PROGETTO DI CASA NEL MONDO
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- Basilio Valente
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1 PROGETTO DI CASA NEL MONDO ISTITUTO COMPRENSIVO DI ADRO SCUOLA PRIMARIA CLASSI QUINTE A.S <<INTERAGIRE IN UN GRUPPO ETEROGENEO >>
2 MAPPA COMPETENZA: INTERAGIRE IN GRUPPI ETEROGENEI PER MIGLIORARE LE RELAZIONI DIMENSIONI DI ANALISI RIFLETTERE, AUTOCONTROLLARSI E AGIRE ORIENTAMENTO AL COMPITO COMPRENDERE E CONDIVIDERE L OBIETTIVO CONTROLLARE EMOZIONI E GESTIRE CRITICITA CONOSCENZE ABILITA ASCOLTARE E COMUNICARE IDEE PRENDERE DECISIONI E PIANIFICARE ACCETTARE E RISPETTARE GLI ALTRI CORRESPONSABILITA MOTIVARE - SOSTEGNO MOTIVARSI E RISPETTO
3 AMBITO D'INTERVENTO (QUADRO VALORIALE E VALENZE FORMATIVE) Competenza chiave: interagire in gruppi eterogenei Valori di riferimento: democrazia non violenza e pace (società) Da Carta della Terra : Sostenere la società civile a livello locale, regionale e globale e promuovere la partecipazione significativa nei processi decisionali di tutti gli individui e le organizzazioni interessate ad essi. Proteggere la libertà di opinione, espressione, riunione pacifica, associazione e dissenso. Integrare nell'istruzione formale e nella formazione permanente le conoscenze, i valori e le capacità necessarie per un modo di vivere sostenibile. Fornire a tutti, soprattutto ai bambini e ai giovani, opportunità educative che li rendano in grado di contribuire attivamente allo sviluppo sostenibile Trattare ogni essere vivente con rispetto e considerazione. Promuovere una cultura della tolleranza, della non violenza e della pace. Incoraggiare e sostenere la comprensione reciproca, la solidarietà e la cooperazione tra tutti i popoli, e all'interno e tra le nazioni. Applicare strategie articolate al fine di evitare i conflitti violenti, e risolvere i conflitti ambientali e le altre dispute attraverso la collaborazione. Riconoscere che la pace è la completezza creata da relazioni armoniose con se stessi, con le altre persone, con le altre culture, con le altre forme di vita, con la Terra e con l'insieme più grande di cui tutti siamo parte.
4 COMPETENZA DA PROMUOVERE Interagire in gruppi eterogenei per migliorare le relazioni RUBRICA VALUTATIVA (viene riportata successivamente) TRAGUARDI DISCIPLINARI MATERIA CONOSCENZE ABILITA DISPOSIZIONI MENTALI LINGUA adopera un lessico adeguato all'esperienza proposta conosce e rispetta le regole della conversazione sapersi esprimere in modo chiaro e corretto saper ascoltare gli altri saper riferire esperienze personali saper individuare i punti di vista uguali e diversi dal proprio rievoca esperienze pregresse essere disposti a: Collaborare Ascoltare
5 CITT. E COSTIT. conosce la funzione della regola, della norma e della legge alla cittadinanza Conosce il concetto di democrazia MUSICA analizza e riproduce realtà sonore IMMAGINE conosce gli elementi fondamentali dei diversi linguaggi conosce ed utilizza alcune tecniche espressive saper riconoscere ed accettare l altro nella sua identità e diversità saper accettare e accogliere la diversità come risorsa saper sviluppare atteggiamenti responsabili e consapevoli saper attivare atteggiamenti di relazione positiva nei confronti degli altri utilizzando buone maniere saper manifestare i proprio punto di vista e le esigenze personali in forme corrette saper usare le risorse espressive degli strumenti e della voce saper individuare ed esprimere relazioni tra musica ed altre forme di linguaggio saper guardare con consapevolezza le situazioni presenti nell ambiente (classe) descrivendo gli elementi formali e utilizzando le regole della percezione visiva e l orientamento nello spazio saper produrre composizioni con strumenti e materiali diversi Comunicare Accettare Rispettare Prendere decisioni Controllare le emozioni Condividere Porsi in atteggiamento empatico
6 QUADRO INIZIALE Gli alunni iscritti alla classe quinta sono 65 di cui: 35 maschi e 30 femmine. Le tre classi si sono rivelate abbastanza omogenee sia dal punto di vista cognitivo sia dal punto di vista comportamentale. Gli alunni delle tre sezioni all inizio del percorso scolastico alla scuola primaria sapevano interagire positivamente, sapevano lavorare insieme superando l identità della classe di appartenenza, nei momenti strutturati e non. Nel corso degli anni, crescendo, si sono intensificati i problemi di relazione, di intolleranza, sono aumentate le situazioni conflittuali sia tra i maschi sia tra le femmine. SITUAZIONE PROBLEMA I ragazzi nel corso dei 5 anni di scuola primaria hanno manifestato difficoltà a relazionarsi in modo positivo all'interno del gruppo classe. La scelta della competenza da sviluppare è stata individuata in riferimento ai reali bisogni della classe. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DIDATTICO Insegnanti coinvolti: sei Classe 5 A Rosa Piantoni Mattia Todero
7 Classe 5B Manuela Armanelli Simona Bosio Classe 5C Sara Peli Lidia Prandelli Gli insegnanti di ogni classe condivideranno le varie fasi di lavoro, troveranno momenti di confronto, condivisione e riprogettazione del percorso interdisciplinare.
8 SCANSIONE OPERATIVA Il progetto prevede le seguenti fasi di lavoro: Situazione di partenza Intervento situazione conflittuale reale (litigi, incomprensioni, intolleranze nel contesto classe e/o gruppo classi) visione del film : Tartan di gomma GENERE: Commedia REGIA: Soeren Kragh Jacobsen SCENEGGIATURA: Soeren Kragh Jacobsen, Hans Hansen TRAMA DEL FILM TARZAN DI GOMMA: Ivan è un bambino docile e buono ma che già soffre, in modo angoscioso e remissivo, i suoi primi rapporti con la realtà: innanzitutto con il mondo della scuola, poi con la famiglia; cioè con le due componenti essenziali dell'educazione e della formazione umana, ma che spesso diventano diseducative. Esse, infatti, vorrebbero fare di Ivan un uomo secondo la caratteristica che stoltamente si presuppone alla base: la forza fisica, la muscolosità. Sfortunatamente Ivan non possiede tale requisito; e allora deve essere in qualche modo punito per questa sua deficienza. Così avviene che i compagni di scuola gli fanno ogni sorta di scherzi, a volte anche pericolosi, pur di schernirlo e tenerlo lontano da loro. Gli insegnanti o si disinteressano al suo apprendimento o, addirittura, favoriscono e partecipano al comportamento dell'intera
9 scolaresca. I suoi genitori, come ormai avviene di regola, o non hanno il tempo per preoccuparsi di lui, troppo indaffarati nel lavoro, oppure, dovendo il padre salvare la faccia, finge di essere severo, di interessarsi alla sua vita di scuola, di dargli il tipo di formazione di tutti i genitori deboli che compensi, infine, le loro deficienze: quella, appunto, che gli permetta di viaggiare in mezzo a vasi di ferro, senza il pericolo di rompersi. E così lo conduce nel bosco a far ginnastica, gli fa leggere i giornaletti sulle avventure dell'eroe della forza, Tarzan; gli compera addirittura una sveglia le cui ore vengono fatte scoccare dalla clava dello stesso Tarzan. (Cose tutte, queste, che possiamo prendere a simbolo di una specie di lavaggio di cervello compiuto dai mass-media a discapito dei bambini e degli adolescenti). Ma Ivan è un bambino sensibile che questo stato di cose porta a una specie di misantropia e di rifiuto della realtà; tuttavia egli rivela già una certa personalità: più volte si ribella al padre, fa cadere la sveglia dalla finestra e, comunque, in uno dei momenti più belli del film, chiuso dentro un baraccone del porto, sogna la rivincita sui suoi compagni, sugli insegnanti, sui genitori. Rifiutando la gente, egli mostra - com'è naturale - di voler bene agli oggetti e agli animaletti (si rifiuta perfino di schiacciare una mosca capitata nella tazza del latte). Tra le persone, gli diviene amico solo un operaio del porto che diventa spesso giocherellone insieme a lui, insegnandogli a guidare la gru e tante altre cose. Ivan è felice: e il giorno del suo compleanno lo vuole con se, unico amico, colui che gli ha fatto capire che nella vita ognuno è capace di fare qualcosa. circle - time con un insegnante facilitatore ed un
10 insegnante osservatore lettura di alcuni passaggi di situazioni conflittuali con esito positivo ed esito negativo scelta e rappresentazione di semplici situazioni conflittuali (drammatizzazioni) accadute nella realtà del vissuto quotidiano con diverse modalità di gestione (prima collettivamente e poi in sottogruppi) rielaborazione e riflessione conclusiva e ricostruzione delle varie fasi del percorso effettuato (compito autentico) VALUTAZIONE griglia soggettiva insegnanti griglia soggettiva alunni compito autentico (vedi ultimo punto del prospetto precedente)
11 RUBRICA VALUTATIVA GENERALE COMPETENZA: INTERAGIRE IN GRUPPI SOCIALMENTE ETEROGENEI DIMENSIONI PARZIALE ESSENZIALE INTERMEDIO AVANZATO Comprendere e condividere l obiettivo Ascoltare e comunicare idee Prendere decisioni e pianificare Accettare e rispettare gli altri Controllare emozioni e gestire criticità Riflettere, autocontrollarsi e agire Non è in grado di comprendere e condividere l obiettivo Si pone in ascolto con difficoltà, va richiamato all'assunzione di un atteggiamento corretto Non è in grado di pianificare il lavoro Assume un atteggiamento passivo e non ascolta le idee degli altri se diverse dalle proprie. Fatica a controllare le proprie emozioni in situazioni critiche Presenta il percorso svolto in modo parziale e incompleto, spesso in seguito all'intervento dei compagni e non è in grado di dare chiarimenti Sa comprendere e condividere l obiettivo se direttamente coinvolto Mantiene l'attenzione per un tempo limitato, talvolta gli interventi non sono pertinenti Accetta il lavoro ma non è parte attiva nella pianificazione. Partecipa se sollecitato e non sempre accetta le regole e il ruolo Si relaziona in modo corretto. Non si sforza di risolvere eventuali criticità Riesce a esporre il percorso svolto in modo piuttosto lineare e senza particolari approfondimenti Sa comprendere e condividere l obiettivo in modo adeguato Ascolta, partecipa e collabora esprimendo in modo chiaro il suo parere se interpellato Condivide con gli altri l'impianto del lavoro ma non sempre rispetta tutte le fasi Partecipa se interessato, con un ruolo gregario e accetta la mediazione di un adulto. Facilita le relazioni sociali in gruppi. E' in grado di esporre il percorso svolto in modo autonomo e completo. Sa comprendere e condividere l obiettivo con chiarezza e precisione. Interviene nelle conversazioni in modo pertinente, rispettando il turno di parola, e non stereotipato. Collabora e partecipa in modo chiaro il suo parere. Condivide con gli altri l'impianto del lavoro e le fasi operative, che poi rispetta. Partecipa apportando il proprio contributo e accetta il confronto con gli altri. Contribuisce a risolvere problemi o le difficoltà incontrate dal gruppo. Presenta il percorso svolto in modo completo e autonomo, con padronanza di linguaggio e interazione con i destinatari del prodotto. Motivare - motivarsi Non comprende il significato e il valore di ciò che si sta facendo. Comprende il significato e il valore di ciò che si sta facendo in modo essenziale. Si impegna nel compito in modo superficiale. Comprende il significato e il valore di ciò che si sta facendo. Si impegna nel compito Comprende il significato e il valore di ciò che si sta facendo con chiarezza e precisione. Si impegna e persiste nel compito con impegno e con cura
12 PROTOCOLLO DI OSSERVAZIONE INTERAGIRE IN GRUPPI SOCIALMENTE ETEROGENEI SCUOLA PRIMARIA-SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DIMENSIONE N.1 COMPRENDERE E CONDIVIDERE L OBIETTIVO LA PROPOSTA INERENTE AL LAVORO AVANZATA DAI COMPONENTI DEL GRUPPO È STATA OGGETTO DI DISCUSSIONE È STATA SUBITA DA ALCUNI OGNUNO HA MOTIVATO IL PROPRIO PUNTO DI VISTA:
13 SÌ NO SE NO QUANTI DIMENSIONE N.2 ASCOLTARE E COMUNICARE IDEE NEL CORSO DEL LAVORO SONO RIUSCITI AD ESPRIMERE LE PROPOSTE PERSONALI? SÌ NO SE NO QUANTI? HANNO RISPETTATO IL TURNO DI PAROLA? SÌ NO SE NO QUANTI?
14 DIMENSIONE N.3 PRENDERE DECISIONI E PIANIFICARE HANNO PARTECIPATO ALLA PROGRAMMAZIONE DEL LAVORO: PASSIVAMENTE DA PARTE DI ALCUNI DANDO OGNUNO UN CONTRIBUTO IMPORTANTE ALLA DEFINIZIONE DEL LAVORO DIMENSIONE N.4 ACCETTARE E RISPETTARE GLI ALTRI HANNO ASCOLTATO LE PROPOSTE ESPRESSE DAI COMPAGNI SÌ NO
15 SE SÌ, HANNO MODIFICATO LA PROPOSTA, DOPO AVER ASCOLTATO QUELLA DEI COMPAGNI HO SOLLECITATO CHI SOLITAMENTE NON INTERVIENE A ESPRIMERE IL PROPRIO PARERE SÌ NO DIMENSIONE N 5 CONTROLLARE EMOZIONI E GESTIRE CRITICITÀ DURANTE IL LAVORO DI GRUPPO DI FRONTE AD UN COMPORTAMENTO SBAGLIATO O AD UN OPINIONE DIVERSA ESPRIMONO SOFFERENZA E PRENDONO POSIZIONE CONTRO ESPONGONO LORO DUBBI CON CALMA, CERCANDO DI CAPIRE IL PENSIERO DEI COMPAGNI RIMANGONO IN SILENZIO
16 DIMENSIONE N 6 RIFLETTERE, AUTOCONTROLLARSI E AGIRE HANNO SAPUTO RIFLETTERE, AUTOCONTROLLARSI E AGIRE CORRETTAMENTE? SÌ NO NON SEMPRE DIMENSIONE N 7 MOTIVARE E MOTIVARSI DURANTE IL LAVORO DI GRUPPO HANNO SAPUTO MOTIVARSI E MANTENERE LA MOTIVAZIONE? SÌ NO NON SEMPRE
17 RUBRICA AUTOVALUTATIVA DOMANDE Ho trovato interesse nel lavoro? Ho collaborato in modo attivo con i miei compagni di gruppo? Avevo voglia di fare qualcosa insieme agli altri? Ho messo a disposizione degli altri le mie conoscenze? ho partecipato in modo attento e con interesse?
18 Ho sollecitato il gruppo gentilmente a lavorare per raggiungere lo scopo? Nella creazione delle drammatizzazioni sono stato coinvolto dal gruppo in un determinato ruolo? Una volta definito il ruolo mi sono impegnato per svolgere la mia parte? Mi sono sentito considerato e ascoltato nelle mie proposte? Sono stato in grado d'ascoltare il parere degli altri senza imporre il mio?
19 Ho rispettato i ritmi e le difficoltà degli altri? Ho collaborato alla serenità del gruppo senza creare situazioni di disturbo e di litigio? Ho aiutato il gruppo a comunicare in modo adeguato?
ORIENTAMENTO AL COMPITO COMPRENDERE E CONDIVIDERE L OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE PRENDERE DECISIONI E PIANIFICARE CON GLI ALTRI LE FASI DEL LAVORO
MAPPA COMPETENZA: INTERAGIRE IN GRUPPI ETEROGENEI DIMENSIONI DI ANALISI ORIENTAMENTO AL COMPITO COMPRENDERE CONTROLARE LE REAZIONI EMOTIVE - GESTIRE EVENTUALI CRITICITA E CONDIVIDERE L OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE
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