ITALIANO. Q quadri da cantiere vuoti o. assemblati in fabbrica (ASC)

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1 ITALIANO Q quadri da cantiere vuoti o assemblati in fabbrica (ASC) i

2 presentazione prodotti L azienda e il prodotto La SpA INDUSTRIA LOMBARDA MATERIALE ELETTRICO opera a Milano dal 1938 nel settore elettrotecnico per la fabbricazione di prodotti destinati agli impieghi industriali. Espressione della tradizionale imprenditorialità lombarda, nel corso di oltre mezzo secolo di continua espansione, la ILME si è affermata nei principali mercati mondiali, anche operando direttamente nei paesi guida del progresso dell automazione, fra cui Germania e Giappone. Nel settore delle connessioni elettriche per applicazioni nell automazione industriale, caratterizzata da prestazioni elevate e massima esigenza di affidabilità, la ILME è oggi partner riconosciuta di numerose aziende leader nel mondo. I valori fondamentali che da sempre la guidano sono: innovazione del prodotto e originalità delle soluzioni, eccellente rapporto qualità-prezzo, senso del servizio, etica del comportamento e rispetto dell ambiente. Per la continua evoluzione dei risultati qualitativi, la ILME ha sempre stimolato i La marcatura CE Dal 1 gennaio 1997 per immettere nel mercato dell'unione Europea i prodotti elettrici è obbligatoria l'apposizione, a cura del fabbricante, della marcatura CE ai sensi della direttiva Bassa Tensione 73/23/CEE (recepita in Italia come legge n 791) e sua modifica 93/68/CEE (recepita in Italia come D.L n 626/96 pubblicato sul suppl. alla G.U. del ). La marcatura deve essere posta sul prodotto o, quando non possibile, sull'imballo, sulle avvertenze d'uso o sul certificato di garanzia. Con essa il fabbricante dichiara che il proprio prodotto è conforme a tutte le direttive dell'unione Europea nel cui campo d'applicazione esso ricade. Tutti i prodotti ILME riportano pertanto la marcatura CE sul prodotto o sulla confezione. Tutti i prodotti ILME rientrano infatti nel campo d'applicazione della direttiva Bassa Tensione. Per l'apposizione della marcatura CE è richiesta la stesura di una dichiarazione di conformità. Tale documento, non dovuto ad alcun titolo al mercato, è da tenersi a disposizione dell'autorità di controllo (in Italia il Ministero dell'industria del commercio e dell'artigianato). In essa il fabbricante dichiara la norma tecnica di sicurezza seguita nella costruzione del prodotto. Questa norma (può essere più di una) deve essere, in ordine decrescente di preferenza: - una norma europea (prefisso EN) - un documento di armonizzazione europeo (prefisso HD) - una norma internazionale IEC - una norma nazionale - in assenza di riferimenti normativi, una specifica interna del fabbricante, che comunque garantisca il rispetto dei requisiti fondamentali di sicurezza della direttiva. propri collaboratori alla massima responsabilità e partecipazione. La ricerca dei materiali più adatti, la qualità e sicurezza dei cablaggi, l economia dei tempi impiegati, la pronta disponibilità del servizio ove e quando necessaria, sono tutti elementi di quel vantaggio per l utente che è pensiero guida fondamentale dell azienda. La conformità a norme tecniche armonizzate (ossia ratificate dal CENELEC) costituisce presunzione di adeguamento ai requisiti essenziali di sicurezza delle direttive. La marcatura CE dei prodotti ILME consegue alla dichiarazione di conformità degli stessi a norme armonizzate o a norme internazionali IEC. Con la marcatura CE, ILME esprime conformità integrale (non correlata ai soli requisiti essenziali di sicurezza della direttiva) a quelle stesse norme europee, internazionali o nazionali sulle quali si basano i marchi di certificazione volontaria di sicurezza (es.: IMQ e VDE). ILME intende in tal modo conferire alla marcatura CE il valore di autocertificazione di sicurezza, data la perdita di valore giuridico delle certificazioni volontarie emesse da terze parti sancita dalla direttiva 93/68/CEE. Ciò premesso, pressochè tutti i prodotti ILME continuano a fregiarsi dei marchi volontari di conformità e sono conformi alla direttiva europea RoHS. Certificazioni La quasi totalità degli articoli illustrati nel presente catalogo tecnico è certificata dall'istituto Italiano del Marchio di Qualità, come attestato dal Marchio IMQ (si veda l'indicazione riportata a lato di ciascun ). Tutte le informazioni contenute nel presente catalogo non sono impegnative e possono essere variate senza alcun preavviso.

3 generalità e normative quadri da cantiere ASC La gamma di quadri da cantiere ASC ILME, si arricchisce della nuova serie QM di quadretti mobili, per uso in cantieri edili. La struttura autoportante, studiata appositamente per l'ambiente cantieristico, ne permette il facile utilizzo senza necessità di telai o ulteriori accessori di supporto. La costruzione è indicata per molti ambienti di lavoro (per es.: stand fieristici ed allestimenti temporanei, ambienti industriali, luoghi dell industria zootecnica e della trasformazione alimentare ecc.), ovvero in tutte le circostanze in cui si rende temporaneamente necessaria la distribuzione di potenza moltiplicando le uscite a disposizione. Il tutto in piena sicurezza, grazie alla presenza di protezione differenziale e contro i cortocircuiti. La serie QM nasce per realizzare piccoli quadri di distribuzione con numero di uscite che, a seconda dei modelli, varia da un minimo di due ad un massimo di sei. Le prese di corrente previste possono essere di tipo semplice (prese fisse da incasso serie Pluso tipi PQ/PQF) oppure di tipo con interruttore di blocco (serie SQE, oppure a richiesta con fusibili, serie SQV). La struttura si basa su un involucro/telaio, composto da due semigusci sostanzialmente simmetrici, che ospita su un lato un vano per apparecchi modulari (per l interruttore magnetotermico con blocco differenziale con I n 30 ma che funge da interruttore generale del quadro) e sino a 6 prese disposte sulle due facce. Il quadro è realizzato in materiale termoplastico antiurto e autoestinguente MIL.BOX, di colore grigio scuro RAL 7012, stampato ad iniezione con la tecnologia BC-MUL. Tale tecnica garantisce estrema robustezza meccanica, elevata resistenza agli urti ed ottima resistenza agli agenti atmosferici (temperatura e umidità elevate) e a numerosi agenti chimici. Sulla parte superiore è ricavata un ampia maniglia per il sollevamento e il trasporto, che funge anche da pratico avvolgicavo per il cordone di alimentazione durante il trasporto e l immagazzinamento. La struttura è pensata per l impilamento di più unità tra loro agganciate. Il cavo di alimentazione in gomma neoprene antiabrasione H07 RN-F 5x4 mm 2 di lunghezza 4 m è terminato da spina mobile di tipo industriale conforme alla norma CEI EN L'uscita del cavo posizionata sulla base del quadro riduce gli ingombri e garantisce maggiore stabilità in caso di "strappi" accidentali. Il quadro risponde alle prescrizioni della norma CEI EN Principali caratteristiche Grado di protezione: IP65 con prese senza dispositivo di blocco PEW PQ/PQF (IP67), a richiesta versioni IP44 con prese PE PQ/PQF (IP44) IP55 Indice di resistenza meccanica: IK08 secondo CEI EN con prese complementari tipo Schuko 1) e/o con prese con dispositivo di blocco tipo SQE (a richiesta tipo SQV con fusibili) 1) Schuko è un marchio registrato della SCHUKO-Warenzeichenverband e.v. 1

4 Q caratteristiche tecniche Quadri ILME di distribuzione per cantiere La gamma ILME di quadri per cantiere serie Q comprende: - due quadri vuoti in kit di montaggio (QP V e QG V) atti ad alloggiare una batteria di prese industriali interbloccate con i relativi dispositivi di protezione automatici contro i contatti diretti ed indiretti e contro le sovracorrenti e i cortocircuiti. - quattro serie di quadri da cantiere (QP TI, QP SQ, QG TI e QG SQ) assemblati in fabbrica (ASC) comprensivi di prese, dispositivi di protezione e comando. Su richiesta del cliente, sono inoltre fornibili quadri con combinazioni di prese ILME differenti da quelle previste di serie. Di seguito sono elencate le principali caratteristiche tecniche realizzative. Struttura portante Realizzata in materiale termoplastico antiurto e autoestinguente (classificazione 750 C alla prova del filo incandescente), di colore grigio RAL 7012, stabilizzato ai raggi ultravioletti. La struttura, nonostante l ampio passaggio ricavato nella base del quadro (utilizzabile per i cavi delle linee di uscita) e le comode portelle di accesso all apparecchiatura interna, presenta una elevata rigidezza torsionale grazie agli elementi strutturali adottati nelle connessioni (viti a brugola e dadi in acciaio inox) e agli elevati spessori di formatura delle pannellature. Essa è realizzata con materiale completamente riciclabile. La struttura isolante permette la costruzione di quadri a isolamento completo b secondo CEI EN e CEI 64-8/4. Le pannellature sono in grado di resistere a impatti di energia 6 J (rappresentativi di collisioni all interno di cantieri). Quadri ILME da cantiere, assemblati in fabbrica (ASC). I quadri da cantiere ILME della serie Q sono classificati come apparecchiature assiemate per cantiere ASC e sono conformi a tutte le prescrizioni della norma generale CEI EN (class. CEI 17-13/1) e a quelle della norma particolare CEI EN (class. CEI 17-13/4). Per la loro corrente nominale e le possibilità di connessione del cavo di alimentazione offerte, essi si identificano come ASC di distribuzione finale oppure ASC di prese a spina collegabili a valle di una ASC più grande. La maggior parte dei quadri assemblati da cantiere della serie Q sono dotati di marchio IMQ. Ulteriori versioni di quadro assemblato in fabbrica con diverse prese ILME, nell ambito della corrente nominale che corrisponde alla potenza attiva massima prelevabile dei tipi verificati* ), mantengono il marchio IMQ. Tali quadri sono progettati per l uso nei cantieri, sia all interno che all aperto, definiti luoghi di lavoro temporanei ai quali il pubblico generalmente non ha accesso e dove si effettuano costruzioni di edifici, installazioni riparazioni, modifiche o demolizioni di proprietà (edifici) o lavori di ingegneria civile (lavori pubblici) o lavori di scavo od altre operazioni simili. Essi sono del tipo trasportabile (semi-fissi), destinati in luoghi in cui non sono permanentemente fissati; la loro collocazione può variare durante il lavoro nello stesso cantiere e prima di ogni spostamento il quadro viene messo fuori tensione. Ad essi possono essere collegati utensili elettrici portatili ed altre apparecchiature da cantiere. Questi quadri non sono invece destinati all uso nei centri amministrativi dei cantieri (uffici, guardaroba, sale di riunione, mense, ristoranti, dormitori, servizi igienici, ecc.). I quadri assemblati sono forniti completi di prese (cartucce fusibili escluse), collegamenti elettrici, interruttori magnetotermici e blocco differenziale e sono pronti per il loro impiego una volta equipaggiate le prese di fusibili di qualità. Documentazione di corredo dei quadri ILME serie Q (ASC) - foglio di istruzioni per movimentazione, montaggio, installazione e manutenzione; - schema elettrico unifilare * ) per tensione nominale di alimentazione inferiore a 230/400V~ a parità di corrente nominale la potenza massima attiva prelevabile si riduce proporzionalmente alla tensione, per esempio: quadro 63A [35kW - 230/400V~] > [20kW - 130/230V~] 2

5 generalità e normative quadri da cantiere ASC Generalità e inquadramento normativo. I cantieri di costruzione e di demolizione sono teatro di un alto numero di infortuni elettrici anche mortali (fonte ISPESL). I cantieri costituiscono ambienti ad alto rischio, in particolare elettrico, causa le condizioni di utilizzo dei componenti dell impianto elettrico, spesso all aperto, esposti sia agli eventi atmosferici che a quelli connessi alla natura dei materiali da costruzione presenti in cantiere (sole, pioggia, polvere, gelo, alte temperature, umidità, salsedine, inquinamento chimico) e alle gravose sollecitazioni meccaniche accidentali. È evidente che l impianto elettrico nei cantieri deve quindi essere realizzato con criteri di progettazione, esecuzione e controllo particolari, più severi rispetto a quelli degli impianti previsti negli ambienti normali. Solo del 1992 è la prima regolamentazione tecnica in materia di cantieri (variante V5 alla seconda edizione della norma CEI 64-8, che è il codice di installazione elettrica italiano) Nell ottobre 1992 uscì poi la terza edizione di questa norma la quale incorporava nella Parte 7 tali prescrizioni particolari. La norma impianti CEI 64-8 è giunta oggi alla quinta edizione (2003) La novità fondamentale era l adeguamento delle regole nazionali alla pratica internazionale. L obiettivo cui si tende è infatti quello di di ottenere per l UE un unico codice elettrico di installazione, per facilitare la libera circolazione dei componenti di impianto nel mercato unico europeo e realizzare un livello di sicurezza omogeneo in tutti gli stati dell Unione. Nel 1999 il CEI ha pubblicato la Guida CEI all applicazione delle norme dei quadri di bassa tensione e la Guida CEI all esecuzione degli impianti elettrici nei contatori, contenente raccomandazioni per l installazione degli impianti elettrici di cantiere. Principali prescrizioni impiantistiche per i cantieri (norma CEI 64-8/7 Sez.704). Le più recenti prescrizioni di sicurezza elettrica relative ai cantieri di costruzione e demolizione sono riportate, come detto, nella Parte 7 della quinta edizione della norma CEI 64-8, alla Sezione 704, e coincidono con quelle della norma IEC e del Documento di Armonizzazione Europea HD Esse si integrano con le prescrizioni generali della stessa norma CEI 64-8 e si applicano ad impianti temporanei destinati a: - lavori di costruzione in nuovi edifici; - lavori di riparazione, trasformazione, ampliamento o demolizione di edifici esistenti; - opere pubbliche; - lavori di movimentazione di terra; - lavori simili (ove si intendono ad esempio anche quelli per interventi di manutenzione in banchine, per costruzione di teleferiche, ecc.) Non si applicano agli impianti elettrici siti all aperto, in condizioni gravose, con riferimento a miniere a cielo aperto e a cave (per cui si rimanda alle prescrizioni di sicurezza delle norme IEC della serie 60621). Le parti di edifici che sono sottoposte a trasformazioni strutturali (ampliamenti, riparazioni importanti o demolizioni) sono considerate cantieri per la durata dei relativi lavori, nella misura in cui i lavori necessitano di un impianto temporaneo. Per i luoghi di servizio dei cantieri (uffici, spogliatoi, sale di riunione, spacci, ristoranti, dormitori, servizi igienici, ecc.) si applicano le prescrizioni generali della norma CEI 64-8 e per situazioni particolari si applicano prescrizioni più severe (ad esempio per i luoghi conduttori ristretti - Sezione 706 della norma CEI 64-8). In Italia il D.L. 494/96 ha recepito la Direttiva Europea 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei e mobili. I cantieri sono definiti come qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di genio civile conformemente all elenco riportato nell allegato 1 di detto Decreto. Nei cantieri gli impianti fissi sono limitati alle apparecchiature che comprendono gli apparecchi di comando, di protezione e sezionamento principali ( ). Gli impianti a valle sono considerati come impianti mobili o trasportabili e la Sezione 704 della norma CEI 64-8, in deroga al principio generale che considera l impianto limitato alle sole installazioni fisse, si applica sia agli impianti fissi da cantiere che a quelli mobili o trasportabili, ad esclusione degli apparecchi utilizzatori. Regole di installazione dei quadri per i cantieri di costruzione e demolizione. Tutti i quadri per la distribuzione dell elettricità nei cantieri devono essere conformi alle prescrizioni della Norma Europea CEI EN , con un grado di protezione minimo IP43. I quadri da cantiere sono classificati in base alla funzione e alla taglia di corrente nominale come descritto più avanti. Deve essere previsto, all origine di ogni impianto, un quadro che comprenda i dispositivi di sezionamento, di comando e di protezione principali. Devono essere previsti uno o più dispositivi sul cavo di ingresso a ciascun quadro di alimentazione ed a ciascun quadro di distribuzione, che ne consentano il comando (interruzione di manovra) e il sezionamento. Devono essere previsti dispositivi per l interruzione di emergenza dell alimentazione di tutti gli apparecchi utilizzatori dei quali, per eliminare un pericolo, sia necessario interrompere tutti i conduttori attivi. I dispositivi di sezionamento e di protezione del circuito di distribuzione possono essere contenuti nel quadro principale oppure in quadri separati alimentati dal quadro principale. I dispositivi di sezionamento dell alimentazione devono essere adatti per essere bloccati nella loro posizione di aperto (es.: mediante lucchetto o collocandoli all interno di un involucro chiuso a chiave). L alimentazione degli apparecchi utilizzatori deve essere effettuata da quadri di distribuzione, ciascuno dei quali comprende: - dispositivi di protezione contro le sovracorrenti; - dispositivi di protezione contro i contatti indiretti; - prese a spina. Eventuali alimentazioni di sicurezza e di riserva devono essere collegate in modo da impedire l interconnessione tra alimentazioni diverse. Le prese di corrente devono essere poste all interno o all esterno (sulle pareti) dei quadri sopradescritti, o incorporate in avvolgicavo, oppure essere di tipo industriale, mobile, conformi alla Norma Europea CEI EN Quale cavo flessibile deve essere utilizzato il tipo H07 RN-F oppure un tipo equivalente (ai fini della resistenza all acqua e all abrasione e della flessibilità alle basse temperature). I cavi flessibili dei tipi FG7O-K e H07 BQ-F sono considerati esempi di cavi equivalenti al tipo H07 RN-F. Principali prescrizioni per i quadri da cantiere (norma CEI EN ). Per i quadri da cantiere il SC 17D Switchgear and controlgear assemblies dell IEC sviluppò una parte seconda della norma generale sui quadri (la IEC ) identificata in IEC La prima edizione è del 1990, convertita in Norma Europea EN nel 1991 e pubblicata dal CEI nel Ad essa è seguito un Amendment 1 IEC del 1995, pubblicato come Variante 1 alla Norma Europea CEI EN Nel 2000 il CEI ha pubblicato la Variante 2 della EN e la quarta edizione della norma base CEI EN Nel 2004 è stata ratificata la seconda edizione della EN , equivalente alla IEC. Per la natura temporanea dei cantieri, nessuna parte dell installazione elettrica può essere considerata permanente, quindi fissa. Per i quadri è quindi richiesto l impiego di costruzioni di tipo mobile, facilmente spostabili in funzione dell avanzamento dei lavori, per le quali non è prevista la messa fuori tensione durante gli spostamenti, oppure trasportabile (semi-fisso), la cui collocazione può variare secondo la pianificazione dei lavori. Per queste ultime ogni spostamento è preceduto dalla messa fuori tensione del quadro. In ogni caso è richiesto che i quadri da cantiere siano recuperabili e riutilizzabili altrove. In considerazione delle particolari condizioni di impiego essi vanno dunque realizzati con particolare robustezza meccanica e resistenza alla corrosione, affidabili nel tempo alla penetrazione di corpi solidi e di acqua. L obbligo di marcatura CE pone fine alla negligenza di tanti operatori del settore, dovendoci attenere per la realizzazione dei quadri da cantiere alla citata Norma Europea (presunzione di conformità ai requisiti di sicurezza della direttiva BT 73/23/CEE e successive modificazioni), l obbligo di impiego di quadri da cantiere conformi a detta norma è sancito nella norma CEI La norma dei quadri da cantiere non ammette le costruzioni cosiddette non di serie ANS cioè quelle provate solo parzialmente con prove di tipo PTTA*). *) PTTA = partially type-tested assemblies (apparecchiature assiemate parzialmente provate con prove di tipo) 3

6 generalità e normative quadri da cantiere ASC Definizioni apparecchiature per cantiere I quadri da cantiere possono essere solo del tipo ASC. ASC: Apparecchiatura costruita in serie per cantiere (norma Europea CEI EN , CEI 17-13/4) Combinazioni di uno o più dispositivi di trasformazione o di chiusura e interruzione con le apparecchiature associate di comando, di misura, di segnalazione, di protezione e di regolazione complete di tutte le loro connessioni elettriche e meccaniche e di tutte le loro parti strutturali, progettate e costruite per uso in tutti i cantieri, all interno e all esterno. Le ASC devono essere apparecchiature costruite in serie (AS) conformi ad un tipo o ad un sistema costruttivo prestabilito senza scostamenti tali da modificarne in modo determinante le prestazioni rispetto all apparecchiatura tipo provata secondo quanto prescritto nelle norme CEI EN e CEI EN AS: Apparecchiatura costruita in serie (norma Europea CEI EN , CEI 17-13/1) Apparecchiatura conforme a un tipo o a un sistema costruttivo prestabilito, o comunque senza scostamenti tali che ne modifichino in modo determinante le prestazioni rispetto all apparecchiatura tipo provata secondo quanto descritto dalla Norma. La stessa norma CEI EN osserva, in tale definizione, che per varie ragioni, per esempio di trasporto o di produzione, alcune fasi del montaggio possono aver luogo fuori dall officina del costruttore del quadro provato con prove di tipo (AS...). Una tale apparecchiatura è considerata come apparecchiatura di serie [ossia provata con prove di tipo, N.d.R.] a condizione che il montaggio venga effettuato secondo le istruzioni del costruttore, in maniera tale che sia assicurata la conformità del tipo o sistema stabilito con la norma CEI EN 60439, ivi inclusa l esecuzione delle prove individuali previste. La norma CEI EN inoltre suddivide le cosiddette ASC (apparecchiature assiemate di serie da cantiere) in sei tipi differenti in base alle specifiche funzioni realizzabili nel contesto della distribuzione di energia elettrica nei cantieri, rispettando una gerarchia discendente a partire dal punto di consegna di energia, sino ai terminali di installazione. Si illustra di seguito ciascuna classe con riferimento agli articoli di norma. Caratteristiche particolari dei diversi tipi funzionali di ASC ( 9) 1) ASC di alimentazione di entrata e di misura ( 9.1) 1) Destinata alla connessione della linea di alimentazione pubblica in bassa tensione, esclusivamente tramite morsetti, alla misura dell energia consumata nel cantiere e alla limitazione della stessa con le modalità stabilite dal distributore. Allo scomparto di entrata si abbina un unità di uscita comprendente l interruttore onnipolare generale dell impianto utilizzatore, con funzioni di manovra, di sezionamento e di protezione contro le sovracorrenti e i contatti indiretti (ciascuna funzione può essere assolta da un apparecchio dedicato, ma in genere più funzioni sono accorpate nello stesso apparecchio), bloccabile in posizione di aperto con un lucchetto o collocandolo in un involucro serrabile a chiave, per evitare indesiderate messe in tensione dell impianto. Sul quadro può essere opzionalmente presente, posto all esterno per la rapida accessibilità, un pulsante, rosso su fondo giallo, con funzione di arresto di emergenza per l interruzione dell alimentazione generale dell impianto di cantiere (norma CEI 64-8, artt e ). ASC di distribuzione principale (In 630A) ( 9.2) 1) Rientrano in questa classe i quadri da cantiere con corrente nominale di almeno 630 A. Anche questo tipo di quadri prevede l allacciamento esclusivamente mediante morsetti ad un dispositivo di sezionamento ( es.: un interruttore di manovra - sezionatore), bloccabile in posizione di aperto, che può essere privo di dispositivo di protezione, purché il quadro sia alimentato da una ASC di alimentazione di entrata e di misura (e la protezione sia dunque nel quadro a monte). Le unità di uscita possono essere composte da uno o più circuiti, tutti singolarmente sezionabili e protetti contro i sovraccarichi e i cortocircuiti e contro i contatti indiretti, mentre facoltativa la possibilità di blocco in posizione di aperto dei sezionatori. ASC di distribuzione (In = 125A 630A) ( 9.3) 1) Sono quadri collocati nella fascia intermedia della ramificazione distributiva, (normalmente tra la ASC di distribuzione principale e le numerose ASC di distribuzione finale), ma che possono essere direttamente collegate all ASC di alimentazione di entrata e misura, (p.e. nei cantieri di medie dimensioni). In entrata è sufficiente prevedere un interruttore di manovra - sezionatore bloccabile in posizione aperto senza alcuna protezione, ma con corrente nominale minima di 125A e massima di 630A, mentre in uscita, per ciascuno degli apparecchi, è richiesta anche la protezione, ma non il blocco. Le uscite possono attestarsi a morsetti (ai quali collegare i cavi delle utenze fisse), o alle prese di tipo: - industriale (conformi alla norma CEI EN , sino a 125A) - civili (conformi alle norme CEI 23-5 o CEI 23-16) per la connessione degli apparecchi utilizzatori mobili. ASC di trasformazione (In 630 A) ( 9.4) 1) In questi quadri sono incorporate: - una unità di trasformazione bassa tensione / bassissima tensione (BT/SELV* o BT/FELV**), per l allacciamento di utilizzatori tipicamente mobili come le lampade o utensili portatili - una o più unità di trasformazione bassa tensione / bassa tensione, per alimentare utilizzatori fissi o mobili a funzionamento continuo. ASC di distribuzione finale (In 125A) ( 9.5) 1) Sono quadri posti a valle di quadri di distribuzione più grandi (di distribuzione principale o di distribuzione) ai quali possono essere connessi sia i numerosi utilizzatori portatili che tutti gli apparecchi fissi, o semi-fissi di cantiere. L allacciamento di entrata a questi quadri può avvenire direttamente ai morsetti, oppure con spina fissa, con corrente nominale non superiore a 125A, alimentando il solito interruttore di manovra e sezionamento (eventualmente anche automatico magnetotermico) bloccabile in posizione di aperto o reso inaccessibile mediante sportello lucchettabile. Anche le uscite sono simili a quelle indicate per le ASC di distribuzione ma con la protezione per i contatti indiretti mediante un dispositivo a corrente residua (interruttore differenziale) ad alta sensibilità, avente corrente nominale di intervento Idn non superiore a 30 ma Il cavo di entrata deve essere collegato a morsetti o a dispositivi di ingresso (connettori) compatibili con la corrente nominale dell unità. Quest ultima non deve essere superiore a 125A. ASC di prese a spina (In 63A) ( 9.6) 1) L entrata è una spina, mentre le uscite di questi quadri, di taglia piccola, sono esclusivamente prese così da rendere tali unità facilmente spostabili senza dover ricorrere all intervento di elettricisti. Il quadro viene alimentato, mediante una prolunga terminata con una presa mobile, attraverso la spina fissa, con corrente nominale non superiore a 63A, installata sul quadro. Le prese in uscita devono avere ciascuna la propria protezione contro il sovraccarico ed essere protette da un dispositivo differenziale da 30 ma (norma CEI 64-8, art ), che può proteggere tutte le prese. Si prevede la possibilità che in una ASC possano essere raggruppate due o più funzioni assiemando le relative apparecchiature in relazione alle dimensioni del cantiere sino a contenere più unità, per esempio di distribuzione e trasformazione in un unico quadro, mantenendo però sempre separati i quadri di prese a spina. 1) riferimento al paragrafo della norma CEI EN *) SELV = safety extra-low voltage (bassissima tensione di sicurezza) **) FELV = functional extra-low voltage (bassissima tensione funzionale) 4

7 generalità e normative quadri da cantiere ASC Schema delle tipologie di quadri ASC per cantiere In base alle caratteristiche costruttive (spine e prese impiegate, dispositivi di protezione) ed elettriche (corrente nominale, e quindi potenza attiva massima prelevabile) i quadri da cantiere ILME si identificano come ASC di distribuzione finale o ASC di prese a spina, entrambe da collegare a valle di una ASC più grande. In base ai requisiti particolari dei diversi tipi funzionali di ASC previsti dalla norma CEI EN ( 9) riportati nella pagina precedente, i quadri ILME equipaggiati con spina fissa di alimentazione e corrente nominale In=125A e tutti i quadri ILME in versione con unità di ingresso a morsettiera sono delle ASC di distribuzione finale, i quadri ILME con corrente nominale In=63A con unità di ingresso a spina sono delle ASC di prese a spina. Legenda: 1 - ASC di alimentazione di entrata e di misura 2 - ASC di distribuzione principale 3 - ASC di distribuzione 4 - ASC di trasformazione 5 - ASC di distribuzione finale 6 - ASC di prese a spina tipi standard - QG TI D - QG SQ D tipi standard - QP TI - QP SQ tipi standard - QG TI - QG SQ tipi standard - QM P - QM S 5

8 QM - quadri da cantiere assemblati in fabbrica (ASC) quadro base tipo QM V P4 / QM V P6 per 4 / 6 prese fisse serie Pluso PEW...PQ/PQF (IP67) quadro base tipo QM V S2 per 2 prese interbloccate serie SQ tipo SQE...5 (IP65) interruttore generale magnetotermico con caratteristica di intervento C e Icn = 6 ka blocco differenziale con caratteristica di intervento AC, I n = 0,03 A e I m = 6 ka cavo di alimentazione I=4m, tipo H07 RN-F 2G2,5, 3G2,5, 4G2,5 o 4G4 secondo corrente nominale e spina associata q con marchio italiano di qualità con prese serie PEW...PQ / PQF FRONTE RETRO interruttore generale magnetotermico differenziale potenza attiva massima prelevabile ingresso spina mobile numero prese PEW 1663 PQF 16A, 230V, 2P+m, 6h PEW 1664 PQF 16A, 400V, 3P+m, 6h PEW 1665 PQ 16A, 230 / 400V, 3P+N+m, 6h PEW 3264 PQ 32A, 400V, 3P+m, 6h A kw QM PA PEW 1663 SV 4 4 QM PB PEW 1664 SV 4 4 QM PC PEW 1665 SV QM PD PEW 1663 SV QM PH PEW 1665 SV QM PI211 32* 18 PEW 3265 SV A - 2P+m Schuko IP55 con prese serie PEW...PQ / PQF FRONTE RETRO interruttore generale magnetotermico differenziale potenza attiva massima prelevabile ingresso spina mobile numero prese PEW 1663 PQF 16A, 230V, 2P+m, 6h PEW 1664 PQF 16A, 400V, 3P+m, 6h PEW 1665 PQ 16A, 230 / 400V, 3P+N+m, 6h PEW 3264 PQ 32A, 400V, 3P+m, 6h A kw QM PA PEW 1663 SV 6 6 QM PC PEW 1665 SV QM PC PEW 1665 SV QM PH PEW 1665 SV QM PI222 32* 18 PEW 3265 SV QM PL PEW 1665 SV A - 2P+m Schuko IP55 * Interruttore magnetotermico da 16A in aggiunta a interruttore generale magnetotermico con blocco differenziale QM CON PRESE SCHUKO IP 55 (SECONDO EN 60529) Per schede tecniche e ulteriori informazioni, consultare i cataloghi tecnici on-line all indirizzo 6

9 QM - quadri da cantiere assemblati in fabbrica (ASC) quadro base tipo QM V P4 / QM V P6 per 4 / 6 prese fisse serie Pluso PEW...PQ/PQF (IP67) quadro base tipo QM V S2 per 2 prese interbloccate serie SQ tipo SQE...5 (IP65) interruttore generale magnetotermico con caratteristica di intervento C e Icn = 6 ka blocco differenziale con caratteristica di intervento AC, I n = 0,03 A e I m = 6 ka cavo di alimentazione I=4m, tipo H07 RN-F 2G2,5, 3G2,5, 4G2,5 o 4G4 secondo corrente nominale e spina associata q con marchio italiano di qualità con prese serie SQ tipo SQE FRONTE RETRO interruttore generale magnetotermico differenziale potenza attiva massima prelevabile ingresso spina mobile numero prese SQE A, 230V, 2P+m, 6h SQE A, 400V, 3P+m, 6h SQE A, 230 / 400V, 3P+N+m, 6h SQE A, 400V, 3P+m, 6h A kw QM SA PEW 1663 SV 2 2 QM SB PEW 1664 SV 2 2 QM SC PEW 1665 SV QM SE PEW 1665 SV QM SF11 32* 18 PEW 3265 SV QM SG11** 16 3 PEW 1663 SV SQT A, 24V, 2P+m * Interruttore magnetotermico da 16A in aggiunta a interruttore generale magnetotermico con blocco differenziale ** non omologati IMQ Per schede tecniche e ulteriori informazioni, consultare i cataloghi tecnici on-line all indirizzo 7

10 QC - quadri da cantiere assemblati in fabbrica (ASC) con prese serie TM e serie SQV in materiale termoplastico antiurto e autoestinguente di colore grigio RAL 7012 montabili a parete o supportati versioni fornite complete di ogni accessorio (spina di alimentazione, prese, dispositivi di protezione, cablaggi, etc.) pronte per essere impiegate, fusibili e spine derivate esclusi ingresso con spina da parete, quadro cablato composto da: quadro base QP V, pulsante generale d emergenza, bobina di sgancio grado di protezione IP55 (CEI EN 60529), conformi alla norma CEI EN q con marchio italiano di qualità con prese serie TM interruttore generale magnetotermico differenziale potenza attiva massima prelevabile ingresso spina da parete 400V, 3P+N+ m, 6h (rossa) numero prese TM 1663 IT 16A, 250V, 2P+ m, 6h (blu) TM 1664 IT 16A, 400V, 3P+ m, 6h (rossa) TM 1665 IT 16A, 400V, 3P+N+ m, 6h (rossa) TM 3264 IT 32A, 400V, 3P+ m, 6h (rossa) TM 3265 IT 32A, 400V, 3P+N+ m, 6h (rossa) TM T1 16A, 24V, 2P, s.r. (viola) A kw QP TI A QP TI A QP TI B QP TI B QP TI B QP TI C QP TI C QP TI C-2 ** QP TI D con prese serie SQV interruttore generale magnetotermico differenziale potenza attiva massima prelevabile ingresso spina da parete 400V, 3P+N+ m, 6h (rossa) numero prese SQV A, 250V, 2P+ m, 6h (blu) SQV A, 400V, 3P+ m, 6h (rossa) SQV A, 400V, 3P+N+ m, 6h (rossa) SQV A, 400V, 3P+ m, 6h (rossa) SQV A, 400V, 3P+N+ m, 6h (rossa) SQT A, 24V, 2P, s.r. (viola) A kw QP SQ A QP SQ A QP SQ A QP SQ B QP SQ B QP SQ B QP SQ B QP SQ B QP SQ C QP SQ C QP SQ C-2 ** QP SQ D QP SQ E QP SQ E QP SQ E QP SQ E QP SQ E QP SQ E QP SQ E QP SQ E QP SQ E QP SQ F QP SQ F QP SQ FM mors.* QP SQ G * ingresso con pressacavo, fissaggio conduttori su morsettiera ** non omologati IMQ Ulteriori versioni del quadro assemblato in fabbrica con diverse prese ILME, nell ambito della potenza attiva massima prelevabile, mantengono il marchio IMQ. A richiesta quadri da cantiere con interruttore differenziale tipo A. Per maggiori informazioni contattare la ILME SpA. Per schede tecniche e ulteriori informazioni, consultare i cataloghi tecnici on-line all indirizzo 8

11 QC - quadri da cantiere assemblati in fabbrica (ASC) con prese serie TM e serie SQV in materiale termoplastico antiurto e autoestinguente di colore grigio RAL 7012 montabili a parete o supportati versioni fornite complete di ogni accessorio (spina di alimentazione, prese, dispositivi di protezione, cablaggi, etc.) pronte per essere impiegate, fusibili e spine derivate esclusi ingresso con spina da parete, quadro cablato composto da: quadro base QG V, pulsante generale d emergenza, bobina di sgancio grado di protezione IP55 (CEI EN 60529), conformi alla norma CEI EN q con marchio italiano di qualità con prese serie TM interruttore generale magnetotermico differenziale potenza attiva massima prelevabile ingresso spina da parete 400V, 3P+N+ m, 6h (rossa) numero prese TM 1663 IT 16A, 250V, 2P+ m, 6h (blu) TM 1664 IT 16A, 400V, 3P+ m, 6h (rossa) TM 1665 IT 16A, 400V, 3P+N+ m, 6h (rossa) TM 3264 IT 32A, 400V, 3P+ m, 6h (rossa) TM 3265 IT 32A, 400V, 3P+N+ m, 6h (rossa) TM 6364 IT 63A, 400V, 3P+ m, 6h (rossa) TM 6365 IT 63A, 400V, 3P+N+ m, 6h (rossa) TM T1 16A, 24V, 2P, s.r. (viola) A kw QG TI A QG TI B QG TI B QG TI B-2 ** QG TI C QG TI D 100 * con prese serie SQV interruttore generale magnetotermico differenziale potenza attiva massima prelevabile ingresso spina da parete 400V, 3P+N+ m, 6h (rossa) numero prese SQV A, 250V, 2P+ m, 6h (blu) SQV A, 400V, 3P+ m, 6h (rossa) SQV A, 400V, 3P+N+ m, 6h (rossa) SQV A, 400V, 3P+ m, 6h (rossa) SQV A, 400V, 3P+N+ m, 6h (rossa) TM 6364 IS 63A, 400V, 3P+ m, 6h (rossa) TM 6365 IS 63A, 400V, 3P+N+ m, 6h (rossa) SQT A, 24V, 2P, s.r. (viola) A kw QG SQ A QG SQ B QG SQ B QG SQ B-2 ** QG SQ C QG SQ D 100 * QG SQ D QG SQ D QG SQ E 100 * QG SQ F 100 * * interruttore generale magnetotermico da 100A interruttori secondari a protezione dei gruppi prese ** non omologati IMQ Ulteriori versioni del quadro assemblato in fabbrica con diverse prese ILME, nell ambito della potenza attiva massima prelevabile, mantengono il marchio IMQ. A richiesta quadri da cantiere con interruttore differenziale tipo A. Per maggiori informazioni contattare la ILME SpA. Per schede tecniche e ulteriori informazioni, consultare i cataloghi tecnici on-line all indirizzo 9

12 QM caratteristiche tecniche Quadri ILME di distribuzione per cantiere Sono disponibili anche in kit di montaggio i seguenti involucri per la realizzazione a cura del cliente di combinazioni di prese differenti da quelle presenti in questo catalogo: codice QM V P4 QM V P6 QM V S2 descrizione kit quadro vuoto per 4 prese tipo PLUSO PE / PEW...PQ / PQF (flangia quadrata 80 x 80 mm) kit quadro vuoto per 6 prese tipo PLUSO PE / PEW...PQ / PQF (flangia quadrata 80 x 80 mm) kit quadro vuoto per 2 prese con dispositivo di blocco serie SQE (o SQV) Generalità costruttive Struttura portante Realizzata in materiale termoplastico antiurto e autoestinguente MIL.BOX (classificazione 750 C alla prova del filo incandescente), di colore grigio scuro RAL 7012, stabilizzato ai raggi ultravioletti. E stampato ad iniezione con la tecnologia BC-MUL, già utilizzata con successo sugli involucri di taglia maggiore tipo QG e QP dei quadri da cantiere ASC serie Q e nelle prese interbloccate serie TM. La tecnica garantisce estrema robustezza meccanica, elevata resistenza agli urti ed ottima resistenza agli agenti atmosferici (temperatura e umidità elevate) e a numerosi agenti chimici. La struttura presenta un elevata rigidezza torsionale grazie agli elementi strutturali adottati nelle connessioni e agli elevati spessori di formatura delle pannellature. Le prese installate sono incassate entro una robusta cornice che funge anche da riparo agli urti per gli apparecchi di protezione. Un ampia base d appoggio ne impedisce l accidentale ribaltamento. Essa è realizzata con materiale completamente riciclabile. La struttura isolante permette la costruzione di quadri a isolamento completo b secondo CEI EN e CEI 64-8/4. Le pannellature sono in grado di resistere a impatti di energia 6 J (rappresentativi di collisioni all interno di cantieri). Ganci di fissaggio (impilaggio) Sono previsti in due feritoie di alloggiamento 2 robusti ganci in tecnopolimero di colore giallo opportunamente sagomati quali mezzi di aggancio a scatto per il fissaggio reciproco di più unità impilate. Messa a terra Sia nei quadri vuoti in kit di montaggio QM V... che nelle versioni assemblate in fabbrica è previsto in dotazione un morsetto collettore di terra isolato da montare all interno, da 25 mm 2 per agevolare la connessione al conduttore di protezione della spina di alimentazione. Serracavo Un robusto collare serracavo è previsto all interno per eliminare pericolose sollecitazioni meccaniche sui conduttori del cavo di alimentazione e sui morsetti di ingresso dell interruttore. Pressacavo (quadri vuoti QM V) I quadri vuoti sono forniti con pressacavo angolare IP65 Pg 21 per cavi con Ø da 15 mm a 21 mm. Spina mobile di alimentazione (quadri assemblati) I quadri assemblati sono forniti con una spina mobile di alimentazione industriale ILME serie PLUSO PEW...SV (IP67), cablata al termine del cavo di alimentazione, da 32A o da 16A e di polarità differente a seconda dei tipi. Vano di ingresso e derivazione Nella parte interna superiore del quadro è ricavato un capiente vano (12 moduli DIN) chiuso da sportello in policarbonato antiurto trasparente e dotato di 2 robuste molle in acciaio inox che lo spingono in chiusura. Lo sportello è lucchettabile per limitare l accesso ai dispositivi di manovra. Il vano derivazione è adatto ad alloggiare su guida DIN EN gli apparecchi di sezionamento e protezione. Per i quadri assemblati vedere nel seguito la tipologia degli apparecchi cablati al suo interno. Guida DIN EN I quadri vuoti QM V... sono corredati di una guida DIN EN in misura 219 mm per la sezione vano di ingresso, per l eventuale morsettiera. La guida è realizzata in acciaio zincato conforme RoHS. Nelle versioni assemblate dei quadri la guida è già montata. Maniglia di trasporto Sulla parte superiore è ricavata una solida maniglia di sollevamento per il trasporto e l avvolgimento del cordone di alimentazione. In dotazione ai quadri precablati è fornita una busta portadocumenti richiudibile ove è collocato lo schema elettrico ed altra documentazione, es.: dichiarazioni di conformità. Per i quadri ASC (apparecchiature assiemate da cantiere, costruite in serie) è inoltre prevista una targa di identificazione riportante i dati nominali del quadro, apposta sul fianco del quadro stesso. 10

13 QM caratteristiche tecniche dei quadri ASC Prove di tipo ( 8.2) I quadri ASC proposti in questo fascicolo sono stati sottoposti a tutte le prove di tipo prescritte dalla norma, nonché alle rispettive prove individuali: No. Caratteristiche da controllare Riferimento Prova 1 Limiti di sovratemperatura Verifica dei limiti di sovratemperatura tramite prova (prova di tipo) 2 Tenuta alla tensione applicata Verifica della tenuta alla tensione applicata tramite prova (prova di tipo) 3 Tenuta al cortocircuito Verifica della tenuta al cortocircuito tramite prove (prova di tipo) Non si applica, perché I cc 10kA 4 Efficienza del circuito di protezione a Connessione effettiva tra le masse Verifica dell effettiva connessione tra le masse dell apparecchiatura ed il circuito di protezione dell apparecchiatura ed il circuito con esame a vista o con misura della resistenza (prova di tipo) di protezione 4b Tenuta al cortocircuito del circuito Verifica della tenuta al cortocircuito del circuito di protezione tramite prova (prova di tipo) di protezione Non si applica, perché I cc 10kA 5 Distanze in aria e superficiali Verifica delle distanze in aria e superficiali (prova di tipo) 6 Funzionamento meccanico Verifica del funzionamento meccanico (prova di tipo) 7 Grado di protezione Verifica del grado di protezione (prova di tipo) 8 Resistenza meccanica Verifica della resistenza meccanica tramite prova (prova di tipo) 8a Prova di impatto: 3 impatti su ognuna delle 6 superfici esterne dell ASC in prova con sfera d acciaio Ø 50 mm, massa 500 ± 25 g da 1,2 m. 50 HR Durezza < 58 HR. In alternativa pendolo 8b Prova d urto: un impulso a semionda sinusoidale da 500 m/s 2 (50g) e durata 11 ms, secondo IEC Resistenza alla corrosione Verifica della resistenza alla corrosione tramite prova (prova di tipo) 9a Verifica della resistenza alla corrosione in condizioni normali di servizio: tre cicli di 24 h in camera climatica 9b Verifica della resistenza alla corrosione in un atmosfera fortemente inquinata: 10 giorni di esposizione continua ad atmosfera industriale secondo metodo IEC Cablaggio, funzionamento elettrico Esame a vista dell apparecchiatura compreso l esame a vista del cablaggio e, se necessario, prova del funzionamento elettrico (prova individuale) 11 Isolamento Prova di tensione applicata (prova individuale) Non si applica 12 Misure di protezione Verifica delle misure di protezione e della continuità elettrica dei circuiti di protezione (prova individuale) Le prove 7, 8a, 8b, 9a, 9b sono anche relative all involucro vuoto, le rimanenti al quadro assemblato. 11

14 QM quadri da cantiere assemblati in fabbrica (ASC) ulteriori versioni del quadro assemblato in fabbrica con differenti combinazioni di prese ILME, nell ambito della potenza attiva massima prelevabile, mantengono il marchio q quadri da cantiere QM a 4 prese con prese serie PLUSO PEW...PQ / PQF descrizione codice codice quadro assemblato composto da: - quadro base QM V P4 - prese fisse serie PLUSO PEW...PQ / PQF - cavo di alimentazione H07 RN-F 4G4 I = 4 m terminato da spina mobile PEW 3265 SV (230 / 400V, 32A, 3P+N+m, 6h) quadro assemblato composto da: - quadro base QM V P4 - prese fisse serie PLUSO PEW...PQ / PQF - cavo di alimentazione H07 RN-F 4G2,5 I = 4 m terminato da spina mobile PEW 1665 SV (230 / 400V, 16A, 3P+N+m, 6h) QM PI211 q uscite e protezioni: - interruttore magnetotermico 4P 40A curva C con blocco differenziale da 40A - interruttore magnetotermico 4P 16A curva C - una presa PEW 3264 PQ (400V, 32A, 3P+m, 6h) - una presa PEW 1664 PQF (400V, 16A, 3P+m, 6h) - due prese PEW 1663 PQF (230V, 16A, 2P+m, 6h) - potenza attiva massima prelevabile 18kW QM PC22 q uscite e protezioni: - interruttore magnetotermico 4P 16A curva C con blocco differenziale da 25A - due prese PEW 1664 PQF (400V, 16A, 3P+m, 6h) - due prese PEW 1663 PQF (230V, 16A, 2P+m, 6h) - potenza attiva massima prelevabile 9kW QM PH211 q uscite e protezioni: - interruttore magnetotermico 4P 16A curva C con blocco differenziale da 25A - una presa PEW 1665 PQ (230/400V, 16A, 3P+N+m, 6h) - una presa PEW 1664 PQF (400V, 16A, 3P+m, 6h) - due prese PEW 1663 PQF (230V, 16A, 2P+m, 6h) - potenza attiva massima prelevabile 9kW quadro assemblato composto da: - quadro base QM V P4 - prese fisse serie PLUSO PEW...PQ / PQF - cavo di alimentazione H07 RN-F 3G2,5 I = 4 m terminato da spina mobile PEW 1664 SV (400V, 16A, 3P+m, 6h) QM PB4 q uscite e protezioni: - interruttore magnetotermico 4P 16A curva C con blocco differenziale da 25A - quattro prese PEW 1664 PQF (400V, 16A, 3P+m, 6h) - potenza attiva massima prelevabile 9kW quadro assemblato composto da: - quadro base QM V P4 - prese fisse serie PLUSO PEW...PQ / PQF - cavo di alimentazione H07 RN-F 2G2,5 I = 4 m terminato da spina mobile PEW 1663 SV (230V, 16A, 2P+m, 6h) QM PD22 q uscite e protezioni: - interruttore magnetotermico 2P 16A curva C con blocco differenziale da 25A - due prese PEW 1663 PQF (230V, 16A, 2P+m, 6h) - due prese Schuko (230V, 16A, 2P+m) IP55 - potenza attiva massima prelevabile 3kW QM PA4 q uscite e protezioni: - interruttore magnetotermico 2P 16A curva C con blocco differenziale da 25A - quattro prese PEW 1663 PQF (230V, 16A, 2P+m, 6h) - potenza attiva massima prelevabile 3kW dimensioni in mm le misure indicate non sono impegnative e possono essere variate senza alcun preavviso 12

15 QM quadri da cantiere assemblati in fabbrica (ASC) ulteriori versioni del quadro assemblato in fabbrica con differenti combinazioni di prese ILME, nell ambito della potenza attiva massima prelevabile, mantengono il marchio q quadri da cantiere QM a 6 prese con prese serie PLUSO PEW...PQ / PQF descrizione codice codice quadro assemblato composto da: - quadro base QM V P6 - prese fisse serie PLUSO PEW...PQ / PQF - cavo di alimentazione H07 RN-F 4G4 I = 4 m terminato da spina mobile PEW 3265 SV (230 / 400V, 32A, 3P+N+m, 6h) quadro assemblato composto da: - quadro base QM V P6 - prese fisse serie PLUSO PEW...PQ / PQF - cavo di alimentazione H07 RN-F 4G2,5 I = 4 m terminato da spina mobile PEW 1665 SV (230 / 400V, 32A, 3P+N+m, 6h) quadro assemblato composto da: - quadro base QM V P6 - prese fisse serie PLUSO PEW...PQ / PQF - cavo di alimentazione H07 RN-F 4G2,5 I = 4 m terminato da spina mobile PEW 1665 SV (230 / 400V, 16A, 3P+N+m, 6h) quadro assemblato composto da: - quadro base QM V P6 - prese fisse serie PLUSO PEW...PQ / PQF - cavo di alimentazione H07 RN-F 2G2,5 I = 4 m terminato da spina mobile PEW 1663 SV (230V, 16A, 2P+m, 6h) QM PI222 q uscite e protezioni: - interruttore magnetotermico 4P 40A curva C con blocco differenziale da 40A - interruttore magnetotermico 4P 16A curva C - due prese PEW 3264 PQ (400V, 32A, 3P+m, 6h) - due prese PEW 1664 PQF (400V, 16A, 3P+m, 6h) - due prese PEW 1663 PQF (230V, 16A, 2P+m, 6h) - potenza attiva massima prelevabile 18kW QM PH222 q uscite e protezioni: - interruttore magnetotermico 4P 16A curva C con blocco differenziale da 25A - interruttore magnetotermico 4P 16A curva C - due prese PEW 1665 PQ (230/400V, 16A, 3P+N+m, 6h) - due prese PEW 1664 PQF (400V, 16A, 3P+m, 6h) - due prese PEW 1663 PQF (230V, 16A, 2P+m, 6h) - potenza attiva massima prelevabile 9kW QM PC42 q uscite e protezioni: - interruttore magnetotermico 4P 16A curva C con blocco differenziale da 25A - due prese PEW 1664 PQF (400V, 16A, 3P+m, 6h) - quattro prese PEW 1663 PQF (230V, 16A, 2P+m, 6h) - potenza attiva massima prelevabile 9kW QM PA6 q uscite e protezioni: - interruttore magnetotermico 2P 16A curva C con blocco differenziale da 25A - sei prese PEW 1663 PQF (230V, 16A, 2P+m, 6h) - potenza attiva massima prelevabile 3kW QM PC33 q uscite e protezioni: - interruttore magnetotermico 4P 16A curva C con blocco differenziale da 25A - tre prese PEW 1664 PQF (400V, 16A, 3P+m, 6h) - tre prese PEW 1663 PQF (230V, 16A, 2P+m, 6h) - potenza attiva massima prelevabile 9kW QM PL222 q uscite e protezioni: - interruttore magnetotermico 4P 16A curva C con blocco differenziale da 25A - due prese PEW 1664 PQF (400V, 16A, 3P+m, 6h) - due prese PEW 1663 PQF (230V, 16A, 2P+m, 6h) - due prese Schuko (230V, 16A, 2P+m) IP55 - potenza attiva massima prelevabile 3kW dimensioni in mm le misure indicate non sono impegnative e possono essere variate senza alcun preavviso 13

16 QM quadri da cantiere assemblati in fabbrica (ASC) ulteriori versioni del quadro assemblato in fabbrica con differenti combinazioni di prese ILME, nell ambito della potenza attiva massima prelevabile, mantengono il marchio q quadri da cantiere QM a 2 prese con prese interbloccate serie SQ tipo SQE descrizione codice codice quadro assemblato composto da: - quadro base QM V S2 - prese interbloccate serie SQ tipo SQE (IP55) - cavo di alimentazione H07 RN-F 4G4 I = 4 m terminato da spina mobile PEW 3265 SV (230 / 400V, 32A, 3P+N+m, 6h) quadro assemblato composto da: - quadro base QM V S2 - prese interbloccate serie SQ tipo SQE (IP55) - cavo di alimentazione H07 RN-F 4G2,5 I = 4 m terminato da spina mobile PEW 1665 SV (230 / 400V, 16A, 3P+N+m, 6h) quadro assemblato composto da: - quadro base QM V S2 - prese interbloccate serie SQ tipo SQE (IP55) - cavo di alimentazione H07 RN-F 3G2,5 I = 4 m terminato da spina mobile PEW 1664 SV (400V, 16A, 3P+m, 6h) QM SF11 q uscite e protezioni: - interruttore magnetotermico 4P 40A curva C con blocco differenziale da 40A - interruttore magnetotermico 2P 16A curva C - una presa SQE (400V, 32A, 3P+m, 6h) - una presa SQE (230V, 16A, 2P+m, 6h) - potenza attiva massima prelevabile 18kW QM SC11 q uscite e protezioni: - interruttore magnetotermico 4P 16A curva C con blocco differenziale da 25A - una presa SQE (400V, 16A, 3P+m, 6h) - una presa SQE (230V, 16A, 2P+m, 6h) - potenza attiva massima prelevabile 9kW QM SB2 q uscite e protezioni: - interruttore magnetotermico 3P 16A curva C con blocco differenziale da 25A - due prese SQE (400V, 16A, 3P+m, 6h) - potenza attiva massima prelevabile 9kW QM SE11 q uscite e protezioni: - interruttore magnetotermico 4P 16A curva C con blocco differenziale da 25A - una presa SQE (230/400V, 16A, 3P+N+m, 6h) - una presa SQE (230V, 16A, 2P+m, 6h) - potenza attiva massima prelevabile 9kW quadro assemblato composto da: - quadro base QM V S2 - prese interbloccate serie SQ tipo SQE (IP55) - cavo di alimentazione H07 RN-F 2G2,5 I = 4 m terminato da spina mobile PEW 1663 SV (230V, 16A, 2P+m, 6h) QM SA2 q uscite e protezioni: - interruttore magnetotermico 2P 16A curva C con blocco differenziale da 25A - due prese SQE (230V, 16A, 2P+m, 6h) - potenza attiva massima prelevabile 3kW QM SG11 uscite e protezioni: - interruttore magnetotermico 2P 16A curva C con blocco differenziale da 25A - una presa SQE (230V, 16A, 2P+m, 6h) - una presa con trasformatore di sicurezza SQT (230/24V, 150VA, 2P) - potenza attiva massima prelevabile 3kW dimensioni in mm le misure indicate non sono impegnative e possono essere variate senza alcun preavviso 14

17 Q caratteristiche tecniche Struttura portante Realizzata in materiale termoplastico antiurto e autoestinguente (classificazione 750 C alla prova del filo incandescente), di colore grigio RAL 7012, stabilizzato ai raggi ultravioletti. La struttura, nonostante l ampio passaggio ricavato nella base del quadro (utilizzabile per i cavi delle linee di uscita) e le comode portelle di accesso all apparecchiatura interna, presenta una elevata rigidezza torsionale grazie agli elementi strutturali adottati nelle connessioni (viti a brugola e dadi in acciaio inox) e agli elevati spessori di formatura delle pannellature. Essa è realizzata con materiale completamente riciclabile. La struttura isolante permette la costruzione di quadri a isolamento completo b secondo CEI EN e CEI 64-8/4. Le pannellature sono in grado di resistere a impatti di energia 6 J (rappresentativi di collisioni all interno di cantieri)

18 Q caratteristiche tecniche Generalità costruttive Ganci di posa Sono previste (fig.1) 4 staffe in acciaio inossidabile sagomate e asolate per la posa fissa del quadro, a parete o su struttura idonea. In alternativa è possibile impiegare il telaio (QCP TS o QC TS opzionale - fig.2), per l installazione semi-fissa (trasportabile) a pavimento. Messa a terra Sia nel quadro vuoto sia nelle versioni assemblate in fabbrica è previsto un robusto morsetto di terra passante esterno in ottone, a bullone, che funge internamente da collettore di terra per il quadro. Esso agevola la connessione al conduttore di protezione o eventuale dispersore di terra locale e la verifica periodica dell efficienza dell impianto di terra locale. Per quadri con spina fissa di alimentazione, se il conduttore di protezione arriva tramite la prolunga, terminata con la corrispettiva presa mobile, è comunque sufficiente il collegamento interno già predisposto allo spinotto di terra della spina di alimentazione del quadro. Installazione a parete fig. 1 Serracavo Un robusto serracavo è previsto all interno del vano di ingresso per eliminare pericolose sollecitazioni meccaniche sui conduttori dell eventuale cavo di alimentazione e sui morsetti di ingresso. Il suo impiego è superfluo utilizzando per l alimentazione del quadro una spina da parete. Pressacavo Il quadro vuoto è fornito con pressacavo Pg 48 corredato di apposita guarnizione sfogliabile in elastomero, con Ø mm. È necessario per l alimentazione tramite cavo, è atto a mantenere il grado di protezione IP55 dichiarato. In alternativa è prevista la predisposizione per il montaggio di una spina fissa da parete di alimentazione. A richiesta sui quadri assemblati. Spina di alimentazione I quadri assemblati possono essere forniti con una spina industriale ILME, fissa da parete, cablata direttamente sul fianco del quadro, da 63A o 125A a seconda dei tipi. L uso di una spina agevola le operazioni di trasporto e di allacciamento del quadro alla rete di alimentazione. Installazione semi-fissa fig. 2 Vano di ingresso e derivazione Nella parte interna superiore del quadro è ricavato un capiente vano, chiuso da coperchi, che funge da unità di ingresso e di derivazione, adatto ad alloggiare le guide DIN, gli apparecchi di sezionamento e protezione, i collegamenti di allacciamento alla rete, i dispositivi di comando e controllo. Per i quadri assemblati vedere a pag. 18 la tipologia degli apparecchi cablati nel suo interno. Guide DIN EN I quadri vuoti QP V e QG V sono corredati di guide DIN EN in misura: mm per la sezione vano per apparecchi modulari (fino a 12 unità) mm per la sezione vano di ingresso per la eventuale morsettiera. Realizzate in acciaio, sono fornite con supporti isolanti (predisposti per differenti altezze di montaggio delle guide). Nelle versioni assemblate dei quadri, le guide sono già cablate. Coperchi di chiusura vano ingresso e derivazione La chiusura del vano di ingresso e derivazione è realizzata con coperchi di identico formato (coperchi semplici e coperchio con finestra per dispositivi modulari da 12 moduli, con sportello trasparente incernierato e lucchettabile). Essi possono essere posizionati indifferentemente a seconda delle necessità del cablaggio. I coperchi semplici sono predisposti al montaggio di due prese complementari (tipo Schuko ). Portelle di accesso Lo spazioso vano interno è accessibile mediante due portelle incernierate ai lati e dotate di doppia chiusura del tipo a chiave speciale triangolare asportabile, ciò per impedire l accesso al quadro a persone non autorizzate. In alternativa, sono fornibili a richiesta, blocchetti di chiusura sporgenti dalla portella per lucchetto, o blocchetti incassati a filo portella con serratura a chiave. Fondo del quadro Costituisce la superficie di montaggio dell apparecchiatura ed è predisposto per il montaggio di un massimo di 9 prese interbloccate di tipo industriale ILME secondo lo schema dei dispositivi assemblabili (vedere pag. 15). Nelle versioni assemblate alloggia le prese secondo le configurazioni stabilite. Maniglie di trasporto Nelle pareti laterali sono ricavati dei solidi punti di presa per il trasporto e l eventuale sollevamento del quadro, quest ultimo è da effettuarsi con idonea cinghia opzionale ILME (QC NS), vincolata alle maniglie (fig. 3). Trasporto fig. 3 Coperchietto con guarnizione (con pulsante di emergenza nei quadri assemblati) Fornito con il quadro vuoto, copre la predisposizione al montaggio di un pulsante di arresto di emergenza. L eventuale pulsante (fungo rosso con sfondo giallo) è da montare sul coperchietto da forare. Nelle versioni assemblate dei quadri il pulsante è già cablato. Tasca portadocumenti All interno del quadro è ricavata una tasca portadocumenti ove collocare lo schema elettrico ed altra documentazione, es.: dichiarazioni di conformità. Per i quadri ASC (apparecchiature assiemate da cantiere, costruite in serie) è inoltre prevista una targa di identificazione riportante i dati nominali del quadro. Base del quadro L apertura sulla base del quadro consente il passaggio dei cavi e delle spine delle utenze alimentate dalle prese contenute nel quadro, in modo da poter chiudere le portelle. 16

19 Q caratteristiche tecniche dei quadri ASC Prove di tipo ( 8.2) I quadri ASC proposti in questo fascicolo sono stati sottoposti a tutte le prove di tipo prescritte dalla norma, nonché alle rispettive prove individuali: No. Caratteristiche da controllare Riferimento Prova 1 Limiti di sovratemperatura Verifica dei limiti di sovratemperatura tramite prova (prova di tipo) 2 Tenuta alla tensione applicata Verifica della tenuta alla tensione applicata tramite prova (prova di tipo) 3 Tenuta al cortocircuito Verifica della tenuta al cortocircuito tramite prove (prova di tipo) Non si applica, perché I cc 10kA 4 Efficienza del circuito di protezione a Connessione effettiva tra le masse Verifica dell effettiva connessione tra le masse dell apparecchiatura ed il circuito di protezione dell apparecchiatura ed il circuito con esame a vista o con misura della resistenza (prova di tipo) di protezione 4b Tenuta al cortocircuito del circuito Verifica della tenuta al cortocircuito del circuito di protezione tramite prova (prova di tipo) di protezione Non si applica, perché I cc 10kA 5 Distanze in aria e superficiali Verifica delle distanze in aria e superficiali (prova di tipo) 6 Funzionamento meccanico Verifica del funzionamento meccanico (prova di tipo) 7 Grado di protezione Verifica del grado di protezione (prova di tipo) 8 Resistenza meccanica Verifica della resistenza meccanica tramite prova (prova di tipo) 8a Prova di impatto: 3 impatti su ognuna delle 6 superfici esterne dell ASC in prova con sfera d acciaio Ø 50 mm, massa 500 ± 25 g da 1,2 m. 50 HR Durezza < 58 HR. In alternativa pendolo 8b Prova d urto: un impulso a semionda sinusoidale da 500 m/s 2 (50g) e durata 11 ms, secondo IEC Resistenza alla corrosione Verifica della resistenza alla corrosione tramite prova (prova di tipo) 9a Verifica della resistenza alla corrosione in condizioni normali di servizio: tre cicli di 24 h in camera climatica 9b Verifica della resistenza alla corrosione in un atmosfera fortemente inquinata: 10 giorni di esposizione continua ad atmosfera industriale secondo metodo IEC Cablaggio, funzionamento elettrico Esame a vista dell apparecchiatura compreso l esame a vista del cablaggio e, se necessario, prova del funzionamento elettrico (prova individuale) 11 Isolamento Prova di tensione applicata (non necessaria) 12 Misure di protezione Verifica delle misure di protezione e della continuità elettrica dei circuiti di protezione (prova individuale) Le prove 7, 8a, 8b, 9a, 9b sono anche relative all involucro vuoto, le rimanenti al quadro assemblato. * ) per tensione nominale di alimentazione inferiore a 230/400V~ a parità di corrente nominale la potenza massima attiva prelevabile si riduce proporzionalmente alla tensione, per esempio: quadro 63A [35kW - 230/400V~] > [20kW - 130/230V~] 17

20 Q caratteristiche tecniche dei quadri ASC Caratteristiche elettriche e scelta dei componenti elettrici nei quadri da cantiere ( 7.6.1) tensione nominale di impiego U e = 230/400 V frequenza nominale 50 Hz tensione nominale di isolamento U i = 400 V allacciamento alla rete pubblica di distribuzione sistema trifase con neutro + conduttore di terra di protezione, tramite una presa mobile IP67 3P+N+m (es.: PEW 6365 PV da 63A o PEW PV da 125A secondo il tipo) grado di inquinamento 3 potenza attiva massima prelevabile 20 kw i tipi QP TI B e QP SQ B con spina di alimentazione da 63A 35 kw i tipi QP TI A/C/D, QP SQ A/C/D, QG TI A/B/C e QG SQ A/B/C con spina di alimentazione da 63A 55 kw i tipi QG TI D e QG SQ D/E/F con spina di alimentazione da 125A fattore di contemporaneità nominale protezione contro il cortocircuito e tenuta al cortocircuito ( 7.5) poiché i circuiti di uscita non sono mai impegnati continuativamente alla loro corrente di targa (16A, 32A o 63A), ai fini della verifica delle sovratemperature si assume la potenza massima prelevabile continuativamente sopraindicata che determina i fattori di contemporaneità nominali - massimo valore consentito della corrente di cortocircuito presunta I cp = 10 ka - corrente nominale di cortocircuito condizionata I cc = 10 ka - corrente di cortocircuito nominale ammissibile di picco e relativo fattore di potenza: I pk = 17 cos ϕ 0,5 (tab. 5 norma CEI EN ) NOTA: per corrente nominale di cortocircuito condizionata I cc 10 ka le prove di corto circuito non si effettuano. morsetto interno di terra conforme alla norma CEI EN , tipo ILME 70 mm 2 Protezione contro le scosse elettriche (contatti diretti e indiretti) ( 7.4) protezione contro i contatti diretti ( 7.4.2) messa a terra protezione contro i contatti indiretti ( 7.4.3) assicurata dal progetto e dalla costruzione della ASC. Grado di protezione IP55 sia a porte aperte che chiuse, con le ghiere delle spine e dei coperchietti delle prese serrate a fondo sui loro innesti, e lo sportello del vano portapparecchi chiuso. tramite la spina fissa, il cui alveolo di terra è collegato in fabbrica al morsetto di terra interno (norma CEI EN artt f e 5g). Nel kit di montaggio, anche se non indispensabile, è disponibile un morsetto di terra esterno costituito da una robusta vite in ottone per il collegamento al dispersore dell impianto di terra tramite capocorda. secondo IEC (norma italiana CEI 64-8/7, Sezione 704), mediante interruttore differenziale con I dn di 30 ma a protezione delle prese di corrente. Morsetti di terra delle prese collegati al morsetto di terra principale dell ASC ( ), a sua volta collegato allo spinotto di terra della spina fissa di alimentazione del quadro e al morsetto di terra esterno (che agevola la messa a terra locale in assenza di distribuzione del conduttore di protezione nel cavo di alimentazione). Sezione di ogni conduttore di protezione all interno del quadro non inferiore a 2,5 mm 2 (vedere schema elettrico) Componenti installati nei quadri ( 7.6) cablaggi interni eseguiti a regola d arte con conduttori flessibili isolati in PVC antifiamma secondo norme CEI e tipo N07V-K (certificato IMQ) delle sezioni specificate sullo schema elettrico per ogni circuito spina fissa di alimentazione (ingresso) ILME serie Pluso (63A) oppure (125A); conformi alle norme CEI EN e CEI EN prese interbloccate (uscite) interruttore differenziale puro Interruttori automatici magnetotermici interruttore differenziale magnetotermico ILME serie TM e SQV (certificate IMQ) tipi con portafusibili a tappo secondo EN , Diazed DIII, oppure E16 (per prese TM IT) oppure con portafusibili sezionabili (TM..IS) o a tappo (SQV) secondo EN delle grandezze 10x38, 14x51, 22x58. Conformi alle norme CEI EN e CEI EN , con dispositivo di blocco costituito da un interruttore di manovra - sezionatore ILME serie Z (certificato conforme alla norma CEI EN , prove di tipo effettuate dall IEN Galileo Ferraris); protezione individuale contro sovracorrenti e cortocircuiti per mezzo di fusibili (cartucce fusibili escluse). Utilizzare cartucce fusibili di qualità rispettando i valori nominali taglia 63A: conforme alle norme CEI EN e CEI EN , corrente differenziale nominale (rated residual current) I dn: 30 ma taglia 100A: conforme alla norma CEI EN (class. CEI 23-3 IV ed.), con caratteristica dello sganciatore magnetotermico C (intervento istantaneo sopra 5I n fino a 10I n incluso); leva di comando piombabile in posizioni O ed I; potere di interruzione nominale in c.a. secondo CEI EN 60898: I cn = 10 ka a 400V c.a.; secondo CEI EN : I cu = 20 ka a 400V c.a. taglia 63A: conforme alla norma CEI EN (class. CEI 23-3 IV ed.), con caratteristica dello sganciatore magnetotermico C (intervento istantaneo sopra 5I n fino a 10I n incluso); leva di comando piombabile in posizioni O ed I; potere di interruzione nominale in c.a. secondo CEI EN 60898: I cn = 6 ka a 400V c.a.; secondo CEI EN : I cu = 6 ka a 400V c.a. taglia 40A: conforme alla norma CEI EN (class. CEI 23-3 IV ed.), con caratteristica dello sganciatore magnetotermico C (intervento istantaneo sopra 5I n fino a 10I n incluso); leva di comando piombabile in posizioni O ed I; potere di interruzione nominale in c.a. secondo CEI EN 60898: I cn = 6 ka a 400V c.a.; secondo CEI EN : I cu = 6 ka a 400V c.a. taglia 32A: conforme alla norma CEI EN (class. CEI 23-3 IV ed.), con caratteristica dello sganciatore magnetotermico C (intervento istantaneo sopra 5I n fino a 10I n incluso); leva di comando piombabile in posizioni O ed I; potere di interruzione nominale in c.a. secondo CEI EN 60898: I cn = 6 ka a 400V c.a.; secondo CEI EN : I cu = 6 ka a 400V c.a. taglia 16A: conforme alla norma CEI EN (class. CEI 23-3 IV ed.), con caratteristica dello sganciatore magnetotermico C (intervento istantaneo sopra 5I n fino a 10I n incluso); leva di comando piombabile in posizioni O ed I; potere di interruzione nominale in c.a. secondo CEI EN 60898: I cn = 6 ka a 400V c.a.; secondo CEI EN : I cu = 6 ka a 400V c.a. taglia 63A: conformi alle norme CEI EN ; caratteristica dello sganciatore magnetotermico C (intervento istantaneo sopra 5I n fino a 10I n incluso), leva di comando piombabile in posizioni O ed I. Potere di interruzione nominale in c.a. secondo CEI EN e CEI EN 60898: I cn = 6 ka a 400V c.a.; secondo CEI EN : I cu = 10 ka a 400V c.a.; corrente differenziale nominale (rated residual current) I dn 30 ma; classe di energia limitata: 3 taglia 40A: conformi alle norme CEI EN ; caratteristica dello sganciatore magnetotermico C (intervento istantaneo sopra 5I n fino a 10I n incluso), leva di comando piombabile in posizioni O ed I. Potere di interruzione nominale in c.a. secondo CEI EN e CEI EN 60898: I cn = 6 ka a 400V c.a.; secondo CEI EN : I cu = 10 ka a 400V c.a.; corrente differenziale nominale (rated residual current) I dn 30 ma; classe di energia limitata: 3 18

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