Legge 398 del 16/12/1991- Articolo 1 e 2

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1 Legge 398 del 16/12/1991- Articolo 1 e 2 LEGGE 16 dicembre 1991 N. 398 Art Le associazioni sportive e relative sezioni non aventi scopo di lucro, affiliate alle federazioni sportive nazionali o agli enti nazionali di promozione sportiva riconosciuti ai sensi delle leggi vigenti, che svolgono attivita' sportive dilettantistiche e che nel periodo d'imposta precedente hanno conseguito dall'esercizio di attivita' commerciali proventi per un importo non superiore a lire 100 milioni, possono optare per l'applicazione dell'imposta sul valore aggiunto, dell'imposta sul reddito delle persone giuridiche e dell'imposta locale sui redditi secondo le disposizioni di cui all'articolo 2. L'opzione e' esercitata mediante comunicazione a mezzo lettera raccomandata da inviare al competente ufficio dell'imposta sul valore aggiunto; essa ha effetto dal primo giorno del mese successivo a quello in cui e' esercitata, fino a quando non sia revocata e, in ogni caso, per almeno un triennio. I

2 soggetti che intraprendono l'esercizio di attivita' commerciali esercitano l'opzione nella dichiarazione da presentare ai sensi dell'articolo 35 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e successive modificazioni. L'opzione ha effetto anche ai fini delle imposte sui redditi e di essa deve essere data comunicazione agli uffici delle imposte dirette entro i trenta giorni successivi. 2. Nei confronti dei soggetti che hanno esercitato l'opzione di cui al comma 1 e che nel corso del periodo d'imposta hanno superato il limite di lire 100 milioni, cessano di applicarsi le disposizioni della presente legge con effetto dal mese successivo a quello in cui il limite e' superato. 3. Entro il 30 settembre di ciascun anno, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, si procede alla ricognizione della variazione percentuale del valore medio dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e di impiegati relativo al periodo di dodici mesi terminante il 31 agosto di ciascun anno rispetto al valore medio del medesimo indice rilevato con riferimento allo stesso periodo dell'anno precedente. Con il medesimo decreto si

3 stabilisce l'adeguamento del limite di lire 100 milioni di cui ai commi 1 e 2 nella stessa misura della variazione percentuale del valore medio dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e di impiegati. Art I soggetti di cui all'articolo 1 che hanno esercitato l'opzione sono esonerati dagli obblighi di tenuta delle scritture contabili prescritti dagli articoli 14, 15, 16, 18 e 20 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e successive modificazioni. Sono, altresi', esonerati dagli obblighi di cui al titolo II del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n I soggetti che fruiscono dell'esonero devono annotare nella distinta d'incasso o nella dichiarazione di incasso previste, rispettivamente, dagli articoli 8 e 13 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 640, opportunamente integrate, qualsiasi provento conseguito nell'esercizio di attivita' commerciali. 3. Per i proventi di cui al comma 2, soggetti

4 all'imposta sul valore aggiunto, l'imposta continua ad applicarsi con le modalita' di cui all'articolo 74, quinto comma, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n Le fatture emesse e le fatture di acquisto devono essere numerate progressivamente per anno solare e conservate a norma dell'articolo 39 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e dell'articolo 22 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n Sono fatte salve le disposizioni previste dalla legge 10 maggio 1976, n. 249, in materia di ricevuta fiscale, dal decreto del Presidente della Repubblica 6 ottobre 1978, n. 627, in materia di documento di accompagnamento dei beni viaggianti, nonche' dalla legge 26 gennaio 1983, n. 18, in materia di scontrino fiscale. 5. In deroga alle disposizioni contenute nel testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, il reddito imponibile dei soggetti di cui all'articolo 1 e' determinato applicando all'ammontare dei proventi conseguiti nell'esercizio di attivita' commerciali il coefficiente di redditivita' del 6 per cento e

5 aggiungendo le plusvalenze patrimoniali. 6. Con decreto del Ministro delle finanze, da emanarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, saranno approvati i modelli di distinta e di dichiarazione d'incasso di cui al comma 2 e stabilite le relative modalita' di compilazione. Puoi utilizzare la demo gratuita per un periodo illimitato ed attivare l abbonamento quando lo riterrai opportuno. Prova La Demo Gratuita Regime 398/1991: occorre numerare le Fatture di Acquisto. La fatture di acquisto in Regime

6 L. 398/1991 devono essere numerate in ordine cronologico. La Legge 398/1991 applicata da tantissime realtà Associative sportive, culturali, pro loco, ecc. dispone fra gli altri adempimenti quello della numerazione delle fatture di acquisto. Origine della norma per la Numerazione delle fatture di acquisto nelle Associazioni E infatti l articolo 2 della Legge 398/91 al comma 4 che dispone detto adempimento di numerare progressivamente le fatture di acquisto e che questa numerazione sia fatta per anno solare. Riprendiamo il testo della norma (L. 398/91, art. 2 comma 4): " 4. Le fatture emesse e le fatture di acquisto devono essere numerate progressivamente per anno solare e conservate a norma dell'articolo 39 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e dell'articolo 22 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n Sono fatte salve le disposizioni previste dalla legge 10 maggio 1976, n. 249, in materia di ricevuta fiscale, dal decreto del Presidente della Repubblica 6 ottobre 1978, n. 627, in materia di documento di accompagnamento dei

7 beni viaggianti, nonche' dalla legge 26 gennaio 1983, n. 18, in materia di scontrino fiscale." La norma risale a quasi 30 anni fa, ma è ancora valida. La Legge 398 risale, come detto al 1991, pertanto porta con se alcune informazioni e disposizioni obsolete probabilmente quella della numerazione progressiva delle fatture ricevute è una di queste, ma vale la pena ricordare che è ancora vigente e che dovete rispettarla! Cosa non dovete numerare? Quando vi trovate a numerare dette fatture di acquisto per l associazione in regime 398/1991, vi sono però alcune movimentazioni contabili in uscita che non dovete numerare. Non dovrete quindi numerare alcune movimentazioni delle uscite quali: le contabili di pagamento della banca, poste, ecc.; le ricevute dell autocertificazione delle indennità compensi e premi di cui all art. 67 del TUIR La numerazione di dette fatture è importante in fase di controllo dell Agenzia delle Entrate, della Guardia di Finanza e nei controlli della SIAE. Proprio con riguardo ai controlli della SIAE vi invitiamo a controllare la lista dei controlli nei casi di associazioni in regime fiscale agevolato 398. In questo articolo trovate la lista dei documenti da preparare, quindi tenere sempre in ordine.

8 Puoi utilizzare la demo gratuita per un periodo illimitato ed attivare l abbonamento quando lo riterrai opportuno. Prova La Demo Gratuita Regime forfettario Legge 398/1991 La Legge 398 del 1991 ha normato i regimi fiscali e contabili delle Associazioni, in particolare di quelle di natura sportivo dilettantistica. La Legge 398/1991 con la Riforma del Terzo settore viene riservata alle sole Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche, non si applica più invece a Associazioni di altro genere (culturali, ecc.).

9 Regime forfettario, chi ne può usufruire? Possono usufruire di tale regime i soggetti che hanno i seguenti requisiti soggettivi e oggettivi: Requisiti soggettivi: a) le associazioni sportive dilettantistiche e le società di capitali senza fini di lucro riconosciute dal CONI, dalle Federazioni sportive nazionali, dall UNIRE e dagli enti di promozione sportiva; b) le associazioni senza scopo di lucro e le pro-loco. Requisiti oggettivi: esercizio dell opzione e rispetto dei limiti dimensionali (proventi commerciali per un importo non superiore a ,00, elevato a Euro con Legge finanziaria 2017). Cosa Prevede questo regime? Esercizio dell opzione L opzione deve essere effettuata per i soggetti tenuti alla presentazione della dichiarazione IVA annuale nel quadro VO. Per coloro che iniziano una nuova attività commerciale attraverso il comportamento concludente e presentando alla fine del periodo di imposta la scelta effettuata in dichiarazione, ciò vale anche per i contribuenti esentati dalla presentazione del modello di dichiarazione annuale IVA. Inoltre tale opzione deve essere comunicata entro 30 giorni alla SIAE di competenza. Limiti dimensionali. Il limite massimo per potere usufruire della Legge 398/91 è di

10 ,00 di proventi derivanti da attività commerciali. Tale limite è stato portato a Euro con la Legge finanziaria In caso di nuova costituzione, l adesione può avvenire, in via presuntiva sul volume d affari che si ipotizza di realizzare, attraverso la dichiarazione di inizio attività nella quale va indicato il volume d affari previsto (inteso dalla data di inizio alla fine dell esercizio in giorni). Questo valore proiettato su 365 gg. non deve superare il limite di ,00 euro. Adempimenti contabili ed agevolazioni. obbligo di emettere fattura solo per le prestazioni di pubblicità, sponsorizzazioni e per le cessioni di diritti televisivi e di trasmissione radiofonica; obbligo di conservare e numerare le fatture di acquisto e di vendita; obbligo di annotare i corrispettivi e i proventi commerciali, una volta al mese, entro il giorno 15 del mese successivo a quello di riferimento, nel modello di cui al D.M. 11 febbraio 1997 (cd. Registro Iva minori), opportunamente integrato e messo in uso per anno solare; annotare distintamente nel predetto modello i proventi che non costituiscono reddito imponibile, le operazioni intracomunitarie e le plusvalenze patrimoniali; obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi e IRAP, determinando la base imponibile in maniera forfetaria; esonero dalla dichiarazione annuale Iva, la cui liquidazione viene effettuata trimestralmente entro il giorno 16 del secondo mese successivo al trimestre di riferimento (16 maggio, 16 agosto, 16 novembre e 16febbraio) versando forfetariamente, mediante Mod. F24, l Iva incassata nel seguente modo: a) il 50% dell Iva incassata su tutti i corrispettivi e proventi commerciali di qualsiasi natura ivi compresi quelli pubblicitari; b) il 50% dell Iva incassata sulle fatture

11 emesse per sponsorizzazioni; c) i 2/3 dell Iva incassata sulle fatture emesse per le cessioni dei diritti televisivi e di trasmissione radiofonica. L Iva risultante a debito viene versata senza maggiorazione dell 1% esonero dall obbligo di tenuta delle scritture contabili, di certificazione dei corrispettivi e del libro degli acquisti. Puoi utilizzare la demo gratuita per un periodo illimitato ed attivare l abbonamento quando lo riterrai opportuno. Prova La Demo Gratuita Rendiconto Economico Finanziario in regime 398/1991 Al termine di ciascun esercizio il Consiglio Direttivo

12 dell Associazione redige e approva il rendiconto economicofinanziario. Tale rendiconto, viene sottoposto all assemblea dei soci per l approvazione entro i termini stabiliti dallo Statuto Sociale (in genere entro 4 mesi dalla chiusura dell esercizio). La redazione del Rendiconto economico-finanziario, è uno dei principi fondamentali sanciti dalle regole sulla tenuta della contabilità delle Associazioni in regime 398/1991, in particolare è quanto viene sancito dall art. 20 del DPR 600/1973 in merito alle regole della tenuta della contabilità degli Enti Non Commerciali. Come fare il rendiconto Esistono vari formati adottati quali ad esempio il rendiconto fornito dall ex Agenzia per il Terzo Settore, oppure lo Schema realizzato sulla base della guida del contribuente nr.8 febbraio 2000 del Ministero delle Finanze, che è la versione che è possibile utilizzare con Asso360 (approfondisci da qui). Separazione tra Istituzionale e Commerciale Il rendiconto deve esprimere con chiarezza la separazione tra entrate/uscite di natura commerciale da quelle di natura istituzionale (leggi di più). Tempistica L art. 20 DPR 600/1973, sancisce a proposito della modalità e tempo di approvazione del bilancio dell associazione va approvato entro 4 mesi dalla chiusura dell esercizio sociale.

13 Tale termine dei 4 mesi è una prassi consolidata, tuttavia non vi sono precise indicazioni al riguardo, si raccomanda pertanto di controllare il termine dell approvazione nello statuto sociale dell associazione. Talvolta, infatti, tale termine potrebbe essere posto per un periodo superiore o inferiore (Es. mesi 6, 3, ecc.). Altri requisiti Sempre con riferimento al DPR 600/1973, il rendiconto va realizzato con chiarezza e trasparenza e deve essere accompagnato da una relazione illustrativa più comunemente chiamata relazione di missione, un commento che descrive l andamento della gestione ed i fatti più rilevanti. Raccordare la contabilità con il rendiconto Il rendiconto annuale dell Associazione non è un documento che deve essere preparato solo in occasione dell Assemblea annuale ma è uno strumento per l Associazione per approfondire durante l anno l economicità dell attività. Tuttavia, il rendiconto è la sintesi di tutta la contabilità svolta durante l anno che deve essere rappresentata in modo trasparente e preciso. Per questo la contabilità deve rappresentare anche tutti le movimentazioni della cassa e della banca. Per fare ciò lo strumento utile è certamente la prima nota. Schema di bilancio Vi è più di uno schema di bilancio proposto per le Associazioni, di seguito vi proponiamo un fac-simile di rendiconto prendendo spunto da un modello di bilancio proposto dallo schema proposto dal Ministero del Tesoro in un approfondimento del 2000.

14 SCARICA IL RENDICONTO ASSOCIAZIONE SPORTIVA Puoi utilizzare la demo gratuita per un periodo illimitato ed attivare l abbonamento quando lo riterrai opportuno. Prova La Demo Gratuita Chi approva il Rendiconto? Come spesso troverete a leggere negli articoli proposti da Asso360, molte delle regole e delle prassi dovrete apprenderle da quanto regolamentato dal vostro Statuto. Nella prassi comune i passaggi sono i seguenti: approvazione del rendiconto e della relazione di missione in sede di Consiglio Direttivo e lasciare a disposizione dei soci tali documenti nei 15 giorni precedenti alla data dell Assemblea; convocare l Assemblea dei Soci; approvazione in sede di Assemblea dei Soci entro il termine dei 4 mesi; per quanto non obbligatorio, sarebbe opportuno stampare nel libro dei verbali dell assemblea anche detto rendiconto, al fine di una maggiore trasparenza e chiarezza. SCARICA IL FAC-SIMILE DI RENDICONTO DOWNLOAD RENDICONTO ASSOCIAZIONE SPORTIVA

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