ALBERGHIERO BROLO NEWS: il giornalino scolastico della nostra scuola

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1 Editoriale Gemellaggio. Poliziotti per un giorno. Questo giornale nasce all interno del progetto PON (Programma Operativo Nazionale) Italiano 2 proposto dall Istituto per i Servizi Alberghieri e Ristorativi Merendino di Brolo e finanziato dai fondi strutturali europei al fine di migliorare e potenziare le competenze degli alunni in riferimento al quadro di sviluppo europeo. L intento di questo interessante progetto è stato un educazione progressiva alla comunicazione in lingua scritta. La lettura e la ricerca di documenti hanno offerto agli allievi la possibilità di analizzare i testi, scomporli, interrogarli per impararne il linguaggio e comprenderne i significati. La produzione degli articoli, interamente realizzata dai ragazzi, è stata intesa come allenamento a comunicare usando i diversi linguaggi al fine di accrescere la coscienza critica sui diversi mezzi e sulla loro gestione. I docenti esperti, la prof.ssa Daniela Cappalonga e il prof. Calogero Bontempo, validamente supportati dai tutor Antonio Schimmenti e Salvatore Schepis, docenti interni all Istituto, si sono proposti l obiettivo di promuovere tra i ragazzi il piacere della lettura e della scrittura, consolidando il metodo della ricerca e stimolandoli a raccogliere, analizzare e valutare le informazioni. Questa attività ha favorito, inoltre, lo sviluppo della creatività e della capacità di riflessione. Gli alunni stessi hanno scelto i temi e gli argomenti da trattare in questo giornale secondo i loro gusti ed interessi, realizzando un prodotto che si può considerare interamente loro. Complimenti vanno ai ragazzi per l impegno dimostrato durante il percorso. Un ringraziamento particolare è rivolto dai docenti E- sperti Esterni al Dirigente Scolastico, prof.ssa Letteria Leonardi, ed al personale della scuola per la disponibilità e la professionalità dimostrate. Daniela Cappalonga Anno1, Numero 0 Maggio 2014 Sommario: Editoriale 1 La crisi economica 2 Possiamo fidarci di quello che mangiamo? L istituto organizza una conferenza sul tema della celiachia Cos è la celiachia Cronaca e attualità locali Hobby, sport e tempo libero Tradizioni e turismo Redazione 11 1

2 LA CRISI ECONOMICA E IL SUO IMPATTO SUI GIOVANI Negli ultimi anni in Italia il problema crisi si è fatto sentire in maniera sempre più forte e condizionante. Le aziende chiudono e le famiglie crollano. Il governo italiano si è più volte riunito per tentare di risolvere o almeno attenuare il problema, introducendo nuove politiche economiche al fine di porre fine a questo dramma che ormai da tempo perseguita e affligge il nostro paese. È stato Letta il primo ad esporre nuove idee per un Italia migliore che non abbia una percentuale di morti e rapinatori superiore rispetto agli anni passati. Sono decine le persone che, trovatesi in condizioni economiche molto precarie, hanno deciso di mettere fine alla loro vita con il suicidio. Ed è così che, dopo tanto tempo, anche loro, gli uomini miliardari e con le auto blu, si fanno un esame di coscienza per riuscire a capire che l Italia è finita in un profondo abisso. La tv nazionale ha intervistato tanti dipendenti e liberi professionisti che da anni mandavano avanti le loro famiglie grazie alla collaborazione lavorativa con le aziende. Significativo è il caso degli operai della Fiat, molti dei quali sono stati licenziati o messi in cassa integrazione a causa della crisi dell azienda. Uno di loro ha dichiarato: «Mandavo avanti una famiglia da trent anni con tranquillità, mentre adesso mi ritrovo licenziato a causa della chiusura dell azienda e cerco lavoro leggendo annunci attaccati in bacheca nei vari locali del mio paese. Cerco di mandare avanti la mia famiglia svolgendo delle piccole mansioni giornalmente o saltuariamente». Quello della crisi è un problema che tocca molto da vicino noi giovani. Nel momento in cui dovremmo iniziare a pensare al nostro futuro e alla ricerca di un lavoro, ci ritroviamo in una realtà piena di ostacoli. La disoccupazione provoca angoscia, frustrazione ed emarginazione perché la società tende ad accantonare chi non ha un lavoro e lo considera uno sconfitto. La stessa persona disoccupata si sente un vinto perché il lavoro è una cosa che ci fa sentire fieri, il non averlo è un offesa alla nostra dignità. In passato la media della disoccupazione italiana era del 12% con punte del 30%, nel 2012 essa ha toccato il 40%. Il problema, anche se colpisce tutte le generazioni di persone, è più allarmante verso chi deve iniziare a fare la sua prima esperienza lavorativa. Il giovane che deve acquistare l auto o la casa o che vorrebbe pensare a costruirsi una famiglia, non può farlo perché non riesce a trovare o a mantenere un lavoro stabile. Molti ragazzi pensano che non riusciranno mai a raggiungere i loro scopi lavorando onestamente e così, come conseguenza alla disoccupazione, ci si ritrova di fronte ad un aumento della criminalità. Rosy Caruso, Maria Carmela Longo e Monica Dorata I CAMBIAMENTI DELLE GENERAZIONI E IL LORO IM- PATTO SUI GIOVANI La gioventù di oggi è come la gioventù di ieri. Cambia la tecnologia, ma chi dice che la gioventù di oggi non sia più quella di una volta? Oggi, o si parla di invidia o di ignoranza. Ci sono programmi televisivi inappropriati per alcune fasce d età, quindi non si ha più la mentalità di quel tempo, quando invece i maestri della vita erano i soli genitori che istruivano i propri figli già da piccoli a capire il vero valore dell educazione, che oggi è andato perso, e dove non esisteva un periodo di transizione come oggi, dove esiste la scuola esclusivamente per la teoria e poi immediatamente un lavoro pratico, facendo così subito un salto nel mondo del lavoro senza sapere il significato di cosa si andrà a fare. Per gli adolescenti questo è controproducente, perché in questo momento i ragazzi soffrono di momenti di crisi interiore, arrivano al punto di non sapere più cosa fare, perché si sentono abbandonati dalle strutture che oggi lo Stato non mette più a disposizione. Molte volte si cade così nella depressione, nell uso dell alcool e nell uso delle sostanza stupefacenti, finendo in una cattiva strada, dalla quale poi sarà difficile uscire, quindi è anche opportuna e fondamentale la presenza di una figura che possa aiutare chi è in difficoltà, come per esempio il sacerdote o magari qualche capo di un gruppo. Le generazioni di oggi sono il risultato del capitalismo e della nostra società. Da quando è nata la società del consumismo tutto ruota intorno al denaro e non ci si rende più conto dei valori dei giovani e dei sacrifici che le persone son costrette a fare per guadagnarsi l indispensabile per vivere. Si rischia di diventare schiavi di questo sistema, per non essere messi da parte dai propri coetanei. Per esempio, dobbiamo essere sempre a parità nel modo di vestire e nella tecnologia, quindi siamo spinti a non essere se stessi. Secondo il nostro parere sarebbe opportuno migliorare la mentalità dei giovani di oggi. Ognuno di noi dovrebbe seguire la propria mentalità, non facendosi trasportare dalle cattiverie e saper scegliere la strada giusta. Sharon Cottone e Valeria Sgrò 2

3 ALBERGHIERO BROLO NEWS: il POSSIAMO FIDARCI DI QUELLO CHE MANGIAMO? Ci sono cibi utili alla nostra salute ed altri nocivi. Impariamo a distinguerli. Come dice il proverbio, una mela al giorno toglie il medico di torno. Secondo l OMS circa 1/3 delle malattie cardiovascolari e dei tumori possono essere evitati grazie ad una equilibrata e sana alimentazione. L organismo umano ha bisogno di tutti i tipi di nutrienti per funzionare correttamente. Gli e- sperti suggeriscono che una sana alimentazione sia costituita per non più del 25% di calorie totali da grassi, per il 50% da carboidrati (con alto contenuto di fibre) e per il 25% da proteine, specialmente di origine vegetale. Il colesterolo alimentare dovrebbe essere meno di 300 mg/giorno; la quantità di sale, incluso quello contenuto nei cibi conservati, dovrebbe essere inferiore a 5 g al giorno. I cereali (grano, mais, avena, orzo, farro e gli alimenti da loro derivati, come pane, pasta e riso) apportano all organismo carboidrati, che rappresentano la fonte energetica principale dell organismo. Frutta e ortaggi sono una fonte importantissima di fibre, un elemento essenziale nel processo digestivo. Le fibre favoriscono il corretto transito degli alimenti nell intestino e contribuiscono a regolare l assorbimento del colesterolo. Un adeguato apporto di fibra contribuisce a prevenire stitichezza, sovrappeso e obesità, le malattie cardiovascolari, il diabete e altre malattie del metabolismo, i tumori del colon retto. È consigliato mangiare frutta e verdura in abbondanza, almeno grammi al giorno: secondo un recente studio inglese, consumare 7 grammi di fibra vegetale riduce del 7% la probabilità di essere colpiti da un ictus. Secondo gli studi scientifici tra i cibi anti-ictus vi sono pomodori e meloni. Carne, pesce, uova e legumi hanno la funzione principale di fornire proteine. Queste molecole partecipano alla costruzione delle diverse componenti del corpo, favoriscono le reazioni chimiche che avvengono nell organismo, trasportano le sostanze nel sangue, forniscono energia di riserva, aiutano l'assorbimento di alcune vitamine e di alcuni antiossidanti. Un insufficiente apporto di proteine può compromettere queste funzioni (per esempio si può perdere massa muscolare), ma un eccesso è altrettanto nocivo: le proteine di troppo vengono infatti trasformate in depositi di grasso e le scorie di questa trasformazione diventano sostanze che possono danneggiare fegato e reni; un consumo eccessivo favorisce la comparsa di obesità, malattie cardiovascolari e tumori. Latte e derivati sono alimenti ricchi soprattutto di calcio, un minerale essenziale nella costruzione delle ossa. Un assunzione insufficiente negli adulti può favorire la comparsa di osteoporosi, mentre nei bambini può dar luogo ad uno sviluppo non corretto dello scheletro. Infine, non bisogna dimenticare la funzione fondamentale dell acqua. Circa il 70% dell organismo umano è composto di acqua. Essa è indispensabile per lo svolgimento di tutti i processi fisiologici e delle reazioni biochimiche che avvengono nel corpo, svolge un ruolo essenziale nella digestione, nell assorbimento, nel trasporto e nell impiego dei nutrienti, è il mezzo principale attraverso cui vengono eliminate le sostanze di scarto dei processi biologici. Andrea Maenza GIOVANI ITALIANI IN FUGA. LA CAUSA E LA MANCANZA DI LAVORO E DELLA PROSPETTIVA DI UNA NUOVA VITA Molte persone negli ultimi anni stanno lasciando stabilmente l Italia. Si tratta sia di giovani con alto grado di istruzione e capacità professionale, perché non trovano alcunché che li possa soddisfare (economicamente e lavorativamente), sia di giovani senza alcuna qualificazione professionale. Ma questi giovani decidono di andarsene perché preferiscono fare esperienze di vita fuori d Italia e non rimane disoccupati e con la mancanza di prospettive nel loro paese hanno cominciato a guardare oltre confine per la loro realizzazione. Per fare questo sono disposti ad imparare una nuova lingua,adattandosi a lavori di bassa manovalanza, ma in un contesto di novità,conoscendo altre persone, costumi e usanze diverse da quelle di casa: esperienze che forse valgono molto di più di studi non fatti (spesso inutili e poco produttivi alla persona). L'aumento dei laureati ha creato una situazione tale che spesso, al termine dei corsi di studi, è difficile trovare un'occupazione in linea con il titolo conseguito. Seppure con differenza minima tra i corsi lunghi e quelli brevi, che vedono il primo tipo in leggero vantaggio rispetto al secondo, solo circa il 55% dei laureati riesce a trovare occupazione nell'ambito del titolo conseguito. Tale dato è evidente sintesi di quanto precedentemente esposto: oltre alla crisi occupazionale, subentrano motivazioni soggettive quali la mancanza di volontà di trasferirsi altrove o, addirittura, l'assenza di stimoli personali per la ricerca di un'occupazione. In un momento così particolare, probabilmente la pianificazione della vita scolastica, dei futuri giovani lavoratori, in funzione dell'ambito lavorativo che apparentemente offre più opportunità, dovrebbe essere rivalutata e indirizzata nel pieno rispetto delle proprie passioni, ambizioni o aspettative. Le destinazioni geografiche di tutti questi giovani che espatriano sono i paesi economicamente emergenti (in primis l Australia, ma anche il Brasile). Poi anche il Nord America, l Estremo Oriente e l Europa del Nord. Maria Carmela Longo 3

4 L ISTITUTO ORGANIZZA UNA CONFERENZA PER SENSIBILIZZARE L OPINIONE PUBBLICA SULLA CELIACHIA Il 15 aprile 2014 nell Istituto alberghiero di Brolo si è svolta un interessante manifestazione sul tema della celiachia. Il convegno ha avuto inizio alle ore con la presentazione dell iniziativa da parte del dirigente scolastico Lilia Leonardi. La preside si è presentata ai suoi ospiti in una doppia veste, sia quella di dirigente, sia quella di persona direttamente coinvolta in questo disturbo, ed ha sottolineato quanto sia importante non sottovalutare la presenza del glutine soprattutto nel settore della ristorazione. Ad intervenire poi sull argomento è stato il Dott. Leone Fabio, presidente A.I.C della regione Sicilia. Egli si occupa principalmente dei prodotti senza glutine e il suo interesse per l argomento è nato da un esigenza di carattere personale, in quanto la figlia è affetta da tale patologia. Dopo l intervento di due nostri docenti, il Prof. Antonio Schimmenti, insegnante di Cucina, e il Prof. Santo Morreale, insegnante di Sala e bar, il presidente dell associazione e la preside hanno provveduto alla consegna degli attestati di partecipazione, di opuscoli e grembiuli ai ragazzi di Cucina e Sala bar. Sono stati gli stessi ragazzi partecipanti a questi progetti Pon a realizzare un buffet solo ed esclusivamente con alimenti per celiaci. I ragazzi di sala bar hanno preparato dei cocktail e dei piatti al flambé che l associazione e la preside hanno potuto degustare. La conferenza si è conclusa con alcune interviste da parte del telegiornale Antenna del Mediterraneo, andate in onda quella sera stessa. Monica Dorata, Valeria Sgrò, Francesca Maenza e Sharon Cottone LA CELIACHIA Ai giorni nostri sono molte le persone che soffrono del disturbo scientificamente chiamato Celiachia. Il termine celiaco indica l individuo che non può fare uso di tutti gli alimenti che contengono una sostanza chiamata glutine. Quest ultimo è una proteina contenuta nel grano, nell orzo e nella segale. Esso si trova principalmente negli alimenti ed è ricco in prolina ed in glutammina, ma è presente anche nei prodotti comuni come farmaci, integratori, burro cacao. Quando le persone affette da questo disturbo assumono alimenti o usano prodotti contenenti glutine, il loro sistema immunitario reagisce principalmente nei vasi intestinali, danneggiandoli e distruggendoli. La celiachia in genere si trasmette saltando una generazione, da nonno a nipote. Può essere vista sia come una malattia di malassorbimento, sia come una reazione immunitaria anomala al glutine. I sintomi più frequenti di questo disturbo sono: diarrea, inappetenza, ritardo di crescita. Essi appaiono dopo poco tempo dall introduzione del glutine nella dieta. Una terapia che possa evitare questi disturbi prevede una dieta priva di glutine: con essa il soggetto inizierà subito a sentirsi meglio e il suo intestino riprenderà ad assorbire tutti i nutrimenti. In commercio esistono diversi prodotti che consentono ai celiaci di non rinunciare a nutrirsi normalmente, quali pasta, pane e prodotti da forno. Questi alimenti devono essere dotati di un etichetta e gli stabilimenti di produzione devono avere un autorizzazione ministeriale preventiva. Anche in cucina è molto importante tenere separati questi prodotti perché il contatto con altri oggetti ed alimenti utilizzati li può contaminare. Suggeriamo di seguito una facile ricetta adatta anche alle persone intolleranti al glutine. CREPES DOLCI SENZA GLUTINE INGREDIENTI 100 gr. di farina di riso 2 dl. di latte 2 uova 3 cucchiai di zucchero scorza di limone q.b PREPARAZIONE Disponete gli ingredienti sul vostro piano di lavoro per cominciare a preparare le gustose crepes senza glutine. Versate le due uova in un recipiente largo e cominciate e sbatterle con la frusta elettrica, aggiungendo gradualmente tutto lo zucchero. Continuate a sbattere mentre aggiungete prima la scorza di limone grattugiata, poi la farina. Terminate il composto versando il latte nel recipiente, senza mai smettere di sbattere con la frusta. Quando la pastella risulta ben amalgamata, riponetela in frigorifero. Attendete un paio d'ore prima di estrarre la pastella dal frigorifero. A questo punto, prendete un padellino antiaderente e ungetelo con un po' di burro. Quando la padella è calda, versateci un mestolo di composto. Fate aderire perfettamente il composto alla padella per formare una sorta di frittata sottilissima. Cuocetela da entrambi i lati. Quando la vostra crepe senza glutine è ben cotta, riponetela in un piatto e spalmateci nutella, confettura, creme, frutta o ogni altro ingrediente a vostro piacimento. Ripiegate la crepe senza glutine in due metà e spargeteci un po' di zucchero a velo prima di servirla. Monica Dorata, Valeria Sgrò, Francesca Maenza e Sharon Cottone 4

5 GEMELLAGGIO CON LA SCUOLA DI CASARGO Nel mese di ottobre di questo anno scolastico 15 alunni dell alberghiero di Casargo sono stati ospiti di alunni della nostra scuola, è iniziato così il gemellaggio con Casargo. E stata un iniziativa presa dalle due scuole per farci conoscere posti nuovi e nello stesso tempo farci confrontare con gli alunni degli altri istituti, per farci imparare a non tirarsi indietro di fronte alle difficoltà, cosa che nel nostro ambito culinario è molto frequente. È stata quindi un esperienza straordinaria per tutti noi, molto bello il viaggio, è stato emozionante fare nuove conoscenze, confrontarsi e mettersi in gioco. Ci siamo trovati tutti bene, gli alunni di Casargo sono dei ragazzi meravigliosi e con una bella cultura alle spalle. Li abbiamo ospitati nelle nostre case, ci davamo gli appuntamenti per poi uscire e passare delle serate insieme. I primi giorni non passavamo tanto tempo insieme, perché erano fuori con la nostra scuola a girare diversi alberghi e ristoranti dove poter vedere e preparare qualche piatto tipico della nostra Sicilia. Hanno anche visitato dei monumenti storici del paese. Tra foto e mangiate la settimana è passata subito. I ragazzi ora ci sono rimasti nel cuore. Dopo un po di mesi, tenendoci sempre in contatto, siamo andati noi a Milano a trovarli, dove i ragazzi ci hanno ospitato nella loro scuola, struttura veramente completa e ben organizzata. La prima cosa che ci ha colpito è stato il servizio che ci hanno offerto appena messo piede nella sede. Ragazzi molto qualificati, seri e con tanta voglia di fare, sempre pronti a tendere la mano per ogni nostra esigenza, non abbiamo avuto, insomma, niente di cui lamentarci. Tra gli scherzi e il nostro siciliano, abbiamo capito che il mondo è tanto piccolo che li rivedremo prestissimo, perché momenti belli come quella settimana non ritorneranno più. Sharon Cottone POLIZIOTTI PER UN GIORNO Grazie al PON di giornalismo e di scrittura creativa che abbiamo frequentato durante questo anno scolastico, noi alunni delle classi I, II e III abbiamo avuto modo di allargare le nostre conoscenze su una realtà che coinvolge tutti: il lavoro utile e importantissimo delle forze dell ordine, in particolare della Polizia. Ci siamo recati insieme ai tutor e agli insegnanti presso la stazione di polizia di Capo D Orlando, dove ad accoglierci con molta simpatia sono stati il commissario e vari poliziotti. Molto entusiasti per la nostra presenza, due poliziotti ci hanno mostrato la volante della polizia, sulla quale molti nostri compagni hanno provato il giubbotto antiproiettile e i sedili piuttosto scomodi, e visto le manette che ognuno dei poliziotti possedeva. A sorprenderci è stata la presenza di una donna in divisa, che ci ha accompagnato nei vari uffici, spiegandoci le funzioni di ognuno. Tra questi, l ufficio Denunce, l ufficio del Commissario, gli uffici di Identificazione e rilascio del passaporto, l archivio, le celle ed infine l ufficio dove due poliziotti si occupavano del controllo di pub, discoteche e, in particolare, anche del porto d armi. Con molto interesse abbiamo gradito le loro spiegazioni, ponendo anche varie domande a cui abbiamo avuto risposte molto interessanti. Alcune domande che abbiamo posto hanno riguardato la procedura per entrare a far parte della polizia e delle forze dell ordine in generale, le differenze fra le varie tipologie di polizia e le varie tappe della loro carriera. Insomma è stata una bella esperienza di cui tutti siamo rimasti contenti, è stata una delle uscite che forse è rimasta più impressa in tutti in ogni sua sfumatura. Francesca Maenza e Maria Carmela Longo 5

6 L ABBANDONO DEI CANI E IL RANDAGISMO Ogni anno con l arrivo della bella stagione si presentano dei gravi problemi per gli animali domestici (soprattutto cani e gatti), che vengono abbandonati dai proprietari in partenza per le vacanze estive. Questo triste fenomeno d inciviltà non si ferma certo negli altri periodi dell anno, anzi risulta essere in continuo aumento nel nostro paese. Secondo i dati allarmanti, l 85% degli animali abbandonati è destinato a morire entro i 20 giorni dall abbandono per fame, sete ed incidenti stradali. Gli animali domestici, non essendo abituati a procurarsi il cibo da soli, muoiono di stenti. Vengono abbandonati di solito nelle zone boschive, entrano in competizione con la fauna locale, alterando l equilibrio dell ambiente. In natura la specie cane è il risultato di domesticazione operato dall uomo nei tempi passati. L 88% dei cuccioli muore subito dopo lo svezzamento, invece i gatti sviluppano il loro comportamento predatorio già in età precoce e se ne servono efficacemente in età adulta. La domesticazione ha alterato le caratteristiche dell animale, proprio per questo gli animali dovrebbero vivere solo ed esclusivamente con l uomo. Secondo le normative vigenti in materia del randagismo, le segnalazioni vanno fatte alla Polizia Municipale che provvede a chiamare in canile convenzionato! Finalmente nel 1991 è entrata in vigore la legge che prevede l istituzione dell anagrafe canina, che identifica ogni animale mediante un tatuaggio che lo potrebbe collegare al proprietario. Un cane che viene trovato per strada senza nessuna identificazione viene considerato randagio. I piccoli centri sono spesso privi di canile municipale, mentre nelle città molti rifugi sono sovraffollati e rischiano sempre il peggio, per le scarse condizioni igieniche che potrebbero favorire malattie infettive. La cultura del rispetto è ancora molto poco diffusa. L uomo tende a vedere l animale come un oggetto, accogliendolo con estrema facilità e maltrattandolo subito dopo! Spesso nei paesi della nostra zona un cane randagio è lasciato vagare per le strade per anni perché mancano i mezzi per affrontare il problema. Nella maggioranza dei casi questi animali non sono pericolosi, non fanno del male a nessuno, ma naturalmente sono molti i disagi che può provocare un cane randagio lasciato libero senza alcun controllo. La fame lo porta ad introdursi nei giardini delle case in cerca di cibo, a frugare fra i cassonetti della spazzatura presenti sulla strada. Alcuni cani hanno l abitudine di correre dietro alle macchine di passaggio, mettendo così a rischio l incolumità degli automobilisti. La presenza di cucciolate numerose (anche 9 o 10 cuccioli) provoca problemi d igiene. Spetterebbe ai Comuni e alle Asl il compito di intervenire e di provvedere all identificazione, alla sterilizzazione ed alla sistemazione degli animali. Ogni comune dovrebbe possedere un canile municipale. È sorprendente come in casi come quelli citati sopra non possa trovare una sistemazione per un cane, un singolo cane! Sharon Cottone LE FRANE INGHIOTTONO IL MESSINESE Prosegue lo stato di allerta nella provincia di Messina, tra frane, smottamenti e crolli. Un altro spiacevole inconveniente è accaduto pochi giorni fa sulla statale 113 tra Torrenova e Sant Agata di Militello, dove una montagna è franata a causa delle forti piogge, rendendo protagonista un auto che transitava. All interno di essa viaggiava una famiglia con una bambina di 11 mesi, ma grazie all intervento immediato di un uomo, che ha visto la dinamica della frana, la bambina e in seguito anche i genitori sono stati soccorsi. La provincia di Messina non è nuova a questi eventi drammatici che il più delle volte hanno riportato morti e feriti. Basta ricordare le alluvioni di Messina e di Saponara e la frana di San Fratello, che hanno provocato nei cittadini molta paura e preoccupazione ma soprattutto disagio per la perdita delle abitazioni. Tra questi episodi il più drammatico è stato quello di Messina dove è stata una calamità naturale a causare un violento nubifragio iniziato nel Il nubifragio ha colpito diverse zone ma i centri più colpiti sono stati Scaletta Zanclea e Giampilieri. Queste località erano state già soggette ad eventi franosi e alluvionali. I danni sono stati numerosissimi, oltre ai tanti feriti, ci sono stati 18 morti, 79 persone ricoverate in ospedale, 35 dispersi e 400 sfollati. Possiamo ricordare un altro spiacevole episodio avvenuto pochi mesi fa nella nostra zona. Si tratta del movimento franoso di Naso che sta trascinando la colonna compresa tra il Municipio e il belvedere all incrocio con la statale 116 Capo d Orlando - Randazzo. La protezione civile ha iniziato la messa in sicurezza della zona, ma la situazione è molto difficile da gestire, perché mancano i fondi necessari per iniziare i lavori. Ancora oggi in molti di questi paesi citati, molte persone vivono in case in affitto aspettando il rimborso delle proprie case distrutte. Francesca Maenza e Valeria Sgrò 6

7 COMBATTERE IL VANDALISMO E UNA QUESTIONE DI CIVILTA Il vandalismo è un problema molto diffuso con cui le istituzioni e i cittadini purtroppo devono avere a che fare sempre più spesso. Esso si esplica per lo più sotto forma di danneggiamenti. Rigare o ammaccare automobili, imbrattare veicoli, lanciare bottiglie di vernice contro edifici, frantumare finestre, demolire le infrastrutture di un parco sono solo alcune tra le numerose forme di vandalismo. Nel peggiore dei casi gli atti vandalici possono addirittura provocare la morte di essere umani. Dunque, non si può più parlare di semplici "ragazzate". Purtroppo questi atti vengono commessi principalmente dai giovani, spesso per noia, frustrazione o rabbia. Il consumo di droga ed alcol non fa altro che rafforzare questo effetto. Solo raramente giovani e ragazzi sono però consapevoli delle conseguenze civili e penali. Gli atti di vandalismo sono costantemente sotto i nostri occhi. Possiamo fare un esempio che riguarda da vicino noi giovani studenti che ogni giorno viaggiamo in treno per raggiungere la scuola dai paesi in cui viviamo. La stazione ferroviaria di Brolo si trova spesso in pessime condizioni igieniche proprio a causa dell inciviltà di persone che si divertono a spargere rifiuti sui binari e ad imbrattare con cibo e bevande la saletta viaggiatori. Cosa può fare ognuno di noi contro il vandalismo? Non si deve voltare lo sguardo se si vede qualcuno che danneggia beni pubblici o proprietà private. Serve più educazione, più cultura, più prevenzione. I recenti episodi di vandalismo criminali contro le scuole appaiono molto preoccupanti e fanno presagire un pessimo futuro per le generazioni a venire. Cosa possiamo fare dunque per migliorare? Io, essendo una ragazza "cittadina responsabile", cosa posso fare personalmente? Se siamo testimoni di un atto vandalico, non dobbiamo far finta di nulla e lasciar fare a questi vandali. Dobbiamo comunicare ciò che abbiamo visto direttamente alle forze dell ordine, che interverranno con le misure adeguate. Dobbiamo anche tenere conto del fatto che spesso chi compie atti vandalici è una persona con un disagio, una persona in difficoltà che le istituzioni non devono lasciare da sola, ma devono invece aiutare a capire l'importanza delle cose che lo circondano e che sono patrimonio di tutti. Il bene comune dovremmo rispettarlo tutti perché ci appartiene. Questa cultura del rispetto va promossa e diffusa. Le istituzioni potrebbero organizzare periodicamente delle "passeggiate civiche di gruppo", magari nel fine settimana, una buona occasione anche per stare insieme, per socializzare e per conoscere meglio il territorio. Sharon Cottone 7

8 LE SFUMATURE DELL EQUITAZIONE Fra i tanti sport diffusi nel nostro paese uno che negli ultimi anni è in via di espansione è l Equitazione. Fu proprio in Italia che durante il rinascimento sorsero le prime scuole d equitazione che influenzarono lo sviluppo e la fortuna di questo nuovo tipo di disciplina in tutta l Europa. La prima e più famosa fu organizzata a Napoli da Giovan Battista Pignatelli. L equitazione è lo sport del cavalcare, di stare correttamente in sella e guidare i movimenti del cavallo. Inoltre è arte sportiva quando il cavaliere, applicando determinate regole, giunge ad una perfetta intesa con il cavallo così da fargli comprendere esattamente cosa vuole da lui e nello stesso tempo, sfruttando gli stessi impulsi del cavallo, lo agevoli e lo assecondi. In questo meraviglioso sport esistono diverse discipline che si distinguono in Olimpiche e Non Olimpiche. Le discipline olimpiche sono: il salto a ostacoli o concorso ippico, il dressage, e il completo, dove il cavaliere deve sempre studiare il carattere del proprio cavallo, montarlo correttamente, con calma e nello stesso tempo con energia e precisione. Le discipline non olimpiche sono invece: Endurance, volteggio, attacchi, polo, horseball e infine l equitazione di campagna, ovvero il turismo equestre che comprende trekking, orienteering e passeggiate. L equitazione è da considerare anche una passione, con la quale il cavaliere acquista la fiducia del proprio cavallo e insieme a lui intraprende rilassanti passeggiate, gare di alta scuola equestre, galà, manifestazioni, ecc. Il cavallo ha un ruolo molto importante nella società di oggi: oltre ad essere usato per gare agonistiche, il suo impiego è quello di aiutare le persone più bisognose attraverso l ippoterapia. Quest ultima si basa sull uso del cavallo come strumento terapeutico che si applica al soggetto con patologia neurologica e psichica. Dal 1926 in Italia esiste la FISE (Federazione Italiana Sport Equestri), un Associazione senza fini di lucro riconosciuta dal CONI ai fini sportivi, autorizzata a disciplinare l attività Equestre in Italia in tutte le sue espressioni formative, agonistiche, ludiche ed addestrative. Anche il territorio dei Nebrodi si presta bene all utilizzo del cavallo non solo in ambito lavorativo ma anche in quello dello svago. Grazie ai territori incontaminati si ha la possibilità di effettuare escursioni in estrema tranquillità, con il supporto di numerosi Enti e Associazioni che offrono agli amanti dei cavalli la possibilità di provare sulla propria pelle l esperienza di montare a cavallo. Oltre a queste opportunità all interno dei nostri splendidi boschi, il territorio dei Nebrodi ci ha regalato anche un grande prodigio che è il cavallo Sanfratellano. Questa specie presenta peculiarità storiche e sociologiche di estremo interesse, che si riferiscono a un intera popolazione equina legata alla storia di un ben preciso territorio della provincia di Messina. Le origini di questa specie sono molto confuse, si dice che il cavallo Sanfratellano discenda da cavalli da battaglia che accompagnarono i fondatori Lombardi del paese di San fratello, ma molti dicono che sia derivato dal cavallo siciliano. Questo favoloso esemplare oggi è conosciuto in tutta Italia, grazie anche alla sua partecipazione a molte manifestazioni nazionali, come Fiera cavalli Verona, dove il cavallo Sanfratellano ha un ruolo di primo piano aspirando al riconoscimento ufficiale di razza da parte del ministero delle politiche agricole. Francesca Maenza LA PESCA SPORTIVA AMATORIALE La pesca sportiva è un attività esercitata a scopo ricreativo. È considerata pesca sportiva marittima l esercizio della pesca avente finalità ludiche e di svago, e ogni forma di raccolta o prelievo di organismi animali o vegetali nelle acque marine per scopi ricreativi o agonistici, senza fini di lucro e senza licenza o concessione di pesca professionale. Vi rientra anche l acquacoltura, ma nelle quantità stabilite dalla legge. La pesca sportiva può essere effettuata con imbarcazioni da diporto. Anche nel caso della pesca sportiva, restano identiche le competenze delle autorità preposte alla sicurezza della navigazione o da riva, di porti e moli. Nella pesca amatoriale le catture vengono o rilasciate o trattenute in piccole quantità per il consumo privato, comunque sempre in misura non maggiore di 5 kg per pescatore. Da alcuni anni la pesca sportiva amatoriale è stata valorizzata a livello nazionale grazie a Mondo Pesca, il Salone di attrezzature ed equipaggiamenti per la pesca professionale, sportiva ed amatoriale che si tiene ogni anno a Carrara e che è giunto alla sua quarta edizione. Si tratta di una rassegna specializzata, dedicata ad un mercato nazionale che vuole avvicinare sempre più i produttori ai professionisti del mare, e ha come obiettivo quello di far incontrare gli operatori della pesca sportiva con quelli della pesca professionale. Durante i convegni e gli incontri organizzati dalle associazioni di categoria sono tanti i temi trattati, cercando di creare momenti di scambio di informazioni e di accrescimento. Mondo Pesca è una finestra affacciata sulla pesca sportiva, un hobby che coinvolge oltre un milione e mezzo di appassionati. Marco Matracia 8

9 INTERVISTA AI RAGAZZI SU HOBBIES E TEMPO LIBERO Oggi siamo andati ad intervistare dei ragazzi per capire quali siano le loro abitudini riguardo gli hobbies e il tempo libero. G: <<Le abitudini dei giovani sono cambiate rispetto al passato, le vorremmo chiedere come trascorre il suo tempo libero, quali attività svolge>>. Luisa ci ha risposto: << Non è facile trovare del tempo libero con tutti gli impegni che ho. Prima, quando non c era la crisi, andavo a fare shopping, ora preferisco uscire con gli amici>>. G: <<I dati ci mostrano che i ragazzi che amano lo sport sono aumentati. A lei piace lo sport? Lo pratica? Quale sport pratica?>> Giuseppe ci ha risposto: << Sì, io amo molto lo sport, nel mio tempo libero gioco a calcio e spero di diventare un famoso calciatore>>. G: <<I ragazzi ai nostri giorni sono più liberi. Lei esce con gli amici o con i familiari? Che luoghi frequenta? Esce in compagnia di molte persone? Si sposta con i mezzi o a piedi?>> Sonia ci ha detto: << Abito in un paesino, quindi i miei genitori sono tranquilli quando esco, poi conoscono anche gli amici con i quali esco. La maggior parte delle volte mi sposto a piedi o con la bici>>. G: << Le ragazze amano ballare. Lei fa parte di loro? Con chi ci va? Le piace andare in discoteca?>> Sara ci dice:<< Sì, faccio parte di loro, frequento una scuola di danza. Di solito vado a ballare il sabato sera con le mie amiche, ma non in discoteca>>. G: << Nei ragazzi è molto diffuso il vizio del bere e l uso di droghe. Lei beve alcolici? Con chi beve? Fa uso di droghe? Cosa pensa di essa e di chi ne fa uso?>> Luca ci risponde :<< No, non bevo alcolici. La cosa che mi da più fastidio sono le droghe, penso che sono inutili e chi ne fa uso è solo una persona che non ama la sua vita.>> G: << Oggi i ragazzi frequentano molto le sale giochi. Lei ne fa parte? È appassionato di biliardo? Quanto tempo passa?>> Giorgio ci dice: << Frequento le sale giochi, ma non amo giocare a biliardo.>> G: << Durante il tempo libero legge, cucina, dedica del tempo al bricolage? Guarda la tv? Per quanto tempo? Cosa guarda?>> Annalisa ci ha risposto: << Nel mio tempo libero leggo e guardo la tv, purtroppo ho un bruttissimo vizio, guardo molta tv, circa 3/4 ore al giorno. Seguo molti film e trasmissioni>>. G: << Tra i giovani sono molto diffuse le scommesse. Lei frequenta i centri scommesse, le macchinette dei video- poker? Pratica questi passatempi?>> Martin ci ha risposto: <<Non mi piacciono le scommesse e neanche le persone che le fanno>>. G: <<La tecnologia negli ultimi anni ha fatto passi da giganti. Passa molto tempo al computer? Quali siti frequenta?>> Leo ci ha detto: << Come la maggior parte dei ragazzi ho facebook e whatsapp, sui quali passo molto del mio tempo libero>>. A cura di Monica Dorata, Marco Matracia e Andrea Maenza ANDIAMO AL CINEMA: LA MAFIA UCCIDE SOLO D ESTATE Il film racconta la vicenda di Arturo, giovane giornalista che racconta in maniera del tutto originale dei fatti di mafia che hanno punteggiato la sua vita fin dall'infanzia ed esplosi nella sanguinosa stagione stragista a partire dagli anni Ottanta fino al Arturo fu concepito il giorno della strage di Viale Lazio: i genitori, appena convolati a nozze, vivevano nello stesso stabile in cui avvenne la strage mafiosa. Fin dalle elementari, si innamora della bella Flora, figlia di un ricco banchiere, che vive nello stesso stabile del magistrato Rocco Chinnici. Arturo non riesce a rivelarle i suoi sentimenti, ma rimane estasiato quando vede in televisione un'intervista di Maurizio Costanzo al presidente del consiglio Giulio Andreotti. Questi diventa un eroe e un modello da seguire per Arturo, che lo imita e ritaglia le sue fotografie dai giornali per attaccarle ad un quaderno. Il ragazzo inizia a coltivare il sogno di diventare giornalista. Alle vicende personali di Arturo si alternano le stragi mafiose di quegli anni: muoiono Boris Giuliano, incontrato tutti i giorni dal ragazzo al bar, Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa, il quale aveva concesso un'intervista ad Arturo, vincitore di un concorso per giovani giornalisti, e Rocco Chinnici, ucciso in un attentato. Anni dopo, Arturo è assunto come inviato speciale per la campagna elettorale dei democristiani. A causa di un discorso da scrivere per Lima, litiga con Flora e viene cacciato, ma viene di nuovo assunto da Jean Pierre. Nel frattempo, assiste insieme al presentatore all'assassinio di Lima, accusato di non aver collaborato a scarcerare alcuni mafiosi, ed è uno dei primi a prestare soccorso. Nel frattempo, grazie al maxiprocesso condotto da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, vengono arrestati numerosi membri di Cosa nostra. Poco tempo dopo, i due magistrati vengono uccisi nelle stragi di Capaci e di via d'amelio. Dopo questi attentati, il popolo palermitano, inizialmente omertoso, capisce le reali intenzioni della mafia e scende in piazza a protestare. Arturo e Flora, superati i rancori, si fidanzano e dalla loro unione nasce un bambino, che verrà educato dal padre a riconoscere il male e a combatterlo. La storia prende spunto dall'esperienza personale e civile di Pif e di molti altri palermitani che, come lui, hanno vissuto per anni in una città divisa tra la normalità degli eventi quotidiani e la violenza dei fatti di mafia. Il film nasce dalla fortunata intuizione dello sceneggiatore Marco Martani che nel luglio 2013, dopo aver visto la puntata de Il Testimone dedicata alla mafia[3], decide di contattare l'autore per sapere se ha idee e materiali da utilizzare per il cinema. Pif, che ha iniziato la sua carriera nell'audiovisivo come aiuto-regista di Franco Zeffirelli nel 1998 e poi di Marco Tullio Giordana ne I cento passi nel 2000, coglie al volo l'occasione, propone un'idea che stava sviluppando da circa 4 anni e che darà vita proprio al film con Cristiana Capotondi. La mafia uccide solo d estate è un film adatto soprattutto ad un pubblico di adolescenti, perché racconta la storia della nostra terra ma soprattutto fa capire gli sbagli commessi nel passato in modo che non accadano più. Il regista, cimentandosi in questo film, è riuscito a creare un capolavoro che racchiude la storia di Palermo rendendola cosi appassionante da lasciare i telespettatori di stucco e fa conoscere a chi non la conosce una parte drammatica della storia di questa bellissima città. Marco Matracia e Simone Ciancio 9

10 FICARRA E LE SUE TRADIZIONI LA FESTA DELLA VERGINE SANTISSIMA ANNUNZIATA Ficarra non ha cancellato il suo passato ricco di moltissime tradizioni. La festa più importante è quella della Madonna Santissima Annunziata, che si festeggia in due momenti dell anno, il 25 marzo e nei giorni 3, 4 e 5 agosto, quando nel paese si raccolgono tantissimi devoti provenienti da varie parti del mondo. I preparativi ai festeggiamenti iniziano molti giorni prima con la sistemazione del simulacro della Madonna sulla vara, poi con il Rosario, lo Stellario e la celebrazione della Santa Novena. Il giorno della festa, 25 marzo, al grido dei portatori della vara Evviva la gran Signura Maria, ha inizio la sacra processione per le vie del paese. Il corteo, formato dal prete, dalle autorità e dai cosiddetti piduni, persone a piedi scalzi in segno di voto alla Madonna. Durante il tragitto è possibile vedere tanti genitori che poggiano i propri figli sulla vara in un momento veramente toccante. La festa si ripete nel mese di agosto. Essa si apre ufficialmente il 2 agosto a mezzogiorno, con il rintocco delle campane a festa, con lo sparo delle bombe e con le note dei canti mariani che dal campanile del Santuario si diffondono nell aria. La sera. Al tramonto del sole, si celebrano i vespri solenni dell Annunciazione del Signore. Il 3 agosto è il giorno in cui la Madonna lascia il suo Santuario per recarsi nella chiesetta delle Logge, il luogo in cui nel 1507, al suo arrivo a Ficarra, sostò per la prima volta, per poi proseguire verso l attuale Santuario, dove da allora il simulacro della Vergine viene conservato e venerato. Il nome chiesa delle Logge è dato dalla presenza, un tempo, di alcuni portici, appunto logge, che nei giorni della festa servivano da negozi per commercianti. Dopo le celebrazioni della Santa Messa, a mezzogiorno la Madonna esce in processione. Gli uomini scalzi sollevano la vara sulle spalle, mentre l arciprete e i fedeli, inginocchiati al centro della chiesa, intonano il canto dell Ave Maris Stella. Poi, al grido possente dei portatori Evviva a gran Signura Maria, il corteo dei devoti conduce la Vergine nella Chiesa delle Logge. Il caldo di agosto rende la processione molto faticosa. Dopo l ingresso della Madonna in chiesa i fedeli intonano il canto Maria Mamma Nostra, canto tradizionale ficarrese, le cui parole sembrano uscire dal cuore di ogni devoto. Il pomeriggio è dedicato agli ammalati. Da molti anni si è deciso di inserire nella festa un raduno degli ammalati di Ficarra, per dar loro modo di incrociare ancora lo sguardo della Vergine e di offrirle le loro sofferenze, ricevendo il Sacramento dell Unzione degli Infermi. La giornata del 4 agosto è dedicata alla commemorazione del Miracolo. Il 22 dicembre del 1592 durante una celebrazione all altare della Annunziata, Il viso del simulacro di Maria SS. Annunziata cominciò a sudare del sangue. Questo evento si ripeté per ben cinque volte dal 1592 al 1670; il Sangue venne raccolto in un'ampolla e conservato in un reliquiario d argento. La sera del 4 agosto il reliquiario veniva portato in processione dal Santuario fino alla Chiesetta delle Logge. Nell aprile del 1978 il Reliquario fu trafugato e non si ebbero più notizie di esso. I devoti della Madonna ogni anno, il 17 gennaio, continuano a festeggiarlo con diverse funzioni religiose. Il 5 agosto, infine, si svolge la solenne Processione con il simulacro di Maria SS. Annunziata dalla Chiesa delle Logge per le vie del paese e il rientro nel Santuario Maria SS. Annunziata. Francesca Pirrone TURISMO A FICARRA Ficarra può essere considerato un piccolo gioiello capace di offrire a chi voglia visitarlo una grande varietà di bellezze paesaggistiche ed artistiche. Il paese sorge sui Monti Nebrodi, a 450 m s.l.m. in mezzo a boschi di ulivi e noccioli. Il territorio è suddiviso su tre colline: in quella sudoccidentale vi è il centro (sormontato dalle colline del Convento, della Chiesa Madre e della Fortezza Carceraria), in quella centrale, sorgono le Contrade Serro, Crocevia e Pietra della Zita. A nord, in pianura, vi sono Rinecca, San Noto, Sauro. Non è stata ancora accertata l etimologia del nome. Molti sostengono che Ficarra derivi dalle numerose coltivazioni di fichi: nelle carte geografiche del Seicento veniva indicato come la ficara, che in dialetto significa pianta di fico. Ficarra è un tipico paese medievale. Il centro abitato è pieno di vicoli che si intrecciano con strade asfaltate e palazzi d epoca. I principali luoghi d interesse del paese sono il Convento, la Chiesa Madre e la Fortezza Carceraria. Il Convento dei Frati Minori Osservanti di San Francesco risale al Il Santuario dell Annunziata è la Chiesa Madre costruita nel XV secolo. Ospita la statua dell Annunziata, opera di Antonello Gagini, che è stata vista piangere sangue. La Fortezza Carceraria, caratterizzata da una pianta quadrata con basi a scarpa, come torre di avvistamento, ma nel 1500 fu ampliata e dotata di celle per adibirla a carcere. Oggi è suddivisa in due piani, uno recentemente ristrutturato, l altro invece ridotto ad una terrazza panoramica. Ancora oggi vi si organizzano mostre d arte. Ficarra è gemellata con la città di Vigevano. Francesca Pirrone 10

11 Ideazione e coordinamento attività Esperti Esterni Prof.ssa Daniela Cappalonga Prof. Calogero Bontempo Tutors Prof. Antonio Schimmenti Prof. Salvatore Schepis Redazione Caruso Rosy Ciancio Paratore Simone Cottone Sharon Danzè Jessica Dorata Monica Gianguzzo Salvatore Lazzaro Antonio Longo Mariacarmela Maenza Francesca Maenza Andrea Matracia Marco Muscarella Calcedonio Pirrone Francesca Popescu Dan Mihaita Restifo Chiavetta Alessio Sgrò Valeria Realizzazione grafica Prof. Calogero Bontempo 11

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