Controllo delle emissioni. interno ed esterno. Gestione della pollina nell allevamento. avicolo a terra. Laura Valli, Claudio Fabbri, Giuseppe Bonazzi

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1 Gestione della pollina nell allevamento avicolo a terra Fieravicola di Forlì, 27 settembre 2007 Controllo delle emissioni ed effetti sulla qualità dell ambiente interno ed esterno nell allevamento del pollo da carne Laura Valli, Claudio Fabbri, Giuseppe Bonazzi

2 Avicolo da carne: prevenzione e riduzione delle emissioni in ambiente nel rispetto del benessere animale! Azione 1: miglioramento delle condizioni di allevamento! Azione 2: tecniche per la valutazione di additivi! Azione 5: tecniche per lo stoccaggio a piè di campo

3 Attività! Valutazione delle usuali pratiche di allevamento in relazione alla compatibilità ambientale (caratteristiche del ricovero, climatizzazione, lettiera, densità animale);! Prove in stabulario per valutare effetti sul benessere di differenti pratiche gestionali;! Test rapidi per la valutazione in campo di additivi per le lettiere;! Prove su diversi sistemi di copertura dei cumuli di lettiera a piè di campo.

4 Usuali pratiche di allevamento Controllati 5 allevamenti commerciali diversi per:! Tipo di lettiera (paglia, lolla di riso);! Modalità di ventilazione (trasversale, longitudinale);! Caratteristiche del ricovero;! Periodo di svolgimento del ciclo (estivo, invernale);! Densità animale (14-17 capi/m 2 in estate capi/m 2 in inverno).

5 Prove in stabulario 4 tesi diverse per:! densità di allevamento (30 o 35 kg/m 2 peso vivo)! tipo di lettiera (paglia o truciolo);! periodo di svolgimento del ciclo (estivo, invernale)

6 Prove in stabulario! Quantità e caratteristiche della lettiera (umidità, peso specifico, tenore di azoto)! Emissioni di ammoniaca! Dati produttivi (alimento somministrato e carne prodotta)

7 Le emissioni di ammoniaca Andamento tipico dell emissione di ammoniaca durante il ciclo produttivo del pollo da carne Le emissioni crescono durante il ciclo in modo più che proporzionale all età Emissione di ammoniaca [g/capo/a] Età animali [gg] Fattore di emissione medio = 110 g/posto/anno

8 Lettiera Materiali utilizzati: paglia di grano trinciata, truciolo, segatura, lolla di riso Quantità: kg/m 2 (più alta in inverno, più bassa in estate); spessore 3-5 cm La lettiera di truciolo mantiene meglio la porosità e garantisce migliori condizioni di benessere, mentre quella di paglia è più soggetta a formazione di croste.

9 Caratteristiche della lettiera Umidità della lettiera nelle diverse zone del ricovero 45 Umidità della lettiera [%] Corsia di abbeverata 23 Corsia di alimentazione 35 Corsia intermedia Parametro Unità di misura Corsia di abbeverata Corsia di alimentazione Corsia intermedia Umidità [%] Azoto totale (NTK) [%ST] Azoto ammoniacale (NH4) [%NTK] Peso specifico [kg/m 3 ]

10 Caratteristiche della lettiera Uno spesso strato di lettiera non sempre ne garantisce una migliore qualità. Quando si è formata la crosta superficiale la lettiera sottostante rimane relativamente pulita e soffice e l attività di razzolamento degli animali non è sufficiente a un suo completo rivoltamento

11 Controllo dell umidità della lettiera Fresatura con apposito attrezzo: ripristina la friabilità Ottima per il comfort degli animali Ma: emissioni NH 3??? Reimpaglio Non interessa gli strati più profondi

12 Umidità della lettiera ed emissioni Le emissioni di NH 3 dalla lettiera dipendono molto dalla sua umidità 160 Fattore di emissione di NH3 (g/posto/anno) Sostanza secca della lettiera (%) Effetto dell umidità della lettiera sull emissione di ammoniaca

13 Umidità della lettiera e tenore di azoto ammoniacale Lettiere più asciutte mostrano un minore contenuto di azoto ammoniacale 60 Contenuto di azoto ammoniacale [% NTK] y = ,70x -1,96 R 2 = 0, Contenuto di sostanza secca [g/kg] Effetto della sostanza secca della lettiera sul contenuto di azoto ammoniacale

14 Tipo di lettiera ed emissioni Le emissioni di NH 3 sono risultate maggiori dalle lettiere di truciolo che da quelle di paglia in inverno e minori in estate Emissioni di ammoniaca truciolo 140 paglia Emissioni di NH3 (g/capo/anno) inverno estate

15 Densità animale e lettiera La densità animale benessere degli animali caratteristiche della lettiera emissioni di ammoniaca

16 Densità animale e lettiera Umidità lettiera Umidità lettiera (%) 60% 50% 40% 30% 20% 10% 51% alta densità bassa densità 43% 34% 30% 0% inverno estate Densità elevate possono causare lettiere più umide e formazione di croste, peggiorando le condizioni di salute (lesioni plantari) e di benessere dei polli e compromettendo la qualità della carcassa

17 Densità animale e emissioni di NH 3 In estate la emissione è più alta in allevamenti ad alta densità; in inverno il risultato è meno evidente Emissioni di ammoniaca Emissioni di NH3 (g/posto/anno) inverno estate alta densità bassa densità In inverno non sempre la bassa densità animale porta a minore concentrazione di ammoniaca.

18 Ventilazione E di importanza fondamentale per garantire una lettiera asciutta e per assicurare buone condizioni ambientali per gli animali. La ventilazione longitudinale (a tunnel): maggiore velocità dell aria lettiera più asciutta benessere degli animali.

19 ventilazione a tunnel + buona progettazione delle prese d aria Ventilazione maggiore omogemeità nella distribuzione dell aria migliori caratteristiche delle lettiere, più omogenee, più asciutte (SS > 8-10%)

20 Effetto del tipo di ventilazione e della stagione sulla sostanza secca della lettiera Sostanza secca lettiera Sostanza secca [%] longitudinale trasversale media 59 estate inverno

21 Ventilazione Durante la stagione calda possono essere utilizzate cortine di plastica per accrescere la velocità dell aria a livello degli animali, favorendone le condizioni di benessere

22 Aperture di ingresso dell aria Differenziare le aperture per la ventilazione estiva e la ventilazione invernale

23 Aperture di ingresso dell aria Le aperture invernali di ingresso dell aria devono dirigere l aria fredda verso il soffitto, per favorirne la miscelazione con l aria calda ed evitare spifferi freddi sugli gli animali. Evitare rischio di condensa sulla lettiera L aria in inverno deve entrare a velocità elevata (regolazione del p interno-esterno)

24 Aperture di ingresso dell aria Valvole a farfalla nella tubazione di ingresso possono mantenere costante la differenza di pressione fra interno ed esterno, ottimizzando la distribuzione dell aria. interno esterno

25 Espulsione dell aria Le cuffie dirigono verso il basso l aria di estrazione e limitano la propagazione di polveri e odori. Vaschette con acqua per abbattimento polveri

26 Centraline di controllo Sono di norma utilizzati sistemi di controllo computerizzato. La ventilazione può essere regolata in base alla temperatura interna e la apertura delle finestre da pressostati.

27 Centraline di controllo E molto importante un controllo continuo dei diversi parametri: Consumi idrici (contatori); Consumi di mangime (silos su celle di carico); Allarmi Accrescimento degli animali (pesatura automatica)

28 Evitare perdite di acqua! Abbeveratoi La lettiera vicina agli abbeveratoi è più umida e questo facilita la formazione di croste. Universalmente diffusi gli abbeveratoi a goccia con o senza tazzetta salvagoccia. Per ridurre gli sprechi è anche importante la regolazione dell altezza

29 Isolamento, riscaldamento e raffrescamento E importante un buon livello di isolamento (pavimento e tetto)! in inverno consente più elevati livelli di ventilazione! in estate riduce gli episodi di caldo eccessivo

30 Comportamento degli animali Un attento controllo del comportamento degli animali può rivelare errori di progettazione del controllo ambientale (ventilazione, riscaldamento) : zone non occupate possono indicare presenza di spifferi o cattive condizioni della lettiera animali sempre proni possono indicare lesioni degli arti (lettiera bagnata o con croste)...

31 Valutazione dell efficacia di additivi Metodo rapido e poco costoso per valutare in azienda l efficacia degli additivi delle lettiere. Nei test si è misurata l emissione di ammoniaca dalla lettiera con due strumenti: accurato (Bruel&Kjiaer monitor) semplice (fialette)

32 Le modalità di misura

33 I dispositivi per la misura delle emissioni La misura si basa sul metodo della camera a saturazione concentrazione del gas [mg/m3] tempo [minuti] Esempio di una curva di saturazione con relativa retta di regressione

34 Correlazione fra la metodologia accurata e quella semplificata Ammonia emission with simplyfied methodology [mg/m2.h] Ammonia emission with accurated methodology [mg/m2.h] Le misure fatte con le fialette colorimetriche non sono significativamente diverse da quelle fatte con il monitor Bruel&Kijaer

35 Stoccaggio delle lettiere La normativa consente l accumulo a piè di campo (3 mesi in ZV) Rischi ambientali: percolazione in falda ruscellamento in acque supeficiali odori e mosche

36 Copertura del cumulo 4 tesi: non coperto coperto integrale coperto al culmo coperto con goretex

37 Risultati: Copertura del cumulo innalzamento delle temperature in tutti i cumuli influenza della pioggia che può ridurre la sostanza secca del cumulo Temperatura dei cumuli Sostanza secca dei cumuli 80 1 ciclo (aprile-novembre) 70 Temperatura [ C] cumulo scoperto coperto al culmo 2 ciclo (febbraio-giugno) coperto integrale coperto goretex Tenore ST [%] media iniziale cumulo scoperto coperto culmo coperto integrale coperto goretex media iniziale cumulo scoperto coperto culmo coperto integrale coperto goretex 1 ciclo (aprile-novembre) 2 ciclo (febbraio-giugno)

38 Copertura del cumulo Risultati: perdite di azoto correlate alle perdite di C org influenza della pioggia che incrementa le emissioni emissioni dallo spandimento più alte da coperto integrale Perdite di azoto Emissioni dallo spandimento Perdite di N [%] cumulo scoperto coperto al culmo 1 ciclo (aprile-novembre) 2 ciclo (febbraio-giugno) coperto integrale coperto goretex Emissioni NH3 [% N-NH4 applicato] scoperto coperto culmo coperto integrale coperto goretex

39 Tecniche per un buon stoccaggio in campo geometria del cumulo localizzazione del cumulo copertura del cumulo tempo di permanenza nello stesso sito

40 Conclusioni (1) Il progetto ha consentito l individuazione di parametri strutturali e gestionali che migliorano le condizioni di benessere degli animali, minimizzano le emissioni di ammoniaca e altri gas in atmosfera, ottimizzano l uso dell energia con beneficio economico diretto per l allevatore e beneficio indiretto per l ambiente.

41 Conclusioni (2) Coibentazione dei ricoveri, ventilazione, gestione della lettiera, densità dei capi, registrazione continua degli indici di produttività si confermano come i parametri chiave per una ottimale produzione nel rispetto dell ambiente.

42 Grazie per l attenzione l.valli@crpa.it

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