Legge 170/2010 capacità cognitive adeguate
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- Donata Barbieri
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1 D.S.A.
2 COSA SONO I D.S.A.? Si parla di D.S.A. quando un bambino mostra delle difficoltà circoscritte nella lettura, nella scrittura o nel calcolo, in una situazione in cui lo sviluppo intellettivo è nella norma e non sono presenti deficit sensoriali.
3 Legge 170/2010 I D.S.A. si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali MA possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana
4 Questione di Dis-chitarria? ⅓ ⅘ ⅙ ⅛ ⅘ ⅝ ⅚
5 COSA NONSONO? Non sono una malattia Non sono conseguenza di un blocco psicologico Non sono dovuti a una difficoltà relazionale Non sono conseguenza di un metodo di insegnamento inadeguato
6 Ma la scelta del metodo non èininfluente
7 alcune scelte didattiche possono aiutare biancoenero Regular Font ad alta leggibilità
8 CAUSE Cause genetiche Origine neurobiologica Deficit processamento fonologico
9 Bisogna dire e ripetere ai genitori dei bambini dislessici che la genetica non èuna condanna per l eternità; che il cervello è un organo plastico, perennemente in costruzione, dove l esperienza detta legge tanto quanto il gene; che le anomalie delle migrazioni neuronali, quando esistono, colpiscono solo piccolissime regioni della corteccia; che il cervello del bambino comprende milioni di circuiti ridondanti che possono compensarsi fra loro; e che, infine, la nostra capacità di intervento non è nulla: ogni nuovo apprendimento modifica l espressione dei nostri geni e trasforma i nostri circuiti neuronali. (Dehaene, 2009)
10 QUALI SONO I D.S.A.? DISLESSIA DISGRAFIA DISORTOGRAFIA DISCALCULIA Esistono altri disturbi, ma non rientrano nei D.S.A.
11 DISLESSIA Disturbo specifico della lettura (rapidità e/o correttezza). La lettura risulta più lenta e/o meno corretta delle aspettative, in base all età o alla classe frequentata.
12 DISGRAFIA Disturbo nella grafia. La scrittura è irregolare per dimensione e/o spessore; vi è scarsa capacità a gestire lo spazio-foglio e a mantenere la direzione orizzontale. I margini non sono rispettati; ci sono spazi irregolari tra fonemi e/o parole. Grafia difficilmente leggibile.
13 DISORTOGRAFIA Difficoltànel rispettare le regole di trasformazione del linguaggio orale nel linguaggio scritto. Molti errori ortografici.
14 DISCALCULIA Difficoltà nel sistema di elaborazione dei numeri e/o del calcolo
15 CARATTERISTICHE DEI D.S.A. SPECIFICITA :sono circoscritti ad alcuni automatismi, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale DISCREPANZA: distanza tra le abilitàin un dominio specifico e l intelligenza generale EVOLUTIVITA : si manifestano in età evolutiva COMORBILITA :frequente associazione con altri disturbi (D.S.A. e non)
16 CAMPANELI D ALLARME Difficoltànell acquisizione della letto-scrittura all inizio della scuola primaria I bambini con D.S.A. possono presentare alcune delle seguenti caratteristiche
17 ASPETTI GENERALI Difficoltàa memorizzare i giorni della settimana, l ordine dei mesi, la propria data di nascita Confondere destra sinistra Difficoltànell organizzazione dello spazio e del tempo, nella lettura dell orologio Difficoltà nella motricità fine Difficoltàdi attenzione e concentrazione
18 AREA LINGUISTICA Confonde suoni simili (v/f; d/t) Sostituisce numeri e lettere simili visivamente (a/e; 31/13) Inverte le lettere, le omette, le aggiunge Legge lentamente, anche sillabando Fa errori copiando dalla lavagna Il tratto grafico non èarmonico Impara l ordine alfabetico con difficoltà Non riesce ad usare il vocabolario
19 AREA LOGICO-MATEMATICA Omette i numeri nelle numerazioni Ha difficoltànel calcolo mentale e nell imparare le tabelline Fatica nel ricordare le procedure Ha difficoltà nella gestione dello spazio grafico
20 FATTORI DI RISCHIO Familiarità Disturbi linguaggio Difficoltà pronuncia Ritardo Difficoltà analisi e sintesi sillabica Difficoltà a memorizzare filastrocche
21 SCREENING E PREVENZIONE 1. Individuare i bambini a rischio per lo sviluppo di un D.S.A. 2. Progettare un intervento didattico per potenziare i prerequisiti dell apprendimento
22 1. ATTIVITA DI SCREENING PROTOCOLLO D.S.A. SCUOLA DELL INFANZIA Prerequisiti apprendimento PRIMA CLASSE SCUOLA PRIMARIA Protocollo Stella iniziale Screening intermedio e finale (dettato di parole) SECONDA CLASSE SCUOLA PRIMARIA Prove MT di lettura e comprensione TERZA CLASSE SCUOLA PRIMARIA Prove AC-MT di matematica QUINTA CLASSE SCUOLA PRIMARIA Prove MT di lettura e comprensione Prove AC-MT di matematica
23 2. LAVORO METAFONOLOGICO Riconoscimento e produzione di rime Confronto sonoro tra parole Segmentazione di parole in sillabe e fonemi Fusione sillabica e fonemica Elisione di sillabe Riconoscimento di sillabe e fonemi iniziali/finali
24 SEGNALAZIONE CHI FA CHE COSA SCUOLA FAMIGLIA SERVIZI Identificazione precoce casi sospetti Attività di recupero Iter diagnostico Persistenti difficoltà Richiesta di valutazione Valutazione e diagnosi Comunicazione alla famiglia PDP Consegna della diagnosi
25 DIAGNOSI Effettuata da NEUROPSICHIATRA, PSICOLOGO, LOGOPEDISTA Classe seconda scuola primaria (classe terza per la discalculia) Lo specialista la consegna alla famiglia La famiglia PUO consegnarla alla scuola
26 COSA FA LA SCUOLA? 1. Lettura orientativa della diagnosi Wisc (Q.I.) Altre prove (- 2 deviazioni standard) Sigle: F 81.0 dislessia F 81.1 disgrafia/disortografia F 81.2 discalculia F 81.3 disturbi misti 2. Stesura Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.)
27 ASPETTI LEGISLATIVI LEGGE 104 disabilità LEGGE LINEE GUIDA D.S.A.
28 LEGGE 170/2010 Riconoscimento e definizione dei D.S.A. Finalità Favorire il successo scolastico Ridurre i disagi degli alunni Adottare valutazioni adeguate Formare i docenti Favorire la diagnosi precoce Diagnosi (S.S.N.) Personalizzazione Strumenti compensativi e misure dispensative
29 LINEE GUIDA Prevenzione scuola dell infanzia No metodo globale Importanza lavoro metafonologico Stampato maiuscolo Indicazioni precise per la scrittura Calcolo a mente Lingue straniere
30 Bisogni Educativi Speciali
31 DIRETTIVA MINISTERIALE 27/12/2012 STRUMENTI D INTERVENTO PER ALUNNI CON B.E.S. Area dello svantaggio scolastico
32 B.E.S. DISABILITA DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE D.S.A. Deficit linguaggio Deficit abilità non verbali Deficit coordinazione motoria Disturbo attenzione e iperattività Funzionamento cognitivo limite (Q.I ) Disturbo evolutivo misto
33 B.E.S. Estendere le misure previste dalla legge 170 anche agli alunni con B.E.S. Stendere il P.D.P.
34 Per chiudere
35 GRAZIE!
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