Occorre la mediazione dell adulto per cogliere le esigenze proprie ed altrui.
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- Italo Filippi
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1 COMPETENZA IMPARARE AD IMPARARE Sapersi relazionare anno scolastico Oh che bel castello: la trasmissione di ciò che abbiamo scoperto ai bambini piccoli Classe V Ins. Bianco Antonella Dimensioni / criteri /indicatori Dimensioni Criteri Indicatori Disponibilità ad apprendere Ascolto Motivazione Relazione Ascolta i compagni esigenze problemi Riconosce le emozioni Disponibilità a relazionarsi Disponibilità ad aiutare Consapevolezza Recupero del sapere pregresso Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Trasferire saperi e abilità pregresse Individuare risorse o mancanze Sa chiedere aiuto Riconosce il problema Sa cosa vuol vedere succedere Sa cosa deve fare Sa valutare se il suo intervento è stato efficace Sa controllare l insuccesso Richiama esperienze vissute Riconosce limiti o carenze Confronta esperienze pregresse con la nuova situazione Applica il sapere pregresso nella nuova situazione Organizzazione del contesto Piano d azione tempi spazi Tiene conto delle informazioni Organizza situazioni di gioco e di aiuto Gestisce spazi e tempi Attivazione di Intenzionalità Flessibilità Sa trovare la modalità giusta per entrare in rapporto Osserva e analizza ciò che accade Modifica il suo intervento Individua ciò che funziona e ciò che non funziona Si modifica tenendo conto delle risposte dell altro Introduce nuove Attribuisce pensieri diversi dai suoi e sospende il giudizio Comunicazione Linguaggio verbale e non verbale Adegua il linguaggio a chi ha davanti Riconosce e attiva codici comunicativ diversificati Rubrica valutativa Livelli di : Basso Occorre la mediazione dell adulto per cogliere le esigenze proprie ed altrui.
2 Necessita di guida per riconoscere i problemi, per individuare l obiettivo, per capire come agire. Ha bisogno di confrontarsi con altre procedure per comprenderle e trovare un adeguata modalità per entrare in relazione in contesti diversi, E in difficoltà ad individuare ciò che ha o non ha funzionato e a gestire l insuccesso. Manca la consapevolezza dei codici comunicativi adeguati alle diverse situazioni. Medio Sa ascoltare le esigenze dei compagni, ma occorre la mediazione dell adulto per attivare in risposta ai bisogni. Non sempre ha un adeguata consapevolezza dei propri bisogni. Occorre l intervento dell adulto per adeguare il proprio comportamento all obiettivo da raggiungere e fronteggiare l eventuale insuccesso. Accetta un punto di vista diverso da l proprio per entrare in relazione in contesti diversi, se vengono esplicitate le motivazioni. Con l aiuto di un compagno o di un adulto riesce a valutare cosa ha -o non ha- funzionato del proprio intervento. Utilizza codici comunicativi adeguati solo nei contesti conosciuti. Alto Sa ascoltare ed accogliere le esigenze dei compagni e si attiva per rispondere ai bisogni; è in grado di riconoscere i propri bisogni e di chiedere aiuto utilizzando un pensiero flessibile in considerazione delle risposte ricevute dal contesto. Ha chiaro l obiettivo da raggiungere, sa adeguare il proprio comportamento e gestire l insuccesso e il successo. Sa valutare cosa ha funzionato del suo intervento. Ha consapevolezza dei codici comunicativi e sa utilizzarli. Senso del percorso Promuovere la riflessione sugli elementi che devono essere esplicitati e che devono essere tenuti sotto controllo nel rapportarsi con persone che hanno caratteristiche differenti ad esempio legate alle conoscenze possedute. Promuovere anche il senso di responsabilità legato al fatto di essere i più grandi del grado scolastico in cui si trovano e quindi quelli che possono lasciare qualcosa ai più piccoli Situazione problema I bambini della scuola dell infanzia ci hanno chiesto se raccontiamo loro ciò che sappiamo sul castello di Lucento. Inoltre il castello di Lucento verrà acquisito dal Comune e diventerà bene comune: raccontare al pubblico, nell ambito della festa per il castello, come il territorio è cambiato a partire da un plastico del territorio che i bambini della classe avevano realizzato in terza ( a quel tempo serviva per una riflessione sulla formazione della Terra e la presenza sul nostro territorio di un fiume, quindi delle pendenze e dei dislivelli presenti vicino alla nostra scuola) Compito autentico
3 Consegnare al museo della scuola il lavoro realizzato (plastico, schede informative..) e le modalità utilizzate (domande da cui si è partiti per la ricerca ad es: com era il territorio intorno al castello 700 anni fa? Come possiamo fare per immaginarcelo?) Scansione operativa Fase 1 esplorazione del problema-condivisione di senso 1,5 ore Visita al castello di Lucento (visibile solo all esterno) 0,5 ore Riflessione sulle nostre difficoltà ad immaginarci un territorio molto diverso dall attuale 1 ora Condivisione del senso del percorso e dei compiti che saranno chiamati ad affrontare Osservazione Sollecitazione con domande Disponibilità ad apprendere Discussione Lingua Recupero del sapere pregresso Discussione Brainstorming Lingua Consapevolezza Stesura delle capacità che si immagina di dover attivare 1,5 ore A partire dalla conoscenza del fatto che Torino nasce da un accampamento romano. Domande dei bambini e racconto dell insegnante mettendo gli elementi sul plastico (ad es. Dove si trovava l accampamento romano rispetto alla nostra scuola? Cosa c era intorno all accampamento? Il castello c era già? eccetera 0,5 ora Messa a fuoco di cosa bisogna saper fare e degli elementi da tener sotto controllo Lezione frontale partecipata Recupero del sapere pregresso Discussione Lingua Consapevolezza Fase 2 sviluppo e formalizzazione degli apprendimenti allenamento 1 ora Divisi in gruppo devono cominciare a recuperare le informazioni per organizzare il racconto. Lavoro di gruppo Consapevolezza Organizzazione del contesto
4 Decidere le rispettive parti, chi fa cosa 1 ora I diversi gruppi relazionano alla classe che gli dà un rimando rispetto ai criteri che erano stati individuati rispetto alla chiarezza, l adeguamento del linguaggio, l attivazione di La relazione Lingua Comunicazione Valutazione e autovalutazione Fase di riflessione 30 minuti I gruppi rivedono i lavori alla luce della valutazione dei compagni e della propria autovalutazione Lavoro di gruppo Lingua Attivazione di Fase 3 - consolidamento degli apprendimenti, mobilitazione e uso del sapere integrazione 1 ora I gruppi relazionano ad altre classi della scuola che hanno richiesto di vedere il lavoro 1 ora Com è andata? Esperienza diretta Lingua Comunicazione Attivazione di Discussione Lingua Eventuali revisioni in vista della relazione da tenere durante la festa Attivazione di Valutazione Fase 1 Valutazione dell insegnante Alto Medio Basso Consapevolezza del traguardo Disponibilità a mettersi in relazione Disponibilità all ascolto e attivazione di (ad esempio prende appunti)
5 Nome cognome Ho capito qual è il traguardo del lavoro Poco Abbastanza Molto Sono riuscito ad aiutare il gruppo a chiarire il traguardo del lavoro Mi sono ricordato la sequenza delle informazioni Ho proposto parole adatte Ho individuato dei problemi che ci sarebbero stati con i bambini piccoli (rispondi sì o no e scrivi quali) Fase 2 Valutazione dell insegnante Nel gruppo è collaborativo Si assume dei compiti Controlla l emotività Utilizza un linguaggio adeguato Guarda gli uditori Segue una sequenza narrativa logica Sono riuscito ad aiutare il mio gruppo (facendo o raccontando ) Sono riuscito a controllare le mie emozioni.. Sono stato attento ad usare delle parole adeguato o a spiegare il significato di parole specifiche Sono riuscito a guardare il pubblico Ho riformulato delle frasi quando serviva Mi sono ricordato la sequenza di ciò che dovevo dire o fare
Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione
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