AUR - Agenzia Umbria Ricerche LO SPORT IN UMBRIA. Giovanni Barbieri. Giugno 2004

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1 AUR - Agenzia Umbria Ricerche LO SPORT IN UMBRIA di Giovanni Barbieri Giugno 2004

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3 Indice INTRODUZIONE... Pag TIPOLOGIA DELLA PARTECIPAZIONE L UMBRIA NEL CONTESTO ITALIANO LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLA PARTECIPAZIONE SPORTIVA L EVOLUZIONE DELLA PARTECIPAZIONE SPORTIVA GLI SPORT PRATICATI LE MOTIVAZIONI I GIOVANI E LO SPORT NOTE CONCLUSIVE ALLEGATI: ESTRATTO DEL QUESTIONARIO E APPARATO TABELLARE 41 Note bibliografiche... 55

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5 INTRODUZIONE Alcuni anni fa la Regione dell Umbria avvertì l esigenza di cosruire un luogo privilegiato di studio a tutto campo del fenomeno sportivo, poi denominato Osservatorio regionale del fenomeno sportivo. Tale esigenza derivò dal riconoscimento delle profonde trasformazioni sociali ed economiche vissute dall Umbria: l invecchiamento e la tendenza alla femminilizzazione della popolazione, la crescita della quota di popolazione straniera, ecc. Tali mutamenti iniziavano a ripercuotersi sulla domanda di servizi, compresa la domanda sociale di attività fisica. A tale proposito va rilevato come accanto alla domanda effettiva e palese di sport, che è quella espressa dai praticanti, dai cittadini organizzati in associazioni sportive, è possibile ravvisare anche una domanda latente di attività fisico-motoria non organizzata. Tale domanda latente, essendo legata a bisogni inespressi riguardanti le attività motorie di tipo non tradizionale, non può o non riesce a tradursi sul piano della realizzazione concreta. Partendo da tali considerazioni, l Osservatorio del fenomeno sportivo, nato dalla collaborazione fra la Regione dell Umbria e l Irres Istituto regionale di ricerche economiche e sociali (ora Agenzia Umbria Ricerche - AUR), ha dato avvio a cinque diversi moduli d indagine: 1) Il primo si è sviluppato in un analisi di sfondo, riguardante la ricognizione dei principali studi condotti in ambito locale sull argomento. 2) Il secondo è stato dedicato all elaborazione e analisi dei dati della sezione dedicata allo sport e alle attività fisiche dell indagine multiscopo Istat del ) Il terzo modulo ha affrontato un argomento per certi versi nuovo e ricco di profonde implicazioni socio-antropologiche: il rapporto fra gli anziani e lo sport. Questo modulo della ricerca, svolto nel periodo gennaio-luglio 2001, ha seguito due percorsi d indagine distinti, seppur complementari: - l uno basato su interviste con questionario a un campione di anziani formato da 266 casi; - l altro su interviste in profondità a 50 anziani praticanti attività fisica e motoria residenti nei due capoluoghi di provincia. 4) Il quarto tema su cui l Osservatorio ha ritenuto opportuno dedicare attenzione è quello dei giovani e lo sport. L intenzione era quella di esplorare un ambito di vita delle giovani 7

6 generazioni che si riteneva essere particolarmente significativo ai fini della costruzione del sé. La ricerca è stata effettuata su un campione proporzionale per quote di 982 studenti delle scuole medie superiori umbre 1. 5) Il quinto modulo, di cui si presentano i principali risultati, è dedicato all elaborazione e all analisi dei dati dell indagine multiscopo Istat del Esso, dunque, ripercorre, aggiornando i dati e proponendo ulteriori e diverse elaborazioni, quanto fatto nel corso del secondo modulo. L indagine Istat è stata effettuata intervistando un campione di famiglie italiane rappresentativo di ciascuna regione; per l esattezza, è stato costruito un campione a due stadi con stratificazione dell unità di primo stadio (comuni) 2. A livello nazionale sono stati coinvolti 798 comuni, famiglie e individui ; in Umbria è stato estratto un campione di 22 comuni, e sono stati intervistati individui appartenenti a 608 famiglie. La rilevazione ha prodotto delle stime riferite all intero territorio nazionale, alle cinque ripartizioni geografiche in cui di solito viene suddivisa l Italia (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Meridione, Isole), alle regioni geografiche, e a sei aree in cui sono stati ripartiti i comuni secondo le loro caratteristiche socio-demografiche. Gli esiti cui ha condotto questo quinto modulo di attuazione dell Osservatorio del fenomeno sportivo vengono esposti in sette capitoli. Nei primi sei l analisi è riferita agli adulti; nel settimo ai giovani. Come, infatti, riconoscono Mussino e Biagiotti (2002, 19): Quando si definisce la popolazione di riferimento bisogna tenere presente che, nello studio del sistema sportivo, è importante operare una distinzione per età: essa deve essere divisa in almeno due gruppi, all interno dei quali l analisi dovrebbe essere ulteriormente disaggregata, i giovani (dai 6 ai 15 anni) e gli adulti (dai 16 ai 74 anni); il limite superiore tende a ridurre l impatto del diverso invecchiamento delle popolazioni sui tassi di partecipazione, che come è ben noto diminuiscono al crescere dell età (...) Per quel che riguarda poi il limite di età inferiore, quello per le indagini sulla popolazione adulta, esso dovrebbe essere 16 anni e quello per l indagine tra i giovani 5/6 anni, ovvero l età dell inizio del curriculum scolastico obbligatorio. Nel primo capitolo si pone l attenzione sulla partecipazione sportiva. In particolare, viene ricostruita una tipologia di partecipazione a partire dalle indicazioni fornite dal progetto Coordinated Monitoring of Participation in Sports (COMPASS) per il monitoraggio coordinato della pratica sportiva in Europa; nel secondo vengono raffrontati i dati relativi alla regione Umbria con quelli relativi alle principali ripartizioni territoriali e alle altre regioni del 1 I rapporti di ricerca relativi ai quattro moduli sono stati pubblicati dalla Regione dell Umbria. 2 Per una più approfondita visione degli aspetti metodologici dell indagine si rimanda all appendice Strategia di campionamento e livelli di precisione dei risultati contenuta nel volume Istat. 8

7 Centro Italia; nel terzo vengono delineate le principali caratteristiche che connotano la partecipazione sportiva; nel quarto l accento è posto sull evoluzione della partecipazione e della non partecipazione dal 1995 al 2000; il quinto è dedicato agli sport praticati e ai luoghi della pratica; i temi studiati nel sesto capitolo sono i motivi della partecipazione, della non partecipazione e dell abbandono. Nel settimo ed ultimo capitolo l attenzione si sposta sul rapporto fra i giovani e lo sport. 9

8 1. TIPOLOGIA DELLA PARTECIPAZIONE Il questionario utilizzato nell indagine Istat contiene alcune domande attraverso le quali si mira ad accertare se si pratica uno o più sport e con quale frequenza, il tesseramento a associazioni, enti o società sportive, la partecipazione a competizioni, lo svolgimento di qualche attività fisica (passeggiate di almeno due chilometri, nuotate, passeggiate in bicicletta, ecc.). Nell analisi dei dati abbiamo adottato una tipologia di partecipazione utilizzata dal progetto COMPASS per il monitoraggio coordinato della pratica sportiva in Europa (Tab. 1). COMPASS, per l appunto, è una sigla che significa Monitoraggio Coordinato della Partecipazione Sportiva (Coordinated Monitoring of Participation in Sports). La tipologia proposta dal COMPASS individua tre componenti della partecipazione sportiva: a) quantitativa; b) qualitativa; c) organizzativa. La componente quantitativa della partecipazione viene misurata mediante la frequenza della partecipazione nel corso di un anno, che varia da un numero di occasioni pari a 0 ad uno maggiore o uguale a 120. La componente qualitativa si riferisce semplicemente al fatto che almeno una delle occasioni di partecipazione sia stata, o meno, competitiva. La componente organizzativa è presente soltanto se almeno una delle occasioni di partecipazione sia avvenuta, o meno, in qualità di tesserato ad una società sportiva. La combinazione fra le tre componenti dà luogo a sette tipi di partecipazione: 1) partecipazione intensa, competitiva, organizzata ; 2) partecipazione intensa ; 3) partecipazione regolare, competitiva e/o organizzata, 4) partecipazione regolare, ricreativa ; 5) partecipazione irregolare ; 5) partecipazione occasionale ; 6) non partecipazione. 10

9 Quest ultima categoria può essere ulteriormente suddivisa in: 7a) non partecipazione, ma svolgimento di altre attività fisiche (passeggiate di almeno due chilometri, nuotare, andare in bicicletta o altro); 7b) non partecipazione, nessuna attività fisica. Tab. 1 - Schema analitico di COMPASS Tipo di partecipazione Componenti della partecipazione Quantità (frequenza) Qualità (competizioni) Organizzazione (tesseramento) Intensa, competitiva, organizzata >= 120 Sì Sì Intensa >= 120 >= 120 >= 120 No No Sì No Sì No Regolare, competitiva e/o organizzata >= 60 e <120 >= 60 e <120 >= 60 e <120 Sì No Sì No Sì Sì Regolare,ricreativa >= 60 e <120 No No Irregolare >=12 e <60 >=12 e <60 >=12 e <60 >=12 e <60 Occasionale >=1 e <12 >=1 e <12 >=1 e <12 >=1 e <12 Sì No Sì No Sì Sì No No Non partecipazione Nessuna No No Sì No Sì No Sì Sì No No Come si può osservare (Fig. 1), la distribuzione dei dati relativi ai tre tipi di partecipazione appare molto equilibrata, il che significa che la popolazione umbra adulta (qui considerata ricompresa fra i 16 e i 74 anni di età) si suddivide abbastanza equamente fra i partecipanti, coloro che svolgono qualche attività fisica e i non partecipanti 3. La categoria non partecipazione, altre attività è quella che, fra le tre, prevale (37,7%, pari a individui fra i 16 e i 74 anni). Ma buona parte degli umbri adulti non svolge alcuna attività sportiva o motorio-ricreativa (34,5%, pari a individui), mentre su livelli inferiori troviamo coloro che praticano sport: fra questi prevalgono gli irregolari (11,1%), mentre le restanti categorie oscillano fra il 2% degli occasionali e il 5% di coloro che praticano intensamente. 3 L indice di dispersione D* si attesta, infatti, su valori elevati (0,85). Tale indice è un valore caratteristico che rileva la dispersione dei dati considerando l intera distribuzione. D* varia fra 0 e 1. 11

10 Fig. 1 - Tipologia di partecipazione sportiva in Umbria (16-74 anni) TIPOLOGIA DI PARTECIPAZIONE SPORTIVA PARTECIPAZIONE 27,7% NON PARTECIPAZIONE, ALTRE ATTIVITÀ 37,7% NON PARTECIPAZIONE, NESSUNA ATTIVITÀ 34,5% Intensa, competitiva, organizzata 3,5% Intensa 4,9% Regolare, competitiva e/o organizzata 3,0% Regolare ricreativa 3,2% Irregolare 11,1% Occasionale 2,0% 12

11 2. L UMBRIA NEL CONTESTO ITALIANO Se poniamo a confronto i dati relativi alla regione Umbria con quelli relativi alle principali ripartizioni territoriali (Tab. 2) si possono osservare le seguenti peculiarità: fra i tre tipi di partecipazione la non partecipazione prevale nell intero territorio nazionale e, al suo interno, nel Centro e, soprattutto, nel Sud e nelle Isole, ambiti territoriali, questi ultimi, caratterizzati da una persistente carenza di infrastrutture sportive; in Umbria, come nelle ripartizioni del Nord, prevale, invece, la pratica di altre attività fisiche; ma in Umbria la non partecipazione è superiore alla partecipazione (34,5% contro 27,7%), mentre nelle ripartizioni del Nord si verifica la dinamica opposta (30,2% e 23,1% contro 33,5% e 37,9%). Tab. 2 - Tipi di partecipazione sportiva per ripartizione territoriale (16-74 anni) Umbria Nord- Nord-Est Centro Sud Isole Italia Ovest Partecipazione 27,7 33,5 37,9 29,8 20,6 20,4 29,1 Intensa, competitiva, organizzata 3,5 3,2 4,1 3,2 1,9 2,1 3,0 Intensa 4,9 3,4 4,5 4,8 2,7 3,4 3,7 Regolare, competitiva e/o organizzata 3,0 5,0 7,4 5,5 3,1 2,9 4,8 Regolare ricreativa 3,2 4,3 4,8 3,7 2,0 2,0 3,5 Irregolare 11,1 13,7 14,1 9,8 7,9 7,0 10,9 Occasionale 2,0 3,8 3,2 2,8 2,9 2,9 3,2 Non partecipazione, altre attività 37,7 36,3 39,0 34,5 28,7 25,0 33,4 Non partecipazione, nessuna attività 34,5 30,2 23,1 35,8 50,7 54,6 37,6 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Entrando nel dettaglio va osservato come in Umbria e nel Nord Est si riscontri un livello di partecipazione intesa, sia competitiva che non, superiore a quelli delle altre ripartizioni territoriali; in Umbria, inoltre, si registra il più basso livello di partecipazione occasionale. Sembrerebbe, dunque, che gli umbri, nel momento in cui decidono di dedicarsi allo sport, privilegiano un approccio impegnato, basato sulla partecipazione a competizione e sull iscrizione a società sportive. Fra le regioni dell Italia Centrale, l Umbria è quella che presenta la minore percentuale di partecipanti; su livelli più consistenti, inferiori solo a quelli toscani, troviamo la non partecipazione, altre attività. Da notare, inoltre, che il Lazio si caratterizza come la regione centrale con il livello di non partecipazione più elevato (Tab. 3). 13

12 Tab. 3 - Tipi di partecipazione sportiva e regioni del Centro (16-74 anni) Umbria Toscana Marche Lazio Centro Partecipazione 27,7 29,3 31,6 29,9 29,8 Intensa, competitiva, organizzata 3,5 4,0 3,5 2,6 3,2 Intensa 4,9 4,2 4,4 5,3 4,8 Regolare, competitiva e/o organizzata 3,0 5,8 5,0 5,8 5,5 Regolare ricreativa 3,2 4,3 4,9 3,0 3,7 Irregolare 11,1 8,4 11,0 10,1 9,8 Occasionale 2,0 2,7 2,8 3,0 2,8 Non partecipazione, altre attività 37,7 40,6 33,9 30,0 34,5 Non partecipazione, nessuna attività 34,5 30,1 34,5 40,1 35,8 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Anche in questo caso l Umbria presenta la più alta percentuale di partecipazione intensa, competitiva e non; ma il confronto con le altre regioni del Centro fa risaltare la sua preponderanza nella partecipazione irregolare. 14

13 3. LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLA PARTECIPAZIONE SPORTIVA Quali sono gli elementi che contraddistinguono coloro che praticano attività sportiva, coloro che svolgono solo attività motorio-ricreativa e, infine, coloro che non svolgono alcun tipo di attività fisica? Per rispondere a questo interrogativo si sono incrociate le categorie sopra formate con le caratteristiche socio-anagrafiche degli intervistati; ne è risultato che: a) I maschi hanno una maggiore tendenza a praticare sport in tutte le sue forme, tranne quella regolare ricreativa, rispetto alle femmine, che, all opposto, risultano essere più interessate alle attività motorio-ricreative o più sedentarie. Nell intera popolazione il numero delle femmine è pressoché uguale a quello dei maschi (1,0 volte). Partendo da tale constatazione, si può riscontrare come la propensione delle donne alla partecipazione intensa, competitiva, organizzata, a quella regolare, competitiva e/o organizzata e, infine, a quella irregolare sia particolarmente bassa (odds di 0,3); bassa è anche la propensione alla partecipazione occasionale e a quella intensa (odds di 0,7 e 0,8); si registra, invece, una particolare attenzione delle donne alla riscoperta del corpo e delle sue potenzialità più nascoste e trascurate dall agonismo, testimoniata dall accentuata propensione alla non partecipazione, altre attività (odd di 1,6); si registra, inoltre, una loro lieve propensione alla non partecipazione (odd di 1,1) (Graf. 1). 15

14 Graf. 1 - Tipi di partecipazione sportiva e sesso (16-74 anni) (odds calcolati sul genere femminile) Non partecipazione, altre attività 1,6 Non partecipazione, nessuna attività Regolare ricreativa Intero campione 1,1 1,1 1,0 Intensa Occasionale 0,7 0,8 Irregolare Regolare, competitiva e/o organizzata Intensa, competitiva, organizzata 0,3 0,3 0,3 0 0,5 1 1,5 2 Tutto ciò sembra confermare l ipotesi di un modello maschile di sport che ne mette in risalto l aspetto fisico e competitivo e riproduce così lo stereotipo dei ruoli sessuali. È indubitabile che nel corso degli anni si è verificata una maggiore presenza femminile nello sport e che le donne svolgano anche sport che erano tradizionalmente riservati agli uomini, come il ciclismo, il calcio, il canottaggio, il tiro con la pistola e con il fucile, etc. Ma i dati rilevati dall Istat mettono in evidenza la permanenza di un modello di socializzazione allo sport che tiene lontane da tali attività le donne, generalmente indirizzate verso attività tradizionalmente considerate femminili. Per gli uomini, all opposto, lo sport costituisce forse il rito sociale più importante per l identità maschile; esso incarna caratteristiche maschili idealizzate come la competizione, l aggressività e la lealtà (Shinabargar, 1989). b) Al crescere dell età si tende a restringere lo spazio dedicato all esercizio fisico. La situazione è visualizzata dal grafico 2. Le otto figure (box plot) rappresentano la distribuzione dell età della popolazione umbra fra i 16 e i 74 anni all interno di ciascun tipo di partecipazione sportiva (dalla partecipazione intensa, competitiva, organizzata alla non partecipazione, nessuna attività). Il segmento più scuro che taglia orizzontalmente ciascun box plot rappresenta l età media della popolazione della corrispondente categoria. L altezza dei 16

15 rettangoli (box), che uniscono il primo quartile (lato basso) e il terzo (lato alto) 4, mostra la dispersione dei dati presente in ogni tipo. Le linee sopra i rettangoli, congiungono questi al valore minimo e al valore massimo della distribuzione. Se dalla categoria della partecipazione intensa, competitiva, organizzata, passando attraverso le forme di partecipazione intermedia, si arriva alle categorie della non partecipazione, altre attività e della non partecipazione, nessuna attività, si può osservare che l età media aumenta (dai 26 anni di coloro che partecipano in modo intenso e competitivo e dai 23 dei regolari competitivi ai 46 di coloro che svolgono altre attività e, infine, ai 48 di coloro che non svolgono alcuna attività). Ciò probabilmente accade a causa della mancanza di tempo, dovuta ai maggiori impegni lavorativi e familiari che si acquisiscono con l età adulta, e a causa del processo di invecchiamento che, per varie ragioni, allontana dalla pratica di sport. È anche vero, però, che agli anziani venivano offerte, in passato, minori opportunità di praticare sport rispetto a quelle che, invece, hanno oggi le giovani generazioni, e che molti di essi tendono comunque a ritenere che l attività sportiva non si addica più a loro. Graf. 2 - Tipi di partecipazione sportiva ed età (16-74 anni) Età 20 0 Intenso, competitivo Regolare, competitivo Intenso Regolare ricreativo Irregolare Occasionale Altre attività Nessuna attività 4 Riguardo a tali valori si rimanda a Marrani,

16 La variabilità fra le età medie è apprezzabile, ma ugualmente apprezzabile è la variabilità dell età all interno di ciascuna categoria. I rettangoli relativi alla partecipazione competitiva (intensa o regolare) sono, infatti, leggermente più schiacciati di quelli relativi alla partecipazione regolare ricreativa, all attività fisica e alla non partecipazione. Ciò significa che mentre la pratica competitiva e organizzata dello sport non fuoriesce di molto dalla cerchia di individui appartenenti alle fasce di età più giovani, quella regolare ricreativa, quella delle attività fisiche meno strutturate e la non pratica, all opposto, attraggono individui di tutte le età 5. c) A titoli di studio più alti (diploma superiore e laurea) corrispondono livelli di partecipazione più elevata. Va però segnalato come coloro che detengono, al massimo, la licenza elementare non possono essere considerati come totalmente disinteressati allo svolgimento di attività fisiche. Essi hanno una maggiore tendenza, rispetto agli appartenenti alle altre categorie, alla sedentarietà (50,4%), ma sono coinvolti, in maniera cospicua (42,9%), anche nelle attività motorio-ricreative meno strutturate (Tab. 4). Si può ipotizzare che la preferenza verso tale tipo di attività discenda, in questi casi, dal fatto che coloro che possiedono bassi titoli di studio appartengono quasi sicuramente alle fasce di età più anziane. Tab. 4 - Tipi di partecipazione sportiva e titolo di studio (16-74 anni) Laurea o Diploma superiore Licenza mediadiploma Licenza Totale più (4-5 anni)- superiore elementare o universitario (2-3 anni) meno Partecipazione 35,3 42,9 28,8 6,7 27,7 Intensa, competitiva, organizzata 4,9 5,0 3,7 0,9 3,5 Intensa 3,6 7,7 5,1 1,6 4,9 Regolare, competitiva e/o organizzata 2,1 5,0 3,2 0,7 3,0 Regolare ricreativa 3,7 4,4 3,6 1,3 3,2 Irregolare 17,5 16,6 12,2 1,9 11,1 Occasionale 3,5 4,1 0,9 0,4 2,0 Non partecipazione, altre attività 42,5 32,6 37,4 42,9 37,7 Non partecipazione, nessuna attività 22,2 24,5 33,8 50,4 34,5 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 5 La variabilità fra le età medie delle categorie (devianza esterna) è però superiore alla variabilità delle età individuali all interno di ciascuna categoria (devianza interna), il che significa che buona parte (quasi due decimi) della varianza della variabile età è riproducibile mettendola in relazione con la variabile tipo di partecipazione sportiva, e che, in definitiva, fra le due variabili vi è una discreta associazione. Infatti, il coefficiente η 2, che misura la forza dell associazione fra la variabile cardinale e quella categoriale, raggiunge il valore di

17 4. L EVOLUZIONE DELLA PARTECIPAZIONE SPORTIVA Se si pongono a confronto i dati del 2000 con quelli del 1995 si può notare il decremento di 2,8 punti percentuali che si è registrato nella non partecipazione, altre attività ; tale decremento è compensato da una crescita che ha coinvolto sia la partecipazione (+1,5 punti) che la non partecipazione (+1,3 punti) (Tab. 5). Tab. 5 - Tipi di partecipazione sportiva (16-74 anni) ( ) Partecipazione 26,2 27,7 Intensa, competitiva, organizzata 2,0 3,5 Intensa 4,5 4,9 Regolare, competitiva e/o organizzata 2,2 3,0 Regolare ricreativa 3,7 3,2 Irregolare 9,3 11,1 Occasionale 4,6 2,0 Non partecipazione, altre attività 40,5 37,7 Non partecipazione, nessuna attività 33,3 34,5 Totale 100,0 100,0 A crescere è stata, soprattutto la partecipazione intensa, competitiva, organizzata, ma anche quella intensa e quella regolare, competitiva e/o organizzata ; cala, all opposto, la partecipazione regolare ricreativa e la partecipazione irregolare e occasionale (Tab. 5) non si può dire quanto ciascuno di questi ultimi due tipi vari, in quanto i dati del 2000 non sono in questo caso confrontabili con quelli del 1995 a causa di una diversa classificazione delle risposte della variabile frequenza della pratica 6. Per comprendere la dinamica evolutiva della partecipazione rispetto al genere e all età, sono state calcolate le differenze fra le distribuzioni dei dati del 1995 e del In questo senso, la Tab. 4 mostra quanto sia aumentata o diminuita, in punti percentuali, la partecipazione, nelle sue varie forme, la non partecipazione, altre attività e la non partecipazione, nessuna attività, fra i maschi e fra le femmine. Si può così osservare come fra i maschi il rimarchevole calo della non partecipazione, altre attività (-9,1 punti) sia compensato sia da una crescita della partecipazione (2,6 punti) sia, soprattutto, da una crescita della non partecipazione, nessuna attività (+6,5 punti). Fra le 6 Nella rilevazione del 1995 le risposte da 6 a 11 volte e da 11 a 20 volte inserite nell indagine del 2000 sono unificate nella risposta da 6 a 20 volte. Per questo motivo, per il 1995 non è stato possibile ricostruire adeguatamente la tipologia COMPASS, che varia, rispetto al 2000, nelle categorie irregolare e occasionale. 19

18 femmine si registra una dinamica per certi versi opposta; a decrescere, questa volta, è la non partecipazione, nessuna attività; la partecipazione rimane sostanzialmente stabile, mentre aumenta la non partecipazione, altre attività. Tab. 6 - Evoluzione dal 1995 al 2000 dei tipi di partecipazione sportiva per genere (16-74 anni) Maschi Femmine Totale Partecipazione 2,6 0,3 1,5 Intensa, competitiva, organizzata 1,8 1,1 1,5 Intensa 0,7 0,1 0,4 Regolare, competitiva e/o organizzata 1,0 0,6 0,8 Regolare ricreativa -0,6-0,4-0,5 Irregolare 3,8-0,1 1,9 Occasionale -4,1-1,0-2,5 Non partecipazione, altre attività -9,1 3,5-2,8 Non partecipazione, nessuna attività 6,5-3,8 1,3 Totale 0,0 0,0 0,0 Rispetto alle classi di età colpisce anzitutto il calo che si verifica nella partecipazione fra coloro che hanno un età fra i 16 e i 20 anni (-5,7 punti); va però sottolineata la crescita che, all interno della partecipazione si registra riguardo alla partecipazione intensa, competitiva, organizzata (+7,6 punti). Un analogo calo della partecipazione coinvolge gli adulti fra i 36 e i 50 anni. Fra questi ultimi decresce anche la non partecipazione, altre attività (-2,8 punti), mentre fra i più giovani questa registra un lieve aumento (1,8 punti). Nelle altre classi di età, specie quella anni, si registra, invece, un aumento della partecipazione; ma va notato un dato interessante: solamente nelle classi di età più anziane alla crescita della partecipazione si accompagna una diminuzione della sedentarietà (-6,2 e - 1,1 punti). Nelle classi di età anni e anni la crescita della partecipazione è compensata da una forte diminuzione della non partecipazione, altre attività (-8,2 e -9,3 punti). 20

19 Tab. 7 - Evoluzione dal 1995 al 2000 dei tipi di partecipazione sportiva per classi di età (16-74) Totale Partecipazione -5,7 5,0 9,1-5,7 5,4 3,3 1,5 Intensa, competitiva, organizzata 7,6 5,5 1,5-1,0 2,0 0,9 1,5 Intensa -3,9 8,3-0,6-1,1 1,3 1,3 0,4 Regolare, competitiva e/o organizzata 2,4 0,5 2,2 0,5 0,8-0,5 0,8 Regolare ricreativa -0,9-5,2 0,7-2,4 2,2-0,4-0,5 Irregolare -6,3-0,7 5,6 3,1 1,4 2,6 1,9 Occasionale -4,6-3,4-0,3-4,8-2,2-0,6-2,5 Non partecipazione, altre attività 1,8-8,2-9,3-2,8 0,7-2,2-2,8 Non partecipazione, nessuna attività 3,9 3,2 0,2 8,5-6,2-1,1 1,3 Totale 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 21

20 5. GLI SPORT PRATICATI Una prima informazione sui partecipanti è quella relativa al numero di sport praticati. Come si può osservare (Graf. 3), quasi il 60% degli sportivi pratica un solo sport; il 28,3% ne pratica due, e il 12,3% ne pratica tre o più. Graf. 3 Numero di sport praticati (16-74 anni) 59,4 28,3 12,3 Uno Due Tre o più A praticare più di uno sport sono soprattutto i maschi; infatti il 31,8% degli sportivi maschi pratica due sport (contro il 20,6% delle femmine) e il 14,7% degli stessi pratica tre sport o più (contro il 7,2% delle femmine). È interessante notare come la maggior quota di coloro che praticano un solo sport si ritrovi fra gli sportivi più giovani; invece, coloro che praticano più di uno sport appartengono prevalentemente alle fasce di età anni, anni e anni (Graf. 4). 22

21 Graf. 4 - Numero di sport praticati per classe d età (16-74 anni) Tre o più Due Uno Valori percentuali Età Inoltre, chi partecipa in maniera competitiva (sia intensamente che regolarmente) non si impegna in maniera esclusiva e professionalizzante su un unico sport; all opposto, egli è sicuramente più multisportivo, e quindi amante dello sport in generale, di chi partecipa in maniera non competitiva (Graf. 5). Graf. 5 - Numero di sport praticati per tipi di partecipazione (16-74 anni) Tre o più Due Uno Valori percentuali Intenso, competitivo, organizzato Intenso Regolare, competitivo, e/o organizzato Regolare ricreativo Irregolare Occasionale 23

22 Ma veniamo, ora, agli sport praticati. L indagine Istat riepiloga gli sport praticati in 17 categorie. Nella tabella 8 si mostra come le discipline praticate in Umbria vengano ricollocate all interno della classificazione utilizzata dall Istat. Tab. 8 - Aggregazione Istat delle discipline sportive Aggregazione Istat Discipline comprese 1. Calcio, calcetto Calcio, calcetto 2. Sport acquatici e subacquei Nuoto, nuoto sincronizzato, acqua-gym, attività subacquee, pesca subacquea 3. Ginnastica, aerobica, fitness e cultura fisica Aerobica, attività motoria di base, body building, fitness, ginnastica, ginnastica artistica, palestra 4. Sport invernali, sport su ghiaccio e altri sport di montagna Sci alpino, sci nordico, snowboard, alpinismo, arrampicata sportiva, trekking, escursionismo 5. Sport con palla e racchetta Tennis 6. Sport ciclistici Bicicletta, ciclismo, mountain bike 7. Pallavolo Pallavolo 8. Atletica leggera, footing e jogging Atletica leggera, maratona, corsa, podismo, footing, jogging 9. Arti marziali e sport di Arti marziali, judo, karate, scherma combattimento 10. Pallacanestro Mini basket, pallacanestro 11. Danza e ballo Ballo, danza sportiva 12. Caccia Caccia 13. Pesca Pesca sportiva 14. Bocce, bowling, biliardo Bocce 15. Sport nautici Vela 16. Sport con palla Golf, rugby 17. Altro sport Enduro, motociclismo, motocross, ippica, equitazione, sport equestri, tiro con l arco, skate board, lancio del ruzzolone, passeggiare, altro sport Nel corso del lavoro si è però ritenuto opportuno effettuare qualche modifica alla classificazione Istat. In primo luogo, infatti, gli sport nautici e gli sport con palla, raggiungevano, in Umbria, percentuali poco significative; per questo motivo, li si è fatti rientrare in Altro sport. L ippica, l equitazione e gli sport equestri, compresi in Altro sport, presentavano, all opposto, percentuali significative: sono stati dunque riunificati in una nuova categoria, denominata Equitazione. La caccia e la pesca, essendo attività similari, sono state accorpate insieme. Al fine di valutare il peso delle attività sportive meno strutturate, è stata creata una nuova categoria formata dalle passeggiate (ex Altro sport ), dal footing e dal jogging (ex Atletica leggera, footing e jogging ), dal trekking e dall escursionismo (ex Sport invernali, sport su ghiaccio e altri sport di montagna ). Quasi tutte le categorie sono state poi rinominate con termini più semplici e sintetici (Tab. 9). 24

23 Rispetto alle passeggiate, al nuoto e alla bicicletta va fatta una precisazione: li ritroviamo sia fra gli sport praticati sia nelle altre attività svolte dai non partecipanti (categoria 7a della tipologia COMPASS; si veda quanto scritto nel capitolo 1). Ciò, che, a primo acchito, può sembrare contraddittorio, è dovuto al fatto che l Istat individua i partecipanti in coloro che si percepiscono come tali; in altre parole, gli intervistati che dichiarano di praticare uno o più sport definiscono in modo soggettivo l attività da loro svolta come sport. Vi è, così, chi vive il fatto di andare a passeggiare, di compiere qualche nuotata d estate o di andare in bicicletta come il praticare uno sport, e chi non lo vive come tale (cfr. Mussino-Biagiotti, 2002). Tab. 9 - Aggregazione Aur delle discipline sportive Aggregazione Aur Discipline comprese 1. Calcio Calcio, calcetto 2. Nuoto, sport acquatici e subacquei Nuoto, nuoto sincronizzato, acqua-gym, attività subacquee, pesca subacquea 3. Fitness Aerobica, attività motoria di base, body building, fitness, ginnastica, ginnastica artistica, palestra 4. Sci, alpinismo Sci alpino, sci nordico, snowboard, alpinismo, arrampicata sportiva 5. Tennis Tennis 6. Ciclismo Bicicletta, ciclismo, mountain bike 7. Pallavolo Pallavolo 8. Atletica leggera Atletica leggera, maratona, corsa, podismo 9. Arti marziali Arti marziali, judo, karate, scherma 10. Pallacanestro Mini basket, pallacanestro 11. Danza Ballo, danza sportiva 12. Caccia e pesca Caccia, pesca sportiva 13. Bocce Bocce 14. Passeggiate, jogging, Passeggiate, footing, jogging, trekking, escursionismo escursionismo 15. Equitazione Ippica, equitazione, sport equestri 16. Altro sport Vela, golf, rugby, enduro, motociclismo, motocross, tiro con l arco, tiro a segno, tiro a volo, skate board, lancio del ruzzolone, altro sport Sulla base della riclassificazione effettuata si può ricostruire la diffusione dei vari sport fra i praticanti umbri. Il totale delle percentuali non dà 100 in quanto c è la possibilità che il praticante svolga più sport. Prendendo a riferimento il grafico 6 si può osservare come vi siano due sport particolarmente diffusi: l insieme di attività che abbiamo racchiuso nel fitness, che coinvolge il 28,1% degli sportivi, e il calcio, che ne coinvolge il 25,4%. Certo è che il fitness non è un vero e proprio sport nel senso della parola: mentre gli altri sport (il calcio, il tennis, la pallacanestro, ecc.) sono prevalentemente autonomi, non stanno cioè, nella maggior parte dei casi, per qualcosa d altro, come il raggiungimento della forma fisica, il 25

24 miglioramento estetico del proprio corpo, ecc, la natura del fitness è proprio nell essere prevalentemente a servizio di questo qualcosa d altro. Seguono, molto staccati, il nuoto (17,1%), la caccia e pesca (15,4%) e il ciclismo (13,1%). Da notare il consistente apprezzamento espresso verso le attività meno strutturate (passeggiate, jogging, escursionismo), che interessano l 11,3% dei praticanti; segue, su un livello analogo, lo sci (Graf. 6). Graf. 6 Sport praticati (16-74 anni) Fitness Calcio Nuoto, sport acquatici e subacquei Caccia e pesca Ciclismo Passeggiate, jogging, escursionismo Sci, alpinismo Tennis Atletica leggera Equitazione Bocce Pallacanestro Pallavolo Danza Arti marziali Altro sport 1,2 1,1 4,7 3,8 3,4 3,3 2,8 7,4 8,2 11,3 11,2 13,1 17,1 15,4 25,4 28,1 Chiaramente, si possono rilevare profonde differenze rispetto al genere del praticante: fra gli sport a prevalente connotazione femminile troviamo il fitness, il nuoto, le passeggiate, l equitazione, la pallavolo, la danza e le arti marziali, nelle quali, si ricorda, è ricompresa la scherma; fra quelli a prevalente connotazione maschile vi sono il calcio, la caccia e pesca, il ciclismo, il tennis, l atletica leggera e le bocce (Graf. 7). 26

25 Graf. 7 - Sport praticati per genere (16-74 anni) Fitness Calcio Nuoto, sport acquatici e subacquei Caccia e pesca Ciclismo Femmine Maschi Passeggiate, jogging, escursionismo Sci, alpinismo Tennis Atletica leggera Equitazione Bocce Pallacanestro Pallavolo Danza Arti marziali Altro sport 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 Le differenze di età sono invece molto più sfumate. Prendendo in considerazione, per facilità di lettura, tre ampie fasce di età (16-25 anni; anni; anni) e, per ragioni di affidabilità, i sei sport più diffusi, possiamo notare come gli appartenenti alla fascia di età anni abbiano una maggiore propensione al fitness, al calcio e al nuoto; quelli alla fascia di età anni alla caccia e pesca; quelli alla fascia alla caccia e pesca, al ciclismo e alle passeggiate, jogging, escursionismo (Tab. 10). 27

26 Tab. 8 Sport praticati per classi di età (16-74 anni) Totale Fitness 32,3 31,6 12,9 28,1 Calcio 33,9 19,4 7,1 25,4 Nuoto, sport acquatici e subacquei 21,3 6,5 15,6 17,1 Caccia e pesca 3,5 29,3 35,3 15,4 Ciclismo 10,6 15,8 17,8 13,1 Passeggiate, jogging, escursionismo 11,1 8,5 14,6 11,3 Sci 12,1 12,5 7,4 11,2 La grande maggioranza degli sportivi (70,1%) pratica all interno di impianti, in particolare quelli a pagamento (53,5%); una percentuale significativa (27,3%) viene raggiunta da coloro che svolgono sport in spazi aperti privi di impianti; poco rilevanti, invece, le quote di coloro che praticano sport a casa o in altri luoghi (Graf. 8) Graf. 8 Luogo della pratica (16-74 anni) 27,3 16,6 0,3 2,2 53,5 Impianti sportivi con utilizzo a pagamento Impianti sportivi con utilizzo gratuito Spazi all aperto privi di impianti Casa Altro luogo 28

27 6. LE MOTIVAZIONI Fra le motivazioni che spingono maggiormente gli sportivi a praticare troviamo la passione (69,2%), il mantenersi in forma (55%) e lo svago (53%), anche in questo caso l intervistato poteva fornire più risposte; la somma delle percentuali, dunque, non dà 100. Si tratta di tre dimensioni rilevanti, che rimandano a un diverso approccio alla partecipazione sportiva, interessante di per sé (la passione) o come mezzo vuoi per migliorare la forma fisica vuoi per distrarsi da altre attività più impegnative, quali il lavoro o la scuola. Altre motivazioni rilevanti sono lo scaricare la tensione e lo stress (30%), il frequentare altre persone (21,3%) e lo stare in mezzo alla natura (17,8%) (Graf. 9). Come per gli sport praticati, anche per le motivazioni è possibile ravvisare una forte distinzione di genere. Dato che l attività sportiva preferita dalle donne è il fitness, la motivazione prevalente per cui esse partecipano non poteva che essere il mantenersi in forma. Gli uomini, invece, prediligono, in misura maggiore delle donne, la passione e lo svago (Graf. 10). Graf. 9 Motivi della partecipazione (16-74 anni) Passione, piacere Mantenermi in forma Svago Scaricare tensione, stress Frequentare altre persone 21,3 30,0 53,0 55,0 69,2 Stare in mezzo alla natura 17,8 Scopo terapeutico 9,2 Valori che trasmette 6,6 Guadagno economico Esigenze di lavoro Stare al passo con i tempi Altro 2,1 1,7 0,6 0,6 29

28 Graf. 10 Motivi della partecipazione per genere (16-74 anni) Passione, piacere Mantenermi in forma Svago Scaricare tensione, stress Femmine Maschi Frequentare altre persone Stare in mezzo alla natura Scopo terapeutico Valori che trasmette Guadagno economico Esigenze di lavoro Stare al passo con i tempi Altro Come nel caso degli sport praticati, le differenza di età sono più sfumate rispetto a quelle di genere. Esaminando le prime sei motivazioni più diffuse possiamo cogliere come gli appartenenti alle tre classi di età siano spinti alla partecipazione da differenti intenti: gli appartenenti alla classe anni principalmente dal divertimento e dalla forma fisica (passione, forma e svago); quelli alla classe dal rigenerarsi (scaricare tensione e stare in mezzo alla natura); quelli alla classe da motivi relazionali (con le altre persone o con la natura) (Tab. 11) Tab. 11 Motivi della partecipazione per classi di età (16-74 anni) anni anni anni Totale Passione, piacere 71,6 63,2 68,6 69,2 Mantenermi in forma 60,1 41,1 54,8 55,0 Svago 55,4 52,8 46,0 53,0 Scaricare tensione, stress 29,7 38,5 22,0 30,0 Frequentare altre persone 21,1 13,0 30,3 21,3 Stare in mezzo alla natura 11,4 25,8 27,9 17,8 Ma veniamo ora alla mancata partecipazione. Come si è visto, il 72,2% degli umbri fra i 16 e i 74 anni non è partecipante; parte dei non partecipanti ha comunque praticato sport in passato. Ciò offre la possibilità di porre a confronto i motivi della non partecipazione con quelli dell abbandono. La tabella successiva mostra una sostanziale similarità nelle risposte: 30

29 ai primi posti delle graduatorie troviamo, infatti, la mancanza di tempo e la mancanza d interesse (Tab. 12). Certo è che il disinteresse e la stanchezza, pigrizia (dichiarati come motivo della non partecipazione e dell abbandono rispettivamente dal 16,2% e dal 9,5% della popolazione di riferimento) destano qualche preoccupazione, in quanto denotano un atteggiamento di passività e disillusione nei confronti della pratica sportiva. Tab. 12 Motivi della mancata partecipazione e dell abbandonato (16-74 anni) Non partecipazione (16-74 anni) Abbandono (16-59 anni) 7 Mancanza di tempo 53,4 Mancanza di tempo 55,8 Mancanza d interesse 35,4 Mancanza d interesse 23,3 Età 17,4 Motivi di famiglia 14,4 Stanchezza, pigrizia 16,2 Motivi di studio 10,6 Motivi di famiglia 12,9 Motivi di salute 9,9 Motivi di salute 9,7 Stanchezza, pigrizia 9,5 Mancanza di impianti 3,6 Motivi economici 2,1 Motivi economici 2,4 Carenza di strutture 1,7 Disabilità 1,9 Non ottenevo risultati agonistici 1,5 Orari scomodi degli impianti 1,0 Difficoltà rapporti istruttore 0,5 Altro 0,5 Altro 3,3 Gli incroci dei motivi di non partecipazione e di abbandono con il genere confermano, ancora una volta, la permanenza di ruoli di genere distinti: gli uomini hanno una maggiore tendenza, rispetto alle donne a non partecipare o ad abbandonare per motivi di tempo; le donne, all opposto, per motivi di famiglia. 7 La domanda del questionario Istat che chiedeva informazioni sulla partecipazione passata era rivolta ai non partecipanti fra i 10 e i 59 anni. 31

30 7. I GIOVANI E LO SPORT Come era facile aspettarsi, un ampia quota di popolazione giovanile pratica sport (62,4%); quasi il 24%, pur non praticando sport, svolge altre attività fisico-motorie; il restante 13,8% si qualifica come non partecipante a tutti gli effetti (Fig. 2). Fra le forme di partecipazione prevale quella regolare, competitiva e/o organizzata (22,6%); seguono la partecipazione intensa, competitiva, organizzata (12,7%) e, con la stessa quota, quella irregolare. Fig. 2 Tipologia di partecipazione sportiva in Umbria (6-15 anni) TIPOLOGIA DI PARTECIPAZIONE SPORTIVA PARTECIPAZIONE 62,4% NON PARTECIPAZIONE, ALTRE ATTIVITÀ 23,8% NON PARTECIPAZIONE, NESSUNA ATTIVITÀ 13,8% Intensa, competitiva, organizzata 12,7% Intensa 4,0% Regolare, competitiva e/o organizzata 22,6% Regolare ricreativa 9,9% Irregolare 12,7% Occasionale 0,6% Rispetto ai loro coetanei italiani, i giovani umbri appaiono meno sedentari; essi sono più coinvolti, inoltre, nella partecipazione regolare ricreativa (14,2% contro 6,6%) (Tab. 13). 32

31 Tab Tipi di partecipazione sportiva; confronto Umbria/Italia (6-15 anni) Umbria Italia Partecipazione 63,6 60,0 Intensa, competitiva, organizzata 11,7 11,8 Intensa 7,5 5,7 Regolare, competitiva e/o organizzata 15,7 19,7 Regolare ricreativa 14,2 6,6 Irregolare 11,4 13,5 Occasionale 3,2 2,7 Non partecipazione, altre attività 22,7 21,0 Non partecipazione, nessuna attività 13,6 19,0 Totale 100,0 100,0 La situazione, dal 1995 al 2000, è rimasta sostanzialmente inalterata (Tab. 14) Tab Tipi di partecipazione sportiva negli anni (6-15 anni) Partecipazione 63,6 62,4 Intensa, competitiva, organizzata 11,7 12,7 Intensa 7,5 4,0 Regolare, competitiva e/o organizzata 15,7 22,6 Regolare ricreativa 14,2 9,9 Irregolare 11,4 12,7 Occasionale 3,2 0,6 Non partecipazione, altre attività 22,7 23,8 Non partecipazione, nessuna attività 13,6 13,8 Totale 100,0 100,0 Rispetto al genere si possono avanzare considerazioni interessanti: le femmine sono meno sedentarie dei maschi (8,8% contro 18,5%); esse sono più attratte dei maschi dalle attività fisiche meno strutturate (32,9% contro 15,4%) e sono, all opposto, meno coinvolte nella partecipazione (58,3% contro 66,2%) (Tab. 15) Tab Tipi di partecipazione sportiva per genere (6-15 anni) Maschi Femmine Totale Partecipazione 66,2 58,3 62,4 Intensa, competitiva, organizzata 22,1 2,6 12,7 Intensa 4,6 3,3 4,0 Regolare, competitiva e/o organizzata 22,1 23,1 22,6 Regolare ricreativa 4,3 16,0 9,9 Irregolare 12,0 13,3 12,7 Occasionale 1,1 0,0 0,6 Non partecipazione, altre attività 15,4 32,9 23,8 Non partecipazione, nessuna attività 18,5 8,8 13,8 Totale 100,0 100,0 100,0 33

32 L età media di inizio della pratica è di 6 anni e mezzo; è, del resto, fra i 6 e i 7 anni che la maggioranza dei giovani sportivi (47,2%) inizia a praticare; da segnalare il 26,1% dei giovani che ha iniziato prima dei 6 anni (Tab. 16.) Tab Tipi di partecipazione sportiva per genere (6-15 anni) Valori percentuali Fino a 5 anni 26,1 6-7 anni 47,2 8-9 anni 15,7 10 anni e più 11,0 Totale 100,0 Fra gli sport più diffusi vi sono il calcio (36,7%) e il nuoto (34,6%); seguono, molto distaccati, il fitness, la pallacanestro e la pallavolo (Graf. 11). Graf. 11 Sport praticati (6-15 anni) Calcio Nuoto, sport acquatici e subacquei 34,6 36,7 Fitness Pallacanestro 15,6 14,4 Pallavolo 12,3 Sci, alpinismo Danza Arti marziali 5,0 4,9 4,9 Equitazione Atletica leggera Tennis Altro sport 2,2 1,8 1,2 2,6 34

33 Graf. 12 Sport praticati per genere (6-15 anni) Calcio Nuoto, sport acquatici e subacquei Fitness Pallacanestro Femmine Maschi Pallavolo Sci, alpinismo Danza Arti marziali Equitazione Atletica leggera Tennis Altro sport 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 Come per gli adulti, è possibile ravvisare una sostanziale differenza di genere: il calcio, la pallacanestro e le arti marziali si connotano prevalentemente come sport maschili; il nuoto, il fitness, la pallavolo e la danza come sport femminili (Graf. 12). Fra le motivazioni che spingono a fare sport spicca la passione (80,3%); segue, notevolmente staccato, lo svago (46,3%); da notare la rilevante percentuale (20,6%) che ottengono i valori che lo sport trasmette (Graf. 13) Graf. 13 Motivi della partecipazione (6-15 anni) Passione, piacere Svago Frequentare altre persone Valori che trasmette Mantenermi in forma Scaricare tensione, stress Scopo terapeutico Stare in mezzo alla natura Altro 5,6 2,6 2,1 4,7 15,8 22,1 20,6 46,3 80,3 35

34 Graf. 14 Motivi della partecipazione per genere (6-15 anni) Passione, piacere Svago Frequentare altre persone Valori che trasmette Femmine Maschi Mantenermi in forma Scaricare tensione, stress Scopo terapeutico Stare in mezzo alla natura Altro Anche in questo caso si possono cogliere alcune differenze di genere: la passione spinge soprattutto i maschi a praticare sport, mentre lo svago e il mantenersi in forma le femmine (Graf. 14). Ma veniamo ai motivi della mancata partecipazione. La maggior parte dei giovani non partecipanti (40,9%) adduce fra i motivi della mancata pratica la mancanza di tempo; si tratta sicuramente di una risposta di comodo, dietro cui si celano altre motivazioni, come il disinteresse o la pigrizia. È molto interessante il fatto che il 34% indichi la carenza d impianti, difficoltà a raggiungerli. Solo una minima parte di adulti, come si è mostrato in precedenza, ha segnalato tale risposta, evidenziando, dunque, che non vi è una mancanza effettiva di impianti; la risposta fornita dai giovani deve essere intesa, allora, come difficoltà a raggiungere gli impianti, dovuta al fatto di non essere ancora totalmente autonomi negli spostamenti. Si tratta di ragazzi che, qualora fossero supportati adeguatamente dai familiari, si dedicherebbero, molto probabilmente, all attività sportiva. Ugualmente interessante è il 19,2% di coloro che dichiarano di non praticare perché troppo piccoli; qui è la carenza di diffusione della consapevolezza che lo sport può essere praticato a tutte le età a frenare la pratica sportiva da parte dei giovanissimi. Da tenere in considerazione anche il 6,2% di coloro che non possono praticare per motivi economici (Graf. 15). 36

35 Graf. 15 Motivi della mancata pratica (6-15 anni) Mancanza di tempo 40,9 Mancanza di impianti 34,0 Mancanza d'interesse Età 19,3 19,2 Stanchezza, pigrizia Motivi economici 6,7 6,2 Orari scomodi degli impianti Motivi di salute Motivi di famiglia 2,6 2,0 1,6 Riguardo, invece, al fenomeno dell abbandono va segnalato anzitutto come il 21% dei non praticanti fra i 10 e i 15 anni sia rappresentato da ex praticanti 8. L età media in cui si abbandona è di 12 anni; l età mediana di 13; il 33,4% ha abbandonata a 14 anni. Tab. 17 Età di abbandono (10-15 anni) Valori percentuali Percentuale cumulata 10 anni 15,3 15,3 11 anni 16,0 31,3 12 anni 15,8 47,1 13 anni 19,5 66,6 14 anni 33,4 100,0 Totale 100,0 È peculiare il fatto che fra i motivi dell abbandono spicchi quello relativo alla difficoltà dei rapporti con l istruttore o i compagni di squadra, che farebbe venir meno quella passione e quella ricerca di svago, che, come si è visto in precedenza, costituiscono gli aspetti più 8 Si rammenta che la domanda del questionario Istat che chiedeva informazioni sulla pratica passata era rivolta ai non praticanti fra i 10 e i 59 anni. 37

36 apprezzati della partecipazione. Anche le tre motivazioni che seguono raggiungono percentuali di risposta rilevanti; per ultimo troviamo la mancanza d interesse (Graf. 16). Graf. 16 Motivi dell abbandono (10-15 anni) Difficoltà rapporti istruttore o compagni di squadra 49,2 Stanchezza, pigrizia 31,3 Motivi di studio 31,1 Mancanza di tempo 31,1 Mancanza d'interesse 19,5 38

37 8. NOTE CONCLUSIVE In queste brevi note conclusive si cercherà di riepilogare in maniera sintetica i risultati più interessanti emersi dall analisi. Va segnalato, innanzitutto, l attenzione che gli umbri mostrano di avere nei confronti della non partecipazione, altre attività, categoria che prevale sia sulla partecipazione che sulla non partecipazione, nessuna attività. Fra gli sport praticati, le passeggiate, jogging, escursionismo raggiungono, del resto, una percentuale di risposta del tutto ragguardevole. Inoltre, sono soprattutto le donne, in maniera crescente dal 1995 al 2000, a preferire le attività motorie meno strutturate. In linea generale, dal 1995 al 2000 non si sono verificati grandi cambiamenti; ciò è in qualche modo dovuto al fatto che la trasformazione di comportamenti e abitudini inerenti allo sport implica un più ampio mutamento culturale e richiede, dunque, dei tempi più lunghi di un solo quinquennio. Eppure, alcune trasformazioni, seppur non radicali, si sono verificate: lo sport, ad esempio, è qualcosa che riguarda soprattutto il mondo giovanile; ma dal 1995 ad oggi l incremento della partecipazione ha riguardato soprattutto gli appartenenti alle fasce di età più anziana, che esprimono, così, fra i propri interessi la cura del corpo, del proprio aspetto e il mantenimento della forma fisica. La forma fisica rappresenta, del resto, un elemento centrale della partecipazione; ad essa rimandano, infatti, tutta una serie di attività fisiche, raccolte sotto il termine fitness, oggi tanto in auge, e che coinvolge soprattutto la componente femminile della popolazione. Maschi e femmine: due universi separati nel modo in cui ci si rapporta allo sport: i primi sono più attratti dalla partecipazione, sono multisportivi, praticano il calcio, la caccia e pesca, il ciclismo, ecc., sono motivati dalla passione; le seconde prediligono, come si è già detto, la partecipazione, altre attività o la non partecipazione, praticano un numero inferiore di sport; fra questi troviamo il fitness, il nuoto, la pallavolo, ecc., sono motivate dall interesse verso il mantenimento della forma. Infine, i giovani e lo sport: come si è visto, lo sport è giovane, ma la partecipazione giovanile potrebbe essere ancora più ampia, dato che vi sono dei freni ad essa e degli elementi che conducono al suo abbandono: il carente sostegno familiare nell accompagnare i giovani agli impianti sportivi; il persistere di una convinzione che lo sport possa essere praticato solo ad una certa età ; la carenza di armonia che a volte gli allenatori e i compagni di squadra non 39

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