Corso BTLS BASIC TRAUMA LIFE SUPPORT. Supporto Vitale di Base al Traumatizzato
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- Cristoforo Mura
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1 Corso BTLS BASIC TRAUMA LIFE SUPPORT Supporto Vitale di Base al Traumatizzato
2 SNAMed Scuola nazionale medici Rocca di Cambio Gennaio 2015
3 OBIETTIVI DEL CORSO Nozioni di base per l approccio al trauma Garantire un trattamento adeguato sul campo Ridurre la morbilità e la mortalità dovuta al trauma
4 Prima giornata: MODALITA DI ESECUZIONE BTLS - Lezione frontale sulla valutazione e gestione del paziente politraumatizzato in ambiente - Procedura di approccio secondo A-B-C-D-E - Workshop sui presidi di immobilizzazione e trasporto
5 MODALITA DI ESECUZIONE BTLS Seconda giornata: -Stazioni di addestramento con sistemi di immobilizzazione -Simulati di addestramento in ambiente Corso BTLS Maggio 2016 Gola del Furlo Ancona
6 POLITRAUMATIZZATO definizione Soggetto sottoposto a trauma ad alta energia con lesioni associate a carico di due o più distretti corporei con possibile compromissione delle funzioni vitali
7 POLITRAUMA epidemiologia -principale causa di morte sotto i 40 anni -per ogni decesso 2-3 invalidi permanenti -principale causa di perdita di vita lavorativa -costo sociale enorme
8 MOLTI DECESSI SONO PREVENIBILI La mortalità da trauma può essere ridotta migliorando la qualità del soccorso preospedaliero 55% 28 % Deceduti nella fase preospedaliera Sopravvissuti Deceduti in ospedale
9 ENERGIA: Non può essere distrutta Può essere trasferita o trasformata TRAUMA CHIUSO: CENNI DI CINEMATICA Quadri lesivi caratteristici Precipitazione,travolto in valanga, scivolate,scarica di pietre e di ghiaccio In dispositivi di protezione individuali che assorbono l energia sono fondamentali per evitare o limitare i danni in caso di incidente TRAUMI PENETRANTI: A A bassa energia: arma bianca, picozza, ramponi Alta energia: armi da fuoco, attività venatoria
10 GOLDEN HOUR Un intervento qualificato nella prima ora dal trauma aumenta le probabilità di sopravvivenza del traumatizzato TEMPO: FATTORE DISCRIMINANTE!
11 TIPOLOGIA DI AMBIENTE Ambiente Remoto Ambiente Ostile Difficile da raggiungere Lontano dalla civiltà
12 FILOSOFIE DI INTERVENTO Scoop and Run Carica e vai Stay and Play Rimani e tratta
13 TRATTAMENTO DEL TRAUMA Basato sulla valutazione: Inizia ancor prima di aver raggiunto il paziente Informazioni fornite da colui che chiama per chiedere aiuto Scena e Situazione Sicurezza della scena Protezione individuale DPI Meccanismo di lesione (cinematica) Paziente Valutazione Primaria Valutazione Secondaria Rivalutazione
14 SICUREZZA: SICUREZZA Consapevolezza del rischio Valutazione della sicurezza sulla scena MISURE DI SICUREZZA: D.P.I. Casco Imbragatura Pila frontale Divisa Guanti Mascherina Occhiali Ecc
15 DOTAZIONE PERSONALE SOCCORRITORE -Avere sempre una pochette di primo intervento -Utile per soccorso e autosoccorso 2013MMilani CNS AS 15
16 ZAINO SANITARIO DI STAZIONE -Avere sempre lo zaino sanitario di primo intervento -Utile per soccorso di qualunque tipo 2013MMilani CNS AS 16
17 VALUTAZIONE SCENA IL COLPO D OCCHIO:..quello che vedi, senti, ascolti, odori. La scena è sicura? Chi e quanti coinvolti ci sono? Problemi di accesso? Ho bisogno di risorse aggiuntive?
18 SCENA E SICUREZZA Osservare la scena AREA EVENTO Pericoli e ostacoli (evidenti-latenti) Vie di fuga Aiuto sul luogo Informazioni rilevate Tipo di evento Individuare paziente/i, eventi delittuosi, incidenti, infortuni, percorso, sostanze, numero dei coinvolti, percorso libero,spazi disponibili, segnalazioni, segnali Area Globale 5-50 m Reagire Proteggere team e scena Allarmare risorse Anticipare evoluzione Definire avvicinamento scena Considerare l aiuto proposto
19 SCENA E SICUREZZA Osservare luogo di trattamento AREA DI TRATTAMENTO Pericoli e ostacoli Vie di fuga Aiuto sul luogo Spazio a disposizione Informazioni rilevate Spazio, eventi delittuosi, incidenti Infortuni, terreno, sostanze, Oggetti pericolosi, percorso libero Astanti, segnali, Area Circoscritta 1-5 m Reagire Proteggere team e scena Allarmare risorse Definire avvicinamento scena Considerare l aiuto proposto Disposizione materiale Ruoli
20 PAZIENTE TRAUMATIZZATO CRITICO Valutazione Primaria Trattare sulla scena o trattare durante il trasporto? Sapere quando fare qualcosa è importante Sapere quando non fare qualcosa è altrettanto importante Rivalutazione Valutazione Secondaria Solo se il tempo e la situazione lo consentono, esame testa-piedi Trasporto Via terra o via aria? Destinazione ospedaliera appropriata
21 VALUTAZIONE DEL PAZIENTE Valutazione Primaria: A-B-C-D-E Ricercare e correggere i pericoli immediati per la sopravvivenza, valutazione e azione: TROVO E TRATTO Gravità del paziente (critico( critico/non critico)
22 COMPONENTI DELLA VALUTAZIONE PRIMARIA Airway Coscienza-vie aeree-colonna Breathing Ventilazione Circulation Emorragia e perfusione Disability Deficit neurologico Exposure Protezione dall ambiente
23 TRATTARE PER PRIMA LE LESIONI POTENZIALMENTE MORTALI Alcuni punti fermi: L A-B-C viene sempre eseguito nell ordine: non invertire la sequenza! Valutazione e trattamento sono conseguenti, non passare al punto successivo della sequenza se non si è trattato il precedente Se la situazione peggiora, ritorna alla A e ricomincia
24 A AIRWAY VIE AEREE/COSCIENZA/RACHIDE CERVICALE - Coscienza - Pervietà delle vie aeree - Stabilizzazione del rachide cervicale - Precoce somministrazione di ossigeno se disponibile
25 Collare Cervicale Lesione colonna cervicale
26 B BREATHING RESPIRO/VENTILAZIONE Respiro-ventilazione RR atti al minuto Valutazione dinamica respiratoria Saturimetria OPCS: Osservo, Palpo, Conto, Saturimetria
27 C CIRCULATION CIRCOLO/EMORRAGIA Ricerca polso periferico o centrale Calcolo FC bpm Emorragie esterne Segni di perfusione: Tempo di riempimento capillare, colore della cute temperatura al tatto
28 SHOCK Stato di insufficienza cardiocircolatoria con alterazione coscienza, debolezza, cute fredda e umida, polso rapido e debole, bassa pressione arteriosa
29 MANIFESTAZIONI SHOCK SEGNI CLINICI Tachicardia con polso piccolo (Fc >100/min) Ipotensione Cute pallida e sudata Estremità fredde Frequenza respiratoria superiore ai 30 atti al minuto Riduzione del livello di coscienza, ansia, disorientamento agitazione, comportamento anomalo
30 LA CAUSA PIU FREQUENTE DI SHOCK NEL TRAUMA E E L EMORRAGIA Interna Esterna
31 EMORRAGIE ESTERNE (VISIBILI) Pressione diretta sul focolaio emorragico (prima scelta) Bendaggio compressivo Possibilità di usare le orange band Punti di pressione arteriosi a monte Manovra solo temporanea (poco efficace)
32 EMORRAGIE ESTERNE (VISIBILI) CAT Combat Application Tourniquet Emorragie non altrimenti controllabili Emorragie copiose da moncone (amputazioni) In presenza di più feriti
33 EMORRAGIE INTERNE (NON VISIBILI) Perdita di sangue che si può accumulare all interno dei tessuti, organi, o nelle cavità del corpo, tra cui torace e addome. Hanno bisogno di un ospedalizzazione rapida
34 CORRELAZIONE TRA LESIONE/EMORRAGIA Frattura di bacino Frattura di vertebre toraciche ml ml Frattura di femore ml Frattura di tibia ml Frattura di omero ml Frattura di avambraccio ml Ematoma del diametro di 8cm 500 ml
35 D:DISABILITY & E:EXPOSURE Disability e Exposure sono componenti della valutazione primaria e vengono valutati e trattati solo dopo aver valutato e garantito A-B-C
36 D Disability Deficit neurotltgiict VALUTAZIONE DELLA COSCIENZA A: Alert SVEGLIO V: Verbal RISPONDE ALLA CHIAMATA P: Pain RISPONDE AL DOLORE U: Unresponsive NON RISPONDE Controllare le pupille: sono uguali? Una è più dilatata?
37 E EXPOSURE ESPOSIZIONE/PROTEZIONE DALL AMBIENTE Scoprire il paziente per visualizzare tutti i distretti, davanti e dietro Mantenere il rispetto della privacy
38 E-EXPOSURE Testa Collo Torace Ricerca di lacerazioni e ferite, contusioni, fratture delle ossa craniche, segni di frattura della base cranica (segno di Battle, segno del procione, otorragia, otoliquorrea) Ricerca di lacerazioni e ferite, ematomi pulsanti, turgore delle vene giugulari, enfisema sottocutaneo. Ricercare segni di lesione midollare (movimento degli arti) Ricerca di lacerazioni e ferite, ematomi, enfisema sottocutaneo, fratture costali, asimmetria nei movimenti del torace, volet costale Addome Bacino Arti Ricerca di lacerazioni e ferite, ematomi. Verificare dolorabilità e resistenza alla palpazione Ricerca di lacerazioni e ferite (anche ai genitali). Verificare i traumi effettuando una lieve chiusura sulle ossa iliache Ricerca di lacerazioni e ferite, ematomi. Verificare sensibilità, presenza di polsi periferici, fratture
39 E: EXPOSURE/PROTEZIONE DALL AMBIENTE Attenzione all ipotermia L Ipotermia peggiora le condizioni cliniche del politrauma Prevenire la dispersione di calore Protezione termica attiva e passiva
40 COMUNICARE ALLA CENTRALE OPERATIVA Dopo una valutazione rapida e completa della scena e dell infortunato Via telefonica se presente campo o via radio Le condizione sanitarie vengono comunicate secondo la sequenza valutativa A-B-C-D-E Eventuale richiesta di risorse aggiuntive
41 COMUNICARE ALLA CENTRALE OPERATIVA ANCHE LA PRESENZA DI: Deficit di sensibilità-motilità degli arti Amputazione di arti o parti di essi Fratture Ustioni gravi ed estese Presenza di dolore
42 VALUTAZIONE SECONDARIA Valutazione dalla testa ai piedi Ricercare tutte le altre lesioni, normalmente non pericolose per la vita Comprende la rilevazione dei parametri vitali
43 VALUTAZIONE SECONDARIA Raccolta dettagliata delle informazioni cliniche SAMPLE: Symptoms Allergies Medications Past illness Last meal Events sintomi allergie a farmaci o altro farmaci assunti malattie note ultimo pasto altri eventi (es. gravidanza)
44 Rivalutazione continua A-B-C-D-E
45 TRATTAMENTO DEI FERITI SUL POSTO Immobilizzazione atraumatica con presidi Ferite aperte, controllo emorragia, tamponamento Comunicazione con la centrale
46 VALUTAZIONE DEGLI ILLESI SUL POSTO Supporto logistico, supervisione Accertarsi dell incolumità dei compagni Supporto psicologico se indicato Evacuazione degli illesi
47 TRASPORTO Il trasporto è sempre successivo alla valutazione ed al trattamento compatibilmente con il rischio ambientale
48 TRASPORTO Il paziente critico richiede un trasporto medicalizzato e tempestivo Se le condizioni meteo e le risorse lo permettono Non trasportare infortunati con mezzi inadeguati!
49 TRASPORTO Se il mezzo aereo non è disponibile o se le condizioni meteo non lo permettono il trasporto viene eseguito a terra con la squadra
50 GUIDA ALLA VALUTAZIONE DEL TRAUMA
51 ? Domande
52 Grazie per l attenzione
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