AGGIORNAMENTO DEL PIANO D AZIONE DELL AGGLOMERATO DI FIRENZE

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1 AGGIORNAMENTO DEL PIANO D AZIONE DELL AGGLOMERATO DI FIRENZE (agglomerato con più di abitanti) in applicazione del D. Lgs. 194/2005 COMUNE DI FIRENZE Direzione Ambiente Servizio Tutela Ambiente P.O. Protezione Ambiente Via B. Fortini, Firenze Responsabile del Procedimento: Dott. Geol. Pietro Rubellini Responsabile P.O. Protezione Ambiente: Dott. Geol. Chiara Tanini VIE EN.RO.SE. Ingegneria S.r.l. Via Stradivari, Firenze acustica@vienrose.it Direttore Tecnico: Dott. Ing. Francesco Borchi Project Manager: Dott.ssa Raffaella Bellomini Responsabile modellistica: Dott. Ing. Andrea Guido Falchi Collaboratori: Dott. Arch. Rossella Natale 11/12/2013 Rev.1 Scala: - Formato: A4.pdf

2 INDICE 1. INTRODUZIONE INTRODUZIONE RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI AUTORITÀ COMPETENTE DESCRIZIONE DELL AGGLOMERATO INDICATORI E VALORI LIMITE Indicatori acustici utilizzati Valori limite relativi al rumore stradale (ROAD) Valori limite relativi alle altre infrastrutture (RAIL e MAJOR ROAD) Problematiche connesse con la concorsualità delle sorgenti PIANO D AZIONE DEL RUMORE STRADALE (ROAD) SINTESI DEI RISULTATI DELLA MAPPATURA ACUSTICA IL MODELLO DI SIMULAZIONE ACUSTICO Base dati per la modellazione Simulazioni acustiche Definizione dei superamenti DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI Interventi già realizzati Interventi considerati nella Mappatura Interventi su infrastrutture stradali 2010 e Interventi su edifici scolastici Mondiali di ciclismo Pedonalizzazione Piazza San Firenze Interventi di BREVE PERIODO Interventi su edifici scolastici Interventi sulla scuola Balducci Barriere sul Viadotto dell Indiano Nuova viabilità Ugnano-Mantignano Interventi Piani degli Investimenti 2013/ Interventi di LUNGO PERIODO Altri interventi Riqualificazione di giardini urbani Progetto onda verde limitazione velocità 40 km/h Supervisione della mobilità Interventi di riqualificazione urbana Mobilità elettrica Rete di piste ciclabili SINTESI DEI RISULTATI DEL PIANO D AZIONE Quantificazione del numero di esposti Quantificazione del numero di beneficiari degli interventi del Piano d Azione Intervalli di esposizione RESOCONTO DELLE CONSULTAZIONI PUBBLICHE (ART. 8) RESOCONTO DELLE MISURE ANTIRUMORE INFORMAZIONI DI CARATTERE FINANZIARIO VALUTAZIONE DELL ATTUAZIONE E DEI RISULTATI DEL PIANO 75 2

3 3. PIANI D AZIONE DI ALTRI GESTORI ACQUISIZIONE DEI DATI Piano d Azione di RFI (RAIL) Piano d Azione delle Autostrade A1 ed A11 (MAJOR ROAD) Piano d Azione della S.G.C. FI-PI-LI (MAJOR ROAD) Piano di contenimento dell Aeroporto Amerigo Vespucci (AIR) 79 3

4 1. INTRODUZIONE

5 1.1. INTRODUZIONE Con Provvedimento Dirigenziale n. 2013/DD/06982 del 30/09/2013, il Comune di Firenze ha affidato alla società VIE EN.RO.SE. Ingegneria s.r.l. il servizio per l esecuzione dell aggiornamento del Piano d Azione dell agglomerato di Firenze, ai sensi del D.Lgs. 194/2005 Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale. Secondo quanto stabilito nell articolo 1, comma 5 del D.Lgs. 194/2005, i piani d azione devono essere aggiornati ogni 5 anni. Il presente lavoro è relativo al primo step di aggiornamento del Piano d Azione strategico dell agglomerato di Firenze Di seguito vengono riepilogati le precedenti fasi di mappatura e pianificazione predisposte dall agglomerato di Firenze: Mappatura Acustica, eseguita nell anno 2008 dall Agenzia Regionale per la Prevenzione dell Ambiente della Toscana ARPAT (di seguito indicata come Mappatura 2008). Piano d Azione, eseguita nell anno 2009 dalla società VIE. EN. RO. SE. Ingegneria S.r.l. (di seguito indicata come Piano d Azione 2009). Il Piano è stato consegnato in data 22/12/2009 (Deliberazione del Consiglio Comunale n. 2010/C/00019, data di adozione: 17/05/2010, data di pubblicazione: 17/06/2010). Piano Comunale di Risanamento Acustico, eseguito nell anno 2009 dalla società VIE. EN. RO. SE. Ingegneria S.r.l. (di seguito indicata come Piano di Risanamento 2009). Il Piano è stato consegnato in data 22/12/2009 (adottato con Determinazione Dirigenziale n del 24/09/2009). Mappatura Acustica Strategica, eseguita nell anno 2012 dalla società VIE. EN. RO. SE. Ingegneria S.r.l. (di seguito indicata come Mappatura 2012) consegnata in data 14/09/2012. Il presente descrive le attività che sono state svolte per la predisposizione dell aggiornamento del Piano d Azione, relativo ai contributi della rumorosità prodotta da tutte le sorgenti acustiche infrastrutturali presenti nel territorio dell agglomerato di Firenze, ovvero: rumore stradale urbano (ROAD), prodotto dalla combinazione del contributo del traffico veicolare in transito sulle strade di pertinenza comunale e del contributo delle linee di Trasporto Pubblico Urbano su gomma, gestite da ATAF S.p.A. e dal sistema tramviario, gestito da GEST S.p.A.; rumore prodotto dall esercizio delle infrastrutture stradali principali (MAJOR ROAD) che, per quanto riguarda lo scenario di studio, sono: l autostrada A1 Milano-Napoli gestita da AUTOSTRADA PER L ITALIA S.p.A.; l autostrada A11 Firenze Mare gestita da AUTOSTRADA PER L ITALIA S.p.A.; 5

6 Strada di Grande Comunicazione FI-PI-LI. rumore prodotto dall esercizio delle infrastrutture ferroviarie (RAIL) gestite da RFI S.p.A. rumore prodotto dall attività dell Aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze(AIR) gestito da ADF S.p.A. In particolare, tutti gli elaborati facenti parte della presente consegna, sono stati compilati con riferimento a: documento Linea guida per la redazione delle relazioni descrittive allegate ai piani d azione, destinati a gestire problemi di inquinamento acustico ed i relativi effetti edito dal Ministero dell Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare; progetto HUSH Harmonization of Urban noise reduction Strategies for Homogeneous action plans, documento Linee guida per una pianificazione integrata dell inquinamento acustico in ambito urbano. Il presente lavoro è stato svolto per VIE EN.RO.SE. Ingegneria S.r.l. dal seguente gruppo di lavoro: Direttore Tecnico: Dott. Ing. Francesco Borchi, tecnico competente in acustica ambientale n.38 della Provincia di Firenze; Project manager: Dott.ssa. Raffaella Bellomini, tecnico competente in acustica ambientale n.103 della Provincia di Firenze; Responsabile della modellistica: Dott. Ing. Andrea Falchi, tecnico competente in acustica ambientale n.120 della Provincia di Firenze Collaboratore: Dott. Arch. Rossella Natale, tecnico competente in acustica ambientale della Regione Campania. L attività si compone delle seguenti fasi. FASE 1: Piano d Azione del rumore stradale (ROAD) SINTESI DEI RISULTATI DELLA MAPPATURA ACUSTICA Vengono riepilogati i risultati della fase di Mappatura Acustica, con riferimento ai valori degli indicatori acustici europei L DEN ed L NIGHT, in termini di numero stimato di abitanti e di abitazioni esposte negli intervalli definiti ai sensi D.Lgs. 194/2005. DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI E DELLE AREE QUIETE Di concerto con l amministrazione comunale, sono stati definiti gli interventi di mitigazione acustica strategici, finalizzati al miglioramento delle condizioni di propagazione acustica all interno delle aree con criticità. In particolare, sono stati valutati tutti gli interventi di contenimento del rumore messi in atto dall amministrazione negli ultimi 4 anni, con particolare riferimento a: programma triennale delle opere pubbliche 2010/2012; 6

7 programma triennale delle opere pubbliche 2013/2015; interventi previsti dal Piano d Azione 2009; interventi previsti dal Piano di Risanamento Gli interventi sono stati suddivisi, a seconda della tempistica di realizzazione concordata con l Amministrazione Comunale, in misure già realizzate alla data di stesura del presente aggiornamento del Piano d Azione, misure la cui realizzazione è prevista nel BREVE PERIODO (ovvero nel corso del prossimo biennio 2014/2015), misure la cui realizzazione è prevista nel LUNGO PERIODO. Gli interventi già realizzati e quelli di breve periodo sono stati inseriti all interno del modello di propagazione acustica, al fine di effettuare un aggiornamento delle simulazioni e una conseguente quantificazione del miglioramento apportato dall inserimento delle azioni stesse. Di contro, gli interventi di lungo periodo, sono stati descritti soltanto qualitativamente, rimandano una loro stima quantitativa ad una successiva fase di aggiornamento del Piano d Azione (prevista nel 2018). Inoltre, sono state riepilogate le aree quiete già definite nel Piano d Azione 2009, al fine di eseguire una nuova simulazione acustica. Sono stati prodotti i seguenti elaborati: IT_a_Agg00004_ActionPlan_SorgentiCritiche: tabella delle sorgenti critiche (riferimento: elaborato EL02 del Piano d'azione 2009), riportante l elenco delle strade per le quali è stata rilevata una criticità acustica, integrata con le risultanze del Piano di Risanamento 2009 (in termini di Indice di Priorità, Degrado, Efficacia e Costi) e delle misure di contenimento messe in opera o di cui è prevista la messa in opera nel breve periodo. IT_a_Agg00004_ActionPlan_RicettoriSensibili: tabella dei ricettori sensibili, scuole (riferimento: elaborato EL02 del Piano d'azione 2009), riportante l elenco dei ricettori scolastici per i quali sono stati previsti degli interventi di mitigazione acustica, integrata con le risultanze del Piano di Risanamento 2009 (in termini di Indice di Priorità, Degrado, Efficacia e Costi) e delle misure di contenimento messe in opera o di cui è prevista la messa in opera nel breve periodo. IT_a_Agg00004_ActionPlan_AreeQuiete: tabella delle aree quiete (riferimento: elaborato EL03 del Piano d'azione 2009), riportante tutte le aree quiete considerate e suddivise tra piazza, giardini, parchi e resede scolastici, integrata con i risultati delle simulazioni acustiche sia della fase 2009 che del presente aggiornamento 2013, in termini di massimo livello diurno e di massimo superamento diurno calcolato in ciascuna area. DEFINZIONE DEL MODELLO ACUSTICO Con riferimento alla base dati del Piano d Azione 2009 e della Mappatura 2012, questa fase ha previsto l aggiornamento delle simulazioni acustiche, in base al livello massimo di facciata, ripetendo i calcoli acustici 7

8 considerando gli interventi di mitigazione già realizzati e di breve periodo. I risultati delle simulazioni sono quindi stati utilizzati per l aggiornamento delle criticità acustiche presenti all interno dell agglomerato, definite come gli edifici per i quali viene ravvisato un superamento dei valori limite imposti. I risultati, determinati secondo gli indicatori L Aeq,diurno, L Aeq,notturno, finalizzati alla quantificazione del miglioramento apportato dall inserimento delle azioni, sono stati utilizzati nel presente report per ottemperare a quanto richiesto ai sensi dell'art. 1, lettera f, Allegato 5 del D.Lgs 194/2005. L analisi dei risultati ha previsto la valutazione del numero delle persone esposte a livelli acustici superiori a quelli consentiti, nonché al numero di abitazioni, di ricettori sensibili e di utilizzatori dei ricettori sensibili stessi (iscritti alle scuole e numero di posti letto con degenza notturna per ospedali, case di cura e di riposo). Inoltre, sono state aggiornate le simulazioni acustiche in corrispondenza della aree quiete. RISULTATI DEL PIANO D AZIONE I risultati complessivi dei calcoli del Piano d Azione sono presenti nelle Mappe e nel Database parte integrante della presente consegna (per i percorsi si veda l elenco degli elaborati), ed in particolare: IT_a_Agg00004_Rd_ActionPlan_Superamenti_LDIURNO/LNOTTURNO: curve isofoniche prodotte dal rumore stradale nel periodo di riferimento diurno ( ) e notturno ( ), ed individuazione degli edifici residenziali, sensibili e sensibili misti, con superamento; i risultati sopra riportati sono inoltre contenuti negli shapefile di tipologia poligonale IT_a_Agg0024_Rd_ActionPlan_NoiseAreaMap_LDIURNO/NOTTURNO; IT_a_Ag00024_Rd_ActionPlan_Edif_risultati/ asilinido/ edifici_complessi_ospedalieri/ scuole_inf/ scuole_sup/ sociosanitario/ univesrita_polo: in questi shapefile sono contenuti i risultati del calcolo in facciata ai ricettori, in termini di valori limite imposti e superamenti (ante operam e post operam, periodo diurno e periodo notturno). IT_a_Ag00024_Rd_ActionPlan_PuntiFacciata/PuntiFacciataRS: shapefile di tipologia puntiforme, riportante i risultati del calcolo in facciata in corrispondenza di tutti i punti presenti nel territorio dell agglomerato. Tali elementi sono direttamente correlabili all edificio a cui sono riferiti, tramite il campo COD_UN che identifica univocamente l edificio stesso. IT_a_Agg00004_ActionPlan_CalcoloAreeQuiete: shapefile di tipologia puntiforme, contenente i punti di griglia ed i relativi risultati di calcolo sulle aree quiete. Gli shapefile descritti e contenuti nel database, sono stati realizzati nell ottica di aggiornare e sostituire i tematismi contenuti nella base dati del Piano d Azione

9 Infine sono stati compilati i dataflow (in formato *.xls) previsti per i Piani d Azione dal documento Reporting Mechanism proposed for reporting under the Environmental Noise Directive 2002/49/CE Handbook edito dalla European Commission (Directorate General Environment). RESOCONTO DELLE CONSULTAZIONI PUBBLICHE In questo capitolo vengono definite le procedure mediante le quali l Amministrazione Comunale di Firenze prevede di ottemperare a quanto richiesto dall articolo 8 del D. Lgs. 194/2005, comma 1, 2 e 3, relativamente all informazione e alla consultazione del pubblico dei Piani d Azione. RESOCONTO DELLE MISURE ANTIRUMORE Ai sensi di quanto richiesto dall articolo 8 del D. Lgs. 194/2005, in questa parte di report vengono riepilogate le misure di mitigazione acustiche già presenti, secondo quanto dichiarato dall Amministrazione Comunale, alla data di presentazione del Piano d Azione. INFORMAZIONI DI CARATTERE FINANZIARIO Per quanto riguarda gli interventi di mitigazione acustica proposti nel presente piano e relativi agli interventi già realizzati e/o finanziati, viene definita la stima dei costi attualizzati degli interventi, secondo quanto dichiarato dall Amministrazione Comunale. VALUTAZIONE DELL ATTUAZIONE E DEI RISULTATI DEL PIANO In questo capitolo vengono descritte le tempistiche con le quali l Amministrazione Comunale di Firenze intende procedere per quanto riguarda la realizzazione degli interventi di mitigazione acustica previsti dal Piano d Azione e la valutazione dei risultati del Piano stesso. FASE 2: acquisizione dei piani d azione predisposti dagli altri gestori In questa fase sono stati reperiti i Piano d Azione prodotto da dagli enti gestori per le infrastrutture di rispettiva competenza: gli interventi previsti sono stati recepiti ed inseriti nello scenario di simulazione. 9

10 1.2. RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI Legge 26 ottobre 1995, n.447 Legge Quadro sull inquinamento acustico. D.M. 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e misurazione dell inquinamento da rumore. D.P.C.M. 14 novembre 1997, Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore (G.U. n. 280 del 1 dicembre 1997). D.P.R. 18 novembre 1998, n. 459 Regolamento recante norme di esecuzione dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario. D.M. Ambiente 29 novembre 2000 Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore. D.P.R. 30 marzo 2004, n 142 "Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447". Direttiva 2002/49/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 giugno 2002 relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale. D.Lgs. 19 agosto 2005 n. 194 Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale. Documento Linea guida per la redazione delle relazioni descrittive allegate ai piani d azione, destinati a gestire problemi di inquinamento acustico ed i relativi effetti Ministero dell Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, 30/11/2012. L.R. (Regione Toscana) 5 agosto 2011, n. 39 Modifiche alla legge regionale 1 dicembre 1998, n. 89 (Norme in materia di inquinamento acustico) e alla legge regionale 1 dicembre 1998, n. 88 (Attribuzione agli Enti locali e disciplina generale delle funzioni amministrative e dei compiti in materia di urbanistica e pianificazione territoriale, protezione della natura e dell ambiente, tutela dell ambiente dagli inquinamenti e gestione dei rifiuti, risorse idriche e difesa del suolo, energia e risorse geotermiche, opere pubbliche, viabilità e trasporti conferite alla Regione dal D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112). Norma UNI 9884 "Caratterizzazione acustica del territorio mediante la descrizione del rumore ambientale". Metodo di calcolo ufficiale francese NMPB-Routes-96; Guide du Bruit des Trasports Terretres Prevision des niveaux sonores del

11 1.3. AUTORITÀ COMPETENTE Di seguito vengono riportate le informazioni sull autorità competente, relativamente alle infrastrutture stradali oggetto del presente Piano d Azione: autorità: COMUNE DI FIRENZE Direzione Ambiente Servizio Tutela Ambiente P.O. Protezione Ambiente; responsabile: Dott.ssa Chiara Tanini; indirizzo: B. Fortini, Firenze; numero di telefono: ; chiara.tanini@comune.fi.it. 11

12 1.4. DESCRIZIONE DELL AGGLOMERATO Oggetto del presente Piano d Azione è l agglomerato di Firenze, la cui estensione territoriale coincide con il Comune di Firenze. Nella seguente tabella è riportata una sintesi delle informazioni principali relativamente all agglomerato, in conformità ai contenuti minimi del Piano d Azione riportati nell Allegato 5 del D.Lgs 194/2005 lettera a. Tabella 1 Descrizione dell agglomerato di Firenze Codice identificativo dell agglomerato (1) IT_a_Ag00004 Superficie (in km 2 ) 102 Numero di abitanti (2) Numero di edifici di tipologia residenziale e residenziale mista presenti nel territorio (3) Numero di iscritti a scuole (asili nido) (4) Numero di plessi scolastici (asili nido) presenti nel territorio (3) 78 Numero di iscritti a scuole inferiori (4) Numero di plessi scolastici inferiori presenti nel territorio (3) 172 Numero di iscritti a scuole superiori (4) Numero di plessi scolastici superiori presenti nel territorio (3) 93 Numero di iscritti a università (4) Numero di plessi universitari presenti nel territorio (3) 357 Numero di posti letto in ospedali, case di cura/riposo (4) Numero di strutture sanitarie (ospedali, case di cura/riposo) presenti nel territorio (3) Numero di posti letto in strutture socio-sanitarie, case di cura/riposo (4) Numero di strutture sanitarie (strutture socio-sanitarie) presenti nel territorio (3)

13 (1): il codice identificativo è definito nel documento Predisposizione e consegna della documentazione digitale relativa alle mappature acustiche e mappe acustiche strategiche (versione 2.0, data 18/05/2012) edito dal Ministero dell Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare. (2): il dato di popolazione, reperito nella banca dati on line del Comune di Firenze nel dominio web risulta aggiornato al censimento ISTAT (3): le strutture scolastiche e sanitarie sono state caratterizzate mediante la procedura di modellazione dell intero edificato dell agglomerato, descritta nella fase di Mappatura Acustica. (4): il numero di iscritti a ciascuna scuola ed il numero di posti letto di ciascun edificio ospedaliero presente nell agglomerato è stato reperito dalla base dati del Piano d Azione

14 1.5. INDICATORI E VALORI LIMITE Indicatori acustici utilizzati Nell attività relativa al presente aggiornamento del Piano d Azione, le simulazioni sono state eseguite utilizzando principalmente gli indicatori acustici relativi allo standard italiano. Nel Piano d Azione, tali indicatori devono essere introdotti per il confronto con i valori limite, attualmente disponibili solo per tali indicatori. In questa fase, gli indicatori acustici relativi allo standard europeo sono stati utilizzati unicamente per la sintesi dei risultati della precedente fase di Mappatura Acustica. Di seguito, vengono descritti gli standard di calcolo utilizzati: STANDARD ITALIANO, mediante gli indicatori acustici, definiti ai sensi della Legge 447/1995 e dei relativi Decreti: livello L Aeq,diurno in db(a), valutato nel periodo di riferimento diurno ( ); livello L Aeq,notturno in db(a), valutato nel periodo di riferimento notturno ( ). STANDARD EUROPEO, mediante gli indicatori acustici, definiti ai sensi della Direttiva Europea 2002/49/CE e del D.Lgs 194/2005: livello L DEN in db(a), valutato nel periodo giorno-sera-notte; livello L DAY in db(a), valutato nel periodo giorno ( ); livello L EVENING in db(a), valutato nel periodo sera ( ); livello L NIGHT in db(a), valutato nel periodo notte ( ). i paragrafi che seguono sono ripresi dal Piano d Azione Valori limite relativi al rumore stradale (ROAD) In questo paragrafo viene descritta la procedura di assegnazione a ciascun edificio residenziale e sensibile dei valori limite relativi al rumore stradale prodotto dalle infrastrutture comunali (ROAD), ovvero dalla combinazione del contributo del traffico veicolare in transito sulle strade di pertinenza comunale e del contributo delle linee di Trasporto Pubblico Urbano su gomma e su rotaia. Come definito al precedente paragrafo, attualmente i valori limite sono disponibili solo per gli indicatori nazionali. In particolare, le disposizioni da seguire per il contenimento e la prevenzione dell inquinamento del rumore derivante dal traffico stradale sono indicate dal D.P.R. 142/2004 "Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447". 14

15 Il decreto definisce l estensione di una particolare area limitrofa all infrastruttura stradale, denominata fascia di pertinenza, all esterno della quale il rumore prodotto dall infrastruttura concorre al superamento dei limiti di zona (vedasi Tabella C allegata al D.P.C.M. 14/11/1997), mentre all interno della quale i limiti di riferimento per il rumore prodotto dall infrastruttura stradale vengono stabiliti dallo stesso decreto D.P.R. 142/2004. Di seguito viene riportata la tabella dei limiti allegata al D.P.R. 142/2004 relativa alle strade esistenti e assimilabili. Tabella 2 Ampiezza delle fasce di pertinenza e limiti di immissione relativi ad infrastrutture stradali esistenti e assimilabili (ampliamenti in sede, affiancamenti e varianti). TIPO DI STRADA (secondo Codice della Strada) SOTTOTIPI A FINI ACUSTICI (secondo Norme CNR 1980 e direttive PUT) Ampiezza fascia di pertinenza acustica (m) Scuole*, ospedali, case di cura e di riposo diurno db(a) notturno db(a diurno db(a) Altri Ricettori notturno db(a A - autostrada 100 (fascia A) 150 (fascia B) B - extraurbana principale 100 (fascia A) 150 (fascia B) C - extraurbana secondaria D - urbana di scorrimento E - urbana di quartiere Ca (strade a carreggiate separate e tipo IV CNR 1980) Cb (tutte le altre strade extraurbane secondarie) Da (strade a carreggiate separate e interquartiere) Db (tutte le altre strade urbane di scorrimento) 100 (fascia A) 150 (fascia B) 100 (fascia A) 50 (fascia B) F - locale * per le scuole vale solo il limite diurno Definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati in tabella C allegata al D.P.C.M. del 14 novembre 1997 e comunque in modo conforme alla zonizzazione acustica delle aree urbane, come prevista dall articolo 6, comma 1, lettera a) della Legge n. 447 del Nella seguente tabella sono invece riportati i valori limite assoluti di immissione riferiti alle varie Classi Acustiche, definiti ai sensi del D.P.C.M. 14/11/1997 e validi all esterno delle fasce di pertinenza definiti precedentemente, o all interno delle stesse fasce relative alle strade di tipologia E od F. 15

16 Tabella 3 Indicazioni dei valori limite indicati dalla Tabella C allegata al D.P.C.M. 14/11/1997) CLASSI DI DESTINAZIONE D'USO DEL TERRITORIO TEMPI DI RIFERIMENTO DIURNO ( ) NOTTURNO ( ) Valori Limite Assoluti di Immissione - Leq In db (A) I aree particolarmente protette II aree prevalentemente residenziali III aree di tipo misto IV aree di intensa attività umana V aree prevalentemente industriali VI aree esclusivamente industriali L estensione della fascia di pertinenza dell infrastruttura ed i limiti ad essa relativi sono definiti in base alla tipologia di strada. Per quanto riguarda le infrastrutture di pertinenza comunale, le fasce di pertinenza acustica ed i limiti associati dipendono quindi dalla tipologia di strada definita secondo Codice della Strada. Nel caso specifico, nel PUT del Comune non è stata utilizzata una classificazione completamente relazionabile alle tipologie definite dal Codice della Strada, introducendo tra l altro una nuova tipologia ( Complementare ). Per risolvere questo problema è stato concordato con l Amministrazione comunale di fare riferimento all interpretazione del PUTgià proposta da ARPAT, in base alla quale (vedasi campo Classe_mod del tema Fi_archi_PUT_flussi ) la classificazione delle strade diventa congruente con quella prevista dal Codice della Strada, ovvero: 1) Scorrimento (si tratta di strade a scorrimento a carreggiate separate quali Viadotto dell Indiano, Via Marco Polo, ecc.) 2) Interquartiere ; 3) Quartiere, Interzonali, Locali, ecc. In particolare, al fine dell associazione dei limiti alle strade, le tipologie 1) e 2) sono state associate alla classe Da, Strada a carreggiate separate e interquartiere, del D.P.R. 142/2004, mentre la tipologia 3) ricade sicuramente nelle E ( Urbana di quartiere ) ed F ( Locale ) per le quali, ai fini di assegnazione dei limiti, non occorre fare ulteriori distinzioni (le tipologie di strada E ed F hanno fasce di pertinenza di uguale estensione ed uguali limiti). Per la tipologia Da vengono assegnati i limiti così come previsto direttamente nella precedente tabella, mentre per le tipologie E ed F i limiti dipendono dalla classificazione acustica del territorio (contenuta nel tematismo PCCA). Per l assegnazione dei limiti agli edifici ricettori residenziali e sensibili, questi vengono attribuiti in base alla zonizzazione acustica al di fuori delle fasce di pertinenza dell infrastruttura stradale. 16

17 All interno delle fasce di pertinenza stradali, per le strade tipo E/F gli edifici residenziali acquisiscono ancora i limiti da classificazione acustica, mentre per le strade di tipologia superiore, valgono i limiti del D.P.R. 142/ Valori limite relativi alle altre infrastrutture (RAIL e MAJOR ROAD) Per quanto riguarda l assegnazione dei valori limite relativi al rumore prodotto dalle altre infrastrutture oggetto del presente Piano d Azione, viene fatto riferimento al D.P.R. 459/1998 per quanto riguarda la sorgente ferroviaria (RAIL) ed al D.P.R. 142/2004 per quanto riguarda le MAJOR ROAD. In particolare, il rumore stradale è regolamentato secondo la procedura descritta nel precedente paragrafo, tenendo presente che le infrastrutture stradali che si configurano come MAJOR ROAD sono appartenuti alle seguenti tipologie: autostrada A1 Milano-Napoli : TIPOLOGIA A; autostrada A11 Firenze-Mare : TIPOLOGIA A; S.G.C. FI-PI-LI: TIPOLOGIA A. Analogamente al rumore stradale, il rumore prodotto dall infrastruttura ferroviaria è regolamentato dal D.P.R. 459/1998, il quale definisce anch esso l estensione della fascia di pertinenza, all esterno della quale il rumore prodotto dall infrastruttura concorre al superamento dei limiti di zona (vedasi Tabella C allegata al D.P.C.M. 14/11/1997), mentre all interno della quale i limiti di riferimento per il rumore prodotto dall infrastruttura vengono stabiliti dallo stesso decreto. Tali limiti sono riepilogati nella seguente tabella. Tabella 4 Valori limite per il rumore ferroviario TIPO DI FERROVIA Infrastrutture esistenti e di nuova realizzazione con velocità di prog. non superiore a 200 km/h Ampiezza fascia di pertinenza acustica (m) 100 (fascia A) 150 (fascia B) Scuole*, ospedali, case di cura e di riposo diurno db(a) notturno db(a diurno db(a) Altri Ricettori notturno db(a Per l assegnazione dei limiti a ciascun edificio residenziale e sensibile, la procedura seguita è quella descritta nel precedente paragrafo, utilizzando gli shapefile delle fasce di pertinenza stradali e ferroviarie fornite dai gestori delle varie infrastrutture Problematiche connesse con la concorsualità delle sorgenti Mediante le procedure definite nei precedenti paragrafi, pertanto, è stato possibile associare a ciascun edificio residenziale e sensibile dell agglomerato di Firenze i relativi valori limite riferiti a tutte le sorgenti infrastrutturali presenti sul territorio (ROAD, MAJOR ROAD, RAIL). Nella pratica, all interno degli shapefile IT_a_Ag00004_Rd_ActionPlan_Edif_risultati/ asilinido/ edifici_complessi_ospedalieri/ scuole_inf/ scuole_sup/ 17

18 sociosanitario/ universita_polo sono presenti i seguenti specifici campi, relativi ai valori limite per le diverse sorgenti considerate: Ld_str, Ln_str: valori limite per il rumore stradale ROAD, nel periodo di riferimento diurno e notturno; Ld_rail, Ln_rail: valori limite per il rumore ferroviario RAIL, nel periodo di riferimento diurno e notturno; Ld_mroad, Ln_road: valori limite per il rumore stradale MAJOR ROAD, nel periodo di riferimento diurno e notturno; Classe: classe acustica di riferimento secondo il P.C.C.A. del Comune di Firenze. Una volta definiti i limiti, sono stati selezionati tutti i ricettori per i quali si verifica una concorsualità delle sorgenti, ovvero quelli che ricadono in zone di sovrapposizione di fasce di pertinenza relative a diverse infrastrutture. Per tali edifici, come stabilito dal D.M. Ambiente , il limite di riferimento sarà il valore massimo tra quelli associati alle diverse infrastrutture coinvolte ed ognuna di queste parteciperà al suo superamento. Dal momento che nel suddetto decreto non viene specificata una metodologia per determinare il contributo massimo consentito a ciascuna infrastruttura, nel presente Piano d Azione viene utilizzato un metodo alternativo recentemente proposto in letteratura (riportato come procedura applicativa proposta nell azione 16 Progetto HUSH) ed utilizzato dalla scrivente società per la redazione del il Piano di Azione 2009 ed in altri analoghi contesti. Tale metodo è basato su assunzioni cautelative che riducono il limite associato ad ogni infrastruttura, ed il contributo massimo consentito ( livello soglia ) a ciascuna infrastruttura è definito dalla seguente procedura: l1 = 10 L1/10 dove L1 è il limite, in db, per l infrastruttura 1 l2 = 10 L2/10 dove L2 è il limite, in db, per l infrastruttura 2 l3 = 10 L3/10 dove L3 è il limite, in db, per l infrastruttura 3 lmax = max (l1, l2, l3) L1 mod = 10 log ( (lmax * l1) / (l1+l2+l3) ) dove L1 mod è il nuovo limite,in db, per l infrastruttura 1 L2 mod = 10 log ( (lmax * l2) / (l1+l2+l3) ) dove L2 mod è il nuovo limite,in db, per l infrastruttura 2 L3 mod = 10 log ( (lmax * l3) / (l1+l2+l3) ) dove L3 mod è il nuovo limite,in db, per l infrastruttura 3 I risultati della procedura descritta sono infine stati inseriti all interno degli shapefile IT_a_Ag00004_Rd_ActionPlan_Edif_risultati/ asilinido/ edifici_complessi_ospedalieri/ scuole_inf/ scuole_sup/ sociosanitario/ universita _polo mediante i seguenti campi: Ld_str_mod, Ln_str_mod: valori limite per il rumore stradale ROAD, nel periodo di riferimento diurno e notturno, modificati mediante la procedura. 18

19 I limiti ridotti permettono, in via cautelativa, di produrre un Piano d Azione senza conoscere i contributi specifici delle altre sorgenti concorsuali. In tal senso tali limiti sono utilizzabili anche in assenza della fase di concertazione, spesso disattesa, tra gli Enti gestori prevista dal D.M. Ambiente 29/11/

20 2. PIANO D AZIONE DEL RUMORE STRADALE (ROAD) 20

21 2.1. SINTESI DEI RISULTATI DELLA MAPPATURA ACUSTICA Nel presente capitolo viene riportata la sintesi dei risultati della Mappatura 2012 del rumore stradale prodotto dalle strade di pertinenza comunale (ROAD, ovvero combinazione dei contributi dovuti al traffico veicolare, alle linee ATAF e alla linea della tramvia). Tali risultati sono forniti secondo quanto richiesto ai sensi dell'art. 1, lettera c, Allegato 4 e dell'art. 2, comma 5, 6 e 7, Allegato 6 del D.Lgs 194/2005, e sono stati ricavati da una elaborazione dei risultati delle simulazioni. In particolare vengono riportate: la stima del numero di abitanti esposti ai seguenti intervalli dell indicatore L DEN: L DEN < 55 db(a); 55 db(a) L DEN < 60 db(a); 60 db(a) L DEN < 65 db(a); 64 db(a) L DEN < 70 db(a); 70 db(a) L DEN < 75 db(a); L DEN 75 db(a). la stima del numero di abitanti esposti ai seguenti intervalli dell indicatore L NIGHT: L NIGHT < 50 db(a); 50 db(a) L NIGHT < 55 db(a); 55 db(a) L NIGHT < 60 db(a); 60 db(a) L NIGHT < 65 db(a); 65 db(a) L NIGHT < 70 db(a); L NIGHT 70 db(a). Per entrambe le elaborazioni, le percentuali sono espresse rispetto al numero di abitanti attribuito agli edifici ricadenti nell area di calcolo definita corrispondenti all intera estensione del territorio del Comune di Firenze. La popolazione residente complessivamente nel territorio comunale ed attribuita agli edifici di tipologia residenziale è pari a abitanti (dato: CENSIMENTO ISTAT 2001). Nelle figure che seguono si riportano i grafici che individuano la percentuale di popolazione esposta al rumore stradale considerando gli indicatori europei L DEN ed L NIGHT. 21

22 Figura 1 Istogramma della percentuale di popolazione esposta al rumore STRADALE (LDEN) Figura 2 Istogramma della percentuale di popolazione esposta al rumore STRADALE (LNIGHT) Nelle tabelle che seguono si riporta in forma di tabella il numero e la relativa percentuale di abitanti e di edifici di tipologia residenziale esposti al rumore stradale per gli indicatori L DEN e L NIGHT. 22

23 Tabella 5 Numero e percentuale di abitanti esposti al rumore STRADALE (LDEN) RUMORE STRADALE Popolazione (abitanti) Numero di abitanti Percentuale (%) < , , , , ,4 > ,5 TOTALE ,0 Tabella 6 Numero e percentuale di abitanti esposti al rumore STRADALE (LNIGHT) RUMORE STRADALE Popolazione (abitanti) Numero di abitanti Percentuale (%) < , , , , ,1 > ,1 TOTALE ,0 Sulla base dei risultati riportati nei precedenti capitoli è possibile trarre le seguenti conclusioni relativamente alle percentuali di popolazione esposta al rumore stradale e considerando gli indicatori previsti dalla Direttiva Europea (L DEN, L NIGHT). Periodo giorno-sera-notte, L DEN: circa il 15% ( persone) della popolazione residente negli edifici esposti al rumore stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 55 db(a); circa il 48% ( persone) della popolazione residente negli edifici esposti al rumore stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore compreso tra 55 e 65 db(a); circa il 37% ( persone) della popolazione residente negli edifici esposti al rumore stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore compreso tra 65 e 75 db(a); gli esposti a livelli acustici superiori ai 75 db(a) di L DEN risultano essere circa l 1% (1.625 persone). Periodo notte, L NIGHT: circa il 37% ( persone) della popolazione residente negli edifici esposti al rumore stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 50 db(a); circa il 48% ( persone) della popolazione residente negli edifici esposti al rumore stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore compreso tra 50 e 60 db(a); 23

24 circa il 15% ( persone) della popolazione residente negli edifici esposti al rumore stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore compreso tra 60 e 70 db(a); gli esposti a livelli acustici superiori ai 70 db(a) di L NIGHT risultano in percentuale trascurabile, ovvero circa lo 0,1% (303 persone). 24

25 2.2. IL MODELLO DI SIMULAZIONE ACUSTICO Base dati per la modellazione L aggiornamento del Piano d Azione dell agglomerato di Firenze è stato effettuato utilizzando il modello di simulazione acustica già impiegato per le precedenti fasi. In particolare, i dati di input modellistico sono stati reperiti a partire dal database territoriale creato per la Mappatura 2007, e successivamente integrato per il Piano d Azione 2009, il Piano di Risanamento 2009 e la Mappatura Per le fasi di costruzione del modello acustico, e per tutte le scelte e le metodologie modellistiche utilizzate nel calcolo della propagazione del rumore viene quindi fatto esplicito riferimento a quanto contenuto negli elaborati specifici dei lavori sopracitati, ed in particolare: alla base dati della modellazione (modello digitale del terreno, modellazione degli edifici, grafo delle strade di pertinenza comunale, delle linee di TPL, della linea tramviaria, delle strade major road); ai dati dei flussi di traffico e di velocità utilizzati come input per il modello acustico stradale. In particolare, le simulazioni acustiche sono state effettuate utilizzando i dati di traffico relativi all anno 2006 per le zone che non ha subito variazioni e al 2012 per le zone soggette a modifiche sostanziali della viabilità e descritte nel report di mappatura (ovvero, area ZTL, aree strade interquartiere, area urbana di Brozzi-Quaracchi). alle impostazioni acustiche e di calcolo per il modello; alle procedure di calibrazione e di validazione del modello acustico sulla base di rilevazioni fonometriche specifiche. Il dato di popolazione è invece riferito alle sezioni di censimento ed ai dati anagrafici relativi al censimento ISTAT 2011, e sovrascrive il precedente dato del censimento 2001 utilizzato per il Piano d Azione 2009 e la Mappatura Per quanto riguarda invece l accuratezza del modello di calcolo impiegato, questa dipende da diversi fattori legati all accuratezza dei dati di input ed all accuratezza connessa con il modello di propagazione utilizzato (NMPB) e con il modello di emissione da questo richiamato. Inoltre, con riferimento specifico ai contenuti del Piano d Azione 2009, sono state individuate le seguenti Aree Quiete: verde scolastico (definito come Area verde annessa ad uno o più edifici scolastici ); giardini (definiti come Aree verdi inferiore a mq con arredi oppure compresa tra 300 mq e mq anche se priva di arredo ); parchi (definiti come Aree verdi di estensione superiore a mq ); 25

26 percorsi di collegamento fra parchi e aree verdi; piazze Simulazioni acustiche Nella precedente fase di Mappatura Acustica, con gli adempimenti definiti ai sensi della Direttiva Europea 2002/49/CE (recepita in Italia dal D. Lgs 194/2005) relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale, le simulazioni acustiche sono state svolte mediante il calcolo dei livelli in facciata ai ricettori ad una quota pari a 4.00 m sul piano di campagna (ai sensi del punto a, comma 2, articolo 1 dell Allegato 1 del D. Lgs 194/2005). Inoltre, sono stati utilizzati gli indicatori acustici previsti in conformità alla Direttiva Europea 2002/49/CE (in termini di L DEN, L DAY, L EVE, L NIGHT). Il calcolo dei livelli sonori sulla facciata di ciascun edificio di tipologia residenziale, residenziale mista o sensibile è stato effettuato mediante una corona di punti-ricettori posti ad 1 m di distanza da ciascuna facciata di ciascun edificio e ad un altezza dal suolo pari a 4 m. Nella tabella associata è presente un campo (denominato NAME ) che contiene valori di chiave primaria in comune tra i punti-ricettore ed i relativi edifici. Al fine di predisporre il Piano d Azione sono state quindi eseguite le seguenti simulazioni: CALCOLO DEI VALORI ACUSTICI IN FACCIATA: i livelli sonori sono stati valutati come livelli massimi sulla facciata più esposta di ciascun edificio di tipologia residenziale, residenziale mista o sensibile, escludendo gli edifici non residenziali come le attività commerciali e/o produttive, i luoghi di culto, gli impianti sportivi ed i fabbricati quali baracche, tettoie, garage, ecc. CALCOLO DELLE MAPPE ACUSTICHE: è stata definita una griglia di punti con passo di 10 m, posizionata ad un altezza di 4 m dal suolo all interno di un area di calcolo relativa all intera estensione dell agglomerato di Firenze. CALCOLO SULLE AREE QUIETE: le stesse simulazioni del precedente punto sono state riferite ad una griglia di punti relativa alle sole aree quiete, con un altezza di calcolo pari a 1.80 m sulla quota del terreno. Il piano è stato predisposto utilizzando lo standard di calcolo nazionale ed i seguenti indicatori acustici, definiti ai sensi della Legge 447/1995 e dei relativi Decreti: L Aeq,diurno ( ); L Aeq,notturno ( ). Di conseguenza, è stato necessario provvedere ad un aggiornamento delle simulazioni acustiche, effettuate utilizzando lo standard di calcolo nazionale invece dello standard europeo della Mappatura Questo porta una sostanziale differenza sui risultati di calcolo, non solo in termini di diverso utilizzo degli indicatori acustici di 26

27 riferimento ma anche per il contributo delle riflessioni di facciata: queste devono infatti essere previste per il calcolo mediante lo standard nazionale ed al contrario escluse per il calcolo mediante lo standard europeo. Inoltre, nello scenario di simulazione sono stati inseriti gli interventi di mitigazione del rumore già realizzati e di breve periodo, che saranno descritti nel prossimo paragrafo del presente. I risultati delle simulazioni sono riportati nei seguenti elaborati, parte integrante del presente Piano d Azione: VALORI ACUSTICI IN FACCIATA: i risultati sono contenuti negli shapefile del database IT_a_Ag00004_Rd_ActionPlan_Edif_risultati/ asilinido/ edifici_complessi_ospedalieri/ scuole_inf/ scuole_sup/ sociosanitario/ universita_polo. MAPPE ACUSTICHE: i risultati sono contenuti negli shapefile del database IT_a_Agg0024_Rd_ActionPlan_NoiseAreaMap_LDIURNO/LNOTTURNO. Inoltre, la rappresentazione delle curve isofoniche e dei ricettori aventi superamento è riportata negli elaborati grafici IT_a_Agg00004_Rd_ActionPlan_Superamenti_LDIURNO/LNOTTURNO. AREE QUIETE: i risultati tabellari della simulazione sono riportati nell elaborato IT_a_Agg00004_ActionPlan_AreeQuiete_Giardini / Parchi / Piazze / Scuole, compilato con riferimento all elaborato EL03 del Piano d Azione 2009) Definizione dei superamenti I risultati delle simulazioni sono quindi stati utilizzati per l identificazione delle criticità acustiche presenti all interno dell agglomerato di Firenze. Queste sono identificate come gli edifici per i quali viene ravvisato un superamento dei valori limite imposti ai sensi della vigente legislazione in materia di acustica ambientale. Nella pratica, i livelli acustici di facciata ottenuti mediante il calcolo sono stati confrontati con i valori limite modificati, relativi al rumore stradale di pertinenza comunale, e ricavati per mezzo della procedura descritta nel paragrafo del presente Report. Tali risultati sono riportati all interno del database del Piano d Azione (in particolare, negli shapefile poligonali rappresentativi di tutti gli edifici dell agglomerato di Firenze sui quali è stato effettuata la simulazione, ovvero IT_a_Ag00004_Rd_ActionPlan_Edif_risultati/ asilinido/ edifici_complessi_ospedalieri/ scuole_inf/ scuole_sup/ sociosanitario/ universita_polo), introducendo i seguenti campi: Ld_stradale, Ln_stradale: massimo livello acustico simulato in facciata di ciascun ricettore prodotto dal rumore delle strade di pertinenza comunale, nel periodo di riferimento diurno e notturno; Ld_ataf, Ln_ataf: massimo livello acustico simulato in facciata di ciascun ricettore prodotto dal rumore del traffico dei mezzi TPL su gomma, nel periodo di riferimento diurno e notturno; 27

28 Ld_gest, Ln_gest: massimo livello acustico simulato in facciata di ciascun ricettore prodotto dal rumore del traffico dei mezzi TPL su rotaia, nel periodo di riferimento diurno e notturno; Liv_d, Liv_n: massimo livello acustico simulato in facciata di ciascun ricettore prodotto dal rumore stradale complessivodi pertinenza comunale (ROAD), nel periodo di riferimento diurno e notturno; Sup_D, Sup_N: entità del superamento del livello calcolato rispetto al limite modificato, nel periodo di riferimento diurno e notturno. Per quanto riguarda invece il metodo di calcolo di mappa acustica, i risultati sono riportati negli shapefile del database IT_a_Agg0004_Rd_ActionPlan_NoiseAreaMap_LDIURNO/LNOTTURNO, che contengono le curve isofoniche del rumore STRADALE (ROAD) nei due periodi di riferimento. Inoltre, nel database del Piano d Azione, sono contenuti anche gli shapefile di tipologia puntiforme, riportante i risultati del calcolo in facciata in corrispondenza di tutti i punti presenti nel territorio dell Agglomerato. Tali punti (shapefile IT_a_Ag00024_Rd_ActionPlan_PuntiFacciata/PuntiFacciataRS relativi, rispettivamente, ai ricettori residenziali ed a quelli sensibili) sono direttamente correlabili all edificio a cui sono riferiti, tramite il campo COD_UN che identifica univocamente l edificio stesso. Infine, nello shapefile di tipologia puntiforme IT_a_Agg00004_ActionPlan_CalcoloAreeQuiete, sono contenuti i punti di griglia ed i relativi risultati di calcolo sulle aree quiete. 28

29 2.3. DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI In questo capitolo, vengono elencati e descritti gli interventi di riduzione del rumore che vengono previsti nel presente aggiornamento del Piano d Azione. Di concerto con l Amministrazione Comunale, sono stati definiti gli interventi di mitigazione acustica strategici, finalizzati al miglioramento delle condizioni di propagazione acustica all interno delle aree con criticità. In particolare, sono stati valutati tutti gli interventi di contenimento del rumore messi in atto dall amministrazione negli ultimi 4 anni, ovvero successivamente alla stesura del Piano d Azione Viene fatto particolare riferimento a: programma triennale delle opere pubbliche 2010/2012, reperito presso l Amministrazione Comunale; programma triennale delle opere pubbliche 2013/2015, reperito nella banca dati on line del Comune di Firenze nel dominio web interventi previsti dal Piano d Azione 2009; interventi previsti dal Piano di Risanamento In particolare, sono stati considerati gli interventi di dettaglio previsti nel Piano di Risanamento 2009 piuttosto che quelli più generici contenuti nel Piano d Azione In particolare, nel Piano di Risanamento 2009, a partire dall intero insieme dei ricettori sensibili e delle sorgenti critiche definito nel Piano d Azione 2009, sono state effettuate alcune scelte metodologiche per la selezione delle infrastrutture stradali e degli edifici sensibili sui quali procedere con la proposta delle ipotesi di mitigazione acustica. EDIFICI SENSIBILI Fra tutti i ricettori sensibili presenti sul territorio comunale (scuole di ogni ordine e grado, ospedali, case di cura e di riposo, altre strutture sanitarie), su cui sono stati calcolati i livelli di immissione, per selezionare quelli per cui valutare la possibilità di realizzare interventi di risanamento, sulla base degli indirizzi forniti dall Amministrazione, sono stati utilizzati i seguenti criteri: 1) selezione, fra tutti, delle sole strutture pubbliche (i cui interventi sono di competenza comunale), per un totale di 183 strutture (36 scuole materne e dell infanzia, 121 scuole elementari e 26 scuole medie inferiori); 2) fra le strutture pubbliche, individuazione delle strutture che presentano criticità acustica, per un totale di 132 strutture (21 scuole materne e dell infanzia, 90 scuole elementari e 21 scuole medie inferiori). SORGENTI CRITICHE Per la scelta delle sorgenti critiche su cui valutare la possibilità di realizzare interventi di risanamento sono stati utilizzati i seguenti criteri: 29

30 1) Si sono selezionate, partendo dalla graduatoria di Ic, le prime 5 infrastrutture presenti in graduatoria per ognuno degli 8 ambiti di intervento prioritario individuati dal Piano d Azione (con il vincolo che rientrassero nelle prime 100 posizioni) e le prime 10, poi ridotte a 9 per l esclusione di un caso, al di fuori degli ambiti. 2) A queste si sono aggiunte anche tutte le sorgenti critiche che interessassero uno dei ricettori sensibili considerati, per un totale di 64 situazioni di intervento prioritario. Con questo criterio si può verificare che, all interno della graduatoria, le prime 50 situazioni di criticità vengono tutte considerate. Inoltre, sono stati reperiti presso l Amministrazione Comunale ulteriori attività strategiche relative alla pianificazione urbanistica, alla mobilità, al traffico, attività volte ad informare il pubblico ecc., non direttamente programmate con finalità primaria di risanamento acustico ma tali comunque da comportare un potenziale effetto di riduzione dell emissione rumorosa delle sorgenti stradali relative alle infrastrutture di pertinenza comunale. Gli interventi sono stati suddivisi a seconda della tempistica di realizzazione concordata con l Amministrazione Comunale. A questo proposito sono state definite le seguenti categorie: misure già realizzate alla data di stesura del presente aggiornamento del Piano d Azione; misure la cui realizzazione è prevista nel BREVE PERIODO, ovvero nel corso del prossimo biennio 2014/2015; misure la cui realizzazione è prevista nel LUNGO PERIODO. Gli interventi già realizzati e quelli di breve periodo sono stati inseriti all interno del modello di propagazione acustica, al fine di effettuare un aggiornamento delle simulazioni e una conseguente quantificazione del miglioramento apportato dall inserimento delle azioni stesse. Di contro, gli interventi di lungo periodo, sono stati descritti soltanto qualitativamente, rimandano una loro stima quantitativa ad una successiva fase di aggiornamento del Piano d Azione (prevista nel 2018). Per quanto riguarda gli interventi inseriti nello scenario di simulazione, al fine di valutarne l efficacia mediante i calcoli acustici effettuati con il modello di propagazione del rumore, sono state utilizzate le seguenti caratterizzazione modellistiche: BARRIERE ANTIRUMORE: sono stati inseriti gli elementi schermanti relativi alle barriere, prendendo in considerazione sia il dimensionamento geometrico (altezza sul piano stradale e lunghezza) che le caratteristiche acustiche, desunti dal Piano di Risanamento 2009 o dai progetti reperiti presso l Amministrazione Comunale. RIASFALTATURE: questa tipologia di intervento è stata tradotta modellisticamente con una riduzione dell emissione acustica dei tratti di infrastruttura stradale interessati dall intervento di stesa di un asfalto nuovo. Sulla base di dati di letteratura, supportati da recenti misure di pass-by effettuate in scenari urbani di 30

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