DERICHEBOURG MULTISERVIZI SPA
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- Ruggero Pandolfi
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1 DERICHEBOURG MULTISERVIZI SPA MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231
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8 PARTE GENERALE 1 DESCRIZIONE DEL QUADRO NORMATIVO 1.1 Introduzione Con il Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 (di seguito, il D.Lgs. 231/2001 o Decreto ), emanato in attuazione della delega conferita al Governo con l art. 11 della Legge 29 settembre 2000, n è stata dettata la disciplina della responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato. Tale disciplina si applica agli enti forniti di personalità giuridica, alle società e associazioni anche prive di personalità giuridica. Il D.Lgs. 231/2001 trova la sua genesi in alcune convenzioni internazionali e comunitarie ratificate dall Italia che impongono di prevedere forme di responsabilità degli enti collettivi per talune fattispecie di reato. Secondo la disciplina introdotta dal D.Lgs. 231/2001, infatti, le società possono essere ritenute responsabili per alcuni reati commessi o tentati, nell interesse o a vantaggio delle società stesse, da esponenti dei vertici aziendali (i c.d. soggetti in posizione apicale o semplicemente apicali ) e da coloro che sono sottoposti alla direzione o vigilanza di questi ultimi (art. 5, comma 1, del D.Lgs. 231/2001) 2. La responsabilità amministrativa delle società è autonoma rispetto alla responsabilità penale della persona fisica che ha commesso il reato e si affianca a quest ultima. Tale ampliamento di responsabilità mira sostanzialmente a coinvolgere nella punizione di determinati reati il patrimonio delle società e, in ultima analisi, gli interessi economici dei soci, i quali, fino all entrata in vigore del decreto in esame, non pativano conseguenze dirette dalla realizzazione di reati commessi, nell interesse o a vantaggio della propria società, da amministratori e/o dipendenti. Ai sensi del D.Lgs. 231/2001, alle società sono applicabili, in via diretta ed autonoma, sanzioni di natura sia pecuniaria che interdittiva in relazione a reati perpetrati da soggetti funzionalmente legati alla società ai sensi dell art. 5 del Decreto. La responsabilità amministrativa è, tuttavia, esclusa se la società ha, tra l altro, adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione dei reati, Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo idonei a prevenire reati della stessa specie. %&'()*++%,-./0'*%%..112//.33,-,.%242%5&,*&606%.2&&2'*%%..112//. 33,-,.%242%0// / %&'9:2')06'.+,%,/;42%%26/2$<26/2(72')06'.+,%2)27,72./,-0882'',62%'*0,6/272''2 0.'*0 =.6/.&&,09.> 4.)27'062-?2 7,=2'/060 3*61,06, 4, 7.))72'26/.61. 4,.88,6,'/7.1, , 4,721,062 42%%<26/204,*6.'*.*6,/;07&.6,11./,=.40/./.4,.*/0608,.3,6.61,.7,.23*61,06.%2606-?@4.)27'062-?22'27-,/.60.6-?2 4, 3.//0%.&2'/,062 2,%-06/70%%0 42%%0'/2''0A +> 4.)27'062'0//0)0'/2.%%. 4,721,062 0.%%. =,&,%.61. 4,*60 42, '0&&2//,4,-*,.%%.%2//27..>B
9 Tale responsabilità è, in ogni caso, esclusa se i soggetti apicali e/o i loro sottoposti hanno agito nell interesse esclusivo proprio o di terzi Fattispecie di reato In base al D. Lgs. 231/2001, l ente può essere ritenuto responsabile soltanto per la commissione dei reati espressamente richiamati negli artt. da 23 a 25 duodecies del D. Lgs. 231/2001 o da altri provvedimenti normativi (ad es. art. 10 L. 146/2006 in tema di Reati transnazionali ), se commessi nel suo interesse o a suo vantaggio dai soggetti qualificati ex art. 5, comma 1, del decreto stesso. 4 Le fattispecie di reato richiamate dal D. Lgs. 231/2001 possono essere comprese, per comodità espositiva, nelle seguenti categorie: - delitti nei rapporti con la Pubblica Amministrazione (quali ad esempio corruzione, concussione, malversazione ai danni dello Stato, truffa ai danni dello Stato, frode informatica ai danni dello Stato e induzione a dare o promettere utilità, richiamati dagli artt. 24 e 25 del D. Lgs. 231/2001) 5 ; - delitti informatici e trattamento illecito dei dati (quali ad esempio, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire od interrompere comunicazioni informatiche o telematiche, danneggiamento di sistemi informatici o telematici richiamati all art. 24 bis del D. Lgs. 231/2001) 6 ; - delitti di criminalità organizzata (ad. esempio associazioni di tipo mafioso anche straniere, scambio elettorale politico mafioso, sequestro di persona a scopo di estorsione richiamati all art. 24 ter del D.Lgs 231/2001) 7 ; - delitti contro la fede pubblica (quali ad esempio falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento, richiamati dall art. 25 bis D. Lgs. 231/2001) 8 ; 7/ %&'9:2')06'.+,%,/;42%%26/2$26/26067,')0642'2%2)27'062,64,-./262%-088.?.660.&,/062%%<,6/272''22'-%*',=0)70)7,004,/271,B.7/,-0%042%&')72=242,60%/72%.)*6,+,%,/;42%%26/2C*.%07.62%%0'=0%&,826/042%%.//,=,/;42%%0'/2''0 26/2.-*,('/./..))%,-./.*6.'.61,0620*6.8,'*7.-.*/2%.72,6/274,//,=.',.60/7.'&724,/,&%,0++%,&?,0,4,=,2/,,62726/,./.%,'.61,06,28,'*72,/7.//.42,72./, '2&*26/,9 8.%=27'.1, %%0/./00 42%%6,0622*70)2.D.7/E+,'-)>,642+,/. )27-21,0624,270&.1,06, %%0/./0D.7/E/27-)>/7*33..&&7.=./ %%0/./0D.7/ )>/7*33..&&7.=./.)27,%-06'2&*,826/04,270&.1,06,)*++%,-?2D.7/E+,'-)>37042,63078./, %%0 /./004,.%/7026/2)*++%,-0D.7/E/27-)>-077*1,062)27%2'27-,1,042%%.3*61,062D.7// 525E+,'-)> -077*1,062 4,)27'06.,6-.7,-./. 4,*6)*++%,-0'27=,1,0 D.7/ -)>-077*1,062,6.//,&,*4,1,.7, D.7/ 5E/27-)>,'/,&.1,062.%%.-077*1,062D.7/-)>-06-*'',062D.7/-)>,64*1,062,642+,/ )7082//272*/,%,/;D.7/ 5EC*./27-)>A-077*1,062,'/,&.1,062.%%.-077*1, *'',0624,828+7,42%%208*6,/;2*70)223*61,06.7,42%%2 08*6,/;2*70)2242&%,/./,2'/27,242%%207&.6,11.1,06,)*++%,-?2,6/276.1,06.%,D.7/E+,'-)>.2&&260= ?.,6/7040//0 62% 04,-2 26.%2 2 7,-?,.8./0 62% 2-72/0%.)72=,',062 4,-*,.%%.7/ 5EC*./27 7*+7,-./0 :64*1,062,642+,/ )7082//272*/,%,/;B.7/E+,'('/./0,6/7040//062%&'4.%%.7/42%%.%2&&2,/7.//.42,72./,4,3.%',/;,6*6 40-*826/0,63078./,-0 )*++%,-0 0.=26/2 233,-.-,. )70+./07,. D.7/ 5E+,' -) >.--2''0.+*',=0.4 *6 ','/28.,63078./,-0 0/2%28./,-0 D.7/ E/27-)> 42/261, ,33*',062.+*',=. 4,-04,-, 4,.--2''0.','/28,,63078./,-, 0 /2%28./,-,D.7/EC*./27-)>4,33*',0624,.)).72--?,./*724,')0',/,=,0)70&7.88,,63078./,-,4,72//,.4.662&&,.720,6/27708)272*6','/28.,63078./,-0 0/2%28./,-0 D.7/ EC*,6C*,2'-)>,6/27-2//.1,062,8)24,826/0 0,6/277*1,062,%%2-,/. 4, -08*6,-.1,06,,63078./,-?2 0 /2%28./,-?2 D.7/ EC*./27 -)>,6'/.%%.1,062 4,.)).72--?,./*72.//2.4,6/27-2//.72,8)24,720,6/27708)272-08*6,-.1,06,,63078./,-?20/2%28./,-?2D.7/EC*,6C*,2'-)>4.662&&,.826/0 4,, ,06, 4./, 2 )70&7.88,,63078./,-, D.7/ E+,' -)> 4.662&&,.826/0 4,, ,06, 4./, 2 )70&7.88,,63078./,-,*/,%,11./,4.%%0'/./004..%/7026/2)*++%,-00-08*6C*24,)*++%,-.*/,%,/;D.7/E/27-)>4.662&&,.826/0 4,','/28,,63078./,-,0/2%28./,-,D.7/EC*./27-)>4.662&&,.826/04,','/28,,63078./,-,0/2%28./,-,4,)*++%,-. */,%,/;D.7/EC*,6C*,2'-)>237042,63078./,-.42%-27/,3,-./0724,3,78.2%2//706,-.D.7/EC*,6C*,2'-)>.7//27('/./0,6/7040//062%&'4.%%.7/ %%.2&&2%*&%, /E+,'('/./0,6/7040//062%&'4.%%.7/42%-06=27/,/0,6%2&& ,3,-.1,06, 4.%%.7/42%%.5,/7.//.42,72./,4,3.%',3,-.1,0624,8062/2')264,/.2,6/704*1,06262%%0/./0)72=, /04,8062/23.%',3,-./2D.7/-)>.%/27.1,0624,8062/2D.7/-)>')264,/.2,6/704*1,06262%%0/./0
10 - delitti contro l industria ed il commercio (quali ad esempio turbata libertà dell industria e del commercio, frode nell esercizio del commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, richiamati all art. 25 bis.1 del D.Lgs 231/2001) 9 ; - reati societari (quali ad esempio false comunicazioni sociali, impedito controllo, illecita influenza sull assemblea, corruzione tra privati richiamati dall art. 25 ter D. Lgs. 231/2001 modificato con la legge 262/2005 e più recentemente con il d.lgs. 39/2010 e con la L. 190/2012) 10 ; - delitti in materia di terrorismo e di eversione dell ordine democratico (richiamati dall art. 25 quater del D. Lgs. 231/2001); - delitti contro la personalità individuale (quali ad esempio la tratta di persone, la riduzione e mantenimento in schiavitù, richiamati dall art. 25 quater.1 e dall art. 25 quinquies D. Lgs. 231/2001) 11 ; - delitti di abuso di mercato (abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato, richiamati dall art. 25 sexies D. Lgs. 231/2001) 12 ; - reati transnazionali (quali ad esempio l associazione per delinquere ed i reati di intralcio alla giustizia, sempre che gli stessi reati presentino il requisito della transnazionalità ) 13 ; ' /04,8062/23.%',3,-./2D.7/-)>')264,/.4,8062/23.%',3,-./27,-2=*/2,6+* D.7/-)> 3.%',3,-.1,0624,=.%07,4,+0%%0,6/704*1,06262%%0/./0.-C*,'/042/261,062082''.,6-,7-0%.1,0624,=.%07,4,+0%%0 3.%',3,-./,D.7/5-)>-06/7.33.1,0624,-.7/.3,%,&7.6./.,6*'0)27%.3.++7,-.1,0624,-.7/24,)*++%,-0-724,/004,=.%07, 4,+0%%0D.7/-)>3.++7,-.1,062042/261,0624,3,%,&7.6204,'/7*826/,42'/,6./,.%%.3.%',3,-.1,0624,8062/24,=.%07, 4,+0%%004,-.7/.3,%,&7.6./.D.7/-)>*'04,=.%07,4,+0%%0-06/7.33.//,0.%/27./,D.7/-)>.)72=,', /,=.('/./.)0,2'/2'..6-?2.%%.-06/7.33.1,062.%/27.1,0620*'04,8.7-?,0'2&6,4,'/,6/,=,0==2704,+72=2//, 8042%%,24,'2&6,D.7/-)>2.%%,6/704*1,06262%%0/./ ,04,)7040//,-06'2&6,3.%',D.7/-)>-06%. 804,3,-.,6/7040//.4.%%.7/-0%2//27..>6*8>42%%.%2&&2%*&%,05 5.7/E+,'('/./0,6'27,/04.%%.7/-088.%2//27.+>42%%.%2&&2%*&%,05655A',/7.//.,6).7/,-0%.72 42,42%,//,4,/*7+./.%,+27/;42%%<,64*'/7,.042% ,0D.7/-)>,%%2-,/ ,6.--,.0=,0%261.D.7/ +,'> 3704,-06/70%2,64*'/7,2 6.1,06.%, D.7/ -)> %%<2'27-,1,0 42% ,0 D.7/ -)> =264,/. 4, '0'/.612.%,826/.7,606&26*,62-082&26*,62D.7/-)>=264,/. 4,)7040//,,64*'/7,.%,-06'2&6, , D.7/ -)>3.++7,-.1, ,04,+26,72.%,11./,*'*7).640/,/0%,4,)70)7,2/;,64*'/7,.%2D.7//27>-06/7.33.1,0624,,64,-.1,06,&20&7.3,-? ,6.1,06,4,07,&,6242,)7040//,.&70.%,826/.7,D.7/C*./27>.7/ E/27 ( '/./0,6/7040//0 62% &' 4.%%.7/ 42% 4%&', /7.//. 42, 72./, 4, 3.%'2-08*6,-.1,06,'0-,.%, 2 3.%'2-08*6,-.1,06,'0-,.%,, ,'0-, 0 42,-724,/07, D.7// 2 -->,8)24,/0-06/70%%0D.7/F >3078.1,0623,//,1,.42%-.),/.%2D.7/-->,642+,/.72'/,/*1,06242,-06327,826/, D.7/-->,%%2&.%27,).7/,1,06242&%,*/,%,242%%27,'27=2D.7/-->,%%2-,/20)27.1,06,'*%%2.1,06,0C*0/2'0-,.%,0 42%%.'0-,2/;-06/70%%.6/2D.7/ -->0)27.1,06,,6)72&,*4,1,042,-724,/07,D.7/5-->082''.-08*6,-.1,06242% -063%,//0 4,,6/272'', D.7/ 5 +,'-->,642+,/. 7,).7/,1,062 42, +26,'0-,.%, 4.).7/2 42,%,C*,4./07, D.7/ --> -077*1,062/7.)7,=./,D.7/-->,%%2-,/.,63%*261.'*%%.''28+%2.D.7/-->.&&,0/.&&,0D.7/-->0'/.-0%0.%%2'27-,1,042%%23*61,06,42%%2.*/07,/;)*++%,-?24,=,&,%.61.D.7/ -->%4%&'5?..+70&./0%.)72=,',062 42%%.7/.7/ -- 7*+7,-./0 3.%',/; 62%%2 72%.1,06, 0 62%%2-08*6,-.1,06, 42%%2'0-,2/; 4, 72=,',062-?2('/./0-0'G 2')*6/0.6-?2 4.% &'.7/--7*+7,-./0:077*1,062/7.)7,=./,B('/./0,6/7040//062%2-72/0.4 0)27.42%%.2&&260= /EC*,6C*,2'('/./0,6/7040//062%&'4.%%.7/42%%.%2&&2.&0'/06,/7.//.42, 72./, 4, 7,4*1, /26,826/0,6'-?,.=,/H 0,6'27=,/H D.7/ -)>/7.//. 4,)27'062 D.7/ -)>.-C*,'/0 2.%,26.1,0624,'-?,.=,D.7/-)>72./,-0662'',.%%.)70'/,/*1,0628,607,%22.%%0'37*//.826/042%%.'/2''.D.7/E+,' -)>.%%.)0760&7.3,. 8,607,%2 2.%%0'37*//.826/0 42%%.'/2''. 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11 - delitti in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (omicidio colposo e lesioni personali gravi colpose richiamati dall art. 25 septies D. Lgs. 231/2001) 14 ; - delitti di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, nonché autoriciclaggio (richiamati dall art. 25 octies D. Lgs. 231/2001) 15 ; - delitti in materia di violazione del diritto d autore (art. 25 nonies D. Lgs. 231/2001) 16 ; - delitto di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all Autorità Giudiziaria (art. 25 decies D. Lgs. 231/2001) 17 ; - reati ambientali (art. 25 undecies D. Lgs. 231/2001) 18 ; - delitto di impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (art. 25 duodecies D. Lgs. 231/2001) Apparato sanzionatorio Gli artt del D. Lgs. n. 231/2001 prevedono a carico dell ente, in conseguenza della commissione o tentata commissione dei reati sopra richiamati, le seguenti sanzioni: sanzione pecuniaria (e sequestro conservativo in sede cautelare); sanzioni interdittive (applicabili anche quale misura cautelare) di durata non inferiore a tre mesi e non superiore a due anni (con la precisazione che, ai sensi dell art. 14, comma 1, D. Lgs. n. 4)7 555> 4,')0',1,06,-06/70%2,88,&7.1,06,-%.642'/,62 D.7/ -0 E+,' E/27 2 4%&' 55 >,64*1, ,-?,.7.1,06, ,-?,.7.1,06, ,.%%.*/07,/; &,*4,1,.7,. D.7/ E+,' -)> 2 3.=072&&,.826/0)27'06.%2D.7/ -)>.7/E'2)/,2'&'('/./0,6/7040//04.%%.%2&&2,/7.//.42,72./,4,08,-,4,0-0%)0'02%2',06, -0%)0'2&7.=,0&7.=,'', '',-06%.=,0%.1,06242%% /,6307/*6,'/,-?22'*%%./*/2%.42%%,&,262242%%.'.%*/2 '*%%.=070D.7// )>.7/E0-/,2'('/./0,6/7040//062%&'4.%%.7/ %4%&',/7.//.42,72./,4, 7,-2//.1,062 D.7/ -)>7,-,-%.&&,0 D.7/ E+,'-)>24,8),2&04, ,0*/,%,/;4,)70=26,261.,%%2-,/.D.7/ E/27>*--2'',=.826/2%.7/,-0% %%.2&&24, ?.,6/7040//062%&',%6*0=072./04,.*/07,-,-%.&&,0)72=,'/02)*6,/04.%%.7/ E/27.7/606,2'('/./0,6/7040//0-062&&2%*&%,05655:,')0',1,06,)27%0'=,%*))02%<,6/276.1,06.%,11.1,062 42%%2,8)72'2606-?@,68./27,.4,2627&,.B2)72=242%,6/704*1,06242%42-72/042&%,.7//)7, %2//.>/ ,'/27'2)/,2'20-/,2'42%%..)7,%256,6/28.4,:70/21,06242%4,7,//04<.*/072 24,.%/7,4,7,//,-0662'',.%'*02'27-,1,0B.7/42-,2'('/./0,6'27,/04.%%<.7/,-0% %%.%2&&2.&0'/056-?2?.,6/7040//062%%2 )72=,',06,42%&'%.7/E+,'42%-04,-2)26.%27*+7,-./0:64*1, ,-?,.7.1,06, ,-?,.7.1,06,8264.-,.%% */07,/;&,*4,1,.7,.B.7/*642-,2'('/./0,6'27,/04.%%.7/42%4%&'%*&%,06-?2?.,6/7040//062%%2)72=,',06,42%&' /.%*623.//,')2-,2',.62%% %,//*0'2D)*6,+,%,./,/0%04,40%0>-?2,6C*2%%2-06/7.==261,06.%,D)*6,+,%,.6-?2. /,/0%0 4, -0%).> /7. -*,9 >.7/ 4%&' D 8+,26/2>9 ', /7.//. 4, =,0%.1,06,,6 8./27,. 4,.*/07,11.1,06,.88,6,'/7./,=24,-06/70%%,24,-08*6,-.1,06,.%%2 */07,/;-08)2/26/,)27%.&2'/,06242&%,'-.7,-?,4,.-C*2 723%*2,64*'/7,.%,A>.7/4%&'9',/7.//.4,.//,=,/;4,7.--0%/./7.')07/072-*)270'8.%/,826/00,6 &2627.%2 4,&2'/,062 4, 7,3,*/, 606.*/07,11./2, ,.*/07,11.1,062 0,6 =,0%.1,062 42%%2)72'-7,1,06,-06/26*/2 62%%2.*/07,11.1,06,A >.7/ 4%&' 9',/7.//. 4, =,0%.1,06,,6 8./27,. 4, +06,3,-. 42,',/,-?2)70=0-.60,6C*,6.826/0 42%'*0%0 42%'0//0'*0%0 2 42%%2.-C*2'*)273,-,.%,-06'*)27.826/0 42%% /7.1,06, 42%%.'0&%,. 4, 7,'-?,0A>.7/ 4%&'9',/7.//.4,*6.3.//,')2-,242%,//*0'.)*6,/../,/0%04,40%0-?2'.61,06.%.-0640//. 4,-?,62%%.)724,')0',1,0624,*6-27/,3,-./04,.6.%,',42,7,3,*/,3076,'-23.%'2,64,-.1,06,'*%%.6./*7.'*%%.-08)0',1,0622 '*%%2-.7.//27,'/,-?2-?,8,-0E3,',-?242,7,3,*/,24.-?,3.*'04,*6-27/,3,-./03.%'04*7.6/2,%/7.')07/0A>.7//52 4%&'9',/7.//.4,.//,=,/;=0%/2.%/7.33,-0,%%2-,/04,7,3,*/,',.,63078.'28)%,-2-?207&.6,11./.A>.7/+,' 4%&'9',/7.//.4,4,=27'23.//,')2-,242%,//*0'2)*6,/2./,/0%04,40% /,,%','/28.,63078./,-04, -06/70%%042%%./7.--,.+,%,/;42,7,3,*/,D>-?272)7,8060%2-0640//24,3.%',3,-.1,06242%-27/,3,-./04,.6.%,',42,7,3,*/, 4,/7.')07/04,7,3,*/,-06-27/,3,-./0,63078./02%2//706,-00-06'-?24.-.7/.-2..%/27./,A>.7/54%&'9', /7.//.42%%2,)0/2',,6-*,62%%2'27-,1,04,*60'/.+,%,826/0=26&.60'*)27./,,=.%07,%,8,/2-06'26/,/,)27%228,'',06,4, '0'/.612,6C*,6.6/,2-,J42/278,6,.6-?2,%'*)27.826/042,=.%07,%,8,/24,C*.%,/;42%%.7,..7/4*0-24,2'('/./0,6'27,/04.%%.7/42%2-72/02&,'%./,=0%*&%,065-?2?.,6/7040//062%%2 )72=,',06,42%2-72/0,%42%,//0)72=,'/04.%%.7/-088.E+,'42%42-72/0%2&,'%./,=0%*&%,055 6
12 231/2001, Le sanzioni interdittive hanno ad oggetto la specifica attività alla quale si riferisce l illecito dell ente ) che, a loro volta, possono consistere in: interdizione dall esercizio dell attività; sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell illecito; divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio; esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l eventuale revoca di quelli concessi; divieto di pubblicizzare beni o servizi; confisca (e sequestro preventivo in sede cautelare); pubblicazione della sentenza (in caso di applicazione di una sanzione interdittiva). La sanzione pecuniaria viene determinata da parte del Giudice attraverso un sistema basato su quote in numero non inferiore a cento e non superiore a mille e di importo variabile fra un minimo di Euro 258,22 ad un massimo di Euro 1.549,37. Nella commisurazione della sanzione pecuniaria il Giudice determina: il numero delle quote, in considerazione della gravità del fatto, del grado della responsabilità dell ente nonché dell attività svolta per eliminare o attenuare le conseguenze del fatto e per prevenire la commissione di ulteriori illeciti; l importo della singola quota, in base alle condizioni economiche e patrimoniali dell ente. Le sanzioni interdittive si applicano in relazione ai soli illeciti amministrativi per i quali siano espressamente previste e purché ricorra almeno una delle seguenti condizioni: a) l ente ha tratto un profitto di rilevante entità dalla consumazione del reato e il reato è stato commesso da soggetti in posizione apicale ovvero da soggetti sottoposti all altrui direzione quando, in tale ultimo caso, la commissione del reato è stata determinata o agevolata da gravi carenze organizzative; b) in caso di reiterazione degli illeciti. Il Giudice determina il tipo e la durata della sanzione interdittiva tenendo in considerazione l idoneità delle singole sanzioni a prevenire illeciti del tipo di quello commesso e, se necessario, può applicarle congiuntamente (art. 14, comma 1 e comma 3, D. Lgs. n. 231/2001). Le sanzioni dell interdizione dall esercizio dell attività, del divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione e del divieto di pubblicizzare beni o servizi possono essere applicate - nei casi più gravi - in via definitiva 20. Si segnala, inoltre, la possibilità di prosecuzione dell attività dell ente (in,=24../.%2)70)0',/0%.7/4%&'6' *,9:./% %%%01 1 %%2/% % 300 %%% %-B
13 luogo dell irrogazione della sanzione) da parte di un commissario nominato dal Giudice ai sensi e alle condizioni di cui all art. 15 del D. Lgs. n. 231/ Tentativo Nei casi in cui i delitti sanzionati ai sensi del D. Lgs. 231/2001 vengano commessi in forma tentata, le sanzioni pecuniarie (in termini di importo) e le sanzioni interdittive (in termini di durata) sono ridotte da un terzo alla metà (artt. 12 e 26 D. Lgs. 231/2001). Non insorge alcuna responsabilità in capo all ente qualora lo stesso impedisca volontariamente il compimento dell azione o la realizzazione dell evento (art. 26 D. Lgs. n. 231/2001). In tal caso, l esclusione di sanzioni si giustifica in forza dell interruzione di ogni rapporto di immedesimazione tra ente e soggetti che assumono di agire in suo nome e per suo conto. 1.5 Reati commessi all estero Secondo l art. 4 del D. Lgs. n. 231/2001, l ente può essere chiamato a rispondere in Italia in relazione a reati - contemplati dallo stesso D. Lgs. n. 231/ commessi all estero 22. I presupposti su cui si fonda la responsabilità dell ente per reati commessi all estero sono: i) il reato deve essere commesso da un soggetto funzionalmente legato all ente, ai sensi dell art. 5, comma 1, del D. Lgs. n. 231/2001; ii) l ente deve avere la propria sede principale nel territorio dello Stato italiano; iii) l ente può rispondere solo nei casi e alle condizioni previste dagli artt. 7, 8, 9, 10 c.p. (nei casi in cui la legge prevede che il colpevole - persona fisica - sia punito a richiesta del Ministro della Giustizia, si procede contro l ente solo se la richiesta è formulata anche nei confronti dell ente stesso) e, anche in ossequio al principio di legalità di cui all art. 2 del D. Lgs. n. 231/2001, solo a fronte dei reati per i quali la sua responsabilità sia prevista da una disposizione legislativa ad hoc; iv) sussistendo i casi e le condizioni di cui ai predetti articoli del codice penale, nei confronti dell ente non proceda lo Stato del luogo in cui è stato commesso il fatto. :088,''.7,0&,*4,1,.%2$5% %%%11%1% % 1 3 (6% /76%%%/1 4 1 % 8 %1 14%%9% 1 %% 3 9 / 2% % / 3 % % %B.7/42%4%&'6)72=242C*.6/0'2&*29:9-1+1, 15 % :1%4 3%
14 1.6 Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo Aspetto caratteristico del D.Lgs. 231/2001 è l attribuzione di un valore esimente ai Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo adottati dalla società. In caso di reato commesso da un soggetto in posizione apicale, infatti, la società non risponde se prova che (art. 6, comma 1, del D.Lgs. 231/2001): - l organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi; - il compito di vigilare sul funzionamento e l osservanza dei modelli e di curare il loro aggiornamento è stato affidato a un organismo della società dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo; - le persone hanno commesso il reato eludendo fraudolentemente i modelli di organizzazione e di gestione; - non vi è stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell organismo di vigilanza. La società dovrà, dunque, dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati al soggetto apicale provando la sussistenza dei sopra elencati requisiti tra loro concorrenti e, di riflesso, la circostanza che la commissione del reato non deriva da una propria colpa organizzativa. Nel caso, invece, di un reato commesso da soggetti sottoposti all altrui direzione o vigilanza, la società risponde se la commissione del reato è stata resa possibile dalla violazione degli obblighi di direzione o vigilanza alla cui osservanza la società è tenuta. L art. 7, comma 4, del D.Lgs. 231/2001 definisce, inoltre, i requisiti dell efficace attuazione dei modelli organizzativi: - la verifica periodica e l eventuale modifica del modello quando sono scoperte significative violazioni delle prescrizioni ovvero quando intervengono mutamenti nell organizzazione e nell attività; - un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello. Il D.Lgs. 231/2001 delinea il contenuto dei Modelli di Organizzazione e di Gestione prevedendo che gli stessi, in relazione all estensione dei poteri delegati e al rischio di commissione dei reati, devono: - individuare le attività nel cui ambito possono essere commessi reati; - prevedere specifici protocolli diretti a programmare la formazione e l attuazione delle decisioni della società in relazione ai reati da prevenire; - individuare modalità di gestione delle risorse finanziarie idonee a impedire la commissione dei reati; - prevedere obblighi di informazione nei confronti dell organismo deputato a vigilare sul funzionamento e l osservanza dei modelli; - introdurre un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello.
15 Con riferimento ai reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro, l art. 30 del D.Lgs. 81/08 prevede che il Modello di Organizzazione e Gestione deve essere adottato attuando un sistema aziendale per l adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi: - al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici; - alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti; - alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; - alle attività di sorveglianza sanitaria; - alle attività di informazione e formazione dei lavoratori; - alle attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori; - alla acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge; - alle periodiche verifiche dell applicazione e dell efficacia delle procedure adottate. 1.7 Codici di comportamento predisposti dalle associazioni rappresentative di categoria L art. 6, comma 3, del D.Lgs. 231/2001 prevede I modelli di organizzazione e di gestione possono essere adottati, garantendo le esigenze di cui al comma 2, sulla base di codici di comportamento redatti dalle associazioni rappresentative degli enti, comunicati al Ministero della Giustizia che, di concerto con i Ministeri competenti, può formulare, entro trenta giorni, osservazioni sulla idoneità dei modelli a prevenire i reati. Nella predisposizione del presente Modello, la Società si è ispirata alle Linee Guida di Confindustria emanate il 7 marzo 2002, aggiornate in prima battuta a marzo 2008 e successivamente a marzo 2014 ed approvate da parte del Ministero della Giustizia. In particolare, le Linee Guida elaborate da Confindustria suggeriscono alle società associate di utilizzare, nella costruzione dei Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo, i processi di risk assessment e risk management e prevedono le seguenti fasi: individuazione delle attività sensibili, ossia quelle nel cui ambito possono essere commessi i reati, e dei relativi rischi; analisi del sistema di controllo esistente prima dell adozione del Modello Organizzativo; valutazione dei rischi residui, non coperti dai presidi di controllo preventivi; previsione di specifici protocolli diretti a prevenire i reati, al fine di adeguare il sistema di controllo preventivo. È opportuno tuttavia far presente che l eventuale non conformità a punti specifici delle Linee Guida di riferimento non inficia di per sé la validità del Modello adottato dalla Società. Il singolo Modello, infatti, dovendo essere redatto con riferimento alla realtà concreta della società cui si riferisce, può
16 discostarsi dalle Linee Guida (che, per loro natura, hanno carattere generale), per rispondere maggiormente alle esigenze di prevenzione proprie del Decreto. 5
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