Finalità Livello Modalità di erogazione Durata Certificazione Partecipanti A g gior na mento e for mazione ed addestra mento a ntincendio Obiettivo

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1 A g giorna menti sulla formazione e infor mazione in m ateria di S al ute e S icurezza sui luoghi di lavoro con riferimento ai rischi di m a nsione Fornire conoscenze necessarie per spiegare le finalità e le figure coinvolte nella nuova organizzazione della sicurezza. Il corso sarà articolato da una parte introduttiva, necessaria per spiegare le finalità e le figure coinvolte nella nuova organizzazione della sicurezza, e da una parte che contempla, tra gli altri, i seguenti argomenti: rischi connessi al luogo di lavoro rischi strutturali rischi impiantistici rischi legati all uso di macchine ed attrezzature rischi legati al tipo di mansione svolta rischi per la sicurezza rischi per la salute rischi trasversali rischio incendio l incendio e la prevenzione protezione antincendio e procedure da adottare in caso di incendio diritti dei lavoratori in tema di sicurezza nuova organizzazione del lavoro accesso alle informazioni relative alle procedure di sicurezza principi di ergonomia e salvaguardia della salute nuovi doveri dei lavoratori in tema di sicurezza osservanza delle disposizioni finalizzate al perseguimento della sicurezza cenni di tecnica della comunicazione coinvolgimento del lavoratore nell organizzazione aziendale Durata 8 ore Partecipanti Quadri, operai ed impiegati A g giorna mento e For m azione di pronto intervento e primo soccorso Fornire competenze e conoscenze necessarie per introdurre le tematiche di formazione dei lavoratori, commisurati alle risultanze della valutazione dei rischi I contenuti della formazione dei Lavoratori, commisurati alle risultanze della valutazione dei rischi riguardano le seguenti tematiche: Normativa, organizzazione del primo soccorso, valutazione dell'organizzazione del primo soccorso, sicurezza, tutela e protezione del soccorritore: Cenni sulla Normativa di riferimento Allertare il sistema di soccorso Riconoscere un emergenza sanitaria Attuare gli interventi di primo soccorso Conoscere i rischi specifici dell attività svolta Principi sulla combustione e l incendio So stanze estinguenti Attrezzature e impianti di estinzione Sistemi di allarme Segnaletica di sicurezza Illuminazione di emergenza presa visione e chiarimenti sui mezzi di estinzione più diffusi

2 Triangolo della combustione Principali cause di incendio Accorgimenti e misure per prevenire gli incendi Principali misure di protezione contro gli incendi Vie di esodo Procedure da adottare quando si scopre un incendio e in caso di allarme Procedure di evacuazione Cenni di anatomia e fisiologia del corpo umano, affronta lo scenario di un'emergenza sanitaria, trattando delle prime fasi del soccorso e delle alterazioni delle funzioni vitali: Acquisire conoscenze generali sui traumi in ambiente di lavoro Acquisire conoscenze generali sulle patologie specifiche in ambiente di lavoro Acquisire capacità di intervento pratico Comunicazione con il sistema di emergenza esterno (118) Tecniche di rianimazione cardiopolmonare, tecniche di emostasi e medicazione, tecniche di base per l immobilizzazione delle lesioni, tecniche di base per la immobilizzazione del paziente Durata 16 ore Partecipanti Quadri, operai ed impiegati A g giorna mento e formazione ed addestra mento antincendio Il corso intende fornire la formazione e l addestramento per gli addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze. L incendio e la prevenzione: cenni sulla normativa di riferimento le principali cause di un incendio principi della combustione; prodotti della combustione; attrezzature ed impianti di estinzione sostanze estinguenti in relazione al tipo di incendio, rischi alle persone in caso di incendio effetti dell incendio sull uomo; divieti e limitazioni di esercizio; misure comportamentali. Protezione antincendio e procedure da adottare in caso di incendio: principali misure di protezione antincendio; procedure da adottare in caso di incendio di allarme procedure per l evacuazione chiamata dei soccorsi comunicazione con il sistema di emergenza esterno (118) presa visione e chiarimenti sugli estintori portatili istruzione sull uso di estintori portatili effettuata tramite dimostrazione pratica ulteriori misure di prevenzione incendi: vie di esodo, sistemi di allarme, segnaletica di sicurezza, illuminazione di emergenza quali sono i dispositivi e le attrezzature di protezione individuale? NOTA1: a ns. cura verrà effettuata, con una vasca di simulazione incendio, una prova pratica di estinzione gas combustibile con idoneo estintore; forniremo inoltre i seguenti D. P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale): Giacca in nomex Guanti in fibra aramidica Elmetto con visiera

3 Maschera con relativo filtro polivalente Durata 16 ore Partecipanti Quadri, operai ed impiegati A g giorna menti e formazione per il R appresentante dei L avoratori per la S icurezza Fornire ai partecipanti le conoscenze fondamentali per l esercizio della funzione di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. I contenuti del Corso sono i seguenti: Principi costituzionali e civilistici. Legislazione generale e speciale in materia di prevenzione infortuni e igiene del lavoro Principali soggetti coinvolti e relativi obblighi Sistema delle prescrizioni e sistema sanzionatorio (giuslavorista) Analisi degli infortuni, cause, modalità di accadimento Il Registro infortuni Definizione ed individuazione dei fattori di rischio Valutazione dei rischi Concetto di pericolo, danno e prevenzione Individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione Priorità e tempistica degli interventi di miglioramento Definizione di un sistema per il controllo dell efficienza e dell efficacia nel tempo delle misure attuate Aspetti normativi dell attività di rappresentanza dei lavoratori Nozioni di tecnica delle comunicazioni Gli strumenti per la trasmissione delle informazioni La tipologia delle informazioni sulla sicurezza Gli aspetti psicologici della sicurezza lavorativa La dinamica psicologica dell infortunio La responsabilizzazione delle persone I fattori critici per prevenire gli infortuni Durata 32 ore Partecipanti Datori di lavoro o dipendenti designati come RL S R ischio M eccanico A ntinfortunistico L intervento formativo ha come obiettivo quello di fornire agli operatori una completa informazione in merito al rischio meccanico legato all utilizzo delle attrezzature di lavoro e di formare gli addetti all utilizzo in piena sicurezza di macchine, apparecchi e impianti, soprattutto nell ambito dei processi di saldatura.

4 Nel dettaglio l intervento formativo si sviluppa intorno ai seguenti argomenti: 1. LA N O RMATIVA VIGENTE: studio del D.Lgs. 81/2008 Titolo III Capo I Uso delle attrezzature di lavoro e Allegato V e del D P R 459/96 - Regolamento d attuazione della direttiva macchine 2. IL RI S C HIO ME C CANIC O: studio e classificazione delle varie tipologie di rischio meccanico (intrappolamento, impigliamento, convogliamento, trascinamento, colpi e urti con parti in movimento, etc. etc.) e dei vari fattori da cui dipende lo stesso (comportamento del lavoratore, alle caratteristiche della struttura delle macchine, ai dispositivi di protezione). Studio in particolare dei rischi connessi ai processi di saldatura: presenza di calore e temperature locali molto elevate; sviluppo di polveri, fumi e vapori metallici; proiezione di metallo fuso e scorie; emissione di radiazioni elettromagnetiche (UV, IR e visibile); presenza di rumore; presenza di campi magnetici e correnti elettriche di elevata intensità; uso di gas compressi ed infiammabili; uso delle macchine saldatrici, smerigliatrici ed altre attrezzature. Guida alla valutazione globale della sicurezza di una macchina attraverso la verifica degli organi di lavoro, elementi mobili, organi di trasmissione del moto, impianto elettrico di bordo macchina, dispositivi di comando, proiezione di materiali, visibilità della zona operativa, stabilità. 3. LA P R E V E NZION E: studio delle caratteristiche dell attrezzatura per verificare che sia appropriata rispetto alla funzione cui è dedicata, adatta alle situazioni particolari di utilizzazione e correttamente installata, utilizzata e mantenuta. Studio delle misure di prevenzione previste nel particolare campo delle saldature (corretta ventilazione, aspirazione e diluizione degli inquinanti aerodispersi). 4. LE P R OTEZIONI: Ai fini della sicurezza delle macchine, rispetto al rischio meccanico, un ruolo importante è rivestito dalle protezioni. Verranno presi in esame i diversi tipi di protezione (protezioni fisse, protezioni asservite, protezioni automatiche). Inoltre verranno prese in esame le caratteristiche di sicurezza dei comandi di avviamento, di arresto di emergenza, degli organi di segnalazione e di quelli di controllo. Infine verranno analizzati i particolari dispositivi di protezione individuale previsti nelle saldature. 5. MANUTENZION E: La riduzione del rischio in genere, e del rischio meccanico in particolare, è dovuta all effettuazione di idonei interventi manutentivi. L intervento manutentivo, se opportunamente programmato, determina una drastica riduzione delle anomalie funzionali e dei guasti, a vantaggio della sicurezza e della produzione. E statisticamente accertato che molti infortuni sono collegati alla scarsa preparazione degli operatori delle macchine relativamente alla manutenzione. Si cercherà di aumentare la sicurezza degli interventi manutentivi attraverso l introduzione di procedure pianificate e ripetitive, e il ricorso ad ispezioni e controlli accurati degli impianti. Durata 32 ore Partecipanti Quadri, operai ed impiegati R ischio elettrico e meccanico Il corso approfondisce lo studio delle norme tecniche di riferimento e l individuazione delle fonti di pericolo, delle barriere di sicurezza e dei rischi residui. Verrà analizzata la dinamica dell infortunio elettrico, con specifiche sui rischi connessi all impiego dell energia elettrica e sugli effetti della corrente elettrica sul corpo umano. * Obbligo della manutenzione elettrica e meccanica * Tipi di manutenzione * Documentazione: documentazione d impianto e documentazione specifica per la manutenzione;

5 * Procedure di manutenzione * I lavori elettrici: la corrente elettrica nel corpo umano - generalità sui lavori elettrici * Peculiarità professionali richieste alle Persone E sperte (PE S) e alle Persone Avvertite (PAV): la figura di Responsabile dell Impianto e la figura di Responsabile dei Lavori; * Tecniche per l individuazione delle fonti di pericolo e per l abbattimento dei rischi che ne conseguono Durata 8 ore Partecipanti Quadri, operai ed impiegati Corso per P reposti Il corso è rivolto alle figure che hanno il potere gestionale e/o organizzativo in un Impresa, relativamente alle mansioni ricoperte nel proprio ambito lavorativo e alla realtà aziendale, ed ha l intento di sensibilizzare e fornire le conoscenze e gli strumenti utili alle figure che formalmente (destinatari di deleghe scritte) o di fatto (per il ruolo ricoperto) sono responsabili nel Sistema di Gestione della Sicurezza. * Cenni sulla normative di riferimento * Principali soggetti coinvolti e I relative obblighi * Il dovere di prevenzione * La responsabilità: penale, personale e in concorso * Obblighi legislativi del dirigente (Art. 18 D.Lgs 81/2008) * Obblighi legislativi del preposto (Art. 19 D.Lgs 81/2008) * La gestione della sicurezza in azienda e il DVR * La vigilanza * I soggetti obbligati * La prevenzione come: organizzazione, valutazione del rischio, informazione, formazione, coordinamento * Priorità e tempistiche degli interventi di miglioramento Durata 16 ore Partecipanti Quadri e preposti Corso C E I Il Corso è erogato al fine di ottenere il riconoscimento di idoneità del personale all'esecuzione dei lavori elettrici secondo quanto previsto dalla Norma C EI e con riferimento alla Norma CEI EN Il corso sarà articolato nelle seguenti quattro fasi: Prima fase Legislazione sulla sicurezza dei lavori elettrici (aspetti particolari della legislazione di riferimento) e cenni sui sistemi elettrici La valutazione del rischio negli ambienti di lavoro: i piani di sicurezza e le misure di prevenzione e protezione Le figure, i ruoli e le responsabilità delle persone adibite ai lavori elettrici e, in particolare, ai lavori "sotto tensione in b.t." (Norma C EI sperimentale 11-27, prima parte e altri riferimenti) Seconda fase

6 Shock elettrico ed arco elettrico: effetti fisiologici sul corpo umano La protezione contro le sovracorrenti e contro i contatti diretti S celta delle attrezzature per i lavori elettrici e particolarità per i lavori "sotto tensione" S celta e impiego dei dispositivi di protezione individuale (DPI) per i lavori elettrici e particolarità per i "lavori sotto tensione" Conservazione delle attrezzature e dei dispositivi di protezione individuale (DPI) La gestione delle situazioni di emergenza: valutazione del rischio elettrico e del rischio ambientale e indicazioni di primo soccorso a persone colpite da shock elettrico e arco elettrico Terza fase Verifiche degli impianti: misure e prove sugli impianti elettrici Tipi di strumenti di misura e principali caratteristiche La norma CEI EN "Esercizio degli impianti elettrici" La Norma C EI "Esecuzione dei lavori su impianti elettrici a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata" e sua revisione in corso. Trasmissione e scambi di informazione tra persone interessate ai lavori I lavori elettrici in bassa tensione: fuori tensione, in prossimità di parti attive, in tensione e criteri generali di sicurezza Quarta fase Procedure per lavori sotto tensione su impianti in bassa tensione: la preparazione del lavoro Il ruolo del Responsabile dell Impianto (RI) e del Preposto ai Lavori (PL) E sempi di schede di lavoro con descrizione delle fasi operative. Dimostrazione della corretta metodologia di esecuzione dei lavori sotto tensione, con l'utilizzazione di specifici pannelli di prova che consentono di rappresentare una serie di interventi reali e di rivelare contatti impropri Nota: Per lo svolgimento della seconda fase e per le dimostrazioni che verranno effettuate nella quarta fase, che prenderanno in considerazione diverse tipologie di situazioni di lavoro, i partecipanti dovranno presentarsi muniti dei dispositivi di protezione individuale che verranno comunicati preventivamente. Durata 32 ore Partecipanti Quadri, operai ed impiegati For m azione inerente le nor me in m ateria di gestione R ifiuti D. L gs. 152 / 06 La gestione dei rifiuti è definita dal D.Lgs. 152/06 come un attività di pubblico interesse, che deve essere svolta nel massimo rispetto della salute dell uomo e dell ambiente, con particolare attenzione alla specificità dei rifiuti pericolosi. prioritario della legge è la prevenzione/riduzione della produzione di rifiuti attraverso l utilizzo di tecnologie pulite, di prodotti a basso rischio inquinante e di tecniche appropriate per l'eliminazione di sostanze pericolose contenute nei rifiuti al fine di favorirne il recupero. A ciò si aggiunge l impegno ad adottare misure volte al recupero dei rifiuti tramite il riciclo, il reimpiego ed il riutilizzo per ottenere materie prime secondarie o nuove fonti di energia. Cenni sulla normativa di riferimento Compilare il Formulario di identificazione del Rifiuto (FIR) con le modalità previste dal D.M. n 145 del , ogni qual volta vengono trasportati con mezzi aziendali i rifiuti destinati al deposito aziendale o alla discarica La scala di priorità per le modalità di recupero e di smaltimento La limitazione dello smaltimento in discarica

7 I materiali quotati Gli adempimenti per gli smaltitori e per i recuperatori La verifica delle autorizzazioni e delle iscrizioni La gestione dei rifiuti da imballaggio I nuovi criteri di classificazione dei rifiuti I registri di carico e scarico Registrare le operazione di carico associate ai rifiuti generati sull apposito Registro di Carico e scarico, con le modalità previste dal D.M n 148 del , in caso di rifiuti destinati al deposito temporaneo I nuovi limiti per il deposito temporaneo; il deposito temporaneo di rifiuti pericolosi Predisporre presso la sede operativa un area destinata al Deposito temporaneo, raccogliendo i rifiuti speciali in appositi contenitori identificati con il codice C E R (Catalogo Europeo dei Rifiuti) di riferimento Verificare periodicamente lo stato di riempimento dei contenitori predisposti assicurandosi che i quantitativi prodotti non siano mai superiori ai criteri volumetrici e temporali del deposito temporaneo; Se si decide di avvalersi di un fornitore per lo smaltimento dei rifiuti, assicurarsi che quest ultimo sia qualificato per il servizio di ritiro e smaltimento dei rifiuti speciali prodotti e provvisto di autorizzazione allo smaltimento degli stessi Iscriversi all Albo nazionale gestori ambientali presso il Ministero dell'ambiente e tutela del territorio in caso di attività di raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi prodotti da terzi, di raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi, di bonifica dei siti, di bonifica dei beni contenenti amianto, di commercio ed intermediazione dei rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi, nonché di gestione di impianti di smaltimento e di recupero di titolarità di terzi e di gestione di impianti mobili di smaltimento e di recupero di rifiuti Il formulario per il trasporto e la limitazione della responsabilità del produttore Le nuove sanzioni La compilazione del MU D Sanzioni: La gestione dei Rifiuti in maniera non conforme al D. Lgs. 152/06 è punita con sanzioni penali e/o amministrative pecuniarie. Per chiunque effettui attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione o provochi inquinamento, sono previsti infatti, a seconda della pericolosità dei rifiuti: ammende da a euro fino a sei anni di reclusione. S istemi di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro O H S A S Obiettivi Formare i partecipanti in materia di salute e sicurezza sul lavoro con particolare riferimento alle responsabilità e agli obblighi per i lavoratori. Garantire la formazione di un E sperto nella gestione ed attivazione di procedure previste dalla certificazione OH SA S Gli aspetti principali oggetto del corso saranno: Pianificazione per l'identificazione dei pericoli, la valutazione dei rischi e il controllo dei rischi; Programma di gestione OH SA S; Struttura e responsabilità; Formazione, consapevolezza e competenza; Consultazione e comunicazione; Controllo operativo; Adeguatezza dei mezzi di emergenza e risposta; Misurazione, monitoraggio e miglioramento delle prestazioni

8 Durata 8 ore Partecipanti Dipendenti R ischio E lettrico - I m pianti elettrici: rischi e controlli Obiettivi Il corso assolve all esigenza delle imprese di formare ed informare il personale elettrico in relazione a quanto previsto dalla normativa vigente. Garantisce la formazione di E sperto in rischi derivanti da lavori di impiantistica elettrica e manutenzione, ovvero in base alle conoscenze acquisite il personale potrà essere qualificato come Persona E sperta (PE S) o come Persona Avvertita (PAV), idoneo oppure no per interventi sotto tensione. Inoltre le aziende potranno, a livello organizzativo, realizzare compiutamente la gestione della sicurezza nei vari reparti, siano essi di produzione, di manutenzione o altro. Il percorso formativo suggerito sarà strutturato come di seguito riportato: Obbligo della manutenzione elettrica: necessità della manutenzione, disposizioni legislative, norme C EI di riferimento ed istruzioni del costruttore; Tipi di manutenzione ed ex legge 46/90 (DM37); Documentazione: documentazione d impianto e documentazione specifica per la manutenzione; Procedure di manutenzione: fase preparatoria ed esame della documentazione, importanza della qualità della documentazione di supporto, modalità esecutive ed approntamento delle attrezzature, autorizzazione alla manutenzione, esecuzione della manutenzione, registrazione e consegna dell impianto; gestione ricambi ed approvvigionamento; I lavori elettrici: la corrente elettrica nel corpo umano: effetti della corrente elettrica, contrazione muscolare (tetanizzazione), arresto respiratorio, arresto cardiaco, ustioni, effetti che possono assumere varie forme e gravità in relazione al tipo di evento (tipo di contatto, durata dello stesso, tensione, ecc.) ed alle condizioni ambientali (es. umidità, resistività del terreno, ecc.); limiti di pericolosità e resistenza del corpo umano, curve di sicurezza; generalità sui lavori elettrici: tipi di lavori elettrici, misure di sicurezza, parti attive pericolose e non pericolose, chi può eseguire lavori elettrici, il preposto i lavori elettrici, attrezzi e D PI, lavori elettrici fuori tensione (bassa e alta tensione), sotto tensione, in prossimità (bassa e alta tensione), lavori elettrici particolari (bassa tensione); Peculiarità professionali richieste alle Persone E sperte (PE S) e alle Persone Avvertite (PAV): la figura di Responsabile dell Impianto e la figura di Responsabile dei Lavori; Tecniche per l individuazione delle fonti di pericolo e per l abbattimento dei rischi che ne conseguono: analisi integrale dei rischi, dovuti a contatti elettrici diretti (contatti con elementi normalmente in tensione), contatti elettrici indiretti (contatti con elementi finiti sotto tensione a causa di un guasto); incendio causato da cortocircuiti o sovracorrenti; esplosione (dovuti al funzionamento degli impianti elettrici installati in ambienti particolari nei quali è possibile la presenza di miscele esplosive come ad esempio nelle raffinerie). Analisi degli operatori, delle attrezzature, dell ambiente e dell organizzazione sindacale; procedure da assolvere in caso di lavori in situazioni critiche. Durata 32 ore Partecipanti Dipendenti (operai, resp. d area, funzioni dell organigramma della sicurezza) P revenzione antincendio (rischio medio) Obiettivi Conoscere le misure, i provvedimenti e gli accorgimenti per ridurre la probabilità di incendio; acquisire conoscenze e competenze in tema di protezione, sia passiva sia attiva, dall incendio; conoscere le procedure operative da adottare in caso di incendio Il p r o fil o m i r a a f o r nir e l e c o n o s c e n z e t e o ri c h e e p r a ti c h e p e r p r e v e n ir e g li i n c e n d i, g e s tir e l e e m e m e r g e n z e e p r e di s p o r r e u n effi c a c e l ott a a n ti n c e n di o a q u e i s o g g e tti c h e o p e r a n o i n c o n t e s ti

9 a z i a zi e n d a li i n c ui s s v o l g o n o a tti vit à cl a s sifi c a t e d all a n o r m a ti v a i n m a t e ri a a ri s c hi o m e d i o. N e ll o s p e cifi c o v e r r a n n o a ffr o n t ati i s e g u e n ti a r g o m e n ti: I N C E N D I O E P R E V E N Z I O N E I N C E N D I P ri n ci pi s u ll a c o m b u s ti o n e e l in c e n di o S o s t a n z e e s ti n g u e n ti T ri a n g ol o d e ll a c o m b u s ti o n e P ri n ci p ali c a u s e d i i n c e n d i o R i s c hi a ll e p e r s o n e A c c o r gi m e n ti e m i s u r e p e r p r e v e n ir e g li i n c e n d i P R O T E Z I O N E A N T I N C E N D I O E P R O C E D U R E D A A D O T T A R E I N C A S O D I I N C E N D I O P ri n ci p ali m i s u r e d i p r o t e zi o n e c o n t r o g li i n c e n d i V i e d i e s o d o P r o c e d u r e d a a d o tt a r e q u a n d o si s c o p r e u n i n c e n d i o e i n c a s o d i a ll a r m e P r o c e d u r e d i e v a c u a zi o n e R a p p o r ti c o n i V i gili d e l F u o c o A t tr e z z a t u r e e i m p i a n ti d i e s ti n zi o n e S i st e m i d i a ll a r m e S e g n a l eti c a d i si c u r e z z a Ill u m i n a zi o n e d i e m e r g e n z a p r e s a vi si o n e e c hi a ri m e n ti s ui m e z z i d i e s ti n zi o n e p i ù d iff u si E S E R C I T A Z I O N I P R A T I C H E P r e s a vi si o n e e c hi a ri m e n ti s ui m e z z i d i e s ti n zi o n e p i d iff u si P r e s a vi si o n e e c hi a ri m e n ti s ull e a ttr e z z a t u r e d i p r o t e zi o n e i n di vi d u a l e E s e r cit a zi o ni s ull u s o d e g li e s ti nt o ri p o rt atili e m o d a lit à di u tiliz z o di n a s p i e d i dr a t a n ti Durata 8 ore Partecipanti Dipendenti della squadra di emergenza A d detto al primo soccorso Obiettivi Il corso intende fornire tutti gli strumenti e le conoscenze per la gestione di un piano di primo soccorso. In particolare, la termine del corso ci si attende che i partecipanti siano in grado di: assistere efficacemente le vittime in caso di malore o di infortunio; limitare e controllare i danni derivanti dall infortunio per le vittime, gli impianti e l ambiente; garantire il coordinamento e la compatibilità tra soccorsi prestati negli ambiti di lavoro e quelli esterni.. Il corso si propone di fornire al personale preposto gli strumenti utili a valutare la gravità delle lesioni presentate dall infortunato e mettere lo stesso in condizione di poter prestare correttamente le prime cure essenziali nell attesa di personale qualificato ( medico o personale di un pronto soccorso ospedaliero). L importanza del profilo in uscita risiede principalmente nel fatto che un intervento corretto eseguito in quell intervallo di tempo può evitare all infortunato dei peggioramenti ed al limite salvargli la vita, anche con interventi di facile comprensione e di semplice esecuzione in qualsiasi ambiente. Nello specifico il corso si dividerà in una parte teorica ed in una pratica: PA RTE TEORICA: Definizione delle principali cause di infortunio Conoscenze generali sui traumi in ambiente di lavoro Conoscenza dei rischi e delle patologie specifiche connesse alle attività svolte in Azienda Raccolta delle circostanze dell infortunio Comunicazione chiara e precisa dell accaduto ai Servizi sanitari di emergenza Nozioni elementari di anatomia e fisiologia

10 Accertamento delle condizioni psico-fisiche del lavoratore infortunato Attuazione di interventi di primo soccorso: corretto posizionamento dell infortunato, respirazione artificiale e massaggio cardiaco Conoscenza e limiti dell intervento di Pronto Soccorso Tecniche di auto-protezione per il personale addetto al Pronto Soccorso PA RTE P RATICA Tecniche di comunicazione con il sistema di emergenza del Pronto Intervento Tecniche di Pronto Soccorso nelle sindromi cerebrali acute Tecniche di Pronto Soccorso nella sindrome di insufficienza respiratoria acuta Tecniche di rianimazione cardio-polmonare Tecniche di tamponamento delle emorragie For m azione e infor mazione dei lavoratori Obiettivi Rendere edotti e responsabili i lavoratori sui principi cardini della prevenzione infortuni e far prendere coscienza sul fatto che un approccio meno superficiale al lavoro può a volte salvare la vita. Il corso prevederà sempre quei contenuti classici dell attività di formazione ed informazione, come ad esempio: i rischi riferiti al posto di lavoro; nozioni sui diritti e doveri dei lavoratori; cenni di tecnica della comunicazione; i DPI; il corretto utilizzo delle attrezzature messe a disposizione; la segnaletica di sicurezza; etc. ma dovrà trattare nello specifico, alcuni dei cambiamenti introdotti, come ad esempio: Il Capo III delle disposizioni generali norma la gestione della sicurezza negli ambienti di lavoro definendo le misure di tutela generale per la sicurezza e la salute rafforzando i principi già introdotti dal D. Lgs. 626/1994, definisce negli articoli 17 e 18 gli obblighi del datore di lavoro delegabili e non delegabili come la valutazione dei rischi e la nomina del responsabile della sicurezza, gli obblighi del dirigente, nell articolo 19 gli obblighi del preposto (persona competente delegata che sovrintende all attività lavorativa garantendo l attuazione delle misure previste e controllando la corretta applicazione da parte dei lavoratori), gli obblighi dei lavoratori nell articolo 20 gli obblighi del medico competente nell articolo 25 la cui figura viene rivalutata all interno del s istema di prevenzione, i compiti del Rappresentante dei lavoratori e del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione. La delega di funzioni o compiti per la tutela della sicurezza e la salute da parte del datore di lavoro ai preposti è ammessa nel rispetto delle seguente condizioni: forma scritta recante data certa, accettazione da parte dell interessato il quale deve possedere i requisiti di professionalità ed esperienza richiesta dalla natura della delega stessa, la delega deve attribuire al delegato poteri di spesa, poteri di controllo, organizzazione. Nel caso di affidamento di lavori in appalto all interno della propria azienda riprendendo quanto previsto dal D. Lgs. 123/2007 il datore di lavoro committente oltre alla verifica dei requisiti professionali dell impresa, ha l obbligo di promuovere la cooperazione per l attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull attività lavorativa oggetto dell appalto e il coordinamento degli interventi di prevenzione e protezione dai rischi a cui sono esposti i lavoratori informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare i rischi da interferenza fra le diverse lavorazioni, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi. Una delle novità introdotte dal testo normativo per esimere la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche nelle società e nelle associazioni è l adozione di un modello di organizzazione di gestione della sicurezza basato sui modelli OH SA S 18001:2007 o Linee Guida INAIL UNI che preveda la registrazione documentale di una serie di attività quali l avvenuta attività di formazione e informazione dei lavoratori, l avvenuta attività di sorveglianza sanitaria, l avvenuta valutazione dei rischi e della predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti, l avvenuta attività di controllo dell applicazione delle misure e delle procedure da parte dei lavoratori, l avvenuta acquisizione della documentazione obbligatoria per legge e altre novità per le quali rimandiamo al testo di legge.

11 Durata 8 ore Partecipanti D i p e n d e n ti (qu a d ri, i m p i e g a ti, o p e r ai) M ovi mentazione meccanica dei carichi Obiettivi Rendere edotti e responsabili sia i datori di lavoro che le maestranze sul fatto che un muletto (mezzo alquanto pericoloso) deve essere usato in azienda, soltanto da chi ha ricevuto una adeguata formazione teorica e pratica. Il percorso formativo verterà prima su tutti i dispositivi di sicurezza di cui la macchina deve essere dotata affinché possa essere ritenuta conforme, per poi passare al corretto utilizzo e quindi gestione nel tempo. Gli aspetti principali oggetto del corso saranno: Verifica giornaliera Circolazione Il carico Stoccaggio Manutenzione FONTI NORMATIVE S UI CAR R ELLI ELE VATORI INTERPRETAZIONI NORMATIVE Uso e manutenzione Portata Stabilità Freno Funi e catene Rulli e pulegge di deviazione Posto di guida Organi di comando Segnalatore acustico Fine corsa Limitazione della velocità Bracci di forca o piastra Istruzioni d'uso Regole generali (come da norme UNI ISO 3691) Impianto idraulico Carrelli elevatori alimentati a gas Carrelli elevatori ad azionamento elettrico Impianto elettrico Durata 8 ore Partecipanti Dipendenti addetti alla movimentazione A pprovvigiona mento e scarichi idrici Obiettivi Adeguata conoscenza da parte degli operatori addetti della normativa vigente e attenta gestione delle emergenze verificabili in ambito di approvvigionamento e scarichi idrici. Quadro normativo Definizioni Campo di applicazione Autorizzazioni agli scarichi idrici Verifiche e controlli

12 Le violazioni in materia di scarichi Il sistema sanzionatorio Durata 16 ore Partecipanti Dipendenti addetti all approvvigionamento e agli s carichi idrici R ischio ru more e utilizzo di otoprotettori; R ischio di caduta dall alto e utilizzo D P I per lavori in quota; rischio chimico e utilizzo degli autorespiratori Obiettivi Rischio rumore e utilizzo di otoprotettori; Rischio di caduta dall alto e utilizzo D PI per lavori in quota; rischio chimico e utilizzo degli autorespiratori Il corso intende approfondire il significato di rischio da esposizione al rumore; definire i dispositivi e le modalità di protezione dei lavoratori. Fondamenti di acustica: il rumore, grandezze fisiche e psicoacustiche L apparato uditivo e la sensibilità umana al rumore Le curve di ponderazione La valutazione del rischio rumore alla luce delle richieste del D. Lgs 81/08 e del D. Lgs. 106/09 Le indicazioni sulla valutazione del rischio rumore delle Linee guida del 10/07/2008 sui rischi fisici del Coordinamento tecnico per la sicurezza n ei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome e dell ISP E SL Analisi delle norme UNI 9432:2008 Determinazione del livello di esposizione personale al rumore nell ambiente di lavoro Analisi delle norme UNI E N 458:2005 Protettori dell udito. Raccomandazioni per la selezione, l uso, la cura e la manutenzione Fattori concorrenti al rischio di ipoacusia I criteri di scelta degli otoprotettori L informazione, la formazione e l addestramento all uso degli otoprotettori La valutazione dell attenuazione degli otoprotettori La valutazione dei rischi che si possono avere in un cantiere mobile: caduta dall'alto, cadute in piano e scivolamento, caduta di materiale dall'alto o a livello, insalubrità dell'aria all'interno di gallerie, instabilità delle pareti e delle volte di gallerie, demolizioni estese e manutenzioni, incendio ed esplosione connessi con le lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati, sbalzi di temperatura, elettrocuzione, amianto, agenti biologici, radiazioni ionizzanti. Durata 12 ore Partecipanti Dipendenti E d ucatore della sicurezza nei luoghi di lavoro: Sensibilizzazione e diffusione della cultura della sicurezza Obiettivi Sensibilizzazione e responsabilizzazione dei dipendenti aziendali sulle tematiche riguardanti la sicurezza e i rischi nei luoghi di lavoro. Analisi iniziale dei rischi; Percezione, definizione e comunicazione del rischio;

13 Corretta Comunicazione interna tra le varie compagini aziendali Formulazione di Best Practices di prevenzione ed infortuni nei vari comparti aderenti al progetto; Diffusione dei modelli di prevenzione infortuni efficaci, impostati grazie all attività proposti ; Piani di miglioramento ed attuazione delle Best Pratices Durata 12 ore Partecipanti Quadri, operai ed impiegati L a L eadership e Gestione dei Collaboratori A c q u i sir e l e c o n o s c e n z e r el ati v e a ll e c o m p o n e n ti f o n d a m e n t ali c h e c a r a tt e ri z z a n o l a d i m e n s i o n e d e ll a l e a d e r s h i p. A c q u i sir e c o n s a p e v o l e z z a s u l p r o p ri o s til e d i l e a d e r s h i p e v a l u t a r e l'i m p a tt o c h e h a n e ll e r el a zi o ni c o n i c o ll a b o r a t o ri. S v il u p p a r e e/o c o n s oli d a r e l e p r o p ri e c a p a cit à d i m o ti v a r e i c o ll a b o r a t o ri e g e s tir e i c o n flitti p e r il r a g g i u n g i m e n t o d e g li o b i e tti vi d i p e rf o r m a n c e. La leadership C a r a tt e ri sti c h e e d i m e n s i o n i d e ll a l e a d e r s hi p I d i v e r si s tili d i le a d e r s hi p e l i m p a tt o s ull a c u lt u r a o r g a ni z z a ti v a L a v a l u t a zi o n e d e l p r o p ri o s til e d i l e a d e r s h i p Le competenze del leader M o d e lli d i c o m p o r t a m e n t o c o m u n i c a ti v o e s tr at e gi e d i r el a zi o n e C o m u n i c a zi o n e d e g li o b i e tti vi e p r o c e s si di d e l e g a L a m o ti v a zi o n e d e i c o ll a b o r a t o ri L a v a l u t a zi o n e d e ll e p r e s t a zi o ni e il f e e d b a c k a l c o ll a b o r a t o r e Il conflitto e la gestione dei collaboratori difficili Il c o n flitt o: c h e c o s' è e c o m e si m a n if e s t a D i a g n o s i d e ll e sit u a zi o ni p r o b l e m a ti c h e M o ti v a zi o n e e c a m b i a m e n t o d ei c oll a b o r a t o ri diffi cili L a v a l u t a zi o n e d e ll e p r e s t a zi o ni c o m e l e v a di m i g li o r a m e n t o Durata 16 ore Partecipanti Quadri e impiegati Gestione del personale. - F o r nir e l e c o n o s c e n z e p e r g e s tir e a l m e g li o l e ri s o r s e u m a n e, pi a nifi c a n d o il f a b bi s o g n o d i p e r s o n a l e tr a m it e l utili z z o d i s t r u m e n ti p e r a s s u n zi o n e e l in s e ri m e n t o. - A c q u i sir e l a c a p a cit à d i m o ti v a r e i p r o p ri c oll a b o r a t o ri m i g li o r a n d o n e l e p r e s t a zi o ni e v a l o ri z z a n d o n e l e a b ilit à. - M i gli or a r e l a c o m u n i c a zi o n e i nt e r n a, il cli m a a z i e n d a l e, l a g e s ti o n e d e i c o n flitti. L organizzazione e il management: * strategia e organizzazione, * le politiche del cambiamento organizzativo, * le informazioni La gestione delle risorse umane: * dai ruoli alle competenze, * il sistema delle relazioni aziendali,

14 * motivazione ed apprendimento, * la comunicazione interna e il clima aziendale. La comunicazione organizzativa interna ed esterna: * la capacità di esposizione, * la capacità di ascolto, * la persuasione, * l autocontrollo Durata 16 ore Partecipanti Quadri e impiegati L a Negoziazione Efficace (tecniche e approcci per gestire efficacemente le relazioni ne goziali) Acquisire conoscenze sulle caratteristiche dei contesti negoziali, sugli strumenti e sulle tecniche di gestione della negoziazione. Sviluppare la capacità di leggere ed interpretare in maniera funzionale agli obiettivi il contesto negoziale. Acquisire consapevolezza sulle caratteristiche del proprio stile negoziale e sull'impatto che esso ha nella conduzione di una negoziazione. La negoziazione come processo I ntr o d u z i o n e a l c o n c e tt o d i n e g o zi a zi o n e R u o l o d e l n e g o z i a t o r e e c o n t e s ti n e g o zi ali: c a r a tt e ri sti c h e e c o m p o rt a m e n ti c hi a v e N e g o z i a zi o n e e p s i c ol o gi a d e ll a c o m u n i c a zi o n e L e f a si g e n e r ali d e l p r o c e s s o n e g o z i al e M e t o d o l o gi e e p r a s si p e r l'a n ali si d e l c o n t e s t o n e g o zi al e I n di vi d u a r e o b i e tti vi, vi n c oli e o p p o r t u nit à a l fi n e d i d e fi nir e i m a r g i ni d e ll a c o n t r att a zi o n e La gestione dinamica della negoziazione: l'influenza dello stile Il bisogno di potere Autovalutazione dello stile negoziale Il concetto di stile e le influenze sulla negoziazione La gestione dinamica della negoziazione: la relazione Individuazione delle distanze tra le posizioni e il perseguimento degli obiettivi reciproci Il processo comunicativo: aspetti chiave e fattori di distorsione La gestione efficace della relazione interpersonale: l'ascolto attivo Creare circuiti virtuosi di comunicazione Durata 16 ore Partecipanti Quadri e impiegati L'organizzazione e la gestione delle risorse u m a ne l c o r s o si p r e fi g g e, i n oltr e, di s vil u p p a r e e c o n s o li d a r e l e c o m p e t e n z e r el a zi o n ali e g e s ti o n ali n e c e s s a ri e p e r p r e si di a r e i p r o c e s si d i s vil u p p o o r g a ni z z a ti v o e d i g e s ti o n e d e ll e

15 ri s o r s e u m a n e - II ri c o n o s ci m e n t o d e i tr atti di p e r s o n a lit à c o m e s tr u m e n t o p r e vi si o n a l e: - l'a d a tt a bilit à a ll a vit a l a v o r a ti v a e l a s o ci ali z z a zi o n e;il l a v o r o d i g r u p p o : ti p ol o gi e d i g r u p p o e t e a m b u il di n g; - I p r o c e s si d e ci si o n ali d i g r u p p o e l a le a d e r s hi p: d a ll e t e o ri e a ll e p r a s si c o m u n i c a ti v e e d e c i si o n ali; - L a p r o g e tt a zi o n e o r g a n i z z a ti v a; - D i vi si o n e d e l la v o r o e f o r m e o r g a n i z z a ti v e; - G e s ti o n e d e l p e r s o n al e e m o b ilit à: ri c e r c a e s el e zi o n e, f o r m a z i o n e, c a r ri e r a, v a l u t a zi o n e e r etri b u zi o n e. Durata 32 ore Partecipanti Dipendenti Tecniche di vendita e servizio al cliente Il c o r s o h a c o m e o b i e tti v o q u e ll o di f a r a c q u i sir e a b ilit à e c o m p e t e n z e u tili a p a d r o n e g g i a r e l e p i ù e ffi c a ci t e c ni c h e d i c o m u n i c a zi o n e e v e n d it a, oltr e c h e i m p a r a r e a d u tili z z a r e l e p i ù vi n c e n ti s tr at e gi e d i n e g o zi a zi o n e. - L e t e m a ti c h e c o n n e s s e al s e r vi zi o a l cli e n t e s ull a fr o n t - li n e; - Il p r o c e s s o m e n t al e d e l cli e n t e; - C o m e c o m p o r t a r si c o n il cli e n t e; - L e e s i g e n z e d e l cli e n t e; - C o m e s u p e r a r e l e o b i e zi o ni d e l cli e n t e; - P e r c h é si p e r d o n o i cli e n ti; C o m e fi d eli z z a r e i cli e n ti; - C a p ir e l a p s i c ol o gi a d e l cli e n t e; - F a t t o ri d e ll a s o d d i sf a zi o n e d el cli e n t e; - C h e c o s a d e v e f a r e il p e r s o n a l e d e ll a fr o n t li n e: a c c o gli e n z a, c o m u n i c a zi o n e, p r e v e n z i o n e, s elli n g in; - C o m e ri s ol v e r e il p r o b l e m a c o n il cli e n t e; - Il cli e n t e e l a c u s t o m e r s a ti sf a c ti o n Durata 20 ore Partecipanti Dipendenti M a rketing com merciale dei servizi S v il u p p a r e t e c n i c h e e n u o v e m e t o d o l o gi e ri g u a r d a n ti l a s e g m e n t a zi o n e d e i m e r c a ti e il p o si zi o n a m e n t o n e g li s t e s si. - P ri n ci pi di m a r k e ti n g c o m m e r ci al e; - p i a n o d i m a r k e ti n g; - c o m p o n e n ti d i u n p i a n o d i m a r k e ti n g s tr at e gi c o; - s tr at e gi a d i stri b u ti v a; - s tr at e gi a p r o m o z i o n a l e; - s tr at e gi a d i p r e z z o; - s tr at e gi a d i p r o d o tt o; - s e g m e n t a zi o n e ; - p o s i zi o n a m e n t o

16 Durata 40 ore Partecipanti Quadri e impiegati L a Gestione dell I n novazione e della Te cnologia Fornire ai partecipanti le informazioni necessarie per la gestione dell innovazione e della tecnologia in azienda. L i m p o rt a n z a d e ll i n n o v a z i o n e I n n o v a z i o n e e i m p r e s a: i m p o rt a n z a d i u n a s tr at e gi a L a s c e lt a di u n a s tr at e gi a d i i n n o v a z i o n e t e c n o l o gi c a L e f o n ti d e ll i n n o v a z i o n e F o r m e e m o d e lli d e ll i n n o v a z i o n e I m e c c a n i s m i d i p r o t e zi o n e d e ll in n o v a zi o n e I ci cli t e c n o l o gi ci T e c n i c h e d i v a l u t a zi o n e d e i b e n e fi ci e c o n o m i ci d e ll in n o v a zi o n e L a s c e lt a d e i t e m p i d i in g r e s s o n e l m e r c a t o Durata 24 ore Partecipanti Quadri e impiegati L analisi dei costi di produzione aziendale il costo di prodotti /servizi Fornire strumenti e metodologie necessarie per sviluppare un sistema di controllo e di gestione dei costi di produzione. Illustrare le diverse modalità di determinazione dei costi di prodotti/servizi. E sigenze della contabilità analitica Le caratteristiche e le finalità dell analisi dei costi Come classificare correttamente i costi Oggetti e configurazioni di costo Gli obiettivi di costo e le tecniche di allocazione dei costi L allocazione dei costi indiretti: la ripartizione su base unica e multipla Criticità nella determinazione e allocazione degli elementi di costo Catena del valore ed analisi dei costi a supporto delle strategie aziendali Tecniche della Contabilità Analitica Strumenti gestionali di supporto Lettura dei risultati Determinazione e quantificazione dei costi che incidono sul prodotto Durata 8-24 ore

17 Partecipanti Quadri e impiegati P rivacy e Gestione dei dati sensibili Il corso ha l obiettivo di esaminare la disciplina rilevante e di fornire le conoscenze e gli strumenti operativi necessari a garantire la corretta gestione dei dati personali e dei documenti N o r m a ti v a d i rif e ri m e n t o I ntr o d u z i o n e a l tr att a m e n t o d e i d a ti p e r s o n a li e s e n si bili Il diritt o d i a c c e s s o a i d a ti p e r s o n a li d a p a r t e d e ll i nt e r e s s a t o L a c o m u n i c a zi o n e a ll int e r e s s a t o o a i s o g g e tti t e r zi M o d a lit à d i g e s ti o n e C o n s e n s o a ll utili z z o d e i d a ti L o b bli g o d i s e g r e t o p r o f e s si o n al e e il ri s p e tt o d e l s e g r e t o d uffi ci o M i s u r e di si c u r e z z a L e tt e r e d i n o m i n a Durata 8-24ore Partecipanti Quadri e impiegati L a Gestione delle Vendite e del Cliente Fornire strumenti di analisi del mercato atti a coniugare strategie di marketing e strategie di vendita; Indagare i principali modelli di gestione delle risorse umane e di valutazione delle performance della rete di vendita; Presentare le diverse opportunità che i sistemi di Customer Relationship Management (CRM) possono offrire per acquisire nuovi Clienti; Fornire strumenti per instaurare relazioni durature e profittevoli con la clientela Il processo di vendita La segmentazione della clientela Il modello di comportamento d'acquisto del mercato consumer e del mercato business Il processo psicologico dell'acquisto e il processo di vendita L'organizzazione e la gestione della rete di vendita Le possibili strutture organizzative Il dimensionamento della rete di vendita La gestione della rete di vendita; il recruiting del personale di vendita La pianificazione e il controllo dell'attività commerciale La gestione del tempo e del territorio; la gestione del portafoglio clienti Determinazione del budget di vendita Il controllo dell'attività di vendita La gestione delle relazioni con il Cliente. I Principi della customer satisfaction. L approccio per processi alla customer satisfaction. L evoluzione della customer satisfaction: l approccio al C RM I principi base del C RM C RM e Fidelizzazione: il Cliente al centro dell attenzione Dal Marketing di relazione al Marketing one to one Il C RM Analitico, Operazionale e Collaborativo Gli strumenti del C RM I sistemi informativi aziendali Internet ed il Web come strumenti di comunicazione e contatto con i propri Clienti, Call center e Contact center per un contatto efficace con il Cliente, Il ruolo del marketing; la formazione del personale

18 Valutazione dei ritorni economici di un sistema C RM Durata 8-24ore Partecipanti Quadri e impiegati Fisco Fornire gli strumenti teorici ed operativi per l efficiente gestione della variabile fiscale nelle relazioni con imprese localizzate in Stati o territori a fiscalità privilegiata, illustrando principi e metodi legati alla concorrenza fiscale internazionale e le normative vigenti in materia di diritto comunitario. Concorrenza fiscale internazionale: principi e metodi Profili di diritto tributario comunitario Regime di deducibilità dei costi da Paesi a fiscalità privilegiata: profili teorici e procedimentali (interpello). Imposte dirette e indirette Durata 8-24 ore Partecipanti Quadri e impiegati Orientamento al cliente per addetti al F ront Office e al B ack Office Sviluppare competenze utili per entrare in contatto in modo incisivo con la clientela e utili a capire e sfruttare vantaggi e svantaggi con i diretti concorrenti. La comunicazione incisiva; Gli assiomi della comunicazione; comunicazione non verbale; assertività; ascolto attivo; comunicazione generativa la Negoziazione; Principi e tecniche della negoziazione; Stili di negoziazione; Tecniche di vendita; Il triangolo V.A.M. ; scelta delle argomentazioni di vendita; gestione delle obiezioni; conclusione della trattativa; gestione del cliente arrabbiato; I reclami: una grande opportunità commerciale Durata 24 ore Partecipanti Quadri ed impiegati

19 Co mpetenze tecnico-professionali - I n glese: R afforza mento delle co mpetenze lin g uistiche per operare sui mercati internazionali Incrementare le capacità e competenze personali per una maggiore efficienza lavorativa. Fornire strumenti adeguati per un processo di internazionalizzazione aziendale, grazie a capacità comunicazionali che consentano contatti diretti con clienti e fornitori esteri e, quindi, un migliore sfruttamento delle potenzialità commerciali aziendali.. Dare il benvenuto, fare da guida, descrivere l'azienda; La lettura, l'analisi e il commento di articoli ed altro materiale autentico; Redazione e traduzione di lettere e messaggi di vario tipo; Corrispondenza; Gestire situazioni semplici riguardanti viaggi e alloggi; Descrizione di un lavoro e delle condizioni lavorative; Descrizione di un impresa e delle sue attività; Presentazione di un prodotto/servizio Servizio clienti (customer care); La comunicazione verbale diretta e al telefono; L ascolto, la comprensione di testi orali concernenti il linguaggio aziendale e quotidiano; Stesura di curricula e documenti; Compilazione di modulistica di vario tipo; Stesura di relazioni e riassunti sui testi analizzati S crivere brevi lettere di lavoro istruzioni semplici, itinerari od orari; comunicazioni interne o e-mai Durata 40 ore Partecipanti Quadri ed impiegati A d detto al Controllo delle P rocedure basate sui principi del sistema H A CC P Sensibilizzazione ed accrescimento della professionalità dei Responsabili. Miglioramento dei processi e prodotti a livello igienico-sanitario. Maggiore padronanza e senso di responsabilità degli operatori. Miglioramento della comunicazione tra personale ispettivo e responsabili aziendali in materia di HAC C P ed autocontrollo igienico-sanitario. Normativa cogente e volontaria. Adempimenti comunitari, nazionali e regionali Obblighi e responsabilità dell industria alimentare Rischi e pericoli (generici e specifici) dei prodotti alimentari trattati in azienda. Metodi di controllo, analisi, gestione e prevenzione dei rischi Problematiche emergenti per il settore alimentare: ALLE R G E NI e MICOTO S SINE Relazione specifica tra possibili contaminanti e categorie di alimenti trattati in azienda Presentazione di Procedure di Autocontrollo e/o Prerequisiti programs per

20 l applicazione del sistema HAC C P. In particolare: Requisiti strutturali dei locali e delle attrezzature Approvvigionamento materie prime ed imballaggi Conservazione alimenti e materie prime Produzione alimenti e cenni di tecnologie di produzione / confezionamento; principali pericoli e parametri di controllo Rintracciabilità e Tracciabilità in tutte le fasi, dall accettazione delle materie prime alla vendita e distribuzione Pulizia e sanificazione dei locali ed attrezzature Procedure di derattizzazione e disinfestazione Manutenzione e taratura delle attrezzature Organizzazione deposito / magazzino Smaltimento rifiuti Piano dei controlli analitici (analisi microbiologiche e chimico-fisiche sull intero ciclo produttivo) Igiene e formazione del personale Illustrazione teorica del sistema HAC C P ed applicazione del sistema in azienda; presentazione delle fasi ritenute critiche per la sicurezza e l igiene degli alimenti. Individuazione e controllo dei rischi specifici nelle principali fasi del processo produttivo. Valutazione, gestione e comunicazione del rischio Applicazione del sistema per la Rintracciabilità /Tracciabilità dei prodotti alimentari ai sensi del Reg.CE 178/2002. Audit e verifiche interne per migliorare il sistema di autocontrollo; Sensibilizzazione del personale e miglioramento delle capacità comunicative tra responsabili ed operatori; miglioramento dei flussi interni ed esterni. Durata 32 ore Partecipanti Dipendenti For m azione in merito al D. L gs. 231 / 01: D isciplina della responsabilità a m ministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica Il D.Lgs. 231/2001 recepisce una serie di provvedimenti comunitari che esentano gli enti dalla responsabilità amministrativa per i reati commessi dai propri amministratori o dipendenti a vantaggio degli Enti stessi, qualora dimostrino di aver adottato un Sistema di Gestione dei Rischi Amministrativi conforme al Decreto stesso. I soggetti destinatari della legge sono gli enti forniti di personalità giuridica, le società' e le associazioni anche prive di personalità giuridica. I reati per i quali si deve applicare tale legge sono principalmente reati di tipo amministrativo come frode, concussione, corruzione, truffa ai danni dello Stato o dei cittadini, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, ma sono previste applicazioni anche per i casi di terrorismo o sfruttamento di minori, e per i nuovi reati societari (L.366/2002) quali false comunicazioni sociali, false comunicazioni sociali in danno dei soci o dei creditori, falso in prospetto, impedito controllo, illecita influenza sull assemblea, aggiottaggio, ostacolo all esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza, illecite operazioni sulle azioni o quote sociali o della società controllante, operazioni in pregiudizio dei creditori. Per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato sono previste sanzioni pecuniarie e interdittive, la confisca e la pubblicazione della sentenza. Per non incorrere in tali pene gli Enti devono dimostrare di avere un Sistema di Gestione dei Rischi Amministrativi.

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