OGGETTO: APPROVAZIONE VERBALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL IL CONSIGLIO COMUNALE

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1 OGGETTO: APPROVAZIONE VERBALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL IL CONSIGLIO COMUNALE VISTI gli artt. 90 e 91 del regolamento del consiglio comunale; DATO ATTO che copia del verbale della seduta consiliare del è stata recapitata ai Capigruppo Consiliari nei tempi e nei modi previsti dal regolamento del Consiglio Comunale; PRESO ATTO che nessun Consigliere ha presentato osservazioni in merito; RITENUTO di dover procedere all approvazione del verbale relativo alla seduta di Consiglio Comunale del ; VISTO l art.42 del T.U.E.L. n.267 del ; ACQUISITO il parere favorevole di cui all art.49 comma 1 della medesima legge in ordine alla regolarità tecnica che si allega alla presente a formarne parte integrante e sostanziale; Con voti favorevoli n.19, legalmente espressi e n.1 astenuto (Brazzini per U.S.), su n.20 componenti presenti e n.19 votanti; DELIBERA 1) la premessa narrativa rappresenta parte integrante e sostanziale del presente atto; 2) di approvare il verbale delle deliberazioni della seduta consiliare del Cot 1

2 COMUNE DI JESI Provincia di Ancona VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL Durata di 6 ore e 10 minuti 2

3 La seduta si apre, senza appello nominale, alle ore PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Iniziamo come al solito con le interrogazioni e con le domande di attualità. Vi informo, prima di tutto, che il tabellone luminoso per il voto elettronico non funziona, quindi io, votazione per votazione, dirò verbalmente, quindi rimarrà a verbale, l esito della votazione. Si vota normalmente con i votatori che abbiamo in postazione, però siccome l esito della votazione non viene riportato nel tabellone e i Consiglieri comunali non sanno in tempo reale quale sia l esito della votazione, lo dirò io, voto dopo voto. Intervento fuori microfono PRESIDENTE DEL C.C. FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, proibita, soprattutto con la mano destra. Allora, colleghi, partiamo pure con le interrogazioni. L assessore Balestra è qui. Prima interrogazione del consigliere comunale Grassetti Antonio, del gruppo di Alleanza Nazionale, in ordine alla pubblicità sulla Home Page della rete civica. 3

4 PUNTO N.1 DELIBERA N.23 DEL INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE GRASSETTI ANTONIO DEL GRUPPO DI A.N. IN ORDINE ALLA PUBBLICITA SULLA HOME PAGE DELLA RETE CIVICA Sono presenti in aula n.16 componenti PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Grassetti, per illustrare, prego. CONSIGLIERE GRASSETTI ANTONIO (A.N.): Grazie, Presidente. La mia illustrazione, questa volta, si limiterà alla lettura dell interrogazione, perché il documento è stato certamente conosciuto dall Assessore, certamente è stato conosciuto dai colleghi, ma è bene che anche il pubblico che assiste sappia qual è il problema. Il sottoscritto Consigliere Antonio Grassetti, preso atto che sulla Home Page della Rete Civica ( è pubblicato in maniera fissa uno spazio pubblicitario relativo al sito web di un impresa privata di Ancona ( della Fastmedia S.r.l.) Il Sig. Sindaco, per conoscere: INTERROGA 1) se tale spazio è a pagamento ed in questo caso: A) se esiste un listino prezzi per la pubblicità sulle pagine web della rete civica Aesinet ; B) nel caso, perché tale listino non è pubblicato sulle stesse pagine web; C) se invece è disponibile presso qualche altro ufficio dell Amministrazione; D) quale sia il ricavo a vantaggio del Comune per lo spazio concesso alla Società predetta; 2) se invece lo spazio è a titolo gratuito: E) per quale motivo è stato concesso, perché gratis e perché proprio ad un azienda privata di Ancona; F) chi ha deliberato o autorizzato la presenza di pubblicità gratuite ad aziende private all interno di uno spazio istituzionale; G) se detto spazio è a disposizione anche di altre aziende private, locali o nazionali alle stesse condizioni; H) perché, in ogni caso, non è invece (o inoltre) presente un azienda jesina (la Fastmedia è anconetana); I) perché siti analoghi non hanno neanche un link nelle pagine della Rete, come invece avviene per la Ditta in questione; 3) se sia stata bandita una gara per concedere il servizio di raccolta di inserzioni pubblicitarie da inserire nelle pagine web della Rete Civica Aesinet : L) perché, nel caso, questa non è stata resa nota nello stesso sito; 4) se crede altresì di porre maggiore attenzione ai vantaggi economici per il bilancio comunale, che potrebbero derivare da una pur corretta e trasparente utilizzazione della pubblicità sulla Rete Civica che, come è noto, è stata più volte oggetto di riconoscimenti per numero di contatti. Attendo risposta. Ringrazio e chiudo il microfono. PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Grassetti. L assessore Balestra, per rispondere, prego. 4

5 ASSESSORE BALESTRA ANTONIO: La risposta scritta dopo gliela farò avere, quindi la leggo. Lo spazio per le inserzioni pubblicitarie sul sito della rete civica è a pagamento, è stato redatto diversi anni fa un listino con le indicazioni dei prezzi relativi alle inserzioni pubblicitarie sulle pagine rete civica ed è stato esposto sul sito per diverso tempo. Sono stati venduti due spazi pubblicitari direttamente dalla rete civica. Facendo riferimento a tale listino, uno di questi spazi riguardava la Camera di Commercio per la pubblicizzazione della vendita agli elenchi delle imprese e un altro riguardava la società Jesi Bazar per la vendita di prodotti on-line. Si precisa che in entrambi i casi si sia trattato di pubblicizzazione di attività relativa alla vendita di prodotti. Comunque, la società Fast Media fece richiesta, con fax in data 11/12/2002, per l inserimento di un new steaker (o simile) sulla Home Page del Comune relativo ad un notiziario telematico delle Marche denominato Go Marche. Il new steaker è un riquadro dinamico, che visualizza in rotazione i titoli delle ultime dieci notizie inserite nel database di Go Marche; la società ha chiesto l inserimento del new steaker. Scusate, ma io in inglese sono proprio scarso, senza il pagamento di alcun corrispettivo economico, giustificandolo come ulteriore servizio informatico che il Comune di Jesi potrebbe offrire ai propri utenti. Qual è la motivazione? La ragione di tale presupposto è per il fatto che altri Comuni nella zona l avevano fatto, viene concesso quindi l inserimento gratuitamente, con una determina di licenziale, questo lo aggiungo io, considerando anche il fatto che non si trattava della publicizzazione di un attività commerciale. Tuttavia non venne attuato l inserimento del new steaker con le informazioni scorrevoli, come aveva richiesto la società, in quanto non compatibili con le linee guida di stabilità e di accessibilità ai siti web, ma venne inserita una scritta fissa con un logo. E stata bandita con le gare, con determina n del 20/10/2004, una gara per la concessione per il servizio di raccolta di inserzioni pubblicitarie da inserire nelle pagine web della rete civica Jesi Net. Tale gara andò deserta, venne di nuovo indetta, ma sempre con lo stesso esito. La gara venne pubblicata sul sito della rete civica nell apposita sezione bandi e gare e in concomitanza alla pubblicazione di tale gara venne tolto dalla rete civica il listino delle inserzioni. Allora, siamo consapevoli dei numerosi riconoscimenti che la rete civica Jesi Net ha ottenuto dalla possibilità di sfruttare la pubblicità per il reperimento di fondi per finanziare parte dell attività della rete, ma occorre tenere presente due aspetti: le difficoltà incontrate nel reperimento di tale pubblicità, dovute al fatto che da parte del concessionario sono necessarie apparecchiature hardware e software di cui molto difficilmente i concessionari locali dispongono, ma di cui sono dotati i concessionari che operano a livello nazionale per due diverse realtà da una rete civica locale, che si tratta di un sito istituzionale e che quindi la pubblicità è bene che sia limitata, anche qualora si tratti di pubblicità corretta e trasparente, aggiungo io, questo non è sulla risposta. Sta partendo un fax, che praticamente, malgrado loro ci abbiamo detto, nel loro fax, che anche il sito Comune di Ancona e altri parecchi siti della provincia utilizzano gratuitamente questo sito Go Marche come sito informativo, che noi praticamente il fax non è partito oggi, ma penso che domani o questi signori ci pagheranno, oppure ipotecheremo e quando sarà tolto, vedremo anche come fare per avere un altro coso informativo lì, questo non è di oggi, praticamente imminente, il fax lo firmerà il sottoscritto, in cui praticamente, come ho detto prima alla società della Fast Media o loro pagheranno, oppure sarà tolto, questa è la prima cosa. Come ho detto, lo so che abbiamo indetto due gare, due gare sono andate deserte, vedremo in un certo senso di rifare la pubblicità è quella solida, quella di bande e gare, che la leggono tutti, lavori pubblici e tutto, quelle non vanno deserte queste vanno deserte, due volte, lo so che la nostra rete civica, soprattutto per il sito della Gazzetta Ufficiale, è iperconsultata, però evidentemente su questa cosa la pubblicità non interessa, comunque noi andiamo avanti, non è che ci fermiamo. Lo so che (inc.) incassare, ma andiamo avanti. Questa risposta praticamente te la manderò in copia, io non so se questa è la risposta del sottoscritto. 5

6 PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, assessore Balestra. Collega Grassetti, per dichiararsi soddisfatto o meno, prego. CONSIGLIERE GRASSETTI ANTONIO (A.N.): Ringrazio, l Assessore. Devo dire che effettivamente la sua risposta mi dà atto della disponibilità da parte dell Amministrazione di prendere atto, nel momento in cui ci si accorge che c è una situazione in qualche modo da modificare, indipendentemente dal fatto che questa venga evidenziata e denunziata dall opposizione o dalla maggioranza. Di questo, io ringrazio l Assessore e ringrazio il Sindaco. Devo dire che però questo momento è un momento importante, come diceva l Assessore stesso, perché da qui noi potremmo trovare il sistema di dar corpo ad un canale, che finora non avevamo considerato, per dare ingresso alle casse comunali a denaro e ad altri fondi che potrebbero giustamente servire alla gestione della stessa rete. Diceva l Assessore: Abbiamo fatto due gare, pubblicizzate, inserendole nello spazio bandi e gare e le gare sono andate deserte!. Probabilmente, la forma pubblicitaria per rendere note queste gare o questi bandi potrebbe essere altra, si potrebbe valutare se farlo in altro modo se dare più spazio; se utilizzare, oltre a questo strumento, anche altri strumenti, manifesti, la pubblicazione sul giornale o comunque mettendo in evidenza, nelle news sulla stessa rete civica, la gara stessa. Per quello che mi riguarda, io credo che con quest interrogazione abbia ancora una volta cercato di contribuire ad aggiungere il quid de pluris se ce ne fosse bisogno, all Amministrazione Pubblica, spero che nel tempo, nel futuro, vi sia ancora questa stessa disponibilità anche con riferimento ad altri argomenti. Grazie. PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Grassetti. Abbiamo concluso l interrogazione. 6

7 DOMANDA DI ATTUALITA DEL GRUPPO D.S. SULLA RIAPERTURA DEL CIRCOLO CITTADINO Sono presenti in aula n.16 componenti PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Passiamo quindi alla domanda di attualità, che è stata presentata dal gruppo dei Democratici di Sinistra. Collega Bornigia, per illustrare, prego. CONSIGLIERE BORNIGIA: Grazie, Presidente. Allora, questa è una domanda di attualità in merito alla mancanza della presenza istituzionale alla riapertura del Circolo Cittadino di domenica scorsa 5 marzo. Leggo la domanda, così com è stata presentata. Visto che il Sindaco stesso, nella sua nota di scusa per la mancata presenza dell istituzione, ha dato una valutazione ampiamente positiva del Circolo Cittadino, come parte integrante della nostra città, riconoscendogli importanti caratteristiche e qualità di aggregazione, crediamo che siano diversi gli interrogativi che devono essere posti. 1) Se c è stata una valutazione di ordine politico, per cui nessun Amministratore era presente o se tutta la Giunta condivida tale giudizio positivo del Sindaco sul ruolo e sull operato del Circolo Cittadino, quindi si è trattato di un semplice disguido. 2) Se qualcuno ha avuto mandato di rappresentare il Comune, vista l impossibilità del Sindaco a partecipare, in quanto malato. 3) Se esiste una prassi, per sostituire il primo cittadino in casi simili e se sì, come mai non è stata seguita o perché non ha funzionato questo meccanismo. Grazie a chi mi risponde. PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Bornigia. Risponde il Sindaco, prego. SINDACO BELCECCHI FABIANO: Dunque, io credo che, così come ho fatto anche nella mia comunicazione pubblica, riportata anche dalla stampa, ho motivato la situazione, perché nessun componente dell Amministrazione era presente a quell iniziativa. Per la verità devo dire che se dovessi fare un elenco di tutte le iniziative alle quali è mancata, per ragioni di o concomitanza con altre iniziative o con altri impegni, la presenza dell Amministrazione, potremmo fare un elenco anche abbastanza lungo. Ricordo solo che venerdì scorso nella stessa giornata dovevo essere, sia all apertura delle giornate mediterranee dell olio d oliva, che si sono svolte al teatro-studio Valerio Morriconi, sia al congresso di un importante organizzazione sindacale degli agricoltori della C.I.A., che si svolgeva a Jesi, ma vista l impossibilità della presenza, così come abbiamo fatto in tante altre circostanze, nelle quali abbiamo inviato un messaggio, con il quale giustificavamo la nostra, la mia o quella dell Amministrazione, assenza, portando comunque nel contempo un messaggio di saluto all iniziativa. Per entrare nel merito delle questioni poste, posso assicurare al gruppo dei DS, che non c è stata assolutamente nessuna valutazione di ordine politico alla base della nostra mancata presenza all inaugurazione del Circolo Cittadino e questo io credo che si potesse evincere chiaramente anche dalle mie dichiarazioni, dichiarazioni del Sindaco, che non ho confrontato con la Giunta, ma non ne vedo, non ne vedevo, non ne ho visto la necessità, esprimendo il Sindaco l orientamento e la valutazione dell Amministrazione comunale nel suo complesso. E quindi, in questo senso, dico anche che non c è stata una prassi formalizzata, con cui avviene eventualmente la sostituzione del Sindaco, in caso di assenza o impossibilità di partecipare a delle iniziative che si svolgono nella città, ma sostanzialmente si fa riferimento, nel caso in cui il Sindaco non possa essere presente, agli assessori, che sono competenti per la materia e anche, ovviamente, al vice sindaco. 7

8 In questa situazione il problema è stato semplicemente, così come appunto ho spiegato, che avendo garantito io la presenza a quest iniziativa e avendo invece avuto un contrattempo non preventivabile, non ci sono state le condizioni, perché gli altri, Assessori e vice sindaco, fossero messi nelle condizioni di potersi liberare da altri impegni precedentemente assunti per poter essere presenti all iniziativa. Purtroppo è accaduto questo fatto, senza nessuna volontà, ma credo che quando ci sono state delle occasioni nelle quali l Amministrazione ha volutamente fatto mancare la sua presenza, lo ha dichiarato e ha detto pubblicamente, come per esempio è successo per il convegno della Quadrilatero. PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, Sindaco. Il collega Bornigia per dichiararsi soddisfatto o meno, prego. CONSIGLIERE BORNIGIA STEFANO D.S.: Posso dire in pare di ritenermi soddisfatto, sicuramente nella parte in cui il Sindaco dice che dal punto di vista politico non c è nessun problema e che quello che ha asserito nella sua nota alla stampa è un parere, un comune sentire, della Giunta. Capisco anche l imprevisto della malattia, quindi l impossibilità di fare in maniera che qualcun altro andasse all ultimo momento, però è evidente che il problema c è stato, è stato sollevato da molti cittadini, anche presenti quel giorno lì, il 5 marzo, al Circolo Cittadino. Quindi è stata premura nostra fare partecipi di questa questione il Consiglio comunale. Sarebbe importante, a nostro parere, che in manifestazioni del genere, in tutte le manifestazioni che ci sono in città, fosse rappresentata l istituzione Comune, quindi spero che questi imprevisti che ci sono stati e che riconosciamo anche noi, non succedano più e che nelle prossime occasioni ci sia sempre la possibilità di inviare qualcuno che rappresenti l Amministrazione comunale. Grazie per la risposta. PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Bornigia. Allora, abbiamo esaurito le interrogazioni, domande di attualità. A questo punto, procediamo con l appello. Inviterei i Consiglieri ad entrare in aula, per favore. 8

9 Si procede all appello nominale alle ore Sono presenti in aula 17 componenti; è assente il consigliere straniero aggiunto Hammami. PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Diciassette presenti, seduta valida, nomino scrutatori i colleghi Lillini, Brunetti e Bravi. Colleghi, a questo punto passiamo agli ordini del giorno e le mozioni, vi ricordo che abbiamo due ore di tempo per discutere questi punti all ordine del giorno. Dimenticavo, le comunicazioni del Sindaco. PUNTO N.2 DELIBERA N.24 DEL COMUNICAZIONI DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Diamo la parola al Sindaco per le comunicazioni, prego. SINDACO BELCECCHI FABIANO: Io faccio questa comunicazione per informare il Consiglio comunale, in parte credo che lo abbia già fatto leggendolo dalla stampa, però avendo, un paio di Consigli comunali fa se non sbaglio, il Consiglio comunale votato un ordine del giorno a sostegno della situazione problematica che si era aperta alla Banca Popolare di Ancora, relativamente a processi e procedimenti anche che vedevano coinvolti e messi a rischio diversi posti di lavoro e che impegnava, appunto, l Amministrazione e il Sindaco a rendersi parte attiva e attenta a questa situazione, in queste comunicazioni appunto informo il Consiglio comunale che il 18 febbraio scorso è stato raggiunto un accordo tra le organizzazioni sindacali e il gruppo BPU, che scongiura, sostanzialmente, la delocalizzazione di settantuno unità lavorative dal centro direzionale di Jesi, a questo importante e, credo, positivo risultato a cui si è arrivati, sia per l attività e il lavoro negoziale svolto da parte delle organizzazioni sindacali, dalle iniziative messe in atto dai lavoratori, in parte credo anche dall attenzione che questo Consiglio comunale ha posto e ha fatto sentire alla stessa Banca un risultato, dicevo, positivo, importante, che mantengono quarantasei unità a Jesi e un riassorbimento delle altre venticinque nella provincia di Ancona, quindi oltre a questo, l accordo ha dato anche delle prospettive di occupazione stabile, per una parte dei precari che da tempo sono occupati alla Banca Popolare di Ancona. Di questi, quindici lavoratori avranno un posto a tempo indeterminato fuori dalla Regione Marche, ai quali se ne sono aggiunti anzi altri tre entro il mese di febbraio scorso. Quindi io credo che sia un risultato che dobbiamo salutare con positività, sapendo che avviene all interno di un processo che sta investendo questo gruppo bancario così come le altre banche, il settore bancario nel suo complesso a livello nazionale, quindi è una situazione che se in questa fase ha trovato questa collocazione e questa soluzione positiva, però va comunque tenuto con la dovuta attenzione, perché potrebbero comunque, nel futuro, aprirsi degli scenari, che potrebbero riproporre alcune situazioni eventualmente anche di difficoltà, che in questa fase sono state superate. PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, Sindaco. Ricordo che in Conferenza dei Capigruppo era stato chiesto da parte del collega Brazzini se c era la possibilità, oltre che la disponibilità, di rispondere ad un eventuale domanda di attualità che il consigliere Brazzini avrebbe presentato in seduta stante. 9

10 Io naturalmente ho riportato questa richiesta, però poi il Sindaco potrà integrare, vista la corposità comunque della domanda che riguarda una lettera di un dipendente comunale, che tra l altro è pubblica, perché è nelle di tutti i Consiglieri comunali e altri. Quindi non è praticamente possibile rispondere a quella domanda di attualità, così corposa in seduta stante, però naturalmente puoi presentare l interrogazione e se non vuoi attendere il prossimo Consiglio comunale, puoi, come recita il regolamento, pretendere una risposta scritta entro se non erro, dieci giorni dalla presentazione dell interrogazione. Detto questo, passiamo pure agli ordini del giorno e alle mozioni. Fosco, per nota, per favore. CONSIGLIERE BRUNETTI FOSCO S.D.I.: Grazie, Presidente. Allora, in merito alle comunicazioni del Sindaco, noi riteniamo doverosa una comunicazione istituzionale da parte del Sindaco, quella testé fatta in merito alla vicenda dell accordo in Banca Popolare di Ancona; lo ringraziamo, esprimiamo soddisfazione per l accordo che è stato raggiunto e pensiamo anche che questo accordo, più che dignitoso, che contempera diverse esigenze e quindi che attualizza un momento particolare che il settore credito e la Banca Popolare di Ancona stanno attraversando, sfoci in situazioni positive, con ricadute anche positive per i dipendenti e crediamo anche che questo accordo lo si sia raggiunto in virtù della mobilitazione degli stessi dipendenti e anche, non ultima, è importante la presa di posizione delle forze politiche, del centrosinistra in particolare, ma anche di tutto il Consiglio comunale in generale, quindi in un importantissima valenza istituzionale, in una risposta totale della città a fronte di una situazione che si configurava piuttosto penalizzante per i dipendenti e tra l altro posta anche in maniera abbastanza arrogante. Quindi, ripetiamo, queste prese di posizione, la mobilitazione dei dipendenti, la presa di posizione della città attraverso il Consiglio comunale e ci sentiamo di esprimere un ringraziamento a tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale; crediamo anche che i processi andrebbero gestiti. Noi abbiamo detto, l altra volta, che un accordo andava comunque trovato, ma un accordo soddisfacente per tutti e crediamo che in questo momento tale obiettivo sia stato raggiunto. Certo, come diceva il Sindaco, oggi c è questo scenario, che è uno scenario in continua evoluzione, tuttavia se lo spirito per affrontare le varie problematiche che di qui agli anni futuri insorgeranno è questo, io credo che le relazioni sindacali in BPA si stiano incamminando su una strada più che mai positiva. Grazie. PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Brunetti. Non ho altri interventi, quindi passiamo pure agli ordini del giorno e alle mozioni. Ripeto, abbiamo due ore, sono le 17.15, quindi partiamo con il primo ordine del giorno. 10

11 PUNTO N.3 DELIBERA N.25 DEL ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL CONSIGLIERE ANTONIO GRASSETTI, PER IL GRUPPO DI A.N., A SOSTEGNO DELLA CONSERVAZIONE A JESI DELL ARCHIVIO STORICO DELLA PRETURA RITIRO Entrano: Cercaci, Rocchetti, Uncini, Bucci, Montaruli, Paoletti, Talacchia e Belluzzi Sono presenti in aula n.25 componenti PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Presentato dal consigliere comunale Antonio Grassetti del gruppo di A.N. a sostegno della conservazione a Jesi dell archivio storico della Pretura. Collega Grassetti, per illustrare, prego. CONSIGLIERE GRASSETTI ANTONIO (A.N.): Grazie, Presidente. Allora, quest ordine del giorno è stato presentato in relazione alla vicenda di cui si sta discutendo a lungo nella nostra città o meglio si sta discutendo già da qualche tempo e che sta coinvolgendo molti soggetti, anche autorevoli, non solo della città, ma anche del territorio vasto, più esteso. In buona sostanza a Jesi noi sappiamo che esiste un archivio storico, che raccoglie documenti giudiziari, quindi un po la storia della città, dal fino ad oggi. Questi sono contenuti in un archivio attualmente in condizioni tali, da non poter essere consultati. Il problema sorge, allorché sembra che l Amministrazione rispetto al problema abbia valutato l opportunità di trasferire questi documenti presso il Tribunale di Ancona o comunque in luoghi diversi dalla città. A sostegno dell ipotesi che è stata formulata dal Comune, vi è una lunga serie di motivi, che io non credo possano essere ritenuti peregrini e sui quali, forse, varrebbe la pena discutere. A sostegno però della tesi di chi vorrebbe mantenere a Jesi l archivio storico e la stessa storia della città, che trasuda da quei documenti, ugualmente vi sono degli interventi anche autorevoli. Sembra che nel frattempo, anzi, sicuramente, nel frattempo sia giunta a quest Amministrazione anche una comunicazione, da parte del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Ancona, con cui viene dimostrata una certa disponibilità, anche economica, per avvantaggiare la scelta di mantenere a Jesi la città. Aggiungo, vi sono stati dei soggetti, nella città, autorevoli, anche dal punto di vista economico, che hanno dato una certa disponibilità. Proprio ieri, in occasione dell inaugurazione del Tribunale, quindi al restaurato di palazzo Honorati Carotti, si è formulata anche qualche altra ipotesi, suggerita dallo stesso presidente del Tribunale, il dott. Antonio Frisina, che pure non è sembrata peregrina e che potrebbe essere sostenuta proprio dall autorevole Magistrato. Ieri vi sono stati molti contatti anche da parte del Sindaco con membri dell Associazione Forense Jesina e sembra che possa intavolarsi un discorso diretto a valutare meglio e in maniera più concreta tutte le ipotesi a sostegno della possibilità che permanga in Jesi l archivio storico. Allora, io credo che se è intenzione di quest Amministrazione dare corso ad una procedura, che veda intorno ad un tavolo tutti questi soggetti che hanno dato la disponibilità per valutare una scelta più opportuna, più considerata e più completa, rispetto alla soluzione, io credo che potrei e insieme a me anche chi mi ha suggerito di presentare questo documento e quest ordine del giorno, dare una disponibilità a rinviare la discussione di questo documento al Consiglio comunale, per la prossima seduta se c è questa disponibilità. Allora, io per questo, prima di continuare, dando appunto la disponibilità a rinviare la pratica, vorrei sentire dal Sindaco e dalla Giunta se vi è questa disponibilità a discutere, dopodichè decidere. Ripeto se la risposta sarà no, io chiederò di arrivare al voto oggi, qualunque esso sia. Se invece c è una disponibilità e la risposta sarà affermativa, io disporrò il rinvio del documento che ho presentato alla prossima seduta. Grazie. PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Grassetti. La parola al Sindaco, prego. 11

12 SINDACO BELCECCHI FABIANO: Dunque, io, su questa vicenda che ci ha visti coinvolti ormai da tempo, vorrei intanto fare alcune precisazioni, rispetto a quello che diceva adesso Grassetti, solo per chiarire quali sono i contorni di questa vicenda. La prima considerazione che faccio è che l Amministrazione non ha deciso di trasferire l archivio all Archivio di Stato di Ancona, perché l archivio storico della Pretura non è proprietà del Comune, ma dello Stato. E una proprietà statale e quindi è di proprietà di altro soggetto, che può decidere quale uso e quale destinazione farne; non è l Amministrazione che ha, appunto, deciso. Per quanto riguarda la possibilità o l impegno, la volontà, a valutare in maniera concreta delle ipotesi diverse, vorrei anche qui precisare che questa volontà non nasce e non è stata espressa dall Amministrazione né oggi, né da poco tempo, ma concretamente noi è quasi oltre penso un anno che stiamo lavorando, per cercare di capire e trovare delle soluzioni che possano evitare il trasferimento, con sopralluoghi, verifiche fatte, questo immediatamente dopo che la Sovrintendenza Archivistica della Regione Marche se non sbaglio, avrà sostanzialmente formulato un giudizio di assoluta inadeguatezza degli attuali locali dove attualmente era ospitato l archivio storico della Pretura, cioè all interno del palazzo Honorati Carotti, dov era già ospitato e da quel momento quindi abbiamo cercato di trovare delle soluzioni, che consentissero una collocazione di questo materiale, sicuramente di una valenza straordinaria, dal punto di vista anche storico e culturale. Ora, circa le questioni che noi abbiamo affrontato, dobbiamo essere anche consapevoli della necessità che un patrimonio di questa natura, per essere valorizzato, non ha solo bisogno di trovare una collocazione idonea, ma ha anche bisogno di essere sistemato dal punto di vista archivistico, reso fruibile alla comunità scientifica, culturale, che intenda poi potersi avvalere di questo patrimonio. Ora siccome stiamo parlando di una quantità di materiale e di documentazione, che a stima è fatta da soggetti, quindi da dipendenti, esperti dell archivio di Stato stesso che hanno fatto più di un sopralluogo per verificare lo stato e la situazione dell archivio stesso, stiamo parlando di circa metri lineari di scaffalature, quindi di un archivio che occuperebbe circa 1 chilometro in linea di scaffalature, che deve essere collocato in spazi a norma, per quanto riguarda i sistemi di anti-intrusione e di antincendio e presuppone quindi anche il lavoro di sistemazione, manutenzione e cura dell archivio stesso, questo sostanzialmente significa un impegno finanziario ed economico che si aggira intorno ai ,00 euro tra locale, ristrutturazione, sistemazione impiantistica e lavoro di sistemazione della cifra e ovviamente è complesso e complicato per l Amministrazione comunale farsene carico, e, rispetto a questo, noi non abbiamo avuto mai nessuna difficoltà a discutere anche con la stessa Sovrintendenza e con lo stesso Archivio di Stato, a condizioni di avere appunto le condizioni e le possibilità finanziarie, economiche e gestionali, di poter garantire la sistemazione dell archivio e la sua fruizione e che questo potesse rimanere nella nostra città anche attraverso un convenzionamento con l Archivio di Stato stesso. Ad oggi, quindi questo lo dico anche per rassicurare quanti si preoccupano giustamente di questa situazione, che le proposte che sono anche arrivate all Amministrazione su possibili sistemazioni dell archivio, sono state tutte attentamente valutate, ma ciò significa sostanzialmente che ad oggi però noi ci troviamo in questa situazione e cioè di avere approssimativamente delle idee circa i possibili spazi, avere approssimativamente una disponibilità di soggetti privati e pubblici, quindi fondazioni, banche, eccetera, che potrebbero avere disponibilità a concorrere alla spesa da sostenere, ivi compreso l Ordine degli Avvocati, eccetera. Si tratta sostanzialmente di definire quello che significa, appunto, una volta chiarito, che in termini di costi può significare queste cifre, concretamente quali sono le disponibilità finanziarie, tenendo anche conto che questa è un operazione che non avviene una tantum, ma che avrà la necessità di garantire una copertura finanziaria anche per diversi anni, tenendo conto, appunto, della necessità che ci sia poi personale o persone qualificate che possano consentire la fruizione dello stesso archivio e non può essere personale del Comune, in quanto l archivio non è di proprietà comunale e non è quindi stato consegnato, da parte dell ente proprietario, al Comune, per cui, io anche ieri stesso, sia con il dottor Frisina, sia con il dott. Barbieri che con rappresentanti dell Associazione 12

13 Forense Jesina ho dato la mia disponibilità in questa settimana a verificare una delle possibili soluzioni con l impegno, da parte dell Associazione Forense, che entro questa settimana avrebbero definito concretamente quelle che erano le disponibilità, dal punto di vista finanziario, per garantire il mantenimento a Jesi dell archivio storico. E evidente che, sulla base di questa possibilità, noi, insieme anche all Ordine degli Avvocati, per il momento in questa settimana eviteremo, cercheremo di evitare, che le procedure per lo spostamento dell archivio si avviino, ma è altrettanto indubbio che se non riuscissimo da qui a venerdì-sabato a trovare una soluzione definitiva, non potremmo impedire che l Archivio di Stato, insomma lo Stato, faccia quello che ha già chiesto, tenendo conto della condizione in cui attualmente si trova l archivio storico della Pretura. Un ultima considerazione è legata al fatto che io credo che se anche nel momento in cui l archivio storico della Pretura dovesse essere trasferito all Archivio di Stato, ciò non significhi perdere un patrimonio, ma credo che si possa anche rappresentare un occasione unica o importante, affinché questo patrimonio venga effettivamente valorizzato, venga reso fruibile e venga, anche attraverso un impegno dello stesso archivio, riportato attraverso momenti di ricerca di studio e di valorizzazione della parte importante di questo patrimonio nella nostra città. Quindi, questo lo dico per evitare che poi si ingeneri anche un fraintendimento, cioè che in fondo l Amministrazione con questo discorso del trasferimento all Archivio di Stato, si è tolta o vorrebbe togliersi un impiccio. Non è così, ma debbono esistere le condizioni concrete, affinché quest operazione possa avvenire nel miglior modo possibile, una settimana di lavoro e di impegno in questa direzione in più non cambia la vita a nessuno, né a noi, né all Archivio di Stato, né all archivio stesso, quindi lavoriamo in questa settimana per arrivare ad una conclusione possibilmente che, ci auguriamo tutti, possa essere concretamente percorribile e positiva per tutti, altrimenti io non credo che ci siano altre alternative a quella che si è sostanzialmente o si sta definendo con l Archivio di Stato. PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, Sindaco. E prenotato il collega Cercaci. CONSIGLIERE CERCACI MARCO (Gruppo Misto): Grazie, Presidente. Credo tutti sappiano che io sono un profondo sostenitore della tesi archivio della ex Pretura a Jesi, l ho sempre sostenuto, l ho sempre detto, anche recentemente e anche quando ero assessore ho fatto tutto quanto era possibile, affinché questo si potesse realizzare. Ho ascoltato con attenzione le parole del Sindaco e devo dire che mi fa piacere, ovviamente, sentire che si sta adoperando, affinché si possa raggiungere questo obiettivo. Del resto, io credo sia oggettivo che in città c è una (Interruzione della registrazione per cambio lato). CONSIGLIERE CERCACI MARCO (Gruppo Misto): calda che fa così capire la volontà della città, affinché il proprio patrimonio, in questa caso archivistico, non venga trasferito fuori città. Devo dire che è vero quanto sostenuto dal Sindaco, in merito alla proprietà dell archivio stesso, cioè, è vero che l archivio è di proprietà statale, ma è anche vero che, con una serie di colleganze, che si possono mettere in piedi e che si sarebbero forse dovute mettere in piedi, non lo so adesso, io parlo almeno per quello che mi riguarda e poi dirò meglio, dicevo, con una serie di colleganze, si possono derogare una serie di precetti normativi, chiamiamoli così, normativi, come appunto quello del deposito. Mi spiego meglio, l Archivio di Stato giustamente, dopo tempo, visto che non accade nulla, sta richiedendo indietro il patrimonio archivistico, d altro canto, però con un accordo, con una volontà politica o meglio, direi, delle parti, a questo si può derogare. Questo per rispondere al fatto che c è una volontà dello Stato, alla quale non si può contrastare. Per quanto mi riguarda, per quanto è di mia conoscenza, qualora ci siano delle volontà comuni degli Enti, in questo caso coinvolti, si può 13

14 derogare a questo con il deposito permanente, che potrebbe essere anche permanente, del patrimonio archivistico statale presso l Ente comunale. Quindi, in relazione a questo, credo che ci si potrebbe muovere. Le problematiche di carattere invece oggettivo che il Sindaco ha adesso comunicato, cioè il discorso dei locali, il discorso dei costi, il discorso di quello che è il peso che dovrebbe sostenere l Amministrazione, lo ascolto con qualche dubbio, nel senso che vorrei se fosse possibile, a questo punto, avere una sorta di preventivo se fosse possibile o una sorta di se non preventivo, chiamiamola certificazione di organi preposti, che possano effettivamente dire se i costi relativi ad un eventuale deposito a Jesi sarebbero veramente quelli, perché io adesso ho sentito parlare di ,00 euro; ho sentito parlare di metri lineari di scaffalatura e ho sentito parlare di imposizioni di norme. Ho qualche dubbio su questo, ma non perché io metta in dubbio la parola del Sindaco, a cui credo, ho invece qualche dubbio, perché quando mi sono trovato nella condizione di dover lavorare in merito a questo progetto, i dati erano completamente diversi e spiego il perché, l archivio è un archivio molto antico, come ovviamente sappiamo, perché è un archivio che addirittura parte, come diceva prima il consigliere Grassetti, dalla fine del addirittura, però è un archivio collocato bene, nel senso, non è un archivio lasciato a se stesso, è un archivio che se il Sindaco, sicuramente così come l Assessore ha avuto modo di vedere, è collocato su una sua scaffalatura e attualmente depositato. Chiaro che nel momento in cui si va a rimetterci le mani va completamente smontato, ricollocato, studiato, pulito, tutte queste cose si sanno, però i costi mi sembrano effettivamente esagerati, questi ,00 euro mi sembrano un po troppi. D altro canto, questo era il mio auspicio e io insisto fino alla fine, affinché il Sindaco possa riuscire ad ottenere questo obiettivo se lo Stato dovesse derogare e quindi, come è accaduto per esempio per quanto riguarda i beni archeologici, lasciare in deposito a Jesi il patrimoni archivistico, come avevo avuto modo di dire anche nel mio intervento, noi non siamo così completamente sprovveduti o privi di personale che potrebbe occuparsi di questo archivio, nel senso che il nostro personale specifico, nella fattispecie personale della biblioteca, che ha tra l altro specifica qualifica per quanto riguarda questo discorso, potrebbe mettere mano alla ricollocazione al nuovo archivio se così vogliamo dire, storico, magari con stagisti, che non costano niente, ma vengono comunque messi a disposizione o delle Università questo è un preliminare che dico, sempre con il benestare della Sovrintendenza, questo è pacifico e tutto questo permetterebbe lo studio dell archivio e la ricollocazione dell archivio di Jesi in tempi anche ragionevolmente brevi. Tutti noi sappiamo che gli archivi storici che sono stati lasciati da vari personaggi, cittadini, da varie famiglie nobili, erano ugualmente vasti e ugualmente impegnativi, ma sono stati collocati, sono stati studiati e sono, questa cosa è molto importante, oggi fruibili. Allora, io vorrei concludere in questa maniera, mi rendo conto che è una tematica difficile ed è sicuramente un problema che per certi versi potrebbe essere più semplice in qualche maniera lasciare andare verso altre strade, però la mia preoccupazione è questa: se questo patrimonio andrà a finire ad Ancona, sicuramente andrà in un posto tranquillo e sicuro, ma forse i nostri figli, quando saranno grandi se tutto va bene, riusciranno a vedere qualcosa, perché è noto, questo è un dato oggettivo che le Sovrintendenze non hanno purtroppo somme a disposizione per fare alcunché, né personale, quindi un patrimonio del genere sarebbe studiato, restaurato, pulito, quello che insomma c è bisogno di fare, in tempi veramente lunghissimi. Viceversa la volontà comunale, con una passione completamente diversa rispetto all Archivio di Stato, che ha patrimoni enormi ovviamente, sarebbe in qualche maniera la conditio sine qua non, affinché questo lavoro arrivasse a tempi ragionevoli per essere fruito dai nostri concittadini. Concludo dicendo che è pur vero che servono locali con impianti di allarmi, con sistemi antincendio e così via, noi abbiamo, come tutti sanno, la nostra biblioteca che è, vero, al tracollo, perché è piena di materiale, ma si potrebbe ragionare, affinché con una nuova ricollocazione qualcosa magari potrebbe essere trasferito da altri luoghi, quindi privilegia questo archivio, che è eccezionale, io non finirò mai di dirlo, è eccezionale, peraltro in gran parte inedito, quindi questo già fa capire l importanza e quindi permettere di dare una garanzia alla Sovrintendenza, perché è questo poi che 14

15 loro vogliono, sulla collocazione, sulla fruizione e sulla salvaguardia del nostro patrimonio archivistico. Concludo, veramente questa volta dicendo che mi fa piacere aver sentito che il Sindaco ha questa volontà di provare a fare l impossibile, mi fa piacere sapere che ci sono delle forze locali, ma questo del resto ve lo dico, lo sapevo anche io, perché poco prima che finissi di fare l Assessore ero stato contattato addirittura da due enti bancari, da due strutture cittadine insomma che erano disponibili ad aiutare l Amministrazione, affinché appunto l archivio potesse rimanere e mi fa piacere quindi sentire anche questo. E quindi l auspicio è, con gran forza, Sindaco, che Lei riesca a risolvere questo problema e quindi a garantire alla città questo nostro patrimonio che sarebbe fruito con grande gioia da tutti noi. Grazie. PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Cercaci. Collega Grassetti, prego. CONSIGLIERE GRASSETTI ANTONIO (A.N.): Grazie, Presidente. Allora, io adesso sono un po chiamato a dire quale sarà la sorte odierna di questo documento. Io avevo detto che ero disponibile ad un rinvio se c era altrettanta disponibilità a discutere da qui ad almeno la prossima volta su quelle questioni che erano state poste sul tavolo e intorno alle quali poteva muoversi il progetto di mantenimento a Jesi dell archivio storico. Io ringrazio il Sindaco per l intervento che ha fatto, prendo atto anche del fatto che c è una volontà politica anche dell Amministrazione se questo ho ben compreso, di mantenere a Jesi se possibile, l archivio storico. Chiaramente, il Sindaco ha detto in buona sostanza: Anche a noi piacerebbe mantenere a Jesi l archivio storico, però rispetto a quelli che sono gli adempimenti e le spese, che ci sembrano eccessivamente gravosi, noi potremmo non riuscire a permettercelo!. Allora, io sintetizzo, io Sindaco, dico, nel corso di questa settimana sentiamo tutte queste disponibilità dopodichè decideremo. Allora, io dico, è evidente che se questo Consiglio comunale andrà a discutere e votare il documento alla prossima seduta del Consiglio comunale e cioè tra un mese, il documento perde di forza politica e anche logica, non avrebbe più senso che tra un mese noi andiamo a votare rispetto ad un fatto che è avvenuto da qui ad una settimana. E allora io, su questo, vorrei suggerire al Consiglio comunale di leggere magari meglio l impegna del documento, che non obbliga e che non strozza l Amministrazione a mantenere l archivio a Jesi, ma faccia esprimere alla stessa quella medesima disponibilità che il Sindaco ha manifestato poc anzi dicendo: Va bene se è possibile, noi lo teniamo!. Allora, noi diciamo pure che impegna l Amministrazione a compiere con tempestività tutto quanto possibile, al fine di evitare il temuto trasferimento, mantenendo a Jesi l archivio storico della sua Pretura, non è che impegna l Amministrazione a mantenere a Jesi comunque in ogni caso l archivio storico, ad esprimere la volontà di mantenerlo se possibile e se ciò è opportuno e consentito, anche dal punto di vista economico. Allora, il concetto è questo, l eventuale approvazione dell ordine del giorno, a mio avviso, non legherebbe l Amministrazione né la costringerebbe a compiere atti, che dovessero, un domani, risultare antieconomici per la città, ma è libera di esprimere una valutazione in ordine all opportunità, noi chiediamo solo che si stabilisca la volontà, comunque astratta, di mantenerlo se possibile. Ecco, perché io non credo, a questo punto, che possa essere rinviabile da qui ad un mese un documento su un fatto, dicevo prima, che invece dovrà essere da qui ad una settimana. Io sarei anzi contento che il Sindaco si trovasse a discutere con gli altri interlocutori, per verificare un ipotesi forte politicamente del sostegno del Consiglio comunale eventualmente che abbia votato a maggioranza questo documento, che chiede a quest Amministrazione di, passatemi il termine che è andato di moda qualche mese fa, fare il tifo per mantenere l archivio storico a Jesi. Dopodiché se ciò non sarà possibile, nessuno lega l Amministrazione né la condannerà, preso atto dell impossibilità. Aggiungo l ultima cosa, il Sindaco ha parlato di una spesa di circa ,00 euro, non metto in dubbio le parole del Sindaco, ci mancherebbe altro, però mi piacerebbe capire anche se sia stata 15

16 fatta una stima, una valutazione, magari scritta, seria, concreta, da un tecnico, che ci abbia elencato esattamente le voci di spesa e che ci abbia detto in effetti e dal punto di vista pratico, quale e quanta esattamente potrà essere la spesa, perché a me sembra che dire ,00 euro per carità, non lo metto in dubbio, ma mi sembra un po generica, come valutazione. Poi tutto sommato, un consulente tecnico potrebbe anche, magari analizzandola voce per voce, valutare che la spesa è anche superiore, ma potrebbe valutare anche un ipotesi diversa. Io concluderei questo intervento, chiedendo al Consiglio comunale di votare un documento che non lega l Amministrazione, ma esprime soltanto un concetto, condizionando questa volontà alla capacità e alla possibilità, anche economica, di poterselo mantenere. Grazie. PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Grassetti. L assessore Animali, prego. ASSESSORE ANIMALI LEONARDO: Semplicemente, senza aggiungere niente a quello che ha illustrato il Sindaco, in cui mi riconosco, do quella informazione di carattere tecnico, che è stata chiesta dal consigliere Cercaci e dal consigliere Grassetti, sull ipotesi realistica dei costi da sostenere. Noi abbiamo fatto fare un ipotesi di spesa, un preventivo di spesa, da quel personale che riconosciamo, tutti, è competente, anche negli interventi ascoltati, che è quello della biblioteca (inc.) in particolare dalla dottoressa Enrica Conversazioni, esperta e riconosciuta archivista, che per lo spostamento, lo scarto, l ordinamento, insomma tutte quelle operazioni che consentirebbero all archivio di essere fruibile, ha fatto una stima prudenziale di circa ,00 euro, questa stima non tiene conto, naturalmente, di eventuali interventi da fare, qualsiasi esso sia, sull immobile in cui l archivio possa essere depositato. Immobile che, per dovere d informazione, aggiungo, la norma prevede che sia una struttura non promiscua, rispetto ad altri usi di carattere pubblico, condominiale o altro. PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, Assessore. Il collega Bravi, prego. CONSIGLIERE BRAVI FRANCESCO (F.I.): Grazie, per dichiarazione di voto, credo che se ne parli, adesso, no? PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Credo di sì, perché il collega Grassetti, se non erro, mantiene l ordine del giorno, così come presentato. CONSIGLIERE BRAVI FRANCESCO (F.I.): Io, per dichiarazione di voto, sicuramente esprimo il parere favorevole da parte del mio gruppo di Forza Italia. Anch io mi sono lasciato coinvolgere da questo problema dell archivio storico della Pretura, perché mi ha sempre interessato fin dall inizio. Circa un mese, un mese e mezzo fa, mi sembra, siamo usciti sulla stampa, proprio perché condivido pienamente la necessità di mantenere a Jesi questo capitale, sia culturale, sia storico. E logico che se realmente queste sono le spese, ci saranno dei problemi notevoli, non sappiamo comunque quale sia l entità dell intervento degli enti che si sono offerti. Mi sembra che siano due enti bancari. Con quale importo potrebbe partecipare alla condivisione della spesa per questo tipo di operazione? E logico che se il Sindaco ha dato il suo benestare, si impegna di esporsi per sollecitare soprattutto questi enti per partecipare alle spese, penso che se sarà persuasivo, potremmo avere una maggiore garanzia per poter realmente trattenere, mantenere, questo archivio, qui a Jesi. Una mia proposta precedente era quella di trovare un contenitore che potesse includere sia l archivio della Pretura, sia l archivio storico di Jesi, avevo fatto quella proposta per il San Martino, se poteva essere ristrutturato e adibito ad un contenitore museale che poteva essere sia per questo 16

17 tipo di archivio e addirittura anche per affrontare definitivamente il problema del museo archeologico, che sembra abbia dei problemi di dislocazione, perché mi sembra che dovrebbe essere ridotto come stanze di esposizione. Quindi se anche questa potesse essere una proposta da esaminare io penso che noi saremmo sicuramente favorevoli e spero che il Sindaco si orienti in questa direzione. Grazie. PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Braci. Collega Uncini, prego. CONSIGLIERE UNCINI LILIANA (D.S.): L importanza dell archivio dell ex Pretura di Jesi è incomputabile, nessuno lo può mettere in dubbio o in discussione, tenuto conto che soprattutto il contenzioso è espressione del vivere della storia cittadina. Nessuno può negare comunque che l archivio storico dell ex Pretura necessita di una radicale sistemazione, nonché di essere inventariato e di essere reso anche disponibile per una effettiva e sana consultazione. Per questo non possiamo che apprezzare l attività svolta dall Amministrazione, dall assessorato di competenza, sensibile, appunto, alla effettiva conservazione di questo patrimonio della città. Riteniamo comunque essenziale e doveroso battere tutte le strade per mantenere l archivio a Jesi, riconoscendo comunque le gravi difficoltà burocratiche che appaiono quasi insormontabili al momento, appunto, da come è stato descritto e lo stato di fatto attuale, e che comunque, come dicevo, è essenziale battere tutte le strade pur di trovare una sistemazione qui e il mantenimento nella nostra città. Tenuto conto che molti enti, anche economici, istituti di credito compresi, sembra, e sottolineo la parola sembra, che abbiano espresso la loro disponibilità a partecipare a questo tipo di progetto, compreso il Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Ancona, che ha comunicato, formalizzato diciamo, una propria disponibilità, generica, non quantificando appunto neanche quanto potrebbe essere il proprio intervento, è necessario appunto coordinare, come diceva il Sindaco e rendere effettivi e pratici queste disponibilità di questi istituti di credito se ci sono e dello stesso Consiglio dell Ordine, cioè sapere alla fine a quanto ammonta e se c è effettivamente questo importo a favore di questo tipo di progetto. Per quanto concerne poi la localizzazione vengono sempre indicati tipi di soluzione, ogni volta ce n è uno in aggiunta, ma ogni volta, da quello che appunto risulta anche a noi, ci sono delle problematiche su ogni tipo di localizzazione che viene poi indicata. Quindi da verificare senz altro e tutto in tempi stretti, perché che questo argomento stia andando avanti da oltre due mesi, da due mesi si parla, c è un interessamento generale, ma poi alla fine, oltre a quella che è l attività dell Amministrazione, che è stata un attività concreta, di concreto non abbiamo avuto ancora nulla se non disponibilità generiche. Quindi riteniamo importante, essenziale, concordiamo con quanto è stato riferito dal Sindaco, di tenere un tavolo con tutti gli enti che si sono dichiarati disponibili alla risoluzione di questa problematica, ma in tempi stretti. Per quanto concerne poi il discorso che ha fatto il collega, in doppio senso collega, il collega di consiglio e il collega di lavoro, Grassetti, per il non rinvio della pratica, io faccio solo un osservazione. Nell ipotesi in cui senz altro non sarà così, ma nell ipotesi in cui quest ordine del giorno non venga approvato, che segnale ha l Amministrazione? Ha un segnale di non proseguire in questo tipo d intervento, quindi per questo io ritengo che sia essenziale un rinvio, perché se c è anche una probabilità che non venga approvato, l Amministrazione non può fare altro che continuare nell unica strada che rimane aperta, cioè quella di dare il via e di continuare per lo spostamento dell archivio in Ancona. Quindi da un punto di vista proprio pratico, io ritengo utile sia per chi, come me e come tanti altri, ritengono doveroso tentare tutte queste strade per il mantenimento, proprio fare un rinvio della pratica. Comunque se questa poi non sarà fatta, non ci sarà un rinvio, il mio voto personale è un voto a favore della pratica che è stata presentata dal collega Grassetti. 17

18 PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Uncini. Collega Brunetti, prego. CONSIGLIERE BRUNETTI FOSCO (S.D.I.): Grazie, Presidente. Noi, ascoltando la discussione in merito a questa proposta elaborata dal gruppo di A.N., devo dire che abbiamo apprezzato il tenore degli interventi e gli spunti in essi contenuti, questo dimostra che questo archivio è un pezzo di storia della nostra città, un pezzo significativo, importante, che è difficile, forse impossibile, mantenere a Jesi, è stato fatto tutto il possibile, il dovuto, ma forse non è sufficiente. In particolare, come diceva la collega (inc.), non è solo un discorso di memoria di cause, di controversie, tra i cittadini in epoche passate, ma sono anche dei pezzi di vita civile, sociale, che sono utili alla ricostruzione anche in una visione globale anche per altri segmenti della scienza, della tecnica, penso, non so, ad una lite per quanto riguarda una proprietà fondiaria, credo che negli elementi storici contenuti nella causa, si possano evincere tante cose, dalle culture a certi tipi di dati, alle irrigazioni e quant altro. Noi crediamo che sicuramente l Amministrazione ha fatto tutto quello che era in suo potere e dovere fare, però francamente siccome, ripetiamo, il valore della questione, dell archivio, non è solo un valore meramente di pezzi di carta, ecco, è una questione importantissima. Crediamo anche che, come diceva giustamente il collega Cercaci, forse elaborando in positivo con la Sovrintendenza, con le altre Amministrazioni dello Stato, crediamo che l istituto del deposito e custodia possa essere un istituto tecnicamente percorribile, la collaborazione dei privati è sicuramente auspicabile e giusta. Sindaco, apprezziamo quanto avete fatto per addivenire ad una soluzione positiva della questione, i tempi sono stretti, però noi crediamo anche che in questo caso i termini non sono così perentori, non credo che francamente, per dirla proprio in maniera la più se volete, brutale possibile, che dopo una settimana l Amministrazione di Ancona, il Tribunale, non so chi di competenza, ci manda i carabinieri a impacchettare l archivio di Jesi (inc.) e noi lo portiamo via, ecco. Quindi uno spazio per la politica, perché questa situazione tocca veramente la memoria viva della città, noi crediamo che ancora ci sia e va sfruttato in pieno. Per quanto riguarda il discorso economico, ,00 euro, non ci sembrano proprio una cifra esorbitante, per quanto riguarda appunto il quantum preventivato per poter trovare una soluzione positiva. Se si sono offerti eventuali sponsor, istituti, enti, le loro proposte vanno vagliate fino in fondo. Da ultimo, per quanto riguarda la localizzazione, proprio in uno spirito di (inc.) generale della città e di collaborazione del Consiglio comunale nell interesse esclusivo e generale della città, noi crediamo che, noi la buttiamo là, per esempio, la proposta che è stata avanzata da Bravi per un eventuale allocazione, la quale va tutta studiata, va tutta verificata. Ci potrebbe essere, perché no? Il San Martino, perché non parlare del San Martino? Ecco, quindi, il messaggio che vogliamo dare all Amministrazione, che è stato fatto tutto quanto era in potere e dovere fare, bisogna fare qualcosa di più, i termini non sono perentori e in questo senso se c è la disponibilità, come diceva la collega Uncini, del Sindaco, dell Assessore, ad un impegno preciso, stringente in questo senso, noi ci sentiamo di suggerire al collega Grassetti, che ha posto un tema più che sentito, di eventualmente anche ritirare quest ordine del giorno, visto che l obiettivo è stato raggiunto o perlomeno si è intrapresa una certa strada. Qualora ci sembra che ci sia quest ipotesi e il collega Grassetti non abbia intenzione di ritirare, perché è legittimo nel suo ragionamento il fatto che sicuramente se i tempi sono così stretti, approvare quest ordine del giorno tra una settimana o quindici giorni perde di senso. Noi francamente esprimiamo un voto favorevole all ordine del giorno proposto dal collega Grassetti. Grazie. 18

19 PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Brunetti. Collega Cercaci per dichiarazione di voto, prego. 19

20 CONSIGLIERE CERCACI MARCO (Gruppo Misto): Sì, Presidente, grazie, per dichiarazione di voto, infatti. Due cose molto brevi, una che così, dopo avere sentito gli interventi dei colleghi, dell Assessore e del Sindaco, mi viene da dire anche: Ma perché non valutare un deposito presso gli stessi ambienti del Tribunale?. Ovviamente non quelli dove attualmente stanno, perché lì non si può, ma ieri proprio, sapete, c è stata l inaugurazione del Tribunale, c è un ampia metratura veramente di spazi liberi, che a mio avviso sembrano quasi stare lì apposta, francamente, perché non si sa che cosa metterci. Vi faccio un esempio per tutti, il mezzanino, che tutti voi non so se abbiate in alto, sul palazzo Carotti, cioè il palazzo dove attualmente c è la sede distaccata del Tribunale, c è il mezzanino che non verrà utilizzato per niente, da nessuno, perché ovviamente non ha un utilizzo vero e proprio, ma si presterebbe in maniera perfetta, è una proposta che io lancio così. Viceversa, faccio una richiesta formale all Assessore, al Sindaco, è uguale: mi piacerebbe avere però nero su bianco, a questo punto, una sorta di certificazione, preventivo, chiamiamola come vogliamo, dove voce per voce, mi risulti, perché viene a costare ,00 euro o ,00 euro come prima è stato detto, nel senso, vorrei che chi di dovere mi facesse pervenire un documento scritto da cui si possa evincere perché costa ,00 euro, quindi, che ne so? Restauro, pulizia, disinfestazione e quant altro. Ecco, io mi sento di fare questa richiesta formale, che quindi giro ovviamente al Sindaco e all Assessore. Se la cosa va avanti, consigliere Grassetti, chiaramente anch io, fin d ora, dico che voterò a favore di questo documento. Grazie. PRESIDENTE DEL C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, collega Cercaci. Collega Meloni, prego. CONSIGLIERE MELONI ROSA (D.L. La Margherita): Io brevemente mi ricongiungo un po a quello che hanno detto anche i miei colleghi, soprattutto la consigliera Lillini, riguardo all opportunità o meno di andare alla votazione oggi, in questa sede, oppure dopo avere ascoltato l intervento del Sindaco e gli impegni che ha assunto verbalmente anche ieri in occasione dell inaugurazione del palazzo Carotti ristrutturato, io credo che sia utile proseguire insieme su questa strada proprio di favorire gli incontri e soprattutto di stringere su quei soggetti, quei partner, che hanno dato la loro disponibilità. Io devo ammettere la mia ignoranza, ho percepito, di questa grande importanza degli archivi in questi mesi, in questi due mesi, l ho appresa soprattutto dai colleghi dell Associazione Forense Jesina, perché dal punto di vista storico se io mi rifaccio ai miei studi nel momento in cui la mia tesi di storia mi ha condotta in diversi archivi, devo ammettere, con tutta sincerità, che un grande aiuto per chi fa ricerca storica, ma non voglio dire per i professionisti, cioè gli Avvocati, una grande comodità è avere la buona sistemazione, la buona consultazione e gli spazi efficaci e funzionali proprio appunto per la consultazione e per chi fa studi in materia. So che per competenza questo materiale appartiene agli Archivi dello Stato e quindi dovrebbe andare collocato, appunto, presso gli Archivi dello Stato, mi pare comunque utile, credo, dopo avere ascoltato gli interventi, non soltanto in questa sede, ma nei mesi precedenti, che averlo nella città possa costituire un opportunità in più. Vorrei anche chiedere qual è l incidenza, dal punto di vista di un utilizzo, ecco, perché io penso che l investimento possa anche essere corrispondente all efficacia, all utilizzo che ne viene fatto. Io non so Fosco Brunetti se ,00 euro siano pochi, siano tanti se sono sostenibili, ma io credo che dovremmo fare un discorso non tanto di sostenibilità, quanto di investimento collegato a quello che può essere l utilizzo e la funzionalità. D altra parte se l Assessore adesso ci ha detto, ci ha riferito le note tecniche, io non credo di doverle mettere in dubbio. 20