IDENTIFICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA PESCABIVONA

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1 COMUNE DI BIVONA (Agrigento) CONSORTILE PESCABIVONA S.R.L IDENTIFICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA PESCABIVONA Richiesta riconoscimento I.G.P. Pescabivona Reg. CE 510/2006 RELAZIONE TECNICA CONSORTILE PESCABIVONA S.R.L. IL PRESIDENTE IL TECNICO INCARICATO DELLO STUDIO Dr. Agr. Massimo Petruzzelli

2 1. Premessa. Nella relazione tecnica in oggetto vengono descritti la pesca e il comprensorio di produzione, per i quali si chiede la denominazione, esplicitando le relazioni che tra loro intercorrono. La Pescabivona presenta delle caratteristiche qualitative particolarmente apprezzate dai consumatori. I caratteri ambientali del comprensorio Bivonese, le caratteristiche genetiche della Pescabivona, in interazione con le tecniche colturale messe a punto dai produttori della zona, consentono di ottenere un prodotto unico, di elevato valore qualitativo. Da un punto di vista estetico, la Pescabivona ha l aspetto tipico delle pesche a polpa bianca, note sui principali mercati dell isola come Montagnole, ha forma sferica e colorazione della buccia bianca con presenza di sfumature che virano dal rosa fino al rosso bordeaux. Queste peculiarità, insieme al tipico ed inconfondibile sapore aromatico, fanno della Pescabivona un prodotto particolarmente apprezzato dal consumatore, il quale è anche disponibile ad accettare un prezzo di mercato più elevato rispetto ad altre varietà per ripagare le qualità organolettiche della Pescabivona. La coltivazione della Pescabivona, secondo i dati forniti dall ISTAT nel 5 Censimento Generale dell Agricoltura 2000, interessa una superficie di 607 ettari, da cui si ottiene una produzione corrispondente a circa tonnellate. L area di coltivazione della Pescabivona rappresenta quasi il 14% dell intera superficie destinata alla coltura del pesco nella regione Sicilia. La sua produzione è quasi totalmente concentrata in provincia di Agrigento nei comuni di Bivona, Alessandria della Rocca, Santo Stefano Quisquina, San Biagio Platani, dove interessa un area di circa 510 ettari corrispondenti 38% della superficie destinata alla coltivazione del pesco nel territorio provinciale; inoltre la coltivazione interessa anche un lembo della provincia di Palermo, in particolare il comune di Palazzo Adriano dove sono presenti pescheti per circa 97 ettari. 2

3 Secondo la classificazione dell ISTAT circa l 80% della coltivazione (489,6 ha) è praticata in territorio montano, mentre la rimanente superficie destinata alla coltura è ubicata in collina. Dai dati forniti dall ISTAT, risulta anche evidente l importanza che la coltura ha acquisito nel territorio comunale di Bivona dove è giunta ad avere una incidenza dell 11% rispetto alla SAU totale. Nella tabella 1 vengono riportati, con dettaglio relativo all area amministrativa comunale, il numero di aziende, la superficie e l incidenza percentuale della coltura rispetto alla Superficie Agricola Utilizzabile comunale Fonte ISTAT 5 Censimento Generale dell Agricoltura 2000 Tabella 1 Comune Aziende Superficie Incidenza sulla SAU comunale (n.) (ha) (%) Bivona(AG) ,3 11,3 Alessandria della Rocca (AG) ,5 4,2 Santo Stefano Quisquina (AG) 39 25,4 0,6 San Biagio Platani (AG) 40 5,6 0,3 Palazzo Adriano (PA) 38 96,9 1,7 Secondo dati riportati in una relazione fatta dal Dr. V. Candilore, Funzionario responsabile della Sezione Operativa n. 67 di Cianciana (AG), la peschicoltura nel comprensorio in oggetto, occupa una superficie di circa 1000 ettari con un potenziale produttivo di 15 mila t/anno. Nel seguente riquadro vengono riportate le denominazioni, le epoche di maturazione e la percentuale di produzione sul totale. Denominazione Epoca di maturazione Percentuale di prodotto Quantità disponibile (tonnellate) Murtiddara 25/06-15/07 10 % Bianca 20/07-10/08 35 % Agostina 20/08-10/09 30 % Settembrina 15/09-05/10 25 % TOTALE 100 % Da quanto esposto si comprende come la Pescabivona rappresenti un prodotto "tipico" particolarmente importante. La sua rilevanza è dovuta sia 3

4 all ingente contributo che fornisce alla P.L.V. del comprensorio di coltivazione sia al prestigio che tale prodotto ha acquisito nei mercati siciliani e nazionali, e di recente anche esteri, concorrendo a promuovere un immagine della nostra Isola legata alle produzioni di qualità. Si comprende quindi l importanza che oggi acquisisce la certezza di identificazione della Pescabivona e la garanzia della sua qualità attraverso un marchio riconosciuto dalle istituzioni comunitarie come la IGP, affinché non si verifichino frodi commerciali. Oggi, infatti, troppo frequentemente pesche provenienti dalle zone più svariate della Sicilia vengono commercializzate come Pescabivona, per il semplice fatto di appartenere alla tipologia delle pesche a polpa bianca, sebbene non abbiano gli stessi pregi qualitativi, ingannando il consumatore e determinando confusione, fattori che nel tempo rischiano di generare disaffezione dal prodotto originale; è evidente che la situazione commerciale prospettata in uno scenario di questo genere, se non si prendono provvedimenti specifici, potrebbe nel tempo essere motivo di grossi danni economici ai produttori della vera Pescabivona. L esigenza di un marchio di riconoscimento Pescabivona, oltre ai motivi fin qui esposti, è anche giustificata dall evolversi dei consumi. Oggi infatti si assiste ad un orientamento sempre più definito dei consumatori verso la ricerca della qualità certificata e sono richiesti livelli maggiori di garanzia rispetto a quelli offerti dai singoli produttori; tali garanzie possono essere fornite sia dai consorzi di produttori sia da organismi di certificazione riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che attestino il rispetto di ben definiti disciplinari di produzione. Solo attraverso la garanzia di tutela e la difesa del consumatore e possibile valorizzare la qualità dei prodotti tipici ed assicurare al fruitore finale il binomio provenienza-qualità. 2. Il Marchio di qualità Pescabivona La società consortile, volontaria, per la tutela e la valorizzazione delle pesche prodotte nella zona di Bivona denominato Pescabivona con sede legale a Bivona via Piazza n. 51 nell ambito degli scopi e delle finalità previsti 4

5 dallo statuto ha deliberato di inoltrare agli organi competenti richiesta di riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.), ai sensi del Reg. CE n. 510/2006, per la pesca a polpa bianca che si produce nel comprensorio oggetto della presente relazione. Il riconoscimento della IGP della Pescabivona sarà richiesto in sede comunitaria per tramite delle amministrazioni statali (Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana e MIPAF) che svolgeranno l istruttoria preliminare. Le motivazioni della richiesta, oltre che strettamente connaturate agli scopi del consorzio, trovano giustificazione nella convinzione sia tra i produttori quanto presso i consumatori, che le caratteristiche organolettiche della pesca coltivata nel comprensorio del consorzio, siano strettamente legate all ambiente geografico ed alle tecniche di coltivazione che i peschicoltori della zona sapientemente e tradizionalmente applicano. 3. Caratteristiche della Pescabivona Con la denominazione Pescabivona vengono compresi 4 ecotipi (Primizia Bianca o Murtiddara, Bianca, Agostina, Settembrina), con caratteristiche fondamentali omogenee e che differiscono per l epoca di maturazione; diffuse nel territorio comunale di Bivona (AG) ed in alcune aree limitrofe. Caratteristiche comuni dei 4 ecotipi sono: albero di medio vigore, con portamento tendenzialmente aperto e produttività sufficientemente elevata e costante nel tempo; rami misti di media lunghezza con internodi corti e con distribuzione quasi uniforme delle gemme a fiore lungo il ramo (maggiore nel 3 basale); foglie di dimensioni medie con rapporto lunghezza / larghezza superiore a 3, larghezza massima corrispondente alla parte centrale della foglia, frequentemente spostata verso la base; lembo increspato lungo la nervatura centrale e margine della foglia crenato; angolo apicale medio e angolo basale stretto; 5

6 fiori di media grandezza, con colore rosaceo maggiormente intenso all unghia e con petali di forma rotondeggiante; fioritura abbondante, che per i 4 ecotipi avviene in una unica epoca compresa fra la 1 a e la 2 a decade di marzo, grado di autocompatibilità e di fertilità elevato; entità della cascola dei frutti media; frutti con buccia mediamente tomentosa e sottile con colorazione bianca negli ecotipi Primizia Bianca e Bianca e con presenza di sfumature che virano dal rosa fino al rosso bordeaux nell Agostina e Settembrina, più intense in quest ultima; polpa di colore bianco-crema con sfumature rosse in prossimità del nocciolo, con aderenza elevata ma non totale, di consistenza piuttosto soda, soprattutto negli ecotipi tardivi; frutto con ottime caratteristiche organolettiche di sapore mediamente dolce e gradevolmente aromatico, con polpa croccante che trasmette una sensazione di freschezza al palato. L epoca di maturazione e la pezzatura media dei 4 ecotipi viene riportata nella tabella sottostante; nocciolo di dimensione medie e di colore rosso scuro e superficie piuttosto corrugata, rilievi densi e mediamente pronunciati; cresta ampia e ben evidente; piante con buona rusticità con media suscettibilità alle malattie; elevata resistenza dei frutti alla manipolazione ed alla crioconservazione. Lo scatolato è assente; Epoca di maturazione e pezzatura media dei frutti dei 4 ecotipi di Pescabivona Ecotipo Epoca raccolta Pezzatura dei frutti Primizia Bianca o Murtiddara 1 a e 2 a decade luglio mm Bianca 3 a decade luglio 1 a decade agosto mm Agostina 2 a e 3 a decade agosto- 1 a decade settembre mm Settembrina 2 a e 3 a decade settembre mm 6

7 4. Tecniche di coltivazione Le tecniche di coltivazione normalmente adottate nelle aziende peschicole sono le seguenti: - Coltivazioni meccaniche Vengono eseguite a partire dall autunno sino a fine raccolta n. 3 arature superficiali con tiller, n. 1 fresatura e n. 1 erpicatura. - Potatura delle piante Viene effettuata con manodopera aziendale o specializzata in due periodi, la potatura di produzione nel mese di Gennaio - primi di Febbraio e la potatura verde nel mese di Giugno. - Concimazione Più diffusamente vengono impiegati in pieno inverno le concimazioni ternarie minerali nella dose di 6-8 qli/ha. Nel corso dell estate ed attraverso gli interventi irrigui alcune aziende praticano la fertirrigazione con prodotti solubili a base di nitrato di potassio e microelementi. - Difesa fitosanitaria Gli interventi antiparassitari più diffusi sono quelli invernali preventivi al bruno con Ziram, Olio bianco attivato con insetticida aficida. Nel corso del periodo vegetativo al superamento della soglia minima di cattura di Tignola e Mosca della frutta le aziende intervengono con l uso di principi attivi a basso impatto ambientale con rigoroso rispetto dei periodi di carenza. Occasionalmente, unitamente agli insetticidi, vengono aggiunti prodotti anticrittogamici contro Oidio e Monilia, solo se si verificano condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo delle malattie fungine. 7

8 5. LEGAME DELLA PESCABIVONA CON IL TERRITORIO 5.1 Ubicazione, orografia e caratteri pedologici dell area di produzione Il comprensorio di produzione della Pescabivona, come già detto, è ubicato in provincia di Agrigento presso i comuni di Bivona, Alessandria della Rocca, S. Stefano Quisquina e S. Biagio Platani ed in provincia di Palermo presso il comune di Palazzo Adriano. In agro di Bivona (Bivona 266 I N.E.) sono interessati i seguenti fogli di mappa: 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 72 e 73. In agro di S. Stefano di Quisquina (S. Stefano Quisquina 267 IV N.O.) sono interessati i seguenti fogli di mappa: 7, 13, 14, 16, 26, 27, 28, 29, 35, 36, 37, 43, 44, 45, 46, 8, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 57, 58 e 59. In agro di Alessandria della Rocca (Cianciana 266 I S.E. e S. Biagio Platani IV S.O.), sono interessati i seguenti fogli di mappa: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 26, 27, 32, 33, 34, 40, 41, 42 e 49. In agro di Palazzo Adriano (Bivona 266 I N.E.) sono interessati i seguenti fogli di mappa: 46, 47, 50, 53, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64. In agro di S.Biagio Platani (S. Stefano di Quisquina 267 IV N.O.) sono interessati i seguenti fogli di mappa: 3 e 6. I terreni sono individuabili cartograficamente sulle tavolette I.G.M. in scala 1: Bivona 266 I N.E., S. Stefano Quisquina 267 IV N.O.; Cianciana 266 I S.E. e S. Biagio Platani IV S.O. I confini dell area oggetto di identificazione, riportata sul quadro di unione delle quattro tavolette 1:25.000, sono stati identificati cercando di utilizzare dei confini naturali facilmente individuabili e che non diano possibilità di errori od equivoci di alcun genere. Detti confini sono racchiusi all interno della linea di demarcazione appresso indicata. Partendo dal centro abitato del comune di S. Stefano Quisquina, la linea di delimitazione è rappresentata dalla S.S. 118 fino ad arrivare in c/da S. Pietro, 8

9 dove si incrocia la omonima strada vicinale, che congiunge la SS 118 con l ex strada ferrata Lercara Bassa Magazzolo, che diviene il nuovo limite dell area in oggetto. In c/da Canfuto, all incrocio con la strada che conduce alle sorgenti S.Rosalia, il limite diviene detta strada per un primo tratto, successivamente seguendo il confine con la zona forestata punta verso ovest fino ad incrociare il vallone S.Margherita in c/da Cava. Proseguendo verso Sud-Ovesti corre lungo le pendici del Pizzo Scavarrante fino a raggiungere il vallone di Gebbia, per poi proseguire lungo detto vallone fino alla confluenza con il fiume Magazzolo. Si risale il Fiume Magazzolo in direzione Nord-Est fino a superare la fascia forestata di c/da Mailla, da questo punto volgendo verso est e puntanto verso il Pizzo Ferraria si va ad incrociare la SS 118, segue questa strada fino all incrocio con la strada provinciale Alessandria della Rocca - S. Biaggio Platani e segue questa ultima fino ad arrivare al Vallone Fratta, in c/da Pietranera. Inglobando tutta l isola Mulino Nuovo si sale lungo il Fiume Turboli fino all incrocio con l acquedotto del Voltano e la strada vicinale Molinazzo, proseguendo verso Nord lungo detta strada si arriva alle sorgenti Gragotta da dove proseguendo lungo le pendici delle Liste Sibettine, in direzione Nord Ovest, si arriva alla strada vicinale Misita - Voltano. All incrocio con la Regia trazzera Noro si prosegue lungo questa ultima fino alla strada vicinale S. Vito, da questo punto, passando lungo il confine del centro abitato di S.Stefano Quisquina ci si va ad allacciare alla SS 118 da dove siamo partiti per la nostra delimitazione. Il corpo principale del comprensorio è costituito dai terreni a monte della diga Castello, ubicata nell omonima contrada su fiume Magazzolo. Esposizione. La maggior parte dei terreni risulta esposta prevalentemente a Sud, essi hanno una giacitura la cui pendenze va da lieve (2-5%), ad accentauata (anche > al 10%) lungo i terminali della rete idrografica di quota più elevata. Altimetria. Le quote altimetriche più basse le troviamo in c.da Castello o in c.da Cannatello m s.l.m, mentre i terreni di C.da S. Matteo (Bivona) e c.da Gebbia (Palazzo Adriano) sono ubicati a quota di s.l.m. 9

10 Geologia Le zone di quota maggiore sono costituite da successioni sedimentarie di mare profondo derivanti dalla deformazione neogenica della vasta area denominata bacino Sicano costituita prevalentemente da calcari con alternanza di marne e argille di epoca compresa tra il Triassico ed il medio Oligocene. La zona collinare, più o meno alta, dal punto di vista geologico è costituita da rocce sedimentarie di formazione più recente, afferenti in gran parte alla successione evaporitica di epoca messinianica, meglio nota come serie gessoso-zolfifera, costituita da calcari, marne, argille ed evaporati quali gesso, zolfo, salgemma. Di origine ancora più giovane sono i depositi cosiddetti Trubi, una roccia marnosa (in parte calcarea in parte argillosa) costituita prevalentemente da gusci carbonatici di organismi marini. Pedologia Dal punto di vista pedologico i suoli nei quali viene coltivata la Pescabivona, secondo la classificazioni riportata nella carta dei suoli della Sicilia, ricadono prevalentemente nelle seguenti associazioni: Typic Xerorthents - Typic e/o Vertic Xerochrepts Typic e/o Vertic Xerofluvents e/o Typic Chromoxererts e/o Typic Pelloxererts. Questa associazione di suoli è frequente nella collina argillosa della Sicilia interna ed è caratterizzata da una morfologia che nella generalità dei casi è ondulata con pendii variamente inclinati sui fianchi della collina che lasciano il posto a spianate più o meno ampie alla base delle stesse. Altra associazione ben rappresentata è Typic Xerorthents Lithic Xerorthents - Typic e/o Vertic Xerochrepts. Si tratta di suoli provenienti esclusivamente da substrati della serie gessoso solfifera; questi in genere sono di scarsa fertilità ma dove raggiungono un sufficiente spessore, come nelle doline e nei fondovalle, consentono l esercizio di una fiorente peschicoltura. Infine si segnala la presenza di vaste aree afferenti all associazione Typic Xerorthents - Typic e/o Vertic Xerochrepts; nel caso specifico si tratta di una catena tronca in cui manca l ultimo termine poiché la morfologia tipicamente 10

11 collinare succede a se stessa senza la presenza di spianate alla base delle colline. Quest associazione presenta un buon potenziale agronomico. Nelle condizioni morfologiche più favorevoli sono presenti suoli dotati di un buon contenuto in sostanza organica, struttura subangolare ed angolare, elevata porosità, facile permeabilità, buona attività biologica, tessitura francoargillosa o franca, reazione sub-alcalina o neutra e complesso di scambio saturo. L insieme di queste caratteristiche consente ai pescheti di estrinsecare le migliori performance quanti-qualitative. Rete idrografica La rete idrografica è costituita dal fiume Magazzolo e dai seguenti suoi affluenti Vallone Gebbia, Vallone S. Margherita, Vallone Salito, Vallone Lordo, Vallone Vallecaldo, Vallone Fretti, Vallone Calabrò. Dal vallone di Gebbia ubicato d Ovest del territorio e dai valloni Fratta e Voltano e dal Fiume Turvoli ubicati a Sud Est. Viabilità Il territorio descritto è percorribile in direzione Nord-Sud mediante la S.S. 188, nella direzione Nord, Sud - Ovest mediante la strada provinciale Bivona Bivio Tamburello, nella direzione Nord Ovest, Sud Est mediante la strada provinciale Alessandia della Rocca S. Biagio Platani. 5.2 Il clima Lo studio del clima nelle zone interessate dalla coltivazione della Pescabivona, data la variabilità del territorio, è stato condotto prendendo in considerazione i dati di due stazioni climatologiche presenti nella zona; in particolare sono stati utilizzati i dati forniti dal Servizio Idrografico del Genio Civile e rilevati nella stazione di Bivona (altitudine metri 503 s.l.m. ) e i dati rilevati presso l Azienda Pietranera della Fondazione A. e S. Lima Mancuso (altitudine metri 150 s.l.m. ). I dati climatici, ottenuti dalla media delle misure effettuate nelle due stazioni di rilevamento, sono da ritenersi rappresentativi dell intero areale di produzione della Pescabivona.. I dati presi in considerazione sono le temperature minime e massime e la quantità di pioggia, relativi al periodo Le temperature ( C) sono 11

12 espresse come media mensile, mentre la pioggia (mm) è espressa come quantità complessiva caduta nel mese. Tab.1 Piovosità mensile media delle due stazioni di rilevamento (mm) gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic TOT Pioggia Tab. 3 Temperatura [C ] mensile, massima, minima e media (media delle due stazioni di rilevamento) Mese Massima Minima Media gennaio 13,4 7,8 10,6 febbraio 14,0 8,1 11,0 marzo 16,1 9,5 12,8 aprile 19,0 11,9 15,5 maggio 24,5 16,4 20,5 giugno 29,4 20,8 25,1 luglio 32,4 23,5 27,9 agosto 32,2 23,7 27,9 settembre 28,2 20,8 24,5 ottobre 23,4 17,0 20,2 novembre 17,9 12,3 15,1 dicembre 14,2 9,2 11,7 media annuale 22,0 15,1 18,6 6. Le disponibilità idriche. Le fondi di approvvigionamento idrico, sono rappresentate dalle acque invasate dalla Diga Castello e distribuite dal Consorzio Agrigento 3, da vasche in terra battuta realizzati dai produttori e dall attingimento diretto, previa autorizzazione del Genio Civile, dai fiume e valloni. 12

13 7. CONCLUSIONI Da quanto esposto risulta evidente che la Pescabivona rappresenta, senza dubbio, una produzione regionale tipica che merita di essere valorizzata attraverso un marchio che le dia riconoscibilità nel panorama della frutticoltura mediterranea, che tuteli i produttori e il loro reddito e che al contempo fornisca ai consumatori garanzie relative alla qualità e alla provenienza. Inoltre la Pescabivona rappresenta per le aree prima menzionate una attività produttiva che frequentemente si configura come la sola valida alternativa all esodo rurale che, com è noto, ha effetti rovinosi, oltre che sull economia locale, anche sulle zone circostanti per i numerosi risvolti sociali ed ambientali. Per tali aspetti per la Pescabivona. è opportuno procedere alla richiesta della Identificazione Geografica Protetta (I.G.P.) Il marchio di denominazione, infatti, consentirebbe ai produttori di valorizzare e promuovere questa importante risorsa nei mercati nazionali ed esteri, dando, nel contempo, la giusta e completa garanzia di tutela e difesa del consumatore da imitazioni o produzioni simili che potrebbero generare confusione ed ingannarlo nelle sue scelte d acquisto. E sulla base di tali presupposti, in conformità del regolamento CE n 510/2006 e relative integrazioni sulla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d origine dei prodotti agroalimentari, che il Consorzio Pescabivona S.c.r.l., con l appoggio dell amministrazione comunale di Bivona ha provveduto ad elaborare e redigere la documentazione necessaria relativa all acquisizione della Denominazione di Identificazione Geografica Protetta per la Pescabivona. 13

14 Bibliografia Caruso T. Istituto di Coltivazione Arborea università di Palermo Bivona L nformatore Agrario La pesca di La Coltivazione del pesco nel territorio di Bivona. Tesi di Laurea del Dr. Abate Antonino Relatore Prof. F.G. Crescimanno Facolta di Agraria Università degli studi di Palermo. Anno Accademico Caruso T., Di Lorenzo R. Barone E. Atti del Congresso su Germoplasma Frutticolo Salvaguardia e valorizzazione delle risorse Genetiche ( Il germoplasma del Pesco in Sicilia: Aspetti genetici e bioagronomici) Alghero, Settembre Caruso T., Di Marco L., Sottile F. Sicania, Minoa, Erbesso e Kaos: Pesche a Polpa Bianca dei Monti Sicani L informatore Agrario Cocuzza G. Analisi sull economia della produzione della peschicoltura tardiva in Sicilia Dipartimento di scenze economico-agarrie estimative Università degli studi di Catania. La peschicoltura meridionale di fronte alle nuove esigenze di mercato III Convegno Nazionale Metaponto giugno Progetto POM A26 Modelli di sviluppo ecocompatibili per la peschicoltura meridionale. Analisi introduttiva alla coltura del pesco in Sicilia Regione Siciliana Assessorato Agricoltura e Foreste Gruppo XIII Servizi allo Sviluppo Università degli Studi Di Palermo Istituto di Coltivazione Arboree. Le Dinamiche di innovazione delle imprese agricole in tre Regioni dell Italia meridionale Regione Sicilia Area Dei Sicani. POM Mis. 2 Innovazioni tecnologiche Progetto A17. Le dinamiche di innovazione delle imprese agricole e loro riposizionamento. Istituto di ricerche educative e formative Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste SOAT n. 58 Lercara Freddi (con la collaborazione delle SOAT n. 67 Cianciana e n. 68 S.Giovanni Gemini). Pianificazione e sviluppo dell area Sicani Anno Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste Servizio allo Sviluppo A cura delle SOAT n. 67 Cianciana, n. 68 S.Giovanni Gemini e n. 69 Aragona. Diagnosi territoriale dell area Sicani Anno Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste Servizio allo Sviluppo A cura delle SOAT n. 67 Cianciana, n. 68 S.Giovanni Gemini, n. 69 Aragona e gruppo IV Servizio allo Sviluppo Palermo. Barone E., Campisi G., Marra F.P. Motisi A, Sottile F. Caruso T. (Dipartimento di Colture Arboree, Università di Plaermo) Atti del IV Convegno Nazionale Sulla Peschicoltura Meridionale Campobello Di Licata (AG) 11 e 12 settembre Sicilia Agricola Novembre 1993 Articolo Sul Convegno tenuto a Caltanissetta organizzato dalla Sezione Operativa di S. Caterina Villarmosa sulla peschicoltura tardiva nella nostra isola. 14

15 Dati ISTAT 5 Censimento Generale dell Agricoltura 2000; Carta dei suoli della Sicilia G. Fierotti; Atti e delibere Comunali del Comune di Bivona su iniziative atte a valorizzare la Pesca di Bivona; Areale di coltivazione della PescaBivona (Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste Sezione Operativa N.67 Cianciana (Ag)); Relazione su delimitazione areale tipico di produzione Pesca Bivona. (Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste Sezione Operativa N.67 Cianciana (Ag)). 15

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