ALLEGATO D 2. Fig. D1. Eccoli qui descritti di seguito ( puntualizzando soprattutto le situazioni di errata installazione):
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- Massimo Scarpa
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1 ALLEGATO D 1 Addendum sui trasformatori di isolamento. Il trasformatore di isolamento con schermo elettrostatico è parte importante nella struttura di un sistema di "grounding" dell'alimentazione di un sistema elettronico. Si ritiene sia la miglior vai per interfacciare l'elettronica con la rete di alimentazione ac e l'insieme della struttura di messa a terra presente nell'insediamento. Sfortunatamente esistono opinioni errate su come questi trasformatori (con schermo elettrostatico) ed altre parti non schermate vengono messe a terra. In aggiunta, i fornitori di diverse ditte costruttrici di trasformatori non forniscono nè dati relativi all'installazione nè informazioni che implichino ( o praticamente descrivano) le possibili violazioni delle norme nella messa a terra degli stessi. Prima di tutto, in termini elettrici, nel caso ci debba cautelare da correnti di guasto e da pericoli di scariche elettriche, un trasformatore di isolamento viene definito come " qualsiasi trasformatore con avvolgimento primario e secondario", non connesso come autotraformatore. A tutti i riguardi, esso deve soddisfare le norme per quanto riguarda la messa a terra di sicurezza e, nel contempo, le regole specifiche per i trasformatori ed anche altri articoli più generali. Quanto sopra detto sta ad indicare che tutti i trasformatori di alimentazione con gli avvolgimenti secondari che possono essere messi a terra per limitare la tensione verso "ground", non devono essere installati con avvolgimenti secondari "floating" oppure "ungrounded", e neppure in alcuna altra maniera che impedisca alle correnti di guasto di fluire verso terra nel caso di cortocircuiti. In termini elettronici, invece, si considera un trasformatore di isolamento generalmente di piccole dimensioni che una bassa
2 ALLEGATO D 2 potenzialità di causare correnti di guasto o scariche elettriche poichè esso è di solito contenuto in una parte di equipaggiamento elettronico. Ecco perchè gli elettronici spesso pensano ad un trasformatore di isolamento come qualcosa con il secondario "floating": essi infatti lo utilizzano così all'interno di alcune apparecchiature elettroniche. Dal momento che gli elettronici spesso scrivono le procedure di installazione per il sistema elettronico, e spesso sono non completamente consapevoli di cosa prevedono le normative, essi frequentemente tendono a mal applicare la loro filosofia sulle tecniche di messa a terra al sistema di cavi dell'impianto ed alle interfacce verso l'elettronica. In Fig. D1 vengono illustrati alcuni importanti punti relativi sia ad una corretta che errata messa a terra del trasformatore di isolamento. Fig. D1 Eccoli qui descritti di seguito ( puntualizzando soprattutto le situazioni di errata installazione):
3 ALLEGATO D 3 1) dove un (*) viene indicato nel percorso di una canalina, esso sta ad indicare un punto dove boccole isolanti di plastica sono state erroneamente indicate come necessarie per l'installazione. Esse dovrebbero servire a rompere i "loops" di terra ma, in pratica, sono utili solo a provocare maggiori pericoli di scariche ed incendio. Esse palesemente violano le normative e, naturalmente, la maggior parte dei paragrafi delle norme dedicate alla messa a terra. Qualunque interruzione del percorso di una canalina metallica per mezzo di un isolante o un dielettrico è molto pericolosa e deve essere evitata. Le correnti di guasto e quelle dovute ai fulmini incontrando tale interruzione isolante lungo la canalina, possono facilmente essere dirottate nel sistema elettronico e causare danni peggiori. Per queste correnti di guasto il sistema elettronico si può coem un cammino ad impedenza più bassa di una canalina non elettricamente continua; inoltre, è molto probabile si possano verificare scariche in prossimità delle boccole isolanti. 2) Laddove un conduttore di grounding ( filo giallo-verde) venga previsto ed installato, esso non deve mai venir interrotto in alcun punto della sua lunghezza ( ). Dove esso esiste la sua funzione è quella di provvedere un cammino verificabile ed affidabile in alternativa alla parallela canalizzazione metallica. NOTA: una canalizzazione metallica è fatta di spezzoni uniti insieme attraverso qualche tecnica di accoppiamento meccanico- Spesso tale accoppiamento presenta significative discontinuità di impedenza ( soprattutto in AF) nei confronti dei disturbi o sovracorrenti che cercano di fluire nella canalina nella sua funzione anche di schermo.
4 ALLEGATO D 4 Il filo giallo-verde dell'apparecchiatura contenuto all'interno della canale agisce, in questo caso, come cavo di schermo che contribuisce alle caratteristiche di schermatura totali. Di solito il costruttore del sistema elettronico richiede che tale filo presenti una sezione pari a quella degli analoghi conduttori di linea associati, anche se le norme ne permetterebbero una sezione più ridotta. E' così che il filo giallo-verde presenta una più bassa impedenza alle frequenze medio/basse e quindi può portare più correnti di disturbo creando un effetto schermate migliore. Dove per le applicazioni vengono impiegate canalizzazioni non metalliche, il filo giallo-verde di ground dell'apparecchiatura è il percorso prioritario per le correnti di guasto, e diventa il solo schermo che sia disponibile per il circuito. 3) Abbiamo notato che i trasformatori di isolamento sono spesso installati in maniera non sicura in quanto dal lato del primario vengono montate delle boccole isolanti sulle canali che portano i cavi delle rete elettrica in entrata (*), ed il filo di terra è interrotto in più punti ( ) o addirittura mancante. Inoltre in alcuni casi esso + stato collegato a qualche forma di elettrodo di terra isolato e ciò può essere molto pericoloso. In tutte queste situazioni dobbiamo sempre chiederci: che cosa accade quando avviene un cortocircuito ( dovuto ad un guasto) tra l'avvolgimento primario ed il nucleo/schermo/involucro del trasformatore? Quale strada prende la corrente di guasto e come ritorna alla sua sorgente?
5 ALLEGATO D 5 4) Il secondario del trasformatore è spesso trattato alla stessa stregua del primario ( e cioè erratamente): accade che i cammini della corrente di guasto lungo la canalina sono interrotti, i fili gialloverdi sono dirottati verso elettrodi di terra isolati, o vengono eliminati ecc. Quando ciò accade il secondario ( al quale è agganciato il carico elettronico) è soggetto al pericolo di correnti di guasto ed al pericolo di scariche elettriche. In aggiunta, la domanda è: "che cosa accade se gli avvolgimenti del primario o secondario vanno in corto con il nucleo/schermo/involucro" oppure "che cosa succede alle correnti di guasto all'interno dell'unità elettronica e precisamente all'ingresso delle alimentazioni dei cabinets"? 5) Spesso il secondario è lasciato "floating" poichè, durante l'installazione, non viene effettuato il collegamento tra il neutro e l'involucro del trasformatore ( punto C di Fig. D1), ed, in aggiunta, il sistema di ground ( punto D) è spesso assente. In alcuni casi inoltre il sistema di terra viene associato ad un elettrodo di terra isolato. Quando una qualunque di tali situazioni si verifica, la normativa è violata in quanto no sono stati realizzati affidabili percorsi per le correnti di guasto ed il pericolo di scariche elettriche si presenta molto elevato. 6) I punti ed i mezzi di messa a terra dello schermo elettrostatico sono, in molti casi, non definiti. I costruttori dei trasformatori dicono molto poco a tal proposito, limitandosi ad identificare un terminale con la parola "shield" ( schermo). E' noto a tutti che deve essere messo a terra, ma in che modo e dove?
6 ALLEGATO D 6 Il punto preferito per mettere a terra lo schermo, sia in funzione delle correnti di guasto alla frequenza fondamentale AC sia delle correnti di disturbo in AF, è indicato nel punto A. Una semplice e diretta connessione all'involucro, o ad un punto stabilito sul piano di riferimento generale ZSRG, è la via più corretta. La connessione con un punto di ground isolato o distante ( punto B) è altamente sconsigliata. Prima di tutto essa può rappresentare un pericolo nel caso gli avvolgimenti del primario potessero andare in cortocircuito con lo schermo e la corrente di ritorno tentasse di tornare alla sua sorgente attraverso la terra ( punto B). Secondariamente se i terminali sono molto lunghi renderebbero comunque inutili in alta frequenza tale collegamento. La via corretta per installare un trasformatore di isolamento si può riassumere come segue. a) utilizzare canaline metalliche per contenere i cavi di collegamento in ingresso ed uscita del trasformatore. b) Tirare i cavi di terra giallo-verdi degli equipaggiamenti assieme a quelli degli avvolgimento primario e secondario, e collegarli all'involucro del trasformatore all'interno di quest'ultimo: a tale scopo un unico punto dell'involucro può essere designato come nodo di collegamento con il piano di riferimento generale. c) Connettere lo schermo elettrostatico all'involucro nello stesso punto dove i suddetti fili giallo-verdi sono stati collegati.
7 ALLEGATO D 7 d) Collegare il sistema di terra generale richiesto dalle norme al punto del trasformatore comune a involucro, schermo, neutro, filo giallo-verde equipaggiamenti. L'altro capo del sistema di terra generale deve essere portato al più vicino punto della struttura di acciaio dell'edificio o al paletto di terra della cabina di distribuzione energia elettrica (ENEL). e) Nel caso sia stato previsto un piano di riferimento ZSRG, non dimenticare di porre il trasformatore di isolamento sopra di esso ed il più vicino possibile ai carichi elettronici che va ad alimentare. Collegare inoltre il punto di terra dell'involucro del trasformatore al piano ZSRG per un miglior controllo dei disturbi.
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