Stabilisce cos è un Disturbo Specifico di Apprendimento. Descrive le principali caratteristiche di dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia.

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1 LEGGE n. 170/2010

2 Stabilisce cos è un Disturbo Specifico di Apprendimento. Descrive le principali caratteristiche di dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia. Propone disposizioni volte a garantire il diritto allo studio. Richiede la redazione del Piano educativo personalizzato (PEP) in accordo con la famiglia.

3 D.M del 12 luglio 2011 ai sensi della Legge 170/2010

4 Finalità (art. 1) 1. Modalità di formazione di docenti e DS,misure educative e didattiche di supporto per sostenere processo insegnamento-apprendimento fin dalla scuola dell infanzia nonché le forme di verificavalutazione per garantire il diritto allo studio di alunno con diagnosi DSA.

5 Individuazione alunni (art. 2) 1. Le istituzioni scolastiche provvedono alla segnalazione dei possibili casi di DSA per avviare il percorso per la diagnosi ai sensi della L. 170/ Gli USR favoriscono il rilascio della certificazione diagnostica da parte delle strutture sanitarie preposte. 3. La famiglia consegna la certificazione alla scuola.

6 Linee guida (art. 3) 1. Gli USR e le istituzioni scolastiche per l attuazione delle disposizioni del decreto tengono conto delle Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento.

7 Misure educative e didattiche (art. 4) 1. Attivazione percorsi di didattica individualizzata e personalizzata ricorrendo a strumenti compensativi e misure dispensative. 2. Percorsi didattici individualizzati e personalizzati articolano obiettivi tenendo conto delle abilità possedute e potenzino anche le funzioni non coinvolte nel disturbo.

8 Misure educative e didattiche (art. 4) 3. Nell ottica della prevenzione si adotteranno metodologie didattiche adeguate allo sviluppo delle abilità di letto-scrittura e calcolo, tenendo conto delle Linee guida. 4. Le istituzioni scolastiche assicurano l impiego di opportuni strumenti compensativi curando l acquisizione da parte dell alunno delle competenze per un uso efficiente degli stessi.

9 Misure educative e didattiche (art. 4) 5. L adozione delle misure dispensative è finalizzata ad evitare situazioni di affaticamento e disagio senza ridurre i livelli degli obiettivi di apprendimento previsti nei percorsi didattici individualizzati e personalizzati.

10 Interventi didattici individualizzati e personalizzati (art. 5) 1. La scuola garantisce ed esplica interventi didattici individualizzati e personalizzati attraverso la redazione di un Piano didattico personalizzato (PDP) e indica gli strumenti compensativi e dispensativi adottati.

11 Forme di verifica e di valutazione (art. 6) 1. La valutazione deve essere coerente con gli obiettivi pedagogico-didattici. 2. La scuola adotta modalità valutative che consentano all alunno con DSA di dimostrare il livello di apprendimento raggiunto riservando attenzione ai contenuti disciplinari (applicazione di misure che determinino condizioni ottimali di tempi e modalità di strutturazione delle prove).

12 Forme di verifica e di valutazione (art. 6) 3. Le commissioni degli esami di stato tengono in considerazione le specifiche situazioni soggettive, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nei PDP. Le commissioni assicurano agli alunni l utilizzo di idonei strumenti compensativi e adottano criteri valutativi attenti ai contenuti piuttosto che alla forma sia nelle prove scritte (INVALSI comprese) che nel colloquio orale.

13 Forme di verifica e di valutazione (art. 6) 4. La scuola consente agli alunni con DSA l apprendimento delle lingue straniere, privilegiando l espressione orale. Le prove scritte sono progettate, presentate e valutate secondo modalità compatibili con le difficoltà connesse con i DSA.

14 Forme di verifica e di valutazione (art. 6) 5. Si potranno dispensare gli alunni dalle prestazioni scritte in lingua straniera in corso d anno e in sede di esami di stato nel caso in cui ricorrano tutte le seguenti condizioni: certificazione DSA attestante la gravità e recante esplicita richiesta di dispensa, richiesta della famiglia di dispensa, approvazione di dispensa del consiglio di classe (temporanea o permanente). Modalità e contenuti delle prove sono stabiliti dalle Commissioni sulla base della documentazione dei consigli di classe.

15 Forme di verifica e di valutazione (art. 6) 6. Solo in casi particolari di gravità del disturbo di apprendimento su richiesta delle famiglie e approvazione del consiglio di classe,gli alunni possono essere esonerati dall apprendimento della lingua straniera e seguire un percorso didattico differenziato.

16 Interventi per la formazione (art. 7) 1. Attività di formazione in servizio: caratteristiche dei DSA, strumenti per l identificazione precoce del rischio DSA, strategie di potenziamento e aiuto compensativo, gestione della classe con alunni con DSA, forme adeguate di verifica e valutazione.

17 Centri territoriali di supporto (art. 7) 1. Le istituzioni scolastiche attivano iniziative e misure per assicurare il diritto allo studio agli alunni con DSA avvalendosi del supporto tecnico-scientifico fornito dalla rete predisposta dal MIUR anche attraverso i CTS (consulenza, formazione, monitoraggio).

18 LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

19 PREMESSA La legge n. 170/2010 riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come disturbi specifici dell apprendimento (DSA). La legge si focalizza sulla didattica individualizzata e personalizzata, sugli strumenti compensativi, sulle misure dispensative e su adeguate forme di verifica e valutazione.

20 1. DSA I DSA interessano specifiche abilità dell apprendimento scolastico in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all età anagrafica. Attenuando e compensando il disturbo l alunno può raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti. Gli alunni con DSA sviluppano stili di apprendimento specifici per compensare le difficoltà incontrate a causa del disturbo.

21 DISLESSIA (disturbo nell abilità di lettura) Si manifesta attraverso minore correttezza e rapidità della lettura a voce alta rispetto allo standard. Sono più o meno deficitarie la lettura di lettere, di parole e non-parole, di brani.

22 DISGRAFIA E DISORTOGRAFIA (disturbo nell abilità di scrittura) DISGRAFIA: carente il controllo degli aspetti grafici,formali, della scrittura manuale (collegata al momento motorio-esecutivo della prestazione), minore fluenza e qualità dell aspetto grafico della scrittura. DISORTOGRAFIA: utilizzando il codice linguistico in quanto tale vi è una minore correttezza del testo scritto.

23 DISCALCULIA (disturbo nell abilità di calcolo) Riguarda l abilità di calcolo sia nella componente dell organizzazione della cognizione numerica (intelligenza numerica basale: riconoscimento immediato delle piccole quantità, meccanismi quantificazione, seriazione, comparazione, composizione-scomposizione, calcolo a mente) che in quella delle procedure esecutive e del calcolo (scrittura-lettura di numeri, incolonnamento, recupero fatti numerici, algoritmi del calcolo scritto).

24 COMORBILITA I disturbi possono coesistere. Il disturbo risultante è superiore alla somma delle singole difficoltà perché influenza negativamente lo sviluppo delle abilità complessive.

25 OSSERVAZIONE IN CLASSE I DSA si manifestano come ritardo e/o apatia del processo di sviluppo standard rispetto all età anagrafica e alla storia scolastica dell alunno. E fondamentale la capacità di osservazione dell insegnante per riconoscere precocemente il rischio di disturbo e per individuare le caratteristiche cognitive da potenziare per il successo scolastico.

26 OSSERVAZIONE DELLE PRESTAZIONI ATIPICHE Per individuare un potenziale DSA non sono necessari strumenti appositi, nella prima fase basta osservare le prestazioni negli ambiti di apprendimento della lettura (permanenza della lettura sillabica, perdita del segno), della scrittura (presenza errori ricorrenti a lungo e in maniera non occasionale) e del calcolo.

27 Osservando tali caratteristiche, l insegnante predispone attività di recupero e potenziamento. Qualora l atipia rimanga,la scuola tempestivamente comunica la situazione alla famiglia perché ricorra ad uno specialista.

28 LA DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA Attività di recupero individuale (potenziamento abilità o acquisizione competenze strategie compensative e metodo di studio) durante il lavoro in classe o in momenti specifici secondo tutte le forme di flessibilità consentite dalla normativa corrente.

29 LA DIDATTICA PERSONALIZZATA Calibra l offerta didattica e le modalità relazionali sulla specificità dei bisogni educativi del singolo per favorire la crescita dei punti di forza di ciascuno e di tutti nel rispetto degli obiettivi generali e specifici di apprendimento. Verranno impiegate metodologie e strategie didattiche tali da promuovere il successo formativo di ciascuno (schemi, mappe concettuali).

30 STRUMENTI COMPENSATIVI Sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell abilità deficitaria.

31 Sintesi vocale (compito di lettura ascolto) Registratore (evita gli appunti) Programma di video scrittura con correttore ortografico Calcolatrice Strumenti tecnologici (tabelle, mappe, formulari)

32 MISURE DISPENSATIVE Non svolgere alcune prestazioni Consentire maggior tempo Contenuti ridotti

33 DOCUMENTAZIONE DEI PERCORSI Per assicurare la continuità didattica e la condivisione con la famiglia, entro novembre verrà steso un documento chiamato Piano Didattico Personalizzato PDP

34 PDP Dati dell alunno Tipologia disturbo Attività didattiche individualizzate Attività didattiche personalizzate Strumenti compensativi utilizzati Misure dispensative adottate Forme di verifica e valutazione personalizzate

35 DIDATTICA NUOVA Dalla delega agli specialisti a nuove competenze educativo-didattiche

36 SCUOLA INFANZIA Ruolo di prevenzione Ruolo di promozione e avvio di un corretto e armonioso sviluppo Ha il compito di rafforzare l identità personale, l autonomia e le competenze dei bambini Escludere impostazioni scolasticictiche che rendono precoci gli apprendimenti formali!

37 SEGNALI DI RISCHIO Confonde suoni Non completa le frasi Usa parole inadeguate al contesto (sostituisce) Omette suoni (parti di parole) Sostituisce suoni/lettere (p/b) Ha un espressione linguistica inadeguata ATTIVITA PERSONALIZZATE ALL INTERNO DEL GRUPPO

38 ASPETTI COLLEGATI Può essere goffo La manualità fine è carente Ha difficoltà a riconoscere la destra e la sinistra Presenta difficoltà nei giochi di memoria Fatica ad imparare filastrocche Ha difficoltà nei giochi di parole

39 STRATEGIE Dare importanza all attività psicomotoria Stimolare l espressione Favorire la vita di relazione con ritualità e convivialità ATTIVITA DI NARRAZIONE INVENZIONE, COMPLETAMENTO E RICOSTRUZIONE DI STORIE MEMORIZZARE FILASTROCCHE, POESIE E CONTE GIOCHI DI MANIPOLAZIONE DI SUONI NELLE PAROLE

40 Monitorare le abilita relative alle: Capacità percettive Capacità attentive Capacità motorie Capacità linguistiche Capacità mnemoniche

41 DIFFICOLTA ASCRIVIBILI NEL QUADRO DSA Difficoltà grafo-motorie Difficoltà di orientamento e integrazione spazio-temporale Difficoltà coordinazione oculo-manuale Difficoltà coordinazione dinamica generale Dominanza generale non adeguatamente acquisita Difficoltà nella discriminazione e memorizzazione visiva sequenziale Difficoltà di orientamento nel tempo scuola Difficoltà nell esecuzione autonoma delle attività della giornata Difficoltà ad orientarsi nel tempo prossimale (ieri-oggi-domani)

42 CARATTERISTICHE SPECIFICHE A RISCHIO DSA AD ES. DEL PREGRAFISMO: Lentezza nella scrittura Pressione debole o eccessiva Discontinuità del gesto Ritocco del segno già tracciato Direzione del gesto grafico Occupazione spazio del foglio

43 AREA DEL CALCOLO (COGNIZIONE NUMERICA, STIMA NUMEROSITA, CONTEGGIO) È importante: distinguere grandezze diverse di oggetti distinguere la numerosità acquisire le parole-numero. Attività di stima delle piccole numerosità Attività di confronto delle quantità CON SICUREZZA E A COLPO D OCCHIO!

44 SCUOLA PRIMARIA I bambini con DSA hanno buone capacità intellettive ma limitate capacità di riconoscimento visivo e analisi fonologica delle parole, presentano difficoltà Nell acquisizione delle corrispondenze tra segni ortografici e suoni e non riescono a ricostruire la parola partendo dai singoli suoni. INUTILE AUMENTARE LA MOLE DEGLI ESERCIZI!

45 METODO DI INSEGNAMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA LA LETTERATURA SCIENTIFICA SCONSIGLIA IL METODO GLOBALE! (E DIMOSTRATO CHE RITARDA L ACQUISIZIONE DI UN ADEGUATA FLUENZA E CORRETTEZZA DI LETTURA)

46 IL METODO FONO-SILLABICO (O PURAMENTE SILLABICO) Operazioni metafonologiche analitiche a livello di fonema facilitano l apprendimento di un sistema di scrittura alfabetica CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA

47 PROPOSTE OPERATIVE Individuazione fonema iniziale Individuazione fonema iniziale e poi intermedio Fusione fonemica Composizione parole bisillabe Associazione grafema/fonema Associazione lettere-immagini Conteggio di fonemi Raggruppamento immagini per suono iniziale

48 Presentare le consonanti secondo affinità grafiche (emme di Montagna) Si consiglia: P e B D e R L e F M e N. Inizialmente lettere che si scrivono da sinistra poi quelle da destra (C, G, S)e per ultime la Q e l H.

49 Modelli e parametri di riferimento Iniziare con lo stampato maiuscolo Evitare comparazione caratteri Dare indicazioni precise su movimenti e impugnatura Dare indicazioni su direzionalità e dimensioni Fare attenzione che scrivano partendo dall alto

50 AREA DEL CALCOLO (ABILITA DI CONTEGGIO E CALCOLO A MENTE) Processi di conteggio (corrispondenza 1:1, ordine stabile, cardinalità) CAPACITA DI RISPONDERE ALLA DOMANDA Quanti sono?

51 Processi lessicali (attribuire il nome al numero) Necessita della consapevolezza che si tratta della capacità di dare un etichetta verbale alle quantità

52 Processi semantici (comprendere il significato dei numeri attraverso una rappresentazione mentale) 1= 2 =

53 Processi sintattici (valore posizionale delle cifre) ³

54 Calcolo a mente (Strategie di combinazioni di quantità necessarie ai meccanismi di intelligenza numerica) Composizione/scomposizione numero Raggruppamento Arrotondamento alla decina Proprietà delle 4 operazioni Recupero di fatti aritmetici SONO NECESSARIE ATTIVITA QUOTIDIANE DI CALCOLO A MENTE!

55 Calcolo scritto (Procedure su carta per calcoli complessi) Utile per automatizzare procedure ed algoritmi, NON per potenziare l intelligenza numerica!

56 SCUOLA SECONDARIA I GRADO Richiede la piena padronanza delle competenze strumentali (lettura, scrittura e calcolo) nonché l adozione di un metodo di studio: questi elementi possono mettere in difficoltà seria l alunno con DSA con rischio di atteggiamento demotivato e rinunciatario! Le difficoltà possono essere contenute e superate con adeguate strategie, strumenti compensativi e misure dispensative.

57 DISTURBO DI LETTURA Puntare alla COMPRENSIONE DEL TESTO (Lettura silente, individuare parole-chiave) MISURE DISPENSATIVE: Lettura ad alta voce Lettura autonoma di brani STRUMENTI COMPENSATIVI: Compagno-tutor Sintesi vocale Audiolibri Mappe e schemi

58 DISTURBO DI SCRITTURA Tempi più lunghi per la rilettura Verrà valutato più il contenuto che la forma MISURE DISPENSATIVE: Valutazione della correttezza ortografica STRUMENTI COMPENSATIVI: Mappe e schemi Computer Registratore per appunti

59 AREA DEL CALCOLO Interventi individualizzati Esperienza di competenza Analisi dell errore Pianificare potenziamento

60 Errori frequenti DI RECUPERO FATTI NUMERICI DI APPLICAZIONE FORMULE DI APPLICAZIONE PROCEDURE DI SCELTA DI STRATEGIE VISUOSPAZIALI DI COMPRENSIONE SEMANTICA Calcolatrice, formulari, tabella pitagorica sono di supporto non di potenziamento : riducono il carico ma non aumentano le competenze.

61 Didattica per le lingue straniere Consigliare una lingua trasparente Potenziare le abilità orali rispetto alla prestazione scritta MISURE DISPENSATIVE: Tempi aggiuntivi Riduzione carico di lavoro Dispensa totale dallo scritto a favore dello orale STRUMENTI COMPENSATIVI: Computer Audiolibri Sintesi vocale

62 La dimensione relazionale Evitare che gli alunni con DSA abbiano scarsa percezione di autostima e autoefficacia Correlata al fattore di rischio dispersione scolastica per ripetute esperienze negative e frustranti. Tener conto della delicatezza degli aspetti psicologici che si scatenano! Condividere con i compagni di classe le scelte dovute al disturbo ed evitare di stigmatizzare il problema.

63 Chi fa che cosa SCUOLA FAMIGLIA SERVIZI Identifica casi sospetti Recupero didattico mirato Persistenti difficoltà Comunicazione alla famiglia Richiesta di valutazione iter diagnostico La famiglia lo comunica alla scuola che attua provvedimenti compensativo-dispensativi con didattica e valutazione personalizzata (PDP) Documento di certificazione diagnostica

64 Il referente d istituto per i DSA Sensibilizzazione alla problematica Approfondimento delle tematiche Supporto ai colleghi coinvolti Promozione della formazione

65 Contenuti della formazione Legge n. 170/2010 e caratteristiche delle tipologie di DSA Strumenti per l identificazione precoce Strategie didattico-educative di potenziamento e aiuto compensativo Gestione della classe con alunni con DSA Forme adeguate di verifica e valutazione Indicazioni ed esercitazioni sulle misure educative e didattiche Forme di orientamento e accompagnamento negli studi Esperienze di studi di caso per implementare le buone prassi

66 BUON LAVORO!

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