REPUBBLICA ITALIANA. LA CORTE DEI CONTI Sezione regionale di controllo per la Liguria

Transcript

1 Pronuncia n 29/2007 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI Sezione regionale di controllo per la Liguria Composta dai seguenti magistrati: dott. Salvatore GRECO Presidente dott. Antonio SCUDIERI Consigliere dott.ssa Luisa D EVOLI Primo Referendario dott. Pietro MALTESE Primo Referendario dott. Silvio RONCI Primo Referendario (relatore) ha reso la seguente pronuncia, ai sensi dell art. 1, comma 168, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 Esaminata la relazione sul rendiconto del Comune di Triora per l esercizio 2005, che l Organo di revisione economico-finanziaria, sulla base dei criteri e linee guida definiti dalla Corte dei conti con delibera della Sezione delle Autonomie n. 11/AUT/06 del 7 luglio 2006, ha predisposto ed inviato alla Sezione regionale di controllo per la Liguria della Corte dei conti ai sensi dell art. 1, comma 166, della legge 23 dicembre 2005, n. 266; visti i chiarimenti e le precisazioni forniti, a seguito di richiesta formulata dal magistrato istruttore, dal medesimo organo di revisione (con nota assunta al prot. n. 131 del 7 marzo 2007 di questo Ufficio); vista la relazione con la quale il magistrato istruttore ha formulato osservazioni di carattere finanziario e contabile attinenti al rendiconto per l anno 2005 deliberato dal Comune; vista l ordinanza presidenziale n. 9 del 27 aprile 2007, con la quale è stata convocata per il 10 maggio 2007 la Sezione regionale di controllo per pronunciarsi in ordine alle osservazioni contenute nella relazione indicata; vista la nota presidenziale n. 360 del 30 aprile 2007, inviata al Sindaco, al Segretario Generale e all Organo di revisione economica e 1

2 finanziaria, con la quale è stata trasmessa copia della predetta relazione e dell ordinanza di convocazione del Collegio; valutate la deduzioni dell Amministrazione di cui alla nota prot del 7 maggio 2007, pervenuta alla Sezione di controllo in data 7 maggio 2007; udito, nell adunanza del 10 maggio 2007, il magistrato relatore dott. Silvio Ronci Ritenuto in fatto A seguito dell istruttoria condotta sulla base della relazione sul rendiconto relativo all esercizio 2005 che l Organo di revisione economico-finanziaria ha predisposto ed inviato alla Sezione regionale di controllo ai sensi dell art. 1, comma 166, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (Legge finanziaria 2006), il magistrato incaricato muoveva le seguenti osservazioni: I) appurato che concorrono alla determinazione dell avanzo di amministrazione dell esercizio 2005 somme pari complessivamente a ,54 euro, iscritte tra le entrate del titolo IV degli anni 1998 e derivanti da proventi di concessione di loculi cimiteriali, le stesse non costituiscono residui attivi, in quanto i soggetti debitori (gli assegnatari delle aree) non sono ancora stati individuati e non vi è un titolo giuridico idoneo a far sorgere il diritto di credito, del quale manca anche la scadenza: tali proventi, pertanto, non potevano essere oggetto di accertamento contabile. Di conseguenza, il suindicato importo non può concorrere a determinare il risultato di amministrazione; II) il conto del patrimonio non è aggiornato. Non è pertanto attendibile la rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria dell ente. Con nota n del 7 maggio 2007, fatta pervenire in vista dell adunanza del 10 maggio, l Amministrazione comunale faceva presente che: I) l importo di ,54 euro mantenuto tra i residui attivi è stato iscritto tra le entrate in base alle prenotazioni di loculi da costruire, effettuate dai cittadini alla fine degli anni novanta, prenotazioni alle quali avrebbe dovuto seguire la concessione trentennale dei loculi stessi, una volta realizzati. Dato che una quota dei relativi lavori di costruzione fu finanziata dai proventi attesi dalle concessioni, è stato ritenuto che tali entrate fossero da considerare quali partite compensative delle spese di 2

3 costruzione, in corrispondenza dell assunzione dei relativi impegni (art. 179, comma 2, lett. C del TUEL). Successivamente, tuttavia, molti cittadini prenotati hanno cercato di posticipare la data di concessione, cosicché non è stato dato corso ai relativi procedimenti anche se le entrate sono state mantenute in bilancio come residui attivi. Proprio negli ultimi giorni, tuttavia, il Comune ha provveduto a sollecitare la conferma delle vecchie prenotazioni da parte dei cittadini per procedere rapidamente alla concessione dei loculi in modo da realizzare in tempi relativamente brevi l introito delle entrate. A conferma di ciò, si allega copia del registro delle prenotazioni di loculi pervenute negli anni 1998 e 2002 e del registro delle prenotazioni pervenute a seguito dell avviso di sollecitazione da parte dell ente (avviso affisso dopo sulla scorta dell istruttoria di controllo della Corte dei conti); II) l aggiornamento dell inventario cartaceo non è stato più effettuato a partire dal 1996 a causa della complessità che l operazione riveste, dato che l ente possiede circa un migliaio di terreni ripartiti anche sul territorio di altri comuni. Si assicura tuttavia che l inventario, per quanto riguarda le principali voci, è stato aggiornato sulla base delle registrazioni contabili dei fatti di gestione avvenuti e che i beni acquisiti sono stati valutati in base al dettato dell art. 230 del TUEL. Considerato in diritto I) La questione sulla quale la Sezione è chiamata a pronunciarsi attiene alla corretta determinazione dell avanzo di amministrazione da parte del Comune di Triora, il quale ha inserito tra i residui attivi che, ai sensi dell art. 186 del TUEL, vanno sommati al fondo cassa e ai residui passivi ai fini del calcolo del risultato di amministrazione anche i proventi derivanti dalla concessione di loculi cimiteriali ancora da assegnare. Al riguardo, occorre premettere che per poter procedere all accertamento contabile di una entrata è necessario che sia verificata e documentata l esistenza della ragione del credito e del titolo giuridico ed inoltre che sia individuato il soggetto debitore, l ammontare del credito e la relativa scadenza (art. 179 del TUEL). In mancanza di anche uno solo dei suddetti elementi, non può farsi luogo ad accertamento (Principio contabile n. 2, paragrafo 15). Pertanto, solo se e nel momento in cui gli stessi sono tutti presenti - sorgendo il diritto di credito connotato dai requisiti di certezza, liquidità ed esigibilità - si rende possibile accertare la relativa entrata, con successiva formazione del 3

4 residuo attivo in caso di mancato incasso entro la fine dell esercizio finanziario. Applicando gli anzidetti principi al caso specifico della concessione di loculi cimiteriali, si potrebbero considerare residui attivi solo quelle poste relative a fattispecie in cui l Amministrazione comunale abbia riconosciuto formalmente (mediante apposito atto) un diritto di prelazione a soggetti individuati che ne abbiano fatto richiesta, cui segua entro un congruo termine - la conferma della richiesta medesima da parte degli interessati e il tempestivo avvio e la conclusione del procedimento di concessione del loculo cimiteriale da parte dell ente. Solo in tal caso, infatti, si potrebbe ravvisare un credito certo, liquido ed esigibile del Comune, in quanto sono individuabili il debitore, il titolo (l atto relativo al diritto di prelazione) e la scadenza del credito. Siffatto procedimento, comunque, dovrebbe essere previsto e disciplinato dall apposito regolamento comunale. Nella fattispecie, l iscrizione avvenuta nel 1998 e nel nell apposito registro in cui il Comune di Triora ha preso nota delle prenotazioni dei cittadini interessati avrebbe anche potuto essere considerata alla stregua di un atto di riconoscimento del diritto di prelazione di cui si è detto sopra, se ad essa avesse fatto seguito entro un congruo termine da prevedersi, peraltro, in apposito regolamento comunale e che invece non consta essere stato fissato l avvio e la conclusione del procedimento di concessione dei loculi. Ma ciò non è avvenuto: i loculi sono ancora a disposizione del Comune e, anche in risposta all avviso (affisso recentemente a seguito dell istruttoria di controllo della Corte dei conti) con il quale l ente ha sollecitato la conferma delle vecchie prenotazioni al fine di avviare e concludere i procedimenti di concessione, risultano pervenute solo nuove richieste (vale a dire da parte di soggetti diversi da quelli iscritti nel registro dal 1998 e dal 2002). Da ciò, peraltro, può ragionevolmente dedursi che coloro i quali in tali anni avevano manifestato interesse ad ottenere i loculi cimiteriali non potevano allora essere considerati debitori del Comune sulla base dei soli atti richiesta di prenotazione ed iscrizione nel registro - concretamente realizzati (e, a maggior ragione, non lo possono essere ora): di conseguenza, le entrate previste non potevano essere oggetto di accertamento contabile e, successivamente, costituire residui attivi. Pertanto, non sussistendo i requisiti necessari per l accertamento dell entrata, l importo di ,54 euro non rappresenta un residuo 4

5 attivo e, di conseguenza, non può concorrere alla determinazione del risultato di amministrazione. Si tratta, piuttosto, di una mera previsione di entrate future, che presumibilmente si realizzeranno a mano a mano che i loculi verranno concessi ai soggetti interessati che ne faranno richiesta. Si prende atto, comunque, che il Comune ha provveduto di recente (proprio sulla scorta dell istruttoria di controllo condotta dalla Corte dei conti) a sollecitare la conferma delle vecchie prenotazioni da parte dei cittadini per procedere rapidamente alla concessione dei loculi in modo da realizzare in tempi relativamente brevi l introito delle entrate. II) Il conto del patrimonio, dovendo rilevare i risultati della gestione patrimoniale, riassumendone la consistenza al termine dell esercizio e mettendone in evidenza le variazioni intervenute, costituisce documento fondamentale per una rappresentazione veritiera della situazione patrimoniale e finanziaria dell ente. Ai fini della sua corretta redazione, costituisce essenziale strumento propedeutico l inventario dei beni mobili e immobili, il quale deve essere aggiornato annualmente, come previsto dall art. 230, comma 7 del TUEL. Da quanto sopra scaturisce l obbligo, per l ente locale, di dotarsi di un conto del patrimonio attendibile, redatto in conformità dei corretti principi contabili. A tal fine, pur riconoscendo le difficoltà rappresentate dall Ente in ordine alle verifiche da compiere (dovute alla presenza di beni indivisi e di altri insistenti anche sul territorio di altri comuni), è necessario procedere preliminarmente e con urgenza alla redazione dell inventario dei beni, documento che reca e dà conto dei cespiti del Comune e del loro valore, da accertare secondo i criteri di valutazione di cui all art. 230 del TUEL. P.Q.M. dichiara che non possono concorrere alla determinazione del risultato di amministrazione i proventi derivanti dalla futura concessione di loculi cimiteriali pari a ,54 euro - in quanto non costituiscono residui attivi; accerta la violazione dell art. 230 del TUEL, in quanto il Comune è sprovvisto dell inventario aggiornato dei beni; 5

6 dichiara non conforme al principio contabile generale di veridicità ed attendibilità la redazione del conto del patrimonio relativo all esercizio 2005; dispone che copia della presente pronuncia venga inviata al Sindaco e al Consiglio comunale, ai fini dell adozione delle necessarie misure correttive, da comunicare a questa Sezione regionale di controllo ai sensi dell art. 3, comma 6, della legge 20 gennaio 1994, n. 20 e successive modifiche ed integrazioni. Così deciso in Genova, nella camera di consiglio del 23 maggio Il Magistrato estensore Dott. Silvio Ronci Il Presidente Dott.Salvatore Greco Depositata in Segreteria il 7 giugno 2007 Il Direttore della Segreteria Dott.ssa Silvana Di Marsico 6