COMUNICATO CAPDI & LSM N 30 DEL 9 DICEMBRE 2012

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1 COMUNICATO CAPDI & LSM N 30 DEL 9 DICEMBRE 2012 Il Miur emana le Indicazioni Nazionali per infanzia e 1 ciclo. Con l EF che vogliamo n.6 la Capdi elabora il curricolo verticale delle competenze motorie Carissimi colleghi Con nota del 26 novembre, il MIUR ha diffuso il Decreto Ministeriale con il quale sono state emanate in via definitiva le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione. Secondo quanto previsto dalla nota, le Indicazioni saranno vigenti dal giorno successivo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale ed entreranno in vigore dall a.s. 2012/2013. (Art 1 punto 3 : Limitatamente all anno scolastico 2012/2013 i collegi docenti utilizzeranno le parti delle predette Indicazioni compatibili e coerenti con il POF adottato, le esperienze maturate nell ambito del contesto scolastico, le esigenze del territorio e le condizioni di fattibilità in cui la singola scuola opera) Il decreto specifica che saranno previste azioni di formazione e monitoraggio e che l editoria scolastica dovrà adeguare i contenuti dei libri di testo entro l anno scolastico 2014/2015. Il testo approvato in via definitiva era stato emanato dal Miur sotto forma di bozza nel Giugno di quest anno e sottoposto alle osservazioni delle scuole e delle associazioni. In quella occasione la Capdi ha inviato un accurato documento (vedi allegato) e molte delle osservazioni predisposte sono state recepite nel documento finale (tra l altro il nome della disciplina Educazione fisica ). In sintesi il nuovo documento mette in evidenza: - c'è un chiaro riferimento alle competenze chiave europee - c'è un ritorno alle discipline a discapito delle aree o degli assi - il nome della disciplina dalla primaria alla secondaria 1 Educazione fisica (all'infanzia Corpo e movimento alla secondaria 2 scienze motorie) - le competenze motorie accorpate sono 4 - non c'è la suddivisione in abilità e conoscenze - ci sono i traguardi che corrispondono agli standard di apprendimento - c'è il profilo d'uscita in cui è chiaro il riferimento alle competenze motorie Con l approvazione definitiva delle IN per l infanzia e il 1 ciclo, che vanno ad aggiungersi a quelle del 2 ciclo (approvate con Dpr n 87/88/89 del 2010), si completa il percorso ministeriale di definizione del curricolo dai 3 ai 19 anni. In considerazione che il lavoro finale (risentendo del fatto che le 2 commissioni hanno lavorato separatamente e in tempi diversi) mantiene alcune incongruità tra i due livelli

2 di studio, la Capdi ha istituito il gruppo di lavoro L Educazione che vogliamo 6 con la finalità di confrontare le IN ministeriali con il percorso di ricerca che la Confederazione ha sviluppato in questi ultimi anni per arrivare all individuazione di un Curricolo verticale delle competenze motorie che pur mantenendo l impostazione ministeriale colga il meglio del lavoro degli insegnanti di Educazione fisica. Il gruppo di lavoro (che si è incontrato a Montegrotto il 24/25 novembre ed è formato da esperti della Capdi e delle associazioni nazionali, coordinati da Lucia Innocente ) ha strutturato così i lavori: - Ogni competenza è stata declinata in obiettivi specifici e questi suddivisi in conoscenze e abilità dalla scuola dell'infanzia, all' ultimo anno della secondaria di secondo grado. - Ogni competenza è stata scandita dagli standard e rispettivi livelli di possesso della competenza all'uscita dell'infanzia, del biennio e triennio della primaria, della secondaria di primo grado e del primo biennio, secondo biennio e quinto anno del secondo grado. - I lavori si completeranno con i profili d'uscita del primo ciclo, dell'obbligo scolastico e del secondo ciclo al fine di certificare le competenze attraverso modelli coerenti. Contiamo di concludere i lavori per il febbraio 2012 e di pubblicarli successivamente nella rivista EF. Questo lavoro di riflessione andrà poi a modificare il registro di educazione fisica della Capdi, in versione cartacea ed elettronica, che diventerà uno strumento in linea con la normativa ministeriale mantenendo il meglio del percorso di ricerca dell Educazione fisica che vogliamo. Si allega: - IN Educazione fisica 1 grado del 26 nov Nota IN 26 nov DM IN nov Testo completo IN nov Osservazioni Capdi alla bozza IN 1 ciclo del 30 maggio 2012 Seguiteci su Un abbraccio Il presidente Flavio Cucco Venezia - Mestre 9 Dicembre 2012

3 Indicazioni nazionali per il curricolo del primo ciclo d istruzione (tratto da IN allegate al Decreto Ministeriale adottato dal Miur con nota 26 novembre 2012) Educazione fisica Nel primo ciclo l educazione fisica promuove la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione con l ambiente, gli altri, gli oggetti. Contribuisce, inoltre, alla formazione della personalità dell alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché del continuo bisogno di movimento come cura costante della propria persona e del proprio benessere. In particolare, lo stare bene con se stessi richiama l esigenza che il curricolo dell educazione al movimento preveda esperienze tese ad consolidare stili di vita corretti e salutari, come presupposto di una cultura personale che valorizzi le esperienze motorie e sportive, anche extrascolastiche, come prevenzione di ipocinesia, sovrappeso e cattive abitudini alimentari, involuzione delle capacità motorie, precoce abbandono della pratica sportiva e utilizzo di sostanze che inducono dipendenza. Le attività motorie e sportive forniscono agli alunni le occasioni per riflettere sui cambiamenti del proprio corpo, per accettarli e viverli serenamente come espressione della crescita e del processo di maturazione di ogni persona; offrono altresì occasioni per riflett ere sulle valenze che l immagine di sé assume nel confronto col gruppo dei pari. L educazione motoria è quindi l occasione per promuovere esperienze cognitive, sociali, culturali e affettive. Attraverso il movimento, con il quale si realizza una vastissima gamma di gesti che vanno dalla mimica del volto, alla danza, alle più svariate prestazioni sportive, l alunno potrà conoscere il suo corpo e d esplorare lo spazio, comunicare e relazionarsi con gli altri in modo adeguato ed efficace. La conquista di abilità motorie e la possibilità di sperimentare il successo delle proprie azioni sono fonte di gratificazione che incentivano l autostima dell alunno e l ampliamento progressivo della sua esperienza, arricchendola di stimoli sempre nuovi. L attività motoria e sportiva, soprattutto nelle occasioni in cui fa sperimentare la vittoria o la sconfitta, contribuisce all apprendimento della capacità di modulare e controllare le proprie emozioni. Attraverso la dimensione motoria l alunno è facilitato nell espressione di istanze comunicative e disa gi di varia natura che non sempre riesce a comunicare con il linguaggio verbale. L attività motoria praticata in ambiente naturale rappresenta un elemento determinante per un azione educativa integrata, per la formazione di futuri cittadini del mondo, rispettosi dei valori umani, civili e ambientali. Partecipare alle attività motorie e sportive significa condividere con altre persone esperienze di gruppo, promuovendo l inserimento anche di alunni con varie forme di diversità ed esaltando il valore della cooperazione e del lavoro di squadra. Il gioco e lo sport sono, infatti, mediatori e facilitatori di relazioni e incontri. L attività sportiva promuove il valore del rispetto di regole concordate e condivise e i valori etici che sono alla base della convivenza civile. I docenti sono impegnati a trasmettere e a far vivere ai ragazzi i principi di una cultura sportiva portatrice di rispetto per sé e per l avversario, di lealtà, di senso di appartenenza e di responsabilità, di controllo dell aggressività, di negazione di qualunque forma di violenza. L esperienza motoria deve connotarsi come vissuto positivo, mettendo in risalto la capacità di fare dell alunno, rendendolo costantemente protagonista e progressivamente consapevole delle competenze motorie via via acquisite. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

4 L alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d animo, anche at tra- verso la drammatizzazione e le esperienze ritmi comusicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permetto no di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell uso degli at trezzi e trasferisce tale competenza nell ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l importanza di rispettarle. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo - Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro inizialmente in forma successiva e poi in forma simultanea (correre / saltare, afferrare / lanciare, ecc). Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni moto- rie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva Utilizzare in forma originale e creativa modalità e spressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e colletti- ve. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Conoscere e applicare correttamente modalità esecut ive di diverse proposte di giocosport. Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole. Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri. Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equilibrio, e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita. Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione all esercizio fisico. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativorelazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair play ) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello star bene in ordine a un sa- no stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.

5 Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo - Saper utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport. Saper utilizzare l esperienza motoria acquisita per risolvere situazioni nuove o inusuali. Utilizzare e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla realizzazione del gesto tecnico in ogni situazione sportiva. Sapersi orientare nell ambiente naturale e artificiale anche attraverso ausili specifici (mappe, busso- le). Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo- espressiva Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per rappresentare idee, stati d animo e storie mediante gestualità e posture svolte in fo rma individuale, a coppie, in gruppo. Saper decodificare i gesti di compagni e avversari in situazione di gioco e di sport. Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all applicazione del regolamento di gioco Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale e creativa, proponendo anche varianti. Sa realizzare strategie di gioco, mette in atto comportamenti collaborativi e partecipa in forma pro- positiva alle scelte della squadra. Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico degli sport praticati assumendo anche il ruolo di arbitro o di giudice. Saper gestire in modo consapevole le situazioni competitive, in gara e non, con autocontrollo e ri- spetto per l altro, sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Essere in grado di conoscere i cambiamenti morfologici caratteristici dell età ed applicarsi a seguire un piano di lavoro consigliato in vista del miglioramento delle prestazioni. Essere in grado di distribuire lo sforzo in relazione al tipo di attività richiesta e di applicare tecniche di controllo respiratorio e di rilassamento muscolare a conclusione del lavoro. Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e l altrui sicurezza. Saper adottare comportamenti appropriati per la sicurezza propria e dei compagni anche rispetto a possibili situazioni di pericolo. Praticare attività di movimento per migliorare la propria efficienza fisica riconoscendone i benefici. Conoscere ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati all assunzione di integratori, di sostanze illecite o che inducono dipendenza (doping, droghe, alcool).

6 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l Autonomia Scolastica Roma, 26 novembre 2012 Oggetto: Indicazioni nazionali per il curricolo delle scuole dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione. Regolamento firmato e testo definitivo In attesa della registrazione da parte della Corte dei conti, e della successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si rende noto il testo definitivo del Regolamento firmato dal Ministro il 16 novembre Si fa presente che il testo sarà vigente dal giorno successivo a quello della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Si coglie l occasione per informare i dirigenti e i docenti delle scuole dell infanzia e del primo ciclo di istruzione che, allo scopo di facilitare il lavoro personale di approfondimento del nuovo documento, è stato predisposto un numero monografico degli Annali della Pubblica Istruzione con il testo ufficiale delle Indicazioni che verrà recapitato a ciascun dirigente e docente presso la propria scuola di servizio Il DIRETTORE GENERALE F.to Carmela Palumbo

7 DOCUMENTO DELLA CAPDI & LSM CONFEDERAZIONE ASSOCIAZIONI DIPLOMATI ISEF E LAUREATI IN SCIENZE MOTORIE - SULLA BOZZA DEL 30 MAGGIO 2012 INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Revisione delle Indicazioni nazionali Consultazione online sulla bozza delle Indicazioni 2012 (C.M. n. 31 del 18 aprile 2012 n. 46 del 24 maggio n. 49 del 31 maggio 2012) La Capdi & LSM, Confederazione delle associazioni dei diplomati ISEF e laureati in scienze motorie formula le seguenti osservazioni per la revisione della bozza delle Indicazioni Nazionali, avviata dal Ministero dell Istruzione. ASPETTI GENERALI Struttura del documento L impianto complessivo del testo (profilo dello studente, organizzazione del curricolo, scuola dell infanzia, primo ciclo e relative discipline) appare chiaro e leggibile ma non supportato da documentazione pedagogica L idea di curricolo dovrebbe essere supportata per dare alla progettazione didattica dall infanzia alla scuola superiore una progressività tale da promuovere la connessione tra i saperi. Anche il concetto di competenze, di profilo, di obiettivi d apprendimento andrebbero esplicitate viste le numerose frammentazioni degli ultimi 10 anni in termini di indicazioni e diversi orientamenti per la scuola del primo ciclo. Inoltre l impianto presenta uno scollamento con le indicazioni nazionali dei licei, anche in considerazione dell obbligo scolastico di 10 anni. Il testo appare riscritto rispetto alle Indicazioni per il curricolo del 2007, e privo di un impianto culturale condiviso e di consultazioni anche di categoria alla quale molti soggetti avevano partecipato nel Il tempo di 30 giorni non consente una riflessione per gruppi di lavoro. 1- PROFILO DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE Nella bozza revisionata appare un nuovo paragrafo iniziale che delinea un profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione Si concorda sulle affermazioni che riguardano i principi e le finalità in generale; si coglie una certa discrepanza rispetto alla riforma delle linee guida della secondaria nello stabilire competenze

8 disciplinari e non accorpate in aeree, infatti gli assi non trovano coerenza nei traguardi di sviluppo delle competenze previsti nelle singole discipline per il primo ciclo, peraltro richiamati nel paragrafo successivo, mentre solo nella scuola dell infanzia troviamo i campi di esperienza. - Obiettivi generali del processo formativo Per quanto riguarda gli Obiettivi generali del processo formativo si dovrebbero richiamare maggiormente le 8 competenze-chiave per l apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo con Raccomandazione del 18 dicembre Si concorda con il recepimento che già erano presenti nelle Indicazioni per il Curricolo di Fioroni. Tra le competenze- chiave non c è nessun riferimento al motorio, competenza invece prevista nei traguardi, per cui si propone di integrare l ultima competenza chiave che risulta incompleta e si suggerisce la seguente riscrittura: Proposta Capdi n.1: (pag. 4 ultimo capoverso) Consapevolezza ed espressione culturale riguarda l importanza dell espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le attività motorie e sportive le arti dello spettacolo e le arti visive, - Profilo dello studente Anche qui è forte il richiamo alle singole discipline : Il profilo che segue descrive le competenze che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione con riferimento alle discipline di insegnamento Per quanto riguarda il Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione risulta completamente mancante la dimensione della corporeità e della motricità e si suggerisce la seguente dicitura: Proposta Capdi n.2: (pag. 5 penultimo capoverso) Si suggerisce di sostituire: Ha attenzione per il bene comune e per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questa può avvenire: volontariato, azioni di solidarietà, servizio civile, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi ed artistici che gli sono congeniali. 6 Con la seguente riscrittura: Ha attenzione per il bene comune e partecipa alla vita scolastica e comunitaria: incontri, feste, tornei, azioni di solidarietà, uscite nel territorio.

9 E consapevole dei benefici che l attività motoria e sportiva recano alla salute e all acquisizione di corretti stili di vita Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori e artistici che gli sono congeniali. 2. L ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Il paragrafo L organizzazione del curricolo è stato ristrutturato per meglio evidenziare gli spazi di autonomia delle scuole Bene il forte richiamo alla continuità ed unitarietà del curricolo per una progettazione in verticale I contenuti del paragrafo dovrebbero essere più estesi ed esemplificativi. In alcuni punti dovrebbero evitare di essere contradditori come nel definire gli obiettivi di apprendimento disciplinari prescrittivi per poi assegnare alle singole scuole il compito di organizzare il curricolo addirittura per aree.. Valutazione e certificazione I paragrafi sono apprezzabili, ma dovrebbero essere resi ancora più estesi e dettagliati. Va chiarito il senso della valutazione numerica all interno dei traguardi e degli obiettivi di apprendimento in un sistema di valutazione a più ampio respiro e in linea con la certificazione delle competenze nel quadro europeo delle qualifiche. Andrebbero uniformati gli strumenti valutativi nella scuola italiana, intendendo il primo ciclo con la secondaria di secondo grado e nel quadro più generale di quella europea. Dovrebbero essere oggetto di consultazione anche le valutazioni Invalsi e le modalità di somministrazione delle stesse Ancora una volta si promettono modelli di certificazioni adottati a livello nazionale, questa poteva essere una buona occasione per mettere in relazione i traguardi con i modelli.

10 3.LA SCUOLA DELL INFANZIA Parte introduttiva L introduzione contiene i riferimenti a bambini, famiglie, docenti e ambiente di apprendimento Dovrebbe essere resa più esplicita la descrizione delle caratteristiche del bambini e delle famiglie di oggi e contestualizzati. Struttura dei campi di esperienza In generale i cinque campi di esperienza sono definiti in modo appropriato per consentire una efficace progettazione educativa e didattica. Ma va ampliata la premessa di ogni campo per far risaltare meglio la dimensione pedagogica. Contenuti dei campi di esperienza In relazione ai contenuti dei singoli campi di esperienza, si chiede di segnalare quelli che si vorrebbe fosse reso più chiari e leggibili Corpo e movimento: riferimenti maggiori alle tappe di sviluppo, alle dimensioni dello spazio e del tempo Il campo d esperienza IL CORPO E IL MOVIMENTO Identità, autonomia, salute E apprezzabile il quadro generale : il concetto di piacere legato al bisogno di movimento, la conoscenza di sé, la dimensione espressiva e comunicativa, lo sviluppo di abilità motorie e del rispetto delle regole. Si ritiene di dover aggiungere una riflessione sul compito che la scuola dell infanzia assume nel fornire strumenti adeguati affinché ogni bambino sviluppi un identità consapevole e aperta. A tal proposito si sottolinea che a partire dalla scuola dell infanzia l obiettivo primario dell educazione motoria è la conoscenza di sé e del proprio corpo, condizione indispensabile per la strutturazione dell identità personale, nella relazione con l altro e con l ambiente, nonché presupposto fondamentale per la costruzione di una cittadinanza partecipata ed attiva. Traguardi per lo sviluppo della competenza I traguardi risultano a volte ambiziosi rispetto alle tappe di sviluppo del bambino a cui si potrebbero fare riferimenti. Sono mancanti nella parte riguardante lo sviluppo sensoriale e quello topologico, non ci sono adeguati riferimenti all esperienza motoria nella percezione dello spazio e del tempo Il profilo di sintesi Nel capitolo è stato inserito un breve profilo delle competenze del bambino al termine della scuola dell infanzia : risulta una sezione utile perché consente di evitare la frammentazione dei singoli campi. 4. LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

11 Aree disciplinari Nella bozza delle Indicazioni 2012 non è presente la precedente aggregazione delle discipline in aree, con le relative presentazioni descrittive La scelta è condivisibile, ma occorre inserire indicazioni più precise sul senso dell'aggregazione tra le discipline e la ricaduta sul piano della progettazione e della valutazione, anche per coerenza con gli assi del biennio della secondaria di secondo grado. Nella vita scolastica si attribuisce una valenza particolare ad una prospettiva complessa, volta cioè a superare la frammentazione delle discipline e a integrarle in nuovi quadri d insieme, così come per le competenze chiave La Capdi & LSM è pienamente d accordo su questa visione complessiva, poiché in particolar modo l educazione fisica e motoria si propone di sviluppare competenze non solo disciplinari ma trasversali all azione formativa. Ad esempio l educazione motoria può offrire un contributo sostanziale nell insegnare un corretto rapporto dell uomo con la natura, attraverso la pratica di attività motorie e sportive in ambiente naturale. Ciò rientra nell obiettivo più generale di promuovere corretti stili di vita, finalizzati non soltanto al raggiungimento del benessere psico fisico personale o a creare condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, ma anche ad una dimensione più ampia di miglioramento della qualità della vita. Infine nell idea di scuola aperta al territorio ( e alle famiglie), come tratto caratterizzante dell autonomia scolastica. Si ritiene di mettere in evidenza come le attività motorie e sportive, per la rilevanza sociale, per la valenza nel contrasto alla dispersione scolastica e al disagio giovanile, consentano un impulso alla progettualità ed al rapporto con la comunità e le altre istituzioni. 5. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE L educazione motoria conferma la sua vocazione di disciplina che sviluppa le competenze motorie, la conoscenza di sé e del benessere anche in ambito ludico e sportivo e si offre come contesto di riferimento per tutte le altre discipline ( partire sempre dal corpo ) La disciplina non è ben articolata per questo motivo segue una revisione degli obiettivi che consente di calibrare la programmazione educativa e didattica. Gli obiettivi di apprendimento che seguono, rivisti e corretti sono coerenti e funzionali alla stesura del curricolo IL NOME DELLA DISCIPLINA Come sosteniamo da sempre il nome della nostra disciplina, è Educazione fisica (motoria per la primaria) come d altronde viene chiamata in Europa e oltre Europa: Physical Education, Education Phisique, Educacion fisica,. Per quanto riguarda poi la scuola del primo ciclo, cioè la primaria e la secondaria di primo grado, il nome della disciplina SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE non è rappresentativo dell area della corporeità. Nel primo ciclo corpo-movimento-sport promuovono la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione con l ambiente, gli altri, gli oggetti. La continuità non può

12 essere scienze motorie, più adatto ad uno studio presso una facoltà universitaria che ad una disciplina del primo ciclo Proposta Capdi n.3: (pag. 52 il titolo) Si propone di reintrodurre il nome Educazione fisica (o motoria). Se non si intende recuperare la parola educazione si proceda almeno come per le altre discipline dove si è omesso il sostantivo educazione o scienze e focalizzare la disciplina tout court con Motoria ( che include anche l aspetto sportivo) PREMESSA L analisi delle attuali Indicazioni nazionali ha evidenziato in primo luogo alcune caratterizzazioni generali che vanno al di là delle osservazioni specifiche sugli OSA, ma attengono all ambito istitutivo e organizzativo della disciplina e precisamente: un tempo scuola obbligatorio dedicato all Educazione fisica insufficiente per poter sviluppare e ottemperare alle stesse Indicazioni Nazionali e al raggiungimento degli OSA la difficoltà di poter sviluppare gli OSA nelle scuole dell Infanzia e Primaria, senza una precisa figura professionale di riferimento : il laureato in Scienze Motorie, come avviene in molti paesi europei Sulle critiche e le osservazioni all impianto e alla strutturazione degli OSA, invece, la CAPDI formula le seguenti osservazioni: La descrizione degli obiettivi di apprendimento appare troppo analitica e sovraccarica di ripetizioni e precisazioni, occorre sfrondare ancora per assolvere al compito di essere da riferimento per la progettazione del curricolo si evidenzia in alcuni casi una mancanza di continuità tra gli OSA dei vari gradi scolastici, tra l altro in alcuni casi si esauriscono in tempo breve; viene utilizzato a volte un linguaggio poco adeguato ed una terminologia impropria alcuni ambiti, tra i quali l ambiente naturale sono stati trascurati e di contro sono stati inseriti altri obiettivi, invece, non appartenenti all ambito specifico del motorio (ad esempio: l uso di strumenti per l orientamento) alcune considerazioni sulla professionalità docente e sulla metodologia appaiono fuori luogo. A seguito di queste osservazioni si propone: Proposta Capdi n.4: (pag ) Nel paragrafo si suggeriscono i seguenti cambiamenti (in blu aggiungere - in rosso eliminare)

13 Nel primo ciclo corpo-movimento-sport promuovono la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione con l ambiente, gli altri, gli oggetti.. Contribuiscono, inoltre, alla formazione della personalità dell alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché del continuo bisogno di movimento come necessità per la cura costante della propria persona e del proprio benessere. In particolare, lo stare bene con se stessi richiama l esigenza che il curricolo dell educazione al movimento preveda esperienze tese ad consolidare stili di vita corretti e salutari, come presupposto di una cultura personale che valorizzi le esperienze motorie e sportive, anche extrascolastiche, come prevenzione di ipocinesia, sovrappeso e cattive abitudini alimentari, involuzione delle capacità motorie, precoce abbandono della pratica sportiva e utilizzo di sostanze che inducono dipendenza. Le attività motorie e sportive forniscono agli alunni le occasioni per riflettere sui cambiamenti del proprio corpo, per accettarli e viverli serenamente come espressione della crescita e del processo di maturazione di ogni persona; offrono altresì occasioni per riflettere sulle valenze che l immagine di sé assume nel confronto col gruppo dei pari. L educazione motoria è quindi l occasione per promuovere esperienze cognitive, sociali, culturali e affettive. Attraverso il movimento, con il quale si realizza una vastissima gamma di gesti che vanno dalla mimica del volto alle più svariate prestazioni sportive, l alunno potrà conoscere il suo corpo ed esplorare lo spazio, comunicare e relazionarsi con gli altri in modo adeguato ed efficace. La conquista di abilità motorie e la possibilità di sperimentare il successo delle proprie azioni sono fonte di gratificazione che incentivano l autostima dell alunno e l ampliamento progressivo della sua esperienza, arricchendola di stimoli sempre nuovi. L attività motoria e sportiva, soprattutto nelle occasioni in cui fa sperimentare il confronto con l altro/i la vittoria o la sconfitta contribuisce all apprendimento della capacità di modulare e controllare le proprie emozioni. Attraverso la dimensione motoria l alunno è facilitato nell espressione di istanze comunicative e disagi di varia natura che non sempre riesce a comunicare con il linguaggio verbale. Partecipare alle attività motorie e sportive significa condividere con altre persone esperienze di gruppo, promuovendo l inserimento anche di alunni con varie forme di diversità ed esaltando il valore della cooperazione e del lavoro di squadra. Il gioco e lo sport sono, infatti, mediatori e facilitatori di relazioni e incontri. L attività sportiva promuove il valore del rispetto di regole concordate e condivise e i valori etici che sono alla base della convivenza civile. I docenti sono impegnati a trasmettere e a far vivere ai ragazzi i principi di una cultura sportiva portatrice di rispetto per sé e per l avversario, di lealtà, di senso di appartenenza e di responsabilità, di controllo dell aggressività, di negazione di qualunque forma di violenza. L esperienza motoria deve connotarsi come vissuto positivo, mettendo in risalto la capacità di fare dell alunno, rendendolo costantemente protagonista e progressivamente consapevole delle competenze motorie via via acquisite.

14 In questo contesto si situano il gioco e l esperienza ludico-espressivo motoria in generale che costituiscono il punto di partenza vissuto da cui sviluppare tutti gli altri apprendimenti. I bambini e i ragazzi oggi hanno sempre meno occasioni di gioco spontaneo e la scuola pertanto si trova a dover sopperire a questa mancanza. Il gioco oltre a consentire lo sviluppo di abilità motorie rappresenta inoltre lo strumento privilegiato per maturare le competenze sociali che assicurano l integrazione di ciascuno e la comunicazione interculturale mediante l uso di un linguaggio universale quale sono quello corporeo e quello sportivo. Sembra del tutto discriminante nei confronti della professionalità dei docenti e superfluo nella scelta della metodologia il pensiero seguente Deve inoltre realizzarsi come un attività che non discrimina, non annoia, non seleziona, permettendo a tutti gli alunni la più ampia partecipazione nel rispetto delle molteplici diversità. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare. Comprende, all interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l importanza di rispettarle. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo- relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello star bene in ordine a sani stile di vita e prevenzione.

15 Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. Per quanto riguarda gli obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria e della classe terza della scuola secondaria di primo grado si individuano : - Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo - Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva - Il gioco, lo sport, le regole e il fair play - Sicurezza e prevenzione, salute e benessere Obiettivo della revisione degli obiettivi di apprendimento da parte della Capdi è quello di semplificare il linguaggio e l esposizione, adottando un registro comunicativo più efficace e rendere la leggibilità del testo miglior e l insieme più comprensibile. Vi erano infatti alcuni passaggi ancora troppo oscuri, con tecnicismi da eliminare. Il linguaggio è stato a volte rivisto per renderlo attuale e didatticamente corretto. Per una lettura coerente e progressiva dei quattro obiettivi di apprendimenti si è preferito considerare un obiettivo per volta attraverso una lettura verticale di ogni ambito riportando lo sviluppo dello stesso al termine della primaria, della classe terza della scuola secondaria di primo grado e completando la progressione con gli obiettivi corrispondenti del biennio della secondaria di secondo grado ( obbligo scolastico) già emanati nell agosto del Il primo obiettivo viene suddiviso in 3 sottobiettivi: - Il corpo e la sua conoscenza - La coordinazione e l adattamento allo spazio e al tempo - Ambiente naturale Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo PRIMARIA - Acquisire consapevolezza del proprio corpo e riconoscere le funzioni fisiologiche - Utilizzare e coordinare diversi schemi motori combinati tra loro inizialmente in forma successiva e poi in forma simultanea (correre / saltare, afferrare / lanciare, ecc). Riconoscere e Valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri. - Interagire con l ambiente naturale attraverso esperienze specifiche SECONDARIA PRIMO GRADO - Saper controllare il proprio corpo e avere consapevolezza delle funzioni fisiologiche e dei cambiamenti morfologici

16 - Saper utilizzare e trasferire le abilità acquisite per risolvere problemi motori situazioni nuove o inusuali. per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport nelle variabili spazio-temporali Utilizzare e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla realizzazione del gesto tecnico in ogni situazione sportiva. - Sapersi orientare nell ambiente naturale e artificiale anche attraverso ausili specifici (mappe, bussole) SECONDARIA SECONDO GRADO (BIENNIO D OBBLIGO) La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressive Lo studente dovrà conoscere il proprio corpo e la sua funzionalità, ampliare le capacità coordinative e condizionali realizzando schemi motori complessi utili ad affrontare attività sportive, comprendere e produrre consapevolmente i messaggi non verbali leggendo criticamente e decodificando i propri messaggi corporei e quelli altrui. Relazione con l ambiente naturale e tecnologico Le pratiche motorie e sportive realizzate in ambiente naturale saranno un occasione fondamentale per orientarsi in contesti diversificati e per il recupero di un rapporto corretto con l ambiente; esse inoltre favoriranno la sintesi delle conoscenze derivanti da diverse discipline scolastiche. Il secondo obiettivo riguarda la sfera dell espressività corporea con la componente emotiva e comunicativa dei linguaggi non verbali e la dimensione del ritmo Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva PRIMARIA - Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. - Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive SECONDARIA PRIMO GRADO - Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per rappresentare idee, stati d animo e storie mediante gestualità e posture e sequenze svolte in forma individuale, a coppie, in gruppo. - Saper decodificare i gesti di compagni, avversari e arbitri in situazione di gioco e di sport. Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all applicazione del regolamento di gioco.

17 Il terzo obiettivo, il gioco viene suddiviso in 3 sottobiettivi che hanno a che fare con le tre sfere della dimensione ludica e poi sportiva - Aspetto cognitivo - Aspetto partecipativo e relazionale - Aspetto del fair play e del rispetto delle regole Il gioco, lo sport, le regole e il fair play PRIMARIA Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di giocosport. Saper utilizzare numerosi giochi di movimento derivanti dalla tradizione popolare e proposte di gioco sport applicandone indicazioni e regole. Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, togliere (organizzate anche in forma di gara,) collaborando con gli altri. Nel gioco partecipare Nella competizione saper accettare la sconfitta con equilibrio, e vivere la vittoria con rispetto dei perdenti, rispettando le regole, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità. SECONDARIA PRIMO GRADO Padroneggiare le capacità di coordinamento abilità motorie adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale e creativa, proponendo anche varianti. Partecipare in forma propositiva alla scelta di strategie di gioco e alla loro realizzazione (tattica) adottate dalla squadra mettendo in atto comportamenti collaborativi. Conoscere e applicare consapevolmente il regolamento tecnico degli sport praticati assumendo vari ruoli, anche il ruolo di arbitro o di giudice il confronto nelle attività motorie gli eventi della gara le situazioni competitive con autocontrollo e rispetto per l altro. (sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta.) SECONDARIA SECONDO GRADO (BIENNIO D OBBLIGO) Lo sport, le regole e il fair play La pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando assumerà carattere di competitività, dovrà realizzarsi privilegiando la componente educativa, in modo da promuovere in tutti gli studenti la consuetudine all attività motoria e sportiva. E fondamentale sperimentare nello sport i diversi ruoli e le relative responsabilità, sia nell arbitraggio che in compiti di giuria. Lo studente praticherà gli sport di squadra applicando strategie efficaci per la risoluzione di situazioni problematiche; si impegnerà negli sport individuali abituandosi al confronto ed alla assunzione di

18 responsabilità personali; collaborerà con i compagni all interno del gruppo facendo emergere le proprie potenzialità. Il quarto e ultimo obiettivo riguarda gli apprendimenti -nell ambito della sicurezza e della prevenzione - della salute e del benessere e degli stili di vita Sicurezza e prevenzione, salute e benessere PRIMARIA - Utilizzare e riporre in modo corretto per se e per gli altri spazi e attrezzature. - Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita. togliere perché già presente nel primo obiettivo Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardiorespiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione all esercizio fisico. MEDIE SECONDARIA PRIMO GRADO Essere in grado di conoscere i cambiamenti morfologici caratteristici dell età ed applicarsi a seguire un piano di lavoro consigliato in vista del miglioramento delle prestazioni. Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti. comportamenti funzionali rispetto al verificarsi di possibili situazioni di pericolo., essere in grado di distribuire lo sforzo in relazione al tipo di attività richiesta e di applicare tecniche di controllo respiratorio riscaldamento e di rilassamento muscolare a conclusione del lavoro. - Praticare attività di movimento per migliorare la propria efficienza fisica riconoscendone i benefici ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati all assunzione di integratori, o di sostanze illecite o che inducono dipendenza (doping, droghe, alcool) SECONDARIA SECONDO GRADO (BIENNIO D OBBLIGO) Lo studente conoscerà i principi fondamentali di prevenzione per la sicurezza personale in palestra, a casa e negli spazi aperti, compreso quello stradale; adotterà i principi igienici e scientifici essenziali per mantenere il proprio stato di salute e migliorare l efficienza fisica, così come le norme sanitarie e alimentari indispensabili per il mantenimento del proprio benessere. Conoscerà gli effetti benefici dei percorsi di preparazione fisica e gli effetti dannosi dei prodotti farmacologici tesi esclusivamente al risultato immediato.

19 OSSERVAZIONI CONCLUSIVE La CAPDI & LSM ha avviato dal 2007 un percorso di riflessione e ricerca nel campo dell educazione motoria e fisica che ha portato, con il contributo di gruppi di lavoro composti da docenti in servizio, alla rielaborazione degli OSA e ad individuare le competenze per cicli di studio, in un quadro organico di curricolo in verticale. Si mette a disposizione del MIUR il documento finale del progetto di ricerca della CAPDI & LSM denominato Poster degli Osa di educazione motoria e fisica che evidenzia le competenze da sviluppare dai 3 ai 19 anni. E stato raggiunto l obiettivo di definire quali sono le competenze motorie essenziali, il core elements dell educazione motoria, ciò che definiamo le competenze motorie fondamentali, i saperi minimi o di base. I gruppi della Capdi & LSM hanno completato il lavoro con la definizione di una proposta di standard nazionali relativi alle competenze disciplinari, indispensabili per la certificazione degli apprendimenti e per la valutazione. Tutti i materiali sono stati presentati alla commissione Cerruti per la consultazione del ELEMENTI CONSIDERATI IRRINUNCIABILI - Definizione degli OSA, delle competenze e degli standard della MOTORIA in un quadro unitario e coerente, dalla scuola dell infanzia alla scuola secondaria di II grado - Presenza dell educazione motoria come disciplina obbligatoria in tutti gli ordini e gradi di scuola - Aumento dell attività motoria, fisica e sportiva adeguando il monte ore annuale rivolto agli studenti, ai livelli medi europei (almeno tre ore settimanali) - Inserimento del docente specialista per l educazione motoria nella scuola primaria (laureato in scienze motorie o diplomato ISEF) - Potenziamento dell attività sportiva scolastica AZIONI DA ATTIVARE IN SOSTEGNO ALLE INNOVAZIONI PROPOSTE Per realizzare gli obiettivi considerati irrinunciabili si reputano necessarie le seguenti azioni: - Considerare il lavoro di ricerca degli insegnanti di educazione fisica come base per l elaborazione degli OSA, delle competenze e degli standard di apprendimento - Ripensare l organizzazione oraria delle scienze motorie e sportive, anche tenendo presente la possibilità di generalizzare le ore di avviamento alla pratica sportiva, al fine di garantire a tutti gli studenti un monte ore complessivo adeguato di attività motoria e all istituzione scolastica la possibilità di attivare in autonomia progetti di sport scolastico. - Prevedere un organico aggiuntivo di educazione fisica negli istituti comprensivi e la presenza del docente di educazione motoria e sportiva nella scuola primaria al fine di garantire a tutti i bambini e bambine un percorso di apprendimenti efficaci all interno della scuola stessa e uniforme nel

20 territorio nazionale come richiesto dalla Comunità Europea nel trattato di Lisbona del 2000 e successivamente nel Consiglio di Barcellona del 2002 che fissa gli obiettivi futuri del sistema di istruzione e formazione. Si ringrazia per l attenzione prestata e si inviano i più cordiali saluti La Referente del progetto Capdi L educazione fisica che vogliamo Lucia Innocente Il Presidente Capdi & LSM Flavio Cucco Mestre-Venezia 20 giugno 2012

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