Consulenza previdenziale e patronato. Nuovi strumenti operativi per il Consulente del Lavoro

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1 Consulenza previdenziale e patronato Nuovi strumenti operativi per il Consulente del Lavoro

2 Le funzioni del Patronato e il rapporto con l INPS Come sappiamo il patronato agisce come trait d union tra il cittadino e le istituzioni che gestiscono le attività di assicurazione e previdenza. Le recenti nuove disposizioni organizzative interne dell INPS hanno, se possibile, rafforzato questa posizione dominante dei patronati e contemporaneamente aperto un importante canale diretto con il cittadino.

3 Le scelte del cittadino In questa situazione il cittadino ha due strade da poter seguire: - Ottenere il proprio PIN ed operare personalmente all interno della propria area personale - Rivolgersi ad un Ente di Patronato che, attraverso le proprie autorizzazioni e, previo ottenimento della delega, agisce in nome e per conto del richiedente direttamente all interno del sito INPS

4 L accesso al sito INPS con il PIN personale Questa scelta da parte del soggetto (o di un suo delegato il CDL?) comporta la conoscenza dei meccanismi del sito e, da una parte, offre il più ampio spettro di informazioni, ma dall altra non permette l uso di alcuni strumenti diagnostici in grado di aiutare la comprensione delle problematiche che sorgono. In pratica l accesso con il PIN permette di evitare di essere rappresentati da un patronato, ma richiede esperienza e conoscenza anche di meccanismi burocratici e amministrativi. Riassumendo, con il PIN personale il cittadino ha il vantaggio di avere un contatto diretto, ma deve conoscere la materia o essere affiancato, nell operatività, da qualcuno che la conosca (il CDL?); senza considerare che l esigenza di conoscere spesso è immediata mentre l ottenimento del PIN quando non lo si ha a disposizione richiede diversi giorni.

5 Il patronato L attività del patronato consiste nel patrocinare il soggetto richiedente presso gli istituti di Previdenza (INPS in particolare) per l attività di accesso alle informazioni e di istanza sulle diverse pratiche da presentare. Questa attività di patrocinio spesso confina con la consulenza (e il dibattito à aperto anche all interno degli stessi patronati), poiché la ricognizione contributiva e la lettura dell ECP portano a dover prendere decisioni riguardo la posizione passata e futura. Le attività del Patronato sono svolte GRATUITAMENTE poiché (quasi) ogni pratica patrocinata è remunerata dall amministrazione finanziaria attraverso un complesso meccanismo a punteggio. In questo caso il vantaggio è quello di avere un interlocutore che si possa occupare con competenza anche delle questioni burocratiche e amministrative; le problematiche sono invece legate alla struttura organizzativa spesso distante dagli standard ai quali lo studio ha abituato i propri clienti ed anche alla contiguità fra i patronati e le associazioni di categoria.

6 Il dilemma del Consulente del Lavoro Le scelte in materia di consulenza previdenziale effettuate dai CDL nel tempo sono state diverse; dal rifiuto di effettuare questo tipo di pratica, al convenzionarsi con un patronato di fiducia oppure cercare di risolvere caso per caso attraverso consulenti legati al mondo previdenziale; ci troviamo di conseguenza, con il cambiamento in atto, di fronte ad una sostanziale scopertura del mondo professionale in questo ambito. Proprio nel momento in cui una riforma epocale è entrata in vigore (ed una sua correzione è alle viste) è possibile, attraverso un processo fatto di conoscenza, di proposta e grazie anche alle opportunità che vengono offerte, allargare la propria offerta professionale alla clientela che, comunque, è fortemente sollecitata dai media, dall opinione pubblica e da altri operatori del mercato quali le compagnie assicurative (vedi le recenti campagne pubblicitarie sulla previdenza complementare).

7 Una soluzione per gli associati ANCL/MILANO Se concordiamo sul fatto che quella previdenziale può diventare una interessante area di business per tutti i CDL per i motivi che abbiamo visto in precedenza, il percorso da intraprendere parte dalla disponibilità degli strumenti che, fino a ieri, erano di difficile utilizzo o comprensione (il metodo PIN o il metodo Patronato); - uno sportello Patronato dedicato al CDL a cui si accede, rispettando le regole di delega, attraverso un sistema telematico dedicato ai professionisti; - La possibilità di confrontarsi con operatori del patronato ed esperti previdenziali per dirimere determinate questioni e per ottenere informazioni certe nella sede dell ANCL - Uno strumento di diagnosi e previsione, completo e chiaro come Punto Previdenza a disposizione su una piattaforma WEB - Aggiornamento professionale continuo sulla materia previdenziale e corsi per chi vuole saperne di più e approfondire la materia

8 PRATICHE PENSIONE La pensione di vecchiaia È una prestazione economica erogata, a domanda, in favore dei lavoratori dipendenti e autonomi, che hanno raggiunto REQUISITO ANAGRAFICO e CONTRIBUTIVO (secondo le tabelle). La pensione di anzianità o anticipata È una prestazione economica a domanda, erogata ai lavoratori dipendenti e autonomi iscritti all assicurazione generale obbligatoria (AGO) ed alle forme sostitutive, esonerative ed integrative, la cui pensione è liquidata con il sistema di calcolo retributivo, misto o contributivo che abbiano raggiunto i REQUISITI CONTRIBUTIVI (secondo le tabelle). La pensione ai superstiti E' la pensione che, alla morte del lavoratore assicurato o pensionato, spetta ai componenti del suo nucleo familiare. Questa pensione può essere di reversibilità, se la persona deceduta era già pensionata oppure indiretta se aveva almeno 15 anni di contributi oppure era assicurato da almeno 5 anni di cui almeno 3 versati nel quinquennio precedente la data di morte.

9 Il supplemento di pensione Il pensionato che, pur percependo la pensione, torna a svolgere un'attività lavorativa versando altri contributi, può chiedere all'inps che la pensione venga calcolata di nuovo in base alla situazione contributiva corrente, cioè che gli venga liquidato un supplemento di pensione. La pensione supplementare di vecchiaia E' una pensione che si può ottenere se chi la chiede è già titolare di un altro trattamento e se i contributi versati all'inps non sono sufficienti per raggiungere il diritto alla pensione di vecchiaia. In presenza dei requisiti, l'inps liquida una pensione che va ad aggiungersi (e quindi "supplementare") a quella già percepita.

10 DISOCCUPAZIONE ASPI (Assicurazione Sociale per l Impiego) L'indennità di disoccupazione Aspi spetta a tutti i lavoratori dipendenti che, dal 1 gennaio 2013, abbiano perduto involontariamente la propria occupazione di natura subordinata, ivi compresi, apprendisti, personale artistico subordinato, soci lavoratori di cooperativa, dipendenti a tempo determinato della Pubblica Amministrazione con inclusione dei lavoratori precari della scuola, lavoratori che hanno cessato il lavoro per dimissioni avvenute durante il periodo tutelato di maternità (da 300 giorni prima della data presunta del parto fino al compimento del primo anno di vita del figlio) o nei casi stabiliti dalla legge per giusta causa e risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Per requisiti e caratteristiche si veda di seguito Mini ASPI L'indennità di disoccupazione mini-aspi spetta a tutti i lavoratori dipendenti che, dal 1 gennaio 2013, abbiano perduto involontariamente la propria occupazione di natura subordinata e che non possono fare valere i requisiti previsti per l ASPI. Per requisiti e caratteristiche si veda di seguito

11 Pensione Vecchiaia Pensione Anticipata Pensione ai Superstiti REQUISITI ANAGRAFICO: raggiunto l età stabilita dalla legge CONTRIBUTIVO: perfezionato l anzianità contributiva e assicurativa richiesta (A decorrere dal 1 gennaio 2012, i soggetti in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 possono conseguire il diritto alla pensione di vecchiaia esclusivamente in presenza di un anzianità contributiva minima pari a 20 anni, costituita da contributi versati o accreditati a qualsiasi titolo) CONTRIBUTIVO Hanno diritto all'erogazione della pensione: Il coniuge superstite I figli legittimi, legittimati, adottati, affiliati, naturali, legalmente riconosciuti o giudizialmente dichiarati, nati da precedente matrimonio del deceduto che, alla data del decesso, siano: minorenni (fino a 18 anni); inabili di qualunque età, che alla data di morte del lavoratore e/o pensionato siano a carico del medesimo; studenti (fino a 21 anni), che alla data di morte del lavoratore e/o pensionato siano a carico del medesimo e che non prestino attività lavorativa; universitari (fino a 26 anni e comunque non oltre il corso legale di laurea) che alla data di morte del lavoratore e/o pensionato siano a carico del medesimo e che non prestino attività lavorativa. CARATTERISTICHE Decorre (*) dal 1 giorno del mese successivo il raggiungimento del requisito. Esempio se per lavoratore dipendente uomo quest anno la data vecchiaia è 66 anni e 3 mesi, un signore nato 15/01/1947 raggiunge il requisito il 15/04/2013 e la pensione decorre da 01/05/2013. La domanda può essere presentata non prima di 3 mesi dalla data decorrenza (nel caso esempio a partire da 01/02/2013). *si vedano tabelle o analisi mediante servizio PUNTO PREVIDENZA Decorre (*) dal 1 giorno del mese successivo il raggiungimento del requisito. *si vedano tabelle o analisi mediante servizio PUNTO PREVIDENZA Questa pensione può essere di reversibilità, se la persona deceduta era già pensionata oppure indiretta se aveva almeno 15 anni di contributi oppure era assicurato da almeno 5 anni di cui almeno 3 versati nel quinquennio precedente la data di morte Decorre dal 1 giorno del mese successivo a quello del decesso dell'assicurato o del pensionato. L importo (*) nel caso coniuge superstite è pari al 60% *si veda tabella aliquote sito INPS per i vari casi

12 Supplemento di pensione Pensione supplementare di vecchiaia REQUISITI Si APPOGGIA a una pensione in ESSERE. Si può chiedere a condizione che dalla decorrenza della pensione o del precedente supplemento siano trascorsi almeno 5 anni, oppure quando siano trascorsi soltanto 2 anni, a condizione che l'interessato abbia superato l'età pensionabile. Questa seconda possibilità è concessa una sola volta. Se l'interessato è già titolare di pensione come lavoratore dipendente e può far valere anche contributi versati nelle gestioni speciali per i lavoratori autonomi, può chiedere il supplemento solo dopo aver compiuto l'età pensionabile, sempre che siano trascorsi due o cinque anni dalla decorrenza della pensione o del precedente supplemento E come se fosse una NUOVA DOMANDA DI PENSIONE. La pensione supplementare spetta ai lavoratori che hanno una posizione assicurativa presso una delle gestioni dell assicurazione generale obbligatoria CARATTERISTICHE I supplementi di pensione decorrono dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda, purchè siano perfezionati i requisiti richiesti (D.P.R.488/68, art. 19). Essi sono disciplinati in modo diverso a seconda della contribuzione utilizzata, della pensione sulla quale devono essere liquidati e, infine, della loro decorrenza. Per ottenere la pensione è necessario: essere già titolare o avere in corso di liquidazione, una pensione principale a carico di un Fondo sostitutivo, esclusivo o esonerativo dell'assicurazione Generale Obbligatoria (Stato, Enti Locali, Fondi Speciali INPS, ecc.); avere almeno 1 contributo settimanale o mensile versato nell'assicurazione Generale Obbligatoria; non possedere i requisiti di assicurazione e di contribuzione previsti per ottenere la pensione autonoma.

13 ASPI Mini ASPI REQUISITI essere in stato di disoccupazione involontaria, ai sensi del D.Lgs. 181/2000, art. 1, comma 2, lettera c); far valere almeno 2 anni di anzianità assicurativa far valere almeno 1 anno di contribuzione contro la disoccupazione (contributo DS e ASpI) nel biennio precedente l'inizio del periodo di disoccupazione (per contribuzione utile al diritto si deve intendere anche quella dovuta ma non versata); essere in stato di disoccupazione involontaria, ai sensi del D.Lgs. 181/2000, art. 1, comma 2, lettera c); far valere almeno 13 settimane di contribuzione da attività lavorativa negli ultimi dodici mesi precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione, per la quale siano stati versati o siano dovuti i contributi per la assicurazione obbligatoria; N.B. non è richiesto il requisito dell'anzianità assicurativa. CARATTERISTICHE La misura della prestazione è pari: al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni, se questa è pari o inferiore ad un importo stabilito dalla legge e rivalutato annualmente sulla base della variazione dell indice ISTAT (per l anno 2013 pari ad 1.180,00). L importo della prestazione non può comunque superare un limite massimo individuato annualmente per legge. al 75% dell importo stabilito (per l anno 2013 pari ad 1.180,00) sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile imponibile ed euro 1.180,00 (per l anno 2013), se la retribuzione media mensile imponibile è superiore al suddetto importo stabilito. L importo della prestazione non può comunque superare un limite massimo individuato annualmente per legge. All indennità mensile si applica una riduzione del 15% dopo i primi sei mesi di fruizione ed un ulteriore riduzione del 15% dopo il dodicesimo mese di fruizione. La misura della prestazione è pari: al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni, se questa è pari o inferiore ad un importo stabilito dalla legge e rivalutato annualmente sulla base della variazione dell indice ISTAT (per l anno 2013 pari ad 1.180,00). L importo della prestazione non può comunque superare un limite massimo individuato annualmente per legge. al 75% dell importo stabilito (per l anno 2013 pari ad 1.180,00) sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile imponibile ed euro 1.180,00 (per l anno 2013), se la retribuzione media mensile imponibile è superiore al suddetto importo stabilito. L importo della prestazione non può comunque superare un limite massimo individuato annualmente per legge.

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