UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA A.A. 2014/15. PAS Classe A020. Corso di Didattica della Specificazione Geometrica dei Prodotti.

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA PAS Classe A020 Corso di Didattica della Specificazione Lezione 1 Introduzione al corso Introduzione alla Specificazione Tolleranze dimensionali Docente: Gianmaria Concheri gianmaria.concheri@unipd.it Tel Contenuti della lezione Lezione 1: Presentazione del corso ed aspetti organizzativi Introduzione alla Specificazione (GPS) Concetto di dimensione di accoppiamento (size) e tipologie di dimensioni secondo la UNI EN ISO :2011 Accoppiamenti e tolleranze. Il sistema ISO di tolleranze dimensionali. Indicazione delle tolleranze dimensionali Tolleranze generali dimensionali 1

2 Presentazione del corso Contenuti Didattica della specificazione geometrica dei prodotti: Lez. 1 (15 gennaio 2015): Introduzione alla specificazione geometrica dei prodotti (GPS) Tolleranze dimensionali Lez. 2 (22 gennaio 2015): Tolleranze geometriche Lez. 3 (29 gennaio 2015): Stato superficiale Evoluzione della normativa e modificatori Calcolo delle tolleranze di localizzazione 2

3 Testi consigliati: Materiali E. Chirone, S. Tornincasa, Disegno Tecnico Industriale, vol.2, Il Capitello, Torino, ultima edizione Normativa UNI-ISO: Configurate Auth-Proxy per connettersi da casa Introduzione alla Specificazione (GPS) 3

4 Specificazione : premessa Obiettivo del processo di sviluppo prodotto non è la realizzazione della macchina perfetta, ma la realizzazione di una macchina che risponda ai requisiti di: funzionalità durata economicità... per cui il cliente è disposto a pagare e/o previsti da norme/leggi,... La differenza tra macchina ideale e macchina reale non deve comprometterne funzionalità, durata, economicità,... Compito del progettista è definire le differenze ( scostamenti ) ammissibili (=tolleranze) tra dimensioni/geometria ideali e dimensioni/geometria reali che garantiscano il corretto funzionamento. Specificazione Come definisco lo schema di tolleranze di un pezzo o assieme? Funzionalità affidabilità sicurezza. Specificazione Geometrica Dimensionale Stato superficiale Quantificazione: Attribuzione storico/esperienza/norme calcoli sperimentazione Analisi Manuale CAT Sintesi. Fabbricabilità Materiali Tecnologie Processo produttivo. Verificabilità Controllo prodotto Controllo processo. 4

5 Specificazione Cos è la Specificazione? È un linguaggio comune per esprimere e trasmettere i requisiti funzionali dei prodotti, allo scopo di garantirne la piena funzionalità, affidabilità e verificabilità. In ambito ASME: GD&T : Geometrical Dimensioning and Tolerancing In ambito ISO: GPS: Geometrical Product Specification and Verification Specificazione La Specificazione è limitata al disegno 2D? Proiezioni Ortogonali e strumenti CAD 3D descrivono solo il modello geometrico nominale. Quindi non sono sufficienti a descrivere gli scostamenti ammissibili di forma, dimensione e posizione (tolleranze). Es : UNI EN ISO 1101:2013: Geometrical Product Specifications (GPS) Geometrical tolerancing Tolerances of form, orientation, location and runout Posso indicare le stesse annotazioni sia in 2D che in 3D!!! 5

6 A cosa servono GD&T e GPS (secondo loro): ASME Y Since many major industries are becoming more global, resulting in the decentralization of design and manufacturing, it is even more important that the design more precisely state the functional requirements. To accomplish this it is becoming increasingly important that the use of geometric and dimensioning (GD&T) replace the former limit dimensioning for form, orientation, location, and profile of part features ISO TR 14638:95 GPS - Masterplan Linguaggio per specificare i requisiti funzionali in termini geometrici! Un po di storia 1920: prime proposte da parte degli Enti Nazionali di Unificazione di norme relative agli accoppiamenti. 1935: l American Standards Association (ASA) pubblica le prime norme sul disegno: American Drawing and Drafting Room Practices. Riviste nel : La ISA pubblica sul bollettino n. 25 una raccomandazione che riassume le proposte fino ad allora formulate. 1940: Chevrolet pubblica il Draftsman s Handbook, prima pubblicazione che tratta di tolleranze di posizione. 1944: In Gran Bretagna vengono pubblicati alcuni standard pionieristici basati sul lavoro di Stanley Parker (che ha introdotto le zone di tolleranze cilindriche invece che quadrate). 1945: l U.S. Army introduce un manuale di ordinanza sulla quotatura e le tolleranze che introduce l uso di simboli per specificare tolleranze di forma e posizione. 1949: l U.S. Army pubblica la norma MIL-STD-8, prima norma su quotatura e tolleranze. La versione del 1953 autorizza l uso di 7 segni grafici fondamentali. 1966: Prima norma unificata ANSI Y14.5 su Geometric Dimensioning and Tolerancing (GD&T). Rivista nel 1973, 1982, 1994 e : l ISO pubblica la prima versione della ISO/R Rivista nel 1974, nel 1983 e nel : Nasce il Comitato Tecnico ISO Dimensional and geometrical product specifications and verification 6

7 Visione del sistema GPS Progetto (specifica) Linguaggio comune GPS Produzione Pezzo Misure Controllo (verifica) Specificazione Motivazioni all utilizzo del sistema GPS Permette di: consolidare il Know-how aziendale migliorare lo scambio di informazioni tra i diversi enti aziendali introdurre Sistemi di Qualità in azienda; dare consistenza al Controllo Qualità È condizione necessaria per l esternalizzazione della produzione (anche all estero), che richiede completezza e coerenza della documentazione tecnica Per contro, si osserva spesso: disinteresse ed allontanamento dall utilizzo delle prescrizioni normative da parte delle figure tecniche aziendali grave carenza culturale degli operatori e la mancanza di programmi di formazione nell ambito degli uffici tecnici maggiore difficoltà nella gestione dei requisiti funzionali in termini di prescrizioni dimensionali e tolleranze geometriche ricaduta negativa anche a livello di procedure metrologiche per il controllo di tali prescrizioni. 7

8 NORME FONDAMENTALI GPS Modello della matrice delle norme GPS Specificazione NORME GLOBALI GPS NORME GENERALI GPS NORME COMPLEMENTARI GPS NORME FONDAMENTALI (ISO 8015, ISO 14638) Norme che stabiliscono le regole fondamentali e le procedure per la specificazione e la verifica delle dimensioni e delle tolleranze di un pezzo o di un prodotto. NORME GLOBALI (ISO 1, ISO 17450, ISO 10579, VIM-ISO/IEC GUIDE 99, GUM-ISO/IEC GUIDE 98-3) Norme che coprono o influenzano molte norme o catene di norme generali e complementari (es ISO 1: temperatura alla quale si riferisce la specifica e alle quale si devono eseguire le misure). NORME GENERALI (ISO 1101) È il gruppo più numero di norme GPS e stabilisce indicazioni sui disegni, definizioni e principi di verifica per differenti tipi di caratteristica geometrica. NORME COMPLEMENTARI Norme GPS dedicate all indicazioni sui disegni, definizioni e principi di verifica per applicazioni particolari specificatamente dedicate a processi produttivi o a elementi di macchine. Modello della matrice delle norme GPS NORME GENERALI GPS Catene di norme generali GPS: rappresentano la parte principale delle norme GPS. Definiscono le regole per le indicazioni sui disegni, i principi di definizione e di verifica per diversi tipi di caratteristiche geometriche. DIMENSIONI GEOMETRIA SUPERFICIE 8

9 Modello della matrice delle norme GPS Chain links (colonne) della matrice GPS: 1 Indicazione sulla documentazione di prodotto codifica 2 Definizione delle tolleranze def. teoriche e valori limite 3 Definizioni di parametri per geometrie reali 4 Valutazione delle deviazioni del pezzo confronto con i limiti di specifica 5 Requisiti degli strumenti di misura 6 Taratura degli strumenti Standard di misurazione Ideazione/ progetto controllo Specificazione Principi fondamentali della filosofia GPS (ISO/TS :2002): A) È possibile controllare in modo significativo la funzione di un componente mediante una o più specificazioni GPS nel disegno (TPD). B) Una specificazione GPS per una caratteristica GPS deve essere dichiarata a disegno (TPD). Il componente è accettato se soddisfa la specificazione. Solo ciò che è esplicitamente richiesto nel disegno (TPD) è preso in considerazione. La effettiva specificazione GPS a disegno (TPD) definisce il misurando. C) Il modo in cui una specificazione GPS è verificata è indipendente dalla specificazione stessa. D) Le regole e le definizioni GPS per la verifica definiscono dei mezzi teoricamente perfetti per provare la conformità o meno di un componente alla specificazione GPS (vedi ISO ). Tuttavia la verifica è sempre compiuta in modo imperfetto. 9

10 Specificazione Specifiche Geometriche dei Prodotti (GPS) Tolleranze dimensionali Tolleranze geometriche (macro-geometria) Tolleranze sullo stato della superficie (micro-geometria) Forma Rugosità Tolleranze sulla dimensione Tolleranze su gradini, distanze ecc. Orientamento Ondulazione Localizzazione Lineari Oscillazione Angolari SIZE ovvero DIMENSIONE DI ACCOPPIAMENTO 10

11 Dimensioni di accoppiamento - UNI EN ISO :2011 DIMENSIONI a) Dimensioni esterne b) Dimensioni interne c) profondità d) distanze size distance (=> position) Differenti gruppi di dimensioni: a) Dimensione esterna, b) Dimensione interna, c) Profondità, d) Distanza. Dimensioni di accoppiamento (size) - UNI EN ISO :2011 Cilindro, sfera, una coppia di piani paralleli opposti, cono, prisma (cuneo) Elementi accoppiabili Size = Caratteristica dimensionale intrinseca di elemento accoppiabile (es per il cilindro la size è il diametro, per due piani paralleli è la loro distanza) Le size possono essere lineari o angolari. DIMENSIONI: Dimensioni di accoppiamento (Size) a) Dimensioni esterne b) Dimensioni interne Distance = dimensione a) tra due elementi b) Dimensioni Dimensioni geometrici che non è considerata come la esterne interne dimensione di elementi accoppiabili (es. posizione di un piano) Distanze (Distance) c) profondità d) distanze Solo le linear size possono essere indicate su un disegno senza ambiguità. L interpretazione di una linearsize è descritta nella UNI EN ISO :

12 Dimensioni di accoppiamento (size) - UNI EN ISO :2011 Per tutte le dimensioni che non sono linear size (coni, prismi, distanze) è opportuno associare tolleranze geometriche per evitare ambiguità (UNI EN ISO : 2012 in generale, UNI EN ISO 3040: 2012 per i coni) Cosa significa questa specifica? Quale di questi requisiti? UNI EN ISO :2011 Dimensioni (di accoppiamento) lineari UNI EN ISO :2011 GPS Tolleranze dimensionali - Parte 1: Dimensioni (di accoppiamento) lineari Cilindri o piani paralleli opposti Stabilisce: - differenti tipologie di dimensione lineare ( operatori di specificazione ) e relativa designazione ( specificatori ) - dimensione lineare assunta come default in mancanza di altre indicazioni (distanza tra due punti); - modalità di indicazione sui disegni delle dimensioni lineari e la loro designazione. 12

13 Dimensioni (di accoppiamento) lineari UNI EN ISO :2011 Quali possono essere le dimensioni lineari? - Local size (dimensione locale) Dimensione che cambia a seconda di dove viene eseguita la misura di un elemento accoppiabile lineare - Global size (dimensione globale) Dimensione che da luogo ad un unica misura di un elemento accoppiabile lineare - Calculated size (dimensione calcolata) Dimensione ottenuta usando una formula matematica che mette in relazione la dimensione con una caratteristica intrinseca dell elemento accoppiabile lineare - Rank order size (dimensione statistica) Dimensione derivata da un insieme di dimensioni locali misurate di un elemento accoppiabile lineare Dimensioni UNI EN ISO 14405: 2011 Local size (dimensione locale): LP: two point size Dimensione ricavata misurando la distanza tra due punti opposti (calibro a corsoio) LP LS: Spherical size Dimensione definita dal diametro della sfera massima inscritta LS 13

14 Dimensioni (di accoppiamento) lineari UNI EN ISO :2011 Global size (dimensione globale) GG GN GX Esempio di dimensioni globali calcolate su una sezione Definizione ISO 1101 GG GN GX Le dimensioni globali possono essere calcolate su una particolare sezione, su una porzione oppure sull intero elemento accoppiabile GG: least squares size GX: maximum inscribed size GN: minimum circuscribed size Se calcolo una global size su una sezione o su una porzione di elemento, questa diventa una local size Dimensioni (di accoppiamento) lineari UNI EN ISO :2011 Calculated size (dimensione calcolata) CC: circumference diameter Dimensione calcolata a partire dalla lunghezza della circonferenza L di una sezione di un elemento accoppiabile CC D = L / p CA: area diameter Dimensione derivata dell area A di una sezione di un elemento accoppiabile CA D = 4 A / p A CV: volume diameter Dimensione derivata dal volume V e dalla lunghezza L di un elemento accoppiabile CV D = 4 V / ( p L) 14

15 Dimensioni (di accoppiamento) lineari UNI EN ISO :2011 Rank order size (dimensione statistica ) SX: maximum size (3=10.498) Massimo di una serie di dimensioni locali SN: minimum size (4=9.543) Minimo di una serie di dimensioni locali SA: average size (5=10.012) Valore medio di una serie di dimensioni locali SM: median size (6=9.970) Mediana di una serie di dimensioni locali (metà misure sono maggiori e metà sono minori) SD: mid-range size (7=10.020) Media tra il valore massimo e il valore minimo di una serie di dimensioni locali SR: range of sizes (8=0,995) Differenza tra il massimo e il minimo di una serie di dimensioni locali Dimensioni (di accoppiamento) lineari UNI EN ISO :2011 I diversi specificatori possono essere combinati tra loro. Se nella quota non è indicato alcun specificatore (o modificatore), allora la dimensione deve essere considerata come distanza tra due punti. 15

16 Dimensioni (di accoppiamento) lineari UNI EN ISO :2011 Due metodi per definire una specifica in una porzione limitata di una superficie Indicazioni di specificatori globali differenti per il limite superiore e per quello inferiore. Ciascuno deve essere rispettato sull intero elemento Specifica di una dimensione globale definita su ogni tratto lungo 10 mm nell intervallo A-B (lungo 40 mm) Indicazione di uno specificatore globale che deve essere rispettato su ogni singola sezione misurata Dimensioni (di accoppiamento) lineari UNI EN ISO :2011 Indicazione di un medesimo specificatore per il limite superiore e inferiore Indicazione di una zona di tolleranza comune per due elementi distinti Due metodi indicare uno specificatore su una particolare sezione 16

17 Dimensioni (di accoppiamento) lineari UNI EN ISO :2011 Se voglio utilizzare lo stesso specificatore per tutte le dimensioni di accoppiamento lineari del disegno allora è possibile indicarlo sopra il riquadro delle iscrizioni. Inoltre è possibile indicare tra parentesi la presenza di altri specificatori sul disegno. Albero Foro Il sistema ISO di accoppiamenti e le tolleranze dimensionali di accoppiamento 17

18 Definizioni fondamentali: Foro: Accoppiamenti e tolleranze dimensionali "termine usato convenzionalmente per designare tutti gli elementi interni di un pezzo, anche non cilindrici." Albero: "termine usato convenzionalmente per designare tutti gli elementi esterni di un pezzo, anche non cilindrici." "Foro" e "albero" designano anche lo spazio, rispettivamente contenente e contenuto, compreso entro due facce (o piani tangenti) paralleli di un pezzo qualunque. Accoppiamenti e tolleranze dimensionali Dimensione nominale: dimensione assegnata dal progettista e riferita a superfici geometriche ideali. dimensione nominale Dimensione effettiva: dimensione reale del pezzo (misurata). Dimensioni limiti: valori massimo e minimo entro i quali è ammessa la variazione della dimensione effettiva. 18

19 Accoppiamenti e tolleranze dimensionali Scostamento = dimensione effettiva - dimensione nominale Tolleranza: differenza tra le due dimensioni limiti (ampiezza dell intervallo di variazione ammissibile) Accoppiamenti e tolleranze dimensionali Accoppiamento:relazione risultante dalla differenza, prima del montaggio, tra le dimensioni di due contorni (foro e albero) destinati ad essere accoppiati. I due elementi dell'accoppiamento hanno la stessa dimensione nominale a) con gioco: dimensione del foro sempre maggiore di quella dell albero b) con interferenza: dimensione dell albero sempre maggiore di quella del foro c) incerto: si possono avere contemporaneamente entrambi i casi 19

20 Tolleranze dimensionali Essendo le tolleranze riferite ad una temperatura di riferimento di 20 C (UNI EN ISO 1:03 - Specifiche geometriche dei prodotti (GPS) - Temperatura normale di riferimento per la specifica e verifica geometrica dei prodotti*), la temperatura di funzionamento può influenzare le caratteristiche dell accoppiamento. DL = L o (1 + a (T-20 C)) Esempio: L = 1000 mm T = 21 C Acciaio a = 12.0 x 10-6 C -1 => DL = 12 mm Alluminio a = 24.0 x 10-6 C -1 => DL = 24 mm *TEMPERATURA NORMALE DI RIFERIMENTO La temperatura normale di riferimento per le specifiche e verifiche geometriche dei prodotti è fissata a 20 C. Tolleranze dimensionali: sistema di tolleranze UNI/ISO Obiettivo: definire un metodo per specificare i requisiti di accoppiamento albero/foro in modo indipendente dalle diverse dimensioni nominali. Sistema UNI/ISO di tolleranze ed accoppiamenti (UNI EN ISO 286-1,2:2010) La zona di tolleranza ammissibile per un dato diametro è individuata in base a: - grado (o qualità) di tolleranza normalizzato, che definisce l ampiezza della zona di tolleranza ed è designato mediante la sigla IT seguita da un numero; - posizione della zona di tolleranza rispetto la linea dello zero, designato mediante una o più lettere (maiuscole per i fori e minuscole per gli alberi). 20

21 Tolleranze dimensionali: sistema di tolleranze UNI/ISO Grado (o qualità) di tolleranza normalizzato: Il sistema UNI/ISO prevede 20 diversi gradi di tolleranza normalizzati, ovvero che descrivono in modo adimensionalizzato il requisito di precisione della lavorazione. I diversi gradi di tolleranza sono indicati con le sigle IT01, IT0, IT1, IT2,..., IT18, con precisione decrescente. Le dimensioni fino a 3150 mm sono state suddivise in 21 intervalli (ad esempio, oltre 18 e fino a 30 mm) L ampiezza effettiva della zona di tolleranza dipende pertanto dal grado di tolleranza normalizzato (es. IT7) e dalla dimensione media (geometrica) dell intervallo dimensionale considerato. Es: D medio D xd 18x30 23, 238mm min max A parità di grado di tolleranza normalizzato, l ampiezza cresce al crescere dell intervallo considerato. Nell ambito dello stesso intervallo, la tolleranza è la stessa. Le ampiezze sono utilizzate sempre e solo in forma tabulata Sistema di tolleranze UNI/ISO: Gradi di tolleranza normalizzati 21

22 Sistema di tolleranze UNI/ISO Lavorazioni ed applicazioni tipiche corrispondenti ai gradi di tolleranza Sistema di tolleranze UNI/ISO: posizioni del campo di tolleranza La posizione del campo di tolleranza rispetto alla linea dello zero è definita da uno dei due scostamenti (quello più vicino alla linea dello zero) detto SCOSTAMENTO FONDAMENTALE. L altro scostamento si ottiene sommando o sottraendo dallo scostamento fondamentale il valore del grado di tolleranza normalizzato. Scostamento fondamentale (s) altro scostamento (i = s t) 22

23 Sistema di tolleranze UNI/ISO?La posizione è designata da una lettera maiuscola per i fori e minuscola per gli alberi.?le posizioni di tolleranza sono sempre riferite alla dimensione nominale (linea dello zero).?le posizioni contraddistinte con la stessa lettera (maiuscola per i fori e minuscolo per gli alberi) sono, di massima, disposte simmetricamente rispetto alla dimensione nominale (nelle lavorazioni si procede infatti allargando il foro o diminuendo l albero).?la posizione di tolleranza base, contraddistinta dalla lettera h per gli alberi e H per i fori, è quella con scostamento fondamentale nullo. Sistema di tolleranze UNI/ISO Scostamenti fondamentali per alberi (mm) 23

24 Sistema di tolleranze UNI/ISO mm mm mm Sistema di tolleranze UNI/ISO Qualità di lavorazione consigliate per le diverse posizioni di tolleranza ALBERI FORI i valori riquadrati sono preferibili 24

25 Sistema di tolleranze UNI/ISO Sistema di tolleranze UNI/ISO Combinando tra loro tutte le diverse posizioni per fori ed alberi previste dal sistema UNI/ISO si potrebbe ottenere un numero elevatissimo di possibili accoppiamenti. Tale molteplicità è inutile e dannosa. Il sistema UNI/ISO prescrive infatti di utilizzare solo i seguenti sistemi di accoppiamento: foro base: si ottengono le diverse condizioni di accoppiamento combinando alberi con diverse posizioni (a zc) con un foro in posizione H. es.: H7/g6 H6/p5 albero base: si ottengono le diverse condizioni di accoppiamento combinando fori con diverse posizioni (A ZC) con un albero in posizione h. es.: G7/h6 P6/h5 25

26 Sistema di tolleranze UNI/ISO Sistema di tolleranze UNI/ISO Indicazioni per la scelta degli accoppiamenti: Dal momento che lavorare e verificare i fori è più difficile e costoso, preferire il sistema foro base (standardizza maggiormente la lavorazione più critica) Adottare il sistema albero base solo nel caso che questo comporti sicuri vantaggi economici nella produzione e/o nel controllo (ad es. acquisto di componenti a catalogo prodotti in posizione h) Scegliere le tolleranze dell albero e del foro più ampie compatibilmente con le condizioni di impiego richieste. Assegnare un grado di tolleranza più ampio al foro. Consultare le tabelle con gli accoppiamenti di uso comune. Tenere presente che un accoppiamento incerto in pratica si comporta come un accoppiamento con lieve interferenza, per effetto dell errore di forma sempre presente e del fatto che in genere gli alberi tendono ad essere prodotti con dimensioni più vicine alla massima, mentre i fori alla minima Negli accoppiamenti con gioco, valutare il comportamento funzionale al variare della temperatura e in presenza di usura Negli accoppiamenti con interferenza (forzati) l interferenza minima deve assicurare comunque il collegamento dei componenti, quella massima non deve causare danneggiamento dei componenti. 26

27 Sistema di tolleranze UNI/ISO Accoppiamenti con gioco Sistema di tolleranze UNI/ISO Accoppiamenti con interferenza 27

28 Indicazione delle tolleranze Indicazione delle tolleranze dimensionali (per singole feature of size) (vedi UNI EN ISO :2011) Feature of size: Forma geometrica definita da una quota (cilindro, sfera, due superfici opposte parallele, cono, cuneo) Indicazione delle tolleranze Indicazione delle tolleranze dimensionali (per singole feature of size) (vedi UNI EN ISO :2011) cont. 1) Dimensione nominale ± scostamenti limite 2) Dimensione nominale + codifica ISO della tolleranza 28

29 Indicazione delle tolleranze Indicazione delle tolleranze dimensionali (per singole feature of size) (vedi UNI EN ISO :2011) cont. 3) Dimensione massima e dimensione minima (ULS e LLS) Indicazione delle tolleranze Indicazione delle tolleranze dimensionali (per accoppiamenti) (vedi UNI EN ISO :2011) 1) Mediante sistema ISO per gli accoppiamenti Attenzione: condizione di inviluppo per accoppiamenti con gioco!!! 29

30 Indicazione delle tolleranze Indicazione delle tolleranze dimensionali (per accoppiamenti) (vedi UNI EN ISO :2011) cont. 2) Mediante indicazione degli scostamenti limite Tolleranze Generali UNI EN 22768: Premessa Ogni parte di un prodotto è caratterizzata da dimensioni e forme geometriche. Perché il prodotto funzioni è necessario che gli scostamenti dimensionali e geometrici di ogni sua parte siano limitati (tolleranze dimensionali e geometriche). Questo comporta però l esecuzione di disegni molto complessi e talvolta confusi (vedi figura precedente). Per semplificare l esecuzione dei disegni, assicurando una specificazione completa (associare tolleranze a tutte le dimensione e a tutte le geometrie anche quando non indicato) sono state introdotte le tolleranze generali: UNI EN UNI EN L applicazione delle tolleranze generali non comporta un aumento del costo delle lavorazioni. Tali tolleranze infatti si ottengono senza particolari accorgimenti con i processi ad asportazione di truciolo (i gradi di tolleranza da utilizzare corrispondono a quelli abituali dell officina): si verifica la classe di tolleranza che l officina riesce ad ottenere e si affida l esecuzione del pezzo ad officine che garantiscono il rispetto di queste toleranze (tipicamente non si controlla che le tolleranze generali siano rispettate, ma servono per tutelarsi da errori di lavorazione esagerati ). Il superamento della tolleranza generale non dovrebbe dare origine allo scarto del prodotto se funzionalità dello stesso non è compromessa. 30

31 Tolleranze Generali UNI EN La norma specifica le tolleranze generali per le caratteristiche prive di indicazioni di tolleranze specifiche. Quando la funzione dell elemento ammette una tolleranza uguale o più ampia delle tolleranze generali, la stessa tolleranza non va indicata Fa eccezione alla regola il caso in cui la funzione dell elemento ammetta una tolleranza più ampia della tolleranza generale, che permetta di realizzare un economia nella produzione. In questo caso particolare la tolleranza più ampia deve essere indicata singolarmente vicino alla relativa caratteristica (per esempio, la tolleranza di circolarità di un grande anello di piccolo spessore). Tolleranze Dimensionali Generali UNI EN :1996 UNI EN : Tolleranze generali per dimensioni lineari ed angolari prive di indicazione di tolleranze specifiche - Si applicano a: - dimensioni lineari, - dimensioni lineari di smussi e raccordi per l eliminazione di spigoli - dimensioni angolari (vedere tabelle seguenti) - Vengono definite 4 classi di tolleranze per diverse dimensioni nominali (f, m, c, v) Scostamenti limite ammessi per dimensioni lineari, esclusi smussi e raccordi per eliminazione di spigoli (valori in mm): 31

32 Scostamenti limite ammessi per dimensioni lineari di smussi e raccordi per eliminazione di spigoli (valori in mm) Tolleranze Dimensionali Generali UNI EN :1996 Scostamenti limite ammessi per dimensioni angolari L utilizzo delle tolleranze generali dimensionali e la classe di tolleranza scelta vanno indicati in prossimità del riquadro delle iscrizioni: es.: Tolleranze generali ISO m 32

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