1 Si rimanda alle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (DPR 88, 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3) riportando i risultati di apprendimento espressi in termini di competenza scelti. 2 Si rimanda alle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (DPR 88, 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3) riportando le conoscenze che verranno effettivamente insegnate. 3 Si rimanda alle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (DPR 88, 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3) riportando le abilità che verranno effettivamente insegnate Nome file: LETTERE relazione finale bi italiano Pagina 1 di 6

6 Gabriele D Annunzio novembre 3 Giovanni Pascoli Nov. dic. 4 Futuristi e Crepuscolari gennaio 2 Giuseppe Ungaretti gennaio 4 Luigi Pirandello gennaio 5 Italo Svevo febbraio 5 Umberto Saba Feb. mar. 2 Eugenio Montale marzo 5 Ermetismo. Salvatore Quasimodo marzo 2 Neorealismo aprile 1 Autori neorealisti Apr. mag. 4 Italo Calvino maggio 2 5. FORMATI DIDATTICI Lezioni frontali. Conversazioni guidate. Sia durante le spiegazioni che nelle verifiche si è cercato di operare gli opportuni collegamenti tra letteratura e storia. 6. STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI 4 Testo adottato: Magri Vittorini, TRE, storia e testi della letteratura, vol 3, Paravia 7. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA Sono state svolte 2 prove scritte nel primo quadrimestre e 3 nel secondo, relative alle tipologie previste dall esame di Stato. Nel mese di maggio la prova numero 3 è stata svolta come simulazione della prova d esame per l intera mattinata, uguale per tutte le classi quinte dell Istituto. In entrambi i quadrimestri sono state svolte almeno 2 prove orali. 8. GRIGLIE DI VALUTAZIONE 5 GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER LE PROVE SCRITTE (durante l anno i punteggi in quindicesimi sono stati tradotti in decimi) TIPOLOGIA A Analisi del testo INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO Il testo non è stato compreso 0 Comprensione parziale del testo; analisi imprecisa 1-5 Incertezze nella comprensione e nell analisi 6-9 COMPRENSIONE DEL TESTO E Testo compreso, analisi adeguata alle richieste 10 ANALISI Comprensione appropriata, analisi puntuale Analisi articolata Analisi approfondita CONTESTUALIZZAZIONE E APPROFONDIMENTO Assenti Gravemente lacunosi Contestualizzazione generica, approfondimento superficiale Contestualizzazione a approfondimento essenziali Contestualizzazione e approfondimento precisi Testi adottati, risorse Internet, prodotti multimediali, laboratori, LIM, altro tipo di materiale didattico. 5 Per prove scritte e/o orali e/o grafiche e/o pratiche. Nome file: LETTERE relazione finale bi italiano Pagina 2 di 6

7 STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE DEL TESTO CORRETTEZZA E PROPRIETA LINGUISTICA Contestualizzazione e approfondimento articolati Contestualizzazione e approfondimento articolati e arricchiti da spunti personali Testo privo di logica Organizzazione disordinata Struttura e organizzazione in alcuni punti imprecisa Struttura semplice, organizzazione lineare Articolate Articolate e precise Articolate, precise, con un impronta personale Errori gravi e diffusi, lessico inadeguato Registro linguistico incerto, alcuni errori Testo sostanzialmente corretto, registro linguistico lineare Testo corretto con una certa cura lessicale Registro linguistico appropriato Particolare abilità nell uso di un lessico preciso TIPOLOGIA B Articolo di giornale / Saggio breve INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO Usa le fonti in modo errato e/o assai limitato 1-5 Usa le fonti in modo talvolta impreciso; introduce qualche informazione personale 6-9 COMPRENSIONE DEI DOCUMENTI Utilizza correttamente le fonti; presenta informazioni e conoscenze personali 10 FORNITI E UTILIZZO DI INFORMAZIONI INTEGRATIVE Comprende le fonti e le confronta con conoscenze personali PERSONALI significative Usa le fonti in modo preciso collegandole puntualmente con le proprie conoscenze Sa fondere le conoscenze personali e le fonti con originalità 15 COERENZA DEL TESTO E ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI CORRETTEZZA E PROPRIETÀ LINGUISTICA RISPETTO DELLE CONSEGNE E ADEGUAMENTO DELL ESPOSIZIONE ALLE RICHIESTE DELLA TRACCIA Testo privo di logica o molto disorganico Alcune parti del testo sono male organizzate Testo organizzato seguendo un filo logico Testo logico e argomentato Testo logico con argomentazioni sempre appropriate Organizzazione coerente ed efficace Gravi e/o numerosi errori Errori, lessico talvolta impreciso Testo complessivamente corretto, lessico semplice Testo corretto con una certa proprietà linguistica Testo corretto, buona padronanza linguistica Testo corretto con scelte linguistiche efficaci Il titolo non risulta pertinente; manca o è inappropriata la dest i- nazione editoriale Titolo non del tutto pertinente e/o esposizione poco appropriata per la destinazione editoriale Titolo ed esposizione adeguati Segue le consegne con precisione Segue le consegne con particolare cura Titolo ed esposizione particolarmente efficaci TIPOLOGIA C e D Tema di argomento storico e di carattere generale INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO Nulla o molto scarsa 0-5 PERTINENZA Parziale 6-9 ALLA TRACCIA Nel complesso pertinente 10 Testo pertinente con individuazione dei nuclei tematici Testo pertinente con individuazione dei nuclei tematici e articolazione dei contenuti Testo arricchito da attualizzazioni e collegamenti 15 Nome file: LETTERE relazione finale bi italiano Pagina 3 di 6

8 CONOSCENZE, RIFERIMENTI E ARGOMENTAZIONI ORGANIZZAZIONE DEL TESTO CORRETTEZZA E PROPRIETA LINGUISTICA.Conoscenze scarse Riferimenti incompleti Conoscenze e riferimenti pertinenti Conoscenze e riferimenti articolati Argomentazioni personali L elaborato denota capacità critiche Testo disordinato Testo con qualche punto non ben collegato Testo logico e lineare Testo articolato Testo articolato e preciso Testo articolato, preciso e personale Errori gravi e diffusi, lessico molto impreciso Alcuni errori, lessico generico Testo sostanzialmente corretto, lessico semplice Testo corretto, lessico appropriato Testo corretto con una certa cura lessicale Lessico preciso, pertinente e ricco GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE PROVE ORALI 1. Conoscenze nulle 2. Conoscenze quasi nulle 3. Contenuti molto scarsi, esposizione scorretta 4. Conoscenza scarsa, esposizione non strutturata 5. Conoscenza insufficiente degli argomenti richiesti ed esposizione imprecisa sul piano lessicale e grammaticale 6. Conoscenze essenziali degli argomenti, esposizione semplice con qualche imprecisione 7. Buona conoscenza degli argomenti esposti in modo non sempre ordinato 8. Capacità di collegare gli argomenti richiesti riferiti con ordine, utilizzando un lessico appropriato 9. Capacità di operare collegamenti significativi 10. Esposizione articolata e arricchita da approfondimenti personali, precisa nella struttura e nel lessico 9. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE I rapporti con le famiglie sono stati sempre improntati alla massima collaborazione. Data di compilazione: 04/05/2014 Il Docente Nome file: LETTERE relazione finale bi italiano Pagina 4 di 6

9 PROGRAMMA SVOLTO a.s. 2013/20143 STORIA DELLA LETTERATURA Naturalismo e Verismo: temi E. ZOLA Prefazione a La fortuna dei Rougon G. VERGA: la vita, la poetica, le idee Il primo progetto dei Vinti : classi sociali e lotta per la vita I Vinti e la fiumana del progresso Da Vita dei campi : Rosso Malpelo Da Novelle rusticane : La roba, Libertà Da I Malavoglia : brani antologici Da Mastro don Gesualdo : La morte di Gesualdo LETTERATURA INFANTILE: Cuore, Pinocchio, caratteri generali Decadentismo: temi C. BAUDELAIRE: L albatro O. WILDE: Da Il ritratto di Dorian Gray : L artista è il creatore di cose belle G. D ANNUNZIO: la vita, le idee, la poetica Da Terra vergine : Dalfino Da Laudi : La pioggia nel pineto G. PASCOLI: la vita, le idee, la poetica Da Myricae : Novembre, Agosto, Lavandare Da I Canti di Castelvecchio : Il gelsomino notturno Da La grande proletaria si è mossa : Il nazionalismo pascoliano I. SVEVO: la vita, la cultura, le opere Il ritratto dell inetto I primi due romanzi: le vicende, i protagonisti Da La coscienza di Zeno : La doppia introduzione, il vizio del fumo, Lo schiaffo del padre morente, La moglie Augusta, La conclusione L. PIRANDELLO: la vita, l ideologia, la poetica Il sentimento del contrario. L umorismo. Da Novelle per un anno : Ciaula scopre la luna, Il treno ha fischiato Sei personaggi in cerca d autore : trama Uno, nessuno, centomila : temi. La conclusione. Il fu Mattia Pascal : temi dell opera, brani antologici. Futurismo F. T. Marinetti: Manifesto del Futurismo, Manifesto teorico della letteratura futurista. U. SABA: biografia e poetica Da Il Canzoniere : Città vecchia, A mia moglie, Goal. G. UNGARETTI: biografia, ideologia, poetica. Da L allegria : Il porto sepolto, Veglia, Fratelli, Soldati, I fiumi, San Martino del Carso Da Il dolore : Non gridate più. E. MONTALE: biografia, ideologia, poetica. Da Ossi di seppia : Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere. Da Le occasioni : La casa dei doganieri Da La bufera ed altro: La bufera Da Satura : Ho sceso dandoti il braccio. Ermetismo: temi S. QUASIMODO: biografia e poetica. Da Acque e terre : Ed è subito sera Da Giorno dopo giorno : Alle fronde dei salici. Nerealismo: temi. Il dibattito tra cultura e politica. MORAVIA, PAVESE, P. LEVI, PRATOLINI: brani antologici. I. CALVINO: Da Il sentiero dei nidi di ragno : Pin I nostri antenati : caratteri generali Nome file: LETTERE relazione finale bi italiano Pagina 5 di 6

10 LINGUA Rafforzamento delle capacità di organizzazione dell esposizione orale. Lettura e analisi del quotidiano. Esercitazioni di produzione scritta relativa alle tipologie A, B, C, D. Collegamenti interdisciplinari. Nel corso dell anno si sono instaurati collegamenti tra le tematiche letterarie prese in esame e il periodo storico relativo. Nome file: LETTERE relazione finale bi italiano Pagina 6 di 6

11 Pag. 1/6 Sessione ordinaria 2012 Prima prova scritta Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966) Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con l eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d ordine storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà all umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico si farebbe molto più veloce. Anche l uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c è un uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta all uomo d oggi e di domani. Non penso all automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine attualmente impiegate per sostituire l uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo. Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per accrescere i bisogni dell uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l uomo occupato anche quando egli suppone di essere libero. Passare il tempo dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi. Eugenio Montale (Genova, Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto da un testo pubblicato originariamente nel Corriere della Sera del 7 novembre Comprensione del testo Riassumi tesi e argomenti principali del testo. 2. Analisi del testo 2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale? 2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all espressione ammazzare il tempo. 2.3 Perché si accrescono i bisogni inutili e si inventeranno nuovi tipi di lavoro inutile? 2.4 Noti nel testo la presenza dell ironia? Argomenta la tua risposta. 2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Sulla base dell analisi condotta, ricerca la visione del mondo espressa nel testo e approfondisci la ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di attualità / inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.

12 Pag. 2/6 Sessione ordinaria 2012 Prima prova scritta Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE O DI UN ARTICOLO DI GIORNALE (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell «articolo di giornale», indica il titolo dell articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Il labirinto. DOCUMENTI P. PICASSO, Minotauromachia, 1935 J. POLLOCK, Pasiphaë, 1943 M.C. ESCHER, Relatività, 1953 «[ ] Correndo, usciro in un gran prato, e quello / avea nel mezzo un grande e ricco ostello. // Di vari marmi con suttil lavoro / edificato era il palazzo altiero. / Corse dentro alla porta messa d oro / con la donzella in braccio il cavalliero. / Dopo non molto giunse Brigliadoro, / che porta Orlando disdegnoso e fiero. / Orlando, come è dentro, gli occhi gira; / né più il guerrier, né la donzella mira. // Subito smonta, e fulminando passa / dove più dentro il bel tetto s alloggia: / corre di qua, corre di là, né lassa / che non vegga ogni camera, ogni loggia. / Poi che i segreti d ogni stanza bassa / ha cerco invan, su per le scale poggia; / e non men perde anco a cercar di sopra, / che perdessi di sotto, il tempo e l opra. // D oro e di seta i letti ornati vede: / nulla de muri appar né de pareti; / che quelle, e il suolo ove si mette il piede, / son da cortine ascose e da tapeti. / Di su di giù va il conte Orlando e riede, / né per questo può far gli occhi mai lieti / che riveggiano Angelica, o quel ladro / che n ha portato il bel viso leggiadro. // E mentre or quinci or quindi invano il passo / movea, pien di travaglio e di pensieri, / Ferraù, Brandimarte e il re Gradasso, / re Sacripante ed altri cavallieri / vi ritrovò ch andavano alto e basso, / né men facean di lui vani sentieri; / e si ramaricavan del malvagio / invisibil signor di quel palagio. // Tutti cercando il van, tutti gli dànno / colpa di furto alcun che lor fatt abbia: / del destrier che gli ha tolto, altri è in affanno; / ch abbia perduta altri la donna, arrabbia; / altri d altro l accusa: e così stanno, / che non si san partir di quella gabbia; / e vi son molti, a questo inganno presi, / stati le settimane intiere e i mesi.» Ludovico ARIOSTO, Orlando furioso, ed. 1532, Canto dodicesimo, Ottave 7-12 «Avevo percorso un labirinto, ma la nitida Città degl Immortali m impaurì e ripugnò. Un labirinto è un edificio costruito per confondere gli uomini; la sua architettura, ricca di simmetrie, è subordinata a tale fine. Nel palazzo che imperfettamente esplorai, l architettura mancava di ogni fine. Abbondavano il corridoio senza sbocco, l alta finestra irraggiungibile, la vistosa porta che s apriva su una cella o su un pozzo, le incredibili scale rovesciate, coi gradini e la balaustra all ingiù. Altre aereamente aderenti al fianco d un muro monumentale, morivano senza giungere ad alcun luogo, dopo due o tre giri, nelle tenebre superiori delle cupole. Ignoro se tutti gli esempi che ho enumerati siano letterali; so che per molti anni infestarono i miei incubi; non posso sapere ormai se un certo particolare è una trascrizione della realtà o delle forme che turbarono le mie notti.» Jorge Luis BORGES, L immortale, in L Aleph, Feltrinelli, Milano 1959 (ed. orig. El Aleph, 1949)

13 Pag. 3/6 Sessione ordinaria 2012 Prima prova scritta Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca «La gente che s incontra, se gli chiedi: Per Pentesilea? fanno un gesto intorno che non sai se voglia dire: Qui, oppure: Più in là, o: Tutt in giro, o ancora: Dalla parte opposta. La città, insisti a chiedere. Noi veniamo qui a lavorare tutte le mattine, ti rispondono alcuni, e altri: Noi torniamo qui a dormire. Ma la città dove si vive? chiedi. Dev essere, dicono, per lí, - e alcuni levano il braccio obliquamente verso una concrezione di poliedri opachi, all orizzonte, mentre altri indicano alle tue spalle lo spettro d altre cuspidi. Allora l ho oltrepassata senza accorgermene? No, prova a andare ancora avanti. Così prosegui, passando da una periferia all altra, e viene l ora di partire da Pentesilea. Chiedi la strada per uscire dalla città; ripercorri la sfilza dei sobborghi sparpagliati come un pigmento lattiginoso; viene notte; s illuminano le finestre ora più rade ora più dense. Se nascosta in qualche sacca o ruga di questo slabbrato circondario esista una Pentesilea riconoscibile e ricordabile da chi c è stato, oppure se Pentesilea è solo periferia di se stessa e ha il suo centro in ogni luogo, hai rinunciato a capirlo. La domanda che adesso comincia a rodere nella tua testa è più angosciosa: fuori da Pentesilea esiste un fuori? O per quanto ti allontani dalla città non fai che passare da un limbo all altro e non arrivi a uscirne?» Italo CALVINO, Le città invisibili, Einaudi, Torino 1972 «Ragioniamo, disse Guglielmo, Cinque stanze quadrangolari o vagamente trapezoidali, con una finestra ciascuna, che girano intorno a una stanza eptagonale senza finestre a cui sale la scala. Mi pare elementare. Siamo nel torrione orientale, ogni torrione dall esterno presenta cinque finestre e cinque lati. Il conto torna. La stanza vuota è proprio quella che guarda a oriente, nella stessa direzione del coro della chiesa, la luce del sole all alba illumina l altare, il che mi sembra giusto e pio. L unica idea astuta mi pare quella delle lastre di alabastro. Di giorno filtrano una bella luce, di notte non lasciano trasparire neppure i raggi lunari. Non è poi un gran labirinto. Ora vediamo dove portano le altre due porte della stanza eptagonale. Credo che ci orienteremo facilmente. Il mio maestro si sbagliava e i costruttori della biblioteca erano stati più abili di quanto credessimo. Non so bene spiegare cosa avvenne, ma come abbandonammo il torrione, l ordine delle stanze si fece più confuso. Alcune avevano due, altre tre porte. Tutte avevano una finestra, anche quelle che imboccavamo partendo da una stanza con finestra e pensando di andare verso l interno dell Edificio. Ciascuna aveva sempre lo stesso tipo di armadi e di tavoli, i volumi in bell ordine ammassati sembravano tutti uguali e non ci aiutavano certo a riconoscere il luogo con un colpo d occhio.» Umberto ECO, Il nome della rosa, Prima ed. riveduta e corretta, Bompiani, Milano 2012 (Prima ed. 1980) 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: I giovani e la crisi. DOCUMENTI «La crisi dell economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e finanziaria che da anni investe l Europa e l Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti, l occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo dell occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell Istat sull occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.» Mario SENSINI, Crolla l occupazione tra i 15 e i 35 anni, Corriere della Sera - 8/04/2012 «Giovani al centro della crisi. In Italia l 11,2% dei giovani di anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente al 3,4% e all 8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella dell imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di anni dichiara di voler mettere su un attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%).

14 Pag. 4/6 Sessione ordinaria 2012 Prima prova scritta Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca La mobilità che non c è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all estero per trovare lavoro.» 45 RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011 «Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D altra parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all attività lavorativa svolta è circa il 69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite per lo svolgimento dell attività lavorativa è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.» ISTAT Università e lavoro: orientarsi con la statistica - «Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. [ ] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po, i corsi di calligrafia. [ ] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. Il vostro tempo è limitato - disse l inventore dell ipod, l iphone e l ipad agli studenti di Stanford nel Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario.» Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, La Stampa - 6/10/ AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Bene individuale e bene comune. DOCUMENTI «Ora, le leggi devono essere giuste sia in rapporto al fine, essendo ordinate al bene comune, sia in rapporto all autore, non eccedendo il potere di chi le emana, sia in rapporto al loro tenore, imponendo ai sudditi dei pesi in ordine al bene comune secondo una proporzione di uguaglianza. Essendo infatti l uomo parte della società, tutto ciò che ciascuno possiede appartiene alla società: così come una parte in quanto tale appartiene al tutto. Per cui anche la natura sacrifica la parte per salvare il tutto. E così le leggi che ripartiscono gli oneri proporzionalmente sono giuste, obbligano in coscienza e sono leggi legittime.» S. TOMMASO D AQUINO ( ), La somma teologica, Edizioni Studio Domenicano, Bologna 1996 «Da quanto precede consegue che la volontà generale è sempre retta e tende sempre all utilità pubblica: ma non ne consegue che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la stessa rettitudine. Si vuol sempre il proprio bene, ma non sempre lo si vede: non si corrompe mai il popolo, ma spesso lo si inganna, ed allora soltanto egli sembra volere ciò che è male. V è spesso gran differenza fra la volontà di tutti e la volontà generale: questa non guarda che all interesse comune, l altra guarda all interesse privato e non è che una somma di volontà particolari [ ]. Ma quando si crean fazioni, associazioni parziali a spese della grande, la volontà di ciascuna di queste associazioni diventa generale rispetto ai suoi membri, e particolare rispetto allo Stato: si può dire allora che non ci sono più tanti votanti quanti uomini; ma solo quante associazioni. Le differenze diventano meno numerose, danno un risultato meno generale. [ ] Importa dunque, per aver veramente l espressione della volontà generale, che non vi siano società parziali nello Stato, e che ogni cittadino non pensi che colla sua testa. [ ] Finché parecchi uomini riuniti si considerano come un solo

15 Pag. 5/6 Sessione ordinaria 2012 Prima prova scritta Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca corpo, non hanno che una sola volontà, che si riferisce alla comune conservazione e al benessere generale. Allora tutte le forze motrici dello Stato sono vigorose e semplici, le sue massime chiare e luminose; non vi sono interessi imbrogliati, contraddittori; il bene comune si mostra da per tutto con evidenza, e non richiede che buon senso per essere scorto. La pace, l unione, l uguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.» Jean-Jacques ROUSSEAU, Del contratto sociale o principi del diritto politico, 1762, in Opere, Sansoni, Firenze 1972 «Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a sé soli e quindi restringono i propositi d avvenire alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro. [ ] Accanto agli uomini, i quali concepiscono la vita come godimento individuale, vi sono altri uomini, fortunatamente i più, i quali, mossi da sentimenti diversi, hanno l istinto della costruzione. [...] Il padre non risparmia per sé; ma spera di creare qualcosa che assicuri nell avvenire la vita della famiglia. Non sempre l effetto risponde alla speranza, ché i figli amano talvolta consumare quel che il padre ha cumulato [...]. Se mancano i figli, l uomo dotato dell istinto della perpetuità, costruisce perché un demone lo urge a gettare le fondamenta di qualcosa.» Luigi EINAUDI, Lezioni di politica sociale, Einaudi, Torino 1949 «La prima [acquisizione] è il superamento del tabù costituito dalla parola profitto, in pratica citata solo nella prima delle undici regole di sintesi, senza nessuna ulteriore sottolineatura di una sua importanza (tecnica, morale, religiosa) che ha occupato decenni di discussione. La seconda è il coraggio con cui si affronta la necessità di definire con semplicità il contenuto del termine bene comune. Mi è sembrata decisiva, al riguardo, l importanza attribuita ai benefici immateriali che danno all uomo un appagamento spirituale, come i sentimenti, la famiglia, l amicizia e la pace. Ciò rappresenta una innovazione che supera sia le antiche mura materialistiche del bene comune sia le più recenti tendenze a valorizzare la sua dimensione istituzionale, nazionale e anche internazionale. E la terza decisiva acquisizione è quella relativa alla centralità dell uomo come cuore pulsante del bene comune, una acquisizione almeno per me importante ed inattesa, perché richiama il fatto che noi non dobbiamo sentirci soggetti di domanda di un bene comune, che altri devono costruire, ma dobbiamo sentirci motore primario nella organizzazione e valorizzazione del bene comune, così come Nostro Signore è il motore del creato.» Giuseppe DE RITA, Presentazione di Le undici regole del Bene Comune, Marketing Sociale, AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia. DOCUMENTI «Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un autentica vita umana sulla terra.» Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed. originale 1979) «Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un patriota, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.» Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997 «È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l atomica. Non altrettanto ed è sempre così per le cose provvidenziali sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.» Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975

16 Pag. 6/6 Sessione ordinaria 2012 Prima prova scritta Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca «La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma [ ] è d obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. [ ] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-aids [ ]. Il mercato non è in grado di distribuire gli utili della conoscenza all 80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.» Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, l Unità, 7 luglio 2001 «La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.» Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007 TIPOLOGIA C - TEMA DI ORDINE STORICO «Il sottosegretario Josef Bühler, l uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò all idea che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento del numero di ebrei in Polonia, e propose quindi che questi trasferimenti fossero rinviati e che la soluzione finale iniziasse dal Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto. I funzionari del ministero degli esteri presentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi i desideri e le idee del loro dicastero in merito alla soluzione totale della questione ebraica in Europa, ma nessuno dette gran peso a quel documento. La cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei vari servizi civili non si limitavano ad esprimere pareri, ma avanzavano proposte concrete. La seduta non durò più di un ora, un ora e mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a cena una festicciola in famiglia per favorire i necessari contatti personali. Per Eichmann, che non si era mai trovato in mezzo a tanti grandi personaggi, fu un avvenimento memorabile; egli era di gran lunga inferiore, sia come grado che come posizione sociale, a tutti i presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune statistiche (piene di incredibili errori) per il discorso introduttivo di Heydrich bisognava uccidere undici milioni di ebrei, che non era cosa da poco e fu lui a stilare i verbali. In pratica funse da segretario, ed è per questo che, quando i grandi se ne furono andati, gli fu concesso di sedere accanto al caminetto in compagnia del suo capo Müller e di Heydrich, e fu la prima volta che vidi Heydrich fumare e bere. Non parlarono di affari, ma si godettero un po di riposo dopo tanto lavoro, soddisfattissimi e soprattutto Heydrich molto su di tono» (Hannah ARENDT, La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato). Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei pianificato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «Avevo vent anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» (Paul Nizan, Aden Arabia, 1931). Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni. Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

17 1. DATI GENERALI Docente Secco Stefano Materia Storia Classe 5 BI Anno scolastico: 2013/ SINTESI GENERALE DELLA CLASSE Vedere Relazione di Italiano 3. RISULTATI DI APPRENDIMENTO: 3.1 Competenze 1 Gli alunni sono in grado di individuare correlazioni tra la conoscenza storica generale e gli sviluppi scientifici e tecnologici. Sanno riconoscere le connessioni tra l evoluzione demografica, economica e sociale nel corso del tempo. 3.2 Conoscenze 2 Principali persistenze e trasformazioni tra la fine del secolo I e il secolo I in Italia, in Europa e nel mondo Radici storiche della Costituzione italiana 3.3 Abilità 3 La classe è in grado di analizzare le problematiche più significative del periodo considerato e di riconoscere i diversi sistemi economici e politici e il loro sviluppo storico. 4. UNITÀ DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE (Per un maggiore dettaglio vedi il programma allegato) U.D. Modulo - Percorso formativo approfondimento periodo ore Ripasso sui temi principali di fine Ottocento settembre 3 L età giolittiana ottobre 2 Le cause della prima guerra mondiale Ottobre 1 La prima guerra mondiale Novembre 3 La rivoluzione russa Novembre 1 La crisi del dopoguerra in Europa dicembre 2 Il dopoguerra in Italia e le origini del fascismo dicembre 2 Il regime fascista gennaio 2 Il 1929 gennaio 1 Il nazismo febbraio 1 Da Lenin a Stalin Febbraio 1 L Europa tra le due guerre. La guerra di Spagna febbraio 2 La politica economica e la politica estera dell Italia fascista marzo 2 La seconda guerra mondiale. L Italia nel conflitto marzo 3 Il secondo dopoguerra marzo 1 1 Si rimanda alle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (DPR 88, 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3) riportando i risultati di apprendimento espressi in termini di competenza scelti. 2 Si rimanda alle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (DPR 88, 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3) riportando le conoscenze che verranno effettivamente insegnate. 3 Si rimanda alle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (DPR 88, 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3) riportando le abilità che verranno effettivamente insegnate Nome file: STORIA relazione finale bi storia Pagina 1 di 3

18 La Costituzione aprile 1 L Italia dal 1948 atangentopoli Apr. mag. 2 La guerra fredda Apr. mag. 3 Verso l Unione Europea maggio 1 5. FORMATI DIDATTICI Lezioni frontali. Conversazioni guidate. 6. STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI 4 Testo adottato: Cartiglia, Storia e ricerca, vol. 3, Loescher 7. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA Nel corso del primo quadrimestre sono state effettuate due prove: una strutturata e una orale. Nel secondo una strutturata e almeno una orale. 8. GRIGLIE DI VALUTAZIONE 5 PROVE ORALI 1. Conoscenze nulle 2. Conoscenze quasi nulle 3. Contenuti molto scarsi, esposizione scorretta 4. Conoscenza scarsa, esposizione non strutturata 5. Conoscenza insufficiente degli argomenti richiesti ed esposizione imprecisa sul piano lessicale e grammaticale 6. Conoscenze essenziali degli argomenti, esposizione semplice con qualche imprecisione 7. Buona conoscenza degli argomenti esposti in modo non sempre ordinato 8. Capacità di collegare gli argomenti richiesti riferiti con ordine, utilizzando un lessico appropriato 9. Capacità di operare collegamenti significativi 10. Esposizione articolata e arricchita da approfondimenti personali, precisa nella struttura e nel lessico Per ogni prova strutturata sono state adottate griglie apposite. 9. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Vedere Relazione di Italiano. Data di compilazione: 05/05/2014 Il Docente 4 Testi adottati, risorse Internet, prodotti multimediali, laboratori, LIM, altro tipo di materiale didattico. 5 Per prove scritte e/o orali e/o grafiche e/o pratiche. Nome file: STORIA relazione finale bi storia Pagina 2 di 3

19 PROGRAMMA SVOLTO a.s. 2013/20143 STORIA Unità 2 Il mondo alla vigilia della crisi degli equilibri Unità 3 L Italia durante l età giolittiana Unità 4 La seconda rivoluzione industriale Unità 5 La prima guerra mondiale Unità 6 La rivoluzione russa Unità 7 La crisi del dopoguerra in Europa Unità 8 L'Italia: il primo dopoguerra e le origini del fascismo Unità 9 par.1 Gli Stati Uniti: dopoguerra, crisi del 1929, New Deal Unità 10 Il fascismo Unità 11 Il nazismo Unità 12 Lo stato totalitario sovietico da Lenin a Stalin Unità 13 L'Europa tra le due guerre Unità 15 La seconda guerra mondiale Unità 16 par. 1-5 Il secondo dopoguerra Unità 17 par. 5 L'Italia negli anni del centrismo Unità 18 Unione Sovietica, Est Europa, Cuba Unità 19 par. 1-3 Verso la coesistenza Unità 20 Sintesi Unità 21 par. 3-5 L'Europa occidentale: verso l'integrazione Unità 22 par. 1-5 L'Italia dal centro-sinistra a Tangentopoli Nome file: STORIA relazione finale bi storia Pagina 3 di 3

20 DATI GENERALI Docente Materia Tania de Iorio Inglese Classi 5 BI Anno scolastico: 2013/ SINTESI GENERALE DELLA CLASSE La classe ha sempre dimostrato un discreto interesse nei confronti della materia partecipando al dialogo educativo. Nel complesso gli studenti hanno raggiunto un livello di preparazione soddisfacente anche se nessuno ha raggiunto livelli di eccellenza. Il comportamento è stato generalmente corretto creando una piacevole relazione tra il docente e la classe stessa. 2.RISULTATI DI APPRENDIMENTO: 2.1Competenze 1 Comprendere in maniera globale o analitica testi orali; Sostenere semplici conversazioni adeguate al testo e alla situazione comunicativa; Comprendere testi scritti di varia natura; Trasporre in lingua italiana testi scritti; Rispondere per iscritto a domande relative a testi scritti; Rispondere oralmente a domande relative a testi scritti. 2.2Conoscenze 2 Le nozioni linguistiche e le strutture morfosintattiche di livello B2; La terminologia specifica e le principali informazioni contenute nelle letture svolte; 2.3Abilità 3 Ricavare le informazioni specifiche da un testo (scanning); Comprendere le principali informazioni specifiche ed effettuare inferenze; Rispondere a domande sugli argomenti trattati; Utilizzare autonomamente le conoscenze e le competenze e rielaborarle in situazioni nuove; 1 Si rimanda alle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (DPR 88, 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3) riportando i risultati di apprendimento espressi in termini di competenza scelti. 2 Si rimanda alle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (DPR 88, 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3) riportando le conoscenze che verranno effettivamente insegnate. 3 Si rimanda alle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (DPR 88, 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3) riportando le abilità che verranno effettivamente insegnate Nome file: INGLESE relazione finale BI.odt Pagina 1 di 4

21 3.UNITÀ DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE (Per un maggiore dettaglio vedi il programma allegato) U.D. Modulo - Percorso formativo approfondimento periodo ore Canada, Australia and New Zealand Sett. Ott. 19 Nov. World War I; Prosperity and social change; Henry Ford; Prohibition; The St Valentine's day massacre; The Untouchables. The Wall Street Crash and the Great Depression; President Roosevelt and the New Deal; World War II Technology, health and safety; How they keep us under control; What is a telecoms system? Cables; Cellular telephones; Use a touch screen. The Affluent Society; The Beat Generation; the Cold War; Mc Carthyism; John F. Kennedy; The Bay of Pigs and the Cuban Missile Crisis. Nov. Dic. Ge Ore preventivate (33 x n ore settimanale) Totale or e 90 Moduli del programma preventivo non trattati Ore necessarie per il completamento (in totale) 4.FORMATI DIDATTICI Prevalentemente lezioni frontali e riflessioni guidate sull uso della lingua. 5.STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI 4 E' stato utilizzato il libro di testo New Surfing The World integrato da fotocopie. Gli approfondimenti sono stati effettuati in laboratorio per mezzo della LIM e di Internet TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA Sono state svolte le seguenti prove di verifica: 4 Testi adottati, risorse Internet, prodotti multimediali, laboratori, LIM, altro tipo di materiale didattico. Nome file: INGLESE relazione finale BI.odt Pagina 2 di 4

22 conversazione o esposizione degli argomenti trattati per le verifiche orali; simulazioni della 3 prova(vedi D.M.390, Art.3,comm a 1, tipologia B ) valide come verifiche scritte. 7.1Prove per competenze previste (tipologia, tempistica, metodo di valutazione,) 8.GRIGLIE DI VALUTAZIONE 5 Per le prove scritte: Conoscenza argomento : 6/15 Apporto personale: 3/15 Correttezza grammaticale: 6/15 Per le prove orali sono stati presi in considerazione i seguenti indicatori: conoscenza dei contenuti: 6/15 pronuncia e scioltezza espositiva:3/15; correttezza morfo-sintattica:6/15 9.ATTIVITÀ DI RECUPERO, SOSTEGNO, APPROFONDIMENTO 10.RAPPORTI CON LE FAMIGLIE I rapporti con le famiglie sono stati curati sia durante l ora di ricevimento settimanale sia durante il ricevimento collegiale. Data di compilazione: 05/05/14 Tania de Iorio Il docente 5 Per prove scritte e/o orali e/o grafiche e/o pratiche. Nome file: INGLESE relazione finale BI.odt Pagina 3 di 4

23 PROGRAMMA SVOLTO a.s. 2013/20143 Dal libro di testo New Surfing the World ed. Zanichelli integrato da fotocopie: Modulo 1:Canada, Australia and New Zealand. Modulo 2:World War One; Henry Ford; Prosperity and Social Change; Prohibition; the St Valentine's Day Massacre; the Untouchables. Modulo 3:The Wall Street Crash and the Great Depression; President Roosevelt and the New Deal; World War II Modulo 4: Technology, health and safety; How they keep us under control; What is a telecoms system? Cables; Cellular telephones; Use a touch screen. Modulo 5:The Fifties; the Affluent society; the Beat Generation; the Cold War; Mc Carthyism; John F. Kennedy; the Cuban Crises; I rappresentanti di classe Lorenzini Francesco Gerardi Giuseppe La docente Tania de Iorio Nome file: INGLESE relazione finale BI.odt Pagina 4 di 4

24 Terza prova d'esame simulata Inglese 1) Write about three aspects of Canada you think are interesting. 2) Explain the American attitude towards both the World Wars and what pushed the USA to join them. 3) What were the social and safety measures taken by the UK government during WWII? Griglia: Contenuto:.../6 Lessico e grammatica:.../6 Apporto personale:.../3 TOT.:.../15

25 Terza prova d'esame simulata Inglese 1) What were the effects of the Wall Street Crash and what recovered the situation in the USA in the 1930s'? 2) Describe the social and economic situation in the USA in the so-called Roaring Twenties. 3) What were the negative aspects of Prohibition in the American society in the Twenties? Griglia: Contenuto:.../6 Lessico e grammatica:.../6 Apporto personale:.../3 TOT.:.../15

26 ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO "G. Chilesotti" Esame di Stato A.S. 2013/2014 Terza prova: Tipologia B Classe 5 BI COGNOME E NOME Griglia di valutazione di inglese INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO Conoscenza dei contenuti Competenza grammaticale, sintattica e lessicale Rielaborazione e organizzazione logica dei contenuti Scarso Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo Scarso Incomprensibile Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo Scarso Insufficiente Sufficiente Buono TOTALE /15 I COMMISSARI

27 1. DATI GENERALI Docente Palsano Gianfranca ITP Cuoghi Marco Materia Matematica generale applicata Classi VBI Anno scolastico: 2013/ SINTESI GENERALE DELLA CLASSE La classe di 22 alunni ha seguito con impegno e interesse il programma svolto.la preparazione alla fine dell anno scolastico è mediamente buona, per alcuni è ottima. Pochi allievi sono in difficoltà su alcune parti del programma. 3. RISULTATI DI APPRENDIMENTO: 3.1 Competenze 1 La classe sa usare in maniera diversificata le conoscenze matematiche acquisite nel corso del triennio. Alcuni alunni sanno risolvere problemi e quesiti in modo sicuro usando una simbologia appropriata, altri sono meno autonomi e necessitano di esempi-guida. Pochi ragazzi hanno competenze frammentarie. 3.2 Conoscenze 2 La classe mediamente sa rappresentare, leggere ed interpretare i grafici di funzioni fondamentali. Conosce le proprietà delle trasformate di Laplace, le proprietà delle serie di potenze e gli sviluppi in serie di Mac-Laurin di sin(x), cos(x), exp(x), ln(x+1), arctan(x). Sa risolvere alcuni tipi di equazioni differenziali del 1 e del 2 ordine. 3.3 Abilità 3 Alcuni allievi possiedono ottime capacità e buon metodo di analisi dei problemi, una parte degli allievi ha bisogno di essere guidata e difetta nell'analisi e nella rielaborazione personale. 1 Si rimanda alle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (DPR 88, 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3) riportando i risultati di apprendimento espressi in termini di competenza scelti. 2 Si rimanda alle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (DPR 88, 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3) riportando le conoscenze che verranno effettivamente insegnate. 3 Si rimanda alle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (DPR 88, 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3) riportando le abilità che verranno effettivamente insegnate Nome file: relazione finale VBI-2014.docx Pagina 1 di 4 Via dei Tigli n Thiene (VI ) Codice scuola. VITF06000A

28 4. UNITÀ DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE (Per un maggiore dettaglio vedi il programma allegato) U.D. Modulo - Percorso formativo approfondimento periodo prev. effett. 1. Integrali - Integrali impropri Settembre Trasformate di Laplace Ottobre- Novembre Equazioni differenziali risolvibili con Laplace Dicembre Equazioni differenziali a variabili separabili e lineari Gennaio- Febb Serie numeriche, serie di potenze, serie di Mac-Laurin Marzo-Aprile Serie di potenze, serie di Mac-Laurin Aprile-Maggio Laboratorio Matrici e operazioni- determinante Novembre-Gen Laboratorio Stesura del modulo relativo al metodo del pivot Maggio 4 4 Ore preventivate (33 x n ore settimanale) Totale ore Moduli del programma preventivo non trattati Ore necessarie per il completamento (in totale) Laboratorio Stesura del modulo relativo al metodo del pivot 4 5. FORMATI DIDATTICI L'attività didattica in classe si è svolta con lezioni frontali e con il coinvolgimento continuo degli allievi, stimolando discussioni sia su proposte del docente sia su interrogativi degli alunni. 6. STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI 4 Uso del libro di testo Tomo E " Autori: Re Fraschini- Grazzi Casa Ed. Atlas Uso di appunti e fotocopie di esercizi Uso del software Mathematica in laboratorio. 7. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA 1. Prove scritte con quesiti a risposta aperta 2. Interrogazioni orali 3. Realizzazione di moduli con uso del software Mathematica 8. GRIGLIE DI VALUTAZIONE 5 1. Conoscenza dei contenuti 40% 2. Correttezza esecutiva e ordine 40% 3. Capacità di rielaborazione 20% 4 Testi adottati, risorse Internet, prodotti multimediali, laboratori, LIM, altro tipo di materiale didattico. 5 Per prove scritte e/o orali e/o grafiche e/o pratiche. Nome file: relazione finale VBI-2014.docx Pagina 2 di 4 Via dei Tigli n Thiene (VI ) Codice scuola. VITF06000A

29 9. ATTIVITÀ DI RECUPERO, SOSTEGNO, APPROFONDIMENTO L attività di recupero e sostegno si è svolta in itinere 10. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Buoni i rapporti con le famiglie Data di compilazione: 6 maggio 2014 I docenti Nome file: relazione finale VBI-2014.docx Pagina 3 di 4 Via dei Tigli n Thiene (VI ) Codice scuola. VITF06000A

30 PROGRAMMA DI MATEMATICA SVOLTO a.s. 2013/20143 CLASSE V B informatica Unità 1: Integrali 1. Definizione di integrale indefinito. Integrali indefiniti immediati. 2. Integrazione per sostituzione e per parti. 3. Integrazione di funzioni razionali fratte. 4. Integrale definito. 5. Integrali impropri su intervalli illimitati. Unità 2: Trasformata di Laplace 1. Definizione di Trasformata di Laplace. 2. Funzione di Dirac e di Heaviside. 3. Teoremi relativi alle Trasformate di Laplace. 4. Trasformate e antitrasformate di funzioni. 5. Antitrasformate di funzioni razionali fratte. Unità 3: Equazioni differenziali 1. Equazioni differenziali a condizioni iniziali note risolvibili con Laplace. 2. Equazioni differenziali del I ordine a variabili separabili. 2. Equazioni differenziali lineari del I e II ordine a coefficienti costanti. Unità 4: Serie numeriche e serie di funzioni 1. Serie aritmetica e geometrica 2. Serie di Mengoli e serie telescopiche 3. Criteri di convergenza per le serie a termini positivi: criterio del rapporto, critero dell integrale, criteri del confronto I e II. 4. Serie armonica e armonica generalizzata 5. Serie a termini di segno alterno e criterio di Leibniz.Convergenza assoluta. 6. Serie di potenze e dominio di convergenza 7. Integrazione e derivazione per serie. Serie logaritmica e serie ciclometrica 8. Serie di Taylor e di Mac-Laurin e condizione sufficiente di sviluppabilità 9. Sviluppo in serie di Mac-Laurin di e x, sin x, cos x. Calcolo di limiti e integrali con l'utilizzo delle serie (applicazioni semplici). LABORATORIO DI MATEMATICA. 1) Stesura di un modulo con il programma Mathematica per il calcolo del determinante di una matrice e del prodotto tra matrici. Gli insegnanti I rappresentanti degli alunni Nome file: relazione finale VBI-2014.docx Pagina 4 di 4 Via dei Tigli n Thiene (VI ) Codice scuola. VITF06000A

31 ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO "G. Chilesotti" A.S. 2012/2013 Classe 5A-B Informatica 24 marzo 2014 Terza prova: Tipologia B (quesiti a risposta singola) Tempo a disposizione: 180 minuti Materie: Elettronica - Matematica generale applicata Informatica - Inglese COGNOME E NOME MATEMATICA 1. Risolvi l equazione differenziale y" ( t) + 2y' ( t) + y( t) = 2e t con le condizioni inziali y( 0) = 0! y' ( 0) = 1. Disegna il grafico.

32 ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO "G. Chilesotti" A.S. 2012/2013 Classe 5A-B Informatica 24 marzo 2014 Terza prova: Tipologia B (quesiti a risposta singola) Tempo a disposizione: 180 minuti Materie: Elettronica - Matematica generale applicata Informatica - Inglese COGNOME E NOME 2. Calcola l'integrale generale dell'equazione differenziale y' ( x) = 2xy x 2!1. calcola quindi l integrale particolare passante per il punto P( 0, 2). 3-. Calcola l integrale improprio +! " x $ # e dx. x 1

33 ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO "G. Chilesotti" A.S. 2012/2013 Classe 5A-B Informatica 8 maggio 2014 Terza prova: Tipologia B (quesiti a risposta singola) Tempo a disposizione: 180 minuti Materie: Elettronica - Matematica generale applicata Informatica - Inglese COGNOME E NOME MATEMATICA 1. Risolvi l equazione differenziale y'' ( x) + y' ( x)! 2y =3e x con le condizioni inziali y( 0) =0! y' ( 0) = 1. Disegna il grafico della funzione soluzione.

34 ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO "G. Chilesotti" A.S. 2012/2013 Classe 5A-B Informatica 8 maggio 2014 Terza prova: Tipologia B (quesiti a risposta singola) Tempo a disposizione: 180 minuti Materie: Elettronica - Matematica generale applicata Informatica - Inglese COGNOME E NOME 2. Utilizza il criterio dell'integrale per determinare il carattere della serie +! n ". n=1 e n +" ( x!1) n 3-. Calcola l intervallo di convergenza della serie di potenze #. 2 n n 2 n=1

35 ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO "G. Chilesotti" A.S. 2012/2013 Classe 5A-B Informatica 8 maggio 2014 Terza prova: Tipologia B (quesiti a risposta singola) Tempo a disposizione: 180 minuti Materie: Elettronica - Matematica generale applicata Informatica - Inglese COGNOME E NOME

36 Esame di stato 2013/2014 Griglia di valutazione: terza prova (MATEMATICA generale applicata) Candidato: Classe: DESCRITTORI Gravemente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo Peso INDICATORI insufficiente Comprensione del testo 6/15 Conoscenza degli argomenti 6/15 Correttezza formale e precisione Ordine 2/15 1/15 Punteggio:

37 ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO G. Chilesotti Elettronica ed Elettrotecnica Informatica e Telecomunicazioni Trasporti e Logistica Via dei Tigli n Thiene (VI)Codice scuola. VITF06000A - Codice fiscale itis@chilesotti.it - internet RELAZIONE FINALE 1. DATI GENERALI Docente Todesco Flavio e Carotta Daniele Materia Sistemi di elaborazione e trasmissione dell informazione Classi 5Bi Anno scolastico: 2013/ SINTESI GENERALE DELLA CLASSE Ad inizio AS la classe presentava una preparazione mediamente insufficiente rispetto agli obiettivi del corso. Nel corso del 1 Q si è cercato di recuperare le conoscenze non acquisite nella frequenza della classe 4 : il tale ottica, pur con le debite eccezioni, il comportamento della classe è stato lodevole. Durante l AS l attenzione, l impegno è stato mediamente discreto anche se per alcuni quasi esclusivamente orientato alle prove in classe; i risultati sono stati mediamente sufficienti. Nel 2 quadrimestre, dopo la definizione delle materie d esame, il corso è stato sviluppato nell ottica della preparazione alla 2.a prova scritta. In merito alle attività di specializzazione organizzate come corsi pomeridiani (4) per complessive 30 ore, la partecipazione è stata buona. 3. RISULTATI DI APPRENDIMENTO Conoscenze (IL SAPERE) Architetture e terminologia del complesso mondo delle reti di computer Analisi, progettazione e documentazione della rete LAN/WAN di un organizzazione Elementi sui principali software usati in ambito LAN/WAN Elementi di sicurezza delle reti e delle operazioni sulle reti Soluzioni CLIENT/SERVER per lo scambio di dati fra applicazioni Competenze (IL SAPER FARE) installare un sistema operativo di rete (Windows 200x server) configurare una rete LAN Windows (paritetica o basata su server) analizzare le caratteristiche di una rete installata, le specifiche di una offerta ed i riferimenti alle normative contenuti nella documentazione di progetto/installazione e/o nelle stesse offerte interpretare testi commerciali che trattano problemi e prodotti inerenti reti di computer progettare e realizzare piccole applicazioni CLIENT/SERVER in reti di computer (protocollo TCP/IP) configurare ed usare le principali applicazioni di rete presenti sul mercato (http server, mail server, firewall, proxy) Capacità (IL SAPER ESSERE) Essere figura di riferimento in azienda per le problematiche di comunicazione fra computer Essere in grado di individuare e configurare i principali strumenti usati nella gestione di una rete aziendale Essere in grado di analizzare LAN/WAN e progettare/realizzare una LAN Via dei Tigli n Thiene (VI)Codice scuola. VITF06000A - Codice fiscale itis@chilesotti.it - internet

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