Che cos è il primo soccorso
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- Maddalena Colucci
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2 Che cos è il primo soccorso Il primo soccorso è l'insieme delle azioni che permettono di aiutare una o più persone in difficoltà, nell'attesa dell'arrivo dei soccorsi qualificati. Si intende per primo soccorso anche l'assistenza che viene data in strutture provvisorie in presenza di situazioni critiche, nell'attesa di trasportare il paziente in centri sanitari più adeguatamente attrezzati
3 Gli obiettivi del primo soccorso Gli obiettivi del primo soccorso possono essere racchiusi in tre semplici punti: mantenere in vita l'infortunato; prevenire ulteriori danni a carico del malcapitato; questo significa sia proteggerlo da fattori esterni, sia applicare determinate tecniche di soccorso che limitano la possibilità che le sue stesse condizioni peggiorino; favorire la riabilitazione, la quale comincia già mentre si sta attuando il soccorso.
4 MANOVRA DI HEIMLEICH Tecnica per rimuovere un ostruzione delle vie aeree
5 EMERGENZA/URGENZA DEFINIZIONE DI EMRGENZA Evento che compromette nell immediato le funzioni vitali DEFINIZIONE DI URGENZA Qualsiasi evento che potenzialmente può compromettere in brevi tempi le funzioni vitali
6 Nell ambito della gestione del paziente critico rientrano URGENZA INTRA- OSPEDALIERA URGENZA EXTRA- OSPEDALIERA
7 L urgenza intraospedaliera riguarda i casi che Si presentano senza preavviso in Pronto Soccorso Nei reparti di degenza che richiedono l intervento immediato del medico rianimatore o del chirurgo per assicurare la sopravvivenza del paziente
8 L urgenza extra-ospedaliera si distingue in: INTERVENTO PRIMARIO INTERVENTO SECONDARIO Soccorso sul posto, trasporto con mezzo adeguato Dove? All ospedale più vicino o più idoneo al trattamento della patologia Trasporto assistito (protetto) di pazienti stabilizzati in rianimazione o terapie intensive
9 LE EMORRAGIE: DEFINIZIONE L'emorragia è la perdita di sangue dai vasi (arterie, vene, capillari). A seconda della componente interessata si può parlare di emorragia arteriosa, venosa o capillare.
10 CLASSIFICAZIONE: EMORRAGIE INTERNE Emorragia che non si manifesta all'esterno del corpo. La fuoriuscita di sangue avviene all'interno di cavità che non hanno comunicazione con l'esterno, come il cavo pleurico, il cavo pericardico e il cavo peritoneale. Si manifesta con pallore, cute fredda, tachicardia, ipotensione e dolore locale.
11 CLASSIFICAZIONE: EMORRAGIE ESTERNE Le emorragie esterne di lieve entità non rappresentano un pericolo immediato, il sangue possiede dei meccanismi per bloccare questo tipo di perdite ematiche per mezzo delle piastrine e di proteine (fibrinogeno e fibrina). Al contrario, gli emofiliaci rischiano la morte anche a causa di una piccola ferita a causa della scarsa (quasi nulla) produzione delle piastrine. Le emorragie massive, soprattutto se sono coinvolte arterie o sia arterie che vene, richiedono un trattamento urgente di primo soccorso, dato che portano alla perdita di un volume di sangue molto elevato, una situazione che pone entro pochi minuti l'infortunato a rischio di perdere la vita
12 EMORRAGIE INTERNE ESTERIORIZZATE: raccolta di sangue all interno di organi che si manifestano all esterno attraverso orifizi naturali (orecchio, naso, bocca, vagina, ano, pene e cute): 1. OTORRAGIA: fuoriuscita di sangue dalle orecchie 2. EPISTASSI: fuoriuscita di sangue dal naso 3. EMOFTOE: emissione di espettorato di sangue misto a muco proveniente dalle vie respiratorie con i colpi di tosse 4. EMOTTISI: emissione di abbondante espettorato di sangue, a bocca piena proveniente dalle vie respiratorie con i colpi di tosse 5. EMATEMESI: emissione di vomito ematico proveniente dalle alte vie digestive (esofago, stomaco e duodeno)
13 MELENA: emissione di sangue digerito proveniente dal tratto alto dell apparato digerente attraverso l ano con le feci scure (picee, a fondo di caffè) perché miste a sangue PROCTORRAGIA: emissione di feci rosse proveniente dalla parte bassa (colon e retto) METRORRAGIA: emorragia intermestruale MENORRAGIA: mestruazione profusa
14 EMORRAGIE ESTERIORIZZATE Petecchie ed ecchimosi: sanguinamento spontaneo a livello cutaneo o mucoso, dovuto ad un problema dell emostasi la cui normalità dipende dall integrità vascolare, dal numero e qualità delle piastrine e dai fattori della coagulazione. L ecchimosi può avere anche origine traumatica (contusione) per rottura delle pareti vasali.
15 EMORRAGIE ESTERIORIZZATE: COSA FARE? Tamponare l emorragia con una pressione diretta sul punto di fuoriuscita del sangue Sdraiare l infortunato senza rialzare il capo Chiamare tempestivamente i soccorsi e il 118 Solo in situazioni di rischio per la vita applicare un laccio (striscia di tessuto, cintura) da non tenere oltre 25/30 minuti per evitare l ischemia dell arto Non rimuovere mai i corpi conficcati Coprire la vittima per evitare la perdita di calore
16 EMORRAGIA ARTERIOSA Il sanguinamento è violento, a getto e di colore rosso chiaro. In questo caso bisogna mantenere una pressione locale e a monte del punto di uscita del sangue.
17 EMORRAGIA VENOSA Il sangue si espande, è di colore rosso scuro e cessa con la pressione. In questo caso bisogna mantenere una pressione locale e a valle del punto di uscita del sangue.
18 SUEM 118 Il 118 (Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica - SUEM 118) è il numero telefonico attivo in Italia per la richiesta di soccorso sanitario[1]. È un numero unico nazionale, attivo 24 ore su 24 e sette giorni su sette, gratuito su tutto il territorio, sia da telefoni fissi sia mobili.
19 OBIETTIVO DEL 118 Fornire alla domanda di soccorso prodotta da una situazione di reale o potenziale pericolo per la vita, una risposta adeguata ed appropriata, erogando cure rapide ed efficaci. L obiettivo FINALE è quello di ridurre le morti evitabili e diminuire i tassi d invalidità
20 IL SISTEMA DELL EMERGENZA SANITARIA E COSTITUITO DA : Sistema di allarme: centrale operativa 118 Sistema di soccorso territoriale: postazioni, equipaggi e mezzi coordinati dalla centrale operativa Sistema ospedaliero: servizi di pronto soccorso e D.E.U.
21 SISTEMI DI COMUNICAZIONE L operatore di C.O lavora attraverso un sistema non visivo e si interfaccia con le varie parti del sistema mediante radio, telefono e comunicazioni telematiche
22 COMPETENZE E RESPONSABILITA Saper lavorare in equipe riconoscendo gli ambiti di esclusiva competenza e quelli in cui collabora con altri professionisti TRIAGE TELEFONICO: determinare apparente criticità dell evento segnalato, quindi identificare un grado di priorità e non di gravità effettiva Uso dei protocolli di centrale per corretta formulazione e giudizio di criticità nella scelta e nella priorità di invio dei mezzi di soccorso
23 COLLABORAZIONI Alcune emergenze necessitano di interventi non solo sanitari, per cui ci si avvale della collaborazione di altri servizi quali: VIGILI DEL FUOCO CARABINIERI O POLIZIA GUARDIA DI FINANZA
24 SCHEMI DI GESTIONE DEGLI INTERVENTI Diversi nuclei operativi Postazione Filtro (riceve tutte le chiamate) e le smista a due operatori (uno per le chiamate di soccorso e l altro per urgenze, trasporti secondari e trasferimenti)
25 IL PROTOCOLLO: LE 4 FASI INTERVISTA TELEFONICA INVIO DEI SOCCORSI ISTRUZIONI DA FORNIRE AL CHIAMANTE INFORMAZIONI PER I SOCCORRITORI
26 LIMITE DI TEMPO DISPONIBILE L operatore ha circa 60 secondi per interrogare colui che chiama e prendere una decisione appropriata (75/90 secondi limite ragionevole) VALUTAZIONE PRIMARIA: 1. COSA E SUCCESSO? 2. QUANTI HANNI HA? 3. E COSCIENTE? 4. RESPIRA?
27 VALUTAZIONE SECONDARIA: 1. Problema Sintomo principale 2. Accertato lo stato di coscienza e la respirazione
28 PROCEDURE DISPATCH Capacità dell operatore nelle tecniche di interrogazione: INDIZI SULLO STATO VEROSIMILE DEL PAZIENTE POTENZIALE PERICOLO DI VITA PER UNA O PIU PERSONE POSSIBILITA PER UN INTERVENTO TEMPESTIVO DI MODIFICARE LA PROGNOSI
29 TRIAGE Le risposte alle domande contenute nel protocollo portano ad associare un codice di priorità ed un livello di risposta ad ogni tipo di intervento: CODICE ROSSO: ogni evento in cui siano implicati pazienti con funzioni vitali compromesse o anche se solo ipotizzabile CODICE GIALLO: ogni evento in cui siano implicati pazienti con funzioni vitali alterate in modico grado o normali ma con sintomi eclatanti CODICE VERDE: funzioni vitali normali senza sintomi eclatanti, necessità di intervento dilazionabile CODICE BIANCO: evento che non ha necessità di essere espletato in tempi brevi
30 RESPONSABILITA L infermiere agisce nell ambito di protocolli decisi dalla centrale operativa con specifiche competenze tecnico-sanitarie e organizzative. NE RISPONDE LEGALMENTE RESPONSABILITA CIVILE RESPONSABILITA PENALE; DOLO O COLPA PER IMPERIZIA, NEGLIGENZA O IMPRUDENZA RESPONSABILITA DISCIPLINARE
31 CONCLUSIONI Centrale operativa 118 è uno degli anelli fondamentali della CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA ALLERTAMENTO RESPIRAZIONE CARDIO-POLMONARE DEFIBRILLAZIONE PRECOCE SOCCORSO VITALE AL TRAUMATIZZATO
Ferite. Si è in presenza di una ferita quando vi è una lesione della cute con l esposizione dei tessuti sottostanti. Anatomia della cute:
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