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- Mariano Papi
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1 Soluzioni Progettuali Scheda: SP04 Rev: 28/09/ Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A PADIGLIONE con Lanterna Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Il fabbricato presenta una copertura di tipo a padiglione con lanterna centrale e manto in laterizio avente pendenza inferiore al 50%. Sulla sua superficie del tetto principale risulta presente un camino. Lungo le facciate, poste a quote inferiori, si trovano una tettoia e una terrazza a tasca. La distanza libera di caduta, misurata tra la linea di gronda e il piano di campagna, varia in funzione della presenza dei diversi elementi architettonici. Per una corretta messa in sicurezza della copertura e un adeguata progettazione del sistema anticaduta, occorre tener conto della minima distanza di caduta libera rispetto ai lati del fabbricato e al dislivello tra i tetti. In questo caso Distanza minima di caduta : Sud Ovest Nord Est N.B. 1. I lavori ad altezza inferiore a 2.00 m. di altezza non sono considerati lavori in quota. 2. Le distanze sono espresse in metri
2 ANALISI Caratteristiche strutturali e morfologiche della copertura: Consistenza strutturale Pendenze Aggravanti copertura PORTANTE copertura PARZIALMENTE PORTANTE copertura NON PORTANTE P 50% FORTEMENTE INCLINATE 15%<P< 50% INCLINATE 0%<P< 15% ORIZZONTALI sub orizzontali- Manti sdrucciolevoli Dislivelli non protetti tra falde Dotazioni: PRESENTE NON PRESENTE Impianti meccanici Elementi fissi Manutenzioni ascensore Camini montacarichi Sfiati impianto termico Antenne impianto di condizionamento Pannelli solari impianto di climatizzazione Pannelli fotovoltaici impianto di ventilazione altro impianto di depurazione impianto di sollevamento acque PRESENTE OCCASIONALE OPERATIVA impianto di refrigerazione impianto di spegnimento altro NON PRESENTE FREQUENTE: ISPETTIVA Contesto: ISOLATO CONTIGUO ALTO CONTIGUO BASSO INTERNO Pagina 2/2
3 Esiti delle analisi: Caratteristiche della copertura: L intera copertura presenta una capacità portante idonea al transito. Il manto di copertura in laterizio coppi ed embrici è caratterizzato da buona resistenza allo scivolamento e sufficiente ancoraggio al solaio. La morfologia delle falde presenta inclinazione media (compresa tra 15% e 50%). La pendenza può determinare rischi di rotolamento dell operatore, in caso di inciampo o, nel caso di basse temperature con formazione di ghiaccio, rischi di scivolamento. Distanza minima di caduta in corrispondenza delle facciate è H. 2,00 m,verso la terrazza a tasca, e H. 3,50 m verso la tettoia. La copertura presenta una porzione centrale sopraelevata avente altezza libera di caduta di 1,80 m Esigenze manutentive prevedibili: In copertura è prevista l installazione di un antenna di ricezione del segnale radio-televisivo Le esigenze manutentive prevedibili saranno del tipo occasionale e ispettive,derivanti da possibili esigenze di risanamento del manto, di pulizia della canna fumaria e delle gronde, e di controllo dei sistemi di ricezione video. Le tipologie di manutenzione ipotizzate sono indirizzate al monitoraggio del comportamento nel tempo delle componenti edilizie impiegate, alla verifica dello stato di ostruzione dei condotti di scarico dei fumi da combustione a eventuali interventi sui sistemi di ricezione. Contesto: La copertura in oggetto, costituita da una doppia falda a padiglione, è del tipo isolato, prospiciente frontalmente la pubblica via e lateralmente pertinenza interna di proprietà. Il contesto non è condizione di rischio aggiuntivo per lavori svolti in copertura; Le Attività manutentive in copertura potrebbero causare rischi di schiacciamento per caduta di oggetti dall alto, lungo l area sottostante i bordi della copertura principale e del tetto della lanterna. Pagina 3/3
4 LEGENDA Area con prescrizioni soggetta a rischio particolare Area non Praticabile AREE Area Raggiungibile in trattenuta Misurata sulla falda SOLUZIONE PROGETTUALE 1. I punti di ancoraggio utilizzati come transito in copertura sono posti ad una distanza inferiore ai 2.00 metri l uno dall altro (1.50 m preferibile) 2. I punti di ancoraggio utilizzati come ausiliari per trattenuta in copertura sono posti ad una distanza tale da consentire la raggiungibilità di tutta la superficie della copertura ( gli archi di cerchio ne evidenziano la raggiungibilità) Vedi criteri progettuali, scheda CR ,00 Criticità per i dispositivi di ancoraggio negli angoli La distanza di riferimento per il corretto posizionamento dell ancoraggio è 2,6 m dall angolo, misurato sulla falda; le altre misure sono conseguenti e dipendono dalla pendenza della falda. Il disegno è puramente indicativo. Vedi criteri progettuali, scheda CR004. Area Calpestabile in trattenuta Misurata sulla falda BORDI Bordo Protetto(parapetto) Bordo soggetto a Trattenuta Bordo soggetto ad Arresto Caduta Bordo raggiungibile dal basso Distanza libera di caduta (calcolata nel punto + basso) 4,50 DISPOSITIVI Linea orizzontale UNI 795 classe C Ancoraggio con funzione di percorso. Uso di doppio cordino L. max 2,00 m R2.60 R ,00 2,30 COPERTURA NON OGGETTO DI PROGETTAZIONE Linea orizzontale UNI 795 classe D 12,00 4,00 Linea verticale/inclinata UNI Rigida ,85 Linea verticale/inclinata UNI Flessibile Ancoraggio UNI 517 Tipo A Ancoraggio UNI 795 classe A1 Tipo B classe A2 Palo UNI 795 classe A1 PUNTO DI ACCESSO Ae esterno Av interno con apertuta verticale Ai interno con apertura orizzontale o inclinata Percorso di Accesso est. Scalini di transito R2.00 2,18 1,85 2,30 1,85 Av dim 0,75x1,50 2,18 R2.00 Nelle linee di displuvio di coperture in laterizio si predilige la messa in opera di 2 ancoraggi UNI 517 tipo A o UNI 795 classe A2 sottotegola rispettivamente orientati nella direzione delle falde Pagina 4/4
5 Scelte progettuali di protezione e motivazioni: MOTIVAZIONI - DOTAZIONI ANTICADUTA PROCEDURE -DPI Accesso. Il punto di accesso alla copertura è localizzato in finestra presente su una parete della lanterna centrale. In prossimità della stessa è installato il sistema di ancoraggio principale costituito da linea vita flessibile, UNI EN 795 cl.c., fissata sul perimetro del blocco emergente. Accanto all accesso, una scala a gradini consente di approdare al tetto della lanterna e, attraverso un gancio di risalita, all ancoraggio centrale rappresentato da un palo rotante UNI EN 795 cl. A2. Sistema di protezione. Copertura principale: Si prevede l uso di un sistema retrattile associato a un doppio cordino di 2,00 mt per la verifica delle condizioni di trattenuta lungo i lati del fabbricato con ridotte dimensioni della distanza libera di caduta (H2= 4,50 m sul fronte d ingresso e H3= 2,00 m lungo il fronte laterale con terrazza a tasca). La scelta del sistema di trattenuta rispetto all arresto caduta consente, in questo caso, di evitare i rischi di sicuro impatto dell operatore sulla superficie della tettoia e della terrazza a tasca, posti a quote inferiori Copertura lanterna: In questo caso, vista l altezza del tetto rispetto alla copertura principale(h=1,80 m), e considerati i rischi di possibile rotolamento oltre i bordi della copertura principale, per garantire le condizione di lavoro in trattenuta si prevede l uso del solo cordino fisso, con lunghezza max 2,00 m, agganciato direttamente all ancoraggio centrale. Aree particolari. Durante le manutenzioni, lungo le aree sottostante i bordi delle copertura, possono innescarsi rischi di schiacciamento per caduta di oggetti dall alto. Per tale motivo risulta consigliabile delimitarle e ostruirle al passaggio, durante l esecuzione dei lavori. Piano di evacuazione. Sono quelle prospicienti altezze inferiori a 4.5 m, quelle angolari per possibile insorgenza dell effetto pendolo e quelle ad uso pubblico sottostanti le falde oggetto di manutenzione nelle quali potrebbero verificarsi rischi di schiacciamento per caduta di oggetti dall alto. In quest ultimo caso risulta consigliabile delimitare e ostruire tale area durante tutta la durata delle manutenzioni.. Materiale Informativo tratto da: Pagina 5/5
6 DPC previsti Parapetto fisso con fascia parapiede Parapetto fisso con fascia parapiede del tipo reclinabile sulla falda Parapetto provvisorio Reti di sicurezza Dotazioni di arresto caduta Linee Ancoraggi Linea orizzontale flessibile (UNI EN 795 Cl. C) Linea orizzontale rigida (UNI EN 795 Cl. D) Linea verticale o inclinata rigida (UNI EN 353-1) Linea verticale o inclinata flessibile (UNI EN 353-2) Dpi Imbracatura (UNI EN 361) Assorbitori di Energia (UNI EN 355 ) Dispositivo anticaduta Retrattile (UNI EN 360) Dispositivo anticaduta di tipo guidato (UNI EN 353-2) Ancoraggio su superfici verticali,orizzontali ed inclinate (UNI EN 795 cl. A1) Ancoraggio su tetti inclinati (UNI EN 795 cl. A2) Gancio da tetto inclinato, uni-direzionale (UNI EN 517 tipo A) Gancio da tetto inclinato, bi-direzionale (UNI EN 517 tipo B) Cordini L max. m. (UNI EN 354) Doppio Cordino L max m. (UNI EN 354) Connettori (moschettoni) (UNI EN 363) Procedure - prescrizioni Non è previsto l uso del sistema anticaduta in condizioni meteorologiche che mettano in pericolo la sicurezza dei lavoratori. Durante le operazioni di manutenzione in copertura, considerata la possibilità di caduta dall alto di oggetti è necessario delimitare e segnalare l area sottostante durante tutta la durata delle lavorazioni L operatore prima di accedere alla copertura dovrà indossare l imbracatura, dotarsi di doppio cordino di lunghezza massima pari a 2,00m. e dispositivo anticaduta retrattile di tipo guidato UNI 360. Dal punto di accesso localizzato in corrispondenza della lanterna, l operatore, per poter operare sulla superficie della copertura principale, dovrà agganciarsi alla linea vita flessibile installata sul perimetro del torrino. Rimanendo agganciato al palo centrale, potrà muoversi liberamente per tutta la superficie delle falde ponendo attenzione ad applicare le prescrizioni per le aree a rischio specifico Nelle aree a rischio specifico, evidenziate dalla campitura grigia, l operatore rimanendo assicurato al sistema di protezione principale mediante il dispositivo retrattile, dovrà provvedere all ancoraggio supplementare del cordino (lunghezza max 2,00 m) ai punti di trattenuta previsti in prossimità dei bordi della copertura rimanendo comunque collegato anche al dispositivo anticaduta principale. Per lo sbarco sul tetto della lanterna, è previsto l uso di una scala fissa a gradini (UNI EN 131.1) posta in prossimità della finestra di accesso. L operatore per raggiungere la copertura superiore dovrà assicurarsi, mediante il doppio cordino, al montante della scala e, attraverso successive sposto alla sommità delle falde. Pagina 6/6
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