Deliberazione n.96/2006

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1 Deliberazione n.96/2006 REPUBBLICA ITALIANA Corte dei conti Sezione di controllo per la Regione siciliana nell adunanza del 22 novembre 2006, composta dai seguenti magistrati: Dott. Maurizio Meloni - Presidente Dott. Maurizio Graffeo - Consigliere Dott.ssa Licia Centro - Referendario relatore visto il R.D. 12 luglio 1934, n e successive modificazioni; vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modificazioni; visto l'art. 2 del decreto legislativo 6 maggio 1948, n. 655, nel testo sostituito dal decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200; visto il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive modificazioni; visto l art. 1, commi 166, 167 e 168 della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006); visto, in particolare, l art 1, comma 610, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006), il quale espressamente prevede che le disposizioni della predetta legge sono applicabili nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con le norme dei rispettivi statuti ; vista la deliberazione della Sezione delle Autonomie di questa Corte n. 6/AUT/06 avente ad oggetto Linee guida per l attuazione dell art. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006) per gli organi di revisione economico-finanziaria degli enti locali ; vista la deliberazione di questa Sezione n. 3/2006 avente ad oggetto Linee guida per l attuazione dell art. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006) per gli organi di revisione economico-finanziaria degli enti locali aventi sede in Sicilia ;

2 vista la nota del Presidente della Sezione regionale di controllo per la Regione siciliana del 30 maggio 2006, con la quale è stata inoltrata al Sindaco e al Presidente del Collegio dei revisori la predetta deliberazione di questa Sezione di controllo n. 3/2006, nonché i relativi questionari ai fini della loro ritrasmissione da parte del Collegio dei revisori entro trenta giorni dall approvazione del bilancio di previsione; esaminata la relazione compilata dall Organo di revisione contabile del Comune di Santo Stefano Quisquina pervenuta a questa Sezione regionale in data 16 giugno 2006; vista l'ordinanza del Presidente della Sezione di controllo n. 112/2006/CONTR. in data 9 novembre, con la quale la Sezione del controllo è stata convocata il 22 novembre 2006 per gli adempimenti di cui al menzionato comma 168 della legge 23 dicembre 2005, n. 266; udito il relatore Referendario dott.ssa Licia Centro; udito il dott. Salvatore Presti, Sindaco del Comune di Santo Stefano Quisquina ed il dott. Giuseppe Cunetto, Segretario comunale, nonché il Rag. Ignazio Nicastro, responsabile dei servizi finanziari; ****** L art. 1, commi 166 e 167, della legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria per l anno 2006) ha previsto, ai fini della tutela dell unità economica della Repubblica e del coordinamento della finanza pubblica, l obbligo, a carico degli Organi di revisione degli enti locali, di trasmettere alla Corte dei conti una relazione sul bilancio di previsione dell esercizio di competenza e sul rendiconto dell esercizio medesimo, formulata sulla base dei criteri e delle linee guida definite dalla Corte. Al riguardo occorre evidenziare la peculiare natura di tale forma di controllo intestata dalla legge alla Corte, essendo la stessa volta a rappresentare agli organi elettivi, nell interesse del singolo ente e della comunità nazionale, la reale situazione finanziaria emersa all esito del procedimento di verifica effettuato sulla base delle relazioni inviate dall Organo di revisione, affinché gli stessi possano attivare le necessarie misure correttive ritenute idonee.

3 Dalla finalizzazione di tale controllo alla verifica del rispetto di vincoli di natura squisitamente finanziaria è agevole comprendere come il riscontro che in questa sede si compie miri fondamentalmente a fare emergere quelle anomalie e disfunzioni che siano in grado di incidere negativamente sugli equilibri di bilancio, non consentendo all ente di concorrere alla realizzazione degli obiettivi generali di finanza pubblica. Pertanto la gravità della irregolarità va fondamentalmente riferita, nell ambito dell analisi che si compie in questa sede, alla verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio, con particolare attenzione, dunque, alla verifica del rispetto degli obiettivi annuali del patto di stabilità interno, all osservanza del vincolo all indebitamento ex art. 119 Cost., all osservanza delle limitazioni previste in materia di spese per il personale ed, in generale, a comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria dell ente che siano in grado di refluire negativamente sulla capacità, attuale o futura, della conservazione degli equilibri di bilancio. ***** Dall esame della predetta relazione, redatta dal Collegio dei revisori del Comune di Santo Stefano Quisquina, è emerso che l impostazione del preventivo per l esercizio in corso non è tale da garantire, sia per la spesa corrente che per quella in conto capitale, il rispetto delle regole previste dal patto di stabilità per il La spesa corrente prevista per l anno 2006 ha subito una lievitazione del 18% rispetto a quella impegnata nel 2004 ed inoltre non risulta accertato e previsto alcun importo - per il periodo a titolo di recupero evasione tributaria. Nell adunanza pubblica del 22 novembre 2006, i rappresentanti dell Amministrazione, anche attraverso il deposito di una relazione, fanno presente che, per quanto riguarda le spese in conto capitale, lo sforamento è minimo (euro ,80) sicchè entro la fine dell esercizio esso sarà contenuto entro i limiti previsti. Per quanto riguarda la spesa corrente si afferma non esserci violazione dei limiti imposti dal patto di stabilità in quanto << portando in detrazione le somme di spese correnti per trasferimenti destinati alle Amministrazioni pubbliche, questo Comune risulta essere al di sotto del limite imposto ( )>>. Ciò sul presupposto che, come si

4 sostiene nella allegata relazione del collegio dei revisori dei conti, le spese relative alla gestione del servizio integrato dei rifiuti - di competenza dell ATO di Sciacca So.Ge.I.R. SPA non sarebbero da ricomprendere tra le spese correnti dell esercizio 2004 e non confluirebbero, pertanto, nella base di calcolo per il patto di stabilità di cui al prospetto 5.2 del questionario. Le spese in questione, in considerazione della ritenuta natura di Amministrazione Pubblica dell ATO in oggetto dovrebbero pertanto considerarsi quali trasferimenti ad altre Pubbliche Amministrazioni, con conseguente esclusione dalla base di calcolo relativa alla verifica del rispetto del patto interno di stabilità. Accedendo a tale soluzione interpretativa si realizzerebbe il rispetto del patto di stabilità anche per la spesa corrente. La Sezione, nel prendere atto di quanto dedotto in udienza, ritiene tuttavia che tali importi non vadano inseriti tra i trasferimenti ad altre Pubbliche Amministrazioni - esclusi dalla base di calcolo rilevante ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità. Ciò in quanto, per espressa previsione dell art. 1 comma 142 let. c) della legge finanziaria per il 2006, le Pubbliche Amministrazioni cui operare tale riferimento sono solo ed esclusivamente quelle inserite nel conto economico consolidato ed individuate dall ISTAT nell elenco annualmente pubblicato in applicazione di quanto stabilito dall art. 1, comma 5, della legge 30 dicembre 2004 n. 311, elenco che risulta pubblicato dall ISTAT sulla G.U. n. 175/2005. Né risulta accoglibile, ad avviso della Sezione, l ulteriore opzione ermeneutica della qualificazione di tali somme tra quelle per servizi svolti dal Comune per conto terzi. Ciò in considerazione della natura tributaria dell entrata e della titolarità dello svolgimento del relativo servizio in capo al Comune. Quest ultimo, anche dopo la stipula della convenzione con l ATO, non si spoglia della relativa funzione, che continua invece a svolgere con soluzione di continuità, rimanendone unico titolare e governandone i processi attraverso una costante attività di programmazione. In tale panorama, all ATO viene trasferita la sola responsabilità, di natura operativa e relativa anche agli aspetti tecnici, dell organizzazione del servizio. Qualificare dunque tale entrata come servizio svolto dal Comune per conto terzi appare per vero una forzatura in quanto presuppone un antecedente logico - l avvenuto

5 passaggio della funzione in capo ad un soggetto diverso dal Comune che, sia in termini giuridici che pratici, non risulta essersi verificato. Quanto alle ulteriori deduzioni, la Sezione prende atto che la lievitazione della spesa corrente risulta una diretta conseguenza della rimodulazione del calcolo relativo alla previsione originaria delle spese per il funzionamento del servizio della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. In relazione, infine, alla mancanza della previsione di importi - per il periodo a titolo di recupero evasione tributaria, si registra l avvenuta esternalizzazione del servizio di accertamento e riscossione dell ICI, che dovrebbe contribuire ad improntare a maggiore efficienza i procedimenti amministrativi intesi al recupero dei crediti tributari. Tanto premesso, la Sezione fa rilevare che il vincolo del rispetto degli obiettivi previsti dal patto di stabilità deve essere comunque contenuto nel documento previsionale, anche se l effettivo scostamento è accertabile solo al termine dell esercizio. Ciò in ragione della natura autorizzatoria del predetto documento e in considerazione dei rischi connessi ad un eventuale sua integrale esecuzione. Del resto i principi di veridicità ed attendibilità, sanciti all art. 162 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, impongono l inserimento, in fase di predisposizione dei bilanci, dei soli interventi che possono essere effettivamente posti in essere nell anno di riferimento. P. Q. M. accerta che l impostazione del preventivo per l esercizio in corso non è tale da garantire, sia per la spesa corrente che per la spesa in conto capitale, il rispetto delle regole previste dal patto di stabilità per il O R D I N A che, a cura del Servizio di supporto della Sezione di controllo, copia della presente pronuncia sia comunicata al Presidente del Consiglio comunale ai fini dell adozione delle necessarie misure correttive, come previsto dal comma 168, dell art. 1, della legge n. 266 del 2005, oltre che al Sindaco ed al Presidente del Collegio dei revisori del Comune di Santo Stefano Quisquina. D I S P O N E che siano acquisite le comunicazioni in ordine all adozione delle necessarie misure correttive che, ai fini della vigilanza sulla loro adozione

6 prevista dall art. 1, comma 168, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, dovranno essere trasmesse a questa Sezione regionale di controllo. L'ESTENSORE (dott.ssa Licia Centro) IL PRESIDENTE (dott. Maurizio Meloni) Depositata in segreteria il 29 novembre 2006 IL DIRETTORE DELLA SEGRETERIA Dott.ssa Laura Suriano