LEGGE FALLIMENTARE: NOVITÀ DAL DECRETO CORRETTIVO
|
|
- Annalisa Gina Alberti
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LEGGE FALLIMENTARE: NOVITÀ DAL DECRETO CORRETTIVO A cura Federico Gavioli E stato pubblicato sulla G.U. del , n.241, il decreto legislativo 12 settembre 2007, n.169, che apporta importanti modifiche correttive alla legge fallimentare di cui al RD n.267 del 16 marzo 1942 e del D.Lgs. n.5 del 16 ottobre 2006; alla luce di un complesso iter di riforma iniziato nella scorsa legislatura si può ritenere il quadro conclusivo della Legge di riforma fallimentare ormai concluso. Vediamo di analizzare, seppur in maniera generalizzata poiché il cambiamento è piuttosto complesso, le principali novità apportate evidenziando fin da subito che le nuove regole si applicheranno per i procedimenti inerenti a dichiarazioni di fallimento che sono pendenti alla data del 1 gennaio 2008 e alle procedure fallimentari che si apriranno da quella data in poi. Al fine di rendere immediate le novità al lettore si è ritenuto di utilizzare una tabella sinottica che consenta un facile lettura delle principali novità con riferimento ai nuovi limiti dimensionali per l assoggettamento al fallimento del debitore, al ruolo del curatore fallimentare e agli atti non soggetti a revocatoria fallimentare. Articoli di riferimento Art. 1 requisiti soggettivi per la dichiarazione di fallimento Modifiche apportate L articolo 1 della L.F. è stato parzialmente modificato soprattutto con riferimento ai requisiti e ai limiti per l assoggettamento al fallimento del debitore. E stato eliminato ogni riferimento al termine di piccolo imprenditore che spesso in passato aveva creato non pochi problemi applicativi per via del richiamo all articolo del codice civile n Per non essere assoggettati al fallimento occorre non raggiungere congiuntamente, e non più alternativamente, i seguenti parametri: a) aver avuto nei tre esercizi precedenti la data di deposito dell istanza di fallimento o dell inizio dell attività se questa ha avuto minore durata un attivo patrimoniale di ammontare complessivo annuo non superiore a ; b) aver realizzato nei tre esercizi antecedenti la data di deposito dell istanza di fallimento o dell inizio dell attività se di durata inferiore, ricavi lordi per un 1
2 ammontare complessivo annuo non superiore a ; c) indebitamento complessivo, comprendente sia i debiti scaduti, sia i debiti non scaduti, non superiore a Ulteriore novità è quella relativa al presupposto che dovrà essere il debitore fallendo che avrà l onere della prova di dimostrare i requisiti di non fallibilità. Requisiti per la nomina a curatore (art.27-28) Resta fermo quanto previsto in precedenza relativo al fatto che non può essere dichiarato fallito se è accertato dall istruttoria pre-fallimentare che l ammontare dei debiti scaduti e non pagati è complessivamente inferiore a Attenzione: se nel corso del periodo preso in considerazione uno dei limiti indicati è superato il debitore fallendo è assoggetta alla procedura concorsuale Ai sensi dell art.27 della L.F. il curatore fallimentare è nominato con la sentenza di fallimento, o in caso sì sostituzione o di revoca, con decreto del tribunale. Tra le maggiori novità apportate dalla riforma del fallimento, il novellato articolo 28 della l elencazione dei soggetti ammessi a rivestire la carica di curatore fallimentare. Possono diventare curatore fallimentare: avvocati, dottori commercialisti, ragionieri commercialisti; 2 L.F. fornisce coloro che abbiano svolto funzione di amministrazione, direzione e controllo in società per azioni dando prova di adeguate capacità imprenditoriali e purché non sia intervenuta nei loro confronti dichiarazione di fallimento; studi professionali associati o società tra professionisti a condizione che i soci di queste abbiano i requisiti professionali indicati dalla norma. Nel caso di nomina da parte del tribunale, al momento dell accettazione dell incarico, deve essere designata la persona fisica che sarà responsabile della procedura. Come risulta evidente la figura del curatore fallimentare si rinnova profondamente anche con riguardo alla individuazione dei soggetti prescelti, visto che l incarico potrà essere affidato anche ad una struttura organizzata ovvero a coloro che, pur non essendo professionisti, abbiano dimostrato di essere dotati di comprovate capacità gestionali. Con il decreto correttivo in commento, è stato eliminata la parte nella quale nel provvedimento di nomina, il tribunale doveva indicare le specifiche caratteristiche e attitudini del curatore. Nell ultimo comma dell articolo 28, L.F. il legislatore ha previsto anche le cause di incompatibilità con l accettazione dell incarico: è disposto infatti che non possono essere nominati curatori il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado del fallito, i creditori di
3 questo e chi ha concorso al dissesto dell impresa durante i due anni anteriori alla dichiarazione di fallimento, nonché chiunque si trovi in conflitto di interessi con il fallimento. Una volta nominato, il curatore, ha tempo i due giorni successivi per far pervenire al giudice delegato la propria accettazione dell incarico; in caso in cui il curatore non provveda a tale adempimento il tribunale provvede d urgenza alla nomina di un altro curatore. Il curatore fallimentare 35) (art. Come già previsto nella previgente normativa il curatore fallimentare ha l amministrazione del patrimonio fallimentare e compie tutte le operazioni della procedura sotto la direzione del giudice delegato; tuttavia il legislatore con la riforma del fallimento ha inserito una novità che consiste nel fatto che il suo operato è sottoposto all ulteriore vigilanza del comitato dei creditori. Una delle principali novità sulle funzioni del curatore nella riforma dei fallimenti è proprio quella relativa al rapporto con il comitato dei creditori; a quest ultimo, infatti, il legislatore ha trasferito molte delle funzioni che erano precedentemente attribuite al giudice delegato, modificando gli equilibri tra gli organi del fallimento che caratterizzavano la normativa precedente. Come in passato il curatore fallimentare non può stare in giudizio senza l autorizzazione del giudice delegato ad eccezione che in materia di contestazioni e di tardive dichiarazioni di crediti e di diritti di terzi sui beni acquisiti al fallimento, e salvo che nei procedimenti promossi per impugnare atti del giudice delegato o dal tribunale ed in ogni altro caso in cui non occorre ministero di difensore. Si ricorda che il curatore non può assumere la veste di avvocato nei giudizi che riguardano il fallimento. Relativamente alla relazione che il curatore deve presentare, entro 60 giorni dalla dichiarazione di fallimento nella quale devono essere delineate le motivazioni e le cause del fallimento e su quanto può interessare anche ai fini delle indagini preliminari in sede penale, sono state soppresse le disposizioni che imponevano il curatore stesso a riferire (sempre nella relazione al giudice delegato) del tenore di vita del fallito e della sua famiglia, aspetto questo che sicuramente poteva mettere in difficoltà il professionista nel dare giudizi su elementi che a volte potevano anche esulare dal procedimento di fallimento. Compito del curatore fallimentare è anche quello di trasmettere, oltre alla relazione principale appena citata, anche un rapporto riepilogativo semestrale, con l indicazione di tutte le informazioni raccolte dopo la prima relazione, accompagnato dal conto della sua gestione. Copia del rapporto, unitamente agli estratti conto dei depositi postali o bancari relativi al periodo oggetto della relazione, deve essere trasmesso al comitato dei creditori che 3
4 può esprimere un parere formalizzato in un documento scritto. Il rapporto deve essere trasmesso telematicamente al registro delle imprese unitamente alle eventuali osservazioni del comitato dei creditori. Il curatore quando chiede al comitato dei creditori l autorizzazione a compiere un atto di natura straordinaria, come previsto dall articolo 35 L.F., deve formulare le proprie conclusioni anche in merito alla convenienza della proposta. Sostituzione del curatore fallimentare (art.37-bis) Corrispondenza del fallito (art.48) Atti non soggetti a revocatoria fallimentare (art.67 ) L articolo 37-bis della L.F. prevede che creditori presenti una volta conclusa l adunanza dello stato passivo e prima della dichiarazione di esecutività dello stesso, personalmente o per delega, che rappresentano la maggioranza dei crediti ammessi, possono sia effettuare nuove designazioni in ordine ai componenti del comitato dei creditori, sia chiedere la sostituzione del curatore indicando al tribunale le ragioni della richiesta e un nuovo nominativo. Il tribunale, valutate le ragioni della richiesta di sostituzione, provvede alla nomina dei soggetti designati dai creditori salvo che non siano rispettati i criteri di cui agli articoli 28 (requisiti per la nomina a curatore) e 40 (nomina del comitato) Il fallito persona fisica è tenuto a consegnare al curatore la propria corrispondenza di ogni genere, inclusa quella elettronica, riguardante i rapporti compresi nel fallimento. La corrispondenza diretta al fallito che non sia persona fisica è consegnata al curatore. Importanti sono le novità apportate dal decreto correttivo alla L.F. agli atti non soggetti a revocatoria; l importante articolo della legge fallimentare risulta ora così modificato, con riferimento agli atti che non possono essere sottoposti a revocatoria: a) i pagamenti di beni e servizi effettuati nell'esercizio dell'attività d'impresa nei termini d'uso; b) le rimesse effettuate su un conto corrente bancario, purché non abbiano ridotto in maniera consistente e durevole l'esposizione debitoria del fallito nei confronti della banca; c) le vendite ed i preliminari di vendita trascritti ai sensi dell'articolo 2645-bis del codice civile, i cui effetti non siano cessati ai sensi del comma terzo della suddetta disposizione, conclusi a giusto prezzo ed aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo, destinati a costituire l'abitazione principale dell'acquirente o di suoi parenti e affini entro il terzo grado; d) gli atti, i pagamenti e le garanzie concesse su beni del debitore purché posti in essere in esecuzione di un piano che appaia idoneo a consentire il risanamento della esposizione debitoria dell'impresa e ad assicurare il riequilibrio della sua situazione finanziaria e la 4
5 cui ragionevolezza sia attestata da un professionista iscritto nel registro dei revisori contabili e che abbia i requisiti previsti dall'articolo 28, lettere a) e b) ai sensi dell'articolo bis, quarto comma, del codice civile; e) gli atti, i pagamenti e le garanzie posti in essere in esecuzione del concordato preventivo, [ ] nonché dell'accordo omologato ai sensi dell'articolo 182-bis; f) i pagamenti dei corrispettivi per prestazioni di lavoro effettuate da dipendenti ed altri collaboratori, anche non subordinati, del fallito; g) i pagamenti di debiti liquidi ed esigibili eseguiti alla scadenza per ottenere la prestazione di servizi strumentali all'accesso alle procedure concorsuali [ ] di concordato preventivo. Requisiti di professionalità (artt.67, 124, 161, 182-bis) I professionisti abilitati a redigere: a) il piano attestato di risanamento (escluso da revocatoria fallimentare ai sensi dell art. 67, comma 3, lett. d); b) la relazione giurata sul valore di mercato attribuibile al cespite o al credito nelle proposte di concordato fallimentare (che può ulteriormente essere redatta da revisori e da società di revisione) (art. 124 co. 3); c) il piano di ammissione al concordato preventivo (art. 161, co. 3); d) la relazione dell esperto per i piani di ristrutturazione del debito (art. 182-bis); dovranno obbligatoriamente essere: dottori commercialisti iscritti anche nel registro dei revisori contabili; ragionieri iscritti anche nel registro dei revisori contabili; avvocati iscritti anche nel registro dei revisori contabili; studi associati costituiti da soci aventi i requisiti precedentemente indicati. Federico Gavioli 10 Dicembre
FALLIMENTO. Presupposti ed effetti. Studio legale Ruggeri - Avvocato Carmela Ruggeri
Presupposti ed effetti PROCEDURA CONCORSUALE LIQUIDATORIA COINVOLGE L IMPRENDITORE COMMERCIALE CON L INTERO PATRIMONIO E I SUOI CREDITORI LA PROCEDURA FALLIMENTARE E DIRETTA: ALL ACCERTAMENTO DELLO STATO
DettagliART. 64 ATTI A TITOLO GRATUITO ART. 65 PAGAMENTI
5 Degli effetti del fallimento sugli atti pregiudizievoli ai creditori ART. 64 ATTI A TITOLO GRATUITO Sono privi di effetto rispetto ai creditori, se compiuti dal fallito nei due anni anteriori alla dichiarazione
DettagliMOMENTO DEONTOLOGICO. Rag. Adele Vasilotta
MOMENTO DEONTOLOGICO ART. 28 ART. 31 ART 49 ART. 146 L.F. RD 16/03/1942 N. 267 CODICE DEONTOLOGICO CNDCEC DEL 17.12.2015 ART. 5 E 8 CODICE DEONTOLOGICO FORENSE CNF DEL 31.01.2014 - ART. 12 ART. 14 Rag.
Dettagliapprovato dal Consiglio dei ministri il 23 settembre 2005
OSSERVAZIONI ALLO SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE LA RIFORMA ORGANICA DELLE PROCEDURE CONCORSUALI approvato dal Consiglio dei ministri il 23 settembre 2005 Requisiti per la nomina a curatore (art.
DettagliDOMANDE PROVA SCRITTA. Diritto Commerciale 1. Corso di Laurea in Economia. Si informano gli studenti che:
DOMANDE PROVA SCRITTA Diritto Commerciale 1 Corso di Laurea in Economia Si informano gli studenti che: la prima delle quattro risposte che corredano le domande è quella corretta. Arcavacata di Rende, 22
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMO
Corso di laurea triennale in ECONOMIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMO Corso di Diritto Commerciale (IUS/05) 6 C.F.U. A.A. 2016/2017 Prof. STROZZIERI Walter Email: wstrozzieri@unite.it Art. 2082 C.C. Economicità
DettagliRegio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 e successive modifiche
Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 e successive modifiche Art. 1. Imprese soggette al fallimento e al concordato preventivo. ( 1 ) Sono soggetti alle disposizioni sul fallimento e sul concordato preventivo
DettagliSchemi 10A 10B 10C 10D 10E 15A 15B 16A 16B 16C
INDICE Schemi 1 Presupposti del fallimento (artt. 1-5)... 3 2 Dichiarazione di fallimento: iniziativa e competenza (artt. 6-9)... 4 3 Dichiarazione di fallimento: incompetenza (art. 9-bis)... 5 4A Dichiarazione
DettagliPIANO DI RISANAMENTO E REQUISITI PER LA NOMINA DEL PROFESSIONISTA
PIANO DI RISANAMENTO E REQUISITI PER LA NOMINA DEL PROFESSIONISTA a cura di Vincenzo De Michele e Claudio Sabbatini Argomento La risoluzione stragiudiziale della crisi d impresa sfociata poi in una procedura
DettagliINDICE. Prefazione. Sezione I LINEAMENTI DELLE PROCEDURE CONCORSUALI. pag.
INDICE Prefazione XI Sezione I LINEAMENTI DELLE PROCEDURE CONCORSUALI 1. Le procedure concorsuali. Generalità 1 2. Cenni sui profili storici e sui recenti interventi di riforma 3 3. Classificazioni delle
DettagliTITOLO V LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE CAPO I SEZIONE I Presupposti della liquidazione giudiziale e organi preposti Articoli dal 125 al 137 C.c.i.
Codice della Crisi d Impresa e dell Insolvenza: le principali novità del ruolo di Curatore TITOLO V LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE CAPO I SEZIONE I Presupposti della liquidazione giudiziale e organi preposti
DettagliINDICE SOMMARIO. Parte I
Prefazione... Pag. XI Parte I IL FALLIMENTO Capitolo I IL PRESUPPOSTO SOGGETTIVO DELLA DICHIARAZIONE DI FALLIMENTO 1. Premessa... Pag. 3 2. Il presupposto soggettivo: la figura dell imprenditore commerciale...»
DettagliStefano Negrini, avvocato Martedì 26 marzo 2013
SCUOLA DI FORMAZIONE ALLA PROFESSIONE DI DOTTORE COMMERCIALISTA Anno 2012-2013 Accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis e relative relazioni: Le relazioni del professionista dopo il Decreto
DettagliIL DECRETO CRESCITA E SVILUPPO N.83 DEL 22/06/2012 in vigore dal 26/06/2012
IL DECRETO CRESCITA E SVILUPPO N.83 DEL 22/06/2012 in vigore dal 26/06/2012 L E P R O C E D U R E C O N C O R S U A L I D O P O I L D E C R E T O S V I L U P P O FINALITA DEL DECRETO: EVITARE IL DEFAULT
DettagliDiritto commerciale I. Lezione del 02/11/2016
Diritto commerciale I Lezione del 02/11/2016 Le procedure concorsuali sono regolate in parte nella legge fallimentare, r.d. 267/1942 (soggetta a continui interventi di riforma dal 2005), e in parte nel
DettagliCONVEGNO 7 MARZO 2008 Le novità introdotte dal correttivo alla riforma del fallimento
Novità introdotte dal correttivo alla riforma del fallimento. Convegno del 7 marzo 2008 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI DI NAPOLI COMMISSIONE FALLIMENTARE CONVEGNO 7 MARZO 2008 Le
DettagliCosa cambia. Articolo 161 Domanda di concordato
Articolo 161 Domanda di concordato La domanda per l ammissione alla procedura di concordato preventivo è proposta con ricorso, sottoscritto dal debitore, al tribunale del luogo in cui l impresa ha la propria
DettagliINDICE - SOMMARIO. Prefazione... pag. PARTE I IL FALLIMENTO CAPITOLO I IL PRESUPPOSTO SOGGETTIVO DELLA DICHIARAZIONE DI FALLIMENTO
INDICE - SOMMARIO Prefazione... pag. XI PARTE I IL FALLIMENTO CAPITOLO I IL PRESUPPOSTO SOGGETTIVO DELLA DICHIARAZIONE DI FALLIMENTO 1. Premessa... pag. 3 2. Il presupposto soggettivo: la figura dell imprenditore
DettagliMODIFICA ALL ART. 161 L.F. - DOMANDA DI CONCORDATO
MODIFICA ALL ART. 161 L.F. - DOMANDA DI CONCORDATO L art. 82 del Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con Legge 9 agosto 2013, n. 98 ha revisionato il concordato in bianco. Per impedire condotte
Dettaglia cura di VANESSA PESENTI
a cura di VANESSA PESENTI INDICE CAPITOLO I: INTRODUZIONE... 7 CAPITOLO II: I PRESUPPOSTI DEL FALLIMENTO 1. Premessa.... 9 2. Il presupposto soggettivo (art.1 L.F.).... 9 3. Il presupposto oggettivo:
DettagliDiritto delle imprese e delle società. Diritto delle società, imprese e contratti bancari.
D IPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA Diritto delle imprese e delle società. Diritto delle società, imprese e contratti bancari. Prof. Nicola de Luca Lezione del 23-04-2018 I. Diritto dell impresa. I. Le procedure
DettagliLA COMUNICAZIONE TELEMATICA NELLE PROCEDURE CONCORSUALI E LE NUOVE MODALITA DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI INSINUZIONE AL PASSIVO
LA COMUNICAZIONE TELEMATICA NELLE PROCEDURE CONCORSUALI E LE NUOVE MODALITA DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI INSINUZIONE AL PASSIVO Modifiche alle Legge Fallimentare (R.D. 16.03.1942 N.267), artt. 31-bis,
DettagliPROCEDURE CONCORSUALI Disposizioni generali
PROCEDURE CONCORSUALI Disposizioni generali r.d. 16.3.1942 n. 267 crisi del modello impostazione autoritaria / no diritto difesa espulsione del debitore dal ciclo produttivo non cura dell impresa e dei
DettagliArt Modifiche alla legge fallimentare e al decreto legislativo 8 luglio 1999, n Al regio-decreto 16 marzo 1942, n. 267, sono apportate
Art. 17 - Modifiche alla legge fallimentare e al decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270 1. Al regio-decreto 16 marzo 1942, n. 267, sono apportate le seguenti modificazioni: a) all art. 15, il terzo
DettagliNote- Impatti Riforma Fallimentare. Nuove norme sulle procedure concorsuali
Nuove norme sulle procedure concorsuali In questo documento si analizzano i cambiamenti per il Registro Imprese prodotti dagli effetti della: Legge 14 maggio 2005, n. 80, di conversione del D.L. 16 marzo
DettagliConcordato in bianco e obblighi informativi
Concordato in bianco e obblighi informativi di Commercialista telematico, - Luca Bianchi Pubblicato il 26 novembre 2012 La nuova formulazione dell art. 161 L.F.1 Introdotta col DL 83/2012 (conv. in L.
DettagliGESTIRE EFFICACEMENTE IL DEBITO: CONCORDATI STRAGIUDIZIALI, PIANI DI RISTRUTTURAZIONE E TRANSAZIONI FISCALI Il ruolo del professionista
GESTIRE EFFICACEMENTE IL DEBITO: CONCORDATI STRAGIUDIZIALI, PIANI DI RISTRUTTURAZIONE E TRANSAZIONI FISCALI Il ruolo del professionista Dott. Matteo Durola Martedì 14 Settembre 2010 ore 15,30 Assolombarda,
DettagliI limiti di fallibilità e le variazioni delle rimanenze
I limiti di fallibilità e le variazioni delle rimanenze di Luca Bianchi Pubblicato il 19 febbraio 2014 L art. 1 del Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267, c.d. Legge fallimentare, individua le imprese soggette
DettagliLA CRISI D IMPRESA VISTA DAL CREDITORE
LA CRISI D IMPRESA VISTA DAL CREDITORE strumenti per superare la crisi e approccio operativo -1- CRISI D IMPRESA CONCETTO LIQUIDO (ART. 160 III l. fall.) INDICI: sofferenza finanziaria; past due; decanalizzazione
DettagliLa relazione di attestazione di cui all'art. 161, 3 comma L.F.
DOCENTE A CONTRATTO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO DOTTORE COMMERCIALISTA REVISORE LEGALE La relazione di attestazione di cui all'art. 161, 3 comma L.F. 5 Maggio 2015 INDICE 1. Il concordato preventivo
DettagliLE PROCEDURE CONCORSUALI NELLA LEGGE FALLIMENTARE - FALLIMENTO (R.D. 267/1942) - IL CONCORDATO PREVENTIVO (Artt. 160 186 bis L. Fall.) - ALTRI STRUMEN
GESTIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO NELLA CRISI AZIENDALE SESSIONE I I PRINCIPI FONDAMENTALI DI DIRITTO FALLIMENTARE APPLICABILI ALLA GESTIONE DEL PERSONALE Il fallimento ed altri strumenti di gestione concordataria
DettagliSOMMARIO CAPITOLO I LE MISURE DI ALLERTA E LA PROCEDURA DI COMPOSIZIONE CAPITOLO II
SOMMARIO CAPITOLO I LE MISURE DI ALLERTA E LA PROCEDURA DI COMPOSIZIONE ASSISTITA DELLA CRISI 3 1. Finalità 3 2. Gli strumenti di allerta 6 3. Le segnalazioni interne 9 4. Le segnalazioni esterne 13 5.
DettagliArt. 67 L.F. Atti a titolo oneroso, pagamenti, garanzie (1).
Art. 67 L.F. Atti a titolo oneroso, pagamenti, garanzie (1). 1) gli atti a titolo oneroso compiuti nell anno anteriore alla dichiarazione di fallimento, in cui le prestazioni eseguite o le obbligazioni
DettagliIl concordato di gruppo
Il concordato di gruppo di Commercialista telematico,, Luca Bianchi Pubblicato il 28 gennaio 2013 in Italia manca una normativa sui concordati di gruppo; la giurisprudenza, tuttavia, sta prendendo atto
DettagliCONCORDATO CON CONTINUITA AZIENDALE Art. 186-bis del R.D. 16 Marzo 1942, n.267 (Legge Fallimentare), introdotto con il decreto legge 22 giugno 2012,
CONCORDATO CON CONTINUITA AZIENDALE Art. 186-bis del R.D. 16 Marzo 1942, n.267 (Legge Fallimentare), introdotto con il decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito in legge 7 Agosto 2012, n. 134 ...
DettagliIL PIANO ATTESTATO EX ART. 67 L.F.
PROF. ALBERTO TRON INCARICATO DI ECONOMIA AZIENDALE NELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA DOTTORE COMMERCIALISTA - REVISORE LEGALE - PUBBLICISTA CONSULENTE TECNICO TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI ROMA IL PIANO
DettagliCAPITOLO I LE MISURE DI ALLERTA E LA PROCEDURA DI
SOMMARIO CAPITOLO I LE MISURE DI ALLERTA E LA PROCEDURA DI COMPOSIZIONE ASSISTITA DELLA CRISI 3 1. Finalità 3 2. Gli strumenti di allerta 4 3. Le segnalazioni interne 8 4. Le segnalazioni esterne 13 5.
Dettagli3 a PARTE REDAZIONE RELAZIONE EX ART. 33 NUOVO TESTO
3 a PARTE REDAZIONE RELAZIONE EX ART. 33 NUOVO TESTO RELAZIONE ex art. 33 (entro 60 giorni dalla sentenza) INDICE I PREMESSA pag. 4 II CRONISTORIA pag. 5 III ESAME DEI BILANCI pag. 6 IV CAUSE DEL DISSESTO
DettagliEconomia e Gestione delle Imprese Industriali Avanzato lez. 8-9 il quadro normativo italiano
Economia e Gestione delle Imprese Industriali Avanzato lez. 8-9 il quadro normativo italiano IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO LA GESTIONE PUBBLICA DELLA CRISI LA GESTIONE GIUDIZIALE DELLA CRISI FALLIMENTO
DettagliCorso di formazione per CURATORE FALLIMENTARE Catania, 6 maggio 2016
Corso di formazione per CURATORE FALLIMENTARE Gli adempimenti iniziali e la relazione ex art. 33 l.f. dott.ssa Daniela D Arrigo Corso di formazione per Curatore Fallimentare ADEMPIMENTI INIZIALI 1. Accettazione
DettagliPrefazione... Parte prima INTRODUZIONE AL DIRITTO FALLIMENTARE RIFORMATO
I-XIV (Fallimento) 17-10-2007 12:57 Pagina VII Indice Prefazione............................................ pag. XIII Parte prima INTRODUZIONE AL DIRITTO FALLIMENTARE RIFORMATO Capitolo 1 Generalità............................................
DettagliLE PROCEDURE PER USCIRnE
Massimiliano Di Pace crisi da sovraindebitamento LE PROCEDURE PER USCIRnE PIAnO PER IL COnSUMATORE ACCORDO DI RISTRUTTURAZIOnE DEI DEBITI LIQUIDAZIOnE DEI BEnI Massimiliano Di Pace CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO
DettagliGLI ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI
ACCORDI GIUDIZIALI PER IL RISANAMENTO DELL IMPRESA IN CRISI: GLI ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI (ART. 182 BIS L.F.) di Antonella Benedetto Al fine di evitare la procedura fallimentare che sostanzialmente
DettagliRIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE (L. 7 Agosto 2012 N. 134)
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO COMMISSIONE GESTIONE CRISI D IMPRESA E PROCEDURE CONCORSUALI RIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE (L. 7 Agosto 2012 N. 134) CARLO BIANCO 9 Ottobre 2012 - Sala
DettagliProcedure Concorsuali. e Risanamento d Impresa. Napoli 200 ore. Corso di Alta formazione 2017
Procedure Concorsuali e Risanamento d Impresa Corso di Alta formazione 2017 Napoli 200 ore Febbraio - Dicembre 2017 1 Procedure concorsuali e risanamento d impresa Periodo: febbraio 2017 dicembre 2017
DettagliSOMMARIO CAPITOLO II GLI ORGANI PREPOSTI ALLO SVOLGIMENTO DELLA PROCEDURA FALLIMENTARE 32
SOMMARIO CAPITOLO I IL FALLIMENTO 1 1. Finalità. 1 2. Il presupposto soggettivo: l imprenditore commerciale. 2 2.1. (Segue). L imprenditore agricolo. 4 2.2. (Segue). Acquisto e perdita della qualità di
DettagliINDICE INTRODUZIONE LA CRISI DI IMPRESA E LE RAGIONI DEL DIRITTO FALLIMENTARE. pag. (M. SCIUTO) INDICE DEGLI AUTORI PREFAZIONE ALLA SECONDA EDIZIONE
IX INDICE INDICE DEGLI AUTORI PREFAZIONE ALLA SECONDA EDIZIONE PREFAZIONE ALLA PRIMA EDIZIONE NOTE PER IL LETTORE ELENCO DELLE OPERE GENERALI CITATE ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI XV XVII XIX XXIII XXV XXIX
DettagliCRISI D IMPRESA E DIRITTO FALLIMENTARE Gestione della Crisi Economico-Finanziaria e della Procedura Fallimentare
UNIPROF CONSORZIO Università degli Studi di Tor Vergata Master per le Professioni Economico Contabili Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Università di Tor Vergata e Ordine dei
DettagliIl ruolo del Dottore Commercialista e la crisi d impresa
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scuola per la preparazione all Esame di Stato Il ruolo del Dottore Commercialista e la crisi d impresa RIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE (D.L. 22 GIUGNO 2012
DettagliI Piani di risanamento ex art. 67 LF
I Piani di risanamento ex art. 67 LF Aggiornato al 16.04.2016 Autore: Gianni Dini Il nuovo art. 67, 3 co., lett. d) statuisce che non sono soggetti ad azione revocatoria fallimentare gli atti, i pagamenti
DettagliLiquidazione coatta amministrativa
Liquidazione coatta amministrativa Autore: Rovere Enzo In: Diritto civile e commerciale La legge fallimentare prevede una speciale procedura concorsuale, la liquidazione coatta amministrativa, per particolari
DettagliRag. Simone Gori componente commissione di studio sul fallimento dell Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Pistoia
Rag. Simone Gori componente commissione di studio sul fallimento dell Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Pistoia PRINCIPALI MODIFICHE APPORTATE alla LEGGE FALLIMENTARE e al D.LGS
DettagliProcedure Concorsuali. e Risanamento d Impresa. Napoli 200 ore. Corso di Alta formazione 2017
Procedure Concorsuali e Risanamento d Impresa Corso di Alta formazione 2017 Napoli 200 ore Gennaio - Dicembre 2017 1 Procedure concorsuali e risanamento d impresa Periodo: gennaio 2017 dicembre 2017 Durata:
DettagliTRIBUNALE DI BERGAMO SEZIONE FALLIMENTARE
TRIBUNALE DI BERGAMO SEZIONE FALLIMENTARE INDICAZIONI OPERATIVE PER L INVIO TELEMATICO DEGLI ATTI ACCETTAZIONE DELLA CARICA: invio telematico come deposito semplice (file word convertito in.pdf e importato
DettagliINDICE SOMMARIO COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA PARTE I DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Principi fondamentali... 3 PARTE I DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI Titolo I Rapporti civili... 5 Titolo II Rapporti etico-sociali... 8 Titolo III Rapporti economici...
DettagliINDICE-SOMMARIO. Autori... Avvertenze... Prefazione di ANTONIO PIRAS... PARTE PRIMA L IMPRESA IN CRISI. Capitolo I LE CRISI D IMPRESA
Autori....................................... Avvertenze..................................... Prefazione di ANTONIO PIRAS............................ XIII XV XVII PARTE PRIMA L IMPRESA IN CRISI Capitolo
DettagliPIANO ATTESTATO ART. 67 L.F. - L attestazione del piano, la ragionevolezza e i profili di responsabilità -
PIANO ATTESTATO ART. 67 L.F. - L attestazione del piano, la ragionevolezza e i profili di responsabilità - Montebelluna, 10 giugno 2011 dott. Marco Pezzetta Il concetto di ragionevolezza Ragionevolezza:
Dettagli2012 Decreto Sviluppo Emanazione dei Principi di attestazione dei piani di risanamento permangono alcuni dubbi e perplessità:
Il giudizio del professionista indipendente Roma 18 marzo 2019 Raffaele Pagano Dottore Commercialista Revisore Legale Commissione Procedure Concorsuali Contenuti Il ruolo dell Attestatore: evoluzione e
DettagliLa liquidazione dell attivo e le azioni di ripristino del patrimonio
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO INTRODUZIONE AL FALLIMENTO La liquidazione dell attivo e le azioni di ripristino del patrimonio Roberta Zorloni 17 marzo 2014 Auditorium San Fedele S.A.F.
DettagliINDICE SOMMARIO. Capitolo I LE IMPRESE SOGGETTE AL FALLIMENTO ED AL CONCORDATO PREVENTIVO
Presentazione dell opera... V Capitolo I LE IMPRESE SOGGETTE AL FALLIMENTO ED AL CONCORDATO PREVENTIVO Art. 1. Imprese soggette al fallimento e al concordato preventivo... 3 Art. 2. Liquidazione coatta
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER PRATICANTI DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI ANNO 2018/2019
CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER PRATICANTI DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI ANNO 2018/2019 1/7 A R E A D I R I T T O T R I B U T A R I O 1a parte Il sistema tributario italiano IRPEF:
DettagliI Piani di Risanamento attestati ex art. 67 comma III lett. d) L.F.
I Piani di Risanamento attestati ex art. 67 comma III lett. d) L.F. a cura di Avv. Giuseppe de Filippo Avv. Elena Garda Non sono soggetti all azione revocatoria ( = strumento attraverso il quale è possibile
DettagliUNIPROF CONSORZIO Università degli Studi di Roma Tor Vergata O.D.C.E.C. di Roma
UNIPROF CONSORZIO Università degli Studi di Roma Tor Vergata O.D.C.E.C. di Roma Università di Roma Tor Vergata e Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma ha attivato, nell ambito
DettagliCorso per Gestori procedure di Sovraindebitamento
Firenze, 23 novembre 2016 Sede ODCEC Corso per Gestori procedure di Sovraindebitamento. La legge 3/2012: la sua struttura, le sue finalità, il D.M. 202/2014. Il ruolo dell OCC creato in OCF. Qual è il
DettagliProcedure Concorsuali. e Risanamento d Impresa. Napoli 200 ore. Corso di Alta formazione 2017
Procedure Concorsuali e Risanamento d Impresa Corso di Alta formazione 2017 Napoli 200 ore Febbraio - Dicembre 2017 1 Procedure concorsuali e risanamento d impresa Periodo: febbraio 2017 dicembre 2017
DettagliCaratteristiche del Fallimento
Tipo di Debitore Debitore non imprenditore commerciale: Ogni singolo creditore ha la possibilità di agire sui singoli beni del debitore inadempiente. Debitore imprenditore commerciale: No azioni esecutive
DettagliCONTENUTO DELLA PROPOSTA
CONTENUTO DELLA PROPOSTA PARAGRAFO I IL CONTENUTO DELLA PROPOSTA A SEGUITO DELLA RIFORMA INTRODOTTA DAL D.LGS. 12 SETTEMBRE 2007, N. 169, PUBB. IN GAZZ. UFF. N. 241 DEL 16 OTTOBRE 2007, CON EFFETTO DAL
DettagliReggio Emilia 26 luglio Ministero di Giustizia Via Arenula, Roma. Infocamere Direzione Generale Via G.B. Morgagni 30/H Roma;
Reggio Emilia 26 luglio 2007 Prot. U/294/07 Spett.li Ministero di Giustizia Via Arenula, 70 00186 Roma Infocamere Direzione Generale Via G.B. Morgagni 30/H 00161 Roma; Infocamere Sede Operativa Corso Stati
DettagliISTRUZIONI OPERATIVE SULLE PROCEDURE CONCORSUALI A SEGUITO DELLA RIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE
CAMERA DI COMMERCIO DI PISTOIA UFFICIO REGISTRO IMPRESE ISTRUZIONI OPERATIVE SULLE PROCEDURE CONCORSUALI A SEGUITO DELLA RIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE LUGLIO 2008 Redatte dal Responsabile del procedimento:
DettagliIl volume è aggiornato con le novità normative apportate al concordato preventivo dal c.d. decreto del fare
Il volume è in offerta lancio con lo sconto del 10% sul prezzo di copertina 85,50 (anziché 95,00). Per maggiori info contattaci al 335 6197259 - Dott. Mirko Clemente - Agenzia CEDAM per Massa Carrara e
DettagliPROCEDURE CONCORSUALI
PROCEDURE CONCORSUALI TABELLA RIASSUNTIVA DEGLI ADEMPIMENTI PRESSO IL REGISTRO DELLE IMPRESE FALLIMENTO 17, Apertura del Entro il giorno successivo al deposito in cancelleria 17, Nomina del curatore Entro
DettagliTribunale Bologna , n ISSN Direttore responsabile: Antonio Zama
Tribunale Bologna 24.07.2007, n.7770 - ISSN 2239-7752 Direttore responsabile: Antonio Zama Disposizioni integrative e correttive del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, recante la disciplina del fallimento,
DettagliINDICE-SOMMARIO PARTE PRIMA L IMPRESA IN CRISI. Capitolo I GARANZIA PATRIMONIALE E DISCIPLINA DELL IMPRESA IN CRISI
Autori....................................... Avvertenze..................................... Prefazione di ANTONIO PIRAS............................ XIII XV XVII PARTE PRIMA L IMPRESA IN CRISI Capitolo
Dettaglila crisi di impresa e le soluzioni legislative L istituto...21 Orientamenti...57
INDICE SOMMARIO 9 Premessa.............................................. pag. 5 Prefazione... 7 CAPITOLO I la crisi di impresa e le soluzioni legislative L istituto...17 CAPITOLO II IL CONCORDATO PREVENTIVO
DettagliBREVI CENNI SULLA SENTENZA DICHIARATIVA DI FALLIMENTO
IMPUGNAZIONE E RECLAMO AVVERSO LA SENTENZA DICHIARATIVA DI FALLIMENTO PROF.GIUSEPPE ANTONIO MICHELE TRIMARCHI Indice 1 BREVI CENNI SULLA SENTENZA DICHIARATIVA DI FALLIMENTO --------------------------------------
DettagliINDICE SOMMARIO. Capitolo I I PRESUPPOSTI DEL FALLIMENTO
INDICE SOMMARIO Introduzione... xiii Capitolo I I PRESUPPOSTI DEL FALLIMENTO 1.1. Imprese soggette al fallimento.... 1 1.1.1. Nozione di piccolo imprenditore... 2 1.2. Liquidazione coatta amministrativa
DettagliINDICE-SOMMARIO PARTE PRIMA L IMPRESA IN CRISI. Capitolo I LE CRISI D IMPRESA
Autori....................................... Avvertenze..................................... Prefazione alla prima edizione di ANTONIO PIRAS.................. XIII XV XVII PARTE PRIMA L IMPRESA IN CRISI
DettagliCorso per Gestori procedure di Sovraindebitamento
Firenze, 5 luglio 2016 Grand Hotel Mediterraneo Dott. Lorenzo Bandinelli Corso per Gestori procedure di Sovraindebitamento Introduzione al Corso e al. La legge 3/2012: la sua struttura, le sue finalità,
DettagliL ACCERTAMENTO DELLO STATO PASSIVO
L ACCERTAMENTO DELLO STATO PASSIVO ODCEC Genova Viale IV Novembre 6/7-8 Genova, 23 gennaio 2018 Commissione Diritto Fallimentare, Esecuzioni Immobiliari dell Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti
DettagliMANUALE OPERATIVO DELLE PROCEDURE CONCORSUALI DOPO LA RIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE
CAMERA DI COMMERCIO DI FIRENZE UFFICIO REGISTRO IMPRESE MANUALE OPERATIVO DELLE PROCEDURE CONCORSUALI DOPO LA RIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE Applicabile ex art. 150 D. Lgs 5/2008 alle procedure promosse
DettagliGli accordi di ristrutturazione dei debiti (prima parte)
Gli accordi di ristrutturazione dei debiti (prima parte) di Sandro Cerato - Il Caso del Giorno Pubblicato il 23 giugno 2010 una guida ad uno degli strumenti per la soluzione negoziale della crisi d impresa
DettagliDisposizioni relative ai gruppi di imprese
COMMISSIONE PROCEDURE CONCORSUALI Disposizioni relative ai gruppi di imprese dott.ssa Fabiola Di Francesco Pescara, 16 maggio 2019 Sede ODCEC di Pescara GRUPPI DI IMPRESE NELLE PROCEDURE CONCORSUALI Nella
DettagliLa liquidazione giudiziale
COMMISSIONE PROCEDURE CONCORSUALI La liquidazione giudiziale dott.ssa Fabiola Di Francesco dott. Mario Marzovilla dott.ssa Roberta Paradiso E le principali novità del ruolo di Curatore dott. Salvatore
DettagliLa riforma del diritto fallimentare: gli organi della procedura
La riforma del diritto fallimentare: gli organi della procedura di Marino Tilatti Pubblicato il 14 novembre 2006 Premessa Secondo la circolare della Fondazione Pacioli n. 19 del 24.10.2006, la riforma
DettagliFiscal News La circolare di aggiornamento professionale
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 66 17.02.2017 Note di variazioni IVA: le novità Categoria: Finanziaria Sottocategoria: Legge di Bilancio 2017 La Legge di Bilancio 2017 ha previsto
DettagliCorso di Alta Formazione in Procedure concorsuali e risanamento d impresa
Corso di Alta Formazione in Procedure concorsuali e risanamento d impresa Scuola di Alta Formazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della Puglia VIA DELLA REPUBBLICA, 25 C/O ODCEC
DettagliLE PROCEDURE CONCORSUALI MINORI A.A. 2018/2019 DOTT.SSA M. BELLOMO
LE PROCEDURE CONCORSUALI MINORI A.A. 2018/2019 DOTT.SSA M. BELLOMO Se lo stato della crisi dell impresa non ha ancora assunto i caratteri della definitiva insolvenza, ed emerge l inidoneita della procedura
DettagliINDICE GENERALE CAPITOLO I IL CONCORDATO PREVENTIVO DOPO LA RIFORMA
INDICE GENERALE PREFAZIONE PRESENTAZIONE (Guida alla lettura) CAPITOLO I IL CONCORDATO PREVENTIVO DOPO LA RIFORMA 1. L evoluzione legislativa fino alla legge fallimentare del 42 2. Il concordato preventivo
DettagliTRIBUNALE DI MILANO SEZIONE FALLIMENTARE
TRIBUNALE DI MILANO SEZIONE FALLIMENTARE Il dott. Bartolomeo Quatraro e la dott.ssa Angela Di Leone, rispettivamente Presidente e Dirigente della Cancelleria della Sezione Fallimentare del Tribunale di
DettagliLINEE GUIDA DELLA RIFORMA FALLIMENTARE ED EFFETTI SULL ATTIVITA DEL PROFESSIONISTA
Milano, 14/11/2017 LINEE GUIDA DELLA RIFORMA FALLIMENTARE ED EFFETTI SULL ATTIVITA DEL PROFESSIONISTA Dott. Alessandro Solidoro, Dottore Commercialista 1 PREMESSA PROCEDURE DI ALLERTA CONTINUITA AZIENDALE
Dettagli47 1. Lo stato d insolvenza La manifestazione dell insolvenza: gli inadempimenti e gli altri fatti esteriori
Indice sommario XI Prefazione Capitolo I. LE PROCEDURE CONCORSUALI 01 1. Il governo della crisi 03 2. Cenni storici 06 3. Le classificazioni delle procedure concorsuali 09 4. Le finalità delle procedure
DettagliLe procedure concorsuali
Le procedure concorsuali L imprenditore, nel corso dell esercizio della sua attività d impresa può venire a trovarsi in una situazione di difficoltà economica che gli impedisce di far fronte agli impegni
DettagliIndice. i ndice. P arte i CRISI DI IMPRESA, SOGGETTI FALLIBILI E STATO DI INSOLVENZA. C apitolo i IL CODICE DELLA CRISI D IMPRESA E DELL INSOLVENZA
i ndice P refazione... p. 5 i ntroduzione...» 7 1. La crisi dell impresa...» 7 2. Caratteri dell esecuzione collettiva...» 8 3. Il fallimento dopo le riforme...» 8 P arte i CRISI DI IMPRESA, SOGGETTI FALLIBILI
DettagliIl fallimento: esercizio provvisorio ed affitto di azienda
Il fallimento: esercizio provvisorio ed affitto di azienda di Marino Tilatti Pubblicato il 11 febbraio 2007 Premessa Come è noto il D.Lgs. n. 5/2006 (in attuazione della legge delega 80/2005), relativo
DettagliINDICE SOMMARIO CAPITOLO I IMPRESE SOGGETTE AL FALLIMENTO E AL CONCORDATO PREVENTIVO CAPITOLO II IL PROCEDIMENTO PER LA DICHIARAZIONE DI FALLIMENTO
INDICE SOMMARIO Abbreviazioni di riviste e enciclopedie p. XVII CAPITOLO I IMPRESE SOGGETTE AL FALLIMENTO E AL CONCORDATO PREVENTIVO 1. I requisiti soggettivi (art. 1) CAPITOLO II IL PROCEDIMENTO PER LA
DettagliTribunale Bologna , n ISSN Direttore responsabile: Antonio Zama
Tribunale Bologna 24.07.2007, n.7770 - ISSN 2239-7752 Direttore responsabile: Antonio Zama Disposizioni integrative e correttive al regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, nonché al decreto legislativo 9
DettagliIl nuovo diritto fallimentare nella sua pratica applicazione. Come strutturare un concordato fallimentare
Il nuovo diritto fallimentare nella sua pratica applicazione Siena, 16 aprile 2009 Come strutturare un concordato fallimentare Dott. Eros Ceccherini Chi può presentare la proposta di concordato Uno o più
Dettagli