SERVIZIO INFORMATIVO ECONOMICO SOCIALE DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE PERIODICO INFORMATIVO SUL MERCATO DEL LAVORO IN PROVINCIA DI CREMONA

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1 SERVIZIO INFORMATIVO ECONOMICO SOCIALE Settore Economia, Istruzione Formazione Professionale e Lavoro PERIODICO INFORMATIVO SUL MERCATO DEL LAVORO IN PROVINCIA DI CREMONA Fanno parte del Servizio Informativo Economico Sociale: - Camera di Commercio - Comune - Comune di Crema - Comune di Casalmaggiore - Associazione Industriali della provincia - Associazione Piccole e Medie Industrie della provincia di (A.P.I.) - Associazione Artigiani della provincia - Confederazione Nazionale dell'artigianato (C.N.A.) - CGIL - CISL - UIL Laddove vi sia la necessità di una analisi circoscritta territorialmente del mercato del lavoro, come nel caso di questo periodico, solitamente i dati di partenza provengono dalla Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro (RCFL) dell'istat. Essa costituisce la principale fonte statistica sul mercato del lavoro italiano che consente di osservare l'evoluzione dei principali indicatori in modo disaggregato anche a livello provinciale. L'indagine ISTAT sulle forze di lavoro, permette, nel caso specifico, di analizzare - sulla base dei dati disponibili sulla popolazione in età lavorati- va, sulle forze lavoro (costituite sia da occupati sia da disoccupati) e sulle non forze lavoro- i tassi di attività, di occupazione e di disoccupazione a livello locale. Bisogna tenere presente comunque, che, data l'esiguità del campione, i dati provinciali sono comunicati ufficialmente dall'istat solo annualmente (quelli relativi al sono stati comunicate il 21 marzo 27), come media di quattro indagini trimestrali successive; pertanto devono essere interpretati con una certa cautela. Forze di lavoro La popolazione, forze di lavoro e partecipazione (offerta effettiva di lavoro) = occupati + persone in cerca di occupazione Variaz % Variaz % ,6 1, ,1 3,3 Totale forze di lavoro ,5 2, Totale popolazione 15 anni ed oltre ,1,6 Occupati In cerca di occupazione Tabella 1 -. Forze di lavoro per condizione (variazione percentuali / e /) La popolazione di 15 anni ed oltre residente nella provincia, tra il ed il, è passata da 299. a 31. unità (+,6%), continuando, sia pure in leggera decelerazione, un processo di crescita già delineatosi nel corso dell'anno precedente (Tabella 1). Anche in, nel confronto tra i due anni, emerge che la popolazione di 15 anni ed oltre è cresciuta (+,8%), attestandosi a unità. Le forze di lavoro nella provincia di (date dalla somma degli occupati con le persone in cerca di occupazione), ovvero l'offerta di lavoro effettiva, tra il ed il, mostrano un incremento del 2% (+3. unità), dopo che nell'anno precedente erano invece diminuite dell'1,5% (-2. unità). Questa crescita delle forze di lavoro si è accompagnata ad un aumento del numero sia degli occupati sia dei disoccupati. Anche in, nel, le forze di lavoro sono cresciute rispetto all'anno precedente, con un incremento dello,8%, passando da a unità (+ 63.). Forze di lavoro () 1

2 attività () Totale forze di lavoro = attività Popolazione in età lavorativa tra i 15 e i 64 anni Il tasso di attività della provincia, ottenuto dal rapporto fra le forze di lavoro e la popolazione in età lavorativa (15-64 anni), si è attestato, nel, al 67,1%, crescendo rispetto al 66% dell'anno precedente (Figura 1). Questo incremento è imputabile al fatto che le forze di lavoro sono cresciute in misura superiore alla popolazione (in età lavorativa). Anche in, il tasso di attività è aumentato (69,1%), rispetto all'anno precedente (68,3%). La popolazione della provincia mostra comunque una buona propensione a partecipare al mercato del lavoro, come riscontrabile dal fatto che, nel, se, da un lato, il tasso di attività provinciale risulta essere inferiore a quello regionale, dall'altro, esso si attesta su un valore marcatamente superiore al dato nazionale (62,7%). 7 69,1 68,3 68,3 67,5 67,1 66, 65 62,5 62,7 62, Figura 1 - attività in, e (Anni -) 74,6 74,5 74,4 5,8 5,6 5,4 59,4 58,5 77,9 78,1 78,7 58,3 6 56,8 57,1 7 54,3 76,9 8 77,3 9 77, Figura 2 - Tassi di attività in, e (Anni -) 2 67,1 % gnificato del tasso: nel Mercato del Lavoro le forze rappresentano l'offerta cui si contrappone la domanda di lavoro da parte delle imprese, del settore pubblico e degli altri settori dell'economia. le forze sono costituite dalle seguenti categorie fondamentali: gli occupati; le persone che avendo perso occupazione sono alla ricerca di occupazione; le persone che non avendo mai svolto attività lavorativa sono ora alla ricerca di occupazione. Non fanno parte delle forze: le casalinghe (che pur svolgendo servizi molto rilevanti per le famiglie non sono retribuite); i pensionati; gli studenti; i detenuti a pene maggiori di 5 anni. Il tasso di attività è quindi un indicatore fondamentale del potenziale di lavoro dell'economia. Anche nel, così come negli anni precedenti, si conferma che, nella provincia, il tasso di attività degli uomini (76,9%) è stato superiore a quello delle donne (56,8%), analogamente con quanto rilevato sia a livello regionale (78,7% e 59,4%) sia a livello nazionale (74,6% e 5,8%). Tuttavia, rispetto al, mentre il tasso di attività degli uomini è diminuito, sia pure di due decimi di punto percentuale, la partecipazione delle donne al mercato del lavoro in provincia è leggermente cresciuta (dal 54,3% del al 56,8% del ), continuando a rimanere inferiore a quella regionale (59,4%) ma superiore a quella nazionale (5,8%) (Figura 2). Quindi, il più elevato tasso di attività registrato nella provincia di, rispetto al, è principalmente dovuto ad una notevole crescita dell'offerta di lavoro femminile, cui si accompagna solo una modesta riduzione di quella maschile.

3 occupazione Totale occupati occupazione = () Popolazione in età lavorativa tra i 15 e i 64 anni Dopo il calo registrato nel, il numero degli occupati in provincia, nel, è cresciuto dell'1,9%, attestandosi a 149. unità (Tabella 2), mostrando un incremento in termini percentuali simile a quello registrato in, dove il numero degli occupati è passato da a unità (+ 79. rispetto all'anno precedente). In relazione ai settori di attività economica, rispetto all'anno precedente, si può osservare che l'occupazione si riduce in maniera marcata (-5,6%) nell'industria, accelerando una tendenza già in atto nel. D'altra parte, invece, dopo la contrazione verificatasi nel, l'occupazione mostra un incremento del 6,9% nel terziario (altre attività). Infine, per quanto riguarda l'agricoltura, dopo la forte crescita registrata nel, il numero degli occupati ha continuato a crescere anche nel (+ 8%). L'incremento occupazionale registrato in provincia, nel, ha interessato esclusivamente le posizioni lavorative dipendenti (+2,8%), in recupero dopo la moderata riduzione registrata nel, mentre il lavoro indipendente ha continuato a diminuire sia pure in maniera più contenuta (-,5%), dopo il forte calo registrato nell'anno precedente (-4,4%). 64,1% gnificato del tasso: Le persone da 15 a 64 costituiscono lo stock della popolazione in età lavorativa. Il tasso di occupazione indica la percentuale di questo stock effettivamente occupata. Tabella 2 -. Occupati per settore di attività economica e posizione nella professione, variazione percentuale / e / OCCUPATI (valori in migliaia) Var% / Var% / , ,4-5, ,8 6, ,6 2, ,4 -, ,6 1,9 A livello provinciale, gli occupati sono impiegati prevalentemente nel settore terziario (55,4%) (Tabella 3). Il 6,9% degli occupati lavora in agricoltura, un dato mediamente superiore a quello nazionale (4,3%) e regionale (1,6%). Nell'industria, infine, opera il 37,7% degli occupati, una percentuale dunque leggermente più elevata di quella rilevata a livello regionale (37%), ma marcatamente superiore a quella nazionale (3,1%). Note: Le stime contrassegnate con ++ presentano forti variazioni percentuali a causa degli arrotondamenti (errore campionario più elevato). 3

4 Tabella 3 Composizione percentuale degli occupati per settore di attività.,, (Anni - ) 4,7,1 55,2 1,8 38,3 59,9 4,4 3,7 64,9 6,5,6 52,8 1,7 38,6 59,7 4,2 3,8 65, 6,9 37,7 55,4 1,6 37, 61,3 4,3 3,1 65,6 3 27,2 26,3 28,1 26,7 26,5 26,4 25,8 24,7 24,1 2 Figura 3 - Percentuale di lavoratori autonomi sul totale degli occupati in provincia, e (Anni -) 8 75,1 74,9 74,6 7 64,5 64,1 63, 6 53,4 53, 5,6 5 Totale Figura Tassi di occupazione per sesso (Anni -) 4 Nel, l'incidenza percentuale dei lavoratori autonomi sul totale degli occupati (Figura 3) è diminuita, rispetto all'anno precedente, attestandosi al 25,8%, dunque su un livello inferiore a quello registrato nel (26,5%). Anche in, nel, il peso percentuale dei lavoratori autonomi sul totale degli occupati si è (moderatamente) ridotto, posizionandosi al 24,1%, rispetto al 24,7% dell'anno precedente. L'incidenza dei lavoratori autonomi sul totale degli occupati, in provincia, quindi, si conferma superiore (in media) a quella regionale, ma inferiore a quella nazionale (26,4%). Il tasso di occupazione, ottenuto rapportando gli occupati alle persone in età lavorativa (1564 anni), segnala la capacità di una determinata area territoriale nell'occupare gli individui. Tra il ed il, il tasso di occupazione in provincia è cresciuto, passando dal 63% al 64,1%, dopo che fra il ed il precedente anno era diminuito (Figura 4). L'incremento registrato nel deriva da un incremento del numero degli occupati superiore a quello della popolazione (in età lavorativa). All'aumento del tasso di attività, evidenziato in precedenza, corrisponde, quindi, una maggiore capacità del mercato del lavoro provinciale ad occupare. La crescita del tasso di occupazione, tra il ed il, ha interessato esclusivamente la componente femminile, mentre nel caso di quella maschile il tasso di occupazione si è ridotto, sia pure in maniera contenuta (3 decimi di punto percentuale in meno). Nonostante queste tendenze, il tasso di occupazione degli uomini rimane decisamente superiore a quello delle donne (rispettivamente 74,6% e 53%). Come immediata conseguenza di quelli che sono stati gli andamenti, precedentemente descritti, del numero degli occupati (aumentato in misura significativa) e della popolazione in età lavorativa (cresciuta sia pure in misura più contenuta dell'occupazione), a livello regionale, invece, il tasso di occupazione si è incrementato, dal 65,5% del al 66,6% del. Il tasso di occupazione della provincia risulta, quindi, inferiore a quello regionale, ma superiore a quello registrato a livello nazionale (58,4%).

5 disoccupazione disoccupazione Persone in cerca di occupazione = () Forze di lavoro 4,5% Il numero dei disoccupati nella provincia, nel corso del, si è attestato intorno alle 7. unità non mostrando variazioni significative in valore assoluto rispetto all'anno precedente (+,1%). In, invece, nel, i disoccupati sono diminuiti rispetto al, passando da 179. a 164. unità (- 15. unità). Il tasso di disoccupazione dato dal rapporto tra il numero dei disoccupati e le forze di lavoro, rappresenta una misura del numero di coloro che sono attivamente impegnati nella ricerca di un lavoro in un determinato ambito territoriale. Nella provincia, dopo essere cresciuto di un decimo di punto percentuale tra il ed il, il tasso di disoccupazione nel si è attestato al 4,5%, continuando a crescere in misura marginale rispetto all'anno precedente. Il tasso di disoccupazione è cresciuto marcatamente per la componente maschile (passando dal 2,8% al 3%), mentre si è ridotto per la componente femminile (6,6% in confronto al 6,9% del ) (Figura 5). In, nel, il tasso di disoccupazione è diminuito, attestandosi al 3,7% (in confronto al 4,1% dell'anno precedente). Nel, il tasso di disoccupazione nella provincia risulta, dunque, essere superiore a quello regionale, ma inferiore a quello nazionale (6,8%). gnificato del tasso: Il tasso di disoccupazione indica la percentuale delle forze di lavoro e quindi delle persone che offrono lavoro e che sono alla ricerca di un'occupazione. Il tasso indica pertanto la discrepanza esistente all'interno del mercato del lavoro tra domanda e offerta. Figura 5: - Tassi di disoccupazione per genere (anni -) 8 6,9 7 6,6 6, ,5 4,4 4, ,8 3, 2,8 2 1 Totale 5

6 Numero di ore settimanali lavorate in alcune branche del manifatturiero: confronto Tabelle 4 e 5: Numero di ore settimanali lavorate in alcune branche del Manifatturiero di alcuni Paesi per gli anni 1998 e 23 Fonte: I.L.O. (International Labour Organization. Link web: Ore settimanali lavorate, anno Agroalim. Ore lavorate 35 Chimico 3 25 derurg. 2 Metallurg. 15 Appar. mecc. 5 Germania Stati Uniti Gran Bretagna Ore settimanali lavorate, anno Agroalim. Ore lavorate 35 Chimico 3 25 derurg. 2 Metallurg. 15 Appar. mecc. 5 6 Francia Germania Stati Uniti Gran Bretagna

7 S i NEWS Premio "Imprese in Pari La Cons igli era di pari tà di Crem ona, unit amen te buone prassi e azioni positive attuate al proprio interno, e all"associazione Fiorella Ghilardotti", promuove l'istituzione restituirlo all'ufficio della consigliera di parità anche tramite del Premio "Imprese in Pari". le proprie associazioni di riferimento. Il premio è rivolto alle imprese del territorio provinciale e Il termine di presentazione delle candidature per le imprese vuole valorizzare le buone prassi e le azioni positive che interessate è il 31 luglio 27. favoriscano la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro delle donne e che tendano a rimuovere le differenze e gli stereotipi di genere all'interno delle imprese locali. Per ulteriori informazioni: Alle aziende prescelte, suddivise per classe dimensionale, Ufficio consigliera di Parità. sarà attribuito per la prima volta il titolo di "Impresa in Pari" e Via Dante, 134 conferito il riconoscimento in un convegno pubblico nel tel.: quale verrà dato grande risalto alle imprese premiate. fax.: Per partecipare al premio le imprese del ter ritorio devono consiglieraparita@provincia.cremona.it compilare il questionario di candidatura/rilevazione delle Programma - P.A.R.I. È attivo dal mese di maggio il Programma P.A.R.I. Programma lavoratori/trici iscritti/e alle liste della mobilità non indennizzad'azione per il Re-Impiego di lavoratori svantaggiati : ta (ex lege 236/93) con età superiore a 45 anni; (Dote Il Programma prevede incentivi legati all'assunzione delle Formativa di.1. e incentivi una tantum di 2.591,79); seguenti categorie di lavoratori: disoccupati/e iscritti/e ai Centri per l'impiego da almeno 12 mesi. (Dote Formativa di.1. ). lavoratori/trici in cassa integrazione e mobilità provenienti da aziende in crisi con accordi in deroga alla normativa (Dote Formativa di.1. ); Per informazioni fare riferimento ai CpI provinciali. Ammortizzatori sociali in deroga Sono esecutivi gli accordi territoriali per la concessione di Gli ammortizzatori sociali in deroga saranno erogati fino ammortizzatori sociali in deroga (CIGS e mobilità) da all esaurimento delle risorse e comunque non oltre il destinarsi a imprese artigiane, industriali e cooperative fino a 31/12/27 15 dipendenti e ad imprese industriali e cooperative con un numero di dipendenti compreso tra i 15 e i 25 dei settori La modulistica è disponibile sul sito: manifatturiero, commercio, ed altri settori economici. 7

8 S i Servizi offerti dai Centri per l'impiego della ALLE PERSONE - Colloqui di accoglienza e informativi; - Consulenza orientativa; - Pubblicità delle offerte di lavoro; - Attività amministrativa. ALLE IMPRESE - Fornitura di elenchi di lavoratori selezionati; - Informazioni in merito agli incentivi e alle agevolazioni per le assunzioni; - Fornitura dei nominativi di persone disposte ad effettuare in azienda tirocini formativi e di orientamento. ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI - Evasione delle richieste di utilizzo dei lavoratori titolari di trattamento previdenziale in prestazioni di lavoro socialmente utile; - Evasione delle richieste di avviamento a selezione per la copertura di posti a tempo determinato e di ruolo ai sensi dell'art.16 della Legge n. 56/87; - Fornitura dei nominativi delle persone disposte ad effettuare nel pubblico impiego tirocini formativi e di orientamento. SERVIZI AGGIUNTIVI SPORTELLO EURES: gestione dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro in Europa, offerta di informazioni sulle condizioni di vita e sugli aspetti burocratici e socio/sanitari relativi ai Paesi in questione. Attivo presso: Cpi. AIUTO LAVORO STRANIERI: servizio di consulenza e aiuto per gli stranieri disoccupati e che desiderano cambiare lavoro o definire un percorso di formazione. Attivo presso: Cpi e Cpi Crema. Centro per l'impiego Via Massarotti, 48/A - 26 tel. 372/ fax 372/4561 centro.impiego.cremona@provincia.cremona.it Centro per l'impiego di Crema Via A. De Gasperi, Crema tel. 373/ fax 373/22417 centro.impiego.crema@provincia.cremona.it Centro per l'impiego di Casalmaggiore Via Cairoli, Casalmaggiore tel. 375/ fax 375/2372 centro.impiego.casalmaggiore@provincia.cremona.it Centro per l'impiego di Soresina Via IV Novembre, Soresina tel. 374/ fax 374/34283 centro.impiego.soresina@provincia.cremona.it Ufficio coordinamento Centri per l'impiego, Settore Economia Istruzione Formazione Professionale e Lavoro Via Dante, tel. 372/61 - fax. 372/6635 Unità le per le Politiche Attive del Lavoro - Via Dante, tel. 372/ fax. 372/6635 lavoro@provincia.cremona.it upal@provincia.cremona.it Agenzia Regionale per il Lavoro Via Cardano, Milano Tel. 2/ (r.a.) - fax. 2/ segreteria@agenzialavorolombardia.it CENTRO PER L'IMPIEG Glossario Forze di lavoro (FL): comprendono gli occupati e le persone in cerca di occupazione Forze di lavoro potenziali: persone in cerca di occupazione che hanno effettuato l'ultima azione di ricerca tra i 2 e i 6 mesi fino ai 2 anni precedenti, per azioni di ricerca attraverso l'iscrizione al collocamento e la partecipazione a concorsi pubblici. Tale aggregato non fa quindi parte delle FL, ma per queste caratteristiche è stato inserito all'interno delle NFL. Non Forze di lavoro (NFL): comprendono la popolazione in età non lavorativa con meno di 15 anni, le forze di lavoro potenziali e le persone che hanno dichiarato di non aver svolto alcuna attività lavorativa, ne' di aver cercato lavoro nella settimana di riferimento e di essere in una delle condizioni qui di seguito definite:! Casalinga, chi si dedica prevalentemente alla cura della propria casa;! Studente, chi si dedica prevalentemente allo studio;! Ritirato dal lavoro, chi ha cessato un'attività per raggiunti limiti di età, invalidità od altra causa;! Inabile, chi è fisicamente impossibilitato a svolgere attività lavorativa;! Servizio di leva, chi assolve gli obblighi di leva. Occupati: persone in età di 15 anni e più che:! hanno dichiarato di possedere un'occupazione, anche se nella settimana di riferimento dell'indagine non hanno svolto attività lavorativa per qualsiasi motivo;! hanno indicato una condizione diversa da occupato, ma hanno tuttavia effettuato almeno un'ora di lavoro nella settimana di riferimento. Persone in cerca di occupazione: coloro che:! non si dichiarano occupate;! si dichiarano in cerca di occupazione;! hanno effettuato almeno un'azione di ricerca di lavoro entro i 3 giorni che precedono l'intervista;! sono immediatamente (entro due settimane) disponibili ad accettare un lavoro qualora venga loro offerto. Persone in età lavorativa: le persone in età di 15 anni e più; le persone in età lavorativa possono appartenere alle Forze di lavoro o alle Non Forze di lavoro. Codice Ateco: L'Istat, seguendo le direttive della Comunità Europea, suddivide l'intera economia italiana in branche produttive, ciascuna di queste è individuata da un codice composto da due lettere e un numero. La prima lettera identifica l'appartenenza a un macrocomparto: agricoltura, pesca, estrazione di minerali, manifattura, costruzioni, produzione e distribuzione di energia elettrica, ecc; la seconda lettera rimanda a una classificazione ulteriore di branca compresa nella macrobranca; mentre il numero specifica ulteriormente il prodotto. 8 Segreteria del Comitato Scientifico SIES: tel/fax sies-cr@unicatt.it Segreteria del Comitato di Coordinamento SIES: tel fax economica@provincia.cremona.it