Valutazione del paziente traumatico

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Valutazione del paziente traumatico"

Transcript

1 Valutazione del paziente traumatico

2 Obiettivi Fornire elementi comuni di valutazione del paziente e raccolta delle informazioni Tutti i soccorritori, professionisti e non, devono parlare la stessa lingua e procedere nello stesso modo durante il processo di valutazione e trattamento del paziente.

3 Il metodo è: riproducibile (può essere applicato a tutti i pazienti ) sistematico (consente di non dimenticare elementi importanti per la valutazione ed il trattamento) sicuro ed affidabile (fornisce all operatore che lo applica sicurezza e fiducia nelle proprie capacità)

4 Introduzione COMPITI PRINCIPALI DI UN OPERATORE DELL URGENZA: Sottoporre ad indagine sistematica i disturbi del pazientee trattarli rapidamente secondo un ordine di priorità.

5 Componenti della Valutazione ΘValutazione ambientale( la la scena, ΘValutazione della dinamica ΘValutazione rapida ΘValutazione A-B-C ΘRivalutazione continua e la sicurezza ) Procedura: trattare le condizioni pericolose per la vita man manochesiincontrano. Poi procedere.

6 Valutazione ambientale Caratteristiche della scena Rischi, indizi ambientali Ricognizione E DINAMICA! Lesioni/Condizioni Numero di pazienti Accessi e vie di fuga (barriere?) Necessità di risorse aggiuntive

7 SicurezzadellaScena Soccorritori Paziente Astanti Stabilità della Scena Rischi ambientali Fuoco Rischi di aggressione Traffico Agenti chimici e industriali Diffusione malattie (DPI)

8 CercagliIndizi! ΘPosizione dei veicoli ΘDanni ai mezzi(deformazioni veicolo/abitacolo) ΘPosizione dei feriti(distanza dai mezzi) ΘCommenti del paziente (e degli astanti)

9 Patologiatraumaticao medica? Scarsa dinamica, danni limitati Paziente grave. HA SUBITO TRAUMA?

10 Valutazione rapida La valutazione rapida è uno strumento essenziale di valutazione. 15 secondi!

11 IndicatoriChiavedi Instabilità Valutazione iniziale Airway (VIE AEREE e STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE CERVICALE Stabilizzazione manuale del rachide AVPU Vie aeree libere? Collare cervicale

12 IndicatoriChiavedi Instabilità Valutazione iniziale Airway (VIE AEREE) Breathing(RESPIRO) Osservo il movimento toracico Valuto simmetria e espansione Valuto: troppo lento o troppo veloce?

13 IndicatoriChiavedi Instabilità Valutazione iniziale Airway (VIE AEREE) Breathing (RESPIRO) Circulation(CIRCOLO) Polso radiale presente? Troppo lento o troppo veloce? Cute: temperatura, umidità EMORRAGIE?

14 Critico o non critico? VALUTAZIONE AMBIENTALE VALUTAZIONE RAPIDA VALUTAZIONE A-B-C. CRITICO?. NON CRITICO?

15 Casicherichiedonoun Trattamento Aggressivoe un RapidoTrasporto: Stato neurologico anormale Via aerea inadeguata o instabile Ventilazione compromessa Emorragia significativa (esterna o sospetta interna) Ferita penetrante a capo, collo o tronco Amputazione,, sub amputazione

16 Considerazione Importante... MEZZI DI MONITORAGGIO pulsiossimetro sfigmomanometro

17 Parametri vitali Valutazione secondaria Valuta la frequenza e la qualità del RESPIRO. Valuta inoltre: POLSO PRESSIONE ARTERIOSA PUPILLE CUTE (colore, temperatura, stato di umidità)

18 Parametri vitali Valutazione secondaria Ispeziona e palpa la TESTA Ispeziona il COLLO.

19 Parametri vitali Valutazione secondaria Ispeziona e palpa l ADDOME. Ispeziona il TORACE.

20 Parametri vitali Valutazione secondaria Ispeziona le ESTREMITA. Ispeziona e palpa la PELVI.

21 Parametri vitali Valutazione secondaria Valuta la frequenza e la qualità del RESPIRO. Valuta inoltre: POLSO PRESSIONE ARTERIOSA PUPILLE CUTE (colore, temperatura, stato di umidità)

22 Ricorda... Raccogli il massimo di informazioni possibile dalla scena e dagli astanti. La valutazione della scena assume la massima importanza quando il paziente non è in grado di parlare. 5-8

23 Rivalutazione Continua Segue il trattamento del paziente Dovrebbe essere ripetuta ogni 15 minuti per i pazienti stabili ogni 5 minuti per i pazienti instabili Steps della Rivalutazione Continua 1. Ripetere la Valutazione Iniziale. 2. Raccogliere e registrare i parametri vitali. 3. Ricercare altri sintomi. 4. Controllare l esito delle manovre eseguite.

24 Quindi Ricorda: Tratta quando Trovi Limitati interventi sulla scena Il tempo sulla scena deve essere limitato a 10 minuti quando possibile Ogni sforzo deve essere mitato a trattare le condizioni potenzialmente mortali evidenziate nella valutazione primaria e a preparare il paziente per un rapido trasporto verso l ospedale appropriato più vicino.

25 Domande?

26 Conclusioni Ora abbiamo elementi comuni di valutazione del paziente e raccolta delle informazioni RICORDA: valuta la scena e opera solo se sei sicuro Valutazione della dinamica e valutazione rapida A B C critico o non critico? Raccolta informazioni e valutazione secondaria Rivalutazione ogni 5 minuti nel paziente critico Rivalutazione ogni 15 minuti nel paziente non critico

Valutazione del paziente non traumatico

Valutazione del paziente non traumatico Valutazione del paziente non traumatico Obiettivi Fornire elementi comuni di valutazione del paziente e raccolta delle informazioni Tutti i soccorritori, professionisti e non, devono parlare la stessa

Dettagli

DEFINIRE LO SCOPO DELLA VALUTAZIONE PRIMARIA ACQUISIRE LO SCHEMA DI COMPORTAMENTO PER LA VALUTAZIONE E IL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO

DEFINIRE LO SCOPO DELLA VALUTAZIONE PRIMARIA ACQUISIRE LO SCHEMA DI COMPORTAMENTO PER LA VALUTAZIONE E IL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO CAPITOLO 4_c OBIETTIVI DEFINIRE LO SCOPO DELLA VALUTAZIONE PRIMARIA ACQUISIRE LO SCHEMA DI COMPORTAMENTO PER LA VALUTAZIONE E IL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO 2 VALUTAZIONE PRIMARIA SCOPO Identificare

Dettagli

S.V.T. Supporto vitale di base nel paziente traumatizzato

S.V.T. Supporto vitale di base nel paziente traumatizzato S.V.T. Supporto vitale di base nel paziente traumatizzato OBIETTIVO DEL CORSO Acquisire conoscenze teoriche e abilità pratiche per trattare l evento traumatico secondo linee Guida della Regione Toscana

Dettagli

CAPITOLO J_3 SECONDO MODULO

CAPITOLO J_3 SECONDO MODULO CAPITOLO J_3 SECONDO MODULO OBIETTIVI DEFINIRE LO SCOPO DELLA VALUTAZIONE PRIMARIA ACQUISIRE LO SCHEMA DI COMPORTAMENTO PER LA VALUTAZIONE E IL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO 2 SCOPO Identificare

Dettagli

TRAUMA APPROFONDIMENTI

TRAUMA APPROFONDIMENTI MODULO SSE CAPITOLO 1 TRAUMA APPROFONDIMENTI Addetto al Soccorso Sanitario Extraospedaliero Struttura Formazione AREU OBIETTIVI DEFINIRE LO SCOPO DELLA ACQUISIRE LO SCHEMA ABCDE PER LA VALUTAZIONE E IL

Dettagli

SOCCORSO ALLA SOCCORSO ALLA SOCCORSO ALLA SOCCORSO ALLA VITTIMA DI TRAUMA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA LE PRINCIPALI CAUSE DI MORTE SONO DOVUTE A :

SOCCORSO ALLA SOCCORSO ALLA SOCCORSO ALLA SOCCORSO ALLA VITTIMA DI TRAUMA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA LE PRINCIPALI CAUSE DI MORTE SONO DOVUTE A : LE PRINCIPALI CAUSE DI MORTE SONO DOVUTE A : IPOSSIA SHOCK MANOVRE SCORRETTE DA PARTE DEI SOCCORRITORE CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA MINORE E E IL TEMPO CHE INTERCORRE TRA L EVENTO L E IL TRATTAMENTO DEFINITIVO

Dettagli

IL BLS E LA VALUTAZIONE PRIMARIA

IL BLS E LA VALUTAZIONE PRIMARIA IL BLS E LA VALUTAZIONE PRIMARIA ROVATO SOCCORSO - corso di primo soccorso 2010/2011 lunedì 08 novembre 2010 Dott. BONETTI STEFANO OBIETTIVI DELLA LEZIONE comprendere l importanza della valutazione del

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE. MSI Livello A - AREU

LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE. MSI Livello A - AREU LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE 1 Obiettivi Acquisire e memorizzare un metodo per valutare il paziente Riconoscere le situazioni pericolose per la vita 2 Valutazione del paziente La maggior parte delle patologie

Dettagli

Valutazione Primaria

Valutazione Primaria Capitolo 4 TRAUMA Valutazione Primaria RegioneLombardia 2006 Obiettivi DEFINIRE LO SCOPO DELLA VALUTAZIONE PRIMARIA ACQUISIRE LO SCHEMA DI COMPORTAMENTO PER LA VALUTAZIONE E IL TRATTAMENTO DEL PZ. TRAUMATIZZATO

Dettagli

IL POLITRAUMA GOLDEN HOUR

IL POLITRAUMA GOLDEN HOUR IL POLITRAUMA Si definisce politraumatizzato un soggetto che ha subito due o più lesioni a carico di organi vitali, almeno una delle quali tale da metterne in pericolo la vita. Nei Paesi industrializzati,

Dettagli

Gestione Intra-NOS del Trauma LA GESTIONE INTRAOSPEDALIERA DEL TRAUMA APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ALL INTERNO DEL NOS

Gestione Intra-NOS del Trauma LA GESTIONE INTRAOSPEDALIERA DEL TRAUMA APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ALL INTERNO DEL NOS Gestione Intra-NOS del Trauma LA GESTIONE INTRAOSPEDALIERA DEL TRAUMA APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ALL INTERNO DEL NOS Obiettivi Conoscere i principi della circolazione Definire lo shock e conoscere le

Dettagli

CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA

CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA Corsetto estricatore KED Indicazioni: L estricatore è un presidio utilizzabile per mantenere una buona immobilizzazione del rachide durante il trasporto e l estrazione

Dettagli

VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI TRIAGE INTRAOSPEDALIERO Protocollo di Triage FAST

VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI TRIAGE INTRAOSPEDALIERO Protocollo di Triage FAST VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI TRIAGE INTRAOSPEDALIERO Protocollo di Triage FAST (First Assessment and Sequential Triage) S. Fossi, E. Allegri, N. Scalise, T. Russo, N. Marchesini, C. Orlandini, M. Giorgio,

Dettagli

SVT Supporto Vitale al Traumatizzato. A cura di Andrea Franci

SVT Supporto Vitale al Traumatizzato. A cura di Andrea Franci SVT Supporto Vitale al Traumatizzato A cura di Andrea Franci EPIDEMIOLOGIA DEL TRAUMA La morte a seguito di un evento traumatico può essere descritta da un andamento trimodale, ovvero con tre picchi di

Dettagli

Supporto vitale di base nel paziente traumatizzato

Supporto vitale di base nel paziente traumatizzato Supporto vitale di base nel paziente traumatizzato EPIDEMIOLOGIA Il trauma rappresenta la prima causa di morte per le persone al di sotto dei 40 anni Inoltre comporta spesso esiti più o meno gravemente

Dettagli

Approccio al paziente con trauma toracico Trauma toracico Si associa spesso a danno diretto funzione respiratoria funzione cardio-vascolare Si associa

Approccio al paziente con trauma toracico Trauma toracico Si associa spesso a danno diretto funzione respiratoria funzione cardio-vascolare Si associa APPROCCIO AL PAZIENTE CON TRAUMA TORACICO SUL TERRITORIO G. Lotti - M. Marcheschi emergenza territoriale asl 3 Pistoia 1 Approccio al paziente con trauma toracico Trauma toracico Si associa spesso a danno

Dettagli

VALUAZIONE DELLA PERSONA IN DIFFICOLTÀ laico

VALUAZIONE DELLA PERSONA IN DIFFICOLTÀ laico COSA È IL PRIMO SOCCORSO Il primo soccorso è l aiuto dato alla persona in difficoltà (infortunata o malata) da personale non sanitario in attesa dell intervento competente. L AIUTO EFFICACE / EFFICIENTE

Dettagli

OBIETTIVI. La rilevanza del problema. I principi di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA

OBIETTIVI. La rilevanza del problema. I principi di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA CAPITOLO 4_f OBIETTIVI Conoscere La rilevanza del problema I principi di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA Il corretto utilizzo di PRESIDI e delle TECNICHE di utilizzo 2 LESIONI del RACHIDE

Dettagli

PUBBLICA ASSISTENZA DI COLLESALVETTI Corso Livello Avanzato anno 2013

PUBBLICA ASSISTENZA DI COLLESALVETTI Corso Livello Avanzato anno 2013 1 S.V.T. o Supporto Vitale al Traumatizzato è la tecnica di soccorso per le persone che hanno subito un grave trauma, cioè un evento causato da una forza fisica che provoca danni all organismo. LA MORTE

Dettagli

Supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione in età pediatrica BLS-D pediatrico

Supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione in età pediatrica BLS-D pediatrico Supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione in età pediatrica BLS-D pediatrico BLS Italian Pediatrico Resuscitation Council Italian Resuscitation Council Obiettivi Apprendere: Conoscenze Abilità

Dettagli

Rianimazione Cardio Polmonare. di base

Rianimazione Cardio Polmonare. di base Rianimazione Cardio Polmonare di base La valutazione ed il sostegno delle funzioni vitali Valutazione delle funzioni vitali: controllo dello stato di coscienza, del respiro e del polso Sostegno delle funzioni

Dettagli

A - Airway & cervical spine

A - Airway & cervical spine PMAY SUVEY A - Airway & cervical spine B - Breathing - irculation D - Disability E - Exposure Obiettivi Prevenire il danno secondario e le lesioni da trasporto Standardizzare l approccio al paziente traumatizzato

Dettagli

Il Trattamento Primario

Il Trattamento Primario Capitolo 3 Il Trattamento Primario RegioneLombardia 2006 Obiettivi Sapere come trattare le situazioni pericolose per la vita Trattamento primario Cuore - Polmone - Cervello Perdita di coscienza Arresto

Dettagli

CAUSE DI COMPROMISSIONE DELLE FUNZIONI VITALI

CAUSE DI COMPROMISSIONE DELLE FUNZIONI VITALI IL POLITRAUMA IL POLITRAUMA INSIEME DI LESIONI DERIVANTI DA UN IMPATTO AD ALTA ENERGIA COINVOLGENTE ALMENO DUE ORGANI OD APPARATI DIFFERENTI CON COMPROMISSIONE DELLE FUNZIONI VITALI CAUSE DI COMPROMISSIONE

Dettagli

Gestione Intra-NOS del Trauma LA GESTIONE INTRAOSPEDALIERA DEL TRAUMA APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ALL INTERNO DEL NOS

Gestione Intra-NOS del Trauma LA GESTIONE INTRAOSPEDALIERA DEL TRAUMA APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ALL INTERNO DEL NOS Gestione Intra-NOS del Trauma LA GESTIONE INTRAOSPEDALIERA DEL TRAUMA APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ALL INTERNO DEL NOS Gestione Intra-NOS del Trauma IL TRIAGE NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO INF. Alessia Giglioli

Dettagli

Pubblica Assistenza Valnure Via F. Parri 10 Ponte dell'olio (PC) Tel

Pubblica Assistenza Valnure Via F. Parri 10 Ponte dell'olio (PC) Tel Via F. Parri 10 Ponte dell'olio (PC) Tel.0523-877988 www.pubblicavalnure.it La prima regola per un buon soccorso Indossiamo i presidi di protezione (D.P.I) Per tutelare NOI e il PAZIENTE Valutiamo la sicurezza

Dettagli

Supporto vitale di base nel paziente traumatizzato

Supporto vitale di base nel paziente traumatizzato Supporto vitale di base nel paziente traumatizzato 1 OBIETTIVO DEL CORSO Acquisire conoscenze teoriche e abilità pratiche per trattare l evento traumatico secondo linee Guida della Regione Toscana 2 STRUTTURA

Dettagli

I PRINCIPI di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA

I PRINCIPI di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA SECONDO MODULO I PRINCIPI di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA CAPITOLO J_7 OBIETTIVI Conoscere La rilevanza del problema I principi di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA Il corretto

Dettagli

Trattamento politraumatizzato secondo linee guida IRC

Trattamento politraumatizzato secondo linee guida IRC Capitolo 6 Trattamento politraumatizzato secondo linee guida IRC A cura della Centrale Operativa 118 "Modena Soccorso" 1 1. Trattamento politraumatizzato secondo linee guida IRC (Italian Resuscitation

Dettagli

B.L.S. Basic Life Support. Supporto Vitale di Base LA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA LA MORTE CARDIACA IMPROVVISA. Ogni anno colpisce 1 persona su 1000

B.L.S. Basic Life Support. Supporto Vitale di Base LA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA LA MORTE CARDIACA IMPROVVISA. Ogni anno colpisce 1 persona su 1000 B.L.S. Basic Life Support Supporto Vitale di Base LA MORTE CARDIACA IMPROVVISA Ogni anno colpisce 1 persona su 1000 Secondo ILCOR 2015 LA MORTE CARDIACA IMPROVVISA Fibrillazione Ventricolare (FV) Tachicardia

Dettagli

Corso BTLS BASIC TRAUMA LIFE SUPPORT. Supporto Vitale di Base al Traumatizzato

Corso BTLS BASIC TRAUMA LIFE SUPPORT. Supporto Vitale di Base al Traumatizzato Corso BTLS BASIC TRAUMA LIFE SUPPORT Supporto Vitale di Base al Traumatizzato SNAMed Scuola nazionale medici Rocca di Cambio Gennaio 2015 OBIETTIVI DEL CORSO Nozioni di base per l approccio al trauma Garantire

Dettagli

Trauma toraco-addominale. Ver 0.1

Trauma toraco-addominale. Ver 0.1 Trauma toraco-addominale Ver 0.1 OBIETTIVI Identificazione delle principali lesioni di origine traumatica a livello toraco-addominale Elencare segni e sintomi Primo soccorso Le lesioni a carico del torace

Dettagli

SVT Supporto Vitale al Traumatizzato

SVT Supporto Vitale al Traumatizzato SVT Supporto Vitale al Traumatizzato Il Soccorso Vitale di base al Traumatizzato, abbreviato anche con SVT (in inglese BTLS, Basic Trauma Life Support o PTC, Pre-hospital Trauma Care), è una tecnica di

Dettagli

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE

Il Triage. Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave LE FASI DEL PROCESSO DI TRIAGE Il Triage Roberto Caronna Dipartimento di Scienze Chirurgiche UOC Chirurgia Generale N Il triage non serve a diminuire i tempi d attesa ma a ridistribuire i pazienti in favore di chi è più grave roberto.caronna@uniroma1.it

Dettagli

Corso di Soccorritore Livello Avanzato Associazione Volontariato Grevigiano PARAMETRI VITALI

Corso di Soccorritore Livello Avanzato Associazione Volontariato Grevigiano PARAMETRI VITALI Corso di Soccorritore Livello Avanzato Associazione Volontariato Grevigiano PARAMETRI VITALI Introduzione Il 118 è un sistema complesso che si avvale di varie figure con ruoli diversi Ogni figura deve

Dettagli

TRAUMA CRANICO MINORE

TRAUMA CRANICO MINORE Università degli Studi di Messina Dipartimento di Scienze Pediatriche Mediche e Chirurgiche UOC di Genetica ed Immunologia Pediatrica Direttore: Prof. Carmelo Salpietro UOS Patologia Neonatale Responsabile:

Dettagli

L Associazione Scientifica CARDIO PULSAFETY in col aborazione con propone l evento formativo R GBY SENZA

L Associazione Scientifica CARDIO PULSAFETY in col aborazione con propone l evento formativo R GBY SENZA L Associazione Scientifica CARDIO PULSAFETY in collaborazione con propone l evento formativo RUGBY SENZA PAURA corso di Rianimazione Cardiopolmonare BLS-D e di Primo Soccorso in Campo rivolto ad Allenatori

Dettagli

Gestione Intra-NOS del Trauma LA GESTIONE INTRAOSPEDALIERA DEL TRAUMA APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ALL INTERNO DEL NOS. Dr.ssa Tania Ordonselli

Gestione Intra-NOS del Trauma LA GESTIONE INTRAOSPEDALIERA DEL TRAUMA APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ALL INTERNO DEL NOS. Dr.ssa Tania Ordonselli Gestione Intra-NOS del Trauma LA GESTIONE INTRAOSPEDALIERA DEL TRAUMA APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ALL INTERNO DEL NOS Dr.ssa Tania Ordonselli Epidemiologia del Trauma OBIETTIVI Mortalità e Disabilità nel

Dettagli

Proposta del lavoro Interattivo per sabato 7 marzo

Proposta del lavoro Interattivo per sabato 7 marzo Proposta del lavoro Interattivo per sabato 7 marzo Obiettivo: capire e stimolare il gruppo a : Interagire e costituire lavori di gruppo per collaborare alla formazione di una lezione. Capire la capacità

Dettagli

www.fisiokinesiterapia.biz

www.fisiokinesiterapia.biz Stabilizzazione del rachide cervicale www.fisiokinesiterapia.biz Rachide meccanismi di lesione iperestensione iperflessione compressione rotazione lateralizzazione distrazione A) Meccanismo del trauma

Dettagli

Supporto vitale di base al traumatizzato. Franco Bleggi

Supporto vitale di base al traumatizzato. Franco Bleggi Supporto vitale di base al traumatizzato Franco Bleggi EPIDEMIOLOGIA Il trauma rappresenta la prima causa di morte per le persone al di sotto dei 40 anni, inoltre comporta spesso esiti invalidanti. Caratteristiche

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA Comitato Regionale Veneto SETTORE EMERGENZA SISTEMA REGIONALE DI FORMAZIONE

CROCE ROSSA ITALIANA Comitato Regionale Veneto SETTORE EMERGENZA SISTEMA REGIONALE DI FORMAZIONE CROCE ROSSA ITALIANA Comitato Regionale Veneto SETTORE EMERGENZA SISTEMA REGIONALE DI FORMAZIONE Corso per soccorritori/operatori CRI in Protezione Civile - 1 livello Istruttori Nazionali di Protezione

Dettagli

Croce Ro oce R ssa Italiana BLS Rianimazione cardiopolmonare base corso esecutori per personale laico

Croce Ro oce R ssa Italiana BLS Rianimazione cardiopolmonare  base corso esecutori per personale laico Croce Rossa Italiana BLS Rianimazione cardiopolmonare di base corso esecutori per personale laico (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005) Obiettivi del corso Conoscenze teoriche Le cause di arresto cardiaco

Dettagli

SUPPORTO DELLE FUNZIONI VITALI DI BASE (B.L.S)

SUPPORTO DELLE FUNZIONI VITALI DI BASE (B.L.S) BLS SUPPORTO DELLE FUNZIONI VITALI DI BASE (B.L.S) Il Significato? B=Basic Basic L=Life Life S=Support Support Sostegno di base delle funzioni vitali Tecniche di supporto che precocemente iniziate garantiscono

Dettagli

Croce Rossa Italiana Comitato Provinciale di Trento. Lezione di San Valentino Valutazione I-II e COP 118

Croce Rossa Italiana Comitato Provinciale di Trento. Lezione di San Valentino Valutazione I-II e COP 118 Croce Rossa Italiana Comitato Provinciale di Trento Lezione di San Valentino Valutazione I-II e COP 118 Poco importano gli sforzi del discente, poco importa che sia arrivato in fondo alla meta finchè non

Dettagli

I livello: Supporto delle Funzioni Vitali con Metodiche di base (BLS) 12 ore

I livello: Supporto delle Funzioni Vitali con Metodiche di base (BLS) 12 ore PROGRAMMA DEI CORSI DI : CULTURA DI EMERGENZA DI BASE DI PRIMO SOCCORSO NELL EDUCAZIONE SANITARIA FORMAZIONE DEI LAVORATORI DESIGNATI AL P.S. PER LE AZIENDE DI GRUPPO A B C I livello: Supporto delle Funzioni

Dettagli

LA PERSONA TRAUMATIZZATA

LA PERSONA TRAUMATIZZATA Corso per Operatori P.S.T.I. della CROCE ROSSA ITALIANA LA PERSONA TRAUMATIZZATA OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere lo stato del politraumatizzato ed il rischio di vita associato alla patologia Conoscere

Dettagli

PATOLOGIA ADDOMINALE TRAUMATICA

PATOLOGIA ADDOMINALE TRAUMATICA 1 PATOLOGIA ADDOMINALE TRAUMATICA 2 LESIONI ADDOMINALI CHIUSE Trauma improvviso sulla parete addominale, a cui si associa un aumento della pressione all interno della cavità addominale. APERTE (Associate

Dettagli

TRAUMA APPROFONDIMENTI

TRAUMA APPROFONDIMENTI MODULO SSE CAPITOLO 1 TRAUMA APPROFONDIMENTI Addetto al Soccorso Sanitario Extraospedaliero Struttura Formazione AREU OBIETTIVI C o ni principi di IMMOBILIZZAZIONE e o MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA s c e

Dettagli

Patologie Neurologiche. Lezione 6

Patologie Neurologiche. Lezione 6 Patologie Neurologiche Lezione 6 Obiettivi Conoscere le basi della fisiopatologia del sistema nervoso Riconoscere e trattare le patologie neurologiche tempo dipendenti ICTUS Ischemico Emorragico CPSS Cincinnati

Dettagli

TRAUMA APPROFONDIMENTI

TRAUMA APPROFONDIMENTI MODULO SSE CAPITOLO 1 TRAUMA APPROFONDIMENTI Addetto al Soccorso Sanitario Extraospedaliero Struttura Formazione AREU OBIETTIVI VALUTAZIONE della SCENA IDENTIFICARE L EVENTO e DELIMITARLO SPAZIALMENTE

Dettagli

PAZIENTE MEDICO (NON TRAUMATICO) Modulo 3 Lezione B Croce Rossa Italiana Emilia Romagna

PAZIENTE MEDICO (NON TRAUMATICO) Modulo 3 Lezione B Croce Rossa Italiana Emilia Romagna PAZIENTE MEDICO (NON TRAUMATICO) Modulo 3 Lezione B Croce Rossa Italiana Emilia Romagna Obiettivi Saper valutare un soggetto con problemi di origine non traumatica Saper riconoscere la criticità del soggetto

Dettagli

Il monitoraggio durante il trasporto. Commissione Didattica 2004

Il monitoraggio durante il trasporto. Commissione Didattica 2004 Il monitoraggio durante il OBIETTIVI! Conoscere la tipologia di in cui può essere coinvolto un volontario CRI! Conoscere le principali variabili che influenzano il! Conoscere QUALI TRASPORTI Taxi sanitario

Dettagli

PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT

PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT Supporto di base alle funzioni vitali in età pediatrica Obiettivo del corso PBLS Acquisire: Conoscenze teoriche. Abilità pratica nell esecuzione delle tecniche. Schemi di comportamento

Dettagli

TRIAGE PREOSPEDALIERO

TRIAGE PREOSPEDALIERO TRIAGE DIPARTIMENTO DI EMERGENZA Resposabile Dott. C. Sinno PREOSPEDALIERO Matera 15 Giugno 2010 Dott.ssa N. Mezzapesa QUANDO? DISCREPANZA TRA NUMERO DI FERITI E POTENZIALITA DEI SOCCORSI EMERGENZA MULTIPLA

Dettagli

Facoltà di Medicina e Chirurgia. Università degli Studi di Milano. BLS ed Elementi di Primo Soccorso. LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE (evento medico)

Facoltà di Medicina e Chirurgia. Università degli Studi di Milano. BLS ed Elementi di Primo Soccorso. LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE (evento medico) Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano BLS ed Elementi di Primo Soccorso LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE (evento medico) In collaborazione con obiettivo Che cosa s intende per emergenza

Dettagli

ALBERO DECISIONALE. 1) Controllo dello stato di coscienza. 2) Controllo respiro

ALBERO DECISIONALE. 1) Controllo dello stato di coscienza. 2) Controllo respiro ALBERO DECISIONALE 1) Controllo dello stato di coscienza 2) Controllo respiro 3) Ricerca del polso carotideo: - Circolo presente (assistenza respiro) - Circolo non presente(compressioni toraciche e massaggio

Dettagli

Valutazione dell infortunato. La chiamata di emergenza

Valutazione dell infortunato. La chiamata di emergenza Valutazione dell infortunato La chiamata di emergenza giovedì 23 febbraio 2012 IL PRIMO SOCCORSO Cos è il primo soccorso è l aiuto che chiunque può prestare a una o più persone vittime di incidente o di

Dettagli

CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA

CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA Metodica di applicazione del collare cervicale (tipo Nec-loc) Indicazioni: Il collare cervicale è un dispositivo semirigido in grado di ridurre notevolmente i movimenti

Dettagli

M OD AL I T A D I G E S T I ON E D E L P AZI E N T E P OL I T R A UM AT I ZZAT O. Relatore: VdS M. Grazia FABBRI

M OD AL I T A D I G E S T I ON E D E L P AZI E N T E P OL I T R A UM AT I ZZAT O. Relatore: VdS M. Grazia FABBRI M OD AL I T A D I G E S T I ON E D E L P AZI E N T E P OL I T R A UM AT I ZZAT O Relatore: VdS M. Grazia FABBRI ARGOMENTI VALUTAZIONE PRIMARIA VALUTAZIONE SECONDARIA DEL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO OBIETTIVO

Dettagli

INFERMIERISTICA IN AREA CRITICA.

INFERMIERISTICA IN AREA CRITICA. INFERMIERISTICA IN AREA CRITICA Accessi annui in Italia 30.000.000 Rapporto popolazione/accessi: 35% OVERCROWDING In P.S. Elevato carico di lavoro Elevato livello di stress Attese lunghe TRIAGE Rapida

Dettagli

GESTIONE DEL TRAUMA DEL BACINO IN AMBIENTE EXTRA-OSPEDALIERO: LUCI ED OMBRE

GESTIONE DEL TRAUMA DEL BACINO IN AMBIENTE EXTRA-OSPEDALIERO: LUCI ED OMBRE GESTIONE DEL TRAUMA DEL BACINO IN AMBIENTE EXTRA-OSPEDALIERO: LUCI ED OMBRE Dott. Andrea Paoli ELIBASE H.E.M.S. Azienda Ospedaliera Padova C.O. S.U.E.M. 118 Introduzione La frattura del bacino - Poco frequente

Dettagli

Conoscenza e attivazione dei sistemi di emergenza

Conoscenza e attivazione dei sistemi di emergenza EMERGENZA URGENZA Conoscenza e attivazione dei sistemi di emergenza SETTORE FORMAZIONE 1 Gli interventi di soccorso sanitario devono saper fronteggiare due tipi di situazioni principali URGENZA SANITARIA

Dettagli

Ostruzione dellevie Aeree (PAZIENTE PEDIATRICO)

Ostruzione dellevie Aeree (PAZIENTE PEDIATRICO) Ostruzione dellevie Aeree (PAZIENTE PEDIATRICO) Laboratorio Analisi e Sviluppo FORMAZIONE SOCCORRITORI - 2012 Obiettivi IMPARARE A RICONOSCERE TEMPESTIVAMENTE le OSTRUZIONI delle VIE AEREE CLASSIFICARE

Dettagli

TRAUMI DEL TORACE TRAUMI DEL TORACE 28/12/2014

TRAUMI DEL TORACE TRAUMI DEL TORACE 28/12/2014 TRAUMI DEL TORACE Prof. Roberto Caronna Azienda Policlinico Umberto I Università di Roma La Sapienza Traumi che determinano lesioni della parete toracica con interessamento o danni degli organi endotoracici

Dettagli

Conferenza Regionale Misericordie Ufficio Formazione

Conferenza Regionale Misericordie Ufficio Formazione Ufficio Formazione PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT IL PBLS si basa: Valutazione e supporto: Della pervietà delle vie aeree A Del respiro B Del circolo C Obiettivo del PBLS PREVENIRE I DANNI DA CARENZA DI

Dettagli

PARAMETRI VITALI e CODICI di GRAVITA

PARAMETRI VITALI e CODICI di GRAVITA PARAMETRI VITALI e CODICI di GRAVITA Protocolli SUEM per Volontari del Soccorso Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI PARAMETRI e CODICI OBIETTIVI OBIETTIVI: - Saper rilevare i parametri vitali: - coscienza

Dettagli

IL PBLS-D. Deve essere praticato nei soggetti con una o più funzioni vitali compromesse

IL PBLS-D. Deve essere praticato nei soggetti con una o più funzioni vitali compromesse IL PBLS-D Deve essere praticato nei soggetti con una o più funzioni vitali compromesse Pz. in arresto respiratorio o in arresto cardio-respiratorio 2 IL PBLS-D si basa: 1. Valutazione e supporto: Della

Dettagli

Dal territorio al servizio di emergenza: livelli assistenziali e presa in carico del paziente

Dal territorio al servizio di emergenza: livelli assistenziali e presa in carico del paziente I PERCORSI E I SERVIZI DI EMERGENZA-URGENZA PER BAMBINI E ADOLESCENTI Dal territorio al servizio di emergenza: livelli assistenziali e presa in carico del paziente LA PROSPETTIVA INFERMIERISTICA 29-30

Dettagli

L assistenza al post partum Silvia Vaccari

L assistenza al post partum Silvia Vaccari Presentazione della linea guida Prevenzione e trattamento della emorragia del post partum Sistema nazionale linee guida Roma, 25.09.09 L assistenza al post partum Silvia Vaccari Roma 24 ottobre 2016 Aula

Dettagli

Ispettorato Volontari del Soccorso del Trentino. Ispettorato VdS del Trentino - Formazione - MC

Ispettorato Volontari del Soccorso del Trentino. Ispettorato VdS del Trentino - Formazione - MC Ispettorato Volontari del Soccorso del Trentino Collare cervicale Caratteristiche Realizzato in svariati materiali plastici, diverse finiture e misure Generalmente sono tutti lavabili e riutilizzabili

Dettagli

Tecniche e presidi per l immobilizzazione e la mobilizzazione atraumatica

Tecniche e presidi per l immobilizzazione e la mobilizzazione atraumatica Tecniche e presidi per l immobilizzazione e la mobilizzazione atraumatica Obiettivi Immobilizzare il rachide cervicale Immobilizzare la colonna in toto Immobilizzare segmenti osteo-articolari Consentire

Dettagli

APPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE

APPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE APPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE INDICE 1. OBIETTIVO 2. INDICAZIONI 3. CONTROINDICAZIONI 4. ATTREZZATURE 5. DEFINIZIONI 6. PROCEDIMENTO 7. CASI PARTICOLARI 04_Applicazione del collare cervicale 1 1.

Dettagli

Croce Rossa Italiana BLS. Basic Life Support. Rianimazione cardiopolmonare di base Corso esecutori per personale laico

Croce Rossa Italiana BLS. Basic Life Support. Rianimazione cardiopolmonare di base Corso esecutori per personale laico Croce Rossa Italiana BLS Basic Life Support Rianimazione cardiopolmonare di base Corso esecutori per personale laico (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005) Obiettivi del corso Conoscenze teoriche Le

Dettagli

IRC I C OM O UNI U T NI A T A BLS

IRC I C OM O UNI U T NI A T A BLS IRC COMUNITA BLS Italian Resuscitation Council IRC Comunità BLS Basic Life Support SUPPORTO DELLE FUNZIONI VITALI DI BASE Rianimazione Cardiopolmonare Precoce nella Comunità Secondo le linee guida ERC/IRC

Dettagli

CORSO BASE PER OPERATORI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE

CORSO BASE PER OPERATORI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE CORSO BASE PER OPERATORI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE Comitato Locale di Varese - I SERVIZI SANITARI IN EMERGENZA - LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE -LA CHIAMATA AL 118 IN QUESTA LEZIONE SI PARLERA DI primo

Dettagli

Croce Rossa Italiana BLS. Rianimazione cardiopolmonare di base B L S. (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2010)

Croce Rossa Italiana BLS. Rianimazione cardiopolmonare di base B L S. (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2010) Croce Rossa Italiana BLS Rianimazione cardiopolmonare di base (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2010) 1 Obiettivi lezione Conoscenze teoriche Le cause di arresto cardiaco Le manifestazioni dell arresto

Dettagli

PARAMETRI VITALI. Modulo 1 Lezione D Croce Rossa Italiana Emilia Romagna 12/03/12

PARAMETRI VITALI. Modulo 1 Lezione D Croce Rossa Italiana Emilia Romagna 12/03/12 PARAMETRI VITALI Modulo 1 Lezione D Croce Rossa Italiana Emilia Romagna 12/03/12 PARAMETRI FUNZIONI VITALI La dicitura funzioni vitali di per se, richiama l importanza di tenere sotto controllo i parametri

Dettagli

BLS-D Pediatrico per operatori sanitari

BLS-D Pediatrico per operatori sanitari BLS-D Pediatrico per operatori sanitari Supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione in età pediatrica Linee Guida ERC 2015 In collaborazione con Obiettivi del corso Al termine del Corso avrete

Dettagli

Il PBLS deve essere praticato nei soggetti pediatrici con una o più funzioni vitali compromesse

Il PBLS deve essere praticato nei soggetti pediatrici con una o più funzioni vitali compromesse Il PBLS deve essere praticato nei soggetti pediatrici con una o più funzioni vitali compromesse Pz.te in arresto respiratorio o in arresto cardio-respiratorio VALUTAZIONE e SUPPORTO: Della pervietà delle

Dettagli

CAPITOLO J_2 SECONDO MODULO

CAPITOLO J_2 SECONDO MODULO CAPITOLO J_2 SECONDO MODULO OBIETTIVI VALUTARE GLOBALMENTE LA SCENA VALUTARE I PERICOLI FARE AUTOPROTEZIONE VALUTARE IL MECCANISMO DI LESIONE FAVORIRE L ELABORAZIONE DI UN INDICE DI SOSPETTO IDENTIFICARE

Dettagli

Valutazione della scena

Valutazione della scena N. MORTI [Trauma Patient: on site Stabilization and Triage] La Stabilizzazione del paziente traumatizzato sul territorio e Triage Villa G.F. - Lugani D. I.R.C.C.S. H. San Raffaele - Milano Introduzione

Dettagli

PTC BASE SECONDO LINEE GUIDA IRC 2010

PTC BASE SECONDO LINEE GUIDA IRC 2010 PTC BASE SECONDO LINEE GUIDA IRC 2010 ANTICIPAZIONE PREPARAZIONE EQUIPE OSSIGENO: nei pz traumatizzati deve essere sempre somministrato l ossigeno, perché i traumatizzati sono sempre da considerarsi in

Dettagli

BASIC LIFE SUPPORT. (Sostegno funzioni di Base)

BASIC LIFE SUPPORT. (Sostegno funzioni di Base) BASIC LIFE SUPPORT (Sostegno funzioni di Base) Gli anelli della catena della sopravvivenza 1 ANELLO ALLARME PRECOCE DEL SISTEMA D EMERGENZAD (chiamate il 118!!!) 2 ANELLO RIANIMAZIONE CARDIO POLMONARE

Dettagli

VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI INSUFFICIENZA CARDIACA - RESPIRATORIA

VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI INSUFFICIENZA CARDIACA - RESPIRATORIA Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI INSUFFICIENZA CARDIACA - RESPIRATORIA OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore

Dettagli

PBLS Lattante PBLS Bambino. Modulo 2 Lezione B Croce Rossa Italiana Emilia Romagna

PBLS Lattante PBLS Bambino. Modulo 2 Lezione B Croce Rossa Italiana Emilia Romagna PBLS Lattante PBLS Bambino Modulo 2 Lezione B Croce Rossa Italiana Emilia Romagna OBIETTIVI Come comportarsi in caso di arresto cardiaco e respiratorio su bambino Saper effettuare le manovre di rianimazione

Dettagli

IL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO. Fabrizio Farina D.E.A. I livello Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli Isola Tiberina Roma

IL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO. Fabrizio Farina D.E.A. I livello Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli Isola Tiberina Roma IL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO Fabrizio Farina D.E.A. I livello Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli Isola Tiberina Roma Il paziente politraumatizzato Definizione ed epidemiologia Il politraumatizzato

Dettagli

TRAUMA TORACICO ADDOMINALE CRANIO VERTEBRALE

TRAUMA TORACICO ADDOMINALE CRANIO VERTEBRALE Corso per Operatori P.S.T.I. della CROCE ROSSA ITALIANA TRAUMA TORACICO ADDOMINALE CRANIO VERTEBRALE OBIETTIVO DELLA LEZIONE Riconoscere i traumi, cranio-vertebrali e toraco-addominali Saper rilevare i

Dettagli

TRAUMA e POLITRAUMA. TRAUMA e POLITRAUMA. Approccio e Trattamento

TRAUMA e POLITRAUMA. TRAUMA e POLITRAUMA. Approccio e Trattamento TRAUMA e POLITRAUMA Approccio e Trattamento Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI TRAUMA e POLITRAUMA OBIETTIVI: Il TRAUMA ed il POLITRAUMA APROCCIO al trauma e al politrauma Identificare precocemente

Dettagli

Addetto al Trasporto Sanitario

Addetto al Trasporto Sanitario MODULO TS CAPITOLO G Addetto al Trasporto Sanitario Struttura Formazione AREU Saper ALLERTARE IL SISTEMA D EMERGENZA SANITARIA Saper RICONOSCERE l Arresto Cardio Circolatorio (ACC) Acquisire uno SCHEMA

Dettagli

ARGOMENTI CORSO BLS PERSONALE SANITARIO AMERICAN HEART ASSOCIATION

ARGOMENTI CORSO BLS PERSONALE SANITARIO AMERICAN HEART ASSOCIATION ARGOMENTI CORSO BLS PERSONALE SANITARIO AMERICAN HEART ASSOCIATION 1. Obiettivi del corso di BLS Manuale per operatori Definizioni di età Riquadri Domande di verifica RCP di alta qualità Approccio a un

Dettagli

www.areu.lombardia.it a QUALSIASI cittadino che possa trovarsi di fronte a una persona colta da malore RICONOSCERE i segni di allarme di un Arresto Cardio Circolatorio (ACC) Saper ALLERTARE correttamente

Dettagli

APPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE

APPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE CROCE ROSSA ITALIANA PI 007 APPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE Rev. 01 Pag 1 di 5 APPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE INDICE 1. OBIETTIVO 2. INDICAZIONI 3. CONTROINDICAZIONI 4. ATTREZZATURE 5. DEFINIZIONI

Dettagli

PBLSD SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI IN ETA PEDIATRICA E DEFIBRILLAZIONE PRECOCE

PBLSD SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI IN ETA PEDIATRICA E DEFIBRILLAZIONE PRECOCE Pediatric Basic Life Support Early Defibrillation PBLSD SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI IN ETA PEDIATRICA E DEFIBRILLAZIONE PRECOCE OBIETTIVO DEL PBLSD PREVENIRE IL DANNO ANOSSICO CEREBRALE Nel

Dettagli

PROGETTAZIONE ATLS ADVANCED TRAUMA LIFE SUPPORT PROVIDER RESPONSABILI SCIENTIFICI

PROGETTAZIONE ATLS ADVANCED TRAUMA LIFE SUPPORT PROVIDER RESPONSABILI SCIENTIFICI RESPONSABILI SCIENTIFICI Giorgio OLIVERO Italian Program Director Professore di Chirurgia Generale presso Università di Torino Direttore S.S. Pronto Soccorso di Area Chirurgica A.O.U. Città della Salute

Dettagli

www.areu.lombardia.it a QUALSIASI cittadino che possa trovarsi di fronte a una persona colta da malore RICONOSCERE i segni di allarme di un Arresto Cardio Circolatorio (ACC) Saper ALLERTARE correttamente

Dettagli

Progetto Lorenzino Astengo Savona, dicembre La rianimazione cardiopolmonare di base -BLS-

Progetto Lorenzino Astengo Savona, dicembre La rianimazione cardiopolmonare di base -BLS- Progetto Lorenzino Astengo Savona, dicembre 2009 La rianimazione cardiopolmonare di base -BLS- 1 PREMESSA SU ACC ACC 1 Evento Ogni 1000 Abit.\Anno Senza RCP ogni minuto 10% possibilità sopravvivenza in

Dettagli