IL REGIME FISCALE AGEVOLATO DELLA LEGGE 398/1991

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1 ASPETTI FISCALI DELLE ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE IL REGIME FISCALE AGEVOLATO DELLA LEGGE 398/1991 SOGGETTI CHE POSSONO APPLICARE LA LEGGE 398/91 La legge 398 del e ss., èapplicabile a: Le associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal Coni; Le societàsportive dilettantistiche costituite in societàdi capitali o cooperativa senza fine di lucro (art.90 co.1 L. 289/2002); Le associazioni senza scopo di lucro e le pro-loco CONDIZIONI PER LA LEGGE 398/91 Il regime forfettario è applicabile: A) previa opzione; B) in presenza di proventi derivanti dall attività commerciale conseguiti nell esercizio precedente con importo non superiore a Euro ,00

2 LE AREE DELLE AGEVOLAZIONI DELLA L.398/91 Il regime agevolato riguarda la determinazione dell imponibile ai fini: Iva Ires Irap LE AGEVOLAZIONI AI FINI IVA 1. Esonero dagli obblighi IVA (titolo II DPR 633/72) relativi a fatturazione (emissione di fatture, scontrini e ricevute fiscali), registrazione e dichiarazione; 2. Esonero dalla tenuta dei registri IVA. Annotazione dei ricavi commerciali sul modello di cui al D.M ; 3. Esonero dagli obblighi di tenuta delle scritture contabili previste per i soggetti che esercitano attivitàcommerciali (libro giornale, libro inventari, registro dei beni ammortizzabili) LE AGEVOLAZIONI AI FINI IVA LE AGEVOLAZIONI AI FINI IVA E sufficiente conservare e numerare le fatture di acquisto e le fatture di vendita; L emissione obbligatoria delle fatture rimane solo per alcune operazioni come ad esempio le sponsorizzazioni e la pubblicitàetcex art.74 dpr 633/72; Annotare corrispettivi ed proventi da attivitàcommerciali entro il 15 del mese successivo nel modello di cui al DM 11/2/97( un particolare registro ai fini della determinazione dell IVA diverso da quelli di uso comune); Effettuare il versamento dell iva trimestrale senza la maggiorazione dell 1%; I codici di versamento IVA da applicare sono quelli dell Iva trimestrale fatta eccezione per il quarto trimestre per il quale si utilizza il codice 6034 e la scadenza èal 16/02 dell anno successivo.

3 LE AGEVOLAZIONI AI FINI IVA LE AGEVOLAZIONI AI FINI II.DD. COME SI DETERMINA L IVA DA VERSARE (ART. 74 D.P.R. 633/72 COMMA 6)? Per i proventi da intrattenimenti, giochi e altre attivitàdi cui alla tariffa allegata al D.P.R. 640/72 l imposta si applica su tutte le operazioni imponibili con una detrazione forfetaria del 50%; Per le sponsorizzazioni si applica la detrazione del 50%; Per i diritti televisivi l abbattimento è pari a 1/3. Applicazione dell aliquota 27,5% dellaliquota ordinaria del Abbattimento del 97% dei ricavi (in luogo della detrazione dei costi sostenuti) 27,5% del 3% dei ricavi commerciali (le plusvalenze patrimoniali realizzate sono tassate in regime ordinario) LE AGEVOLAZIONI AI FINI II.DD. DETERMINAZIONE DELLA BASE IMPONIBILE: RICAVI EX ART. 85 TUIR + SOPRAVVENIENZE ATTIVE EX ART. 88 TUIR = PLAFOND RILEVANTE PER L AGEVOLAZIONE LE AGEVOLAZIONI AI FINI IRAP Determinazione base imponibile determinata come segue: PLAFOND *3% + PLUSVALENZE = REDDITO IMPONIBILE

4 LE AGEVOLAZIONI AI FINI IRAP SUPERAMENTO DEL LIMITE Cosa succede se si supera il limite previsto? Il superamento del limite dei ,00 di ricavi da attivitàcommerciali art. 90 L.289/2002 in corso d anno, comporta la perdita dei benefici fiscali con effetto dal mese successivo. SUPERAMENTO DEL LIMITE Per maggior chiarezza si veda la risoluzione dell Agenzia delle Entrate n.123 del 7/11/2006 chiarisce infatti che al verificarsi del superamento del limite citato si vengono a creare due distinti periodi : Dall inizio del periodo d imposta fino al superamento del limite dei ,00, sia ai fini Iva sia ai fini del reddito che per gli adempimenti contabili si adotterà il regime della L.398/91 Dal mese successivo al superamento del limite e fino alla fine dell esercizio si applicheràil regime ordinario Iva, Ires e contabilità.

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8 La gestione ordinaria dell associazione La tenuta dei libri sociali ha una duplice funzione: da un lato, garantire la trasparenza nei confronti dei soci in termini di condivisione degli atti decisionali dell organizzazione, dall altro, documentare l attività svolta dall ente. Pur in assenza di una specifica normativa in materia, la redazione per ogni organo sociale (Assemblea dei soci, Consiglio direttivo, Collegio dei revisori dei conti se nominato) di verbali attraverso cui tenere memoria per tutte le riunioni delle materie trattate, delle delibere assunte nonché delle attività svolte, in particolare di quelle che non generano movimentazioni contabili, rappresenta un valido strumento di prova dell effettivo perseguimento di finalità non commerciali e una modalità gestionale trasparente. Rispetto alla forma, escludendo qualsiasi obbligo di vidimazione, si consiglia un archiviazione ordinata dei verbali, stampati periodicamente su carta intestata progressivamente numerata, riportando in calce, per ogni incontro, la firma del presidente dell organo deliberante e del segretario di volta in volta nominato. Accanto ai registri dei verbali occorre istituire il libro soci contenente tutti i dati identificativi (nome e cognome, codice fiscale, data e luogo di nascita, residenza) degli aderenti e la loro posizione rispetto all associazione (data di adesione, versamento quota sociale annuale, eventuale data di recesso o di esclusione). Una corretta e trasparente gestione del libro soci ha particolare rilevanza per gli enti le cui normative di riferimento leghino l appartenenza all Associazione a particolari regole (es. l assicurazione dei volontari per le organizzazioni di volontariato) o agevolazioni (es. i servizi ai soci per gli enti di tipo associativo). La gestione ordinaria dell associazione Libri contabili e fiscali Per quanto riguarda la tenuta di libri contabili, per gli enti non commerciali, la normativa impone la redazione di un rendiconto da cui si rilevino le attività complessivamente svolte dall ente nell esercizio di riferimento. Per poter produrre a consuntivo tale documento di rendicontazione occorre almeno provvedere alla rilevazione sistematica delle entrate e delle uscite realizzate attraverso la compilazione di un registro di cassa da aggiornarsi in ordine cronologico. Indipendentemente dalla redazione del rendiconto annuale economico e finanziario, gli enti non commerciali che effettuano raccolte pubbliche di fondi devono redigere, entro quattro mesi dalla chiusura dell esercizio, un apposito e separato rendiconto, dal quale devono risultare, anche a mezzo di una relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente, le entrate e le spese relative a ciascuna delle celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione realizzate. Un caso a parte è rappresentato dalle Onlus per le quali, in relazione all attività complessivamente svolta, è previsto l obbligo redigere scritture contabili cronologiche e sistematiche atte ad esprimere con compiutezza ed analiticità le operazioni poste in essere in ogni periodo di gestione. Tali obblighi si considerano assolti qualora la contabilità consti del libro giornale e del libro degli inventari Mastrandrea Giuseppe Ragioniere Revisore dei conti Tel. 0577/ Cel.. 347/ : studiomastrandrea@libero.it

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