QUESTIONI VALUTATIVE SUL DANNO BIOLOGICO
|
|
- Andrea Marinelli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Roberto De Marchis *, Mario Marino* QUESTIONI VALUTATIVE SUL DANNO BIOLOGICO Riassunto: Nel presente lavoro gli autori affrontano il fondamento matematicostatistico del noto metodo del valore del punto, quale criterio di valutazione adottato dai tribunali di merito e di legittimità sul territorio nazionale, ai fini della quantificazione del risarcimento economico per danno biologico sofferto. A seguito di un introduttiva panoramica sul contesto normativo e valutativo caratterizzante il danno in esame, si procede all analisi dei presupposti teorici del metodo, dimostrandone i molteplici limiti che comporta. Parole chiave: danno biologico, invalidità permanente, valore economico del punto, media campionaria, funzione di densità gaussiana composta. 1. Introduzione L odierna concezione di danno biologico si è affermata, nel corso degli ultimi settanta anni, a seguito di diversi dibattiti, prevalentemente a carattere giurisprudenziale, sulle notevoli implicazioni d ordine semantico, giuridico, medico-legale, nonché economico, del verificarsi di un evento le cui conseguenze dannose siano lesive non di un interesse patrimoniale, ma del più elevato interesse costituzionalmente garantito alla salute e all integrità fisica e psichica della persona danneggiata. Pertanto, in virtù delle sentenze di diverse autorità giudiziarie italiane 1, si è giunti a riconoscere il danno in esame, nonché la più generale classe dei danni di natura non patrimoniale, comunque suscettibili di valutazione e di * Sapienza - Università di Roma, Roma, Italia. 1 In particolare si veda: Corte Costituzionale, 30 Giugno 1986, n. 184; Cassazione. Sez. III Civile, 31 Maggio 2003, n e n. 8827; Corte Costituzionale, 11 Luglio 2003, n
2 conseguente risarcimento, di cui il danno biologico ne fa parte e certamente non ne costituisce l unico caso (si pensi al danno morale piuttosto che al danno esistenziale). Nella pratica assicurativa, il danno biologico ha assunto un ruolo di rilievo a partire dall introduzione dell assicurazione obbligatoria di responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti 2. In questo contesto è possibile rinvenire l iniziale definizione di danno biologico posta dal legislatore nazionale 3 : [ ] per danno biologico si intende la lesione all integrità psicofisica della persona, suscettibile di accertamento medico-legale. Il danno biologico è risarcibile indipendentemente dalla sua incidenza sulla capacità di produzione di reddito del danneggiato. Ulteriormente, gli artt del Codice delle Assicurazioni Private 4 (di seguito c.a.) sanciscono che: [ ] per danno biologico si intende la lesione temporanea o permanente all integrità psico-fisica della persona suscettibile di accertamento medico-legale che esplica un incidenza negativa sulle attività quotidiane e sugli aspetti dinamico-relazionali della vita del danneggiato, indipendentemente da eventuali ripercussioni sulla sua capacità di produrre reddito. Sorgono evidenti, quindi, le tre caratteristiche fondamentali del danno biologico: valenza medico-legale, natura non patrimoniale e indipendenza dalla capacità, del soggetto danneggiato, di produrre reddito. Caratteristiche, queste, che hanno un incidenza forte nella valutazione dello stesso e del connesso risarcimento economico. E come nel corso del tempo si è evoluto il concetto di danno biologico, così si sono susseguiti i relativi metodi di valutazione. La loro problematica principale è quella di dover garantire che la liquidazione del danno rispetti congiuntamente un principio di uniformità di trattamento e le peculiarità specifiche del danneggiato; ciò significa che il metodo di valutazione adottato deve essere tale da consentire liquidazioni monetarie analoghe a casi analoghi e allo stesso tempo adeguarsi al caso concreto, avendo 2 Decreto Legislativo, 23 Dicembre 1976, n. 857, in G.U. del 29 Dicembre 1976, n. 345; 3 Legge 5 Marzo 2001, n. w57, art. 5 comma 3, in G.U. del 20 marzo 2001, n Decreto Legislativo 7 settembre 2005, n. 209, in G. U. del 13 ottobre 2005, n
3 così un risarcimento personalizzato. Tuttavia, il metodo, essendo fondato su parametri oggettivi, non tiene conto, o comunque non in maniera esaustiva, di quanto effettivamente il danno abbia inciso sullo svolgimento delle attività quotidiane generali e particolari del danneggiato: ne deriva inevitabilmente che al giudice di merito venga lasciato un certo margine di discrezionalità consistente nel poter aumentare il risarcimento pecuniario, seppure in misura limitata e in casi particolari, nonché differenziando tra lesioni di lieve e di non lieve entità 5. L obiettivo del seguente lavoro non è entrare nel merito delle questioni etiche, sociali e giuridiche del danno biologico, ma di analizzare i presupposti matematico-statistici implicitamente adottati nell attuale metodo di valutazione: il c.d. valore del punto, che prevale nei tribunali di merito e di legittimità ai fini del calcolo del risarcimento economico. In particolare, nel paragrafo 2 si procederà a illustrare i principali metodi di valutazione fino a quello attualmente utilizzato e come questo agisce per lesioni di lieve e di non lieve entità. Nel paragrafo 3 verranno analizzati e criticati i fondamenti matematici impliciti nel metodo del valore del punto. Nel paragrafo 4 si faranno delle osservazioni ulteriori di tipo valutativo fino a giungere al paragrafo 5 nel quale verranno esposte le conclusioni del lavoro. Gli autori precisano che il lavoro fa specifico riferimento al caso di invalidità permanente. 2. La valutazione del danno biologico La valutazione del danno biologico ha subito nel corso degli anni dei mutamenti incentrati sul voler garantire equità di trattamento economico e personalizzazione dello stesso. Il primo principale metodo oggettivo utilizzato fu quello c.d. tabellare derivante dalla giurisprudenza genovese. Il metodo si sostanziava nel quantificare il danno come moltiplicazione tra il reddito del danneggiato per il grado di invalidità permanente, per un coefficiente di costituzione di rendite vitalizie corrispondenti all età della vittima. Formalmente, definito con D il danno oggetto di liquidazione, con R il reddito, reale o figurato alla base del risarcimento, e con ρ il prodotto tra il grado di invalidità permanente, IP, e il coefficiente 5 Decreto Legislativo 7 settembre 2005, n. 209, art. 138 comma 3, art. 139 comma 3. 81
4 K della rendita vitalizia definita per un soggetto avente medesima età del danneggiato, si ha la seguente relazione: D (1) Si nota l eccessiva rigidità del metodo, non essendo in grado di avere alcuna considerazione delle specificità concrete del danneggiato e, pertanto, non è adeguato per essere applicato a fini di personalizzazione del risarcimento. Per ovviare a tale problematica, fu introdotto il metodo del valore del punto, proposto dal Tribunale di Pisa sulla scia della giurisprudenza francese. L idea da cui muove il metodo pisano è che, ai fini della liquidazione, si debba individuare un valore monetario che corrisponda equamente ad ogni singolo punto di invalidità. Conseguentemente, il risarcimento economico sarà dato dalla moltiplicazione tra il valore economico del punto per il numero dei punti d invalidità permanente. Evidentemente, il nodo centrale della valutazione consiste nella determinazione del valore economico del singolo punto di invalidità. A tal fine, il Tribunale di Pisa operò una media dei precedenti giudiziari dell ufficio giudiziario considerato, limitandosi, però, ai casi di liquidazione di danni consistenti in invalidità inferiori al 10%. Condizione necessaria per l applicazione del criterio pisano è che il valore del punto sia ricavato dalla media dei precedenti giudiziari; per cui, indicando con V il valore del punto ottenuto come media nel periodo unitario, ad esempio l anno, e con IP la percentuale o grado di invalidità permanente, il metodo descritto è rappresentato dalla seguente relazione: (2) In questo modo viene sicuramente superata la rigidità del metodo genovese, riversandosi, però, in un eccessiva elasticità. Infatti, prevedendo che il valore del punto sia determinato come media di precedenti giudiziari analoghi, viene riconosciuto al giudice il potere di aumentare o di diminuire il valore stesso sino al 50%: una discrezionalità talmente ampia da garantire la personalizzazione del risarcimento ma non l uniformità di trattamento. Successivamente, alcuni uffici giudiziari, tra i quali ha spiccato il Tribunale di Milano, hanno perfezionato il metodo del punto, 82
5 creando il criterio ad oggi maggiormente seguito per la valutazione del danno biologico: il metodo del punto variabile. Esso segue il principio suddetto, per il quale ad ogni punto d invalidità deve corrispondere un valore monetario, con la differenza che la variazione del valore del punto non è lasciata alla discrezionalità equitativa del giudice, ma segue una funzione matematica: il valore del punto cresce più che proporzionalmente, in base all applicazione di un coefficiente moltiplicatore del punto, al crescere dell invalidità e decresce aritmeticamente rispetto all età della vittima. Per cui tecnicamente è possibile dire che: (3) dove indica il coefficiente di demoltiplicazione per l età x del danneggiato. In questo modo è possibile garantire equità risarcitoria e adeguamento. Condizione essenziale è che a priori si stabilisca il valore del punto base d invalidità, ossia quello corrispondente al primo punto di I.P. e ad età zero, nonché la sua funzione di crescita. Nel primo caso si procede ancora attraverso la media dei precedenti giudiziari analoghi; nel secondo, si deve procedere ad un analisi medico-legale per la determinazione dei punti percentuali di I.P. e a un analisi statistica per il coefficiente. Fissati il valore iniziale e la funzione matematica è possibile creare una tabella (da non confondere con il metodo tabellare) che riporti già il danno da liquidare complessivamente per ogni punto d invalidità e per ogni età. Infatti, l entità del risarcimento del danno biologico è, nella pratica, determinata sulla base di queste tabelle emanate con decreto del Presidente della Repubblica e aggiornate annualmente con decreto del MSE in base all indice ISTAT. Per dare nota di come attualmente il metodo milanese venga applicato, è indispensabile considerare la distinzione, normativamente posta, in danno biologico per lesioni di lieve entità (art. 139 c.a.) e per lesioni di non lieve entità (art. 138 c.a.) La valutazione del danno biologico per lesioni di lieve entità Per lesioni di lieve entità (o micro-permanenti) si intendono lesioni che comportano menomazioni alla integrità psicofisica comprese tra 1 e 9 punti percentuali. 83
6 In particolare, l art. 139 c.a. stabilisce che il risarcimento sia un importo monetario crescente in misura più che proporzionale in relazione ad ogni punto percentuale di invalidità nonché decrescente al crescere dell età del soggetto danneggiato 6. Si evidenzia la piena applicazione del principio milanese. Il valore del punto base o iniziale è stabilito attraverso decreto ministeriale, per cui un dato noto nella valutazione; resta, invece, l onere di determinare la funzione di crescita di tale valore. La relazione di crescita del valore per ogni punto di I.P. è garantita dall applicazione a ognuno di esso del relativo coefficiente previsto dalla stessa norma 7. Per quanto attiene la relazione di decrescenza rispetto all età anche questa è garantita dallo stesso art. 139 c.a. 8, stabilendo che: [ ] L importo così determinato si riduce con il crescere dell età del soggetto in ragione dello zero virgola cinque per cento per ogni anno di età a partire dall undicesimo anno di età, spaziando, quindi, da un coefficiente demoltiplicativo dello 0.5% per l undicesimo anno di età fino al 45% relativo al centesimo anno di età. Formalizzando il procedimento, è possibile ottenere la seguente formula per il risarcimento del danno biologico per lesioni di lieve entità: (4) dove rappresenta il coefficiente moltiplicatore del punto percentuale di invalidità IP e il coefficiente dipendente dall età x che agisce in riduzione. Ovviamente risulta che: 1 IP, dovendo agire in senso crescente sul valore del punto; 1 IP, dovendo agire in senso decrescente sul valore del punto. Si nota l estrema banalità nell applicazione del metodo del valore del punto variabile a lesioni di lieve entità, grazie alla previsione legislativa dell art. 139 c.a. che fornisce tutti i parametri della valutazione. Alcune implicazioni sono invece rinvenibili nella valutazione del danno biologico per lesioni di non lieve entità Decreto Legislativo 7 settembre 2005, n. 209, art. 139 comma 1 lett. a). 7 Decreto Legislativo 7 settembre 2005, n. 209, art. 139 comma 6. 8 Decreto Legislativo 7 settembre 2005, n. 209, art. 139 comma 1 lett. a).
7 2.2. La valutazione del danno biologico per lesioni di non lieve entità Per lesioni di non lieve entità (o macro-permanenti) si intendono le lesioni che comportano menomazioni alla integrità psicofisica comprese tra 10 e 100 punti percentuali. Ugualmente alle lesioni di lieve entità, il caso quì esaminato di danno biologico viene valutato secondo il criterio del valore a punto variabile posto in funzione crescente rispetto al grado di invalidità e decrescente rispetto all età del soggetto. Tuttavia, sussistono due differenze sostanziali: I. Il legislatore all art. 138 c.a. non detta alcun coefficiente moltiplicativo per ogni punto percentuale di invalidità superiore al 9%. Per determinare tali coefficienti si pongono come base di partenza i coefficienti relativi ai primi 9 punti di invalidità e, applicando un estrapolazione statistica di una curva potenza, è possibile ricavare i valori dei coefficienti relativi ai punti di invalidità dal 10% al 100% 9 ; II. Viene stabilito che: [ ] il valore economico del punto e funzione decrescente dell età del soggetto, sulla base delle tavole di mortalità elaborate dall ISTAT, al tasso di rivalutazione pari all interesse legale. Pertanto, i coefficienti sono determinati tenendo conto del criterio adottato per le lesioni di lieve entità, e ricalibrati, poi, sulla base delle tavole di mortalità elaborate dall ISTAT, per cui differenziando tra sesso maschile e sesso femminile. In particolare, i coefficienti corretti per età e per sesso sono determinati come rapporto tra il valore attuale medio di una rendita vitalizia per un soggetto avente età x e il valore attuale medio di una rendita vitalizia per un soggetto avente età x-1: dove il termine v h rappresenta il fattore di sconto finanziario il cui tasso d interesse è pari a quello legale; h p x rappresenta la probabilità che un soggetto avente età x sopravviva per h anni, raggiungendo in vita l età x + h. Si precisa che tali coefficienti correttivi esplicitano la variazione, tra due età con- 9 Tabella Unica Nazionale del Danno Biologico, Consiglio dei ministri, 3 Agosto 2011, Allegato 3. (5) 85
8 secutive, di una rendita vitalizia, dando enfasi all influenza della durata di vita residua del danneggiato sul risarcimento economico. Inoltre, con maggior rigore, i coefficienti correttivi dovrebbero essere costruiti mediante l utilizzo di una tavola di mortalità unisex, in ottemperanza alla Direttiva 2004/113/CE, nota come Gender Directive, che garantisce una parità di trattamento tra uomini e donne. È possibile osservare come nel caso di lesioni macro-permanenti la valutazione ed il calcolo del risarcimento economico prende le mosse dalla procedura seguita nelle lesioni micro-permanenti, per poi passare ad una fase più tecnica dovuta al più delicato trattamento delle menomazioni di grave entità. Volendo formalizzare quanto detto fino ad ora, è possibile definire il danno da liquidare, D, nel seguente modo: dove: (6) (7) è il coefficiente corretto per età e sesso. Per cui il danno da liquidare per lesioni di non lieve entità, D, può essere interpretato come risultato di un ulteriore riduzione del danno per lesioni di lieve entità,, a causa dell effetto congiunto di età e sesso. 3. Critica al metodo del valore punto Nel precedente paragrafo sono stati mostrati i principali metodi di valutazione del danno biologico utilizzati per la liquidazione del medesimo. Escludendo il criterio tabellare, il metodo pisano e quello milanese muovono dallo stesso principio di base, ossia il valore economico di ogni punto di invalidità. Come già detto, il Tribunale di Pisa è riuscito a ricorrere a tale metodo mediante il ricorso alla media dei valori del punto relativi ai precedenti giudiziari, procedura sulla quale poggia anche il criterio milanese. Il fondamento teorico di tale ragionamento risiede nello studio condotto dal Monateri (Monateri P.G., Bellero A., 1989). Attraverso l analisi del diritto positivo in materia di risarcimento concernente le sole 86
9 lesioni micro-permanenti nell arco temporale di un trentennio, il Monateri ha raccolto tutti i dati necessari (stratificati per età, sesso, collocazione territoriale, etc.) per la formazione di un campione statisticamente rappresentativo. Per ogni elemento del campione, ovvero per ogni soggetto, è stato possibile calcolare il valore del punto di invalidità rapportando l ammontare liquidato dal giudice, riportato finanziariamente alla data di rifermento dei calcoli, alla percentuale di invalidità permanente sofferta dal danneggiato. Il valore medio del punto ottenuto in questo modo costituirebbe un fondamento oggettivo per la valutazione del danno biologico per qualsiasi grado di invalidità. Pertanto è possibile affermare che, da un punto di vista matematico-statistico, il metodo del valore del punto si basa sull utilizzo della media campionaria mediante la quale stimare il valore medio del punto di invalidità permanente per i giudiziari attuali. In ipotesi di distribuzione normale della variabile valore del punto di I.P., la media campionaria è uno stimatore corretto e di massima verosimiglianza, e deve essere calcolata come media degli n valori del punto di invalidità osservati sugli elementi del campione, ponderati con pesi proporzionali alla percentuale di invalidità riportata dai singoli soggetti. La variabile valore del punto di I.P. è infatti ottenuta come rapporto tra le somme delle variabili importo attribuito dai giudici ai danneggiati e le somme delle percentuali di I.P. riportate dagli stessi danneggiati, che risultano entrambe distribuite normalmente in quanto entrambi valori medi campionari. Pertanto la fondatezza matematico-statistica dello studio del Monateri, e quindi del criterio del valore del punto, sembrerebbe sussistere. Tuttavia, la variabile aleatoria ottenuta dal rapporto tra due variabili normalmente distribuite, non ha una distribuzione normale 10. Per dimostrare questa affermazione, che sottolinea l infondatezza dei presupposti su cui si basa il metodo, occorre calcolare la funzione di densità congiunta della variabile aleatoria rapporto Z = Y/X. Siano X e Y due variabile aleatorie indipendenti e distribuite ciascuna normalmente con funzione di densità: 10 Per test di verifica della normalità si veda Shapiro, Wilk (1965) e JARQUE C.M., Bera A.K. (1987). 87
10 (8) 88 (9) In tale ipotesi, risulta che: (10) Operando una trasformazione di coordinate trasform(x, y) (x, z), ovvero dalle coordinate (x, y) alle coordinate, si ottiene che: (11) dove il simbolo rappresenta lo Jacobiano della trasformazione operata, che in questo caso è pari a: La funzione di densità della variabile Z è: (12) (13) nella quale, esplicitando, le funzioni f(x) e f(xz) si ottiene la forma esplicita della funzione di densità di Z: (14) Per i nostri fini basta dimostrare che tale funzione non è distribuita secondo una gaussiana. A tal fine consideriamo il caso più semplice in aso cui più le variabili sem X e Y assumono valori medi nulli. Pertanto, per e e, la (14) diventa:
11 e ponendo: la (15) è definita come: 1 (15) 1 1 (16) Pertanto, la forma finale della funzione di densità di Z è la seguente: 1 1 (17) La (17) mostra che, per valore medi nulli di X e Y, la variabile Z non è distribuita come una normale, ma segue la funzione di Cauchy, con media 0 e varianza. Ciò dimostra che l ipotesi statistica su cui si basa il metodo del valore del punto non verifica la presupposta coerenza logico-matematica richiesta. Ne segue che anche l attuale prassi di liquidazione del danno biologico, sia per lesioni di lieve entità che di non lieve entità, non ha un fondamento oggettivo esatto. Il problema del metodo di valutazione diventa paradossalmente inverso: la discrezionalità del giudice di merito nell aggiustamento del risarcimento per il singolo caso specifico ha maggiore valenza del metodo di valutazione fondato su parametri standard, in quanto quest ultimo non mostra di possedere i requisiti essenziali richiesti. 4. Ulteriori osservazioni valutative Oltre alle considerazioni quantitative emerse nel paragrafo 3, è possibile ragionare anche qualitativamente. Il presupposto del criterio del punto presuppone di fondare il calcolo del risarcimen- 89
12 to su elementi desunti dalle esperienze passate e quindi dalle relative valutazioni, spesso comprensive di elementi eterogenei e addirittura caratterizzate dalla diversa concezione di danno biologico che si è venuta affermando nel tempo. Inoltre, nonostante si considerassero casi analoghi, lo studio ero svolto solo sulle lesioni micro-permanenti; per cui, eventuali errori di valutazione e/o di calcolo sarebbero destinati ad accrescersi, lì dove la valutazione delle macro-permanenti si muove per stima (e quindi per approssimazione) dalle lesioni lievi. Non da meno, il metodo di valutazione, per quanto sofisticato possa essere, presenterà sempre un connotato di convenzionalità, data l impossibilità oggettiva di misurare con il metro monetario le sofferenze del danneggiato. Un incommensurabilità, questa, che porta inevitabilmente ad un limite nel livello di sopportabilità economica dell onere risarcitorio sostenuto dal responsabile del danno o ad esempio da un impresa assicuratrice. Affinché un metodo valutativo possa migliorare la propria aderenza alle effettive sofferenze della vittima è necessario che utilizzi una misura di valutazione diversa da quella puramente monetaria, però ad essa equivalente. Si pensi, ad esempio, al danno estetico subito da una persona che lavora nel mondo dello spettacolo e la relativa sofferenza subita: una menomazione che incide significativamente sugli aspetti dinamico-relazionali del soggetto, ma probabilmente anche sul suo lavoro. Tuttavia, la natura non patrimoniale, l indipendenza dalla capacità di produrre reddito e il metro monetario come unità di misura del danno, porterebbero ad un risarcimento economico, ottenuto con il metodo del valore del punto, personalizzato solo da un eventuale aggiustamento equitativo da parte del giudice di merito. Se, invece, si concepisse una diversa scala di misura, evidentemente sarebbe possibile considerare il vero danno sofferto, ossia nel caso da noi prospettato, si considererebbe il danno estetico in quanto fisico, il danno dinamico-relazionale in quanto psichico e la c.d. perdita di chance come conseguenza sul lavoro svolto. Ad ogni modo, prima di dare adito a queste ulteriori osservazioni è necessario porre un metodo di valutazione che non abbia pecche oggettive alla base. 90
13 5. Conclusioni Attraverso l analisi della formazione concettuale, normativa e valutativa del danno biologico è stato possibile dimostrare l infondatezza matematico-statistica del metodo valutativo che ad oggi prevale ai fini della liquidazione del relativo risarcimento economico. In più, altre questioni si pongono da un attenta visione qualitativa del danno in esame, a nostro giudizio soffocato dalla sua stessa natura non patrimoniale, non reddituale ma misurabile su scala monetaria; un danno la cui valutazione metodologica deve essere ricalibrata scientificamente e forse anche concettualmente, allo scopo di garantire un miglior trattamento risarcitorio nei confronti del danneggiato e allo stesso tempo che il responsabile del danno, o l assicuratore, sostengano il giusto esborso. Riferimenti bibliografici BARGAGNA M., BUSNELLI F.D. (1988), La valutazione del danno alla salute, CEDAM, Padova. BARGAGNA M., CANALE M., CONSIGLIERE F., PALMIERI L., UMANI RONCHI G. (1996), Guida orientativa per la valutazione del danno biologico, Giuffrè, Milano. BOCCIA A., FARINAZZO E. (2004), Il danno biologico, Fonte editore, Milano. COCHRAN W. (1977), Sampling techniques, Wiley, New York. COMANDÈ G., DOMENICI R. a cura di (2005), La valutazione delle macropermanenti, Edizioni ETS, Pisa. DALL AGLIO G. (1991), Calcolo delle probabilità, Zanichelli, Bologna. JARQUE C.M., BERA A.K. (1987), A test for normality of observations and regression residuals, International Statistical Review 55, pp LUVONI R., MANGILI F., BERNARDI L. (2002), Guida alla valutazione medico-legale del danno biologico e dell invalidità permanente, Giuffrè, Milano. MONATERI P.G., BELLERO A. (1989), Il quantum nel danno alla persona, Giuffrè, Milano. SHAPIRO S.S., WILK M.B. (1965), An analysis of variance test for normality (complete samples), Biometrica 52, pp WILKS S.S. (1963), Mathematical statistics, Wiley, London. 91
14 Summary: Over the last seven decades, the italian law has debated on the concept and evaluation of biological damage reaching the current evaluation method used in national courts, the so-called metodo del valore del punto variabile. The present work demonstrates the groundlessness of the theoretical assumptions of this method that governs the daily settlement of the damage in question. To achieve this goal, is made in advance an overview on the regulatory environment and how it has come to the method considered. 92
Le Tabelle del Tribunale di Milano 2009 Milano, 13 ottobre Lorenzo Vismara GenRe
Le nuove Tabelle del Tribunale di Milano Analisi e confronto Lorenzo Vismara Responsabile Sinistri GenRe Italia Sommario Principi espressi dalle SS.UU. nelle sentenze dell 11 novembre 2008 Le nuove Tabelle
Osservatorio per la giustizia civile di Milano
Osservatorio per la giustizia civile di Milano Nuove tabelle per la liquidazione del danno non patrimoniale derivante da lesione alla integrità psico-fisica e dalla perdita del rapporto parentale presentate
**** Tabelle di riferimento per la liquidazione del danno da compromissione dell integrità psicofisica **** - Anno 2007 - Pagina 1 di 1
- TRIBUNALE DI ROMA - **** Tabelle di riferimento per la liquidazione del danno da compromissione dell integrità psicofisica **** - Anno 2007 - Pagina 1 di 1 Criteri guida per la liquidazione del danno
INDICE SOMMARIO. Parte Prima STORIA, DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DEL DANNO BIOLOGICO CAPITOLO PRIMO STORIA DEL DANNO BIOLOGICO
INDICE SOMMARIO Elenco delle principali abbreviazioni... pag. XIII Parte Prima STORIA, DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DEL DANNO BIOLOGICO CAPITOLO PRIMO STORIA DEL DANNO BIOLOGICO Guida bibliografica...
Informative MAGAP di riferimento : n 2 del 08.11.2010 e n 114 del 20.02.2012
COMMISSIONE AUTO Informativa n 193 22.04.2013 Oggetto : Liquidazione Lesioni alla Persona - 2 Informative MAGAP di riferimento : n 2 del 08.11.2010 e n 114 del 20.02.2012 Cari Colleghi, Nella gestione
DETERMINAZIONE DELLA TABELLA DEI VALORI ECONOMICI PER MACROINVALIDITÀ
DETERMINAZIONE DELLA TABELLA DEI VALORI ECONOMICI PER MACROINVALIDITÀ 1. DETERMINAZIONE DEI COEFFICIENTI MOLTIPLICATORI DEL PUNT O Il risarcimento a titolo di danno biologico permanente per i postumi da
C o m e s i l i q u i d a i l d a n n o c i v i l e?
C o m e s i l i q u i d a i l d a n n o c i v i l e? Azione formativa comune con le strutture territoriali della Scuola Codice corso: P13058. Data: 16-18 ottobre 2013 Responsabile del corso: Raffaele Sabato
REPUBBLICA ITALIANA Consiglio di Stato Sezione Consultiva per gli Atti Normativi Adunanza di Sezione del 8 novembre 2011
Numero 04209/2011 e data 17/11/2011 REPUBBLICA ITALIANA Consiglio di Stato Sezione Consultiva per gli Atti Normativi Adunanza di Sezione del 8 novembre 2011 NUMERO AFFARE 04318/2011 OGGETTO: Ministero
Note sulla probabilità
Note sulla probabilità Maurizio Loreti Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Padova Anno Accademico 2002 03 1 La distribuzione del χ 2 0.6 0.5 N=1 N=2 N=3 N=5 N=10 0.4 0.3 0.2 0.1 0 0 5 10 15
i quaderni di Medicina e Diritto 1
i quaderni di Medicina e Diritto 1 MeD La Collana I Quaderni di Medicina e Diritto persegue lo scopo dell omonima Associazione: approfondire lo studio dei problemi medico-legali e giuridici, anche sotto
Circolare n. 49. Roma, 16 dicembre Direttore generale vicario Responsabili di tutte le Strutture centrali e territoriali
Direzione generale Direzione centrale rapporto assicurativo Circolare n. 49 Roma, 16 dicembre 2016 Al Ai e p.c. a: Direttore generale vicario Responsabili di tutte le Strutture centrali e territoriali
Fiscal News N Studi di settore: indicatori per i professionisti. La circolare di aggiornamento professionale
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 191 07.07.2015 Studi di settore: indicatori per i professionisti Categoria: Studi di settore Sottocategoria: Modelli Nella nota tecnica e metodologica
Le categorie del danno non patrimoniale secondo le sezioni unite della corte di cassazione
Le categorie del danno non patrimoniale secondo le sezioni unite della corte di cassazione La liquidazione del danno nelle decisioni del giudice civile 1 L ordinanza di rimessione ha investito le SU del
INDICE SOMMARIO. Abbreviazioni delle Riviste e delle Enciclopedie... Pag. XI. Capitolo I CIRCOLAZIONE STRADALE E RESPONSABILITÀ CIVILE
INDICE SOMMARIO Abbreviazioni delle Riviste e delle Enciclopedie... Pag. XI Capitolo I CIRCOLAZIONE STRADALE E RESPONSABILITÀ CIVILE 1. L «atto di circolazione»: una definizione «elastica»... Pag. 1 1.1....(Segue):
OSSERVATORIO SULLA GIUSTIZIA CIVILE DI MILANO
OSSERVATORIO SULLA GIUSTIZIA CIVILE DI MILANO Gruppo Danno alla Persona Gruppo «Uno» Obiettivi del Gruppo Il Gruppo 1 ha ricevuto come incarico dal plenum della assemblea del Gruppo Danno alla persona
METODOLOGIE DI CALCOLO DELLA RISERVA AGGIUNTIVA PER RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE GARANTITO
Allegato 1 METODOLOGIE DI CALCOLO DELLA RISERVA AGGIUNTIVA PER RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE GARANTITO Ai fini dell illustrazione delle metodologie di calcolo e della verifica delle riserve aggiuntive
Locazioni: novità IRPEF ed imposta di registro
Locazioni: novità IRPEF ed imposta di registro 1) La disciplina 2) Alcuni esempi pratici 3) Le tabelle dei moltiplicatori A cura della Dott.ssa Laura Bianchi 1 La disciplina La Legge Finanziaria 2005 introduce
INDICE SOMMARIO. Parte prima IL DANNO ESISTENZIALE NEL SISTEMA DI RESPONSABILITAv CIVILE
INDICE SOMMARIO Introduzione... Elenco delle principali abbreviazioni... XI XIII Parte prima IL DANNO ESISTENZIALE NEL SISTEMA DI RESPONSABILITAv CIVILE Capitolo 1 NECESSITAv DI UNA NUOVA CATEGORIA 1.1.
INDICE GENERALE. Presentazione... pag. V Introduzione...» IX. Parte Prima ASPETTI GENERALI DEL DANNO ALLA PERSONA
INDICE GENERALE Presentazione... pag. V Introduzione...» IX Parte Prima ASPETTI GENERALI DEL DANNO ALLA PERSONA Cap. I: NOZIONE DI DANNO E PRINCIPI GENERALI DEL RISARCIMENTO DEL DANNO... pag. 3 1. Nozione
Capitolo 6. La distribuzione normale
Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 6 La distribuzione normale Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Facoltà di Ingegneria, Università
PRINCIPIO DELLA PEREQUAZIONE AUTOMATICA DELLE PRESTAZIONI ECONOMICHE ALLE VARIAZIONI DEL COSTO DELLA VITA
PRINCIPIO DELLA PEREQUAZIONE AUTOMATICA DELLE PRESTAZIONI ECONOMICHE ALLE VARIAZIONI DEL COSTO DELLA VITA Obiettivo: garantire l effettività della tutela previdenziale in relazione al quantum il principio
Osservatorio per le Politiche Sociali - Terzo Rapporto
1 STRUTTURA E DINAMICA DEMOGRAFICA Il capitolo si articola in due paragrafi. Nel primo sono riportati i dati e i commenti riguardanti la struttura demografica della popolazione della Valle d Aosta. Nel
IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA
Metodi per l Analisi dei Dati Sperimentali AA009/010 IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA Sommario Massima Verosimiglianza Introduzione La Massima Verosimiglianza Esempio 1: una sola misura sperimentale
INDICE SOMMARIO. Elenco delle principali abbreviazioni...
INDICE SOMMARIO Elenco delle principali abbreviazioni... pag. XIII Parte Prima LA RESPONSABILITAv MEDICA CAPITOLO PRIMO CARATTERI GENERALI DELLA RESPONSABILITAv MEDICA Guida bibliografica... 5 1. Premessa...
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
Civile Sent. Sez. 3 Num. 339 Anno 2016 Presidente: SPIRITO ANGELO Relatore: D'AMICO PAOLO Data pubblicazione: 13/01/2016 SENTENZA sul ricorso 7359-2013 proposto da: FOIS LUIGI FSOLGU80S181452K, considerato
Novità per la disciplina delle perdite su crediti
Novità per la disciplina delle perdite su crediti Novità per la disciplina delle perdite su crediti Relazione illustrativa al D.D.L. di Stabilità 2014 I commi 21 e 22 prevedono modifiche sostanziali del
Capitolo 6 La distribuzione normale
Levine, Krehbiel, Berenson Statistica Casa editrice: Pearson Capitolo 6 La distribuzione normale Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Economia Dipartimento di Economia e Management, Università
Statistica 1 A.A. 2015/2016
Corso di Laurea in Economia e Finanza Statistica 1 A.A. 2015/2016 (8 CFU, corrispondenti a 48 ore di lezione frontale e 24 ore di esercitazione) Prof. Luigi Augugliaro 1 / 27 Numeri indici e rapporti statistici
Esercitazione del
Esercizi sulla regressione lineare. Esercitazione del 21.05.2013 Esercizio dal tema d esame del 13.06.2011. Si consideri il seguente campione di n = 9 osservazioni relative ai caratteri ed Y: 7 17 8 36
La tutela INAIL e il danno differenziale
La tutela INAIL e il danno differenziale Prof. Manuel Ranieri Ambito di operatività della tutela L INAIL sovrintende alla tutela degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali dei lavoratori
Il campionamento e l inferenza. Il campionamento e l inferenza
Il campionamento e l inferenza Popolazione Campione Dai dati osservati mediante scelta campionaria si giunge ad affermazioni che riguardano la popolazione da cui essi sono stati prescelti Il campionamento
GERARCHIA DEI METODI E SEMPLIFICAZIONI PER IL CALCOLO DEL MARGINE DI RISCHIO
ALLEGATO 4 GERARCHIA DEI METODI E SEMPLIFICAZIONI PER IL CALCOLO DEL MARGINE DI RISCHIO Gerarchia dei metodi Le imprese utilizzano la seguente gerarchia come base decisionale per quanto riguarda i metodi
UN MOMENTO DI RIFLESSIONE COMUNE
UN MOMENTO DI RIFLESSIONE COMUNE : il peccato originale del concetto medicolegale di danno biologico come definito dalla Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni nell anno 2001 Premessa
Le mobili frontiere del danno non patrimoniale: dalle singole voci di danno alla ricostruzione unitaria. Il danno tanatologico.
C h e c è d i n u o v o i n m a t e r i a d i r e s p o n s a b i l i t à c i v i l e? Cod.: P15030 Date: 6-8 maggio 2015 Responsabile del corso: Raffaele Sabato Esperto formatore: Gianluigi Morlini Presentazione
GIUSTIFICAZIONE TEORICA DELLA FORMULA DI PETRY MEDIANTE L ANALISI DIMENSIONALE
M. G. BUSATO GIUSTIFICAZIONE TEORICA DELLA FORMULA DI PETRY MEDIANTE L ANALISI DIMENSIONALE NOTA TECNICA MGBSTUDIO.NET SOMMARIO La formula di Petry è una formula semiempirica che consente di stimare,
Esercizi riassuntivi di Inferenza
Esercizi riassuntivi di Inferenza Esercizio 1 Un economista vuole stimare il reddito medio degli abitanti di una cittadina mediante un intervallo al livello di confidenza del 95%. La distribuzione del
Lesioni micropermanenti: indicati i nuovi importi per il risarcimento dei danni da incidenti stradali
Lesioni micropermanenti: indicati i nuovi importi per il risarcimento dei danni da incidenti stradali Il ministero dello Sviluppo economico ha emanato il decreto (27 maggio 2010 pubblicato sulla Gazzetta
Statistica. Alfonso Iodice D Enza
Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it Università degli studi di Cassino () Statistica 1 / 33 Outline 1 2 3 4 5 6 () Statistica 2 / 33 Misura del legame Nel caso di variabili quantitative
1 In Solvency II, ai sensi dell articolo 168 (2) del Regolamento delegato 2015/35, gli strumenti di capitale di tipo 1
Regolamento IVASS n. 35 del 7 febbraio 2017 Esempi relativi al calcolo dell aggiustamento per la capacità di assorbimento delle perdite delle imposte differite 1. Calcolo dell aggiustamento per la capacità
Corsi di Introduzione alla teologia
Corsi di Introduzione alla teologia METODOLOGIE STATISTICHE UTILIZZATE PER L ANALISI DELLA SODDISFAZIONE DEGLI STUDENTI FREQUENTANTI A.A. 011-01 NUCLEO DI VALUTAZIONE DI ATENEO MILANO PIACENZA - CREMONA
LA DISTRIBUZIONE NORMALE (Vittorio Colagrande)
LA DISTRIBUZIONE NORMALE (Vittorio Colagrande) Allo scopo di interpolare un istogramma di un carattere statistico X con una funzione continua (di densità), si può far ricorso nell analisi statistica alla
INDICE SOMMARIO. Prefazione... L INSIDIA E IL TRABOCCHETTO: DEFINIZIONE, CON- TENUTI E INQUADRAMENTO NORMATIVO CAPITOLO 1.
INDICE SOMMARIO Prefazione... XIII CAPITOLO 1 L INSIDIA E IL TRABOCCHETTO: DEFINIZIONE, CON- TENUTI E INQUADRAMENTO NORMATIVO 1. L insidia e il trabocchetto come fattispecie non codificate... 1 2. La natura
Direzione centrale Prestazioni. Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e
Direzione centrale Prestazioni Roma, 14 Novembre 2008 Circolare n. 100 Allegati n. 1 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami
Incertezza di Misura: Concetti di Base
Incertezza di Misura: Concetti di Base Roberto Ottoboni Dipartimento di Elettrotecnica Politecnico di Milano 1 Il concetto di misura Nella sua accezione più comune si è sempre inteso come misura di una
L indagine campionaria Lezione 3
Anno accademico 2007/08 L indagine campionaria Lezione 3 Docente: prof. Maurizio Pisati Variabile casuale Una variabile casuale è una quantità discreta o continua il cui valore è determinato dal risultato
COME CALCOLARE LA COMBINAZIONE DI MINIMO COSTO DEI FATTORI
COME CALCOLARE LA COMBINAZIONE DI MINIMO COSTO DEI FATTORI In questa Appendice, mostreremo come un impresa possa individuare la sua combinazione di minimo costo dei fattori produttivi attraverso il calcolo
Esercitazioni di statistica
Esercitazioni di statistica Misure di associazione: Indipendenza assoluta e in media Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 22 ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni
Regolamento sulla costituzione di accantonamenti e di riserve di fluttuazione
FONDAZIONE ABENDROT La Cassa pensioni all insegna della sostenibilità Regolamento sulla costituzione di accantonamenti e di riserve di fluttuazione Stato 1.1.2007 1. Princìpi e obiettivi In base all art.
Riforma del mercato del lavoro: restrizioni sulle collaborazioni a partita IVA
CIRCOLARE A.F. N.134 del 27 settembre 2012 Ai gentili clienti Loro sedi Riforma del mercato del lavoro: restrizioni sulle collaborazioni a partita IVA Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla
04 - Numeri Complessi
Università degli Studi di Palermo Scuola Politecnica Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche Appunti del corso di Matematica 04 - Numeri Complessi Anno Accademico 2015/2016 M. Tumminello,
La riforma dei fondi di previdenza nel rispetto delle prescrizioni legislative di stabilità delle gestioni
La riforma dei fondi di previdenza nel rispetto delle prescrizioni legislative di stabilità delle gestioni Bilancio tecnico al 31.12.2006 (ultimo anno positivo) FONDO GENERALE QUOTA A FONDO GENERALE QUOTA
REPUBBLICA ITALIANA. Cass. 25345/2015. Scontro tra veicolo e motorino. Corresponsabilità dei conducenti. Trasportata illegittim
Cass. 25345/2015. Scontro tra veicolo e motorino. Corresponsabilità dei conducenti. Trasportata illegittim Se la presenza illegittima di due persone sul ciclomotore non ha avuto alcuna effi cienza causale
REDDITOMETRO AUMENTO DEI COEFFICIENTI
REDDITOMETRO AUMENTO DEI COEFFICIENTI L Agenzia delle Entrate ha aggiornato i coefficienti del redditometro: per gli anni 2006 e 2007, l aumento dei coefficienti è del 47,9% rispetto agli importi indicati
La posizione contributiva Ricongiunzione, totalizzazione e riscatti
La posizione contributiva Ricongiunzione, totalizzazione e riscatti per i Delegati Enpacl 16-17-18 marzo 2016 La posizione contributiva Contribuzione ante 1.1.2013 Contribuzione post 1.1.2013 Elementi
OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Istruzioni per la compilazione del quadro RW della dichiarazione dei redditi
RISOLUZIONE N. 77/E Roma 16/09/2016 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Istruzioni per la compilazione del quadro RW della dichiarazione
Indice della lezione. Incertezza e rischio: sinonimi? Le Ipotesi della Capital Market Theory UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA
UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PRM FCOLT DI ECONOMI Indice della lezione Corso di Pianificazione Finanziaria Introduzione al rischio Rischio e rendimento per titoli singoli La Teoria di Portafoglio di Markowitz
Deliberazione n. 5/2016/PAR. Corte dei conti. Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 gennaio 1978 n. 21 e
Deliberazione n. 5/2016/PAR Repubblica italiana Corte dei conti La Sezione del controllo per la Regione Sardegna composta dai magistrati: Dott. Francesco Petronio Dott. ssa Maria Paola Marcia Dott. ssa
VALUTAZIONE DELLE AZIENDE METODI PATRIMONIALI MISTI.
VALUTAZIONE DELLE AZIENDE METODI PATRIMONIALI MISTI Metodi patrimoniali misti o stock-flusso I metodi misti costituiscono una mediazione tra i metodi patrimoniali e quelli reddituali. In particolare il
Servizio Tecnico Urbanistico
ALLEGATO A) alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 11 di data 29.03.2011 C O M U N E D I A L A Provincia di Trento Servizio Tecnico Urbanistico Piazza San Giovanni, 1-38061 ALA (Tel. 0464/678724-
CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE BONAFEDE, AGOSTINELLI, BUSINAROLO, COLLETTI, FERRARESI, MICILLO, SARTI, TURCO
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI CAMERA DEI DEPUTATI N. 1063 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI BONAFEDE, AGOSTINELLI, BUSINAROLO,
Programmazione con Foglio di Calcolo Cenni di Statistica Descrittiva
Fondamenti di Informatica Ester Zumpano Programmazione con Foglio di Calcolo Cenni di Statistica Descrittiva Lezione 5 Statistica descrittiva La statistica descrittiva mette a disposizione il calcolo di
INPS.HERMES.06/03/
INPS.HERMES.06/03/2008.0005726 Mittente 0013 /D.C. Prestazioni Ufficio Area Dei Trattamenti Dei Fondi Speciali Messaggio N. 005726 del 06/03/2008 11.20.39 Tipo Messaggio Standard Classificazione Destinatari
Sezione regionale di controllo per la Toscana. Maria Annunziata RUCIRETA
Del. n. 114/2015/PAR Sezione regionale di controllo per la Toscana composta dai signori magistrati Roberto TABBITA Maria Annunziata RUCIRETA Paolo PELUFFO Nicola BONTEMPO Emilia TRISCIUOGLIO Laura D AMBROSIO
Capitolo 16. Stima dei danni
Capitolo 16 Stima dei danni Definizione di danno Il danno può essere definito come un fatto in grado di determinare una variazione anormale nel valor capitale di un bene e nella sua capacità di produrre
Distribuzioni e inferenza statistica
Distribuzioni e inferenza statistica Distribuzioni di probabilità L analisi statistica spesso studia i fenomeni collettivi confrontandoli con modelli teorici di riferimento. Tra di essi, vedremo: la distribuzione
Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 3
Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 3 I costi di produzione Mankiw, Capitolo 13 Premessa Nell analisi della legge dell offerta, vista fino a questo momento, abbiamo sinteticamente descritto le
TAVOLA DI MORTALITÀ 2012
TAVOLA DI MORTALITÀ 2012 N.B. Tutti i dati presentati in questo studio sono stati elaborati dall ufficio statistica del Comune (dott.ssa Antonella Primi) in collaborazione con la laureanda presso l Università
OGGETTO: Interpello Agevolazioni prima casa Art. 1, nota II bis), della Tariffa, parte prima, allegata al DPR 26 aprile 1986, n. 131.
RISOLUZIONE N. 86/E Roma, 20 agosto 2010 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello Agevolazioni prima casa Art. 1, nota II bis), della Tariffa, parte prima, allegata al DPR 26 aprile 1986, n. 131
INCONTRO DI PRASSI COMUNE. Avv. Fabrizio Pullè. L atto introduttivo del Giudizio in responsabilità medica
INCONTRO DI PRASSI COMUNE Avv. Fabrizio Pullè L atto introduttivo del Giudizio in responsabilità medica SEMINARIO ISTRUZIONE SQUADRA DISTRETTUALE Repubblica di San Marino, 22 Febbraio 2014 Il Rotaract
la distribuzione di uomini e donne fra i diversi settori produttivi; la ripartizione dei due sessi fra le diverse qualifiche professionali 1.
Differenziali retributivi fra uomini e donne nel lavoro interinale. Alcune evidenze ricavate dalla banca dati EBITEMP sui prestiti ai lavoratori per l anno 2004. 1. Premessa Attualmente non risulta disponibile
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI VERONA
FONDO PER LA RETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DI RISULTATO DEL PERSONALE DIRIGENTE ANNO 2013 RELAZIONE ILLUSTRATIVA TECNICOFINANZIARIA SULLE MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DELLE RISORSE ECONOMICOFINANZIARIE 1.
STATISTICA (2) ESERCITAZIONE Dott.ssa Antonella Costanzo
STATISTICA (2) ESERCITAZIONE 7 11.03.2014 Dott.ssa Antonella Costanzo Esercizio 1. Test di indipendenza tra mutabili In un indagine vengono rilevate le informazioni su settore produttivo (Y) e genere (X)
OSMI BORSA IMMOBILIARE MILANO Convegno Dal valore catastale al valore di mercato e fiscalità immobiliare Casi nazionali e internazionali
Direzione Centrale OMI e Servizi Estimativi OSMI BORSA IMMOBILIARE MILANO Convegno Dal valore catastale al valore di mercato e fiscalità immobiliare Casi nazionali e internazionali La revisione degli estimi
LA PROPOSTA DELLE ACLI: RIMODULAZIONE ICI IN BASE AL REDDITO E AL NUMERO DEI FIGLI
LA PROPOSTA DELLE ACLI: RIMODULAZIONE ICI IN BASE AL REDDITO E AL NUMERO DEI FIGLI Art.13 comma 10 attuale Dall'imposta dovuta per l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo
Il giudizio di ottemperanza nel processo tributario
Prontuari PAOLA RIZZELLI - MAURIZIO VILLANI Il giudizio di ottemperanza nel processo tributario Guida pratica con formulari, schemi e suggerimenti operativi PAOLA RIZZELLI - MAURIZIO VILLANI Il giudizio
Servizio INFORMATIVA 730
SEAC S.p.A. - 38100 TRENTO - Via Solteri, 74 Internet: www.seac.it - E-mail: info@seac.it Tel. 0461/805111 - Fax 0461/805161 Servizio INFORMATIVA 730 19 MARZO 2008 Informativa n. 26 QUADRO C: MODALITÀ
Distribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto -
Distribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto - Nell ipotesi che i dati si distribuiscano seguendo una curva Gaussiana è possibile dare un carattere predittivo alla deviazione standard La prossima misura
Liquidazione dell ulteriore danno non patrimoniale
Liquidazione dell ulteriore danno non patrimoniale Per la valutazione equitativa del danno non patrimoniale, il programma per l anno 2011 contiene una rilevante novità. Sono noti i parametri indicati dalla
A proposito di valutazione scolastica
A proposito di valutazione scolastica Livello scolare: 2 biennio Abilità interessate Identificare situazioni che richiedono di rilevare lo stesso carattere su una unità statistica formata da 2 elementi,
REGRESSIONE E CORRELAZIONE
REGRESSIONE E CORRELAZIONE Nella Statistica, per studio della connessione si intende la ricerca di eventuali relazioni, di dipendenza ed interdipendenza, intercorrenti tra due variabili statistiche 1.
Probabilità classica. Distribuzioni e leggi di probabilità. Probabilità frequentista. Probabilità soggettiva
Probabilità classica Distribuzioni e leggi di probabilità La probabilità di un evento casuale è il rapporto tra il numero dei casi favorevoli ed il numero dei casi possibili, purchè siano tutti equiprobabili.
Funzioni implicite - Esercizi svolti
Funzioni implicite - Esercizi svolti Esercizio. È data la funzione di due variabili F (x, y) = y(e y + x) log x. Verificare che esiste un intorno I in R del punto di ascissa x 0 = sul quale è definita
RISOLUZIONE N. 136/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 136/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 14 giugno 2007 OGGETTO:Istanza di interpello. Atto di divisione del patrimonio ereditato, con assegnazione di beni di valore eccedente
Analisi della mortalità in relazione a fattori meteo-climatici in Emilia-Romagna
ONDATE DI CALORE: VARIAZIONI CLIMATICHE, EFFETTI SULLA SALUTE E MISURE DI CONTENIMENTO COSA È ACCADUTO NELL ESTATE 2003: Analisi della mortalità in relazione a fattori meteo-climatici in Emilia-Romagna
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 2.12. COM() 597 final RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO sui dati relativi all incidenza di bilancio dell attualizzazione annuale del delle
INDICE-SOMMARIO INTRODUZIONE E PIANO DELL OPERA
INDICE-SOMMARIO INTRODUZIONE E PIANO DELL OPERA Le nozioni base 1. Danno e interesse.... 1 2. Il rischio... 3 3. Il principio di precauzione e l assicurazione.... 6 4. Il sinistro e l assicurazione contro
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA
SIGI, Statistica II, esercitazione n. 3 1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA FACOLTÀ DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA S.I.G.I. STATISTICA II Esercitazione n. 3 Esercizio 1 Una v.c. X si dice v.c. esponenziale
Indagine statistica sui fallimenti dichiarati dal Tribunale di Pescara dal 2001 al 2010 a cura di Luca Cosentino
Indagine statistica sui fallimenti dichiarati dal Tribunale di Pescara dal 2001 al 2010 a cura di Luca Cosentino La presente analisi statistica è basata sui dati forniti dal Tribunale di Pescara per il
PREVIP FONDO PENSIONE
PREVIP FONDO PENSIONE Stima della pensione complementare (Progetto Esemplificativo Standardizzato) Il presente Progetto esemplificativo contiene una stima della pensione complementare per consentire una
Esercizi su distribuzioni doppie, dipendenza, correlazione e regressione (Statistica I, IV Canale)
Esercizi su distribuzioni doppie, dipendenza, correlazione e regressione (Statistica I, IV Canale) Esercizio 1: Un indagine su 10.000 famiglie ha dato luogo, fra le altre, alle osservazioni riportate nella
INFORMAZIONI INTEGRATIVE DEFINITE IN AMBITO ACRI 1
INFORMAZIONI INTEGRATIVE DEFINITE IN AMBITO ACRI 1 DISCIPLINA DEL BILANCIO DELLA FONDAZIONE La Fondazione redige il bilancio secondo quanto previsto dall art. 9 del decreto legislativo 17 maggio 1999,
Consiglio Superiore della Magistratura
Consiglio Superiore della Magistratura Ufficio Statistico Distribuzione per genere del personale di magistratura INDICE Premessa... 1 Distribuzione per genere dei magistrati presenti in Italia... 1 Serie
Elementi di base su modello binomiale e modello normale
Elementi di base su modello binomiale e modello normale (alcune note) Parte 1: il modello binomiale Di fondamentale importanza nell analisi della qualità sono i modelli. I due principali modelli statistico-probablistici
EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI INERENZA
INDICE SOMMARIO CAPITOLO I EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI INERENZA 1. Premessa... Pag. 1 2. La determinazione del reddito di impresa ai fini dell imposta mobiliare di cui alla legge n. 1830 del 1864...» 3
R E P U B B L I C A I T A L I A N A. Consiglio di Stato. Sezione Prima. Adunanza di Sezione del 18 maggio 2011
Numero 02324/2011 e data 09/06/2011 R E P U B B L I C A I T A L I A N A Consiglio di Stato Sezione Prima Adunanza di Sezione del 18 maggio 2011 NUMERO AFFARE 01380/2011 OGGETTO: Presidenza del consiglio
TEST DI AUTOVALUTAZIONE APPROSSIMAZIONE NORMALE
TEST DI AUTOVALUTAZIONE APPROSSIMAZIONE NORMALE I diritti d autore sono riservati. Ogni sfruttamento commerciale non autorizzato sarà perseguito. Metodi statistici per la biologia Parte A. Sia X, X,...
Servizi di Igiene Urbana Rifiuti Solidi Urbani
Monitoraggio Anno IX - Report 1 Gennaio Aprile 2008 Servizi di Igiene Urbana Rifiuti Solidi Urbani 1) Il Monitoraggio dei Servizi di Igiene Urbana L analisi mira ad individuare le variazioni della domanda
Decreto Legislativo n. 38 del 23 febbraio 2000, art. 13 Danno biologico ;
DIREZIONE CENTRALE SERVIZI ISTITUZIONALI Ex IPSEMA INAIL Ai direttori compartimentali ex Ipsema loro sedi Oggetto:Linee guida riguardanti l aumento in via straordinaria dell indennità per indennizzo del
INDICE SOMMARIO Imputabilità ecolpevolezza (Segue): secondo la concezione tradizionale della responsabilità
Elenco delle principali abbreviazioni... XV Parte I L INCAPACITÀ DI INTENDERE E VOLERE NELLA RESPONSABILITÀ CIVILE CAPITOLO PRIMO INFERMITÀ MENTALE, INCAPACITÀ NATURALE, IMPUTABILITÀ Guidabibliografica...
Politecnico di Milano - Scuola di Ingegneria Industriale. II Prova in Itinere di Statistica per Ingegneria Energetica 25 luglio 2011
Politecnico di Milano - Scuola di Ingegneria Industriale II Prova in Itinere di Statistica per Ingegneria Energetica 25 luglio 2011 c I diritti d autore sono riservati. Ogni sfruttamento commerciale non