Le politiche dell Unione Europea

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1 Le politiche dell Unione Europea Forme dell Integrazione economica tra paesi Area di libero di scambio: eliminazione di tutte le barriere al commercio fra i paesi membri, ma ogni paese conserva le proprie barriere rispetto ai non membri (CECA: Comunità Europea del Carbone e dell Acciaio) Unione Doganale Unione Doganale: nessuna barriera fra i paesi membri e politica commerciale comune verso il resto del mondo (CEE: Comunità Economica Europea) 1

2 Forme dell Integrazione economica tra paesi Mercato comune: libera circolazione di lavoro e capitale fra i paesi membri. (MEC: Mercato Europeo Comune) Unione economica: oltre al mercato comune comporta l armonizzazione o l unificazione delle politiche monetarie e fiscali fra i paesi membri (UE) Struttura istituzionale UE Struttura ibrida non assomiglia né ad una struttura sovranazionale né ad un organismo internazionale Il potere è nelle mani di organi nominati dai singoli governi ed il Parlamento ha un ruolo marginale 2

3 Organi Consiglio dei ministri Commissione europea Parlamento europeo Corte di Giustizia Corte dei Conti Banca europea degli investimenti Consiglio dei ministri Consiglio dei ministri decide a maggioranza semplice, in alcuni casi a maggioranza qualificata o unanimità Funzione legislativa su iniziativa della Commissione. Funzione di controllo e nomina su altri organi 3

4 Commissione europea Commissione europea composti da 17 membri indipendenti nominati dai governi nazionali per 5 anni Funzione esecutiva attraverso regolamenti, direttive e decisioni. Funzione di proposta legislativa. Gestione dei Fondi comuni europei. Parlamento europeo Parlamento europeo eletto per 5 anni Approvazione del bilancio. Controllo sui lavori della Commissione ed eventuale sfiducia. Emissione di pareri. 4

5 Altri Organi Corte di Giustizia: 13 membri nominati per 6 anni dal Consiglio dei Ministri Funzione giurisdizionale e di soluzione delle controversie tra organi UE e tra questi ultimi e Stati Corte dei Conti: 12 membri nominati dal Consiglio dei Ministri Controllo di legittimità finanziaria Banca europea degli investimenti (BEI) Finanziamento di grandi progetti Bilancio UE: Entrate Risorse proprie tradizionali: entrate provenienti dai diritti doganali prelevati sull importazione di prodotti da paesi terzi Contributi versati dagli Stati membri in funzione della loro prosperità, espressa dal Prodotto Nazionale lordo Percentuale dell IVA riscossa dai vari Stati nazionali 5

6 Principio sussidiarietà accezione principio sussidiarietà nel trattato di Maastricht (art.3) gli Stati nazionali possono realizzare gli obiettivi della UE che interviene solo se ciò non è possibile Politiche dell UE Politica per la costituzione del mercato unico Politica della concorrenza Politica per le esternalità Politica per l equità Politica sociale Politica per la coesione economica e sociale 6

7 Politiche per la costituzione del mercato unico (1) Rimozione barriere non tariffarie esempio standard fissati dai vari paesi per la salvaguardia della salute e della sicurezza dei consumatori principio reciproco riconoscimento: quando non esistono standard europei, un prodotto approvato in un paese ha automaticamente accesso al mercato degli altri paesi comunitari. Politiche per la costituzione del mercato unico (2) Abolizione delle dogane Libera circolazione delle persone accordi di Schengen del 1990: i controlli spostati alle frontiere con gli Stati terzi Politica commerciale comune 7

8 La politica della concorrenza (1) Adeguato grado di concorrenza all interno del mercato comune una struttura che non impedisce, restringe o falsa il gioco della concorrenza. (Art. 85) condizione necessaria per aumentare potenzialmente l efficienza di ciascun paese Organo che controlla: Commissione Europea La politica della concorrenza (2) accordi di prezzo: vanno notificati alla Commissione che effettuerà delle indagini operazioni di fusione ed acquisizione appalti pubblici: l operatore pubblico deve ammettere su di un piano di parità imprese di tutti i paesi comunitari servizi di pubblica utilità: spesso gestiti da imprese in condizione di monopolio legale e spesso di proprietà pubblica 8

9 La politica della concorrenza (3) aiuti e sussidi pubblici alle imprese fenomeno che distorce la concorrenza permettendo a produttori inefficienti di stare sul mercato armonizzazione delle imposte indirette specificato l intervallo entro il quale le aliquote possono variare tassazione dei dividendi e delle società effetti su allocazione del capitale tra i vari paesi La politica per le esternalità (1) Politica per la ricerca scientifica e tecnologica Obiettivo: ridare competitività all industria dell UE Possibilità di duplicazione dell attività di ricerca tra i singoli stati regolamentazione uniforme dei brevetti 9

10 La politica per le esternalità (2) Politica per la ricerca scientifica e tecnologica fondi ad attività essenzialmente di ricerca pura cofinanziamento di progetti anche di ricerca applicata proposti congiuntamente da imprese, centri di ricerca ed università appartenenti a diversi stati membri La politica per le esternalità (3) Politica comunitaria ambientale Principio che è colui che inquina che deve sopportare i costi Introduzione di standard uniformi per migliorare la qualità dell aria, dell acqua, 10

11 La politica per l equità Politica agricola comune (PAC) obiettivo principale assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola, grazie in particolare al miglioramento del reddito di lavoro di coloro che lavorano in agricoltura La Politica Agricola Comune Poiché la PAC viene finanziata dai dazi agricoli, dai proventi delle tariffe e da una parte dell IVA siamo in presenza di una redistribuzione di risorse dai produttori dei paesi terzi e dai consumatori dell UE a favore degli agricoltori dell UE 11

12 Alcune stime su Protezione Agricoltura Stima OCSE: protezionismo agricolo costa in media 600 euro per ogni famiglia europea Costo elevato per i paesi più poveri che faticano a esportare le loro produzioni nel mondo occidentale FMI stima che i trasferimenti totali dai consumatori e contribuenti agli agricoltori dei paesi industrializzati è pari a 6 volte l aiuto offerto per lo sviluppo dei paesi in via di sviluppo IMF, How Do Industrial Country Agricultural Policies Affect Develping Countries?, World Economic Outlook, September La politica per l equità Politica sociale Politica sociale armonizzazione serie di diritti dei lavoratori per evitare il social dumping cioè il fatto che vi sia un vantaggio competitivo ottenuto attraverso la riduzione dei diritti fondamentali dei lavoratori e delle condizioni di sicurezza sul luogo del lavoro 12

13 Politica sociale Armonizzazione nel settore sicurezza e salute con l adeguamento al livello superiore degli standard Parità tra uomo e donna nella retribuzione La politica per l equità Politica per la coesione economica e sociale Obiettivo ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite 13

14 Obiettivi prioritari della politica per la coesione economica e sociale Promozione dello sviluppo delle regioni ritardatarie riconversione delle regioni afflitte da grave declino industriale lotta alla disoccupazione di lungo termine integrazione in un mondo del lavoro in continuo cambiamento promozione dello sviluppo rurale La politica regionale dell UE: Perché? Colmare le disparità economiche e sociali L'Unione europea comprende 27 Stati membri che costituiscono una comunità e un mercato interno di 493 milioni di cittadini. Fra questi Stati e le loro 268 regioni, tuttavia, si riscontrano profonde disparità economiche e sociali. Una regione su quattro ha un PIL pro capite inferiore al 75% della media dell'unione europea a Ventisette. 14

15 Perché? Analisi delle disparità presenti in Europa PIL pro capite in % EU27 media 2003 < Per fare cosa? Gli obiettivi dell azione strutturale (ciclo ) TRE obiettivi : «Convergenza», «Competitività regionale e Occupazione» «Cooperazione territoriale europea» Contribuiscono al conseguimento di questi obiettivi: Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) Fondo sociale europeo (FSE) Fondo di coesione 15

16 Per fare cosa? Gli obiettivi dell azione strutturale Obiettivi Fondi Strutturali Convergenza FESR FSE Fondi di coesione Competitività regionale e occupazione FESR FSE Cooperazione territoriale europea FESR Infrastrutture, innovazione, investimenti etc. Formazione, aiuto all occupazione etc. Tutti gli Stati membri e regioni Ambiente e infrastutture di trasporto, energia rinnovabile Stati membri con Reddito Nazionale Lordo< 90% Gli obiettivi dell azione strutturale: convergenza La ragione di fondo dell obiettivo convergenza è promuovere condizioni che favoriscano la crescita e fattori che portino a una convergenza reale per gli Stati membri e le regioni meno sviluppate 16

17 Gli obiettivi dell azione strutturale: convergenza Aree interessate gli Stati membri il cui Reddito Nazionale Lordo è inferiore al 90% della media europea; Regioni con PIL inferiore al 75% rispetto al PIL europeo (in Italia: Campania, Puglia, Calabria e Sicilia). 15 Stati membri in 17 Stati membri 84 regioni con una popolazione di 154 milioni di persone su una base di esclusione progressiva (phasing-out), altre 16 regioni con 16,4 milioni di abitanti il cui PIL supera soltanto di poco la soglia a causa dell effetto statistico dell UE allargata (in Italia: Basilicata) Fondi Risorse disponibili F.do di Coesione, FESR, FSE. 81,54% (282,8 miliardi di euro) 199,3 miliardi per le regioni Convergenza, mentre 14 miliardi sono riservati alle regioni phasing-out e 69,5 miliardi al Fondo di coesione Con quali strumenti? Fondo di coesione (1) Il Fondo di coesione assiste gli Stati membri con un reddito nazionale lordo (RNL) pro capite inferiore al 90% della media comunitaria a recuperare il proprio ritardo economico e sociale e a stabilizzare la propria economia. Sostiene azioni nell ambito dell obiettivo "Convergenza". 17

18 Con quali strumenti? Fondo di coesione (2) Gli Stati membri ammissibili al Fondo di coesione nel periodo sono: Bulgaria, Romania, Cipro, Estonia, Grecia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Slovenia. La Spagna, con un RNL pro capite inferiore alla media dell UE-15, fruisce di un regime di sostegno transitorio. Con quali strumenti? Fondo di coesione (3) Il Fondo di coesione finanzia interventi nei seguenti settori: reti transeuropee di trasporto, in particolare i progetti prioritari di interesse europeo definiti dall Unione; tutela dell ambiente. In tale campo, il Fondo di coesione può anche intervenire nel quadro di progetti correlati al settore dell energia o dei trasporti, a condizione che questi offrano chiari vantaggi sotto il profilo ambientale: efficienza energetica, utilizzo delle energie rinnovabili, sviluppo del trasporto ferroviario, sostegno all intermodalità, potenziamento dei trasporti pubblici ecc. 18

19 Gli obiettivi dell azione strutturale: Competitività regionale e occupazione Al di fuori delle regioni Convergenza, l obiettivo Competitività regionale e occupazione intende rafforzare la competitività e l attrattività delle regioni, nonché l occupazione a livello regionale. L approccio è duplice. In primo luogo, programmi di sviluppo intesi ad aiutare le regioni ad anticipare e a promuovere il cambiamento economico mediante l innovazione e la promozione della società della conoscenza, l imprenditorialità, la protezione dell ambiente e il miglioramento della loro accessibilità. In secondo luogo, creazione di posti di lavoro più numerosi e migliori mediante iniziative di adattamento della forza lavoro e di investimento nelle risorse umane. Gli obiettivi dell azione strutturale: Competitività regionale e occupazione Aree interessate: Fondi: Tutte le regioni europee non incluse nell obiettivo Convergenza e le Regioni in Phasing in (aree in fase di uscita, che erano aree depresse fino al ma che non lo sono più a partire dal 1 gennaio 2000). In Italia: la Sardegna FESR, FSE. In un UE di 27 Stati saranno ammesse a fruire di tali finanziamenti 168 regioni in totale, che rappresentano 314 milioni di abitanti. Tra di esse, 13 regioni che ospitano 19 milioni di abitanti, rappresentano le cosiddette aree di phasing-in e sono oggetto di stanziamenti finanziari speciali in virtù del loro precedente status di regioni Obiettivo 1. Sono interessate a questo obiettivo regioni site in 19 Stati membri Risorse 19,95% del totale(55 miliardi di euro) 11,4 miliardi sono destinati alle disponibili: regioni phasing-in 19

20 Con quali strumenti? FESR (1) Il FESR tende a consolidare la coesione economica e sociale dell Unione europea correggendo gli squilibri fra le regioni. Può intervenire nell ambito dei tre nuovi obiettivi della politica regionale: Convergenza Competitività regionale e Occupazione Cooperazione territoriale europea Con quali strumenti? FESR (2) Per quanto riguarda l obiettivo Competitività regionale e Occupazione, le priorità si concentrano in tre principali ambiti: innovazione ed economia basata sulla conoscenza protezione dell ambiente e prevenzione dei rischi accesso ai servizi di trasporto e telecomunicazione di interesse generale. 20

21 Con quali strumenti? FSE (1) Scopo del FSE è migliorare l occupazione e le possibilità di impiego sul territorio dell Unione europea. Il fondo interviene nell ambito degli obiettivi «Convergenza» e «Competitività regionale e Occupazione». Con quali strumenti? FSE (2) Il FSE sostiene l azione degli Stati membri nei seguenti ambiti: adattamento dei lavoratori e delle imprese: sistemi di apprendimento permanente, elaborazione e diffusione di modelli più innovativi di organizzazione del lavoro; accesso al mercato del lavoro per coloro che sono alla ricerca di un impiego, per le persone inoccupate, le donne e i migranti; inclusione sociale dei gruppi svantaggiati e lotta contro la discriminazione sul mercato del lavoro; valorizzazione del capitale umano mediante la riforma dei sistemi di istruzione e il collegamento in rete degli istituti di istruzione. 21

22 Allocazione dei FS per regione Phasing-out: regioni ammissibili ai sensi dell obiettivo convergenza se la soglia fosse rimasta al 75% del PIL a 15 e non a 25 Phasing-in: aree in uscita dal precedente status di obiettivo 1 Gli obiettivi dell azione strutturale: Cooperazione territoriale europea L obiettivo di Cooperazione territoriale europea è di rafforzare la cooperazione transfrontaliera, la cooperazione transnazionale e la cooperazione interregionale 22

23 Gli obiettivi dell azione strutturale: Cooperazione territoriale europea Aree interessate: Fondi: Tutte le Regioni Europee FESR La popolazione che vive nelle zone transfrontaliere corrisponde a 181,7 milioni (37,5% della popolazione complessiva dell UE), mentre tutte le regioni e tutti i cittadini dell UE rientrano in uno dei 13 ambiti attuali di cooperazione transnazionale Risorse 2,52% del totale (8,7 miliardi di euro) 8,7 miliardi disponibili per disponibili: questo obiettivo sono ripartiti come segue: 6,44 miliardi per l elemento transfrontaliero, 1,83 miliardi per l elemento transnazionale 445 milioni per la cooperazione interregionale. Riferimenti bibliografici Di Matteo M., Le istituzioni internazionali regionali, in Istituzioni tra mercato e Stato (a cura di Acocella), Carocci, Appunti delle lezioni. Informazioni sulle politiche regionali UE disponibili su: 23

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